New Star Wars Gdr

Posts written by Celebridan

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    Ancora una volta lei aveva ragione. Non era sorprendente ma, a conti fatti, era strano per lei avere effettivamente ragione su qualcosa in modo così plateale, poterlo sbattere in faccia a Keldor era anche meglio.
    Proprio Keldor ora si trovava in una situazione tutt'altro che normale. Vriska non aveva alcuna fretta di spiegargli cosa stesse succedendo, congiunse le mani al petto continuando a guardarlo con aria di estrema sufficienza, borbottando qualcosa tra se e se di tanto in tanto, giusto per il gusto di dargli fastidio.
    《non ho uno specchietto con me》 disse in direzione dell'uomo 《altrimenti ti avrei spiegato quello che a parole non riesco a spiegarti e per il quale non sembra esserci una spiegazione logica》 ma per il quale avrebbe comunque dovuto preparare pagine e pagine di rapporti per l'Ascendenza, perché una cosa simile non poteva e non doveva essere taciuta.
    Rimase in silenzio ancora un po', osservando disgustata il comportamento di Raqquill e i suoi modi bestiali, osservandolo poi allontanarsi dopo aver lanciato Keldor ai suoi piedi 《bei compagni d'avventura che ti scegli...》 commentò in direzione dell'altro prima di fare un passettino indietro in modo evitare che il chiss le finesse addosso.
    Rimase in silenzio durante l'apparizione di quella che sembrava essere la padrona di quel posto 《lo so》 sul fatto che l'altra avrebbe preferito prendere lei invece che l'uomo. Non aveva ancora capito di che genere di dono stesse parlando ma qualcosa nella sua testa le suggerì di non fare domande che potessero portare quella situazione a dilungarsi più del necessario, a non fare nulla che potesse spingere l'altra a tornare sui suoi passi e, magari, cambiare idea.
    《andiamocene》 disse a Keldor quando vide quest'ultimo fiondarsi sulla nave. Perché dirlo nonostante fosse chiaro che l'altro avesse già tutta l'intenzione di andare via? Semplice... non aveva la minima intenzione di rischiare di essere lasciata lì, rischio che, data la condizione di Keldor, sembrava ritenere abbastanza presente 《ci arrivi ai comandi?》 un po' per scherno un po' per genuina preoccupazione 《ti aiuto...》 anche perché, in quella condizione, non si fidava mica a lasciarlo guidare.
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    Non era del tutto convinta della bontà del mon calamari, continuava a esserci qualcosa in lui che non le tornava, qualcosa che le rendeva difficile fidarsi davvero delle sue parole. Se poi questa sorta di ritrosia nei suoi confronti fosse dovuta al fatto che fosse un mon cala, una specie totalmente diversa loro, o se invece fosse frutto della sua appartenenza all'esercito repubblicano era ancora difficile dirlo.
    Per il momento aveva deciso di fare buon viso a cattivo gioco e così avrebbe fatto, non era nelle facoltà di rifiutarsi di portare a termine la "missione", farlo avrebbe significato portare su di lei parte dell'attenzione delle forze repubblicane e questo, dopo gli eventi di Hapan, era una cosa che voleva evitare a tutti i costi.
    Non di meno, quando il suo interlocutore si alzò per dirigersi verso la porta, lei, con la sua solita discrezione, pensò bene di prendersi qualche secondo di tempo per gettare uno sguardo al datapadd che l'altro aveva lasciato acceso, cercando di carpire quante più informazioni possibili dallo stesso. Come detto, non si fidava totalmente di lui e quella poteva essere una buona occasione per recuperare qualche informazione prima taciuta.
    Guardò Kyran, poi si avvio verso la porta 《non c'è altro, almeno per me》 assicurò muovendo i primi passi.
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    Ascoltò le parole di Raqquill spostando gli occhi su di lui, osservandolo con estrema attenzione per un po', valutando cosa dire 《potremmo attaccare, certo, ma senza essere a conoscenza dell'esatta posizione di almeno una parte consistente degli aggressori di Keldor non faremmo altro se non trovarci nella sua stessa situazione》 disse in direzione del suo compagno di sventure mentre, nel frattempo, i suoi occhi continuavano ancora a sondare il territorio intorno a lei. Certo, forse lo stava facendo anche per dare una piccola lezione a Keldor facendo mancargli il loro aiuto ma, più probabilmente, quella sua decisione era dovuta dalla scarsa volontà di entrare in un combattimento che lei avrebbe tanto voluto evitare fin dal principio.
    Ad un tratto il chiss, che nel corso dell'azione era stato ferito più volte, cadde a terra con il fare di chi sembrava essere sul punto di soccombere alle sue ferite. Inclinò la testa di lato, osservando la scena in totale silenzio, con tutte le difficoltà che la distanza e la situazione ambientale portavano con loro. Tuttavia la "caduta" di Keldor non fu solamente un evento importante per il chiss ma lo fu anche per lei e il bestione, quest'ultimo infatti non perse tempo ad alzarsi per caricare, pronto a raggiungere il compagno ferito 《mh》 mormorò di nuovo, per niente contenta dell'evolversi degli eventi... la morte di Keldor sarebbe stata un duro colpo per il suo cuoricino, come e chi avrebbe mai insultato poi? Chi sarebbe stato così fastidioso da prendere il posto del vecchio chiss?
    Uscì dal suo riparo stringendo la sua pistola blaster tra le mani, aumentando il passo per raggiungere velocemente Keldor insieme a Raqquill. Il fatto di non poter effettivamente vedere dove fossero le altre assalitrici la metteva fortemente a disagio, l'idea che qualcuno potesse uscire dal nulla e cominciare ad attaccarle a destra e sinistra la rendeva molto inquieta e contribuiva a far si che i suoi occhi vagassero a destra e sinistra, alla ricerca di qualche segno di vita.
    Ci mise poco a coprire la distanza tra loro e Keldor, inizialmente i suoi occhi avevano vagato alla ricerca di ostili ma la sua espressione mutò brutalmente quando, trovandosi in prossimità dell'uomo, ebbe modo di notare il suo aspetto. Un'espressione perplessa si dipinse sul volto della chiss, osservandolo ancora disteso a terra. No, non le piaceva essere sorpresa ma non di meno trovava che quel genere di sorpresa potesse avere dei risvolti alquanto... strani.
    Si avvicinò a lui abbassando la pistola blaster, inclinando la testa di lato 《affascinante》 fu il suo primo commento quando, arrivata in prossimità dell'uomo, ebbe modo di vedere le sue fattezze con maggiore attenzione 《beh... potresti aver trovato una nuova via per raggiungere l'immortalità》 nonostante tutto non riusciva ad essere troppo sprezzate, non come al solito almeno 《come ti senti?》 poi si voltò verso Raqquill 《direi che è arrivato il momento di andarcene da qui, l'ultima cosa che voglio è vedere in quanti arriveranno a finire il lavoro》
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    Il suo compagno di avventure non sembrò cogliere del tutto le sue parole... anzi, non sembrò coglierle per nulla. Vriska gli rifilò un'occhiata a metà tra uno sguardo colmo di rassegnazione e uno colmo di disprezzo. Per un momento rimase a interrogarsi sulla possibilità di prendersi del tempo per spigargli cosa intendesse dire, poi alla fine decise che non era, semplicemente, una cosa davvero importante per lei, soprattutto in un momento così delicato nel quale Keldor rischiava si essere affettato dalle frecce provenienti dalle abitanti del pianeta che, in virtù di questo, un po' cominciavano a starle simpatiche.
    Aveva comunque notato come il chiss fosse stato in grado di portare un discreto numero di loro dalla sua parte, un successo non del tutto scontato che non poteva fare altro se non mostrare come, tutto sommato, Keldor avesse buone capacità persuasive... quelle poche volte in cui non faceva di tutto per irritare i suoi compagni, ovviamente.
    Si morse la lingua, riflettendo sul da farsi. Non avevano ricevuto alcuna comunicazione da Keldor e lei in un certo senso era restia a lanciarsi all'attacco contro le abitanti del pianeta, soprattutto considerando la pericolosità che avevano dimostrato e che stavano tutt'ora dimostrando. Era anche vero però che Keldor sembrava non essere del tutto padrone della situazione, soprattutto considerando come diverse frecce avessero finito per ferirlo.
    Non era intervenuta anche per un altro motivo, molto semplice: non aveva idea di dove si trovassero gli aggressori di Keldor e la precisione con la quale aveva visto scoccare quelle frecce era abbastanza, nella sua mente, per suggerirle di usare la massima cautela e stare attenta. Tornò a guardare il suo compagno di avventure, Raqquil, con l'aria di qualcuno che, per la prima volta, non sembra essere molto sicuro di cosa fare 《tu riesci a vederne qualcuno?》 chiese in direzione del silente accompagnatore prima di spostarsi di qualche metro rispetto alla sua precedente posizione in modo da poter inquadrare meglio il campo di battaglia. [Indagare]
    Il fatto che usassero delle frecce rendeva estremamente difficile capire quale fosse la loro attuale posizione, la mancanza di tracce energetiche e il fatto che le frecce fossero molto difficili da vedere rendeva di fatto impossibile per Vriska riuscire ad individuare dove fossero nascoste 《se riesci a vederne qualcuno potremmo comunicatore la sua posizione a Keldor via comlink》 era il massimo che per il momento la chiss sembrava essere disposta a fare per aiutare il pirata, anche perché, a conti fatti, l'alternativa sarebbe stata semplicemente uscire dal suo riparo e correre nel nulla nella speranza di riuscire a vedere la posizione degli attaccanti sperando, allo stesso tempo, che nessuno di loro riuscisse a centrarla.
    Indagare Cd15: 6
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    • Inviato il
      21/4/2024, 04:44
      Celebridan
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    Più passava il tempo e più si rendeva conto di come, in teoria, Keldor quella volta fosse riuscito non soltanto a far incazzare un numero ristretto di persone ma, bensì, quello che sembrava essere una sorta di governo o, quanto meno, di un'organizzazione più grande. Non era del tutto convinta che aiurarlo potesse essere opportuno, un conto era mettersi contro un paio di pirati e di sbandati locali, un altro invece era mettersi contro un pianeta che, per quanto primitivo, sembrava essere abbastanza "strano" e, a tratti, pericoloso.
    Voleva intervenire? Non aveva ancora deciso, aveva preso posizione ed era lì, relativamente vicina ma anche relativamente appartata, pronta a intervenire se le cose si fossero messe male. Non aveva comunicato nulla a Keldor ma manteneva lo stesso un contatto visivo più o meno diretto con lui, osservandolo in modo non troppo diverso da quello con cui si osserva un animale in cattività.
    Keldor, tuttavia, non era al centro dei suoi pensieri in quel momento e non lo era per un semplice motivo: le parole del chiss sembravano aver creato problemi agli abitanti del pianeta ma lei faceva ancora fatica a capire dove fossero e in quanti fossero giunti lì per dare il benvenuto al chiss.
    Fessurizzò lo sguardo, osservando i dettagli del campo di battaglia, cercando di scorgere qualche dettaglio che potesse aiutarla a trovare la posizione dalla quale gli abitanti del pianeta si erano appostati. Sei figure erano uscite della nebbia per avvicinarsi a Keldor, inginocchiandosi a lui, dando inizio a quello che le sembrò essere uno scontro tra le due fazioni.
    Si morse il labbro inferiore 《hai mai visto qualcosa di simile?》 chiese in direzione di Raqquill, poco distante da lei, mentre i suoi occhietti nel frattempo saettavano per il campo alla ricerca di bersagli da attaccare sfruttando al massimo l'effetto sorpresa nel caso in cui Keldor avesse avuto bisogno di aiuto. [Indagare]
    Cosa tutt'altro che semplice in quel momento, soprattutto considerando come non avesse materiale tecnico a sua disposizione e di come, a conti fatti, comunciasse a sembrarle frutto di una illusione.
    Indagare Cd15: 4
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    • Inviato il
      13/4/2024, 05:29
      Celebridan
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    Di base Vriska era una persona abbastanza prona alla curiosità e allo studio del mondo che la circondava, tuttavia aveva imparato molto presto durante la sua permanenza in quella parte della Galassia che la curiosità non sempre era il miglior modo per farsi degli amici, soprattutto in una realtà come quella in cui le autorità centrali erano tutt'altro che interessate ai bisogni della popolazione e lasciavano a quest'ultima ampi margini di movimenti per poter finire, in un modo o in un altro, per compiere azioni contrarie all'ordine costituito.
    Ascoltò in silenzio le parole dell'ufficiale repubblicano. Non aveva, in tutta sincerità, proprio tutta questa voglia di fidarsi di lui. Non aveva mai avuto dei rapporti molto buoni con la Repubblica e, in generale, non si fidava di nessuno che non fosse un chiss come lei (Keldor escluso), tuttavia doveva anche ammettere di trovarsi in una situazione abbastanza delicata. La sua missione su Hapan si era conclusa in maniera abbastanza... turbolenta, era riuscita a non essere individuata dalla Repubblica e dalle Hapan ma, non di meno, aveva avuto contatti con esponenti del governo di Coruscant, contatti che avrebbe preferito evitare anche considerando come la sua organizzazione, il Leviathan, fosse chiaramente sul punto di sprofondare nel baratro. Quella sarebbe potuta essere una buona occasione per nascondersi in bella vista e, così facendo, allontanare i sospetti da lei per evitare che qualcuno potesse ricollegarla con la misteriosa chiss di cui si parlava nell'holonet.
    Gettò un altro sguardo, di intesa questa volta, verso Kyram poi tornò a posare gli occhi sull'uomo davanti a se 《sono condizioni accettabili》 non era una chiss di molte parole, inoltre aveva imparato che parlare poco era un buon modo per risultare misteriosi.
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    Nome pg: Vriska
    Conto:Conto 321
    Mese: Marzo

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    Osservò Keldor per qualche altro istante 《anche tu sei un chiss》 gli fece notare 《per quanto appaia abbastanza deciso a fingere il contrario》 non sarebbe scesa di nuovo in quella conversione con Keldor, anche perché in fin dei conti forse un po' la colpa era anche la sua, dare per scontato che rimanere vicina a Keldor senza che la situazione precipitasse era, oggettivamente, un'ipotesi fin troppo ottimistica, frutto di un errore di valutazione che nessun buon chiss avrebbe dovuto commettere.
    Per il futuro sarebbe dovuta essere più attenta per evitare di commette di nuovo un errore così grossolano, anche perché poi quell'errore rischiava di esserle rinfacciato e lei odiava quando avcadeva qualcosa di simile. Se non altro però aveva anche imparato che, solitamente, era abbastanza saggio evitare di dare soddisfazione a Keldor continuando a ribattere alle sue parole, anche per quello si limitò a rimanere in silenzio, mandando giù l'amaro boccone senza dire altro.
    Il piano di Keldor non le piaceva molto, doveva essere sincera. Non le piaceva perché lei avrebbe voluto bombardare qualcosa ma anche perché, soprattutto, non si fidava minimamente del fatto che il chiss potesse, in qualche modo, essere in grado di portare a termine la sua parte del piano senza fare casini. In poche parole era abbastanza convinta che il chiss aveebbe fatto qualche casino tale da rendergli impossibile tornare a prendere loro con il risultato, tutt'altro che piacevole, di bloccarli su un pianeta tutt'altro che amichevole, i cui abitanti avrvano già dato prova di non amare Keldor 《no, nessuna domanda》 il fatto che non apprezzasse il piano non significava certo che si sarebbe messa a discutere con lui sulla strategia da applicare.
    E no, non sarebbe andata a cavallo di Raqquill... cioè forse avrebbe anche potuto considerarlo nel caso in cui ci fossero state delle condizioni estreme sulla superficie ma non sembrava essere quello il caso quindi preferiva andare più lenta ma mantenere saldo il suo orgoglio. Non conosceva praticamente niente della spese di Raqquill ma non si fidava troppo, per quanto apprezzasse il fatto che non sembrasse molto interessato al dialogo.
    In ogni caso, da buona chiss, rimase fedele al piano eleborato dal suo compagno di viaggio. Mentre camminava non poteva fare a meno di chiedersi cosa spingesse Keldor a fare quello che faceva ma, con buona probabilità, quella sarebbe rimasta per il momento una domanda senza risposta, alla quale lei non sarebbe stata in grado di rispondere senza osservare scientificamente l'altro blu, cosa che, tuttavia, prevedeva di rimanere con lui per un lungo periodo di tempo, cosa che lei ovviamente si sentiva di voler evitare a tutti i costi.
    Si sistemo l'equipaggiamento, controllando che ci fosse tutto, poi si avvio per seguire, in silenzio, Raqquill. Non era mai stata su quel pianeta, Dathomir, eppure si respirava un'aria strana, un aria tetra, che non la rassicurava e che sembrava voler suggerire qualcosa di sinistro che, al momento, Vriska non riusciva a decifrare.
    Le sue sensazioni, peraltro, vennero anche amplificate dalle parole pronunciate dalla padrona di casa, parole che sembravano provenire dal pianeta stesso e che le fecero increspare le sopracciglia portandola a guardarsi attorno come se si aspettasse di veder succedere qualcosa di brutto.
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    L'arrivo di Keldor riportò il caos in quella sua piccola oasi di tranquillità che si era andata costruendo nel corso in cui Keldor era partito per la sua avventura e per andare a recuperare il suo nuovo compagno di avventure su cui Vriska, molto egoisticamente, sperava che Keldor concentrasse la maggior parte, se non tutte, le sue attenzioni.
    Non aveva mai visto un alieno simile a quello e un po', complice sia l'aspetto che il portamento, le faceva abbastanza schifo. Ma non era una novità, tra odori, sguardi e facce a lei facevano un po' schifo tutti gli alieni che aveva il dispiacere di incontrare nel corso dei suoi viaggi per quella parte della Galassia.
    Una nota positiva, perché in effetti c'era una nota positiva in tutto quello, era che, se non altro, sembrava avere poco stomaco per le parole di Keldor e preferiva rimanere in silenzio. Finalmente qualcuno che apprezzava il silenzio quanto lei. Nel profondo del suo cuore sperava che ciò potesse, in qualche modo, frenare la volontà di Keldor di essere fastidioso ma non aveva alcun criminoso ottimismo in merito.
    Allargò le braccia sentendo le parole di Keldor 《sai... non mi era stato detto nulla, mi ero imbarcata per portarti in gita》 un modo gentile per dargli del bambino 《non mi avevano detto che avrebbero cercato di ucciderci e che avrei dovuto accompagnarti. Il resto delle mie cose sono sulla mia nave》 e la cosa triste era che aveva anche un discreto numero di armi tra le quali scegliere, il problema era che si trovavano su Ryloth.
    Ad ogni modo non avrebbe rifiutato l'aiuto di Keldor, pronta a mettere le sue zampine sulla pistola sonica, l'armatura leggera e lo scudo RD 《ovviamente》 sul fatto che fosse un prestito. Dicevano tutti così, eppure...

    L'arrivo a Dathomir fu più tranquillo di quanto potesse immaginare. Spostò lo sguardo su Keldor, battendo le ciglia due o tre volte, osservandolo 《forse c'è》 disse 《ma probabilmente non hanno navi all'altezza di questo nome quindi preferiscono farlo sul punto di arrivo》 commentò con calma 《hai già un piano e un punto di atterraggio? Sarebbe bene bonificare l'aria di atterraggio prima di scendere》 stava suggerendo di bombardare il pianeta? Probabilmente si, ma con stile e in modo molto circoscritto.
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    Rimase ancora un po' in silenzio in modo da ascoltare le parole dell'uomo, poi mosse leggermente la testa verso il basso in quello che voleva essere un leggero segno di assenso. Non aveva ancora del tutto compreso come mai stessero loro chiedendo di rimamere a bordo della stazione, a disposizione per altre eventuali indagini, pur essendo consapevoli che, di fatto, non avessero alte informazioni utili e che, nella migliore delle ipotesi, non avrebbero potuto far altro se non limitarsi a ripetere quanto avevano appena detto.
    In ogni caso la cosa non le dava fastidio, sarebbe potuto rimanere lì fin tanto che le acque non si fossero calmate e tutta la situazione del Leviathan si fosse calmata. Non era stata identificata con precisione, le informazioni sull'holonet parlavano solamente di una chiss, questo le dava un discreto margine di movimento e, almeno nella sua mente, nascondersi nella tana del lupo poteva essere un buon modo per non attirare troppo l'attenzione.
    Distolse lo sguardo dall'uomo per portarlo verso Kyran, il silenzioso compagni di avventure che aveva avuto la sfortuna di condividere quella sua missione con lei e che, esattamente come lei, pra si trovava confinato su quella stazione in paziente attesa che la repubblica decidesse cosa fare delle loro esistenze.
    Ascoltò le elugubrazioni del mon cala inclinando leggermente la testa di lato, osservandolo con attenzione 《credo che il giudice Dawson avesse qualche nemico, era pur sempre un giudice, no?》 fece notare in direzione dell'uomo, rimanendo tuttavia in silenzio per diversi secondi in modo da metabolizzare quanto dettole 《mh》 commentò pensierosa 《ho già visto questa situazione》 fece notare 《l'ultima volta che ho aiutato, per senso civico, le indagini della repubblica mi sono trovata bloccata su questa stazione, dopo essere stata ferita, con la velata accusa di aver aiutato gli assassini del giudice Dawson》 il tono si manteneva molto calmo, privo di risentimento o altro che non fosse una sua, apatica, interpretazione dei fatti 《è probabile che ci sia un emulatore, o forse Greyclaw ha semplicemente trovato un suo successore che, dopo averlo ucciso, sta portando avanti la sua... impresa》 alzò le spalle 《ma la mia domanda rimane la stessa, perché dovremmo aiutarvi? L'ultima volta che avete chiesto aiuto》 guardo Kyran 《ci avete quasi trattati da complici》
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    CITAZIONE (Celebridan @ 12/2/2024, 14:56) 
    Richiedo quest per provare ad appurare la collaborazione fra leviathan e clan bancario di Muunilinst.

    Con il cambio delle informazioni vorrei, ovviamente, cambiare anche la quest associata xD
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    Strinse i denti alle parole di Keldor, prese un profondo sospiro roteando gli occhi verso il cielo, esasperata. Non disse null'altro, limitandosi a guardare l'uomo con l'aria di chi sembrava sul punto di compiere un massacro... ovviamente i suoi intenti omicidi rimasero confinati esclusivamente alla sua mente e, soprattutto, al suo sguardo.
    Mantenne gli occhi su di lui 《la tua unica fortuna》 con me 《è che tu sia un chiss》 si limitò a bofonchiare senza aggiungere nient'altro alla conversazione, già abbastanza seccata di aver dovuto sopportarr le battute del chiss per così tanto tempo.
    Rimasta sola si dedicò anima e corpo a fare quello che sapeva fare meglio: dirigere il lavoro dei droidi sbraitando ordini a destra e a manca in modo da preparare gli scudi al trasporto sulla nave del chiss e, successivamente, a bordo della sua nave. O almeno così sperava, sperava perché con il chiss non poteva mai essere sicura di nulla e non era nemmeno certa che avrebbe effettivamente potuto mettere le mani sugli scudi. Esisteva, nella sua testa, la possibilità non remota che Keldor finisse con il decidere che gli scudi fossero i suoi in quanto presi dai suoi droidi. Era un rischio che non avrebbe voluto correre ma che avrebbe dovuto correre considerando come, a conti fatti, quei droidi erano l'unica speranza per lei di mettere le zampine su quegli scudi.
    Ad accogliere il chiss al suo ritorno non c'era una Vriska sorridente, quella sarebbe stata la vera notizia, forse, ma una Vriska tutto sommato molto poco contenta, che osservava l'uomo con l'aria tipica di chi non sprizzava certamente felicità dagli occhioni 《mi hai lasciata qui》 commentò 《praticamente alla deriva》 perché il malfidato aveva sparato ai motori della nave prima di andarsene 《a dire la verità sono anche sorpresa che tu sia tornato》 perché no, in fondo non era nemmeno molto sicura che il chiss si decidesse davvero a tornare.
    Spostò poi lo sguardo verso Raqquil, squadrandolo da capo a piedi con la classica aria da chiss colma di curiosità invadente, senza nemmeno rendersi conto di quanto potesse sembrare invadente o poco delicata.
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    Ascoltò le parole di Keldor abbozzando un sorriso 《si, questo era già abbondantemente chiaro》 ammise, trattenendo un leggero sorriso, sentendo le parole del chiss con le quali affermava di essere un esperto di tutto. Non disse nulla, forse perché aveva già abbondantemente commentato sull'argomento o forse solo perché aveva finito gli insulti creativi da rivolgergli.
    L'argomento governo chiss invece era più delicato, tanto che gli rivolse uno sguardo abbastanza serio, giudicante, continuando poi a parlare dell'argomento mantenendosi tuttavia molto vaga 《è ovvio, il governo dell'Ascendenza mi paga per perdere tempo con gente come te》 commentò 《notoriamente questa è una delle attività》 la pirateria 《in cui i chiss sono qui portati, chi non vorebbe sobbarcarsi questo genere di missione?》 non aveva mai fatto mistero del fatto che non le piacesse poi molto la vita in quella parte della Galassia, non era riuscita mai ad apprezzare nulla di quella vita e con buona probabilità non lo avrebbe mai fatto, tuttavia gli ordini erano gli ordini e lei sarebbe rimasta fin tanto che ce ne fosse stato bisogno.
    Una cosa che ancora non era mai riuscita a togliersi era quel muso lungo che la accompagnava giorno e notte, indipendentemente dalla situazione, e che accompagnò anche lo sguardo che rivolse a Keldor quando lo sentì autodefinirsi come un pirata sporco e cattivo 《se non altro la consapevolezza di se stessi e dei propri limiti è il primo passo per un cammino di elevazione morale e intellettuale》 si limitò a commentare spostando il musetto verso Keldor, osservandolo con un'occhiataccia, forse derivante dal fatto che si fosse rifiutato di aiutarla o forse solo per via della sua condizione di pirata che, in quanto tale, meritava di essere disprezzata.
    In ogni caso aveva imparato a non insistere troppo, soprattutto perché Keldor sembrava rappresentare una fonte di caos non indifferente che, come tale, una volta agitata era difficile da controllare e, ancor prima, era difficile da anticipare nelle decisioni. Non poteva dire di conoscerlo bene, anzi... nonostante il chiss parlasse tanto, troppo per gli standard di Vriska, non era ancora riuscito a darle nessuna informazione certa che permettesse di decifrare le cause di quel suo comportamento. O meglio, in passato qualche storia gliela aveva raccontata... il problema è che dette storie finivano quasi sempre con essere in contrasto con versioni successive del racconto e altri aneddoti.
    Sospirò, comprendendo che forse non era il caso di insistere 《vada per i droidi》 creature, ammesso che potessero e dovessero definirsi come tali, i droidi. Non ne aveva mai visti molti da quando era lì, Acca era una dolce eccezione, ma l'avevano sempre affascinata 《possiamo anche portarla a terra》 disse riferendosi alla nave che avevano conquistato 《sarà più semplice fare lo scambio con i sistemi di difesa della mia》 sempre con molta calma, flemmetica, tipica della chiss che non sembrava avere molta fretta.
    Le successive parole del chiss catturarono la sua attenzione... ovviamnete in negativo ma, per una volta, senza che il chiss ne fosse davvero in qualche modo responsabile. Socchiuse gli occhi per qualche istante, riflettendo. Non aveva mai avuto, davvero, a che fare con dei force user ma aveva sentito delle storie su di loro. Aprì la bocciccia per commentare, forse per fare una domanda, ma cambiò idea poco dopo, come se qualcosa l'avesse improvvisamente spinta a cambiare i suoi piani.
    Quel qualcosa, forse, erano state le parole del pirata. L'idea di avercelo ancora intorno era decisamente poco allettante per lei 《lasciami qui insieme ai droidi, basta che non ti dimentichi di me》 commentò, con un piccolo velo di sarcasmo, prima di distogliere lo sguardo dal chiss per portarlo su quella che, per le successive ore, sarebbe stata casa sua.
    Le piaceva l'idea di avere a che fare con dei force user? Nemmeno per idea, soprattutto perché non aveva con se buoan parte del suo equipaggiamento, di non meno però si trattava di una possibilità unica per scoprire di più sulla loro natura.
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    《i chiss non sono gelosi》 disse 《in primo luogo perché non è nella nostra natura》 quasi come se Keldor fosse altro 《ed in secondo luogo perché non c'è nulla di cui essere gelosi, i twi'lek sono l'ultima delle razze che potremmo invidiare》 commentò, forse anche un po' piccata, mentre si distoglieva lo sguardo per portarlo sul resto della cabina di pilotaggio, osservando quell'ambiente senza alcun interesse, evidentemente senza che nulla catturasse il suo occhio.
    Ascoltò le parole di Keldor senza dire nulla fin quando non ebbe finito 《non sapevo fossi un esperto di twi'lek, sei davvero un uomo dalle mille potenzialità》 commentò con quella che voleva anche essere una punta di leggero sarcasmo mentre, nel frattempo, i suoi occhi tornavano ad osservare, forse anche giudicare, Keldor.
    Prese un profondo respiro quando senti il suo commento sugli scudi, alzando subito dopo le spalle 《purtroppo non ho nessun contatto governativo, devo accontentarmi di questi a meno che tu non voglia lasciarmi quelli della Good Choice che, immagino, siano tutto tranne che il frutto del tuo onesto lavoro》 in poche parole lo stava velatamente accusando di aver rubato gli scudi a qualcuno.
    Se non altro Keldor le accordò la possibilità di utilizzare i suoi Droidi. Ah... i droidi, erano una tecnologia davvero interessante e, per certi versi, erano in grado di aiutare non poco lo sviluppo di una civiltà. In tal senso, ancora una volta, faceva non poca fatica a comprendere come mai in quella parte della Galassia quasi nessuno avesse capito i crismi e l'importanza dell'utilizzo di tali strumenti. Ma chi era lei per giudicare? Una chiss. Nessuno.
    Mantenne per qualche secondo gli occhi su Keldor 《non vuoi aiutarmi?》 perché, in fin dei conti, nemmeno lei era un tecnico specializzato nell'uso di quei droidi 《credevo volessi farmi un regalo per avermi condotta con te durante il mio primo abbordaggio》 gli fece notare gonfiando ancora una volta il petto, perdendosi poi in un sospiro più profondo degli altri. In ogni caso quegli scudi le avrebbero davvero fatto comodo, erano un buon upgrade rispetto a quelli che possedeva in quel momento, un upgrade che, soprattutto, non avrebbe dovuto pagare. Dettaglio da non sottovalutare soprattutto tenendo conto di come, a conti fatti, nella maggior parte dei casi quella parte della Galassia sembrava avere una strana prediilezione per la materialità e per il denaro.
    Le successive parole dell'uomo le fecero increspare le sopracciglia 《vuoi davvero scappare così?》 chiese 《mettere Dathomir nella tua lista di pianeti da evitare dubito che potrà esserti di qualche aiuto quando quando torneranno》 altri aggressori 《e, dato il tuo caotico stile di vita, è solo questione di tempo prima che riescano a colpirti quando sei impegnato a fare altro》 ancora una volta, per quanto non apprezzasse Keldor, doveva comunque ammettere che l'altro fosse pur sempre un chiss e che, come tale, doveva essere trattato. In fin dei conti anche il peggior chiss era sempre meglio del migliore degli alieni che potevano incontrare in quella parte della Galassia.
    Scosse la testa alla sua domanda sull'esser pronta. Non lo era, anche perché le sue capacità di meccanico erano abbastanza scarne e, soprattutto, ridotte allo stretto necessario per permettere alla sua nave di rimanere conforme agli standard militari dell'Ascendenza Chiss.
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    Le parole di Kyran non sollevarono alcun moto di sorpresa in lei, in fin dei conti non stava dicendo nulla che già non sapesse. Di contro invece le paroele dell'ufficiale dell'esercito repubblicano andarono a rompere, seppur per qualche frazione di secondo, la sua compostezza.
    Non poteva dirsi sorpresa del fatto che il capo della polizia non si fidasse di loro e, allo stesso tempo, che il figlio di Hawk e Hawk stesso fossero in qualche modo collegati con quanto successo con Grayclaw. Per ora tenne per se quella piccola valutazione, non aveva prove del fatto che l'uomo fosse collegato con il loto tentativo di omicidio e non se la sentiva di essere la prima a puntare il dito, soprattutto considerando come in quel genere di cose era opportuno non esporsi troppo, soprattutto considerando come non le fosse ancora del tutto chiaro il rapporto tra polizia ed esercito repubblicano lì sulla IronStar.
    Si umettò le labbra, questa volta lasciando a Kyran il grosso del discorso, limitandosi ad annuire alle sue parole per poi aggiungere 《curioso, non mi aspettavo davvero che qualcuno potesse arrivare in ritardo in questo genere di pedinamenti》 un gentile modo per mettere la pulce nell'orecchio dell'ufficiale 《soprattutto alla luce del tentativo di ucciderci posto in atto da un tiratore misterioso, con un aiuto in più avremmo potuto anche scoprire chi fosse, non era poi un tiratore molto bravo》
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