New Star Wars Gdr

Posts written by Veritas95

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    PX

    Thanen:

    Numero post 28 quindi punteggio x2.5

    Aderenza e Caratterizzazione: 10
    Qualità del post: 10
    Crescita pg: 12
    Ortografia: //
    Coerenza: //

    Totale px: 80

    Myr:

    Numero di post 28 punteggio x2.5

    Aderenza e Caratterizzazoine: 9
    Qualità del post: 9
    Crescita pg: 12
    Ortografia: //
    Coerenza: //

    Totale px: 75

    RICOMPENSE

    Thanen ottiene il gregario, livello fedeltà 0, completamente neutrale
    Myr ottiene la spada laser e i due speeder

    DISALLINEAMENTO

    A seguito di un'attenta valutazione di tutti gli eventi e del consulto con Figura, Myr riceve un disallineamento di -1, quindi passa da -2 a -3

    STATO DI SALUTE
    C'era qualche dubbio sui colpi sonici incassati da Myr, ma alla fine ho deciso, consultandomi con Figura che ha dato anche lui un'occhiata, di non imporre nessuna modifica. Per l'inizio della prossima role, dopo un bel riposo, starete entrambi bene grazie alle guarigioni di Myr.

  2. .
    Narrato
    Pensato da Eli
    Detto da Eli
    Detto da Derfel
    Detto da Eli sotto l'influenza del Lato Oscuro

    I due predatori col muso a becco partirono all'assalto con uno scatto verso Eli. Il giovane si limitò a un gesto della mano verso l'alto; un movimento apparente inutile, che nella Forza nascondeva qualcosa di molto più profondo. Sì, Eli era riuscito ad attingere dal Lato Oscuro, o dalle sue emozioni più forti, come direbbe Derfel. Infatti le due bestie sul punto di colpire Eli si bloccarono completamente, dopodiché lanciarono entrambe un verso fortissimo e scapparono via a folle velocità disperdendosi nella foresta. Eli non parlò, ma cominciò a stringere i pugni mentre il Lato Oscuro continuava a crescere in lui. La situazione non era affatto buona. Si era sentito tradito da Derfel e in pericolo di vita. La paura provata e la rabbia di fronte a quella situazione rischiavano di cambiarlo profondamente. Proprio in quei momenti apparvero 5-6 esemplari di quelle bestie che aveva cacciato prima; s'era mosso l'intero branco. Il miraluka di Hapes era riuscito a percepirle tutte, ma non volle allontanarsi. Anzi, le stava aspettando. Il branco ringhiò all'unisono verso Eli, il quale era apparentemente impassibile, ma serrava la mascella cominciando a muovere una mano. Fu in quel momento che, strano ma vero, si palesò Derfel. La Guida dei Rinnegati manifestò la sua presenza, esattamente davanti al ragazzo, e con un gesto della mano accompagnato dalla Forza fece scappare via tutti gli animali. A seguire si voltò verso il suo Padawan che respirava velocemente, pieno di rancore. Derfel, con un volto privo di espressioni, andò ad appoggiare l'indice e il medio sulla fronte del ragazzo.
    Ora riprendi il controllo. Sei tu che devi dominare le emozioni, altrimenti questo tipo di tecniche diventa inutile.
    Eli, che non pareva esattamente intenzionato a calmarsi e continuava a prendere potere dal Lato Oscuro, rispose quasi ringhiando:
    Un nuovo padawan, eh...?
    Derfel staccò le dita dalla fronte del ragazzo e si mise a braccia conserte, fissandolo, apparentemente privo di emozioni.
    Sai bene che non l'avrei permesso, ma dovevo spingere le tue emozioni affinché tu padroneggiassi la tecnica. Ora però devi riprendere il controllo, altrimenti la tecnica non può dirsi padroneggiata nel modo in cui voglio insegnartela.
    Eli respirava velocemente, stringendo entrambi i pugni, quasi sul punto di esplodere. In quei momenti gli ripassarono davanti agli occhi tutti gli ammonimenti sul Lato Oscuro che aveva studiato alla scuola per giovani dotati, e si rese conto della condizione in cui si trovava, quindi scoppiò a piangere tenendosi le mani con la testa e si allontanò da Derfel di qualche passo, lasciandosi poi cadere sulle ginocchia.
    Come mi sono sentito... ero sul punto di... è una cosa terribile, terribile!
    Derfel, ancora apparentemente privo di emozioni, si girò dall'altra parte e scomparve come era solito fare per mezzo dei suoi poteri, non prima di aver detto:
    Ritrova l'equilibrio, sforzati di connetterti alla Forza per mezzo della pace come sei abituato a fare. Quando ci sarai riuscito e ti sarai calmato, cercami, mi lascerò percepire se userai la Forza.
    Pertanto, col Maestro che si era allontanato, Eli rimase da solo con le sue lacrime, che erano comunque bloccate dalla benda e non potevano scendere giù. Quindi tirò su col naso, annuendo.
    Ha ragione. Era lì pronto a salvarmi e ha semplicemente creduto in me intervenendo soltanto quando l'ha ritenuto necessario.
    Il ragazzo cominciò a inspirare ed espirare, facendosi forza con la propria mente per cercare il Lato Chiaro. Inizialmente quella ricerca di pace fece trovare al ragazzo qualcosa di molto confuso, un miscuglio di strane emozioni contrastanti tra loro. Piano piano però tutto divenne più normale, e il giovane poté riconoscere la Forza così come era abituato a percepirla, per mezzo della pace, e lasciò che questa lo permeasse, continuando a meditare.
    Sì... sì. Ci sono.
    Quindi, una volta riconnesso alla Forza nel modo che conosceva ormai da qualche tempo, si sforzò di ampliare le sue percezioni per mezzo della Forza in modo da trovare nuovamente Derfel. Il korun fu di parola, infatti lo stava aspettando davanti al Rifugio e si era lasciato percepire. Eli, rialzandosi da terra, si tolse la polvere di dosso e si indirizzò verso il suo Maestro, continuando però a macinare con la mente.
    Ci vuole più equilibrio, più controllo, devo essere io a dominare le mie emozioni, non devo farmi dominare. Potente come una tempesta nella notte, e poi subito leggero.
    Perciò continuò a marciare verso il Rifugio, ripetendo nella propria testa gli insegnamenti di Derfel come se fossero un mantra.
  3. .
    Eli rimase estasiato dalla precisione dei movimenti di Jax; avendo una una percezione visiva eccellente, aiutata anche dalla stranissima benda del defunto padre, poté osservare con attenzione i dettagli di quella posizione. Il piede, la rotazione del polso, la spada perfettamente obliqua... sì, l'abilità di Jax col Soresu era veramente notevole. Il miraluka di Hapes cercò di fare tesoro di quanto stava potendo osservare, rubando il mestiere con gli occhi. Era chiaro pure, anche agli occhi di Eli, che Jax stava facendo tutto questo per aiutarlo a migliorare, e il giovane l'apprezzò parecchio. Mentre il ragazzone alto più di 1.90 faceva notare che da quella posizione era impossibile per Eli cercare un attacco ravvicinato, quest'ultimo annuiva studiando le varie angolature e la posizione di Jax. Effettivamente sembrava coperto molto bene. Seppure fisicamente il miraluka con sangue hapan cominciasse a provare stanchezza, la quale si faceva sempre più pesante, nello spirito fremeva dalla voglia di poter provare quella parata. Perciò, con un filo di emozione che poteva essere percepita nella sua voce, interruppe il contatto delle due spade laser e si allontanò da Jax di qualche passo, esclamando:
    Vorrei provare la stessa parata che hai appena fatto tu, ti va di attaccarmi di nuovo come hai fatto prima?
    Se il giovane di fronte a lui gli avesse dato l'ok, Eli si sarebbe piazzato nuovamente nella posizione d'apertura del Soresu, caratterizzata dal braccio destro armato di spada sopra la propria testa, intento a puntare il nemico, e il braccio sinistro teso sempre verso l'avversario. Quindi avrebbe atteso con pazienza e attenzione il nuovo attacco di Jax, pensando fra sé e sé:
    Vediamo se riesco a replicare la sua parata, penso di aver compreso come l'ha fatta...
    Poi ammise a sé stesso che probabilmente nell'azione precedente era stato troppo frettoloso. Quello non era un duello e lui stava lì per imparare, pertanto non c'era bisogno di provare a sorprendere Jax con una buona manovra, sarebbe stato giusto e sufficiente allenare lo stile nel modo ortodosso. Comunque, alla fine della fiera Eli si ritrovò pieno d'entusiasmo per proseguire lo sparring; il ragazzo aveva una fame incredibile di apprendere e migliorare, e soltanto il suo fisico già provato l'avrebbe potuto fermare, e purtroppo per lui, in un futuro non troppo remoto, dato che non era abituato a sostenere quei ritmi così intensi...
  4. .
    In mezzo a una delle foreste di Yavin IV, non troppo lontano dal Rifugio dei Rinnegati, Eli Otniel era stato lasciato da solo ad affrontare un predatore quadrupede. Derfel presumibilmente stava occultando la sua presenza ma osservava la scena, per studiare il suo Padawan e chissà, forse intervenire in caso di necessità. Il problema vero per Eli era quello di essere senza spada laser. La Guida dei Rinnegati aveva deciso, con un metodo poco ortodosso, di spronarlo in quel modo affinché potesse apprendere più rapidamente quella nuova applicazione della Forza. Per lui non era facile, visto che non era mai ricorso volontariamente ad emozioni violente per utilizzare delle tecniche, eppure, doveva assolutamente riuscirci. La bestia famelica continuava a studiare il ragazzo girandogli attorno a una distanza di circa tre metri, e quest'ultimo stese una mano percependo la Forza come era solito fare, indirizzandola però alla mente dell'animale mentre provava ad amplificare il tutto per mezzo della propria rabbia:
    VATTENE VIA!
    Urlò il giovane sputando fra i denti. Eli sentì di aver mosso qualcosa nell'equilibrio della Forza e l'animale dalla pelliccia bianca e nera fece alcuni passi indietro, intimorito, ma non ancora abbastanza, perché il predatore si ricompose subito ricominciando a ringhiare. Seguì un movimento circolare attorno a Eli, più veloce rispetto a prima, ciò poteva voler significare che la bestia stava per provare un nuovo balzo.
    Non riuscirei a bloccarlo di nuovo con la telecinesi... Derfel, in che schifo di situazione mi hai messo?!
    Pensò Eli nervosissimo. Come se ciò non bastasse, accadde qualcosa di veramente spiacevole. Un altro animale molto simile al predatore con cui stava avendo a che fare Eli, diverso soltanto per il colore della pelliccia che era bianco e marrone anziché bianco e nero, sbucò fuori dopo un'avvicinamento molto furtivo e affiancò l'altra bestia. Entrambi gli animali ringhiavano studiando Eli, pronti per sbranarlo. Tra un ringhio e l'altro, mentre Eli era estremamente concentrato sulle due bestie, interloquì Derfel:
    Sii determinato nel tuo obiettivo. Che la tua volontà sia ferrea nell'applicazione del potere. Se riuscirai in questo potrai scacciarli entrambi in una sola azione, altrimenti... forse dovrò cercare un nuovo Padawan.
    Eli, nervoso oltremodo e stupito dalle parole di quello che doveva essere un maestro Jedi urlò verso Derfel; pur non potendolo vedere perché occultava la sua presenza, riconobbe il luogo da dove era venuta quella voce ed esclamò con forza:
    CHE COSA?!
    Il duo di bestie ringhiò più forte avvicinandosi al ragazzo. Ormai mancava poco al loro assalto. Sebbene Derfel avesse spiegato al giovane che non esisteva nessun Lato Oscuro, Eli Otniel cominciò a respirare l'essenza della Forza in modo diverso rispetto al solito. Sforzandosi di percepirla non riconobbe l'abituale candore della pace, bensì l'odore della paura e la forza della rabbia, in modo vivo e violento. A dispetto delle idee di Derfel, Eli cominciava a percepire chiaramente il Lato Oscuro, ed era stato il miraluka di Hapes, forzato da quegli eventi, a metterlo in moto...
  5. .
    Come accennato, prendo io. Per i premi di Zar mi consulterò con Figura
  6. .
    Sì, Eli fu lasciato solo di fronte a un predatore. Avendo un'ottima percezione visiva, anche se questo si trovava a una decina di metri il miraluka di Hapes poté notare che si trattava di un quadrupede con una sorta di muso a becco, mentre il resto del corpo aveva una bella pelliccia bianca e nera. Sembrava avere una muscolatura possente e si avvicinava sempre più strisciando in mezzo al verde. Eli provò a mantenere la calma, inspirò ed espirò cercando pace, ma non fu facile. No, non era per niente facile. Avrebbe dovuto provare a utilizzare la tecnica che Derfel voleva insegnargli, altrimenti sarebbe stato un bel guaio visto che era disarmato. Quando la bestia fu ormai a circa 3 metri di distanza, Eli provò a stendere una mano verso di questa nel tentativo di raggiungere la sua mente con la Forza per impaurirla e scacciarla via, ma non accadde assolutamente nulla.
    Dannazione!
    Sbottò il ragazzo. Derfel, che era ancora impossibile da vedere, tuonò dal nulla:
    Volontà ed emozioni. Volontà, ed emozioni.
    Eli avendo un buon udito capì da dove veniva la voce e si voltò verso quella direzione. Però non vide nulla. Il predatore di fronte a lui fu come se si accorse della distrazione del ragazzo, e lanciando un verso di battaglia scattò balzando ferocemente addosso al giovane.
    NO!!!
    Urlò Eli stendendo entrambe le mani verso il predatore. Il volto del miraluka di Hapes fu sfiorato da una zampata di quella bestiaccia, e la ventata provocata da quell'attacco gli spostò i capelli. Tuttavia Eli era riuscito a bloccarla in aria con la telecinesi, e cominciò ad allontanarla in quel modo per almeno un paio di metri. Il ragazzo iniziava ad avere fortemente timore del fatto che se avesse fallito di nuovo la tecnica avrebbe rischiato moltissimo. La bestia intanto rivelò una grande forza e, anche se Eli l'aveva allontanata di tre metri facendola levitare in aria, si divincolò selvaggiamente fino a tornare al suolo, urlando versi animaleschi.
    Ah, fantastico.
    La bestiaccia quindi poggiò le potenti zampe sul suolo, schiacciandosi a terra. Emise un ringhio che fece venire la pelle d'oca al ragazzo, e cominciò a girargli attorno, studiandolo, preparando un nuovo balzo...
    Dannazione, dannazione e dannazione... devo tirare fuori la rabbia, devo tirare fuori la rabbia!
    Eli sudava freddo mentre il cuore gli batteva forte. Come sarebbe andata a finire?
  7. .
    Jax si era lasciato abbassare l'arma proprio come voleva Eli, ma il ragazzone era molto più avanti nell'addestramento e le sue risorse erano completamente d'un altro livello. Proprio quando il Dritto Tondo stava per avvicinarsi pericolosamente al corpo di Jax - sebbene Eli avrebbe fermato comunque il colpo, non era un pazzo - il Rinnegato con più esperienza allungò la mano sinistra bloccando la spada del compagno come se fosse fatta di plastica. Eli poteva chiaramente vedere che si trattava di una particolare applicazione della Forza, dato che la spada non sembrava toccare veramente la mano di Jax, ma fu comunque colto dallo stupore. Quel potere non l'aveva mai neppure studiato alla scuola per giovani dotati.
    Ma-ma... come...
    Fu a quel punto che Jax cominciò a spiegare al miraluka di Hapes il suo errore. Secondo il ragazzone, Eli si era scoperto troppo quando aveva allontanato il colpo, e se Jax avesse voluto l'avrebbe potuto colpire tranquillamente. In buona sostanza, ricordò a Eli come l'obiettivo del Soresu sia quello di aspettare e studiare l'avversario fino a trovare il momento propizio e nel frattempo creare un muro tra sé e l'avversario. Eli annuì, poi interruppe brevemente il ragazzone provando a giustificare le sue azioni.
    Sapendo che sono un principiante mi hai graziato con un attacco lento e prevedibile, quindi ho visto in quello il momento propizio. Ma ovviamente ti sei dimostrato molto più abile di me e studiandoti maggiormente l'avrei soltanto potuto appurare di più.
    Quando però il ragazzone lo invitò ad attaccare, il miraluka di Hapes fu molto contento della cosa: Jax gli avrebbe spiegato cosa poteva fare meglio, e lui non vedeva l'ora di poter migliorare. Asciugandosi il sudore che gli colava dalla fronte - cominciava ad avvisare un po' di stanchezza dato che aveva passato già parecchio tempo nella sala - provò a replicare lo stesso attacco di Jax, un Roverso Sgualembrato senza troppe pretese. A differenza di quello di Jax, però, il suo movimento era molto meno fluido e visibilmente un po' impacciato. Cosa gli avrebbe mostrato il suo compagno d'allenamento?
  8. .
    Camminando lentamente in mezzo alla foresta e fiancheggiato da Eli, Derfel riprese a parlare con la solita calma e la solita fierezza.
    Come ti dicevo, per essere un Araldo della Forza capace di compiere la sua volontà, è saggio che tu sappia attingere anche dalle tue emozioni più forti.
    Dopo una breve pausa aggiunse:
    Il fine giustifica i mezzi. Questa è una realtà scomoda per i moralisti, i bigotti e i filosofi del ben pensare, ma noi dobbiamo servire la Forza e perpetrare la sua volontà in modo pratico. Cosa succederebbe se un gruppo di criminali sbucando fuori dal nulla cominciasse a sparare a dei civili indifesi davanti ai tuoi occhi? Ti metteresti a fare calcoli o cercheresti la prima via efficace per fermarli?
    Eli, che elaborava tutte quelle informazioni cercando di mettere da parte ogni forma di scetticismo per seguire Derfel come la Forza sembrava volere da lui, replicò:
    Suppongo che non avrei tempo per ragionare e penserei soltanto a fermarli.
    Derfel annuì:
    Bene. Il modo più veloce per te che puoi entrare in connessione con la Forza, è prendere potenza dalle tue emozioni.
    Dopo un accenno a una risata sarcastica continuò:
    Ciò non vuol dire che dovrai ammazzare tutti a prescindere come se tu fossi più malvagio di quelli che vuoi fermare. No. Ma che non dovrai avere paura di odiarli, in quel frangente. Un odio che non ti deve mai dominare, sia chiaro, perché il tuo equilibrio non deve farti dominare completamente dalle emozioni. No. Sei tu che devi dominare le emozioni, sfruttarle, e ricomporti.
    La Guida dei Rinnegati si fece molto seria.
    Per cominciare, voglio che tu impari a imprimere la paura, anzi, puro Terrore nella mente di chi hai davanti, attingendo dalla Forza e dalle tue emozioni. Questo ti permetterà di evitare gli scontri mandando in fuga i nemici o paralizzandoli dalla paura di fronte a te.
    Prima che Eli potesse replicare, Derfel annuendo fra sé e sé aggiunse:
    Per riuscire a eseguire questa tecnica dovrai avere una volontà ferrea, la volontà ferrea di usare la Forza per colpire le emozioni di chi hai davanti. Dovrai desiderare con vigore la vista di quell'essere in preda allo spavento, anzi, al Terrore. Stendendo una mano e cercando di raggiungerlo con la Forza mentre imprimi la tua volontà su di lui, il potere avrà effetto.
    E concluse:
    Affinché la tua forza di volontà abbia più efficacia, dovrai attingere dall'odio, o dalla rabbia. Sì, la rabbia è l'emozione più potente per questo tipo di poteri.
    Eli, quasi balbettando, ribatté con poca forza.
    Ma-ma io non... non ho mai fatto nulla del genere... non so se...
    La voce baritonale del Maestro Derfel tuonò improvvisamente, con un po' di rabbia che pur non essendo esagerata traspariva comunque da quelle parole.
    Tu PUOI, perché conosco le tue capacità, e sarai un perfetto araldo della Forza.
    Si calmò immediatamente, come se nulla fosse.
    Ma ho deciso comunque di darti un incentivo, giovane Padawan.
    Eli si voltò accigliato, chiedendosi cosa avesse in mente il suo maestro. Improvvisamente la spada laser del ragazzo uscì dalla fondina nascosta, mossa dalla telecinesi, e finì nella mano di Derfel che l'aveva chiamata a sé. Oltretutto Eli con le sue buone percezioni si era accorto di un predatore quadrupede avvicinatosi furtivamente nascondendosi nella vegetazione, distante circa una decina di metri, cercando probabilmente di assaltare il duo di Rinnegati per potersi sfamare. Derfel sorrise, un po' sadico.
    Metti in pratica questo nuovo insegnamento e non avrai nessun tipo di problema. Buona fortuna, mio Padawan.
    Poi divenne invisibile sparendo alla vista del ragazzo.
    Che cosa?! Ma veramente?!
    Esclamò Eli con forza. Intanto il predatore continuava ad avvicinarsi...
  9. .
    Welcome! :D
  10. .
    No; le cose non vanno sempre come vorremmo e certe volte dobbiamo limitarci ad accettare la realtà, anche quando non ci piace. Quella mattina Eli ricevette un messaggio da Derfel, il quale lo invitava a raggiungere il solito posto in cui si incontrava col korun nei pressi del Rifugio, perché aveva qualcosa da insegnargli, qualcosa di fondamentale per il suo futuro. Il Maestro non gli aveva mai detto nulla di simile prima di insegnargli qualcosa, pertanto Eli ebbe da pensare. Certo, si trovava lì con i Rinnegati soltanto da un paio di settimane, ma aveva già speso del tempo col korun in diverse occasioni, e una frase del genere quell'uomo non l'aveva mai usata. Pertanto il miraluka di Hapes, preparandosi a dovere e portando con sé la sua spada laser nella fondina nascosta, marciò deciso uscendo dal Rifugio, pronto a dirigersi dove Derfel - forse - lo avrebbe aspettato. Eli cominciava ad ambientarsi con i Rinnegati e a condividere gli ideali di un Ordine Jedi scevro dalle catene del Governo Repubblicano, affinché fosse libero di opporsi quando questo non gli dava modo di espletare nel migliore dei modi la propria funzione. Il giovane, influenzato dal carisma di Derfel, arrivava alla conclusione che i Jedi dovevano proteggere la galassia, ed erano una risorsa troppo importante che non doveva essere limitata e tanto più ostacolata. Però, tornando a quel momento, il miraluka di Hapes cominciava a chiedersi che cosa il Maestro avrebbe voluto insegnargli.
    ... " qualcosa di fondamentale per il mio futuro "... eppure il resto si è già dimostrato ampiamente fondamentale. Che cosa avrà in mente?
    Cominciando ad attraversare il verde della fitta foresta, ampliò le proprie percezioni con la Forza in modo da potersi accorgere degli animali selvatici, e di poterli aggirare evitando una loro aggressione. Con sua sorpresa, stavolta riuscì a percepire anche l'ingombrante presenza nella Forza di Derfel Donn. Dopo una camminata piuttosto breve, dato che la meta era nelle vicinanze, giunse dove Derfel gli aveva dato appuntamento. Proprio dove gli aveva insegnato la Protezione Mentale. Eli poté vedere Derfel, di spalle, che come al solito guardava verso il Rifugio.
    Ah, stavolta si è lasciato trovare subito, Maestro.
    Esclamò il ragazzo mentre si avvicinava alla Guida dei Rinnegati. Però la voce di Derfel, rispondendogli, non sembrò provenire dal luogo in cui lo vedeva.
    Non smettere mai di allenare le tue percezioni, ragazzo.
    La figura intenta a osservare il Rifugio sparì e un rumore di passi accompagnò l'entrata in scena del korun, che camminava alle spalle del giovane. Proprio da dove era giunta la voce. Eli si girò di scatto:
    Ma... ma... va bene Maestro.
    Senza un'entrata in scena alla Derfel non sarebbe stato Derfel. Il korun, vestito con la solita tunica e il solito mantello, iniziò a parlare.
    Oggi dovrai fare un passo importante verso il tuo futuro, mio Padawan.
    Eli si incuriosì, potendo osservare scrupolosamente il Maestro dato che non stava occultando la sua presenza.
    Ti ho insegnato le basi del combattimento con la Spada Laser, ma questo non è abbastanza affinché tu possa essere la tempesta nella notte che la Forza richiede in alcune circostanze.
    Derfel iniziò a camminare attorno al giovane, molto lentamente, osservandolo.
    Come già ti ho accennato, moltissimi anni fa un gruppo di Jedi guidato da un leader carismatico avanzò una nuova ipotesi. Costoro pensavano che la Forza fosse interamente buona, che ne andavano conosciuti e testati tutti i suoi limiti, e che la corruzione dell'individuo dipendeva solo dall'individuo stesso.
    Si fermò un attimo incrociando lo sguardo del ragazzo, poi continuò a camminare.
    Il Consiglio e il Gran Maestro, legati alle antiche tradizioni e spaventati da quello che hanno sempre chiamato il Lato Oscuro, espulsero quel gruppo dicendo che il compito dei Jedi è usare la Forza per proteggere gli altri, e non quello di concentrarsi sullo studiarne i limiti. Secondo coloro che avrebbero dovuto essere le Sagge guide del consiglio, studiare i limiti della Forza apriva porte al Lato Oscuro. Eppure si contraddicevano con le loro stesse parole, perché se i Jedi vogliono difendere la galassia e servire la Forza, dovrebbe essere la loro prima preoccupazione quella di conoscere la Grande Alleata nella sua interezza. Oltretutto, l'equilibrio del praticante che come me ricorre a quello che loro chiamano " Lato Oscuro " ma è tutt'altro che corrotto da questo, dimostra che la Forza non è malvagia in sé, che non c'è nessun "Lato Oscuro" e che è il cuore dell'individuo a decidere se seguire nobili ideali, oppure se vivere d'egoismo e miseria. L' illuminante visione della Forza ipotizzata da quel gruppo è sopravvissuta ai secoli e io ho avuto il privilegio di poterla apprendere e insegnare ad altri.
    Il discorso aveva una certa logica, Eli non poteva non riconoscerlo. Eppure aveva un istinto, un sesto senso che lo invitava a non fidarsi interamente di quella teoria. Tuttavia, arrendendosi al volere della Forza che voleva Derfel come sua guida, ignorò quel sesto senso ricevendo gli insegnamenti del suo Maestro.
    Comprendo, Maestro.
    Derfel allargò un braccio lentamente facendo un cenno verso Eli, come a indicarlo.
    Tu hai una buona connessione con la Forza quando mediti e cerchi pace. Ma è tempo di apprendere anche a rapportarti con essa per mezzo delle emozioni, anche quelle più forti...
    Eli ebbe un'attimo d'ansia davanti a quelle parole: non aveva mai fatto nulla del genere. Derfel Donn si incamminò nella foresta, poi si girò un attimo per guardare Eli, quello era un chiaro invito a essere seguito, successivamente riprese il cammino. Eli Otniel scattò rapidamente per raggiungerlo e camminare al suo fianco.
  11. .
    Richiedo la valutazione di questo addestramento in cui Eli apprende con Derfel la tecnica " Protezione Mentale " https://newstarwarsgdr.forumfree.it/?t=79170406
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    Seppure con una sfumatura di imperfezione, Eli era riuscito a proteggere la sua mente dall'illusione. Ora avrebbe dovuto spiegare il procedimento effettuato a Derfel, affinché potesse essere appurato che non c'era riuscito per un colpo di fortuna e che in futuro avrebbe potuto ripetere la tecnica. Il giovane, ancora seduto a terra, inspirò, espirò, e poi iniziò a parlare con serenità. Si era trattato di un procedimento non facile perché l'aveva coinvolto emotivamente, andando a toccare le corde più intime nel cuore del ragazzo.
    Per prima cosa ho cercato la pace, l'equilibrio, usando la meditazione allo scopo di avere una mente del tutto libera. Svuotandomi dai pensieri su ciò che mi circonda ho potuto concentrarmi su quello che era dentro di me. Nel tentativo di farlo ho dovuto affrontare ciò che ostacolava il mio equilibrio interiore. Grazie all'onestà con me stesso e al tuo aiuto alla fine ci sono riuscito. Trovando equilibrio mi è stato possibile avvolgere i miei pensieri col flusso della Forza. Questo ha creato una barriera mentale che sono riuscito a percepire, anche se è difficile da descrivere a parole.
    Derfel, con le braccia dietro la schiena, annuiva con vigore.
    Bene, Padawan Eli. Cosa potrà dunque permetterti in futuro di poter ripetere questa tecnica?
    Eli si mise a braccia conserte, ragionando mentre parlava.
    Dovrò vegliare sul mio equilibrio interiore.
    Derfel sorrise soddisfatto, poi si fece serio, dando le spalle al ragazzo mentre guardava verso il Rifugio.
    Questo non ti servirà solo per una tecnica. Come Araldi della Forza dovremo avere il completo controllo di noi stessi, per servirla nel migliore dei modi. Delicati come una brezza primaverile, potenti come una tempesta nella notte. Ma dovrai essere tu quello capace di decidere quando essere una cosa, e quando l'altra.
    Eli annuì sporgendosi in avanti, molto interessato a quell'argomento.
    Medita su questo. Per oggi non ho altro da insegnarti, mio Padawan. Tranne una cosa...
    Eli si guardò attorno spaesato, ma Derfel era sparito. Completamente sparito dalla sua vista. Sapeva che quell'uomo conosceva diverse tecniche della Forza per rendersi invisibile ai suoi occhi, ma che l'avesse fatto così di punto in bianco lo lasciava perplesso. Aveva anche parlato del fatto che voleva insegnargli qualcosa. Ma cosa?
    Mhmm, non credo che voglia insegnarmi le uscite di scena teatrali. Magari sarà il caso di riflettere anche su questo...
    Il ragazzo pertanto si alzò da terra, si scosse la polvere da dietro il sedere e si incamminò verso il Rifugio, pronto per proseguire il suo percorso assieme alla Grande Alleata...
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    CITAZIONE (Eleni Bok @ 15/6/2022, 17:50) 
    libera tra Dalen, Eli e Thanen: #entry658489762

    Uppino
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    Disciplina e obbedienza, le uniche chiavi per la riuscita. Abbandonare un passato doloroso per poter avere una mente sgombra, capace di lasciarsi permeare dalla Forza. Eli, annuendo mentre ascoltava le parole del maestro Derfel, cercò di fare quanto gli veniva richiesto. Ricominciando a meditare, sempre a gambe incrociate, cercò la pace più assoluta. Onesto con sé stesso, con Derfel e con la Forza, tornò esattamente al punto in cui aveva fallito prima; la sua mente gli propose ancora l'immagine della maschera metallica del Diablo, e a lui restava la scelta di decidere come agire. Concentrandosi, pose tutta la sua fiducia nella Forza affinché quell'immagine non rappresentasse per lui il volto della sconfitta, del fallimento e della propria impotenza. Sì, la fiducia nella Forza lo poteva spronare a non guardare agli sbagli del passato per rimanere bloccato su questi, ma a buttare lo sguardo avanti, dove non c'era più la maschera del Diablo a bloccarlo. Il futuro richiedeva questo dal presente, ed Eli l'aveva capito. Affidandosi alla Grande Alleata che non l'aveva mai abbandonato, riuscì a guardare oltre. La maschera piano piano si dissolse dalla sua mente lasciando il posto a un vuoto di pace. Finalmente Eli fu davvero pronto.
    Maestro, ora mi sento più sicuro. Può procedere.
    Sentenziò quindi con aria serena. Derfel, sorridendo appena, si allontanò ancora dando le spalle al miraluka di Hapes e fece per la terza volta un cenno con la mano destra. Una figura bipede, indefinita, si parò davanti agli occhi del ragazzo, ma solo per una frazione di secondo, perché poi scomparve. L'illusione non aveva più effetto su Eli, la sua mente era stata protetta.
    Ho visto qualcosa apparire per una frazione di secondo, ma non so neanche bene cosa, perché è scomparso immediatamente.
    Derfel si girò con aria orgogliosa e fiera.
    Bene, mio giovane Padawan. Questo significa che sei riuscito a proteggere la tua mente dall'illusione. Hai appreso la tecnica e sei riuscito a liberarti dal peso che ti affliggeva.
    Poi, con i passi lenti e fieri che lo caratterizzavano, camminando attorno al ragazzo Derfel aggiunse:
    Ora spiegami nel dettaglio come ci sei riuscito, vediamo se ti è tutto chiaro.
  15. .


    Oh beh, secondo le percezioni di Eli, Jax stava scherzando. Meglio così. Sarebbe stato poco piacevole doversi confrontare immediatamente con delle critiche interne nella fazione dei Jedi Rinnegati. Non che la verità non venisse apprezzata, anzi, Eli aveva chiesto apposta, però... sì; è sempre meglio non trovare nulla di scomodo anche quando lo si cerca. Jax, intanto, dopo l'invito di Eli a iniziare per primo sorrise. Chissà se lo faceva sorridere il fatto che Eli dicesse con tanta serietà di fare schifo, oppure che voleva ricordargli di andarci piano. Magari invece stava sorridendo perché pregustava lo scontro con le saber di cui chiaramente aveva voglia, altrimenti non l'avrebbe proposto. Avendo Eli lasciato l'iniziativa al ragazzone, questo poté avvicinarsi con calma di un paio di passi per accorciare le distanze. Il miraluka di Hapes, che era ancora nella posizione d'apertura del Soresu, aumentò l'attenzione per studiare il compagno d'allenamento e tenersi pronto al contrattacco, o più semplicemente alla parata. L'attacco di Jax arrivò; non era particolarmente veloce, ma Eli poté notare una buona fluidità nel movimento che anticipava le vere abilità del ragazzone. Si trattava di un Roverso Sgualembrato senza troppe pretese, che mirava al lato destro di Eli, visto dalla prospettiva del miraluka di Hapes. Il lato destro era coperto dalla mano destra, la mano con cui Eli impugnava la spada laser. Avendo modo di reagire al colpo in maniera ottimale, Eli allungò il piede sinistro facendo un mezzo passo verso sinistra, e quel piede fece da perno al destro che venne trascinato a completare il passo. Quella manovra fece però compiere al corpo di Eli una piccola rotazione per portarlo frontale all'attacco di Jax che invece veniva da in alto a destra verso il centro. Avendo compiuto un lavoro di piedi molto pulito per un dilettante, il resto del corpo eseguì un'azione piuttosto precisa. Mentre eseguiva lo spostamento aveva portato in alto la spada laser e l'aveva afferrata con entrambe le mani. Ciò gli consentì, grazie al gioco di gambe, di poter effettuare un Fendente dritto per dritto con cui colpire dall'alto verso il basso la spada di Jax. Questo avrebbe cambiato la traiettoria del colpo del ragazzone mandandolo verso il suolo, richiedendo meno energie rispetto a una parata diretta. Un po' come diceva Darth Bane alla sua apprendista, spiegandole che mancando di forza fisica avrebbe dovuto imparare a spostare i colpi piuttosto che bloccarli direttamente. Ora, Jax non era particolarmente forte fisicamente, ma sicuramente aveva le capacità per essere estremamente pulito e preciso con i colpi, se lo avesse voluto. Quindi, tornando a noi, Eli grazie alla generosità del compagno di allenamento che giustamente lo faceva un po' sfogare, dopo aver reindirizzato l'attacco di Jax innocuamente verso il suolo, ben lontano dai piedi di Eli che si erano mossi bene, avrebbe avuto un vantaggio di posizione, in quanto la sua lightsaber si sarebbe trovata sopra a quella dell'altro. Da quella posizione, sfruttando il rinculo del primo colpo, trovandosi leggermente girato verso destra perché si era messo frontale al colpo che veniva da destra, avrebbe effettuato una rapida rotazione dei fianchi per sfruttare la catena cinetica e menare un Dritto Tondo da una posizione estremamente vantaggiosa. Se per qualche motivo quella manovra nel suo insieme avesse colto di sorpresa Jax, Eli ovviamente avrebbe fermato il colpo circa 5 centimetri prima di colpirlo. Altrimenti avrebbe seguito le azioni del ragazzone con estrema attenzione pronto a difendersi aspettando un'apertura, così come il Soresu più puro richiedeva.
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