New Star Wars Gdr

Percepire il pericolo

Apprendimento della tecnica " Danger Sense "

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    Alla scuola per giovani dotati i ragazzi avevano l'opportunità di iniziare a conoscere la Forza e alcune tecniche inerenti a questa. C'era un programma, un anno accademico, dei temi da trattare e tanto da insegnare. Eli tuttavia si era scelto un percorso parallelo all'interno di essa, solitario, in cui scopriva le cose prima degli altri passando molto tempo sui libri e provando ad applicarle per conto suo. Investiva ogni minuto libero per imparare qualcosa in più, avendo fatto della conoscenza della Forza la sua missione di vita. Dopo poco meno di tre settimane, Eli aveva già appreso molto a livello teorico sulla Forza ed era riuscito ad applicare i suoi studi sulla capacità di guarigione donata dal Lato Chiaro, apprendendo quel particolare potere. Pertanto, quando non c'erano lezioni da seguire il ragazzo si isolava andando a scoprire qualcosa di nuovo.
    Quella mattina, in cui non ci sarebbero dovute essere lezioni, il giovane si svegliò comunque presto cercando di iniziare la giornata nel modo più produttivo possibile: una seduta di meditazione. Aveva compreso che più meditava in maniera efficace, più il Lato Chiaro poteva scorrere fluido dentro di lui, e questo comportava una più stretta connessione con la Forza, che Eli tanto desiderava. Nello specifico, voleva arrivare a comprenderne la volontà. Tutto quell'allenamento comportava anche un aumento rapido delle sue abilità, ma di questo poco gli importava. Era il desiderio di conoscenza a spingerlo, non quello di supremazia sugli altri. Dopo una buona mezz'ora di meditazione, ebbe ben chiaro in testa come avrebbe impiegato il resto della mattinata:

    Ho avuto modo di acquisire un'abilità legata al Control, ovvero l'autoguarigione. Ho compreso la teoria e sono riuscito a metterla in pratica, e non penso che avrei particolari problemi nel provare ad applicarla su un altro individuo, sebbene sarà indubbiamente più difficile perché si entra nel ramo dell'Alter, che dovrebbe essere l'ultimo a essere studiato.

    Continuando a ragionare fra sé e sé, come era solito fare, giunse alla sua conclusione:

    Ora vorrei provare ad approcciarmi al ramo del Sense, che è quello intermedio tra Control e Alter. Le basi del Prima Vitae, che è l'abc del Sense, le conosco già e so anche applicarle. Ma vorrei provare a imparare una tecnica specifica che viene insegnata in questa scuola, il Danger Sense.

    Il Danger Sense era una tecnica che Eli aveva già studiato a livello teorico per conto suo. Consentiva di intercettare con la percezione data dalla Forza gli attacchi degli avversari con un raggio d'azione che dipendeva dall'abilità dell'utilizzatore.

    Non possiamo attaccare e neppure contrattaccare perché l'amato sistema governativo non ce lo permette, ma in caso d'emergenza dovremo almeno provare a non morire guadagnando del tempo, spero...

    Ormai il disappunto del giovane verso quelle restrizioni era giunto ad alti livelli, tuttavia si sentiva sereno per il futuro, come se la Forza lo stesse rassicurando facendogli capire che avrebbe provveduto in modi attualmente ignoti per quella particolare situazione.
     
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    Pertanto, dopo aver aggiustato la sua camera come era solito fare - dato che era un tipo piuttosto diligente - ed essersi preparato a dovere con la routine di igiene quotidiana, corse in biblioteca. Attraversò le solite stanze, percorse le solite scale e arrivò davanti al solito scaffale della biblioteca, da cui scelse un libro che già sapeva di dover scegliere. Aveva anche un tavolo fisso in cui solitamente si andava a mettere all'interno di quello stanzone; ormai era un habitué. Il modo in cui percepiva la realtà era un po' diverso rispetto a quello solito, dato che era la Forza a far funzionare i suoi occhi, però questo non gli impediva di poter leggere. In buona sostanza, il suo unico impedimento era che non poteva percepire propriamente i colori. Tuttavia non era influenzato da luce e oscurità, e questo poteva essere un grande vantaggio. Pertanto, essendosi seduto, andò a cercare la pagina che aveva in mente.

    Controlliamo di avere tutto ben chiaro in mente...

    Quindi trovò quello che stava cercando: la descrizione della tecnica della Forza Danger Sense.

    CITAZIONE
    Attraverso questa tecnica, che è un'evoluzione del Prima Vitae, l'utilizzatore può espandere i suoi sensi per percepire e difendersi in modo migliore da qualsiasi attacco che vorrebbe colpirlo. L'unico limite è la capacità dell'utilizzatore, che è direttamente proporzionale al raggio d'azione della tecnica. La Forza avvertirà l'utilizzatore del pericolo attraverso...

    Rilesse con cura quella descrizione che aveva già studiato, cercando di controllare i dettagli che poteva non ricordare affinché non avesse intoppi durante l'applicazione della tecnica. Quando si sentì pronto, avendo uno schema mentale ben preciso di cosa richiedeva la tecnica per essere applicata, andò fuori nell'ampio cortile della scuola. Come era solito fare andò a mettersi all'ombra, sotto uno dei grandi alberi che ombreggiavano il posto, affinché i raggi del sole, che quella mattina erano piuttosto forti, non gli dessero noie. In quel punto si sentiva anche più riparato, lontano da occhi indiscreti, dato che non amava particolarmente mettersi in mostra o farsi notare a sperimentare cose. Purtroppo non era riuscito a legare con nessuno, o forse non aveva voluto. Sarà che gli interessava soltanto conoscere la Forza, sarà pure che in passato non aveva mai avuto amici, ma anche in quel posto era diventato un tipo piuttosto solitario che si limitava a interagire, con educazione, soltanto quando era necessario. Se qualcuno gli chiedeva una mano per qualcosa, comunque, si prodigava immediatamente. Ma non accadeva così spesso. Pertanto, immerso nella sua solitudine, si apprestò ad applicare quel nuovo potere...

    Edited by Veritas95 - 13/5/2022, 12:39
     
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    Col Prima Vitae concentrandomi brevemente riesco a espandere i miei sensi per percepire altre forme viventi nelle vicinanze. Attualmente però non posso percepire forme di vita particolarmente distanti, probabilmente ci vorrà più allenamento...

    Pensava il giovane mentre andava a mettersi seduto nella sua solita posizione da meditazione, a gambe incrociate.

    Pertanto deduco che anche con questa tecnica avrò un range davvero ridotto. Ma intanto iniziamo a praticarla...

    Successivamente il giovane fece qualcosa di davvero insolito, assicurandosi di essere ben nascosto dietro l'albero affinché nessuno potesse vederlo.

    Imparare da solo questo tipo di tecnica è veramente scomodo, però ho escogitato qualcosa...

    Il giovane stava sviluppando una personalità molto riflessiva, infatti pensava molto e provava ad applicare le sue idee, anche le più strambe, tipo questa: Eli Otniel si tolse una scarpa, tenendola con entrambe le mani, poi iniziò a meditare per sgombrare la mente.

    Adesso proviamo ad ampliare i sensi come col Prima Vitae allargando però la percezione a qualunque cosa attorno a me, non solo alle forme viventi...

    Non l'aveva mai fatto prima, infatti era abituato a percepire in quel modo soltanto i viventi, sebbene la Forza gli concedesse già di poter " vedere " qualunque cosa in un modo non troppo diverso. Tuttavia, forse prematuramente, si sentì pronto. Prese bene la mira ed effettuò un semplice lancio in aria della scarpa in verticale, con entrambe le mani. Quindi chinò immediatamente la testa in avanti per aumentare la porzione di corpo che sarebbe potuta essere colpita dalla scarpa mentre questa ritornava a terra per effetto della forza di gravità. Esattamente. Eli stava cercando di apprendere quel potere tirandosi una scarpa in testa da solo in un tripudio di genialità, idiozia e follia.

    AHIA!

    Esclamò il giovane colpito dalla scarpa che non era riuscito a percepire per mezzo di quella nuova tecnica. Quindi si toccò il punto colpito massaggiandoselo delicatamente:

    Spero con tutto il cuore che non ci siano telecamere qua intorno...

    Poi iniziò nuovamente a riflettere:

    I miei sensi non hanno percepito un bel niente una volta che la scarpa è uscita fuori dal campo visivo. Significa che devo espanderli meglio prima per mezzo della Forza, probabilmente devo meditare di più per prepararmi meglio e devo avvertire che qualcosa è cambiato dopo aver provato a espandere i miei sensi...
     
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    Con pazienza il giovane recuperò la scarpa e si riposizionò per il tentativo successivo; ricorse alla meditazione, che ormai eseguiva una decina di volte al giorno. In questo caso gli sarebbe bastato poco tempo a meditare per lo scopo che aveva in testa. Quando la sua mente fu sgombra, provò ad allargare nuovamente le sue percezioni come faceva col Prima Vitae, e fin lì fu tutto piuttosto semplice.

    Bene, riproviamo ad allargare ancora di più i sensi verso ogni cosa, non solo gli esseri viventi.

    Non fece l'errore di prima; con un po' di pazienza cercò di percepire la Forza intorno a sé e di amalgamare i suoi sensi con essa. Un procedimento non così facile per un principiante. La pazienza e la meditazione però sarebbero state le sue armi vincenti: aveva capito che non doveva avere fretta e che tutto doveva risultare naturale fino a quando non si fosse accorto dell'applicazione di quel potere, ovviamente senza tralasciare la propria volontà che doveva comunque essere ferrea per raggiungere lo scopo, altrimenti avrebbe fatto un altro buco nell'acqua. Dopo poco tempo di sana pazienza percepì che lo sforzo di amalgamare i suoi sensi con l'ambiente circostante aveva prodotto qualcosa, come se non avesse più bisogno di imprimere la sua volontà ma che sarebbe stata la Forza stessa a funzionare come un'estensione dei suoi sensi.

    Bene! Penso che ci siamo.

    Il giovane allora preparò entrambe le mani per il lancio della scarpa, messo lì a gambe incrociate sospirò e la tirò nuovamente in aria chinando il capo in avanti per lasciarsi colpire meglio dall'effetto che avrebbe prodotto la forza di gravità. Ma non accadde nulla. Aveva sbagliato la traiettoria del lancio e la scarpa cadendo dall'alto l'aveva mancato, seppure di poco.

    E che cavolo...

    Non si trattava di un'azione particolarmente difficile ma richiedeva comunque un minimo di coordinazione, e un ragazzo che in quanto a coordinazione era nella media aveva verosimilmente delle possibilità di fallire il lancio rendendolo impreciso. Sospirando, il giovane recuperò nuovamente la scarpa, si rimise in posizione e tentò nuovamente il lancio chinando la testa in avanti. Eli percepì un senso di pericolo verso la parte alta della sua schiena - che era leggermente esposta a causa della posizione del capo - come se la Forza gli stesse dicendo dove sarebbe stato colpito dalla scarpa cadente, ma non riuscì a spostarsi in tempo e fu colpito.

    Ahia... però ci siamo quasi dai.

    Quindi afferrò nuovamente la scarpa e si preparò a ripetere la tecnica dal principio prima del lancio...
     
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    Sgombrare la mente da ogni distrazione; attraverso la meditazione il giovane poteva migliorare il suo utilizzo della Forza e applicare meglio le tecniche che stava imparando. Doveva agire per forza in quel modo, altrimenti la riuscita sarebbe stata ardua. Dopo un po' di tempo passato nuovamente a meditare, Eli provò ad allargare i suoi sensi per mezzo della forza amalgamandoli con l'ambiente circostante. Ormai aveva capito fino a che punto doveva spingersi e cosa doveva percepire. Mentre la brezza di una giornata di sole gli accarezzava i capelli sotto uno degli alberi che ombreggiava l'ampio cortile della scuola per giovani dotati, il giovane Eli, messo a gambe incrociate, percepì nuovamente i suoi sensi diventare un tutt'uno con l'ambiente circostante, seppure in un raggio molto corto, e che la sua volontà non era più necessaria perché la Forza stessa era diventata nuovamente un ampliamento dei suoi sensi.

    Bene. Prima sono stato avvisato troppo tardi e non mi sono potuto muovere abbastanza velocemente. Stavolta il legame dei miei sensi con la Forza mi è sembrato più forte. Riproviamo.

    Pertanto il miraluka di Hapes prese con cura la mira e tirò nuovamente in aria la scarpa chinando la testa in avanti affinché l'oggetto del pericolo avesse un bersaglio più ampio da colpire ricadendo a terra. Un metodo piuttosto strano, ma funzionante. Il lancio questa volta fu perfettamente preciso e la tecnica si attivò un istante prima rispetto al tentativo precedente. Eli percepì un pericolo incombere dietro la sua nuca e spostò leggermente la testa verso destra. La scarpa cadendo gli sfiorò l'orecchio e arrivò a terra, sfiorandogli anche la caviglia del piede sinistro, dato che era a gambe incrociate con la testa china in avanti.

    Benissimo! Ho capito come funziona la tecnica.

    Il giovane si rimise un po' più comodo.

    Il segreto è nell'espansione dei miei sensi fino a farli diventare un tutt'uno con la Forza. Meglio lo faccio, meglio verrò avvertito del pericolo. Quindi devo curare bene quella fase. Direi che posso e devo fare un altro tentativo...
     
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    Ennesimo momento di meditazione; uno dei tanti che aiutavano il ragazzo a connettersi con la Forza. La stava praticando davvero tanto in quel periodo e sicuramente ne avrebbe tratto grandi benefici. Questa volta la meditazione l'avrebbe dovuto aiutare per quello che probabilmente sarebbe dovuto essere l'ultimo tentativo per apprendere la tecnica del Danger Sense, di cui aveva imparato il funzionamento leggendo per conto suo. Tentò quindi di espandere nuovamente i suoi sensi per unirli all'ambiente circostante, per mezzo della Forza. Con molta pazienza si impegnò affinché questo processo venisse ancora meglio di come era venuto nei tentativi precedenti: il segreto era davvero nella pazienza. Quando il giovane fu pronto, capendo che le sue percezioni si erano ampliate all'ambiente circostante e che la Forza stessa l'avrebbe avvisato di un pericolo, raccolse nuovamente la scarpa che stava utilizzando per addestrarsi da solo. Prese la mira, la lanciò e chinò la testa in avanti per farsi colpire ancora... ma sbagliò mira e pertanto non percepì nessun pericolo per mezzo della Forza.

    E ti pareva...

    Disse il ragazzo dopo un piccolo sospiro. Ma non si scoraggiò affatto. Raccolse con calma la scarpa, prese la mira ancora meglio di prima e provò a tirarla nuovamente in verticale chinando il capo per lasciarsi colpire, mentre era ancora seduto a terra a gambe incrociate. Stavolta avvertì un pericolo immediato in modo quasi istantaneo. Sentiva la sua nuca in pericolo. Quindi spostò la testa verso destra e la scarpa cadde a terra senza neanche sfiorarlo, pochi centimetri più avanti dei suoi piedi, dato che era a gambe incrociate.

    Perfetto! Perfetto!

    Il giovane, pienamente soddisfatto, si infilò nuovamente la scarpa e si alzò da terra scrollandosi la polvere di dosso. Soprattutto dal fondoschiena, dato che si era seduto per terra.

    Ci è voluto qualche tentativo ma alla fine ci sono riuscito! Partendo dalle basi del Prima Vitae devo allargare le mie percezioni e amalgamarle con la Forza che mi circonda. Quando percepisco che questo procedimento è andato a buon fine, la tecnica è pronta. Ora mi è venuta fame, sarà meglio andare a fare colazione!

    Pensò il giovane. Quello era decisamente un buon modo di cominciare la giornata.
     
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