New Star Wars Gdr

Crossroads

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    Dalen, come mai siamo dovuti tornare qui di tutta fretta?
    Il Consiglio ha deciso di convocare una riunione di emergenza... Ed hanno richiesto la mia presenza.
    Il consiglio di cui tu fai parte ha richiesto la tua presenza?

    Dalen voltò lo sguardo verso la sua ex padawan, alzando un sopracciglio.

    Modera i termini... so che non ami venire qui, ma se hanno richiesto la mia presenza è sicuramente importante.

    Disse lo Zeltron con tono serio, mentre i due camminavano tra i corridoi polverosi.

    Ed in ogni caso ti fa bene uscire un po' dalla biblioteca! Da quando è andata via Aola non stai che immersa nei libri! C'è altro oltre quello!

    Ehii! Questo è un colpo basso! Io... ho solo bisogno di un po' di tempo...
    L'umana portò le braccia davanti al petto, stingendo con forza le dita attorno ai bicipiti.
    Devi imparare a gestire meglio le tue emozioni... Lo so che ti manca, ma non devono essere le tue emozioni a guidarti. Devi accettarle e passare oltre.

    Nel frattempo i due erano arrivati di fronte alla sala del consiglio.

    Ok... io ora devo andare. Tu aspettami alla biblioteca....

    I due si sarebbero quindi separati, mentre Dalen faceva il suo ingresso all'interno della salone, prendendo posto su uno dei seggi.

    Buongiorno a tutti amici! Vedo che le riparazioni proseguono. Perdonatemi se vado dritto al punto. Qual è l'emergenza che ci richiede di essere tutti qui di persona?

    Avrebbe detto passando la mano sul mento, in attesa di ricevere chiarimenti.
     
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    La Grande Biblioteca era stata ripulita dai detriti e una porzione di essa riportata alla luce del sole, specialmente con l'aiuto degli Ysanna, tuttavia, date le precarie condizioni di abitabilità del pianeta, al momento tutte le funzioni e la vita dei Jedi, si svolgeva tutt'ora nel sottosuolo, dove i nocivi raggi UV non rappresentavano un problema.
    Il Consiglio si era riunito nella stessa grande sala in cui Maggoth Onduil aveva affrontato il Jedi Oscuro che lì dominava, prima del suo arrivo. Tutti i Maestri erano presenti: Onduil, Kastyn, Ub Gar ke Tol, Fossbar e naturalmente Dalen Antal.
    Non appena lo zeltron fu entrato, i Maestri gli diedero il benvenuto, ciascuno con un inchino, poi fu il Cereano, Kastyn, a prendere parola.
    E' molto tempo che non la vediamo su Ossus, Maestro Antal e la cosa devo dire, ci dispiace. Spero che stia bene.iniziò l'uomo, non poi tanto più vecchio di Dalen.
    Naturalmente ci è giunta voce che la sua iniziativa ha avuto successo, per il momento. La Scuola per Giovani Dotati è un progetto ambizioso, ancora ai propri albori, ma senza dubbio con del potenziale. Per questo la maggioranza del Consiglio non ha interferito, ed anzi ha approvato. Ciò che tuttavia sta cominciando a destare dei dubbi, Maestro Antal, è l'attività del gruppo di mercenari nominato H.E.L.P. e da lei fondato oramai circa un anno fa, con sede su Ryloth. Come lei dovrebbe sapere, le condizioni dell'Ordine sono precarie, i lavori di ricostruzione non possono procedere più di tanto, senza sacrificare la segretezza per cui il Consiglio ha votato, nel momento in cui è stato scelto di fare di Ossus la nostra nuova casa, e la situazione politica sul pianeta non è ancora stata del tutto pacificata a causa delle tribù del nord che non rispettano la nostra volontà, sopra a quella del loro vecchio Maestro. La malattia che continua a mietere vittime tra i più giovani e la scarsità di risorse, stanno mettendo a dura prova la volontà dei nostri più nuovi ed inesperti affiliati e devo ammettere che la situazione non è priva di preoccupazioni nemmeno per me. Con tutto ciò in mente, le domando, Maestro Antal.... Era davvero necessario spendere quelli che immagino essere stati considerevoli crediti, per una campagna privata contro il Leviathan, che sebbene pericoloso per la Galassia, rappresenta al momento, un problema minore per il nostro Ordine?
    I toni del cereano erano stati molto pacati, ma prima che Dalen potesse rispondere, fu Ub Gar ke Tol, la kaleesh, a prendere parola.
    Qui la gente muore di malattia e di fame, non abbiamo difese, ci stiamo spaccando la schina per costruire un posto abitabile e tu, che dovresti essere uno di noi, te ne vai in giro a creare compagnie mercenarie. Non te ne importa niente dell'Ordine? furono le sue aspre parole.
    Per favore. il cereano cercò di placare gli animi, alzando una mano pacificatrice.
    Maestro Onduil, vuole aggiungere qualcos'altro? Maestro Fossbar?
    Fossbar, il mirialan, rimase in silenzio e fece cenno al Mon Calamari di parlare.
     
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    Il mon calamari aveva atteso con un certo nervosismo quella riunione. Sapeva bene perché stava avvenendo, le motivazioni, e anche che questo avrebbe portato probabili scontri e dissapori con Dalen, il suo amico. Non voleva trovarsi in quella posizione, ma capiva che era necessario.
    Cercando il più possibile di rimanere neutrale mentre gli altri maestri esponevano la questione, venne il momento per Maggoth stesso di parlare, cosa che gli richiese un paio di secondi per centrarsi e calmare le proprie emozioni. In quel momento due ruoli si scontravano in lui. Uno in quanto suo amico, l'altro in quanto Maestro del Consiglio Jedi.


    Maestro Antal, condivido finora le parole del Maestro Kastyn. So bene che nonostante l'allontanamento dalla Repubblica, restiamo comunque alleati ad essa, per quanto non voluti. Questo ci porta alla responsabilità di affrontare coloro che rappresentano una minaccia per la Repubblica, certo, ma dobbiamo averne i mezzi. così come non manderemmo mai un Cavaliere ferito ad affrontare una missione pericolosa, allo stesso modo non possiamo permetterci di affrontare le minacce della galassia apertamente. Siamo deboli, soggetti a fame, malattie, carenza di risorse e praticamente qualunque altro problema possibile. Abbiamo la Forza, ovviamente, eppure la segretezza rimane la nostra principale armatura in questo momento. Le attività della H.E.L.P., per quanto comprensibili, rischiano di mettere in pericolo l'intero Ordine e con esso gli Ysanna. Non abbiamo la capacità di fare una guerra aperta contro il Leviathan. E non dimentichiamoci che così come noi siamo sopravvissuti alla detonazione di Forza, lo stesso potrebbe valere per i Sith. Se ancora sono in giro, e vista la loro resilienza nei millenni non ne dubito, è un rischio che non possiamo correre.

    Il suo forte sostegno a qualunque attività per contrastare il Lato Oscuro era ben noto ai membri del Consiglio, sebbene non fosse zelante come per altri individui. Cercava sempre prima la redenzione, laddove possibile. Essa, purtroppo, non era facilmente raggiungibile.
    Questo significava che se lui stesso era disposto a mettere da parte qualunque attività contro tali minacce, significava che dava molta importanza alla salvaguardia dell'ordine.


    E' importante che mettiamo in sicurezza prima noi stessi e poi Ossus prima di poter pensare agli altri. E' tristi, ma se cerchi di salvare qualcuno mentre tu stesso stai affogando, le morti saranno due.

    Voleva tirare fuori il discorso che anche lui faceva parte, al momento della sua fondazione diversi anni prima, della H.E.L.P., ma significava anche che a questo punto avrebbe esposto a tutti quanti che Dalen aveva deliberatamente nascosto anche al vecchio Consiglio l'esistenza dell'organizzazione, mentre ora era come se fosse stato un evento recente e più legale. Voleva coprire, almeno in questo modo, il suo amico.

    Dalen, l'organizzazione è nata anche per aiutare chi ha bisogno di aiuto e, in questo momento l'Ordine egli Ysanna hanno bisogno di aiuto. Dobbiamo essere completamente indipendenti perché ormai la Repubblica non vuole più avere nulla a che fare con noi ed i nostri nemici sono ovunque. Continua ad muovere la H.E.L.P. ma fai si che l'Ordine ne riceva un beneficio concreto, perché ora stiamo affogando. La domanda è se vuoi lanciarci un salvagente o attirare gli squali. Perché purtroppo, agendo così, cominceranno a fiutare il sangue. E non posiamo permettercelo. Per nessun motivo.

    La parte finale era stata più dura del previsto, ma così doveva essere. Dalen aveva agito con buone intenzioni, la tali intenzioni potevano distruggere la loro ultima possibilità di salvezza. Non potevano permetterlo.
     
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    La riunione era iniziata e non nel migliore dei modi. In pochi istanti Dalen si ritrovò accerchiato da critiche di ogni tipo. Non riuscì a nascondere un certo disappunto.
    Tutte le volte che si era mosso lo aveva fatto per il bene del prossimo e gli sembrava assurdo che i restanti membri del consiglio non riuscissero a capirlo.
    Tuttavia nulla era perduto, poteva ancora cercare di portarli dalla sua parte, fargli vedere le cose sotto un'altra luce.
    Lo zeltron si sarebbe quindi preso un momento, doveva parlare senza l'agitazione che quelle parole avevano fatto nescere in lui.
    Respirò a fondo, lo sguardo basso. Poi con decisione avrebbe alzato la testa, alzandosi in piedi.

    Maestri... Amici. Capisco la vostra frustrazione...

    Disse mantenendo un tono pacato.

    La help è nata per un solo motivo... Aiutare i deboli e chi non può difendersi da solo da Leviathan. La help è stata creata dando fondo a tutti i miei risparmi, così come anche la scuola. Forse quei crediti avrebbero potuto aiutare la ricostruzione, ma in che maniera? IL consiglio ha votato per la segretezza e quindi non possiamo assumere compagnie esterne che accetterebbero crediti repubblicani. Di conseguenza non credo che questi avrebbero potuto aiutare. Tuttavia, Maestro Ub Gar, mentre voi vi state spaccando la schiena per ricostruire un tempio, la galassia va avanti... Innocenti vengono uccisi e sottomessi dal Leviathan e da altre organizzazioni, mi stai forse suggerendo che dovrei ignorarli? Dir loro che devono arrangiarsi da soli perché siamo intenti a ricostruire un tempio?

    La domanda era tendenziosa, ma volutamente tale. La Kaleesh era stata molto critica nei suoi confronti, e doveva dimostrare a tutti quanto quella posizione fosse sbagliata se voleva avere una possibilità di spuntarla in questa riunione.

    Maestri, io amo l'ordine jedi, vi ho dedicato la mia vita, ma non posso distogliere lo sguardo da quanto succede nel resto della galassia. Ora mi state chiedendo di dirottare la help per aiutare i jedi? In che maniera? Avere una nave da guerra in orbita credo che attirerebbe ancora maggiori attenzioni....

    Disse con calma mettendo quindi in risalto quanto poco potesse fare una nave in tutto quello che gli stavano chiedendo.

    La Help è li fuori maestro Ub Gar a fare quello che noi non stiamo facendo in questo momento. Proteggere gli oppressi.

    Disse nuovamente perorando la sua causa.

    Amici... Ormai siamo qui su Ossus da un anno e mentre noi ricostruiamo, la galassia va avanti. Dite che siamo circondati dai nemici, ma il vero nemico ora come ora è solo uno... Il tempo.

    Disse facendo una pausa ad effetto, le braccia larghe come a sottolineare una cosa ovvia.

    Se continuiamo su questa china, l'ordine si estinguerà, e non perché i Sith o qualche fantomatico nemico ci avrà attaccato, ma semplicemente perché la galassia si sarà dimenticata di noi e nessuno prenderà il posto dei maestri morti di vecchiaia.

    A quel punto era il momento di cercare di radunarli sotto la stessa bandiera, mostrare loro che c'era un scelta e non fossilizzarsi su una situazione che non stava funzionando.

    Non è troppo tardi però... Abbiamo ancora la possibilità di fare qualcosa. Rivediamo le nostre priorità... Non dico di abbandonare la segretezza di questo luogo, ma mostriamo alla galassia che ci siamo ancora, che possiamo e vogliamo fare la differenza. Nonostante la repubblica ci abbia chiesto di andarcene, ci sono persone che ancora hanno bisogno di noi. Ci sono persone per cui Jedi è ancora sinonimo di liberà, speranza e giustizia.

    Era giusto il momento di concludere. Dalen sperava davvero di riuscire a convincerli ed aveva risposto le sua speranze in queste persone, credendo che il nuovo consiglio fosse differente dal precedente.

    Sono io che chiedo a voi aiuto. Il tempio domani sarà ancora qui... Queste pietre sono durate migliaia di anni, potranno attendere ancora un po'. Chi invoca il nostro aiuto adesso invece non può. La galassia ha bisogno di noi, ora.. E non può più aspettare.

    Con ciò aveva finito, doveva vedere se la maggior parte del consiglio avrebbe accettato la chiamata.

    ---------------------------

    Kara nel frattempo aveva portato una mano alla bocca, stupita e trista di quanto stava succedendo. Il suo ex maestro sembrava in rotta con il consiglio e sapeva che Dalen non avrebbe mai portato la help su Ossus.
    Quella milizia era nata per tutt'altro scopo.
    Oui...
    Avrebbe detto al droide che stava poco indietro rispetto a loro.
    Registra tutto quello che succede dentro a quella stanza e inoltralo al mio comlink. IO devo andare in biblioteca.
    Il droide emise un verso di assenso mentre tirava fuori il registratore ambientale.

    Con passo rapido si sarebbe quindi diretta in biblioteca per fare una copia di almeno parte degli archivi, ciò che per lo meno riteneva più importante.
     
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    Dalen aveva appena iniziato il suo discorso, quando, inaspettatamente, la voce di Kara, che non aveva eseguito il comando dello zeltron e si era invece trattenuta assieme al droide astromeccanico del Maestro Jedi, raggiunse tutti all'interno del Consiglio.
    La reazione dei presenti fu immediata: il cereano corrucciò la fronte, il mirialan alzò entrambe le sopracciglia, per poi fissare lo sguardo su Dalen, mentre la kaleesh si alzò in piedi e tuonò.
    Kara De' Wan! Vieni subito qui.
    Purtroppo l'interruzione da parte dell'ex-allieva, aveva boicottato tutto il discorso che Dalen si era preparato, rovinando la possibilità di Dalen di difendersi e mettendo nei guai sia sè stessa, sia il suo ex mentore.
    Con un sospiro, anche il cereano annuì e si unì, in maniera più pacata, alla richiesta.
    Cavaliere De'Wan, entra e porta anche il droide.
    Una volta che la giovane fosse stata al cospetto del Consiglio, la kaleesh avrebbe continuato.
    E' questo che fanno gli ex-padawan di Dalen Antal? Spiano il Consiglio? E' stato il tuo Maestro ad ordinartelo, ragazza? sputò da dietro la sua maschera di osso, ancora in piedi.
    Maestra Ob Gar ke Tol, per favore. il cereano le fece cenno di mantenere la calma e sedersi. Lei, anche se chiaramente alterata, lo fece.
    Poi fu di nuovo il cereano a parlare.
    Il tuo comportamento è molto grave, Cavaliere De'Wan. Come lo spieghi?
     
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    La giovane umana rabbrividì sentendosi chiamare. Poi sarebbe entrata con la testa china all'interno.

    Dalen rimase a bocca aperta e abbassò le spalle sconsolato per un momento.

    Io.. n.no.. Ero dietro la porta... E quando ho sentito parlare la Maestra Ob Gar ke Tol del maestro Dalen in quei termini... Mi sono preoccupata. Pensavo lo voleste cacciare...

    Disse con voce mogia.

    Chiedo perdono... Ho agito in maniera avventata...

    Avrebbe detto con lo sguardo verso il basso.

    Volevo ascoltare anche senza stare qui dietro... Io capisco di aver sbagliato, ma Dalen.. Il maestro Antal si è sempre prodigato per i jedi ed aiutare gli altri... Non ritengo corretto quanto avete detto di lui.

    Avrebbe quindi detto tutto sempre con lo sguardo chino verso il basso, il viso rosso e prossimo alle lacrime.
    Dalen avrebbe quindi alzato una mano per poggiarla sulla sua spalla.

    Mi scuso profondamente per il comportamento della mia ex allieva... Non era niente di programmato e Kara ha sempre avuto la brutta abitudine di ficcare il naso in faccende che non le competono... Credo sia un retaggio della sua famiglia di detective e poliziotti.

    A quel punto avrebbe fatto un passo avanti.

    Sono certo che abbia imparato la lezione. Sono più che lieto di prendere io la punizione al suo posto, in quanto è evidentemente colpa mia per come ha agito. Chiedo perdono al consiglio per questa situazione.

    Avrebbe chinato la testa in segno di scuse.
     
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    Il mon cal sospirò, lasciando per ora la gestione della faccenda di Kara agli altri maestri. Non aveva detto nulla perchè sapeva che le intenzioni della giovane erano indubbiamente oneste o perlomeno non erano compiute con effettiva malizia. Ma allo stesso modo il suo giudizio poteva essere troppo condizionato dal fatto che era amico di Dalen e di conseguenza della sua ex allieva.
    Ma questo non lo escludeva dal comportarsi in maniera il più possibile onesta a responsabile.


    Per quanto encomiabile, Kara De'Wan non è più la tua Padawan. E' Cavaliere ora e come tale deve assumersi le sue responsabilità. Detto questo, molti di noi hanno compiute le nostre dose di sciocchezze quando eravamo Padawan o Cavalieri, quindi sono sicuro che potremmo risolvere la cosa semplicemente, magari con un turno di servizio settimanale alla mensa, una settimana di isolamento in meditazione o simili. Per ora concentriamoci piuttosto su quello che è effettivamente il nocciolo della questione.

    Si mise più indietro sul proprio sedile, congiungendo le mani sul proprio grembo e cercando di risultare il più possibile calmo e neutrale.
     
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    Kara sembrava sconvolta, ma i membri del Consiglio non erano tutti inclini a lsciar passare la cosa. Dopo che Maggoth ebbe proposto una punizione adeguata, da decidere in seguito, fu la kaleesh a parlare.
    Non sta a te decidere cosa sia giusto o non giusto dire, Cavaliere. Guardati, in lacrime dopo essere stata colta sul fatto. Mi sembra evidente che il tuo Cavalierato sia arrivato troppo presto. Sei infantile e irrispettosa nei confronti del Consiglio. Se i nostri numeri non fossero così sottili, proporrei la tua immediata espulsione.
    Credo che un'espulsione sia esagerata, Maestra Ob Gar ke Tol. Sono certo che troveremo la penitenza adeguata, ma ora, come dice il Maestro Onduil, credo sia opportuno tornare alla questione che ci preme. Cavaliere De'Wan, ora torna nella tua stanza e rimanivi fno a che non avremo deciso cosa fare con te. Resta inteso che un'ulteriore disubbidienza aggraverebbe la tua situazione. Maestro Antal, se vuole cortesemente inviare il suo droide ad aiutare nelle riparazioni della caldaia, le sarei molto grato. aggiunse, rivolto a Dalen.
    Una volta che la Jedi e il robot fossero usciti, il Consiglio sarebbe dunque tornato al discorso della HELP.
    Ora, senza più interruzioni, vuole rispondere alle nostre domande, Maestro Antal?
     
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    Dalen fu costretto a mordersi la lingua quando la Kaleesh riprese a parlare, e fortunatamente per lei gli altri Maestri erano di idee più miti.

    Kara si militò ad annuire con al testa bassa e dopo pochi istanti, appena congedata, si diresse a grandi passi verso l'uscita. Sarebbe stata poi subito seguita da Oui che era diretto a riparare le caldaie.

    I maestri sembravano voler improntare il discorso sulla Help, tuttavia per lo Zeltron quello era solo un contorno, il vero problema era più che altro la costante immobilità del consiglio.

    Certamente... Continuiamo pure. Maestra Ob Gar ke Tol, mi scuso ancora per il comportamento della mia ex-padawan, tuttavia mi sembra chiaro che ciò che la spinge a parlare in questi toni va ben oltre gli errori di Kara de Wan. Non ci vuole uno Zeltron per percepire l'astio che prova nei miei confronti... Mi rammarico di aver suscitato questi sentimenti, ma forse potrebbe dirmi a cosa sono dovuti?

    Non sapeva come mai la Kaleesh fosse così aggressiva nei suoi confronti, ma forse esponendo tale astio l'avrebbe costretta ad uscire allo scoperto o, per lo meno, a considerare meno importanti le sue opinioni agli occhi degli altri membri del consiglio. Se a quel punto non ci fossero stati altri divagamenti, Dalen avrebbe ripreso a parlare delle help.

    La help è nata per un solo motivo... Aiutare i deboli e chi non può difendersi da solo da Leviathan. La help è stata creata dando fondo a tutti i miei risparmi, così come anche la scuola. Forse quei crediti avrebbero potuto aiutare la ricostruzione, ma in che maniera? IL consiglio ha votato per la segretezza e quindi non possiamo assumere compagnie esterne che accetterebbero crediti repubblicani. Di conseguenza non credo che questi avrebbero potuto aiutare. Tuttavia, mentre ricostruiamo un tempio, la galassia va avanti... Innocenti vengono uccisi e sottomessi dal Leviathan e da altre organizzazioni, mi state forse suggerendo che dovrei ignorarli? Dir loro che devono arrangiarsi da soli perché siamo intenti a fare i restauratori?

    La domanda era tendenziosa, ma volutamente tale. La Kaleesh era stata molto critica nei suoi confronti, e doveva dimostrare a tutti quanto quella posizione fosse sbagliata se voleva avere una possibilità di spuntarla in questa riunione.

    Maestri, io amo l'ordine jedi, vi ho dedicato la mia vita, ma non posso distogliere lo sguardo da quanto succede nel resto della galassia. Ora mi state chiedendo di dirottare la help per aiutare i jedi? In che maniera? Avere una nave da guerra in orbita credo che attirerebbe ancora maggiori attenzioni....

    Disse con calma mettendo quindi in risalto quanto poco potesse fare una nave in tutto quello che gli stavano chiedendo.

    Amici... Ormai siamo qui su Ossus da un anno e mentre noi ricostruiamo, la galassia va avanti. Dite che siamo circondati dai nemici, ma il vero nemico ora come ora è solo uno... Il tempo.

    Disse facendo una pausa ad effetto, le braccia larghe come a sottolineare una cosa ovvia.

    Se continuiamo su questa china, l'ordine si estinguerà, e non perché i Sith o qualche fantomatico nemico ci avrà attaccato, ma semplicemente perché la galassia si sarà dimenticata di noi e nessuno prenderà il posto dei maestri morti di vecchiaia.

    A quel punto era il momento di cercare di radunarli sotto la stessa bandiera, mostrare loro che c'era un scelta e non fossilizzarsi su una situazione che non stava funzionando.

    Non è troppo tardi però... Abbiamo ancora la possibilità di fare qualcosa. Rivediamo le nostre priorità... Non dico di abbandonare la segretezza di questo luogo, ma mostriamo alla galassia che ci siamo ancora, che possiamo e vogliamo fare la differenza. Nonostante la repubblica ci abbia chiesto di andarcene, ci sono persone che ancora hanno bisogno di noi. Ci sono persone per cui Jedi è ancora sinonimo di liberà, speranza e giustizia.

    Era giusto il momento di concludere. Dalen sperava davvero di riuscire a convincerli ed aveva risposto le sua speranze in queste persone, credendo che il nuovo consiglio fosse differente dal precedente.

    Sono io che chiedo a voi aiuto. Il tempio domani sarà ancora qui... Queste pietre sono durate migliaia di anni, potranno attendere ancora un po'. Chi invoca il nostro aiuto adesso invece non può. La galassia ha bisogno di noi, ora.. E non può più aspettare.

    Con ciò aveva finito, doveva vedere se la maggior parte del consiglio avrebbe accettato la chiamata.
     
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    Le parole di Dalen non erano di per sé sbagliate, anzi, avevano senso e potevano risultare molto appetibili per chi viveva di ideali. Molti padawan potevano rimanerne impressionati. Ma i Maestri del Consiglio godevano di una barriera aggiuntiva da abbattere, molto difficile da penetrare: la responsabilità verso l'intero Ordine. E ora, tale senso veniva ulteriormente rinforzato con gli Ysanna stessi che, almeno per Maggoth, facevano parte, almeno indirettamente, dell'Ordine stesso.

    Come ho detto prima, capisco bene il tuo punto di vista, Dalen. Davvero. Quando sono giunto qui per la prima volta, anni fa, come un Padawan per la sua Prova, ho visto la possibilità di aiutare questo popolo, gli Ysanna. Un intero pianeta di sensibili alla Forza. Ho visto come mio obiettivo proteggerli e guidarli, come ordine. Questo sentimento è ancora presente ed tuttora esteso al resto della galassia, ma è contrastato da una dura e semplice realtà. Non ne abbiamo la forza. La storia stessa del nostro Ordine è, purtroppo, ricca di situazioni simili alla nostra. Durante la Prima Purga Jedi, causata dai Sith, abbiamo quasi raggiunto la totale estinzione, in una situazione peggiore di ora. I pochi Maestri Jedi rimasti vennero convinti da Meetra Surik a riunirsi nuovamente per contrastare i Sith emergenti. Vennero tutti quanti presi in trappola ed eliminati, quasi assicurando la totale distruzione dell'Ordine. Certo, Surik riuscì a rimettere tutto a posto e salvare la galassia, ma quanto più facilmente avremmo potuto agire se lei avesse agito con più prudenza? O anche prima, con le Guerre Mandaloriane. Revan si oppose all'Ordine e partì per sconfiggere l'armata mandaloriana. Vinse, salvando innumerevoli vite... e condannandone molte di più quando si unì ai sith diventandone capo e gettando la galassia in una guerra molto più terribile e sanguinosa. Anche durante la Guerra dei Cloni, fu ancora il personalismo di Anakin Skywalker a causare la caduta dell'Ordine. In seguito, ormai sparsi per tutta la galassia, alcuni tentarono di riunirsi per ridare speranza e spargere voce che i Jedi erano ancora uniti e pronti. Ci fu il Conclave di Kessel. Otto maestri riuniti, otto nuove vittime per Darth Vader e l'ennesimo fallimento e tragedia per l'Ordine. Ci vollero anni prima che l'Ordine, attraverso le prudenti azioni di maestri come Kenobi, Yoda ed in seguito Luke Skywalker riuscimmo a riprenderci. E questo solamente perchè l'Alleanza Ribelle era forte e capace di dare sostegno a questi Jedi. In tutte queste situazioni, abbiamo sempre avuto la Repubblica che, in un modo o nell'altro ci sosteneva. Ed avevamo la segretezza che garantiva la nostra sicurezza, almeno abbastanza da poterci rimettere in piedi. Ma ora? La Repubblica ci ha voltato le spalle, non vuole saperne nulla di noi. Non abbiamo più il suo supporto, solamente la segretezza ci è rimasta. Con le azioni della H.E.L.P. il rischio è estremamente elevato di far scoprire la nostra base e causarne la rovina. L'organizzazione in sé non è il male, o sbagliata. Ma quando dico di dare priorità all'Ordine non intendo stazionare una nave da battaglia in orbita, sarebbe inutile oltre che rischioso. No, intendo che qualche tipo di vantaggio reale, che sia in risorse o simile, possa giungere a noi attraverso di essa, per compensare che la nostra segretezza possa risultare a rischio. Qui abbiamo bisogno di cibo, medicine, tecnologia, energia, praticamente tutto. Abbiamo bisogno di aiuto, come il resto della Galassia. Ma la galassia ha la Repubblica e le altre forze che la sostengono. Noi non abbiamo nessuno.

    A questo punto alzo lo sguardo in modo tale da guardare direttamente Dalen negli occhio, cercando di risultare il più serio possibile.

    La domanda rimane, Maestro Antal. A cosa vuoi dare priorità?
     
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    La Kaleesh non si trovò in imbarazzo di fronte a Dalen e nemmeno gli altri membri del Consiglio si rivelarono sorpresi, porbabilmente perchè conoscevano già quel sentimento e la sua motivazione.
    Mi sembrava di essere stata chiara in precedenza, Antal. Qui la gente soffre di fame e malattia e tu te ne vai in giro a sperperare risorse che potrebbero essere meglio utilizzate per l'Ordine. Ma dato come hai addestrato i tuoi precedenti padawan, la cosa non mi sorprende. Non hai mai dimostrato di essere un buon Maestro. Dopo gli errori compiuti con la padawan di nome Aryn, ci si aspetterebbe più attenzione e invece la tua ex-allieva ha dimostrato di essere irrispettosa e infantile. Prima compie il misfatto, e poi si presenta qui con lacrime da Hutt che si è strozzato col suo pasto. Assolutamente inaccettabile, segno della mollezza ed inadempienza del suo Maestro. rispose con toni secchi e duri.
    A quel punto tuttavia il cereano fece segno a Dalen di continuare.
    Per favore, vada avanti.
    Dalen completò il suo discorso, poi fu Maggoth a prendere la parola, esponendo i suoi pensieri in merito e infine il cereano disse la sua.
    E che cosa proporrebbe, Maestro Antal? E' vero che la pietra rimane, ma qui stiamo parlando di persone, non di oggetti. Dietro a ciascuna di queste pietre, c'è un Ysanna che patisce carestie e pestilenza. Mi rincresce dirlo, ma il Leviathan ha dichiarato guerra alla Repubblica e la Repubblica ha tutti i mezzi che servono per fronteggiare il pericolo. Che differenza può fare una compagnia mercenaria, nella vastità della galassia? Ma pensi invece a quanta differenza potrebbe fare qui, se i suoi fondi fossero destinati alla ricostruzione. Ormai la HELP esiste, i crediti che lei ha speso, non ci sono più e anche se avrei personalmente preferito che un simile investimento fosse comunicato al Consiglio prima di essere effettuato, cosa che ha giustamente fatto per la Scuola dei Giovani Dotati, non ci si può fare molto. Quello che invece lei può fare, Maestro Antal, è dimostrare la propria devozione alla causa, impiegando la HELP per il bene dell'Ordine.
    Questa volta la kaleesh non aggiunse altro e Fossbar rimase chiuso nel suo silenzio.
     
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    La Kaleesh continuava a provocare, ma lo Zeltron era venuto a patto con le sue emozioni molto tempo prima e non era nuovo alle tattiche dei politici, sicuramente le avrebbe deto del filo da torcere.

    La mia allieva, Maestra Ob Gar ke Tol, ha dimostrato un controllo delle sue emozioni encomiabile data la situazione, cosa che evidentemente non si può dire di lei Maestra. Forse sarebbe il caso di dire che anche la sua promozione a Maestro sia stata prematura? E riguardo ad Aryn, ho informato il consiglio di quanto fosse problematica, consiglio che ha agito in maniera lenta, lasciando che una padawan uccidesse degli innocenti.

    Dalen avrebbe risposto con tutta calma alla Kaleesh, mostrando quindi un controllo emotivo notevole. In parte la stava provocando anche se in maniera pacata. Se la maestra avesse mostrato uno scarso autocontrollo, forse anche le sue motivazioni sarebbero state messe in dubbio.

    Qui muoiono persone, bhe succede in tutta la galassia. Continuamente. Maestri, la Help non ha legami con il consiglio e nemmeno conosce l'ubicazione di questo tempio, di conseguenza fatico a vedere come la sua esistenza possa mettere a repentaglio la segretezza dell'ordine.

    A quel punto sarebbe passato a contestare i punti successivi, tuttavia non doveva ne era corretto mostrarsi intransigente.
    Si sarebbe quindi rivolto al maestro Cereano.
    Maestro, perl a Help non ho usato i mezzi dell'ordine, così come nemmeno per la scuola, tuttavia ora mi chiedete di mettere a disposizione dei Jedi un organizzazione militare, che ormai si autofinanzia e da cui come sapete non ottengo guadagni. Se l'ordine ha bisogno che di tanto in tanto la Help possa trasportare delle scorte, questo posso concederlo, tuttavia la designazione della Help non cambia: combattere il Leviatahn dove la repubblica non può arrivare. I jedi non sono i soli a non avere nessuno, ci sono moltissimi sistemi indipendenti che sono facile preda di quella famigerata organizzazione criminale.

    A quel punto avrebbe cercato di deviare il punto del discorso.

    Forse il problema non è la Help e le poche decine di migliaia di crediti che ho speso per crearla, il problema è che siamo qui e non stiamo facendo niente. Mobilitiamoci, facciamo vedere che i Jedi esistono ancora, aiutiamo il prossimo e sono sicuro che la galassia renderà il favore. Venite con me.... Con più maestri potremmo aprire altre scuole, formare nuovi giovani e possibili candidati jedi. Potremmo proteggere il prossimo ristabilendo la nostra immagine. Voi dite, giustamente che qui la fedeltà dei nuovi membri è duramente messa alla prova. Questo perché ci fossilizziamo a dover stare su Ossus. Spostiamo le nostre priorità su quello che ora possiamo fare e non su cosa potrà forse essere in futuro. Siamo pochi, ma non così pochi da non fare la differenza!

    Il discorso di Dalen era ora accorato e pieno di speranza. Doveva cercare di convincere almeno un paio di membri.

    Kara era nel frattempo giusta alla sua camera. Si era seduta sul letto a meditare mentre rimuginava sul fatto che rischiava di aver rovinato ciò che Dalen stava facendo. La sua curiosità le si era rivolta contro questa volta. Le lacrime rigavano le sue guance mentre il cocente imbarazzo era ancora marchiato a fuoco nella sua mente. Prese il mantello che le pendeva dalla schiena e lo lanciò a terra in un misto di rabbia e frustrazione, verso se stessa.
     
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    Il discorso di Dalen era qualcosa che lui stesso poteva condividere, fosse stata diversa la situazione di partenza. Ma non era così. La situazione era quella, i problemi ben evidenti ma ognuno si concentrata su problemi diversi. Il Consiglio sull'Ordine e su Ossus, Dalen sul Leviathan e la Galassia. Entrambi avevano ragione, ma si poteva seguire una sola linea. Non entrambe.

    Maestro Antal, maestri riuniti, mi sembra che la situazione qui stia raggiungendo un punto critico e, temo, di rottura. Non è la prima volta che avviene qualcosa del genere nell'Ordine. Successe all'epoca con Revan e gli interventisti riguardo la Guerra Mandaloriana. E' successo recentemente, con i Rinnegati. Un jedi e chi lo segue che ritiene che l'Ordine stia agendo in maniera errata, o lentamente o che non sta agendo per nulla. E' convinto delle sue azioni e non agirà diversamente.

    Si voltò verso l'amico, con uno sguardo comprensivo ma anche deciso.

    Dalen, te lo sai. Mi conosci da che ero un padawan. Sono d'accordo che la galassia ha bisogno di aiuto contro il Leviathan o qualsiasi altra minaccia. Sai che sono d'accordo. Fossimo stati in forze, senza questo tipo di problemi avrei accettato senza esitazione la tua proposta. Ma ora? Ora è importante ciò che stiamo facendo, per quanto tu lo ritenga inazione. Stiamo salvando un pianeta che da solo non può salvarsi e che anzi, senza di noi potrebbe persino diventare una minaccia per la galassia. Un intero pianeta di utilizzatori della Forza. Prova a pensare cosa succederebbe se noi andassimo via in massa. La Tribà del Tempio verrà inevitabilmente catturata da quelle più ostili, compresa quella che ha i materiali di cura per la pestilenza e che non vede l'ora di schiavizzare le altre. Sono immersi nel lato oscuro tuttora, o perlomeno i loro capi. E a quel punto? Abbiamo già cominciato ad insegnare loro molto della nostra tecnologia. Quanto ci vorrà prima che avranno la capacità di viaggiare nello spazio o di riattivare antiche tecnologie nascoste nel pianeta? Non abbiamo ripulito i piani sotterranei della Biblioteca e sappiamo dagli archivi che un tempo nascondevano anche artefatti del Lato Oscuro. Se li scoprissero?

    Dovette fermarsi per prendere fiato, si era reso conto che ora stava lentamente scendendo in un vortice di "se" ed "oppure" profondo come gli oceani di Dac. Doveva arrivare al punto.

    Io simpatizzo con la tua causa, Dalen, ma non lascerò Ossus in balia di sé stesso, neanche se fossi l'unico jedi a rimanere. Ti conosco e so già che te ne andrai in ogni caso. Se non te lo impediremo fisicamente, te ne andrai e così farà Kara. Lo so. Così come tu sai che nonostante il momento critico, non ti bloccheremo, perché nessun Jedi è mai stato obbligato a rimanere nell'Ordine e chiunque volesse è stato lasciato andare. I ventuno perduti sono stati rimpianti, ma mai imprigionati. Lo stesso sarebbe per te. Ma voglio che comprendi che se prosegui in questa direzione, so anche che non sarai l'unico ad andartene. Così come Revan portò via gli Interventisti e Darfell i Rinnegati, tu ti porterai via alcuni di noi. Sei sempre stato il jedi più magnetico e carismatico del Tempio. Molti giovani padawan o iniziati ti seguiranno. Forse anche qualcuno di noi del Consiglio. Questo, capirai, porterà ad uno Scisma. E temo che se lo farai ora, potrebbe essere fatale. Ti chiedo, un ultima volta, di riconsiderare e rimanere. Non ti fermerò, qualunque sia la tua decisione. Ma pensaci bene.
     
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    La situazione? E' così che si chiama l'atto di spiare il Consiglio? Ora vedo che il mio giudizio non è stato affatto affrettato. Lei ha gli occhi coperti, Antal. Ma se anche il resto del Consiglio è convinto che il mio ruolo vada rivisto, mi rimetterò volentieri al giudizio di tutti e sarò pronta a lasciare il mio posto a qualcun altro, per continuare a dedicarmi al bene di Ossus. E' così? Volete che rassegni le dimissioni? rispose la kaleesh alla provocazione di Dalen, alzandosi in piedi. Probabilmente se Dalen avesse insistito con lei, avrebbe potuto ottenere dei risultati, in un senso o nell'altro.
    Si sieda per favore, Maestra Ob Gar ke Tol. Nessuno qui pensa che lei non debba sedere a questo Consiglio, o che il suo ruolo di Maestra debba essere messo in discussione. Maestro Antal, se vuole continuare.
    Seguì a quel punto il resto del discorso, seguito, anche in questo caso, da un intervento di Maggoth. Questa volta però, non fu il cereano il successivo, bensì il mirialan, Fossbar.
    Che cosa è un Jedi, Maestro Antal?
    Solo quello, una domanda posta con calma, ma tutt'altro che semplice.
    Sia il cereano, sia Ob Gar ke Tol, rimasero in silenzio, attenti: quando Fossbar parlava, era sempre per motivi molto precisi.
     
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    La Kaleesh aveva subito risposto alla provocazione alzandosi in piedi, mostrando effettivamente come fosse guidata dalle emozioni.

    Maestra Ob Gar ke Tol, so benissimo che Kara ha sbagliato, ma semplicemente non posso non notare come il suo astio nei miei confronti stia guidando le sue parole. Ora lei mi dice che è qui a spaccarsi la schiena, crede forse che io non stia faticando? Ho fondato la Help, da solo... Cerco di viaggiare avanti e indietro nella galassia per aiutare chi è stato colpito dal leviathan e combattere i suoi tentacoli, da solo.
    Sempre da solo ho aperto una scuola, preso accordi con il governo Nubiano per avere il loro benestare. Ed in tutto questo non ho chiesto l'aiuto del resto dei jedi e voi non sapete quanto mi avrebbe fatto comodo. Insegnare l'uso della forza, cercare di riabilitare le nostra immagine nella galassia. Lei forse pensa che io abbia passato il mio tempo a divertirmi maestra? Forse dovrebbe unirsi a me e vedere con i suoi occhi.


    Le ultime parole non erano sarcastiche e stava chiaramente offrendo una via alla Kaleesh per vedere cosa succedeva la fuori.

    Maggith, amico mio. Ricostruire il tempio è importante, ma non quanto prodigarci per la galassia. Non dico che dovremmo smettere quello che stiamo facendo qui, ma potremmo deviare almeno una parte degli sforzi per aiutare il prossimo. Non è mia intenzione causare uno scisma, ma in tutta coscienza non posso continuare sulla strada che mi avete chiesto di imboccare.

    A quel punto la su attenzione fu attratta dal Maestro che fino a quel momento era stato in silenzio.

    Maestro Fossbar... Credo che se chiederà quella domanda a tre jedi, otterrà tre risposte diverse. Per mia opinione i Jedi sono un gruppo di persone che studiano il lato chiaro della forza e proteggono la pace e la giustizia. La via del Jedi è una via di sacrificio... Sacrifichiamo le nostre vite, le dedichiamo totalmente all'aiuto del prossimo e allo studio della forza.

    Rispose con serietà alla domanda del Myrialan come meglio poteva.

    Nel frattempo Kara era distesa sul letto, non riusciva a scuotersi di dosso una sensazione di ansia. Cercava di meditare, ma inutilmente. Da come la avevano richiamata sospettava che la riunione fosse in qualche modo importante, ma non ne aveva ancora compreso la profonda crisi che stava nascendo.
    Oltretutto l'umiliazione appena subita e il cocente imbarazzo in cui si era trovata la stavano ancora perseguitando. Se da un lato avrebbe voluto sprofondare nell'imbarazzo, dall'altro voleva sapere cosa stava succedendo dietro quelle pesanti porte di pietra.
     
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