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Giustizia Jedi

quest per Eli

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  1. Veritas95
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    Eli sentì il commento sugli " stupidi punk ", ma non ne fu offeso, anzi, quell'offesa lo fece sorridere, per una serie di motivi. In primis, perché non era particolarmente legato alle tradizioni dei miraluka, visto che non le conosceva un granché bene e soprattutto non le sentiva sue. Forse un miraluka ben acculturato sulle proprie origini, con delle radici più forti, avrebbe tenuto maggiormente a spiegare il significato della benda, che per Eli era comunque diverso da quello tradizionale. I miraluka nascondevano gli occhi atrofizzati, lui invece nascondeva le sue lacrime per una promessa che aveva fatto a sé stesso. Oltre a questo, Eli sorrise perché era abbastanza intelligente ed empatico da comprendere un punto di vista diverso dal suo, specialmente se questo era influenzato da fattori culturali, più che oggettivi. Sapeva perfettamente che per quel vecchietto isolato dal mondo da chissà quanto tempo, quella benda poteva sembrare soltanto un accessorio estetico privo di valore, frutto di una moda contorta. Al ragazzo parve di notare un leggero mutamento positivo nell'anziano a seguito del suo inchino, e ne fu lieto. Dunque fece tesoro di un'ipotesi: Mad amava essere trattato con rispetto, apprezzava che qualcuno lo trattasse come se fosse una persona importante, nei giusti modi. Considerata la sua condizione, in cui aveva perso tutto quello che poteva essere un tempo, la cosa non era affatto strana. Chissà, magari una volta era il leader di un gruppo di agricoltori, il capo del quartiere, e gli onori che riceveva un tempo dovevano mancargli. Questa era soltanto un'ipotesi, tuttavia il ragazzo non avrebbe dimenticato quel leggero mutamento. Dopo aver ascoltato il chiarimento di Eli, Mad finalmente si decise a farlo entrare, non prima di proteggersi da eventuali aggressioni per mezzo di una minaccia. Eppure, quella minaccia non superò il muro della perspicacia di Eli, che riconobbe una menzogna. Il giovane fece silenzio, accarezzandosi il mento mentre lo ascoltava. Entrando in casa, però, un odoraccio di chiuso e stantio lo colpì quasi come un pugno allo stomaco, ma il ragazzo si fece coraggio. Era lì per una missione molto importante, e non si sarebbe fatto distrarre dalla puzza. In quella casa, oltre alla polvere, c'erano pochi mobili, tutti in pessime condizioni, e diverse lattine vuote e arrugginite adornavano il posto rendendolo un vero e proprio schifo. Sebbene da fuori la casa sembrasse in buone condizioni, l'interno rivelava che il vecchio probabilmente non aveva avuto nessuno ad aiutarlo con le faccende domestiche, né figli, né domestici. Forse era caduto in miseria e non poteva permettersi qualcuno che facesse le pulizie? Oppure voleva soltanto isolarsi dal mondo arrangiandosi a modo suo? L'ipotesi più probabile era che delle ferite emotive lo avessero portato a isolarsi dal mondo. Eppure, eppure... continuando a parlare, il vecchio mentì ancora. Troppe menzogne per condurre un'indagine, perché queste buttavano ombra dove c'era bisogno di luce. Il ragazzo, dunque, che era abbastanza sveglio da comprendere le menzogne del vecchio, si irrigidì, mettendosi a braccia conserte. Il tono rimase calmo, rispettoso, ma lasciava trasparire quanto il giovane fosse diventato serio.
    Mi scusi, così non possiamo andare avanti. Sono giovane, ma non stupido. Lei mi ha mentito già diverse volte da quando sono entrato in casa sua, e non lo neghi, la prego, perché così non mi aiuta, e non aiuta neanche sé stesso. Ho bisogno di sapere come stanno realmente le cose per poter agire.
    Quindi provò a giocarsi la carta legata all'ipotesi che aveva formulato precedentemente. Se la sarebbe giocata comunque, provando a entrare nel discorso a forza se il vecchio avesse cominciato a inveire ignorando l'appello del giovane a dirgli la verità. Una forza gentile, comunque, più determinata che aggressiva.
    Lei doveva essere un uomo molto rispettato, un tempo. Voi agricoltori gestivate il quartiere, e lo facevate piuttosto bene da quel che so. Io non mi lascio ingannare dal fatto che ci sia polvere nell'appartamento, o che lei sia molto invecchiato. No, io so che lei un tempo doveva essere una persona davvero capace, e la rispetto. La prego, alla luce di questo rispetto, di dirmi la verità su questa faccenda.
    Eli a braccia conserte, avrebbe chinato nuovamente il capo, leggermente, mentre parlava del rispetto. Se il vecchio avesse ignorato tutto continuando a inveire, avrebbe cercato con calma e pazienza di studiare le sue parole e capire dove poter trovare una breccia. Se l'avesse cacciato fuori a pedate, non avrebbe avuto molto da fare, ma pensava di aver parlato bene, e che quell'ipotesi non era così probabile.
     
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