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Giustizia Jedi

quest per Eli

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  1. Veritas95
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    In una galassia dove la Forza era, in buona sostanza, ciò che c'era di più simile alla volontà divina, Eli avrebbe presto compreso alcune leggi fondamentali su come questa volontà muoveva le cose, in linea di massima, nella galassia in cui si trovava. I discorsi di Derfel sull'equilibrio, e le sue esperienze passate, presenti, e future, l'avrebbero portato ad avere come certezza che la Forza cerca sempre l'equilibrio. Ebbene, in quell'occasione Eli poté infatti appurare come dopo uno spudorato colpo di fortuna, stava seguendo uno spudorato colpo di sfortuna. Sì, perché il vecchio s'era salvato, per grazia divina, ma ora si era ricordato di avere l'alzheimer dopo aver colloquiato senza apparenti disturbi nella memoria a breve termine, in quanto i botta e risposta erano stati abbastanza sensati, sebbene il vecchio si fosse dimostrato molto testardo. Certo, forse la zona del suo cervello responsabile per la memoria a breve termine poteva non essere ancora stata pesantemente danneggiata dall'avanzare dell'alzheimer, che mano mano procede in forma degenerativa prendendo quella specifica aria del cervello come primo bersaglio, per poi colpire la capacità di linguaggio, di movimento, e praticamente tutto il resto, accorciando di molto la prospettiva di vita del malato. Forse la malattia era comparsa da poco, o forse non si trattava propriamente di alzheimer ma di un deterioramento improvviso delle sue capacità intellettive, nello specifico della memoria, comparso all'improvviso e dovuto ad altre cause, da associare al deterioramento progressivo delle capacità intellettive che avviene in maniera comune con la vecchiaia. E Mad era indubbiamente molto vecchio. Che poi il morbo di alzheimer in quella galassia forse neanche esisteva, chissà. Però, qualunque fosse stata la causa, senza tanti giri di parole... era stato un colpo di sfortuna pazzesco, e quella era l'amara e incontestabile verità. Eppure, la Forza dà, e la Forza toglie, e il colpo di fortuna di prima andava equilibrato con una bella dose di sfortuna. Eli quindi, a parte sgranare gli occhi allargando le braccia e poi lasciandole cadere in segno di impotenza, lasciandosi uscire di bocca con un tono triste e pieno di delusione, ben lontano da ogni accenno di arrabbiatura:
    Ma se abbiamo parlato fino a due minuti fa... ma va bene, me ne vado, me ne vado...
    Non poté fare altro. Dicendo quella frase, va sottolineato che aveva già cominciato a voltare le spalle a Mad, lasciando palesemente intuire che se ne stava andando e non aveva nessuna intenzione di continuare a dargli fastidio. Oltretutto, la sua aria triste e remissiva, anziché spaventata o aggressiva, avrebbe potuto far capire qualcosa all'anziano riguardo all'errore che stava commettendo. Ma le probabilità erano comunque basse. Non restò a spiegare dettagliatamente come stavano le cose, perché sapeva benissimo che discutere col vecchio l'avrebbe potuto portare a un altro malore, quindi si girò e si avviò a testa china verso la porta, piuttosto alla svelta, guardando a terra, visibilmente intristito da quel risvolto. Piano piano però avrebbe anche cominciato a riflettere sul fatto che poco prima era stato molto fortunato, e che ora anche la sfortuna doveva quindi essere serenamente accettata. Se ne sarebbe uscito dall'abitazione, se il vecchio non avesse improvvisamente mostrato di aver riacquistato miracolosamente la memoria. Ovviamente Eli non avrebbe risposto ai probabili insulti che lo avrebbero accompagnato fuori dalla porta, per non soffiare sulle fiamme ardenti dell'ira di Mad, che ora dovevano soltanto estinguersi con la sua uscita di scena. No. Avrebbe raggiunto la porta, se ne sarebbe uscito, e sarebbe tornato lì dove lo aspettava Derfel. Una volta raggiunto gli avrebbe spiegato quanto era successo, dicendogli che comunque era arrivato a sapere dell'esistenza di un certo patto, ma non aveva potuto scoprire quale. Avrebbe anche esternato col suo maestro l'ipotesi che quel patto dava ai Cavalcabestia qualche sorta di diritto legale, e che quindi dovevano conoscere di che patto si trattava, ma non tramite Mad. No. Avrebbe dovuto cercare qualche altro agricoltore, e si sarebbe dovuto informare sull'ubicazione di un altro di questi. Quindi, dopo aver spiegato la situazione e aver ricevuto la " benedizione di Derfel ", sarebbe tornato al mercato dove avrebbe cercato nuove informazioni, non prima di essersi preparato a dovere: si sarebbe rimesso la benda sugli occhi legandola per bene, e avrebbe cercato nuovamente la presenza di mercanti alieni. Ovviamente non il besalisk. Prima aveva visto un devaroniano, ma questo poteva essersene andato, poteva anche essere giunto qualche altro mercante, o poteva essergliene sfuggito qualcuno prima. In ogni caso, studiò con attenzione il posto, sperando di trovarne un altro. Se l'avesse trovato, si sarebbe diretto verso di questo, ignorando completamente il besalisk e i suoi eventuali insulti. Se non l'avesse trovato, sarebbe andato a ritroso per la città, tornando nell'aria più benestante che avevano attraversato all'inizio. Dato che aveva una buona memoria non si sarebbe dovuto perdere, ricordando la strada. Quindi avrebbe cercato il negozio di un alieno, dato che questi avrebbero collaborato più facilmente, ed Eli l'aveva già appurato. Se dunque non avesse trovato un mercante alieno nell'aria più povera, né un negoziante alieno nell'aria più benestante, perfino uno come lui si sarebbe un po' innervosito, e avrebbe avuto bisogno di calmarsi un attimo, respirare profondamente, e pensare a un nuovo piano...

    Edited by Veritas95 - 7/9/2022, 03:21
     
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38 replies since 7/8/2022, 10:42   458 views
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