New Star Wars Gdr

Hocus Pocus

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    《sai... non mi era stato detto nulla, mi ero imbarcata per portarti in gita. Non mi avevano detto che avrebbero cercato di ucciderci e che avrei dovuto accompagnarti. Il resto delle mie cose sono sulla mia nave》

    Oh, mi spiace, milady, pensavo che i chiss fossero sempre pronti a tutto. Evidentemente mi sbagliavo, devono essere delle tradizioni vecchie, o forse mi stai nascondendo qualcosa? Forse in realtà non sei una chiss? sorrise beatamente il pirata, mentre faceva strada verso il pacchetto dell'equipaggiamento di Jax, abbastanza alto, ma abbastanza minuto da avere una taglia compatibile con quella della ragazza blu.
    Sì, gli era mancata la presenza di qualcuno che almeno provasse a ribattere alle sue frecciatine. SI sbagliava: in fondo Liya era un pochino meglio, in quanto a conversazione, del kordan. Con Raqquill non era divertente, perchè non capiva quasi nulla di quello che Keldor gli diceva, va da sè che insultarlo era uno spreco di tempo. Su una cosa Vriska aveva ragione: se fosse stato per il gorillone, il chiss sarebbe -alla fine- stato zitto. Un vero peccato che ci fosse lei con cui giocare.
    [...]

    CITAZIONE
    《hai già un piano e un punto di atterraggio? Sarebbe bene bonificare l'aria di atterraggio prima di scendere》

    Oh, adesso questo sì che suona molto da chiss. "Bonificare". Sì, so dove dobbiamo scendere e non abbiamo l'effetto sorpesa dalla nostra. commentò mentre osservava il pianeta dal vetracciaio della cabina.
    Radere al suolo ogni cosa con i cannoni della Good Choice sarebbe stato molto semplice. Ma era anche la cosa migliore? Vriska parlava come una che doveva presentarsi alla porta del nemico ed obliterare la minaccia, ma quello non era il motivo per cui Keldor era lì. C'erano molte domande che erano andate accumulandosi lungo le ore di tragitto prima per tornare a Ryloth e poi per ricongiungersi alla chiss, al punto di randez vous, domande cui non sarebbe stata data risposta, se avesse semplicemente dato alle fiamme la foresta e stanato ogni abitante a colpi di laser.
    La situazione richiedeva un approccio diverso.
    Attereremo qui. O meglio, voi scenderete qui. indicò un punto in mezzo al nulla, che tuttavia era abbastanza vicino al punto da raggiungere, più o meno un paio di chilometri, che Raqquill avrebbe potuto bruciare velocemente con la chiss sulle spalle.
    Io proseguirò fino a qui. Mi farò vedere in tutto il mio splendore, nave e tutto. Cercherò di capire chi sono e cosa vogliono e voi nel frattempo mi raggiungerete sfruttando la giungla per non farvi notare e localizzando eventuali sentinelle. Quando sarai in posizione mi avvertirai al comlink e starete pronti entrambi ai miei ordini. Se le cose non vanno come devono, uccideremo tutti. Chiaro, bricconi?
    Uhm...
    Arrgh.... Fai quello che ti dice lei, fino a che non mi vedrete di nuovo a terra, poi aspetta che ti dica cosa fare.
    Capito.
    Tu? Tutto chiaro, dolcezza? Domande? Obiezioni?
    Se tutto fosse stato in ordine, allora Keldor sarebbe passato il cabina per sistemarsi. Avrebbe portato con sè il suo cinturone carico di sciabola in phrick, coltelli, tra cui Buster e la sua pistola. Non aveva bisogno di altro.

    Qualche minuto più tardi, il pirata si trovava in una radura spoglia, circondata da una giungla rossa. Alcuni vecchi ruderi sbucavano dalla sabbia ingrigita, mostrando il fantasma di quello che un tempo doveva essere stato un villaggio abbastanza popolato, ma che ormai non esisteva più.
    Keldor non sapeva che cosa lo avesse guidato fino a lì, ma cominciava a sospettarlo e non sapeva se la cosa gli piacesse o meno.
    Già una volta era stato soggetto a strani mutamenti, quando le radiazioni cosmiche gli avevano dato il temporaneo potere di cambiare forma, ora però era qualcosa di diverso, ora gli sembrava quasi che ogni cosa là fuori, ogni più piccolo granello di sabbia, stesse cercando di sussurragli cose all'orecchio. La voce più forte di tutte era una, la stessa che lo chiamava e lo malediva da quando quell'avventura era iniziata.
    Per diversi minuti non accadde nulla. Keldor aveva i nervi a fil di pelle, ma rimaneva calmo, esteriormente, attento a ogni rumore e crepitio del vento. Passarono altri minuti e il chiss sapeva che doveva trovarsi nel posto giusto, si sentiva osservato e la cosa gli dava sui nervi.
    [VOCE TONANTE]Cosa vogliamo fare? Un pic-nic?! Se non volete uscire voi, vi piscio sulle rovine e vi caco in testa dall'orbita, voglio vedere poi![/VOCE TONANTE]
    Solo il vento rispose.
    Ah, sì?! Va bene! Spero vi piaccia la lemon soda shakerato vodka! senza farsi pregare, Keldor iniziò ad armeggiare con la lampo dei pantaloni, perchè una promessa è sempre una promessa. In un mondo giusto, a quel punto qualcuno l'avrebbe notato e si sarebbe messo in mezzo, ma il pirata si ritrovò ad urinare su una vecchia catapecchia di paglia, facendo pure i rumori dell'innaffiatore automatico dei giardini di Naboo, senza che niente succedesse. Aveva finito le riserve idriche e ancora nulla. Non c'era niente che lo facesse incazzare come essere ignorato.
    Ciò che Keldor non sapeva era che, nascoste tra gli alberi color ruggine, le donne pallide vestite di rosso stavano osservando, non lui, bensì gli altri ospiti di quel comizio. Non dovette però ricorrere ad altri gesti estremi, perchè alla fine, con una folata fetida la nebbia scese sulla radura e tra gli alberi, ovattando i suoni e rendendo l'aria pesante.
    Che figlio ingrato e rumoroso. la voce questa volta non era solo nella sua testa, risuonava ovunque, come venisse da ogni luogo e da nessuno.
    Hai ucciso i miei figli e, molto più grave, una delle mie figlie. Eppure io sarei pronta a perdonare, se tu avessi l'Holocron. Lo percepisco, ma non interamente. Sono le sue spoglie ad averti reso in grado di udirmi anche da distante. Un altro debito nei confronti della Grande Madre.
    Sì, sì, sì, quello che ti pare. Non sono qui per questo. Quelle pippe dei tuoi "figli" fece le virgolette con le dita
    Dicono che sai dov'è Aola'vrei, che puoi riportarla indietro.
    Nella foresta, Raqquill grugnì a bassa voce.
    Bene, ora lascia che ti spieghi, cara la mia vecchia fata madrina. Pensi che questi trucchi di magia possano spaventarmi, ma io ho già affrontato gente come te e mi ci sono fatto un paio di pantofole da casa e uno per fuori. Quindi risparmiami le puzzette verdognole e dammi ciò che voglio, oppure raderò al suolo l'intero pianeta e chi lo abita, un pezzo alla volta.
    Ecco, quella sì che era diplomazia.

    Streghe nascoste; quante?: 16
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      2/4/2024, 14:31
      Eleni Bok
     
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    Osservò Keldor per qualche altro istante 《anche tu sei un chiss》 gli fece notare 《per quanto appaia abbastanza deciso a fingere il contrario》 non sarebbe scesa di nuovo in quella conversione con Keldor, anche perché in fin dei conti forse un po' la colpa era anche la sua, dare per scontato che rimanere vicina a Keldor senza che la situazione precipitasse era, oggettivamente, un'ipotesi fin troppo ottimistica, frutto di un errore di valutazione che nessun buon chiss avrebbe dovuto commettere.
    Per il futuro sarebbe dovuta essere più attenta per evitare di commette di nuovo un errore così grossolano, anche perché poi quell'errore rischiava di esserle rinfacciato e lei odiava quando avcadeva qualcosa di simile. Se non altro però aveva anche imparato che, solitamente, era abbastanza saggio evitare di dare soddisfazione a Keldor continuando a ribattere alle sue parole, anche per quello si limitò a rimanere in silenzio, mandando giù l'amaro boccone senza dire altro.
    Il piano di Keldor non le piaceva molto, doveva essere sincera. Non le piaceva perché lei avrebbe voluto bombardare qualcosa ma anche perché, soprattutto, non si fidava minimamente del fatto che il chiss potesse, in qualche modo, essere in grado di portare a termine la sua parte del piano senza fare casini. In poche parole era abbastanza convinta che il chiss aveebbe fatto qualche casino tale da rendergli impossibile tornare a prendere loro con il risultato, tutt'altro che piacevole, di bloccarli su un pianeta tutt'altro che amichevole, i cui abitanti avrvano già dato prova di non amare Keldor 《no, nessuna domanda》 il fatto che non apprezzasse il piano non significava certo che si sarebbe messa a discutere con lui sulla strategia da applicare.
    E no, non sarebbe andata a cavallo di Raqquill... cioè forse avrebbe anche potuto considerarlo nel caso in cui ci fossero state delle condizioni estreme sulla superficie ma non sembrava essere quello il caso quindi preferiva andare più lenta ma mantenere saldo il suo orgoglio. Non conosceva praticamente niente della spese di Raqquill ma non si fidava troppo, per quanto apprezzasse il fatto che non sembrasse molto interessato al dialogo.
    In ogni caso, da buona chiss, rimase fedele al piano eleborato dal suo compagno di viaggio. Mentre camminava non poteva fare a meno di chiedersi cosa spingesse Keldor a fare quello che faceva ma, con buona probabilità, quella sarebbe rimasta per il momento una domanda senza risposta, alla quale lei non sarebbe stata in grado di rispondere senza osservare scientificamente l'altro blu, cosa che, tuttavia, prevedeva di rimanere con lui per un lungo periodo di tempo, cosa che lei ovviamente si sentiva di voler evitare a tutti i costi.
    Si sistemo l'equipaggiamento, controllando che ci fosse tutto, poi si avvio per seguire, in silenzio, Raqquill. Non era mai stata su quel pianeta, Dathomir, eppure si respirava un'aria strana, un aria tetra, che non la rassicurava e che sembrava voler suggerire qualcosa di sinistro che, al momento, Vriska non riusciva a decifrare.
    Le sue sensazioni, peraltro, vennero anche amplificate dalle parole pronunciate dalla padrona di casa, parole che sembravano provenire dal pianeta stesso e che le fecero increspare le sopracciglia portandola a guardarsi attorno come se si aspettasse di veder succedere qualcosa di brutto.
     
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    Ahahahaha! Sì, ti daremo ciò che vuoi. Ma che cos'è che davvero vuoi?
    Un serie di scricchiolii sinistri avvisò il pirata di essere stato circondato. Almeno una decina di avversari erano nascosti nella nebbia e nemmeno con uno agile come lui poteva sperare di schivare incolume attacchi da così tanti avversari invisibili. Ma ora che almeno una parte di loro si era fatta udire, Keldor poteva giocare d'anticipo, o almeno poteva cercare di prendere tempo...
    Dove diavolo sono quegli altri due? ancora non aveva ricevuto segnalazioni di posizione da parte di Liya e Raqquill, segno che forse era stato tradito e avrebbe dovuto cavarsela da solo. Poteva capire la chiss, ma che pure il kordan non fosse arrivato al suo posto sarebbe stato molto seccante. Lui era l'unico che gli era rimasto fedele, se anche lui l'avesse deluso, non avrebbe più saputo a chi rivolgersi.
    [VOCE TONANTE]Una domanda che dovrei fare io a te, e a tutti quelli che si nascondono nell'ombra e che occhio e croce dovrrebbero essere altri dei suoi figlioletti. [/VOCE TONANTE]]prese velocemente la parola, facendo in modo che la sua voce fosse udita oltre la nebbia e il fitto della boscaglia rossa.
    Passeggiava per lo spiazzo, come se stesse facendo una passeggiata, gesticolando con la pistola in mano, ma in verit il suo obiettivo era cercare di identificare la formazione più numerosa di ospiti non graditi. Finchè fosse riuscito a tenere tutti sulle spine, avrebbe avuto una possibilità.
    [VOCE TONANTE][TASTO DOLENTE]Non mi sembra che tu sia stata tanto generosa con quelli che chiami figli. Li hai mandati a morire a bordo di un paio di vecchi ruderi, eppure dovevi sapere che li avrei uccisi tutti anche solo a forza di peti. O forse non sei così potente e onniscente come vorresti far loro credere? Mh? Due sono le cose. O li hai mandati alla morte volontariamente, sacrificandoli per il gusto di farmi passare un quarto d'ora mediamente divertente... oppure non sei nulla più che una fattucchiera con qualche dado truccato nella manica. In entrambi i casi stai mentendo a tutti quanti. Mi domando se i tuoi fedelli figlioletti, o chi per loro, lo sappiano.[/VOCE TONANTE]TASTO DOLENTE]
    L'aria sembrò farsi ancora più pesante, soffocante e gelata, tanto da far uscire il fiato caldo dalle labbra del chiss. Ok, allora forse il cambio di temperatura non era un'impressione sua?
    Ohhh, qui qualcuno ha toccato davvero il tastino giusto, non è vero?
    [TECNICA LEGGENDARIA: CARNE DA MACELLO]Forse è arrivato il momento che i tuoi scelgano la parte del vincente, quella di chi non sacrifica i propri sudditi in un delirio di onnipotenza, ma li ripaga con potere e ricchezza! Venite fuori e vi risparmierò la vita.[/TECNICA LEGGENDARIA: CARNE DA MACELLO]
    Con un sibilo e un lampo una freccia di luce scoccò verso il petto del pirata, che tuttavia la vide per tempo e portaro indietro il fianco sinistro, se la lasciò passare accanto, senza esserne nemmeno scalfito.
    Che cosa dovrebbe essere? Un fuoco d'artificio? Pff, scaaaaaarso.
    Dalla nebbia sei figure emersero e si inginocchiarono al pirata e quella fu l'inizio della fine.
    Dieci frecce piovvero tutte assieme verso bersagli diversi. Subito 4 delle sei che avevano cambiato bandiera, vennero trafitte in pieno petto e... si dissolsero? Un'altra venne colpite alla spalla e cadde a terra con un urlo. Dove aveva già visto bersagli fantasma?
    Un'altra di quelle illusioni?!
    Sì, non era la prima volta che si trovava in mezzo a simili scenari. Ma allora era sempre l'illusionista a giocare con lui? Perchè fargli vedere tutto ciò?
    Forse le cose non sarebbero andate lisce come prevedeva.
    Ma gli avversari che ho affrontato erano reali, almeno nello Spazio. Forse sono meno di quanti ne voglia far apparire?
    In un caso o nell'altro, non poteva riconoscere gli attacchi veri da quelli finti, perciò non poteva far altro se non schivarli tutti e cercare di rispondere. La battaglia del tutti contro tutti aveva avuto inizio.
    Passo di fata; CD 11 su percezione: 145
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      10/4/2024, 21:55
      Eleni Bok
    Passo di fata pt2; CD 11 su percezione: 75
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      10/4/2024, 21:55
      Eleni Bok
    First Shot; percezione CD 10: 16
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      10/4/2024, 22:24
      Eleni Bok
    Schiva 1; agilità CD 10: 16
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      10/4/2024, 22:25
      Eleni Bok
    Impress them; carisma CD 15: 262
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      10/4/2024, 22:29
      Eleni Bok
    Kill em all; CD 10 puro: 87
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      10/4/2024, 22:33
      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 10/4/2024, 22:40
     
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    Più passava il tempo e più si rendeva conto di come, in teoria, Keldor quella volta fosse riuscito non soltanto a far incazzare un numero ristretto di persone ma, bensì, quello che sembrava essere una sorta di governo o, quanto meno, di un'organizzazione più grande. Non era del tutto convinta che aiurarlo potesse essere opportuno, un conto era mettersi contro un paio di pirati e di sbandati locali, un altro invece era mettersi contro un pianeta che, per quanto primitivo, sembrava essere abbastanza "strano" e, a tratti, pericoloso.
    Voleva intervenire? Non aveva ancora deciso, aveva preso posizione ed era lì, relativamente vicina ma anche relativamente appartata, pronta a intervenire se le cose si fossero messe male. Non aveva comunicato nulla a Keldor ma manteneva lo stesso un contatto visivo più o meno diretto con lui, osservandolo in modo non troppo diverso da quello con cui si osserva un animale in cattività.
    Keldor, tuttavia, non era al centro dei suoi pensieri in quel momento e non lo era per un semplice motivo: le parole del chiss sembravano aver creato problemi agli abitanti del pianeta ma lei faceva ancora fatica a capire dove fossero e in quanti fossero giunti lì per dare il benvenuto al chiss.
    Fessurizzò lo sguardo, osservando i dettagli del campo di battaglia, cercando di scorgere qualche dettaglio che potesse aiutarla a trovare la posizione dalla quale gli abitanti del pianeta si erano appostati. Sei figure erano uscite della nebbia per avvicinarsi a Keldor, inginocchiandosi a lui, dando inizio a quello che le sembrò essere uno scontro tra le due fazioni.
    Si morse il labbro inferiore 《hai mai visto qualcosa di simile?》 chiese in direzione di Raqquill, poco distante da lei, mentre i suoi occhietti nel frattempo saettavano per il campo alla ricerca di bersagli da attaccare sfruttando al massimo l'effetto sorpresa nel caso in cui Keldor avesse avuto bisogno di aiuto. [Indagare]
    Cosa tutt'altro che semplice in quel momento, soprattutto considerando come non avesse materiale tecnico a sua disposizione e di come, a conti fatti, comunciasse a sembrarle frutto di una illusione.
    Indagare Cd15: 4
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      13/4/2024, 05:29
      Celebridan
     
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    hai mai visto qualcosa di simile?》

    Raqquill ha visto ancora il capo dare ordini al nemico. Keldor è capo abile. grugnì il bestione a bassa voce, senza riuscire a capire a dovere la domanda della chiss, che gli aveva fatto vedere la scena. Se solo avesse avuto un briciolo di intelligenza in più, avrebbe potuto confermare che non aveva mai visto quelle donne, così come non era mai stato su quel pianeta, nè mai aveva sentito voci stregate provenire dal nulla. Quando il chiss aveva affrontato simili avversità, si trovava con altri compagni, uno dei quali aveva donato con le sue spoglie i pezzi di equipaggiamento che ora Vriska stava indossando.
    Raqquill aspetta ordini. Il fucile di Raqquill è pronto a sparare. con la battaglia appena iniziata e la vita del boss in potenziale pericolo, il gorillone rosso fremeva per entrare in azione, ma non avrebbe disubbidito a Keldor e finchè nessuno gli avesse detto cosa fare, sarebbe rimasto in appostamento, l'arma pronta.
    Oltre la boscaglia, intanto, le cose si erano fatte focose.
    Quella delle 6 fedeli ora al pirata, che era sopravissuta senza ferite, scagliò una freccia di luce verso la nebbia e con un tonfo un cadavere piovve a terra, ma un attimo dopo le altre risposero prontamente, riducendo la superstite ad un porcospino. Ora Keldor era di nuovo solo e rimaneva unico bersaglio. Il chiss non era però inerme: illusioni o meno, quegli attacchi partiti da diverse direzioni gli avevano dato un'idea di dove dover sparare, così puntò verso l'ultima freccia scagliata e sparò alla cieca una serie di tre colpi. La cosa si rivelò un overkill, perchè già al primo tentativo aveva preso in pieno la responsabile della morte della compagna. Ora ne restavano solo altre...? Quante?
    Ne individuò cinque e così si preparò a sparare, sulla base delle ombre luminose e degli scricciolii uditi, ma anche loro lo vedevano e lo sentivano. La prima freccia arrivò inaspettata dalle spalle del pirata, che si piegò velocemente buttandosi a sinistra, ma senza riuscire ad evitarla del tutto: il colpo gli strisciò la spalla, mentre con un doppio avvitamento su se stesso schivava altre tre frecce. Con un salto all'andietro dell'ultimo secono ne evitò un altro, tuttavia in quel momento pensando di restituire uno dei colpi, un'altra freccia lo raggiunse sul costato, facendogli digrignare i denti per la scottatura che gli aveva carbonizzato un altro pezzo di pelle. A mala pena riuscì a spostare la testa di lato, prima che un'altra lo beccasse. A quel punto rotolò a sinistra, dallo stesso lato, ma una volta rialzatosi un dardo lo prese, stavolta in maniera più decisa, conficcandosi a lato della coscia destra e passandola da parte a parte.
    Ugh!
    Mentre rotolava per evitare un'altra freccia, tentò finalmente di rispondere al fuoco, anche se la luce dei dardi, riverberata dalla nebbia, confodeva la sua percezione dell'infrarosso. Su cinque tentativi, solo uno andò a segno, il che portava gli avversari ad un numero ancora troppo alto.
    Dove cazzo è quella puttana maledetta?!
    Seguì uno scambio senza esclusione di colpi. Ogni volta che una freccia partiva, Keldor cercava di schivarla e rispondere immediatamente dopo, per non perdere il bersaglio. Qualche volta andò bene, qualche volta... no.
    La prima scoccata in mezzo al petto fu risolta con una avvitamento a sinistra, terminato con lo sparo del pirata in piena fronte dalla donna nascosta dalla nebbia. Anche il secondo caso andò similmente, ma la terza freccia lo prese di nuovo quasi di striscio e lo costrinse a terra con una spaccata, che gli fece mancare di brutto il colpo e una volta lì, cercò di buttarsi indietro per una capriola, ma non potè evitare la stilettata bruciante proprio nel gluteo sinistro. L'unica soddisfazione fu centrare la troia che gli aveva bucato una chiappa. Carico del successo, riuscì a montare in cima ad un vecchio palo, correndovi letteralmente sopra, ignorando il dolore delle ferite, e così dall'alto seccò un'altra donna, ma la posizione elevata l'aveva scoperto anche agli occhi delle nemiche... La freccia seguente lo centrò in mezzo alla scapola destra, spingendolo in avanti dal contraccolpo. Fortunatamente l'osso aveva impedito altri danni in quel punto, ma lo sbilanciamento lo resero facile bersaglio di altre due frecce. La prima lo trafisse poco sotto le costole, sul fianco sinistro, l'altra penetrò la coscia destra, mandandolo in ginocchio con un lamento trattenuto tra i denti.
    Con una piroetta sulle ginocchia evitò il colpo di grazia e invece uccise chi aveva provato impunemente a finirlo.
    Avrebbe voluto prendere fiato, ma sapeva che non era ancora finita. Non sarebbe mai finita, fino a che non avesse ucciso ognuno di loro e poi non fosse finalmente crepato in pace anche lui.
    1 vs all; CD 15: 16
    • 1d20
      16
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:18
      Eleni Bok
    Ping Pong; CD 10: 20
    • 1d20
      20
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:20
      Eleni Bok
    Pistola; CD 15 su pistola: 56
    • 3d20 + 6
      19 (13 + 6)
      14 (8 + 6)
      23 (17 + 6)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:23
      Eleni Bok
    E ora?; percezione CD 15: 161
    • 10d20 + 4
      14 (10 + 4)
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      24 (20 + 4)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:25
      Eleni Bok
    Contro attacco; CD 15 su acrobazia: 179
    • 10d20 + 7
      14 (7 + 7)
      21 (14 + 7)
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      20 (13 + 7)
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    • Inviato il
      16/4/2024, 22:27
      Eleni Bok
    Altro giro; CD 15 su pistole: 71
    • 5d20 + 6
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      Eleni Bok
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      Eleni Bok
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      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 16/4/2024, 22:51
     
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    Il suo compagno di avventure non sembrò cogliere del tutto le sue parole... anzi, non sembrò coglierle per nulla. Vriska gli rifilò un'occhiata a metà tra uno sguardo colmo di rassegnazione e uno colmo di disprezzo. Per un momento rimase a interrogarsi sulla possibilità di prendersi del tempo per spigargli cosa intendesse dire, poi alla fine decise che non era, semplicemente, una cosa davvero importante per lei, soprattutto in un momento così delicato nel quale Keldor rischiava si essere affettato dalle frecce provenienti dalle abitanti del pianeta che, in virtù di questo, un po' cominciavano a starle simpatiche.
    Aveva comunque notato come il chiss fosse stato in grado di portare un discreto numero di loro dalla sua parte, un successo non del tutto scontato che non poteva fare altro se non mostrare come, tutto sommato, Keldor avesse buone capacità persuasive... quelle poche volte in cui non faceva di tutto per irritare i suoi compagni, ovviamente.
    Si morse la lingua, riflettendo sul da farsi. Non avevano ricevuto alcuna comunicazione da Keldor e lei in un certo senso era restia a lanciarsi all'attacco contro le abitanti del pianeta, soprattutto considerando la pericolosità che avevano dimostrato e che stavano tutt'ora dimostrando. Era anche vero però che Keldor sembrava non essere del tutto padrone della situazione, soprattutto considerando come diverse frecce avessero finito per ferirlo.
    Non era intervenuta anche per un altro motivo, molto semplice: non aveva idea di dove si trovassero gli aggressori di Keldor e la precisione con la quale aveva visto scoccare quelle frecce era abbastanza, nella sua mente, per suggerirle di usare la massima cautela e stare attenta. Tornò a guardare il suo compagno di avventure, Raqquil, con l'aria di qualcuno che, per la prima volta, non sembra essere molto sicuro di cosa fare 《tu riesci a vederne qualcuno?》 chiese in direzione del silente accompagnatore prima di spostarsi di qualche metro rispetto alla sua precedente posizione in modo da poter inquadrare meglio il campo di battaglia. [Indagare]
    Il fatto che usassero delle frecce rendeva estremamente difficile capire quale fosse la loro attuale posizione, la mancanza di tracce energetiche e il fatto che le frecce fossero molto difficili da vedere rendeva di fatto impossibile per Vriska riuscire ad individuare dove fossero nascoste 《se riesci a vederne qualcuno potremmo comunicatore la sua posizione a Keldor via comlink》 era il massimo che per il momento la chiss sembrava essere disposta a fare per aiutare il pirata, anche perché, a conti fatti, l'alternativa sarebbe stata semplicemente uscire dal suo riparo e correre nel nulla nella speranza di riuscire a vedere la posizione degli attaccanti sperando, allo stesso tempo, che nessuno di loro riuscisse a centrarla.
    Indagare Cd15: 6
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    Raqquill vede una donna nel suo mirino. fece presente, tenendo l'arma ben fissa tra le ramaglie, puntata sul bersaglio che aveva identificato.
    In realtà, anche se la nebbia non faceva capire bene la situazione, Keldor aveva fatto una piccola strage. Delle 16 donne armate presenti, che fossero visioni o in carne ed ossa, solamente 4 rimanevano in piedi. Una era sotto tiro di Rquill, le altre... beh, le altre erano rimaste impegnate per tutto quel tempo a fare dell'altro e ora erano pronte.
    Il pirata era stato ferito in maniera abbastanza seria da farsi sentire, specie sotto le costole, dove forse gli avevano bucato qualcosa di poco simpatico, ma non sarebbero state quattro o cinque ferite a fermarlo. Era quasi perito per dissanguamento diverse volte eppure era ancora lì. Delle frecce di energia non lo impensierivano.
    Ignorando il dolore, si rimise in piedi, facendo perno sulla gamba sinistra, ancora integra, a quanto gli pareva. Quel momento di calma non gli piaceva, così come non gradiva che ancora Vriska e Raqquill non gli avessero comunicato la loro posizione, tuttavia al momento aveva poco tempo per pensarci, doveva concentrare tutti i propri sensi sull'eventualità di attacchi a sorpresa e sull'eventualità di trovare per primo il nemico. Che poi? Perchè aveva iniziato tutto quello? Non era lì per parlare? Allora perchè aveva iniziato ad ammazzare arcieri?
    Perchè gli hai pisciato sulle reliquie...
    Ah già.

    Ma aveva sicuramente avuto delle ottime ragioni per farlo, infatti era lì per...? Aola'vrei! Sì, era lì per quello. La vecchia megera diceva di sapere come riportarla da lui. Forse era per quello che aveva iniziato a sparare alla gente: non era sicuro di rivolerla indietro, anche se gli sarebbe piaciuto. Forse sparare alla gente era l'unica cosa che davvero lo faceva sentire vivo e competente, quello e rischiare di morire per aver insultato la madre di un gruppo di scout.
    Pensieri per altri tempi, perchè ora-...
    Accadde troppo velocemente perchè potesse fare qualcosa che non fosse sgranare gli occhi e farsi morire una bestemmia in gola. Un lampo verdastro lo investì dal nulla e in un attimo tutto divenne buio.
    Da qualche parte nella foresta rossa, il kordan ruggì e sparò, per poi caricare a testa bassa nella nebbia.

    Il tempo per Keldor pareva essersi fermato. C'era ancora la nebbia, ma nessun odore, nè dolore. Gli ricordava molto la sua morte. Era forse morto, per davvero, sta volta? Tutto sommato non gli dispiaceva, ma doveva esserci per forza tutta quella nebbia?
    Oh, no, vedi, la morte sarebbe una liberazione e tu hai un forte debto nei miei confronti. Hai distrutto il sapere che cercavo, hai ucciso le mie figlie e i miei figli e dissacrato le loro tombe. Ti farei a pezzi... se tu non avessi tutto questo potenziale...
    Che cosa? Chi stav-..? E perchè lui non riusciva a rispondere? Dove era? Non riusciva nemmeno a capire se avesse un corpo. Oh, ktah! Era quello là in fondo? Era quello il suo corpo? Perchè gli pareva di vederlo sall'alto? Cazzo, era davvero morto, ma allora quella vecchia non avrebbe potuto fargli la cortesia di lasciarlo in pace?
    Non appena quel pensiero gli sopraggiunse, un'insieme di immagini lo bombardarono una sovrapposta all'altra, come un turbine maleodorante di suoni e colori troppo forti. Immagini di lui che massacrava gli abitanti di Corsin, la decapitazione del magistrato, con la cui testa si era fatto un selfie, le violenze ad Edna, la piccola clone, le torture alla diplomatica Hapan... ma poi anche i tradimenti, le menzogne e i soprusi che lui aveva subito, lui e chi prima di lui. La lista era lunga, la cacofonia di ricordi troppo confusa, abbastanza da mettergli la nausea.
    Tutta questa energia distruttiva così male incanalata... Ma ora è finita, ora ci penserà la Grande Madre a darti uno scopo, un motivo di esistere. Non temere, perchè tutto ti sarà chiaro, a tempo debito. Ora... Svegliati!

    Keldor non aveva idea di che cosa fosse capitato o di quanto tempo fosse passato, ma quando aprì gli occhi era ancora in terra, riverso a faccia in giù e terribilmente dolorante. Si sentiva strano, così debole...

    Ho deciso di arrivare al sodo della questione. Decidi pure tu che cosa vedi e cosa succede all'esterno del testolino di Keldor. A questo punto però lui avrà già l'aspetto di un ragazzetto di circa 12 anni umani.
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      Eleni Bok
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      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 24/4/2024, 22:51
     
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    Ascoltò le parole di Raqquill spostando gli occhi su di lui, osservandolo con estrema attenzione per un po', valutando cosa dire 《potremmo attaccare, certo, ma senza essere a conoscenza dell'esatta posizione di almeno una parte consistente degli aggressori di Keldor non faremmo altro se non trovarci nella sua stessa situazione》 disse in direzione del suo compagno di sventure mentre, nel frattempo, i suoi occhi continuavano ancora a sondare il territorio intorno a lei. Certo, forse lo stava facendo anche per dare una piccola lezione a Keldor facendo mancargli il loro aiuto ma, più probabilmente, quella sua decisione era dovuta dalla scarsa volontà di entrare in un combattimento che lei avrebbe tanto voluto evitare fin dal principio.
    Ad un tratto il chiss, che nel corso dell'azione era stato ferito più volte, cadde a terra con il fare di chi sembrava essere sul punto di soccombere alle sue ferite. Inclinò la testa di lato, osservando la scena in totale silenzio, con tutte le difficoltà che la distanza e la situazione ambientale portavano con loro. Tuttavia la "caduta" di Keldor non fu solamente un evento importante per il chiss ma lo fu anche per lei e il bestione, quest'ultimo infatti non perse tempo ad alzarsi per caricare, pronto a raggiungere il compagno ferito 《mh》 mormorò di nuovo, per niente contenta dell'evolversi degli eventi... la morte di Keldor sarebbe stata un duro colpo per il suo cuoricino, come e chi avrebbe mai insultato poi? Chi sarebbe stato così fastidioso da prendere il posto del vecchio chiss?
    Uscì dal suo riparo stringendo la sua pistola blaster tra le mani, aumentando il passo per raggiungere velocemente Keldor insieme a Raqquill. Il fatto di non poter effettivamente vedere dove fossero le altre assalitrici la metteva fortemente a disagio, l'idea che qualcuno potesse uscire dal nulla e cominciare ad attaccarle a destra e sinistra la rendeva molto inquieta e contribuiva a far si che i suoi occhi vagassero a destra e sinistra, alla ricerca di qualche segno di vita.
    Ci mise poco a coprire la distanza tra loro e Keldor, inizialmente i suoi occhi avevano vagato alla ricerca di ostili ma la sua espressione mutò brutalmente quando, trovandosi in prossimità dell'uomo, ebbe modo di notare il suo aspetto. Un'espressione perplessa si dipinse sul volto della chiss, osservandolo ancora disteso a terra. No, non le piaceva essere sorpresa ma non di meno trovava che quel genere di sorpresa potesse avere dei risvolti alquanto... strani.
    Si avvicinò a lui abbassando la pistola blaster, inclinando la testa di lato 《affascinante》 fu il suo primo commento quando, arrivata in prossimità dell'uomo, ebbe modo di vedere le sue fattezze con maggiore attenzione 《beh... potresti aver trovato una nuova via per raggiungere l'immortalità》 nonostante tutto non riusciva ad essere troppo sprezzate, non come al solito almeno 《come ti senti?》 poi si voltò verso Raqquill 《direi che è arrivato il momento di andarcene da qui, l'ultima cosa che voglio è vedere in quanti arriveranno a finire il lavoro》
     
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    affascinante》

    Lo so... mugulò con voce strozzata, ancora in terra e molto poco intenzionato ad alzarsi. A differenza di Vriska, non si era ancora accorto di cosa fosse successo davvero. Si sentiva confuso, scombussolato e non sapeva se fosse ferito gravemente o meno, non capiva bene nemmeno dove fossero i buchi. Il sarcasmo però, quello non sarebbe mai morto, non in quella vita, nè nella prossima.
    Non aveva fatto nemmeno caso al fatto che la voce gli fosse uscita un po' troppo poco macha, perchè in fondo capita, quando ti trovi sdraiato a faccia in giù, dopo essere stato colpito da cose di quel mondo e altre che forse non lo erano del tutto.
    Mentre Vriska controllava la situazione, Raqquill si era buttato all'inseguimento di quello che riteneva essere la fonte del pericolo, portandolo, nella sua testa, lontano dai due chiss. Nessuno li stava più minacciando, non all'apparenza e Keldor dovette dare fondo a tutta la propria forza di volontà, che in quel momento gli pareva davvero pochissima, (in una scala da 1 a 6, diciamo pure un 3) per cercare di muovere qualcosa che non fosse la bocca.
    CITAZIONE
    《beh... potresti aver trovato una nuova via per raggiungere l'immortalità》

    Cos-...? Uhhhhhgnn.
    Gli ci volle uno sforzo sovrumano, ma riuscì a strisciare le ginocchia verso il petto, con l'idea di fare perno e tirarsi su. Ogni movimento gli pareva come svolto in remoto, con un controller dalle batterie scariche, i segnali arrivavano tutti in ritardo, imprecisi.
    Devi ancora lav-... lavorare molto sul s-sarcasmo. sentiva la lingua impastata, ma ora cominciava pure lui a insospettirsi della tonalità troppo chiara di voce.
    CITAZIONE
    《come ti senti?》

    Come te quando guardi Raqquill.
    Il nemico è scappato. Raqquill non lo trova più. il bestione nel frattempo aveva fatto il suo rapido ritorno e solo in quel momento vide che fine aveva fatto il suo capo.
    Mentre Vriska dava gli ordini, il kordan corrucciò la fronte e digrignò i denti, poi allungò una mano e afferrò il chiss per il retro della giacca, ora enorme, tirandolo su come fosse stato una bambola di pezza.
    AHo! Lasciami, cretino! Mi fai male!
    Il kordan gli sembrava ancora più grosso del solito o era una sua impressione?
    Con uno strattone, il bestione si portò il chiss dalle orecchie a punta vicino al muso, per annusarlo a fondo.
    Hai perso gli unici neuroni che avevi?! Mettimi giù! Puzzi! Keldor continuava ad agitarsi come un'anguilla. Era sicuro di sapere liberarsi molto facilmelmente da una presa come quella, ma per qualche ragione il suo corpo non gli rispondeva come avrebbe dovuto e alla fine, l'unica cosa che potè fare, fu cercare di non perdere i pantaloni, che gli stavano scivolando via assieme al cinturone.
    Mh. con un enigmatico grugnito, il kordan mollò il chiss di nuovo in terra, ai piedi della femmina.
    Mentre Keldor squittiva per la caduta che gli aveva mandato una fitta atroce alla chiappa sinistra ferita, il bestione guardò prima lui, poi la donna.
    Raqquill riconosce l'odore di Keldor, ma non può prendere ordini dai cuccioli. Raqquill non vuole guidare questo branco. Raqquill resterà qui. Questo pianeta gli piace. Se qualcuno vorrà essere il capo di Raqquill, dovrà di nuovo vincerlo con la forza. e così detto si allontanò con il fucile in spalla e la sua andatura da gorilla.
    Ma dove cazzo vai?! Sono io il capo! Che cazzo sta facendo?! si rivolse in ultimo a Liya, sull'orlo di una crisi di nervi.

    Non ti preoccupare, farò buon uso del tuo servo.
    Di nuovo la voce della vecchia donna si fece largo, ma stavolta si era condensata in una forma, una figura alta e ossuta, avvolta in una lunga veste rossa, dall'aspetto più simile ad un cadavere che un vivente ed in effetti qualcosa diceva a Keldor che quella tizia non fosse esattamente viva, o esattamente lì. Ciò nonostante, la mano corse alla pistola.
    Che cosa hai fatto a Raqquill? Restituiscimelo!
    Io? Nulla. Ma le creature primitive come lui obbediscono al più forte... e non puoi certo essere tu, piccolo chiss. Non più.
    Co-...?
    Ora la forma rispecchia la realtà. E' questo che sei, bimbo, un marmocchio irritante, e la tua amica potrà confermarlo. Ammesso che tu abbia amici. si voltò verso Liya, osservandola a lungo.
    Ma che cos-...?
    Non più così eloquente? Ma in fondo dovresti ringraziarmi. Volevi la tua vita, essere più del clone di qualcun altro, ora hai la possibilità di essere solo Keldor. Non hai ancora capito? Presto capirai. E ricorda, quando succederà, e vorrai le risposte, sarò qui... in cambio dei tuoi servigi, ovviamente. una luce verdastra avvolse nuovamente il chiss, che portò le braccia davanti alla faccia per schermarsi, chiudendosi a guscio per incassare il danno... ma quando la nuova nebbiolina si dissolse, scoprì che le sue ferite erano scomparse. C'erano mai state? O erano anche quella solo una grande illusione?
    Un peccato che tu non abbia il Dono. Avrei preferito prendere te, invece del maschio. le ultime parole della Strega furono rivolse a Vriska, poi la vecchia si dissolse di nuovo e con lei la nebbia e le rovine. C'erano solo loro due, la nave di Keldor in lontananza e la roccia nuda di una radura data alla fiamme.
    Keldor ci pensò solo un istante, poi salì di corsa sulla YT-2400 e iniziò i preparativi per il decollo. Non aveva ancora capito nulla, ma ormai era chiaro: quel pianeta era maledetto e ora lo era anche lui.

    Al fine della trasparenza, riporto qui quello che è stato deciso dalla staff.
    Keldor, che in questo momento è un pg di livello leggendario 1, riparte da livello 1, mantenendo i suoi possedimenti e il conto bancario. Perde i gregari, per via del regolamento sugli stessi. Mantiene i px guadagnati fino a questo momento, salvo quelli che sono stati necessari per arrivare fino al leggendario 1.
    Questa autoquest è stata fatta per ottenere il cambiamento di aspetto fisico.
     
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