New Star Wars Gdr

Hocus Pocus

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    Riuscì ad esplodere il suo colpo nel momento preciso in cui l'altro si apprestava a mettere la testa nel corridoio per passare all'attacco. Un colpo veloce e pulito, quasi come fosse in addestramento e che portò alla veloce neutralizzazione del bersaglio. Socchiuse gli occhi per qualche frazione di secondo, come a voler lasciar andare la tensione per qualche istante.
    Giusto qualche istante dal momento che, quasi subito, la sua pressione e il suo stress tornarono a salire, questa volta a causa di un nemico ancora più antico e ancora più potente. Keldor. Spostò gli occhi a osservare il chiss nel momento in cui lo vide correre verso di lei per chiederle di fare a scambio e di poter usare la sua pistola.
    Corrugò le sopracciglia alle sue parole, osservandolo con aria un po' perplessa 《cos... no》 stava per elaborare la risposta, o forse era solo sul punto di insultarlo, quando dalla stanza nella quale era quasi entrata uscì uno zabrak che, approfittando del momento, provò a spararle contro.
    Fece per spostarsi di lato con una veloce capriola, evitando il colpo senza troppa difficoltà e, tra le altre cose, anche con una dicreta scenograficità. Il colpo di schiantò poco distante da loro, poco distante anche da Keldor che, fortunatamente, venne lasciato indenne. Il movimento del suo braccio fu abbastabza veloce da permetterle di colpire il suo avversario con il blaster, centrandolo. Sorrise un pochino, cercando di non darlo a vedere, poi volse la sua attenzione su Keldor 《tieni》 disse ancora un po' infastidita andando a cedergli il blaster e prendere la spada del chiss.
    Non sapeva cosa dovesse farci l'altro ma non le interessava nemmeno. Appena ricevuta la sua nuova arma si mosse rapida verso il dormitorio al fine di controllare lo stato dello zabrak al quale aveva appena sparato e, durante il percorso, anche a quello che aveva centrato per primo.
    Schivare CD15: 20
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      10/2/2024, 08:28
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    Eventuali Danni CD10: 14
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    Attacco CD10: 16
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    L'espressione "avere il pepe al culo" non avrebbe trovato senso se non lì, con la giovane chiss che faceva la preziosa con la pistola e dall'altra parte del corridoio, una tizia doppiamente armata e con fenomenali poteri cosmici che voleva farlo fuori. Keldor quasi non si accorse della schioppettata di blaster che gli era passata qualche centimetro sulla sinistra e aveva solo sbuffato vedendo Vriska che faceva le prove di ginnastica per schivare i colpi, perchè, dai, insomma, lui aveva fretta!
    Ma poi la chiss musona aveva centrato il suo secondo bersaglio e così Keldor aveva potuto eseguire lo scambio. Se la possibilità di restarci secco, in uno spazio stretto e disarmato, non fosse stata presente, avrebbe sicuramente perso tempo a guardarla cercare di uccidere il nemico a sciabolate, ma purtroppo non c'era il tempo.
    Aveva appena ricevuto la pistola in mano, che il portello del corridoio si aprì e ne sbucò fuori la donna pallida.
    Keldor non ci pensò nemmeno, alzò il blaster e premette il grilletto, mentre la donna faceva lo stesso con le sue due armi [Han Solo spara per primo; Ma pure quell'altro spara...]
    . Il colpo del chiss prese la donna in pieno al petto, mentre lui spostava la testa leggermente a sinistra e piegava il tronco a dallo stesso lato, facendosi passare accanto gli spari avversari, indenne. La donna force-user cadde in terra, per il contraccolpo, ma non pareva proprio voler morire. Persa la pistola di destra, per via del gomito sbattuto in terra, che le aveva fatto aprire la mano, allungò quest'ultima verso Keldor, per cercare di strappargli la pistola dalle dita chiuse. Lui sentì immediatamente la forza invisibile che voleva disarmarlo di nuovo e non aveva nessuna intenzione di continuare con quel giochetto. Prima che la donna pallida potesse esigere anche la pistola di Vriska, il chiss premette di nuovo il grilletto e lei cadde in terra, immobile. [Spara bene chi spara per ultimo].
    Uhg...
    Per un attimo qualcosa colpì il pirata. Era come aver ricevuto un pugno allo stomaco, o aver eseguito una manovra troppo azzardata su un caccia e sentire ora il vuoto ad altezza dello stomaco. Controllò se fosse rimasto ferito senza notarlo, ma era ancora integro, eppure sentiva che qualcosa gli era stato appena portato via...
    Nel frattempo Vriska aveva deciso di andare a stanare gli ultimi topi rimasti e dato che il primo zabrak era stato centrato perfettamente in testa, non c'erano possibilità che si rialzasse, ma in quanto al secondo, [Tartarughe Ninja] proprio come quello che aveva assalito Keldor pochi secondi prima, aveva la scorza più dura. Colpito al petto, aveva incassato su un qualche tipo di corazzetta leggera e la chiss lo stava per scoprire nella maniera più divertente: bubu settete.
    Lo zabrak, che aveva perso la pistola un metro più avanti, cercò di prendere di sorpresa la giovane e tirare fuori un coltello da dietro la schiena, dopo aver finto di essere morto, fino al momento per lui ritenuto più propizio.
    In quel momento Keldor era impegnato a fare i conti con la strana sensazione che aveva sentito addosso e dava le spalle alla scena, perciò la propria salvaguardia era nelle mani di Vriska stessa, come si addice ad un chiss.
    Han Solo spara per primo; CD 10 su pistole: 12
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      23/2/2024, 14:56
      Eleni Bok
    Ma pure quell'altro spara...; CD 15 su agilità: 39
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    • Inviato il
      23/2/2024, 14:56
      Eleni Bok
    Spara bene chi spara per ultimo; CD 10, pistole: 19
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    • Inviato il
      23/2/2024, 15:05
      Eleni Bok
    Tartarughe Ninja; 1=sì, 2=no: 1
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    • Inviato il
      26/2/2024, 20:58
      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 26/2/2024, 21:17
     
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    Non è che amasse particolarmente tutta quella situazione, i chiss in fin dei conti erano sprecati come truppe d'assalto, erano strateghi nati. Pericolosissimi nella pianificazione tattico-stretegica. Eppure malgrado tutto aveva comunque consegnato la sua arma a Keldor in modo che potesse divertirsi a sua volta. Proprio verso l'altro chiss aveva deciso che, in qualche modo, il suo interesse quel giorno fosse quello di rubare la sua pistola. Aveva tante domande per lui come, ad esempio, perché dovesse usare la sua pistola quando lui aveva ben più equipaggiamento di lei. In ogni caso non era il momento do esternare quei dubbi, aveva una sciabola e non aveva paura di usarla, anche perché non doveva fare altro se non finire qualche moribondo... o almeno così credeva.
    Mentre si consumava la tragedia di Keldor lei si era già infilata nella stanza nella quale erano stati spinti i due ai quali aveva sparato. Il primo era stato centrato alla testa e non c'erano possibilità che si rialzasse, il secondo invece... non appena entrata nella stanzetta si rese immediatamente conto di come non fosse più al suo posto. Ebbe appena il tempo di ruotare la testa prima di essere colpita, al volto, da quello che nell'oscurità sembrava essere il braccio armato dello zabrak. Il patto del braccio e dell'arma contro il suo volto su abbastanza potente da costringerla a fare qualche passo indietro, finendo per impattare contro il muro, allentando la presa sulla sua arma.
    La sua mancanza durò solo qualche istante. Per quanto il colpo fosse stato forte e per quanto il suo zigomo destro avesse subito il colpo e lei provasse una buona dose di dolore era ancora più che in grado di combattere. L'altro alzò la mano destra, che impuganava l'arma, contro di lei. Vriska si spostò velocemente verso di lui, abbassando leggermente il capo per provare a rendersi un bersaglio più difficile da colpire, fatto quello puntò contro il busto dell'uomo, affondando di slancio la sua arma nel petto dell'uomo.
    Si era resa conto solo all'ultimo di come l'uomo indossasse la corazza e di come quella sua scelta potesse essere azzardata, non di meno, tuttavia, non aveva molte altre opzioni né, dato il lasso di tempo molto breve nel quale si stava consumando l'azione, la possibilità di modificare la traiettoria del suo colpo.
    Schivare (agilità) CD15: 5
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    Resistenza Danni (costituzione) CD15: 22
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    Armi da mischia CD10: 12
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    Il rumore di Vriska che andava a sbattere contro la paratia della nave, riattivò il senso di autoconservazione del pirata, che si voltò a controllare la situazione, sebbene staccare gli occhi dal cadavere della donna stesa in terra gli fosse risultato più difficile del consueto e senza riuscire a capire perchè. Era come se ci fosse stato un collegamento tra lui e quella donna, solo lei, in effetti, perchè la stessa non gli era nata dall'aver seccato il zabrak.
    In ogni caso, come tutti i problemi di carattere emotivo del chiss, non sarebbe stato affrontato in quel momento e invece posticipato a data da destinarsi. Possibilmente mai.
    Vriska aveva da poco ricevuto un manrovescio in faccia, poco preciso, ma abbastanza per farglielo sentire, pur avendolo incassato alla perfezione, tuttavia l'atto finale doveva ancora consumarsi. La chiss allungò avanti il braccio per un affondo alla bell'e meglio e lo zabrak le si stava già gettando addosso, perciò non aveva molte chance per schivarla, tuttavia buttando il peso tutto verso il piede avanzato, il destro, l'avversario riuscì a non farsi impalare come un salmone sulla griglia: la sciabola, che pure era molto affilata, recise lo strato di spesso cuoio e penetrò di punta di un paio di centimetri a livello del costato, sotto il pettorale sinistro. Il nemico, lasciò cedere il peso della gamba destra, iniziando a scivolare verso terra e da quel lato, ma allo stesso tempo cercò in un ostinato gesto, di affettare il bacino della chiss, allungando al massimo della sua portata di braccio, un fendente.
    Keldor, che si era precipitato in fondo al corridoio, guardava la scena con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate in petto, scuotendo il capo, ma era in verità pronto a seccare anche quel tale, con la pistola di Vriska, fosse stato necessario.
    Ne hai per molto? sbottò, senza curarsi del fatto che avrebbe potuto distrarre lui, ma pure lei. In fondo mettere in pericolo di vita una conspecifica era sempre un valido hobby, specie se poi poteva farle notare che aveva dovuto salvarla lui.

    Se Vriska fosse riuscita a dare il colpo risolutivo a quello scontro, Keldor le avrebbe fatto gesto di seguirlo verso la cabina. Dubitava che ci fosse altra gente a bordo, per due ragioni: la prima era che se ci fosse stato ancora qualcuno in grado di porre in difficoltà i due chiss, avrebbe fatto bene ad approfittarne quando i numeri erano in favore dei padroni di casa; la seconda.... beh, la seconda era che se si concentrava intensamente sull'idea di dover sapere se ci fosse ancora qualcuno di vivo a bordo, qualcosa gli diceva che ora erano soli.
    Ma siccome meglio essere sicuri che morti, fece comunque il bravo incursore e disse a Vriska.
    Tu passa da lì, io controllo la cabina. Se sei morta, avvertimi.
    Qualche minuto più tardi, Keldor poteva essere certo che non fosse rimasto nessun altro a bordo.
    Beh, beh, è stato divertente, no? No, è stato palloso! Pff, erano tutte delle pippe. Almeno hai trovato qualcosa in stiva? chiese a Vriska, quando la rivide. Nel frattempo aveva recuperato la propria pistola dal cadavere della donna, anche se con un certo disagio.
    Tieni, lo scambio è finito. porse la blaster della chiss alla legittima proprietaria, aspettandosi di ricevere indietro la sua bella sciabola.
    Purtroppo niente sopravvissuti voleva dire niente persone da interrogare, ma forse il navicomputer avrebbe avuto ciò che cercavano.
    Certo...
    Bene. Ora... io ho fatto quello che porta in gita le bimbe. Adesso tu, cocca, sei quella che tira fuori dal computer di bordo il posto da cui sono arrivati questi rompipalle. Non dimentichiamoci che eravamo qui per questo. Sì, lo so, lo so, adori andare a spasso con lo zio Keldor ad assaltare navi, e vorresti che questa giornata non finisse più, ma non temere: avremo altre occasioni. E allora magari finirò di raccontarti la storia di quanto sono "simpatici" i chiss.
    Schiva?; CD 15 su agi: 17
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    • Inviato il
      1/3/2024, 20:47
      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 1/3/2024, 21:11
     
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    La sua manovra ebbe successo, anche complice il fatto che l'altro si stava buttando contro di lei e che, quindi, le risultò abbastanza facile sporgersi per affondare la sua arma contro il suo costato. Strinse i denti, osservando la sua arma che affondava per diversi centimetri nel petto del suo avversario. I suoi occhietti rossi rimasero su di lui ancora un po', guardandolo con un leggero odio che, tuttavia, più che essere rivolto allo zabrak sembrava essere principalmente rivolto a tutta quella situazione nella quale, suo malgrado, si trovava.
    Lo zabrak non si diede per vinto, provando a colpirla di nuovo con un attacco al bacino. La posizione nella quale si trovava la chiss le rendeva difficile, se non impossibile, schivare il colpo che, infatti, impattò contro di lei strappandole un leggero gemito di dolore senza, tuttavia, produrre dei veri danni. Strinse il pugno sinistro nel tentativo di impattare con il pugno sinistro contro la faccia dell'alieno, nel tentativo di farlo cadere a terra e, così facendo, toglierselo di dosso.
    L'arrivo di Keldor la distrasse leggermente, costringendola ad inquadrare la figura del chiss portatore di chaos. Osservò lo zabrak, poi si ritrasse nel tentativo di estrarre l'arma e lasciarlo al suo destino, agonizzante a terra. Non era morto ma non le interessava troppo, non al momento.
    Rivolse la sua attenzione di nuovo verso Keldor, osservandone le fattezze quasi a voler valutare il suo status mentale e se fosse ferito, con l'unico interesse volto ad assicurarsi che l'uomo non risultasse un peso per la sua già fragile pazienza. Controllato il suo stato si avviò a perquisire il resto della nave, non prima di aver gettato uno sguardo alla stanza e aver bloccato la porta dietro di lei in modo che lo zabrak avesse tutto il tempo di morire da solo, in pace, senza che qualche scocciatore venisse a dargli fastidio.
    Era infastidita per qualcosa, più del solito, tanto che non commentò ne disse nulla all'altro chiss, limitandosi a uscire e dirigersi nella zona della nave che l'altro le aveva assegnato. Come previsto non c'erano altre persone a bordo, gli unici passeggeri della nave ora giacevano morti o moribondi a terra.
    Tornata dall'ispezione della nave comunicò la lieta notizia al chiss 《nulla di interessante》 disse pensierosa dopo il suo giro di ispezione 《non sembra esserci nulla di valore a bordo, se è quello che stavi cercando di chiedermi》 nonostante tutto continuava a mantenersi estremamente simpatica 《ma del resto non erano pirati, erano qui per te e per quella strano manufatto che hai deciso di distruggere》 a differenza del chiss lei non aveva alcuna intenzione di specificare chi avesse avuto l'idea di farlo saltare in aria.
    Riprese la sua pistola blaster, riconsegnando la sciabola a Keldor, poi si avvicinò al computer in modo da mettere le sue manine sui sistemi della nave e ottenere maggiori informazioni sullo status dei sistemi e, soprattutto, per entrare nei log del navcom e visualizzare le informazioni sui salti iperspaziali e sulle rotte precedenti allo sfortunato incontro con Keldor 《da dove pensi che vengano?》 chiese, forse per ammazzare il tempo.
    Schivare (agilità) CD10: 9
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    • Inviato il
      5/3/2024, 06:34
      Celebridan
    Danni (costituzione) - eventuali: 12
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    • Inviato il
      5/3/2024, 06:34
      Celebridan
    Arti marziali CD10: 2
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    • Inviato il
      5/3/2024, 06:34
      Celebridan


    Edited by Celebridan - 5/3/2024, 06:52
     
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    Keldor era troppo impegnato a pensare ad altro, per rendersi conto che il corpo dell'ultimo pirata respirava ancora, nel momento in cui Vriska l'aveva rinchiuso nel dormitorio e ciò era un bene, per lo zabrak, altrimenti il chiss l'avrebbe certamente importunato con le sue domande, fino a fargli scegliere un più rapido metodo di perire e tagliarsi la gola. Allo stesso modo, non si accorse della leggera ferita dell'altra chiss, perchè, insomma, chissene frega, non era morente, questo bastava.
    CITAZIONE
    《non sembra esserci nulla di valore a bordo, se è quello che stavi cercando di chiedermi》

    Ma figurarsi se poteva esserci qualcosa di valore! L'unica cosa da fare con una carretta come questa, è smontarla pezzo per pezzo e rivendere le componenti separatamente ad un ferramenta. Se fondiamo tutto, ci guadagnamo di più! No, no, io parlavo di gadget! Trofei, oh, insomma, qualche bel ricordino del tuo primo abbordaggio. Che ne so, un calendario di Hot-Twi'leks, un pacchetto di caramelle alla puffragola in edizione limitata, un paio di mutande leopardate col pelo che cambia colore se le accarezzi contromano! esclamò, elencando punto per punto ogni ricompensa sulla dita dela mano destra.
    Credo che dovrò toglierti una stellina per questa mancanza di prospettive... la fissò con serietà, allungando il pollice appena ciucciato, verso la fronte della giovane, con l'idea di poggiarglielo al centro e poi strofinare con forza, per cancellare l'adesivo immaginario che le aveva regalato qualche minuto prima.
    Ah, sì, il manufatto... Il manufatto che dovevo portare da qualche parte nello Spazio Chiss, quello che aveva la brutta abitudine di parlare nella testa della gente, quello che tu hai fatto esplodere. Quel manufatto?
    Non aveva intenzione di dire che era tutta colpa sua, perchè certo lui era padrone delle proprie decisioni e non poteva dare alla piccola chiss il merito di averlo manipolato, ma se non le avesse fatto credere che lo pensava, poi si sarebbe sentita triste, no?
    CITAZIONE
    《da dove pensi che vengano?》

    E come dovrei fare a saperlo? Ma lo sai quanta gente ha cercato di uccidermi? Ora, generalmente lo fanno per altri motivi, ma ho ben altro da fare che non tracciare tuti quelli che si vogliono fare una poltrona di pelle blu. sbottò, tuffandosi sulla sedia del co-pilota e accavallando le caviglie una sull'altra, a gambe stese, sopra il quadro comandi.
    Il fatto che fossero tutti zabrak, tranne la donna, mi dice che forse vengono da Iridonia, ma loro non hanno una società matriarcale e questi erano davvero insistenti con la faccenda della "madre". Magari erano solo tre fratelli scappati dal circo che si sono portati dietro una puttana da dividere. I soldi per una ciascuno non ce li hanno.
    Mentre Keldor blaterava cose, Vriska avrebbe potuto trovare tutto ciò che cercava nel pc di bordo, scoprendo pure che alcuni sistemi erano tornati online, come gli scudi, altri erano fritti e non sarebbero stati operativi, prima di passare da un buon meccanico. Dato che nessuno aveva badato a nascondere le coordinate degli ultimi viaggi, fu semplice capire che erano passati da Ryloth, lo stesso loro punto di partenza, tuttavia prima del pianeta dei twi'lek c'era stato Dathomir. Quello era il punto di origine.
    Quindi? Non dirmi che dovrò resuscitare qualche cadavere, per avere informazioni.
     
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    Keldor aveva la grandissima capacità di darle sui nervi ogni volta che le sue frasi non si concludevano in pochi secondi... o meglio, in realtà le dava sui nervi anche quando parlava per meno di pochi secondi ma il senso generale era anche le desse fastidio in modo proporzionalmente maggiore ogni volta parlava per troppo tempo 《non capisco perché mai a questa galassia interessino così tanto le twi'lek, soprattutto considerando come costi meno farne spogliare una che comprare un loro calendario》 era razzista verso le twi'lek? Per spezzare una lancia in favore di Vriska era razzista un po' con tutte le razze che non fossero la sua, per quanto lei amasse sostenere come non fosse lei a essere razzista quanto più gli altri ad essere inferiori.
    Prese un altro profondo sospiro facendo appello a tutta la proverbiale pazienza dei chiss 《oh beh》 commentò 《in tal caso...》 i suoi occhi continuavano a essere puntati sullo schermo del sistema di bordo 《mi prenoto il generatore di scudi... sono certa che un meccanico bravo come te non avrà difficoltà a scambiarli. Prendilo come un regalo e una iniziazione alla pirateria》 forse stava solo facendo del sarcasmo ma, non di meno, il suo tono e la sua espressione apparivano seriosi 《come il nostro primo incontro ha dimostrato》 disse 《questa parte della Galassia è piena di pessimi soggetti pronti ad approfittare della buona volontà altrui, tanto vale andare in giro ben protetti》 perché, in fin dei conti, anche lei si stava adeguando a quella vita, sarebbe stato abbastanza sciocco non approfittare degli scudi dell'altro dynamic per potenziare un po' la sua nave che, seppur mantenuta in perfetto ordine, aveva comunque un deficit abbastanza importante in quanto a sistemi difensivi e offensivi 《non è colpa mia se qualche cultura primitiva ha pensato che parlare nella testa di un chiss fosse un buon modo per salvaguardare l'integrità di un suo prezioso manufatto, no?》 il suo rapporto con l'arte era abbastanza complesso, per certi versi le piaceva ma forse la sua mente, definita arida da alcune malelingue, faceva fatica a comprenderne tutte le sfaccettature.
    Era ancora immersa nella lettura dei dati quando Keldor tornò a importurnarla. Rivolse gli occhi verso di lui, fissandolo per diversi secondi per poi scendere lungo il suo corpo finendo per osservare, sempre con un certo fastidio, le sue gambe 《vuoi farlo tu?》 commentò infastidita e con l'aria vagamente imbronciata 《in ogni caso no, mi dispiace rovinare la tua fantasia a sfondo sessuale ma vengono da Dathomir》 informazione che a lei non faceva né caldo né freddo.
     
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    《non capisco perché mai a questa galassia interessino così tanto le twi'lek, soprattutto considerando come costi meno farne spogliare una che comprare un loro calendario》

    E' una nota di gelosia quella che odono le mie orecchie? commentò il chiss con tono carezzole, sbattendo le ciglia con il mento appoggiato sopra i dorsi delle mani unite e posti a mo' di davanzale, per incorniciare il suo bel visino barbuto.
    Forse ti hanno che la battaglia vale più della conquista. Purtroppo vedi, nella maggior parte dei casi la gente non ha il tempo per la battaglia, quindi preferisce arrivare direttamente alla conquista. E meno costa, meglio è. Ma tu questo non lo dovresti sapere, no? O hai già pagato per vedere una twi'lek nuda? sorrise allusivamente e con non poca soddisfazione. Già, perchè se quella non era una confessione sui propri gusti sessuali, allora era sarcasmo... e il sarcasmo pareva in rapidissima ascesa, nella chiss, come il pirata le aveva fatto notare. Una vittoria in ogni caso.
    A questa galassia piace moltissimo lo schiavismo. aggiunse un po' più seriamente, dopo essersi goduto la reazione o risposta di Vriska.
    E i twi'lek sono disposti a venire incontro a queste esigenze. Però sotto altri punti di vista sono dei ribelli! Le guerre civili sono quasi sempre in corso sul loro pianeta. Gli va bene vendere le figlie e le madri per il mercato del sesso, però non gli va bene farsi governare da qualcun altro. andò avanti, probabilmente più per conto proprio, che ascoltato, di fatto era come Vriska non fosse nemmeno più lì.
    Dicono che i lekku che hanno sulla testa, contengano pezzi del loro cervello. Evidentemente gli si è spappolato a forza di usarli per fare le seghe alla gente! arricciò il labbrio in un moto di disgusto. La faccenda dei twi'lek gli era rimasta sullo stomaco da anni. Un popolo come quello, così contradditorio, sarebbe stato meglio al servizio di una potenza straniera, ma forse l'indipendenza politica era l'unica dignità che gli restava e non volevano separarsene. Bah, peggio per loro. Si era stufato di cercare di mettere sale in zucca in quella gentaglia, per accontentare il proprio spirito di rivalsa contro la schiavitù, non ne valeva la pena, non senza qualcuno che lo lodava per il tentativo.
    CITAZIONE
    《mi prenoto il generatore di scudi... sono certa che un meccanico bravo come te non avrà difficoltà a scambiarli. Prendilo come un regalo e una iniziazione alla pirateria》

    Il cambio di argomento era cosa gradita, non gli piaceva parlare di politica, tirava fuori il suo lato più guerrigliero e quando succedeva, qualche stazione spaziale repubblicana andava a fuoco.
    Ah, vorresti quella ciofeca? Pff, vabbè, in effetti a te potrebbe servire, ma io non mi abbasso ai lavori di manovalanza... scosse la mano destra mollemente in aria, come a scacciare via un moscone.
    Ho dei droidi apposta per quello, in stiva. Se ti arrangi a tirare giù tutto, te li presto. chiuse così il discorso.
    In effetti aveva 5 pit-dum stipati sulla nave, ma non li aveva mai usati e non sapeva nemmeno perchè li avesse comprati, anche se poteva immaginarlo: c'era un macchinario di piccole dimensioni, per la produzione di medicinali e sostanze, nella stiva. Probabilmente aveva preso i droidi assieme a quello, per qualche piano che non aveva più messo in atto, o magari li aveva rubati, non poteva ricordarlo.
    Qualunque fosse la ragione per la presenza dei piccoli robot, lui non aveva intenzione di usarli, per il semplice fatto che non sapeva come fare e odiava qualunque cosa fosse fatta di latta, compresi gli strumenti tecnologici. I chiss di per sè erano degli entusiasti delle nuove tecnologie, ma non lui. Anche se i droidi non esistenvano nelle Regioni Sconosciute e nella Chiss Ascendancy probabilmente Vriska li aveva addocchiati subito, come qualsiasi bravo chiss a caccia di tecnologie straniere.
    CITAZIONE
    《come il nostro primo incontro ha dimostrato, questa parte della Galassia è piena di pessimi soggetti pronti ad approfittare della buona volontà altrui, tanto vale andare in giro ben protetti》

    Hai ragionissima! sbattè il palmo sinistro sul bracciolo della poltroncina.
    Gentaglia di tutti i tipi! Per fortuna io ne incontro pochissimi! esclamò.
    CITAZIONE
    《in ogni caso no, mi dispiace rovinare la tua fantasia a sfondo sessuale ma vengono da Dathomir》

    Finalmente la risposta era arrivata. Un luogo e delle coordinate: Dathomir. Quel pianeta non gli diceva nulla, ma era certo che l'avrebbe trovato in fretta con la sua ricetrasmittente holonet.
    E così saprò che cosa sta succedendo con quelle voci nella testa e...
    E l'idea di riavere Aola'vrei era molto allettante, ma gli dava anche una brutta sensazione. Magari era tutto un inganno, magari no. Una cosa però era certa: qualcosa era capitato da quando quello stregone sith l'aveva preso di mira assieme a Jax e se avesse continuato ad ignorare lo svolgersi degli eventi, questi gli sarebbero piombati addosso inaspettatamente, come un peto silenzioso all'odore di uova marce.
    Gaurdò Vriska di sottecchi.
    Voleva davvero portarla con sè in quel viaggio?
    Beh, non vuoi rimanere da solo e Raqquill è una mediocre compagnia. Mh... come dialoghi siamo lì, lei è solo più alfabetizzata.
    Rimase indeciso per un po' prima di prendere la sua decisione.
    Ti riporto su Ryloth. Questo Dathomir va nella mia lista dei prossimi posti da evitare eeeee... ma li hai smontati quegli affari? Su, che dobbiamo ripartire, ho fame!
    Se su quel pianeta c'erano altri force-user come la femmina pallida, o zabrak corazzati e più cazzuti di quelli, allora era meglio andare a prendere il kordan e portarselo dietro, avrebbe fatto tempo dopo a recuperare anche la chiss per assistenza informatica e alla guida, nel caso in cui ci fossero state altre navette ad aspettarli.
    Era il momento di organizzarsi.
     
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    《i chiss non sono gelosi》 disse 《in primo luogo perché non è nella nostra natura》 quasi come se Keldor fosse altro 《ed in secondo luogo perché non c'è nulla di cui essere gelosi, i twi'lek sono l'ultima delle razze che potremmo invidiare》 commentò, forse anche un po' piccata, mentre si distoglieva lo sguardo per portarlo sul resto della cabina di pilotaggio, osservando quell'ambiente senza alcun interesse, evidentemente senza che nulla catturasse il suo occhio.
    Ascoltò le parole di Keldor senza dire nulla fin quando non ebbe finito 《non sapevo fossi un esperto di twi'lek, sei davvero un uomo dalle mille potenzialità》 commentò con quella che voleva anche essere una punta di leggero sarcasmo mentre, nel frattempo, i suoi occhi tornavano ad osservare, forse anche giudicare, Keldor.
    Prese un profondo respiro quando senti il suo commento sugli scudi, alzando subito dopo le spalle 《purtroppo non ho nessun contatto governativo, devo accontentarmi di questi a meno che tu non voglia lasciarmi quelli della Good Choice che, immagino, siano tutto tranne che il frutto del tuo onesto lavoro》 in poche parole lo stava velatamente accusando di aver rubato gli scudi a qualcuno.
    Se non altro Keldor le accordò la possibilità di utilizzare i suoi Droidi. Ah... i droidi, erano una tecnologia davvero interessante e, per certi versi, erano in grado di aiutare non poco lo sviluppo di una civiltà. In tal senso, ancora una volta, faceva non poca fatica a comprendere come mai in quella parte della Galassia quasi nessuno avesse capito i crismi e l'importanza dell'utilizzo di tali strumenti. Ma chi era lei per giudicare? Una chiss. Nessuno.
    Mantenne per qualche secondo gli occhi su Keldor 《non vuoi aiutarmi?》 perché, in fin dei conti, nemmeno lei era un tecnico specializzato nell'uso di quei droidi 《credevo volessi farmi un regalo per avermi condotta con te durante il mio primo abbordaggio》 gli fece notare gonfiando ancora una volta il petto, perdendosi poi in un sospiro più profondo degli altri. In ogni caso quegli scudi le avrebbero davvero fatto comodo, erano un buon upgrade rispetto a quelli che possedeva in quel momento, un upgrade che, soprattutto, non avrebbe dovuto pagare. Dettaglio da non sottovalutare soprattutto tenendo conto di come, a conti fatti, nella maggior parte dei casi quella parte della Galassia sembrava avere una strana prediilezione per la materialità e per il denaro.
    Le successive parole dell'uomo le fecero increspare le sopracciglia 《vuoi davvero scappare così?》 chiese 《mettere Dathomir nella tua lista di pianeti da evitare dubito che potrà esserti di qualche aiuto quando quando torneranno》 altri aggressori 《e, dato il tuo caotico stile di vita, è solo questione di tempo prima che riescano a colpirti quando sei impegnato a fare altro》 ancora una volta, per quanto non apprezzasse Keldor, doveva comunque ammettere che l'altro fosse pur sempre un chiss e che, come tale, doveva essere trattato. In fin dei conti anche il peggior chiss era sempre meglio del migliore degli alieni che potevano incontrare in quella parte della Galassia.
    Scosse la testa alla sua domanda sull'esser pronta. Non lo era, anche perché le sue capacità di meccanico erano abbastanza scarne e, soprattutto, ridotte allo stretto necessario per permettere alla sua nave di rimanere conforme agli standard militari dell'Ascendenza Chiss.
     
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    《non sapevo fossi un esperto di twi'lek, sei davvero un uomo dalle mille potenzialità》

    Io sono un esperto di tutto, cocca. ignorò volutamente la nota di sarcasmo, per fare il galletto, più per rimanere nel personaggio, che per la necessità di pavoneggiarsi.
    CITAZIONE
    《purtroppo non ho nessun contatto governativo, devo accontentarmi di questi a meno che tu non voglia lasciarmi quelli della Good Choice che, immagino, siano tutto tranne che il frutto del tuo onesto lavoro》

    A quelle parole, Keldor si voltò con un'espressione di oltraggio: gli occhi spalancati e la mano destra appoggiata sul petto, la bocca tesa in una linea sottile e le narici frementi.
    Tutto quello che possiedo è frutto di onesto lavoro! Onestissima pirateria! esclamò ad indice alzato in aria.
    Io non ho bisogno di contatti governativi, io me le guadagno le cose. Anche se, diciamocelo, ci metterei cinque minuti a convincere chiunque siano i tuoi superiori che ti serve una nave migliore... così come che non vale la pena tenerti sul libro paga. Ma ti pagano, poi, per fare finta di essere una criminale, o è tutto frutto del tuo amor di patria? ghignò.
    Sebbene non avesse mai avuto la certezza di cosa ci facesse di preciso Vriska, che conosceva come Liya, in quella parte di Galassia, da subito gli era stato chiaro che non ci volesse restare e che fosse fresca di accademia militare. Queste sue ultime implicazioni su "contatti governativi" confermavano una buona dose di teorie, tuttavia Keldor non insistette: non gli interessava davvero quali erano i suoi affari con chiss e Leviathan e chiuque altro incontrasse mentre non lo accompagnava in gitarelle con abbordaggi per contorno.
    CITAZIONE
    《non vuoi aiutarmi? credevo volessi farmi un regalo per avermi condotta con te durante il mio primo abbordaggio》

    A quelle parole il sorriso storto sulle labbra del pirata si allargò. Se non andava errato, la piccola chiss stava cercando di persuaderlo ad assisterla nella delicata operazione. Non era male, a parole, ma detto con quel muso lungo e lo sguardo spento, non era particolarmente convincente. Forse in futuro avrebbe imparato a fare buon viso a cattivo gioco, il che significava, per lei, non insultare la gente con lo sguardo. Fino a quel momento, però, aveva davvero poche possibilità di convincere qualcuno, men che meno uno come Keldor.
    Credo tu ti sia scordata che stai parlando col pirata brutto e cattivo. rispose mellifluo, dopo essersi umettato le labbra con la punta della lingua, il sorriso ancora a increspargli gli angoli della bocca.
    Non ti preoccupare, capita a tutti. Fa parte del gioco. aggiunse.
    Era vero: essere irritante, fastidioso, parlare a vanvera, ma cercare in tutti i modi di sembrare amichevole e di volerlo essere, alla fine faceva sempre quell'effetto sulle persone. I suoi interlocutori finivano col dimenticarsi di avere a che fare con uno spietato assassino, che non erano amici e che in qualsiasi momento l'incontro sarebbe potuto terminare in un mare di sangue. Aveva sempre funzionato così, per Fisher e ora anche al suo clone veniva naturale come respirare. La differenza tra Fisher e Keldor era che il primo alla fine avrebbe davvero accoltellato Vriska, non appena non più utile, lasciandola su un marciapiede, o a morire in mezzo allo spazio infinito. Quello era Fisher, il pirata. Ma Keldor... beh, Keldor aveva ormai imparato da tempo che per quanto simili, entrambi erano le loro persone. Aveva impiegato anni per trovare la propria identità e anche se ancora la ricerca non era finita e forse non lo sarebbe mai stata, sapeva di non essere un assassino come il progenitore. Un sacco di persone avrebbero avuto da ridire, se non fossero state già morte accoltellate da un pezzo, eppure era così. Keldor non si sarebbe mai disfato di Vriska, o di chiunque altro, in maniera così brutale, solo perchè non li voleva più. La chiss, d'altrocanto, chissà... Era piuttosto convinto che, a parti invertite, non avrebbe avuto troppi scrupoli nell'eliminarlo. Era questo che insegnavano ai chiss, dopo tutto: niente prigionieri, nessun testimone. Non che la cosa lo preoccupasse, era qualcosa che dava per scontato, ormai.
    I pit-dum sono tutto ciò che ti offro. Conoscevo un meccanico, ma mi ha seccato e alla fine ho seccato lui. Se tu non hai un amico che smonta cose, allora direi che ti dovrai accontentare e ringraziare sentitamente per il favore. chiuse il discorso. Non aveva intenzione di dirle che non capiva niente di meccanica e informatica.
    CITAZIONE
    《vuoi davvero scappare così?》

    Ascoltò tutte le rimostranze, poi sbuffò e roteò gli occhi al cielo.
    Non sto scappando. Mi sto organizzando. Mai sentito parlare di "ritirata strategica"? E poi non è nemmeno una ritirata! E' semplicemente un'assenza di avanzata! sbottò con voce stridula.
    Mentre tu eri impegnata a giocare al dottore con gli zabrak, io ho avuto a che fare con una tipa force-user e di questi tempi non ne abbondano. Prima mi rincorre un Sith, poi trovo un holocron nel suo scantinato degli esperimenti, lo distruggo e sbucano tizi che continuano a parlarmi nella testa. andò avanti, gesticolando animatamente.
    Così, a naso, direi che il rischio di incontrare altri utilizzatori della Forza è altino e se non sono delle pippe come questa qui, allora è meglio non andargli a bussare a casa con sandali e calzini! Primo: perchè è terribilmente fuori moda. Secondo: perchè ho visto il genere di cose che possono fare e a meno che tu non abbia un raggio della morte tra le poppe, direi che mi serve supporto per andare a raderli al suolo. Comprendi? Ora, se non ti va di tornare a Ryloth, posso sempre lasciarti qui a smontare la roba e venirti a caricare dopo. Come vuoi, cocca.
    Se a quel punto Vriska avesse espresso il desiderio di essere lasciata là e ripresa dopo, Keldor sarebbe andato a prendere Raqquill su Ryloth. Almeno al suo ritorno i pit-dum avrebbero dovuto finire di smontare gli scudi e così Keldor avrebbe potuto caricare tutto in stiva e far conoscere il kordan alla chiss. Quello era un incontro che non voleva perdersi.
    Ovviamente prima di lasciarla, avrebbe ridato un colpetto di laser ai motori, coi cannoni della Good Choice, giusto per essere sicuro che lei non se la svignasse con Dynamic e pit-dum. Lui l'avrebbe fatto.

    Se invece Vriska avesse avuto altro da aggiungere, beh, si sarebbe visto. Di certo però smontare gli scudi avrebbe richiesto alcune ore e se fossero rimasti lì entrambi, Keldor avrebbe dovuto trovare modi per passare il tempo.
    Aveva già splendide idee, idee cui sicuramente Vriska avrebbe preferito una morte lenta e dolorosa.
     
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    Ascoltò le parole di Keldor abbozzando un sorriso 《si, questo era già abbondantemente chiaro》 ammise, trattenendo un leggero sorriso, sentendo le parole del chiss con le quali affermava di essere un esperto di tutto. Non disse nulla, forse perché aveva già abbondantemente commentato sull'argomento o forse solo perché aveva finito gli insulti creativi da rivolgergli.
    L'argomento governo chiss invece era più delicato, tanto che gli rivolse uno sguardo abbastanza serio, giudicante, continuando poi a parlare dell'argomento mantenendosi tuttavia molto vaga 《è ovvio, il governo dell'Ascendenza mi paga per perdere tempo con gente come te》 commentò 《notoriamente questa è una delle attività》 la pirateria 《in cui i chiss sono qui portati, chi non vorebbe sobbarcarsi questo genere di missione?》 non aveva mai fatto mistero del fatto che non le piacesse poi molto la vita in quella parte della Galassia, non era riuscita mai ad apprezzare nulla di quella vita e con buona probabilità non lo avrebbe mai fatto, tuttavia gli ordini erano gli ordini e lei sarebbe rimasta fin tanto che ce ne fosse stato bisogno.
    Una cosa che ancora non era mai riuscita a togliersi era quel muso lungo che la accompagnava giorno e notte, indipendentemente dalla situazione, e che accompagnò anche lo sguardo che rivolse a Keldor quando lo sentì autodefinirsi come un pirata sporco e cattivo 《se non altro la consapevolezza di se stessi e dei propri limiti è il primo passo per un cammino di elevazione morale e intellettuale》 si limitò a commentare spostando il musetto verso Keldor, osservandolo con un'occhiataccia, forse derivante dal fatto che si fosse rifiutato di aiutarla o forse solo per via della sua condizione di pirata che, in quanto tale, meritava di essere disprezzata.
    In ogni caso aveva imparato a non insistere troppo, soprattutto perché Keldor sembrava rappresentare una fonte di caos non indifferente che, come tale, una volta agitata era difficile da controllare e, ancor prima, era difficile da anticipare nelle decisioni. Non poteva dire di conoscerlo bene, anzi... nonostante il chiss parlasse tanto, troppo per gli standard di Vriska, non era ancora riuscito a darle nessuna informazione certa che permettesse di decifrare le cause di quel suo comportamento. O meglio, in passato qualche storia gliela aveva raccontata... il problema è che dette storie finivano quasi sempre con essere in contrasto con versioni successive del racconto e altri aneddoti.
    Sospirò, comprendendo che forse non era il caso di insistere 《vada per i droidi》 creature, ammesso che potessero e dovessero definirsi come tali, i droidi. Non ne aveva mai visti molti da quando era lì, Acca era una dolce eccezione, ma l'avevano sempre affascinata 《possiamo anche portarla a terra》 disse riferendosi alla nave che avevano conquistato 《sarà più semplice fare lo scambio con i sistemi di difesa della mia》 sempre con molta calma, flemmetica, tipica della chiss che non sembrava avere molta fretta.
    Le successive parole del chiss catturarono la sua attenzione... ovviamnete in negativo ma, per una volta, senza che il chiss ne fosse davvero in qualche modo responsabile. Socchiuse gli occhi per qualche istante, riflettendo. Non aveva mai avuto, davvero, a che fare con dei force user ma aveva sentito delle storie su di loro. Aprì la bocciccia per commentare, forse per fare una domanda, ma cambiò idea poco dopo, come se qualcosa l'avesse improvvisamente spinta a cambiare i suoi piani.
    Quel qualcosa, forse, erano state le parole del pirata. L'idea di avercelo ancora intorno era decisamente poco allettante per lei 《lasciami qui insieme ai droidi, basta che non ti dimentichi di me》 commentò, con un piccolo velo di sarcasmo, prima di distogliere lo sguardo dal chiss per portarlo su quella che, per le successive ore, sarebbe stata casa sua.
    Le piaceva l'idea di avere a che fare con dei force user? Nemmeno per idea, soprattutto perché non aveva con se buoan parte del suo equipaggiamento, di non meno però si trattava di una possibilità unica per scoprire di più sulla loro natura.
     
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    Lo sai... Hai raggiunto una percentuale di sarcasmo del 98%. Sono o non sono un bravo mentore? Certo, dobbiamo ancora lavorare sulla qualità dei commenti, ma l'intenzione fa già metà del lavoro! fu la sua solo risposta a tutti gli insulti velati della spia chiss.
    C'era solo una frase che meritava una risposta extra ed era quella sui "limiti" del criminale.
    Mmm, sì, sì, hai ragione, sono davvero limitato. Ho proprio bisogno dell'aiuto di una come te per elevarmi. Dai, elevami tutto. Partiamo dall'aspetto pratico, che poi viene anche quello morale e spirituale. ghignò sbattendo velocemente le ciglia, per poi farle l'occhiolino con la punta della lingua che sbirciava tra le labbra semischiuse.
    CITAZIONE
    《possiamo anche portarla a terra》

    Sarebbe una perdita di tempo. Non ho voglia di guidare quella roba fino a terra. Poi tanto la tua nave dobbiamo andarla a prendere, a meno che tu non abbia un controllo remoto. Nah, portiamo via gli scudi.
    L'alternativa di Vriska era perfettamente valida, ma solo ammesso di avere tempo a disposizione e lui non ne era convinto. Non sapeva se la Dynamic sarebbe stata in grado di fare un salto, non aveva controllato le diagnostiche, per il semplice fatto che molti dei sistemi erano ancora offline. C'era pure il rischio di essere lasciati a piedi e metà strada e doversi comunque fermare per recuperare gli scudi. Non essendo un meccanico, Keldor non poteva sapere se fosse o meno il caso di spostare quella nave, perciò meglio farla a pezzetti.
    Allora è deciso. Diveriti mentre non ci sono e concentrati su quell'elevazione, me l'aspetto, ormai. le fece il segno delle pistole con pollici ed indici di entrambe le mani, poi si avviò verso il portello d'uscita e la sua nave.
    Di lì a poco avrebbe organizzato i pit-dum, premendo il pulsante di accensione (non senza aver imprecato per molti più minuti del necessario, per trovarlo) e ordinando loro cosa fare.
    Smontante gli scudi di quella Dynamic e imballateli per il trasporrto. Capito?
    Uno dei robottini tentò una risposta, ma prima che il suo processore potesse elaborarla, si beccò un calcione del didietro metallico, che mandò lui avanti col gruppetto nel suo compito e Keldor a maledire interiormente quell'idea del cazzo.
    Ahi...
    Una volta lasciati loro e la chiss, il pirata si preparò a sganciarsi dalla vecchia carretta, sparare un colpo di cannoni laser ai motori della nave arenata, per sicurezza, e -una volta portatosi in traiettoria con l'iperlane più vicina- fare il primo salto verso Ryloth. Sarebbe tornato diverse ore dopo con i rinforzi.
    [...]

    E così ho trovato Liya. Hei, di casaaa?
    Se tutto fosse stato come l'aveva lasciato, Keldor avrebbe approcciato nuovamente il Dynamic, stavolta con Raqquill completamente equipaggiato, al suo fianco.
     
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    Strinse i denti alle parole di Keldor, prese un profondo sospiro roteando gli occhi verso il cielo, esasperata. Non disse null'altro, limitandosi a guardare l'uomo con l'aria di chi sembrava sul punto di compiere un massacro... ovviamente i suoi intenti omicidi rimasero confinati esclusivamente alla sua mente e, soprattutto, al suo sguardo.
    Mantenne gli occhi su di lui 《la tua unica fortuna》 con me 《è che tu sia un chiss》 si limitò a bofonchiare senza aggiungere nient'altro alla conversazione, già abbastanza seccata di aver dovuto sopportarr le battute del chiss per così tanto tempo.
    Rimasta sola si dedicò anima e corpo a fare quello che sapeva fare meglio: dirigere il lavoro dei droidi sbraitando ordini a destra e a manca in modo da preparare gli scudi al trasporto sulla nave del chiss e, successivamente, a bordo della sua nave. O almeno così sperava, sperava perché con il chiss non poteva mai essere sicura di nulla e non era nemmeno certa che avrebbe effettivamente potuto mettere le mani sugli scudi. Esisteva, nella sua testa, la possibilità non remota che Keldor finisse con il decidere che gli scudi fossero i suoi in quanto presi dai suoi droidi. Era un rischio che non avrebbe voluto correre ma che avrebbe dovuto correre considerando come, a conti fatti, quei droidi erano l'unica speranza per lei di mettere le zampine su quegli scudi.
    Ad accogliere il chiss al suo ritorno non c'era una Vriska sorridente, quella sarebbe stata la vera notizia, forse, ma una Vriska tutto sommato molto poco contenta, che osservava l'uomo con l'aria tipica di chi non sprizzava certamente felicità dagli occhioni 《mi hai lasciata qui》 commentò 《praticamente alla deriva》 perché il malfidato aveva sparato ai motori della nave prima di andarsene 《a dire la verità sono anche sorpresa che tu sia tornato》 perché no, in fondo non era nemmeno molto sicura che il chiss si decidesse davvero a tornare.
    Spostò poi lo sguardo verso Raqquil, squadrandolo da capo a piedi con la classica aria da chiss colma di curiosità invadente, senza nemmeno rendersi conto di quanto potesse sembrare invadente o poco delicata.
     
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    Mh. fu il grugnito di risposta di Raqquill alla mitraglietta di parole che Keldor gli aveva riversato addosso. Non aveva capito nemmeno la metà e avrebbe preferito che il chiss stesse zitto, ma comprendeva la sua natura rumorosa come quelli degli uccelli tropicali di Dantooine e sapeva filtrare tutti i suoni che non comprendeva, in attesa di ordini sensati.
    CITAZIONE
    《mi hai lasciata qui, praticamente alla deriva. A dire la verità sono anche sorpresa che tu sia tornato》

    Ma che dici? Noi siamo una squadra, e la sua squadra non si abbandona, non è vero, Beasty, mio besty?
    Il pirata fece il gesto di tirare una pacca all'immenso gorillone rosso, ma poi il gesto si fermò a mezz'aria. Se c'era qualcuno che Keldor non ameva toccare era proprio Raqquill e non tanto per l'odore, che comunque sarebbe stato sufficiente per far desistere i più coraggiosi avventurieri, ma più che altro perchè, beh... era enorme, brutto e cattivo e il fatto che fosse ciecamente fedele a lui, non rendeva Keldor più propenso a mettere alla prova la sua pazienza. Paura? Pff! Ma non dicamo stupidaggini! Poteva ucciderlo in qualsiasi momento e lui nemmeno se ne sarebbe accorto, no, è che non si sentiva a suo agio a toccarlo. Chissà lui che cosa poteva capire, manco mai che la prendesse come una sfida alla lotta, o peggio.
    Mh. grugnì un po' più cupamente di prima, senza smettere di fissare Vriska: dal momento in cui ce l'aveva avuta sotto gli occhi l'aveva squadrata da capo a piedi più o meno con la stessa eleganza che stava utilizzando lei per studiare il colosso corazzato.
    Se qualcuno avesse potuto leggere nel suo animo avrebbe potuto capire che stava pensando alla twi'lek, perduta dopo Lorta e mai più ritrovata e del tradimento di Jared. La perdita della piccola twi'lek era stata particolarmente dura per il kordan, che già aveva perso la sua famiglia originale e tendeva a prendere a cuore la sicurezza del membro più indifeso del gruppo.
    Keldor guardava i due che si studiavano, un mezzo ghigno in volto.
    Bhe, Liya, Raqquill, Raqquill quella è Liya. E' la nostra compagna in questo viaggio e finora si è comportata bene, anche se non fa ancora parte della famiglia, le daremo il beneficio del dubbio e la nostra tolleranza. Comprendi?
    Uhm.
    Lei non si mangia, non finchè non lo dico io.
    Capito.
    Sistemate le formalità, il pirata ordinò al bestione di trasportare l'imballaggio in stiva e ai drodii di ancorarlo e disattivarsi là dentro. Non sarebbero serviti, là dove stavano per andare.
    Bene, allora... SI parte. Ma prima... tu vieni così o...? fece riferimentoa all'equipaggiamento della chiss, additandola tutta.
    Forse ho qualcosa che ti può andare. Vieni con me. Non vorrei perdere il copilota, per il ritorno. le fece strada verso la stiva, dove stavano messi da parte alcuni pezzi di armatura leggera appartenuti a Jax Prine e pure altri aggeggi utili, come uno scudo da polso RD e una pistola sonica modificata. C'era anche una spada laser, ma quella beh, dubitava le sarebbe servita.
    Prendi quello che ti serve, ma sappi che è un prestito!
    Una volta sistemata lei, era il momento di seguire le coordinate trovate e recarsi a Dathomir.
    [...]

    Pensavo che come minimo avremmo trovato un comitato di benvenuto.
    Non c'erano astronavi ad aspettarli e il pianeta non mostrava tracce di insediamenti. Forse giusto qualche villaggio. Sapere dove recarsi sarebbe stato impossibile, se solo nuovamente la voce non avesse iniziato a chiamarlo.
    Keldor sapeva dove atterrare e sapeva che sicuramente avrebbe incontrato guai, ma di che tipo, l'avrebbe scoperto all'arrivo.
     
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    L'arrivo di Keldor riportò il caos in quella sua piccola oasi di tranquillità che si era andata costruendo nel corso in cui Keldor era partito per la sua avventura e per andare a recuperare il suo nuovo compagno di avventure su cui Vriska, molto egoisticamente, sperava che Keldor concentrasse la maggior parte, se non tutte, le sue attenzioni.
    Non aveva mai visto un alieno simile a quello e un po', complice sia l'aspetto che il portamento, le faceva abbastanza schifo. Ma non era una novità, tra odori, sguardi e facce a lei facevano un po' schifo tutti gli alieni che aveva il dispiacere di incontrare nel corso dei suoi viaggi per quella parte della Galassia.
    Una nota positiva, perché in effetti c'era una nota positiva in tutto quello, era che, se non altro, sembrava avere poco stomaco per le parole di Keldor e preferiva rimanere in silenzio. Finalmente qualcuno che apprezzava il silenzio quanto lei. Nel profondo del suo cuore sperava che ciò potesse, in qualche modo, frenare la volontà di Keldor di essere fastidioso ma non aveva alcun criminoso ottimismo in merito.
    Allargò le braccia sentendo le parole di Keldor 《sai... non mi era stato detto nulla, mi ero imbarcata per portarti in gita》 un modo gentile per dargli del bambino 《non mi avevano detto che avrebbero cercato di ucciderci e che avrei dovuto accompagnarti. Il resto delle mie cose sono sulla mia nave》 e la cosa triste era che aveva anche un discreto numero di armi tra le quali scegliere, il problema era che si trovavano su Ryloth.
    Ad ogni modo non avrebbe rifiutato l'aiuto di Keldor, pronta a mettere le sue zampine sulla pistola sonica, l'armatura leggera e lo scudo RD 《ovviamente》 sul fatto che fosse un prestito. Dicevano tutti così, eppure...

    L'arrivo a Dathomir fu più tranquillo di quanto potesse immaginare. Spostò lo sguardo su Keldor, battendo le ciglia due o tre volte, osservandolo 《forse c'è》 disse 《ma probabilmente non hanno navi all'altezza di questo nome quindi preferiscono farlo sul punto di arrivo》 commentò con calma 《hai già un piano e un punto di atterraggio? Sarebbe bene bonificare l'aria di atterraggio prima di scendere》 stava suggerendo di bombardare il pianeta? Probabilmente si, ma con stile e in modo molto circoscritto.
     
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