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.Heleghion stava percorrendo il corridoio delle sale di addestramento.
A1-C8 l'aveva avvisato che era arrivato un nuovo youngling e che lo stava mandando da lui.
Il miraluka si fermò davanti a una delle tante porte e l'aprì, entrando nella piccola stanza.
Quella era la saletta che usava sempre per l'addestramento degli youngling. Piccola e riservata, con un illuminazione calda. Per terra c'erano diversi cuscini colorati, ed Heleghion si sedette proprio su uno di questi, aspettando il nuovo studente...
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Fabosh arrivò di corsa davanti a una piccola stanza
"Ci siamo, deve essere questa."
Fabosh fece un lungo respiro e varcò la soglia.
Davanti a lui lo aspettava il gran maestro, seduto a terra, su uno dei tanti cuscini
"Eccomi maestro, scusi per il ritardo. Sono più che pronto per iniziare l'addestramento!"
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Heleghion osservò il nuovo arrivato.
Un umano, biondo, alto e snello. Emanava curiosità e felicità per essere lì. Forse aveva sempre sognato fare il jedi, forse vedeva un suo sogno realizzarsi.
Heleghion gli fece cenno di avvicinarsi e gli indicò uno dei cuscini a terra, invitandolo a sedersi di fronte a lui.
-Ben arrivato al Tempio Jedi.
Io sono Heleghion Narkuss, Gran Maestro dell'Ordine Jedi. Tu sei?-
Il jedi aspettò che il ragazzo gli rivelasse il suo nome, poi proseguì.
-E dimmi, da dove vieni? E soprattutto, perchè sei qui?-
Erano molteplici i motivi che spingevano sempre nuovi ragazzi alle porte dell'accademia, e per Heleghion era molto importante conoscerli.. -
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Fabosh si avvicino, si sedette su uno dei cuscini della sala e incrociò le gambe
"Io mi chiamo Fabosh Kyndrax, figlio di semplici viaggiatori dello spazio, e purtroppo orfano di madre.
Sono nato qui, su Coruscant, dove ho passato la maggior parte della mia vita, ma non vorrei che finisse ancora qui...
Quando viaggiavo con mio padre, ho visto orribili scene, città distrutte, e popolazioni sterminate a causa di criminali e farabutti, quindi decisi che nel mio futuro volevo che si evitassero altre tragedie.
Per farlo ho pensato allora che l'unico modo per realizzare questo desiderio fu di conoscere un potere molto forte, e di poterlo usare per difendere i più deboli, e un giorno magari, essere conosciuto, e che la gente sia felice del mio passaggio.
Questo è tutto."
Fabosh chinò lievemente la testa, adesso aspettava solo l'inizio del suo addestramento.
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Heleghion annuiva mentre ascoltava il racconto del giovane Fabosh. Non era raro che giovani ragazzi volenterosi trovassero nella vita da jedi un modo per fare del bene agli altri. Poi col tempo avrebbero scoperto che l'essere jedi era qualcosa di molto più grande e complesso, ma comunque era un buon inizio.
-Questo tuo desiderio di portare il bene e la consolazione è molto nobile e giusto.
E dimmi. Tu sai esattamente chi sono i jedi e cosa fanno?
E cosa sai della Forza?-. -
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Fabosh abbassò un secondo la testa e riflettè per qualche secondo.
Poco dopo di scatto alzò la testa
"Beh, da quello che ho sentito dire durante i miei viaggi, sò che i Jedi sono cavalieri del bene, portatori di pace, e che lavorano per garantire ciò nell'intero universo, persone che hanno una grande conoscenza della forza che traggono a loro vantaggio per il bene altrui.
Questi Jedi seguono uno stile di vita, rispettando un codice, davvero molto interessante, e che ho avuto l'occasione di studiarlo.
Usano la forza, questa specie di aura, energia pura che ogni essere, vivente o meno, ha in una certa quantità."
Il ragazzo riflettè ancora qualche secondo
"Questo è tutto ciò che sui Jedi e sulla forza, maestro."
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Heleghion alzò impercettibilmente un sopracciglio sentendo che il ragazzo aveva avuto modo di studiare il Codice. Avrebbe voluto chiedergli chi glielo aveva fatto conoscere, ma preferì lasciar correre, intuendo che comunque Fabosh ne aveva tratto una comprensione superficiale: "interessante" era un aggettivo a dir poco sminuente, nei confronti del Codice Jedi.
Anche sulla Forza aveva una conoscenza più che marginale, ma ciò era comprensibile...solo chi ha vissuto in prima persona un immersione nella Forza può iniziare a comprenderla realmente.
Era ora di insegnarli questo.
-Si Fabosh, a grandi linee è quello che facciamo noi jedi. Ma imparerai che c'è molto altro.
Ora è arrivato per te il momento di prendere confidenza con i tuoi poteri.
Chiudi gli occhi, e libera la tua mente da ogni pensiero.-
Heleghion fece una pausa, aspettando che il ragazzo facesse quanto gli era stato chiesto.
-Non pensare a nulla, ma ascolta e osserva. Si, con gli occhi chiusi.
Osserva quello che c'è intorno a te. La Forza scorre in te, e se tu la sia vedere e ascoltare essa ti permetterà di vedere attraverso di lei.-SPOILER (click to view)Descrivi il tuo primo prendere conoscenza della Forza, coe percepisci quello che ti sta intorno...te stesso, il maestro, gli oggetti.... -
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Fabosh fece come gli era stato chiesto, chiuse gli occhi e distolse la mente da ogni pensiero.
Il ragazzo si concentrò più che poteva.
"Sento... Riesco a sentire... Sento la Forza che scorre, percepisco il vento, sento delle voci, specie sussurri... Sento i passi della gente, ma è tutto molto sbiadito... Eppure riesco a vederli, nella mia mente, nonostante io sia qui..."
Ad un certo punto Fabosh sentì un' enorme ondata di Forza provenire davanti a se.
Era il suo maestro, Fabosh ne percepiva la Forza, una grande padronanza di essa.
Il ragazzo poi riaprì gli occhi, rivolgendosi a Heleghion
"Maestro, penso di averla sentita, non mi ero mai reso conto di tutto ciò.
Voglio dire, da sempre percepivo strane cose nella mia mente, ma pensavo fossero solo i miei pensieri, non mi ero mai reso conto di tutto ciò!"
Fabosh era sbalordito da ciò che poteva sentire soltanto ascoltando con la mente
"La prego maestro, mi insegni di più, mi faccia conoscere meglio questa Forza"
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Heleghion osservava Fabosh che prendeva dimestichezza con la Forza...per la prima volta. Era un'esperienza sconvolgente per chiunque, come venire a conoscenza di qualcosa che c'è sempre stato.
-La Forza è come un grande campo magnetico che ci circonda, che circonda ogni cosa. Essa dà la vita, essa mantiene l'equilibrio. La Forza ci sostiene. Noi siamo sempre immersi nella Forza, qualunque essere vivente. Alcuni rari individui, come me o te, hanno la capacità di percepirla chiaramente, cosa è preclusa a tutti gli altri.
Grazie a questo dono, possiamo fare cose che possono apparire impossibili.-
Heleghion allungò una mano dietro di sè, e un oggetto che si trovava su uno scaffale in fondo alla stanza iniziò a levitare e andò a finire proprio sulla mano del jedi. Era una tavoletta video, uno schermo sottile, largo come un foglio, su cui si potevano visualizzare delle immagini. Heleghion lo impugnava in modo che Fabosh non potesse vedere cosa appariva sullo schermo.
-Grazie alla Forza, i nostri sensi possono andare molto al di là di quello che ci permette il nostro fisico. Ora torna nello stato di percezione in cui ti trovavi poco fa. Espandi i tuoi sensi, e dimmi cosa appare su questo video.-
Mentre parlava, Heleghion accese la tavoletta, e sullo schermo apparve l'immagine di uno speeder. L'immagine dopo sarebbe stata quella di un bantha, un pacifico animale erbivoro diffuso in tutta l galassia.. -
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Fabosh annuì e subito richiuse gli occhi.
Si concentrò molto, molto più di prima, nella sua mente vi era solo quella tavoletta.
"Mi sembra... Mi sembra di vedere, un mezzo di movimento, no, è un veicolo, ma l'immagine è molto sfocata, è un veicolo terrestre, molto veloce,sembrerebbe un speeder, ma... non ne sono molto sicuro, l'immagine sembra chiarirsi leggermente..."
Fabosh aprì di colpo gli occhi
"Si! ne sono certo, è uno speeder!
é davvero incredibile! "
Il ragazzo era sbalordito, e un grande sorriso apparve sulla sua faccia.
Era affascinato e meravigliato di ciò che aveva appena fatto, era riuscito a vedere cosa ci fosse sullo schermo, anche se ci mise parecchio e riflesse a lungo, era comunque una metà per lui.
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Heleghion era felice dei progressi di Fabosh. Certo erano solo un piccolo passo, ma molto importante, perchè aveva dimostrato di saper padroneggiare abbastanza velocemente i suoi poteri innati. Altri individui ci mettevano di più.
Ora bisognava passare alla fase successiva.
-Hai visto, la Forza ci permette di fare cose impensabili. Quello che hai appena fatto era una delle sue applicazioni più semplici, una semplice osservazione passiva di ciò che ti sta intorno.
Adesso faremo qualcosa di più.-
Heleghion posò a terra la tavoletta, e sempre tendendo una mano dietro di sè fece levitare un cubo metallico verso di loro.
Il cubo andò a stabilizzarsi a mezzo metro da terra tra Fabosh e il suo mentore, sospeso nell'aria mentre ruotava su sè stesso, in un movimento molto armonioso.
-Con la Forza possiamo imporre la nostra volontà sul mondo che ci circonda, e per esempio fa levitare questo cubo.-
Il cubo andò a posarsi davanti ai piedi di Fabosh, immobile.
-Torna a concentrarti Fabosh. Visualizza il cubo, e spostalo. Non chiederti come, ma semplicemente desideralo. Usar la Forza è un esercizio della propria volontà.-. -
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"Visualizza il cubo, e spostalo. Non chiederti come, ma semplicemente desideralo. Usar la Forza è un esercizio della propria volontà."
Queste parole rimbombavano nella mente di Fabosh, che si richiuse nuovamente gli occhi, sgombrando la mente da tutto, eccetto il cubo davanti ai suoi piedi.
Immaginava il cubo, che iniziava a levitare e a ruotare su di se.2
Dopo qualche istante, proprio come Fabosh aveva immaginato, il cubo iniziò a volare, Fabosh si stava concentrando molto, e il cubo era pesante, ma man mano che ruotava, il peso iniziava a scomparire.
"è molto pesante... Ma il peso sembra farsi sentire sempre meno..."
Il cubo cadde all'improvviso vicino alle gambe del maestro.
Fabosh aveva un grande fiatone, aveva consumato parecchie energie per alzare quell'oggetto, dopo tutto, era la prima volta che alzava qualcosa di così pesante. Qualche volta in passato aveva alzato oggetti molto piccoli e leggeri, ma non sapeva come ci riusciva.
"Solo adesso capisco come facevo, solo adesso sò come riuscivo a far lievitare le cose in passato. Vede maestro, non è la prima volta che alzo un oggetto in aria, già da bambino riuscivo a far volare piccoli oggetti, come i crediti di mio padre o piccoli trasmettitori, ma allora non sapevo che stavo usando la Forza, mio padre infatti rimaneva stupito davanti a ciò..."
Quando finì di parlare, Fabosh si concentrò ancora una volta, per raddrizzare il cubo, e laciò la parola a Heleghion. -
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"Eh si, è decisamente più veloce della media nell'apprendimento. Chissà cosa ci riserverà in futuro questo ragazzo..."
Heleghion stava pensando queste cose mentre osservava il cubo metallico librarsi in maniera grossolana dal pavimento. Certo con un poco di esperienza sarebbe migliorato, ma adesso non importava. L'importante era che prendesse coscienza delle sue potenzialità.
-Perfetto Fabosh, proprio questo. Questo è uno dei poteri più semplici che possiamo usare noi jedi, ma con la pratica si possono postare oggetti molto più pesanti.
Non mi stupisco che da piccolo sia già riuscito a farlo, è normale. Le tue potenzialità sono rimaste nascoste in te fin dal giorno della tua nascita, e ogni tanto provavano a farsi sentire. Ma ora avrai modo di prenderne conoscenza pienamente.-
Heleghion si alzò in piedi, e indicò al ragazzo di fare altrettanto.
Poi fece levitare a sè un oggetto cilindrico di circa venti centimetri di lunghezza. Lo tenne sospeso davanti a Fabosh.
-Questa è una spada laser Fabosh. Un modello da addestramento. Ne hai già sentito parlare, immagino. Essa è l'arma di noi jedi, che ci identifica come appartenenti all'Ordine. E' una delle armi più letali della galassia, ma non è uno strumento d'offesa, perchè i jedi agiscono solo per difendere e per mantenere la pace.
Prendila in mano, accendila. Prova a maneggiarla. Troverai che la lama è priva di peso. Solo una persona sensibile alla Forza può maneggiarla adeguatamente. Lasciati guidare da essa, e dopo un po' vedrai che ci prenderai la mano.-SPOILER (click to view)Accendi la spada e descrivi come ci prendi confidenza. Ricordati che essendo da addestramento non ti ucciderà se ti colpisce accidentalmente, al massimo qualche sbruciacchiatura ^^. -
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Fabosh prese la spada laser che gli aveva porto il suo maestro e la osservò con attenzione, molte erano le parti che la costituivano: La parte principale era l'impugnatura, al suo interno si trovavano tutti gli altri componenti, il pulsante di attivazione, la matrice di emissione, la lente e il cristallo colorato, la batteria, aIl condotto di potenza e una presa di ricarica.
"Wow, una vera spada laser, ne avevo molto sentito parlare, ma mai ne avevo vista una con i miei occhi."
Dopo di che il ragazzo premette il pulsante d'accensione, e un raggio di luce azzurra comparve dall' estremità superiore del manico.
"è molto simile alla vibrolama che aveva mio padre, solo molo più leggera."
Fabosh mise la spada sulla mano sinistra e iniziò ad agitarla, facendogli fare qualche giro in senso antiorario davanti a lui, poi cambiò mano, e fece fare qualche giro anche con quella.
L'apprendista si ferì lievemente sul ginocchio destro, nonostante era abituato a maneggiare un'arma bianca, questa lama era molto più leggera e doveva prenderci più confidenza.
Dopo qualche minuto Fabosh spense la spada e la porse a Heleghion con un grande sorriso in faccia
"La ringrazio maestro, non vedo l'ora di averne una tutta mia di spada laser, da poter personalizzare come voglio."
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"Accidenti quanto corre il ragazzo!"
-Hehe Fabosh ho paura che per poter personalizzare la tua spada laser dovrai aspettare ancora molto. Prima sicuramente dovrai imparare ad usarla adeguatamente.-
Heleghion respinse la spada e fece segno allo youngling di continuare a impugnarla.
Andò dietro al ragazzo e gli coprì gli occhi con una benda di stoffa scura che aveva tirato fuori da sotto la tunica. Ora Fabosh non poteva vedere nulla.
Poi Heleghion andò verso la parete, e digitò un codice su un piccolo pannello nel muro. Dal soffitto si aprì uno sportello, che fino a quel momento era nascosto, e ne uscì un piccolo droide remoto, che iniziò a fluttuare per la stanza. Si portò in posizione a un metro mezzo da terra, davanti a Fabosh e lì rimase.
-Una delle più grandi capacità che ci fornisce la spada laser è che può deflettere i colpi dei blaster. Ed è un vantaggio non indifferente in un epoca in cui sono l'arma più diffusa nella galassia.
Possiamo fare ciò solo con una grande concentrazione e facendoci aiutare della Forza, che amplierà i nostri riflessi e le nostre percezioni.
Quando ti senti pronto, concentrato, alza la spada laser in posizione di difesa. Il droide remoto si attiverà automaticamente e inizierà a colpirti con il suo blaster. E' un'arma debole, non ti farà troppo male, ma la sentirai chiaramente quando ti colpirà. Cerca di parare i colpi.
Pronto?-.
Addestramento di base per Fabosh[addestramento terminato con successo] |
