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Ambo44
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Anche se erano passate pochissime ore dal momento in cui si era addormentato (aveva passato buona parte della serata nella sala degli allenamenti con un nuovo amico, Niktar) Esel si svegliò circa alle sei del mattino. Passò mezz'ora nel suo "meditare" da Jedi, ovvero pensieri disordinati e interrotti da distrazioni strane. Quando finì si decise che lì non aveva nulla da fare.
Dopo essersi uscì in silenzio dal Tempio Jedi di Coruscant, uno spettacolo architettonico, per godersi l'altrettanto spettacolare vista della città. I grattacieli in mezzo al cielo dipinto di quello strano arancione che all'alba e al tramonto si presentava puntuale. E ovviamente tutte le navi che correvano nei cieli della città, interminabili, mai in aumento o diminuzione.
Quando Esel si accorse che una delle navette pubbliche passava di lì, gli venne l'idea di far colazione fuori, da qualche parte. Pochi minuti e sarebbe tornato al Tempio dove di sicuro la vita si sarebbe già riaccesa.
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~ Cøni™ • .
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SPOILER (click to view)fa niente se partecipo io? ^^
Fabosh si era svegliato presto quella mattina e, come qualche volta gli piaceva fare, uscì dal tempio a passeggiare tra le grandi vie della città.
Dopo una mezz'oretta sentì un imbarazzante rumorino, era la sua pancia che brontolava
"Sono stato così davvero così sbadato da aver saltato la colazione stamattina?"
Pensò imbarazzato.
Camminando alla ricerca di un posto in cui fermarsi per mangiare un boccone, ma lungo la strada s'imbatté in qualcuno di insolito; un ragazzo dell'ordine dei jedi, proprio come lui!
Si avvicinò e lo salutò
"Hey ciao, ti vedo smarrito, posso aiutarti in qualche modo?"
disse mostrandogli un sorrisetto.. -
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Esel stava consultando una pratica cartina, benché impossibile da capire, di quella zone. Non cercava niente in particolare, ma solo un bar o qualcosa del genere. Coruscant era una città enorme, oltre l'immaginabile, ma fino ad ora non c'era traccia di qualcosa che potesse offrire finalmente la colazione che Esel cercava.Poi sentì una voce e si voltò, vedendo un ragazzo, un Jedi di sicuro, che lo salutava.
-Ehilà! Ehm... sì, in parte sono smarrito, ma solo per trovare un bar decente. E' ancora presto ma la fame si fa sentire... e mi sembra piuttosto poco normale che io non trovi nulla...-
Ora che ne aveva tempo Esel guardò meglio il Jedi sorridente.
-Piacere, amico. Io sono Esel, vengo dal Tempio Jedi. E anche tu, sembra.-. -
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Il ragazzo si voltò, in questo modo Fabosh ebbe modo di squadrarlo meglio
"Che sbadato, io mi chiamo Fabosh, Fabosh Kyndrax, ed esattamente come hai detto te sono anchio uno Jedi da ormai non ricordo più quanto tempo"
Disse scherzando, poi indicò un posto in lontananza
"Comunque se quello che ti interessa é un bar, la avanti, tra qualche isolato, ce n'é uno dove sono solito andare, é una locanda dove si mangia veramente bene.
Io stavo andando proprio la, se vuoi unirti a me possiamo mangiare qualcosa insieme.". -
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-Beh, grazie!-
Esel era più che felice e non lo nascondeva.
-E' presto, sì, ma la fame ci mette poco a lamentarsi, purtroppo. Fai strada, allora, mi fido dei tuoi consigli!-
Così i due Jedi si incamminarono verso il punto indicato da Fabosh.
-Ti devo confessare che è impossibile girovagare per Coruscant nei primi giorni che ci abiti. Ero sicuro di dover saltare la colazione, stamattina. Certo, niente di grave, ma moralmente sì... Tu da quanto sei qui?
Edited by Ambo44 - 8/9/2010, 21:57. -
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I due camminarono per non più di qualche minuto, attraversando le affollate vie dell'immensa città, popolata da innumerevoli specie di esseri, che schiamazzavano creando un grande rumore di sottofondo.
"Ti capisco bene, la prima volta che misi piede su questo pianeta mi sentivo perso e piccolo come una formica."
Giunsero davanti ad un'edificio simile a tutti gli altri per estetica ma dal quale usciva un profumino molto invitante.
Era un bar molto affollato, come del resto lo erano tutti gli altri, ma era uno dei pochi che servivano piatti veramente molto ricchi di sapore e di gusto.
Fabosh era solito andare in quel posto quando la fame si faceva sentire e voleva variare dalla nella solita mensa del tempio.
"Io? Beh, sono nato qui su Coruscant...
Disse per rispondere, poi fece una piccola pausa e tirò un sospiro
...Ma ci sono stato sempre poco a causa del lavoro di mio padre, poi quando "venni individuato" dagli Jedi mi recai al tempio, questo é successo non tanto tempo fa però.
Che ne dici, entriamo?"
Disse al ragazzo sorridendo.. -
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-Siamo tutti, formiche, purtroppo. Non solo su Coruscant, ma l'intera galassia. Non è un male, non dobbiamo sentirci grandi. Coruscant, che ospita chissà quanti abitanti, è ottimo per farcdi l'abitudine.
Probabilmente la serata con Niktar gli aveva illuminato le idee, impedendogli di non dire una frase estremamente filosofica in ogni discorso.
Arrivarono presto davanti al bar che Fabosh consigliava. E bisognava dire che avevano fatto bene.
Sembrava un locale comune, ma già dal profumo che usciva da questo si poteva intuire che non lo era.
-Questo spiega molte cose, però.... ed è certo una gran bella cosa, essere nato su Coruscant. E ancora di più viaggiare per la galassia... Beh, entriamo!
Esel seguì Fabosh dentro al bar, e si sedettero nel primo tavolo libero, aspettando un cameriere
per ordinare.
Non era così male come sembrava, comunque. I clienti erano ben disposti nei molti tavoli, avvantaggiati dal fatto che il bar era veramente spazioso. E la vista era magnifica, come sempre su Coruscant, considerando che il cielo era ancora di quello splendido colore.
E così i due ragazzi non potevano che aspettare che le porte scorrevoli della cucina (dalla quale usciva l'invitante profumo) si aprissero per far passare un droide-cameriere per le ordinazioni.. -
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"Sicuramente hai ragione, per questo voglio lasciare un segno, per essere ricordato come un grande, é solo un sogno ma chi lo sa, magari un giorno si realizzerà."
I due entrarono nella locanda, sedendosi in un tavolo in un piccolo angolo, forse il posto più tranquillo di tutta la sala per avere una conversazione senza essere disturbati.
Non appena si sedettero un cameriere si fece avanti e chiese le ordinazioni.
"Portaci due specialità dello chef."
Subito il cameriere prese appunto e scomparì tra la folla.
"Spero non ti dispiaccia se ho ordinato anche per te, ma é il solito piatto che prendo per la colazione, un qualcosa di leggero e saporito.
Ma dimmi, sempre se posso, come sei arrivato qui al tempio? Voglio dire, quale storia c'é dietro?". -
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Esel non era affatto disturbato per la scelta del compagno. Non sapeva niente di cucina, aveva sempre vissuto a Dantooine e mangiato raramente piatti di altri pianeti.
-Dunque, riferito al tuo discorso di prima... per lasciare il segno, devi trovare posto dove lasciarlo. Sopratutto nel tuo caso, che sei un Jedi, combattente del bene, che non punta alla gloria. A questo punto il difficile è trovare il vero male. E' tutta una questione di punti di vista, io ci sono fuori, purtroppo. Sono arrivato al esattamente ieri, cercando risposte per i miei dubbi sui Jedi e la Forza. La mia vita tranquilla su Dantooine fu infatti turbata da quando iniziai a percepire la Forza in ogni cosa. Beh, ho colto l'occasione ed ora sono qui, ed ogni frase che sento e cosa che vedo è un occasione per imparare altro. L'elemento più interessante sono però i Jedi stessi, risposte viventi a i dubbi che mi hanno portato qui.-
Esel fece caso solo in quel momento al fatto che il cameriere aveva portato una brocca di una strana bevanda quando era arrivato.
-Tanto vale provare...-
Bevve in un sorso solo (il bicchiere era minuscolo) il liquido, sorprendendosi per lo strano sapore, apparentemente dolce e poi, dopo pochi secondi, amaro.
-Insomma, sono qui per capire cos'è veramente un Jedi e poi per esserlo.-
Disse leggermente nauseato ma divertito dalla particolare esperienza.
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Fabosh sorrise vedendo l'espressione del ragazzo mentre gustava quella bevanda
"La conoscenza é una delle armi più forti, almeno lo é per me."
Prese il suo bicchiere e bevve anche lui, ormai era abituato a quello strano gusto.
"Io sono uno jedi che preferisce evitare gli scontri, usa la spada solo in caso di bisogno, quindi saper interloquire bene con la gente deve diventare un mio forte, ma sono ancora un padawan e per ora posso fare ben poco."
Sapeva che ciò che sognava, diventare un maestro e lasciare un segno nella storia, era molto più di un impresa e che ricorrevano sacrifici, ma per realizzare ciò sarebbe sempre rimasto fedele al lato chiaro.
"E' bene però conoscere i propri limiti ed evitare che i nostri sogni si realizzino causando male agli altri, vorrei proprio evitare questo nel mio futuro...
Oh, mi sono fatto prendere troppo la mano, spero di non averti annoiato con tutto questo ciarlare"
Intanto il cameriere aveva portato al tavolo due sandwich di bantha, tagliati a metà formando un totale di quattro triangoli, il tutto servito su un vassoio luccicante coperto da uno strato di qualche erba di chissà che tipo.
"Eh eh, era ora che arrivasse.". -
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-Ti credo, lo è davvero.-
Per togliersi il sapore dalla bocca questa volta Esel opto per dell'acqua, che ahimè sarebbe arrivata soltanto con il piatto che avevano ordinato. Non rimaneva che aspettare.
-Beh, sì, in poche parole segui con fedeltà gli ideali di un Jedi. Combattere non vuol dire necessariamente usare la spada, ci sono tantissimi modi per combattere. E' il dialogo è il migliore. Su questo livello abbiamo entrambi la stessa idea. Però... non serve essere padowan per essere forte. Certo, intendendo nello spirito e la mente. Non devi essere limitato da un rango, è queso il punto.-
Esel pensò fosse meglio allora ritentare con l'unica cosa da bere che era in tavola, fatta evidentemente per berla velocemente, il che spigava quei piccoli bicchieri.
-Beh, i sogni son sogni, vanno seguiti considerando il bene degli altri, ma non deve ostacolarti ciò. Dipende di che sogni si parla, ma non credo che sia qualcosa che faccia male ad altri... non ti preoccupare, non è un problema parlare!-
Esel si sollevò all'arrivo del cameriere, del cibo e sopratutto dell'acqua.
-Però, che spettacolo... ripeto che abbiamo fatto davvero bene a venir qui!-. -
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"Sono felice che ti piaccia questo posto."
Disse sorridente prima di addentare uno di quei sandwich.
"Hai ragione però, i ranghi non ci devono dare limitazioni, ma credo che principalmente servono per classificarci in base alla nostra percezione della Forza e credo che se ancora sono un padawan un buon motivo ci sia, ma spero presto di diventare un cavaliere, per smuovere un po' le cose anche se..."
Sospese un attimo la frase, aveva la gola secca quindi bevve in un solo sorso un bicchiere di acqua che si era appena versato.
"...Più in alto di rango ci troviamo e più le missioni si fanno difficili, quindi che fretta c'è?"
Si mise un po' a scherzare, era bello parlare con qualcuno che non fosse il solito maestro Heleghion, e invece di dover praticare estenuanti esercizi si poteva rilassare in compagnia.
"Di solito venivo qui da solo, ero sempre occupato con gli allenamenti che raramente avevo tempo per far conoscenza con qualche altro jedi, devo dire che é stata una fortuna averti incontrato sulla via per la colazione.". -
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Esel assaggiò il primo sandwich, sorpreso dal gusto inaspettato, ma stavolta nel senso positivo.
-Puoi ben dirlo... ottima scelta!-
Mentre ascoltava il discorso di Fabosh, Esel riprovò a bere quella strana bevanda, diluendola accuratamente con dell'acqua, tentando di perfezionarla.
-Beh, certo. Ma qui sorge il vero problema, per me, almeno.-
Mandò giù l'ultimo boccone prima di continuare.
-Parliamo di missioni, no? Tu ne hai mai affrontata una? Se sono graduali, un padawan che deve fare? E' difficile essere informati sui Jedi quando cresci su Dantooine, credimi, ma ogni scoperta è però interessante. E ora che viene a galla questa cosa delle missioni, beh, la mia curiosità cresce. Voglio essere un cavaliere Jedi, certo, non un agente segreto, perciò mi interessa più di tutto lo scopo principale che di solito sostiene queste missioni.-
Era sempre bello intrattenere conversazioni con nuove persone. Avevano tutte opinioni diverse, ed era sempre interessante sentirle e confrontarle giuste.
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La discussione si faceva sempre più interessante e via ad ogni minuto che trascorreva.
"Beh si, non dopo tanto che sono diventato padawan sono stato affidato ad un cavaliere che mi ha addestrato e che tuttora fa.
Sono stato affidato ad una missione in sua compagnia, ma devo ammettere che era esattamente l'opposto di ciò che mi aspettavo, avrei preferito una missione tranquilla dove le cose si sarebbero risolte con al massimo qualche intimidazione o comunque senza sguainare la spada, ma ahimé..."
Tiro un lieve sospiro, intanto aveva addentato un'altro pezzo di sandwich, la sera precedente aveva mangiato in fretta e quella mattina si era svegliato con una gran fame che non riusciva proprio a trattenere.
"La missione alla fine si svolse con ardue battaglie, ma per fortuna il tutto si risolse al meglio."
Gli disse mostrando un sorriso, voleva fargli capire che con molto addestramento quelle missioni si potevano affrontare senza preoccupazione.
"Le missioni ci vengono affidate se il maestro Heleghion ci vede pronti, se vede che siamo in grado di sopravvivere ad essa, ma vedrai che, se é quella che cerchi, a breve te ne sarà affidata una anche a te, e chi lo sa, magari dovremo affrontarla insieme, sarebbe un piacere svolgerla in compagnia di un amico, non trovi?"
Quella di trovare qualche altro padawan con cui parlare era stata una grande fortuna, queste erano quelle piccole cose che non dovevano mai mancare durante la vita di uno jedi.. -
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Esel ascoltò interessato il racconto e le riflessioni dell'amico, mentre finiva l'ultimo pezzo di sandwich.
-Già, ma sono sicuro che dovevi avere un buon motivo per sguainarla, la spada. Io la trovo superflua, ma ci sono situazioni in cui ce n'è sicuramente bisogno.-
Si pulì col tovagliolo e si rese conto che era arrivato il momento opportuno: come sarebbe stata la sua singolare bevanda diluita?
-Di sicuro sarebbe un piacere! Come dicevi prima te, i gradi di un Jedi servono sopratutto per fargli percorrere la loro strada col giusti ritmo. Beh, sono sicuro che con un altro che segue che segue la tua strada la si vede meglio, ho già sperimentato una cosa del genere proprio ieri sera. Parlare con altri Padawan è sempre interessante, non sono mai esperti maestri, si parla normalmente senza la paura di sbagliare.-
Dunque era il momento? La bevve in un sorso solo sorpreso, stavolta, per l'ottimo sapore. Infatti era rimasto solamente quello dolce della bevanda di prima, eliminando l'altro.
-La cosa che mi assilla è: che missione sarà?-.
Mattinata a CoruscantAperta a tutti |
