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~ Cøni™ •
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Era sera, il sole era appena tramontato sulla grande metropoli, Fabosh aveva appena concluso i suoi soliti allenamenti quotidiani e si era rinfrescato a dovere, era stata un giornata pesante quella...
Era seduto sul letto della sua stanza con le gambe incrociate a meditare, ma era stanco e voleva solo rilassarsi quella sera, così decise di uscire per cercare un posto tranquillo dove passare la serata.
Prese il mantello che era piegato sulla sedia e se lo mise addosso per poi uscire, sbattendo la porta con un gran tonfo.
Camminando per non più di una decina di minuti il ragazzo si ritrovò davanti ad un locale niente male, la cantina gestita dall'omonimo Skar
<che faccio? Entro oppure proseguo? Ma no dai, é la mia serata libero e questo posto mi sembra più che perfetto.>
Optò quindi per entrarci.
Era un bar molto grande, forse più di tutti quelli da lui visitati su Coruscant, ma era semplice come tutti gli altri; una Twi'Lek stava ballando in un angolo della sala e nell'altro un banda di musicisti suonavano qualche pezzo di musica Jazz.
Scese le scale che portavano all'atrio principale e si diresse subito verso il bancone per ordinare qualcosa da bere.
"Dolcezza portami qualcosa di veramente forte."
Di solito non beveva roba pesante, ma quella sera si sentiva in vena e poi quella era la sua serata e non doveva niente a nessuno.
Non aspettava nessuno e poteva tardare di quanto voleva per rientrare al tempio, al limite la mattina successiva si sarebbe svegliato colto da una tremenda emicrania...
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Aryna era a dir poco esausta quella sera. Era appena terminato uno dei suoi primi giorni da padawan Jedi. Ah certo il fisico rispondeva egregiamente (erano circa dieci anni che faceva costantemente esercizio fisico tutti i giorni), ma la mente era stanca, tanto che la ragazza temeva che le potesse scoppiare.
Ma mentre stava passeggiando per la via, le balzò agli occhi una scritta semplice posta sopra alla porta di un locale.
"Skar".
Aryna poteva percepire chiaramente nella Forza la gran vita dentro a quel luogo. Decise di entrare ber bere qualcosa e rilassarsi.
Ma il locale era molto affollato. Troppo. Chiese alla barista se ci fosse una specie di prive' o un posto più tranquillo ed ella condusse la twi'lek giù per le scale in uno spazioso atrio.
"Grazie infinite".
Aryna si sedette al bancone e ordinò da bere. Mentre sorseggiava, notò alla sua sinistra un giovanotto in procinto di bere. Un umano. Ma non uno qualunque. Era avvolto in un vistoso mantello, e, sotto ad esso, all'altezza della cintura, si poteva scorgere un luccichio metallico.
La fanciulla, lanciando un'occhiata incuriosita alla propria spada laser, si rivolse sorridendo al ragazzo: "Buonasera bel giovanotto. Cosa ci fa un Jedi qui, a quest'ora?". E si mise a ridere.. -
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Quel giorno sembrava che tutti fossero in vacanza,
Taker voleva solo un giorno libero, e poteva girovagare per tutta la galassia,
lui spesso si trovava da solo, aveva pochi amici,essendo anche un rinnegato,
ma amava viaggiare e appuntare qualcosa sui luoghi dove si recava.
Quel giorno però era in compagnia di un suo caro amico, Glave, decisero di atterrare su Coruscant, per prima cosa girarono per qualche negozio,
comprando qualcosa che poteva essere utile, ma in fondo a loro
serviva solo la loro fedele spada laser.
poi decisero di cercare un bar o una cantina, giusto per bere qualcosa.
Scesero delle scalinate per poi trovarsi davanti alla
Cantina Di Skar.
Forse una cantina come le altre, ma a Taker gli piaceva il nome
perciò entrarono, si sedettero al bancone e ordinarono
Vorrei qualcosa da bere, non troppo alcolico, devo pilotare
Una volta ordinato, si guardò in torno e vide anche due jedi, una era una ragazza, sembrava un padawan e poi c'era un ragazzo, un jedi, e di preciso non sapeva cosa stavano a fare in una cantina come questa.SPOILER (click to view)uruk hai detto che ti dovevo dare un passaggio quindi ho messo anche te
Edited by Specialman - 10/9/2010, 13:39. -
Eddie1988 .
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La cantina di Skar, una della più rinomate dell'intera Coruscant, con i suoi prezzi modici e l'altissima qualità del servizio attirava da sempre centinaia di avventori ogni sera e tra questi vi era anche Tarshaby. Il Chiss riteneva quel luogo uno dei posti migliori nella galassia in cui mischiare il lavoro con il piacere. Non di rado infatti riusciva a ricavare informazioni di qualche utilità dagli avventori del locale che in preda all'euforia e ai fumi dell'alchool diventavano estremamento loquaci e avezzi al dialogo. Ma anche quando ciò non accadeva il giovane umanoide dalla pelle blu non poteva certo ritenersi insoddisfatto. La vista delle sexy ballerine che danzavano sinuosamente nell'apposita sala, il gusto forte e rinfrescante dei cocktail serviti al bancone e le occasionali giocate a Pazaak lo rendevano felice di averci trascorso la serata.
Anche quel giorno aveva deciso di far tappa al locale, approfittando di una delle sue sporadiche, ma comunque abbastanza frequenti, visite al pianeta. Non aveva troppa voglia di stare nelle affollate sale principali, per il momento preferiva la tranquillità di una delle numerose ali del locale, dove avrebbe potuto bersi un buon cocktail scambiando quattro chiacchiere con qualcuno degli avventori senza dover urlare per farsi capire. Si avvicinò al bancone dove ordinò il proprio drink mentre si guardava attorno, valutando i suoi possibili compagni di bevute in quella serata.. -
~ Cøni™ • .
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Quella sera la cantina sembrava piena di vita, Fabosh non si aspettava di certo tutta quella gente.
Era appoggiato al bancone e teneva in mano un bicchiere mezzo pieno di quello strano liquore, aveva un gusto dolce al primo assaggio ma con un forte retrogusto amarognolo ed aspro. era immerso nei suoi pensieri, i soliti che possono affliggere la mente di un padawan, ripensava agli allenamenti fatti, agli amici incontrati, ai compiti svolti e al suo desiderio di diventare maestro. Maestro? Chi? lui? Nooo era troppo giovane, quello era solo un sogno che inseguiva, uno dei tanti sogni che inseguiva, ma gli sarebbe piaciuto un giorno diventarlo.
Ad un certo punto una fanciulla si avvicinò, incuriosita dal vestiario e dall'equipaggiamento del ragazzo, alquanto insolito per gli standard.
Fabosh sbatté un paio di volte le palpebre tornando alla realtà.
"Chi io?"
Si voltò di scatto a guardare chi lo avesse disturbato in quel momento, era una ragazza, una Twi'Lek, la squadrò da capo ai piedi. Era vestita anche lei in un modo non comune, erano abiti d'ordinanza jedi e in più, attaccata alla cintura ma in modo poco visibile vi era anche una spada laser. Fabosh non avvertì alcun pericolo, non gli sembrava fosse una sith, quindi si calmò e la guardò sorridente:
"Beh, mi stavo rilassando un pochetto, penso che di tanto in tanto anche noi ce lo meritiamo, no?
Piacere di conoscerti" disse allungando la mano libera verso la fanciulla "Io mi chiamo Fabosh Kyndrax, padawan jedi, esattamente come lei, signorina...?"
Nel locale aveva avvertito anche la presenza di altri due individui sensibili alla Forza, con la coda dell'occhio si guardò alle spalle e vide due figure un po' ...insolite. Erano entrambe vestite di scuro, per questo attirarono l'attenzione del ragazzo, in più avevano il viso quasi del tutto coperto, che fossero costoro dei sith? Neanche qui Fabosh percepì del pericolo, si tranquilizzò e tornò alla discussione con la padawan.
intanto anche un'altra strana figura aveva fatto la sua comparsa, un chiss, Fabosh si teneva sempre all'erta in quei locali, poteva scatenarsi sempre una rissa e lui ne voleva stare alla larga.. -
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Aryna sorrise. Nonostante avesse già viaggiato parecchio e fosse abituata a conoscere gente nuova, abbassò lo sguardo intimidita osservando la sua saber.
"Beh... si esattamente. Sarebbe vietato entrare qua armati, ma l'autorità morale dei Jedi è apprezzata e riconosciuta nella capitale, quindi per noi avranno fatto un'eccezione..."
Alzò lo sguardo verso il giovanotto e strinse la mano che questi gli aveva teso. Una stretta forte e calorosa. Le era stato insegnato che una stretta di mano flaccida o poco decisa era stato sintomo di falsità e mancanza di rispetto, mentre una forte avrebbe rappresentato un gesto sincero.
"Fabosh, il piacere di conoscerti è mio. Mi chiamo Aryna Quazaar, 17 anni, padawan jedi." Sospirò...
"Sono qua da molto poco, non conosco nessuno al di fuori del Gran Maestro, quindi non sorprenderti quando mi vedrai spaesata o indecisa... o diffidente..." pronunciò queste ultime parole in calando di velocità. Aveva percepito due sagome nella Forza, e voltandosi le vide anche con gli occhi. Due personaggi vestiti di scuro avevano fatto il loro ingresso nella sala.
Istintivamente, portò la mano destra alla cintura, all'altezza della Spada Laser.... -
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Anche Taker era sensibile alla forza, era un jedi rinnegato, stava lì seduto pensando e bevendo,non troppo, pensava a come sarebbe finita la giornata,
nulla di chè, come le altre.
Taker intanto beveva quello che gli aveva dato il barista, mentre vide che sia la ragazza che il ragazzo avevano fatto conoscenza, quindi sapeva il suo nome,
lo aveva sentito.
Aryna, così si chiamava la ragazza,vide che era un pò strana,
non si fidava di nessuno tanto che quando vedeva qualcuno tipo Taker toccava la spada laser.
Taker inoltre vide un'altro tizio che era entrato nella cantina,
vestito di nero,ma sapeva che anche lui era sensibile alla forza,
ma Taker non notò nessuna spada laser.
Taker così disse a Glave
Che bello, quanti jedi che ci sono oggi,vado a conoscerli, se vuoi vieni anche tu
Una volta finito di bere, Taker si alzò e si avvicinò ai due ragazzi e disse
No, non prendere la tua spada laser,ragazza.
Non voglio farti del male,penso che state qui giusto per un giorno di riposo
o per qualche missione???
Ah giusto,io sono Taker, e come voi sono un jedi, ma rinnegato.
Non sono strato,sono tutto coperto,compresa la faccia perchè sono un miraluka.. -
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L’idea di esser tornato su Coruscant di certo non era stata delle migliori ma Glave non voleva che Taker andasse solo, però l’idea di fermarsi a bere una cosa lo entusiasmava ancora meno.
Si erano seduti da poco, troppe persone in quel posto, per fortuna aveva nascosto nei vestiti la sua spada laser.
Erano li a bere quando entrarono due jedi, Glave li studiò senza dargli troppo peso non voleva rischiare di crear problemi ma sicuramente si erano accorti della loro presenza.
Taker sembrava sin troppo a suo agio in quel posto ed infatti arrivo subito la dimostrazione.
-No Tak…-.
Glave non fece in tempo a finire la frase che il suo compagno si era diretto dai jedi, per tranquillizzare la ragazza che teneva la mano sulla sua spada laser.
Non sembravano minacciosi per il momento ma erano decisamente molto giovioni.
Spero vivamente che abbiano già imparato a mantenere la calma.
Glave sbuffo da dietro il suo bavero quando la sua attenzione fu catturata dalla presenza di un'altra persona, aveva qualcosa di strano, sembrava in qualche modo allineato alla forza anche se in modo molto confusionario.
Forse può diventare interessante questa serata.
Continuò a sorseggiare la sua bevanda fissando il nuovo arrivato da dietro il bavero del suo cappotto con curiosità mantenendo però anche attenzione a Taker e quello che succedeva con i due giovani.SPOILER (click to view)Glave non è mascherato ha soltanto un cappotto con un bavero molto alto ma si vede benissimo
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Eddie1988 .
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La serata che doveva essere tranquilla e ridotta ad un pò di semplice svago di colpo sembrò prendere una piega sbagliata. La stanza si affollò di Jedi e delle loro spade laser, evidentemente i rigidi controlli perpetuati all'ingresso dai buttafuori non valevano per quei santoni. L'unica consolazione venne dalle parole che si scambiarono i primi due, che presentandosi rivelarono il loro status di novizi.
Ma il tutto si fece ancor più interessante quando a prender la parola fu il terzo di loro a farsi avanti. Le sue parole confermarono quanto già si poteva intuire dalla spada ma aggiunsero un dettaglio che poteva rendere quell'incontro proficuo. Era un rinnegato, un jedi che aveva abbandonato l'ordine per ribellarsi alle sue rigide regole e le discutibili scelte prese durante la guerra. L'uomo apparteneva alla strana razza dei Miraluka, creature aliene prive di occhi che, stando alle poche informazioni che circolavano su di loro, riuscivano a vedere attraverso la forza e questo li rendeva particolarmente frequenti tra Jedi e Sith molto più di quanto fosse riscontrabile in qualsiasi altra professione.
Il rinnegato non era giunto nel locale solo, un umano lo accompagnava. Questi però, a differenza del compagno, perferì rimanere in disparte e non lanciarsi nella conversazione con i due apprendisti del tempo, mostrando forse più assennatezza nel nascondere il proprio status di reietto. Era da lì che Tarshaby decise di cominciare a raccogliere informazioni circa il loro ordine parallelo, era importante per lui capire quale fosse la loro posizione nei confronti della Repubblica. Se c'era possibilità di sfruttare il loro operato non voleva lasciar la cosa intentata poichè erano il miglior rimedio contro la loro controparte ufficiale.
Posso unirmi a voi per una bevuta? Sà, non mi piace molto passar la serata da solo davanti ad un cocktail, preferisco la compagnia
Chiese cordialmente il Chiss avvicinandosi all'uomo.SPOILER (click to view)Fino a giovedì non potrò esser molto presente, dovrei riuscire a passare un paio di volte ma non con continuità. Chiedo scusa per il rallentamento.. -
~ Cøni™ • .
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Chi avrebbe mai pensato che in una sera organizzata solo per bere qualcosa si sarebbe trasformata in una riunione di esseri sensibili alla Forza? Non che la cosa desse fastidio, ma Fabosh sperava solo di non mettersi nei guai con quella gente. Ma dopo tutto che c'era da preoccuparsi? Chi mai avrebbe iniziato una rissa in un pubblico locale affollato come quello? Le forze dell'ordine sarebbero di sicuro intervenite in non molto quindi non c'era motivo di preoccuparsi. Certo, non era di sicuro un piacere stare in mezzo a persone che non seguivano gli ideali degli jedi, ma se la sarebbe cavata comunque.
La piacevole discussione con Aryna fu interrotta da uno di quei rinnegati, Taker aveva detto di chiamarsi, l'altro invece era rimasto in disparte. Di colpo Fabosh si girò verso il miraluka potendolo così squadrare meglio. Un rinnegato? Wow chi mai pensava che ne avesse incontrato uno? Anzi a dirla tutta nemmeno pensava esistesse un ordine del genere.
"Credo tu abbia ragione, Taker, di tanto in tanto tutti noi abbiamo bisogno di una pausa. Spero si potrà solo parlare tranquillamente, non vorrei che le cose precipitassero in un luogo come questo, capisci cosa intendo?"
Sarebbe stato affascinante conoscere la storia dei rinnegati e i motivi per cui avevano lasciato i jedi senza però cadere nel lato oscuro, non tutti resistono al lato oscuro, una volta che si molla il tempio di solito si finiva con l'entrare tra i sith, ma questo ragazzo non lo fece. Sarebbe stato un piacere "esaminare" un rinnegato e conoscere come ha fatto a resistere alla tentazione del lato oscuro, magari alla fine quella serata poteva diventare un qualcosa di molto interessante.. -
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Aryna aveva la mano appoggiata sulla spada laser da almeno un minuto. Un tempo interminabile, che aveva trascorso a scrutare le altre tre figure che avevano appena affiancato lui e Fabosh al bancone. Era concentrata, immersa nella Forza e quasi isolata dal mondo esterno.
Taker, il personaggio bendato, appariva calmo e benevolo, tutto tranne che una minaccia. "un Miraluka" meditò la ragazza. Aveva raramente sentito nominare quella razza, sapeva soltanto che avevano un pianeta d'origine ignoto e nascondevano gli anomali occhi sotto alla benda.
L'amico al suo fianco non si era ancora presentato. Il volto non era ancora ben chiaro, si trovava sotto la zona d'ombra del suo cappuccio. Non occorreva una grande sensibilità per intuire che fosse piuttosto diffidente e che continuasse o osservare i due Padawan Jedi con aria distaccata.
Mentre l'ultimo a presentarsi, nonostante gli appariscenti occhi rossi da Chiss, era un autentico mistero: una figura confusa ed enigmatica. Una nube nella Forza.
Ricordò di aver sollevato la mano dalla cinghia a seguito delle parole di Taker, e di essersi "ritrovata" seduta con il drink nella mano sinistra, e di aver ricominciato a udire la musica e le voci di sottofondo del resto del locale. Ripreso il controllo della situazione, riaprì bocca.
"Piacere di conoscerti, Taker. Mi chiamo Aryna Qazaar, padawan Jedi. Il tuo amico non si presenta?" Disse rivolgendogli un sorriso benevolo. "Siete Jedi rinnegati dunque? Qualcosa dovrei saperne, prima che io iniziassi l'addestramento qua a Coruscant, sono stata addestrata da un Jedi che era stato allontanato dall'Ordine. Si tratta della stessa vostra situazione?
Eppure il mio attuale Maestro non mi ha mai parlato di Jedi rinnegati. Deduco..." proseguì sottovoce e lentamente "... che preferisca non avere rapporti con essi..."
Dopo un breve respiro, il tempo necessario per osservare tutti e quattro, Aryna si levò in piedi sorridendo. "Ragazzi, non so voi, ma qua al bancone mi sento estremamente scomoda. Che ne dite di proseguire la chiacchierata su un tavolo defilato? Mi piacerebbe molto sentire la vostra storia, sul serio..." disse loro, indicando un tavolo vuoto nell'angolo meno affollato del locale.
Si rivolse simpaticamente anche al Chiss: "Vieni anche tu, occhi rossi, sei il benvenuto. Potresti almeno presentarti...".
La ragazza, in procinto di dirigersi verso il tavolo, si rivolse sotto voce anche a Fabosh "Perfavore, siediti di fianco a me...".
E si incamminò, con la grazia e il fascino che solo una bella Twi'lek possiede.... -
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Taker aveva subito capito che i due padawan si fidavano poco,
quindi disse a entrambi:
Dopo mi dirai come ti chiami, ma non è importante.
disse rivolgendosi al ragazzo
Non ti preoccupare, non sono qui a cercare risse,
non attacco mai nessuno,solo se vengo attaccato mi proteggo.
Una volta detto questo, si rivolse alla ragazza
Il piacere è tutto mio, ma per favore togli quella mano dalla spada laser
ho già detto che cerco amicizie non nemici, non ci guadagnerei niente.
Io sono da poco nei rinnegati, ero un solitario prima, ma posso affermare una cosa, i rinnegati erano jedi, e abbiamo imparato molto, non attacchiamo la gente senza motivo, so per certo che noi ci difendiamo solamente.
Ah già, tu mi hai chiesto il mio amico perchè non si presenta??
Non so il perchè, ma penso che fra poco verrà di sua spontanea volontà.
Una volta detto questo Taker non seguì i nè i padawan nè quel strano personaggio, andò dal suo amico.. -
.SPOILER (click to view)Non ho un cappuccio ho un cappotto con il colletto alto, arriverà a circa mezza guacia per il resto il viso si vede!!!!!!!!
Le cose si muovevano in maniera decisamente interessante.
I due padawan sembrano aver reagito bene alla presentazione di Taker e quell’individuo misterioso si era avvicinato per parlare.
Bene per il momento è tutto calmo.
Il tizio dagli occhi rossi arrivo cercando compagnia per parlare, Glave lo studio per un poco prima di dire qualcosa, la forza in qualche modo lo circondava ma in maniera piuttosto disordinata.
Evidentemente non si è mai allenato ma ne sarà al corrente?
Nonostante i dubbi del momento si presento al giovane.
-Prego siediti pure non c’è nessun problema-.
Sorrise tranquillamente ma si manteneva sempre molto attento alla situazione.
-Piacere mi chiamo Glave-.
In quel momento la ragazza padana parlò invitando tutti a sistemarsi in un tavolo più isolato, Glave non rispose subito ma si voltò a guardarli con fare molto tranquillo.
Taker si avvicinò a lui e prima che potesse parlare, lo guardò, non era molto che si conoscevano ma sicuramente lo avrebbe capito soprattutto sicuramente si era accorto della particolarità del suo interlocutore.
-Taker precedimi pure arriverò tra un minuto, sto scambiando due parole-.
Fece un sorriso bonario e poi riporto l’attenzione verso lo sconosciuto.
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Eddie1988 .
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Il Chiss ignorò per il momento l'invito della ragazza, infastidito anche dall'appellativo con cui era stato definito. Come si permetteva una twilek di mostrarsi così superiore nei confronti della sua razza. Preferì però evitare una risposta diretta che avrebbe potuto creare problemi. In fin dei conti eran su Coruscant, vicini al cuore del potere dei jedi, e lì riuniti erano in due della sua schiatta mentre lui era solo e senza alleati. La faccenda rischiava di rendersi troppo complicata.
Rivolse invece la sua attenzione al rinnegato che sedeva a poca distanza da lui.
Tarshaby, molto piacere. Che ci fate quì tu e il tuo compare, Coruscant non mi pare proprio il posto migliore per due rinnegati jedi. Il tempio vi darà la caccia immagino.
Non sapeva moltissimo sui rinnegati, ma finse volutamente di saperne ancora meno. Era ansioso di capire qualcosa circa la loro posizione nei confronti del Tempio.. -
~ Cøni™ • .
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Sistemarsi in un tavolo in un angolo poco affollato? Era un'ottima idea, di sicuro era meglio che stare tutti seduti lungo un bancone per parlare.
Fabosh si alzò e rispose con un cenno ad Aryna, la seguì e si mise a sedera alla sua destra in attesa che anche gli altri si accomodassero.
Si rivolse all'amica sottovoce per non farsi sentire dagli altri "Sembrano tutti affidabili, ma non si sa mai, se quelli sono rinnegati ci sarà un motivo, preferisco essere cauto, anche se siamo in un locale affollato come questo non si sa mai il rischio che si corre.
In più quel chiss ha un'aria sospetta, non so che intenzioni ha ma é meglio stare in allerta.
Però non sento nessuno squilibrio nella Forza, il che é un bene, significa non c'è pericolo, per ora."
Poi si rivolse al rinnegato sorridendo, non disturbò gli altri due che avevano iniziato una conversazione. Se avessero avuto intenzione di unirsi a loro una volta concluso di far conoscenza tanto meglio.
"Prego Taker, si accomodi qui con noi, sono sicuro che avremo tanto di cui parlare e molte opinioni da confrontare. Se poi il tuo amico vorrà venire molto meglio, sarà un piacere conoscere anche lui."
Se la situazione sarebbe peggiorata la Forza lo avrebbe avvisato, ma adesso era tutto calmo, eccetto il solito fracasso che proveniva dalle altre persone nel locale..
Alla cantina! |
