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Me lo firmi?

role di guarigione di Thanen e Talia, post rispettivi contest Galaxy of Fear

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    La mancanza totale di risposte da parte del Chiss lasciò Orion un po' dubbioso. Della serie "ehm, pronto? Coruscant chiama Thanen, Coruscant chiama Thanen".
    Questo, però, non lo disse. Poteva solo supporre una qualche forma di imbarazzo da parte del collega, che per inciso lui non aveva certamente intenzione di causare; tuttavia, conoscendone un po' il carattere sicuramente formale, quella gli sembrava la risposta più ovvia.


    CITAZIONE
    Verrò con lei, Maggiore, ma preferirei farlo con le mie gambe.

    *Hey, ma allora parla ancora!*

    Questo non dipende da me, Capitano: non faccio io le regole qui dentro, ma vediamo se convinciamo i medici...

    [...]

    Pochi minuti - e svariati passi lenti con il trespolo delle flebo al seguito - dopo, quel bizzaro gruppetto era riunito in un'unica stanza. Il Chiss si era potuto rimettere a sedere, mentre Talia...

    CITAZIONE
    Mi scistemi il... coso?

    Il...che?

    Per qualche ragione la Zeltron gli sembrava improvvisamente meno lucida di prima, come d'altronde dimostrò il successivo scambio di battute. Al momento però la priorità era capire cosa fosse il "coso".
    Andando a naso, il Maggiore osservò la scena notando che Talia aveva in tutto questo alzato le spalle dal letto, come a volersi tirare su...


    Il cuscino? - chiese avvicinandosi.

    In cerca di un qualsiasi cenno di conferma, il Kel Dor avrebbe fatto il possibile per metterla più comoda, banalmente più dritta, supponendo che volesse sostenere più comodamente la conversazione, senza essere obbligata a guarda il soffitto o facendosi venire il torcicollo cercando di non farlo.


    CITAZIONE
    Ci conosciamo da tanti anni! Siamo stati colleghi in missione e abbiamo anche fatto sesso! Adesso simao marito e moglie: abbiamo firmato un contratto matrimoniale da poco, dovresti venire alla cerimonia! Ehi! Non faccio più fatica a parlare!

    *Loro hanno... sono... WHAT?!*

    Sebbene lo stato di alterazione della Zeltron fosse ormai chiaro, Orion non ebbe nemmeno per un momento il dubbio che questa stesse raccontando cose inventate. Magari sconnesse, quello sì, ma veritiere.
    Lui, che invece si aspettava un'informale chiacchierata così per passare il tempo, si era invece ritrovato tra... marito e moglie? Ma sul serio?


    Ehm, ok, questo non me lo aspettavo... - disse semplicemente.

    E non se lo aspettava sul serio, per un'infinità di ragioni. Era anche vero che delle vite private di entrambi non sapeva molto, o quasi niente. Quindi sì, era anche plausibile, ma quali erano le probabilità di far riunire due conoscenze e scoprire un retroscena del genere. Cioè, in tutta la galassia, proprio loro due?
    Il Maggiore guardò Talia, poi guardò Thanen, poi riguardò Talia, incerto sul come proseguire.
    Fortuna che questo non servì, almeno non subito, perchè la Zeltron proseguì raccontando pezzi della loro avventura, in modo sempre sconnesso.


    CITAZIONE
    Ma io poi l'ho ucciso con uno scoglio mentre Orion combatteva gli ananas e la Strega!

    Dopo essersi morso le labbra mentre Talia rivelava dettagli potenzialmente sensibili - specialmente dopo quello che le aveva confessato - e che avevano pattuito di riferire insieme al Comando, arrivò la parte sugli ananas.
    Vuoi un po' per la situazione strana, vuoi per quanto scema potesse suonare quella frase, Orion cominciò a ridere.


    Sì, la faccenda della frutta... - disse guardando Thanen - Problemi telecinetici, Capitano, non ci far caso, poi ti racconto, ma...

    CITAZIONE
    Ti voglio tanto bene Orion, mi abbracci?

    [Tiro: Free Hugs]

    Ora, non si poteva certo dire che Orion forse un tipo algido e formale, anzi, tutto il contrario. Detto questo, tuttavia, si stava facendo delle amicizie nuove, ma pur sempre in presenza di un collega che, invece, alle formalità ci badava.
    Non che glie ne importasse realmente, perchè lui aveva il suo stile e basta, ma comunque anche con la Zeltron non è che si conoscesserò chissà da quanto. Era iniziata con il Maggiore a farle da scorta personale, e poi finita con un'avventura di Streghe, frutti volanti e robe occulte. E poi ah già, lei era mezza drogata e di fronte stava il marito.
    Insomma, per un motivo o per l'altro, si sentì un attimo in imbarazzo: non gli pareva il momento più adatto.


    Io ehmmm-ma certo. - disse comunque.

    Qualcosa nel fascino della Zeltron lo fregò, e non era la prima volta.
    Così, cedendo alla violenza, si interruppe e abbracciò delicatamente Talia, cercando di non farle male. In tutto questo, pregò che Thanen non fosse un tipo geloso e che non pensasse cose equivoche, perchè altrimenti poteva andare solo male.


    CITAZIONE
    Maggiore, posso chiederle di elaborare i fatti? Ho l'impressione che lei e... mia moglie... abbiate avuto dei trascorsi non irrilevanti.

    Hmmm? - si voltò con la Zeltron tra le braccia, lasciandola delicatamente andare subito dopo per darsi un contegno - *AHEM* Certamente.

    Deciso a rimanere in piedi per mantenere una certa dignità, il Maggiore fece qualche passo su e giù per la stanza, mentre ragguagliava il collega sulle sconnesse affermazioni di Talia.

    Dunque, in breve, io e Talia ci siamo conosciuti mesi fa in ambito lavorativo: venni assegnato come sua scorta in un incarico presso il pianeta di Mullan, dove già presi parte ad alcune operazioni.
    Appena due giorni fa, invece, sfruttando un po' della licenza maturata - visto che non la uso mai - ho accettato l'invito di Talia su Naboo, con l'intendo di passare una giornata in "villeggiatura". E credimi, è una parola che suonava estranea anche a me, visto che non l'ho mai fatta. Devi sapere che Norrington senior, il padre dell'ufficiale scomparso tempo addietro, possiede una villa proprio su quel pianeta. Ho accompagnato Talia, che brevemente mi ha raccontato del Commodoro, a porgere i suoi omaggi a Norrington. E da lì, bhè, è inutile dire che i dettagli dell'avventura in cui siamo incappati si siano dimostrati tutto fuorchè ordinari. In qualche modo ne siamo saltati fuori, anche se non illesi, come puoi vedere.
    Certamente posso dire che da amici abbiamo formato davvero una bella squadra!


    Fece un sorriso, assicurandosi che il Capitano sentisse bene proprio l'ultima frase.
    "Tra moglie e marito non mettere il dito", dicevano. Ecco, lui se ne sarebbe guardato bene; quantomento prima avrebbe cercato di capire la situazione un po' meglio.


    Se devo essere sincero, Thanen, l'intenzione era di fare rapporto assieme a Talia presso il Comando, perchè abbiamo scoperto alcune cose di una certa sensibilità, che tecnicamente non sarei autorizzato a rivelare, non prima di aver fatto rapporto, OPPURE di avere la sua approvazione... - aggiunse indicando Talia - Anche se mi pare di capire che in qualche modo anche tu ne sia a conoscenza, o sbaglio? D'altronde, se siete sposati non mi stupirei. Questa cosa della "Strega" ti dice niente? E di Norrington?
    Free Hugs [CD15 su CAR]: 6
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      Orion Knight


    Edited by Orion Knight - 26/4/2024, 20:13
     
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    Il cuscino?

    Ma certo! Il cuscino! il Thanen virtuale, che era molto più espressivo del Thanen reale, battè il pugno destro sul palmo sinistro aperto, perchè, sì, il Thanen virtuale non aveva il gesso, nè una vestina di carta.
    Con la presenza degli antidolorifici in circolo, la pressione sanguigna sarà particolarmente bassa, per questo parla così, non le arriva ossigeno al cervello, bisogna abbassarle il guanciale.
    Se in quel momento fosse piombato dal cielo, stile agente dello SWAT imbracato, un intervistatore di qualche programma sulla vita di coppia, Thanen sarebbe probabilmente stato bocciato e rimandato a settembre. Fortunatamente gli ospedali di Coruscant non prevedevano quel genere di servizi e visto che il Maggiore si era fatto avanti e aveva due mani a disposizione, il chiss aveva deciso di lasciar fare a lui.
    CITAZIONE
    Ehm, ok, questo non me lo aspettavo...

    [Easy Mind; successo]
    Ma figurati io.. commentò, fortunatamente solo nel privato della propria mente. Il suo fisico reggeva gli effetti dei narcotici che era uno splendore... quasi troppo, in effetti, non è che gli stessero impedendo granchè di sentire male al braccio.
    Quando il Maggiore scoppiò a ridere, Thanen si voltò a guardarlo, impassibile, senza nemmeno sbattere le palpebre. Possibile che l'unico nel pieno delle proprie facoltà mentali fosse lui, in quel posto?
    Se gli dava fastidio che il Kel Dor abbracciasse la zeltron? Naturalmente sì.
    Così come gli dava fastidio vedere chiunque palesare le proprie manifestazioni d'affetto in pubblico. Non era decoroso. Sopratutto non lo era in un ospedale e davanti a colleghi di lavoro, in particolare guerrieri... La stranezza di quella situazione, il dolore pulsante alla zona operata e il fatto che le domande continuassero a moltiplicarsi, invece che trovare risposte, stava facendo piegare la linea dei suoi pensieri verso il suo lato più chiss. Era un po' che non lo visitava, in effetti. Era talmente abituato alla Repubblica e i suoi alieni, che erano anni ormai che non si ritrovava a scivolare verso quel genere di commenti, che invece avevano riempito costantemente la sua mente, in passato. Inspirò a fondo dal naso e si costrinse a tornare zen.
    Sicuramente c'erano risposte dietro l'angolo.
    Ascoltò quanto il Maggiore aveva da dire, il che non era molto. Nello stesso periodo in cui la coppia era impegnata su Naboo, lui era nel pieno, prima di un inseguimento di terroristi nell'Outer-rim, poi dell'incarico su Hoth che... Già... Ancora non sapeva niente nemmeno di quello. Un nodo gli strinse la gola, ma lo mandò giù e ascoltò il resto, sperando ci fosse di più.
    Aveva sentito dire che Norrington era scomparso, e proprio nel periodo in cui si era volatilizzata Astrea Velia. A quanto pareva, così come la zeltron era tornata con spoglie diverse, anche il Commodoro era ricomparso in modo non convenzionale.
    CITAZIONE
    Questa cosa della "Strega" ti dice niente? E di Norrington?

    Alla parola "strega" il chiss strinse appena gli occhi.
    Ha ragione, Maggiore. Questa sembra una faccenda delicata. rispose lentamente, ma scandendo a dovere.
    E con tutto il dovuto rispetto... Non credo che lei dovrebbe disturbare l'Alto Comando per questo. continuò con estrema cautela.
    Orion era sempre parso un uomo tutto d'un pezzo, sul lavoro, ma molto elastico in altri frangenti, non gli era chiaro fin dove potesse osare con lui. Perchè sì, quello che Thanen stava suggerendo in quel momento poteva essere letto in maniera molto molto brutta dal superiore dell'Esercito. Se Starchild avesse deciso che "non disturbare l'Alto Comando" era troppo simile a "mentiamo ai nostri superiori", il chiss avrebbe potuto essere seriamente in pericolo di corte marziale. Prima di proseguire, valutò attentamente il Kel Dor e le sue reazioni. Era consapevole della presenza di Talia, ma considerato il suo stato, gli pareva più importante pensare prima al Maggiore. Purtroppo era difficile capire cosa dire o cosa no e già si era esposto abbastanza così com'era. Una notevole fetta di lui pensava che negare ogni coinvolgimento sarebbe stato più saggio, ma anche se ora Talia era K.O., presto avrebbe rimesso assieme i fatti.
    Quello che voglio dire è che un rapporto incompleto e poco credibile, potrebbe risultare più nocivo che d'auto. Forse se lei mi facesse un rapporto più dettagliato, saprei meglio consigliarla.
    Poteva iniettargli qualche sostanza e fargli dimenticare quella conversazione, in caso tutto fosse andato storto? Beh, sperava tanto di sì, e lo stava già progettando, perchè non aveva un salvataggio automatico da ricaricare.
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      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 26/4/2024, 22:09
     
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    Lancio: Morfina Mortificas


    Un bell'abbraccio, specie da un amico, soprattutto da un amico con cui si è condivisa un'esperienza traumatica e per la cui sicurezza si èpreoccupati, dovrebbe essere ristoratore! Dovrebbe far sentire meglio chi lo ha chiesto e che, richiedendolo in barba ad ogni etichetta e alla possibilità di essere fraintesa in quanto zeltron vestita solo di un tovagliolo di carta, dovrebbe aver dimostrato in questo modo estrema vulnerabilità e bisogno di supporto.
    Talia Crane, esponente di una razza famosa in tutta la Galassia per il valore che dava al contatto fisico, si trovò ad abbracciare un kel dor teso come una corda di violino che, per quanto cercasse di essere delicato nel passarle le mani sulla schiena nuda, puzzava di disagio e sembrava reticente nel dare le spalle a Thanen che, dal canto suo, era un chiss contrariato.
    Grazie! Mormorò ad occhi chiusi, rilassando i muscoli negli ultimi scampoli della sicurezza che percepiva in quel contatto.
    Una parte di lei si dispiaceva di aver causato la tensione nella stanza; anche se era, invero, una parte molto piccola.
    Tra i fumi della morfina, compredeva che il contesto in cui aveva fatto quella particolare richiesta fosse alquanto... bizzarro! E che la sua domanda potesse risultare piuttosto strana per chi era... beh... per chi non era abituato a situazioni sociali caratterizzate dalla delicatezza e dalla quiete.
    Talia riaprì gli occhi blu e li posò sui militari al suo capezzale.
    In fondo questi due combattono, tutto il giorno, tutti i giorni... Sanno fare questo. E oggi in particolar modo, dopo quanto è accaduto a tutti noi e tutte le informazioni che li hanno sommersi, ricordarsi ora di quanto sia importante per me il poter toccare le persone a cui tengo non può essere essenziale...
    Eppure non aveva trovato giusto negarsi quello che la sua natura chiedeva.
    Comprendeva gli altri due; ma se proprio loro non potevano fare lo stesso, lei non intendeva perdere il sonno per i loro malumori.
    Loro non lo sapevano, ma la diplomatica aveva già accettato un compromesso evitando di imbarazzare direttamente il marito, verso il quale si permise solamente -e forse non coscientemente- di rivolgere leggermente il busto.
    La questione sulle diverse dimostrazioni di affetto fisico, per Talia Crane si dichiarò conclusa.
    Ancora una volta abbozzò un sorriso verso Orion che era impegnato in un riassunto delle loro vicende e le labbra rosse e un poco screpolate si curvarono ancora di più dopo l'ultima battuta del Maggiore.
    Sì. Siamo una bella squadra! Pensò orgogliosa, mentre sottolineava l'affermazione del soldato con un piccolo cenno del capo.
    CITAZIONE
    Anche se mi pare di capire che in qualche modo anche tu ne sia a conoscenza, o sbaglio? D'altronde, se siete sposati non mi stupirei. Questa cosa della "Strega" ti dice niente? E di Norrington?

    CITAZIONE
    Quello che voglio dire è che un rapporto incompleto e poco credibile, potrebbe risultare più nocivo che d'auto. Forse se lei mi facesse un rapporto più dettagliato, saprei meglio consigliarla.

    Lancio: Connessioni neurali


    A dire il vero, Orion, ora, come allora sono d'accordo con mio marito: il rapporto dovrebbe aspettare...
    Il torpore degli antidolorifici sembrava voler dare un po' di tregua alle facoltà di ragionamento della zeltron, anche se, forse, non abbastanza da farle capire che Thanen stava cercando di tastare il terreno prima di esporsi.
    Sempre che "esporsi" fosse mai stata un'opzione papabile nei piani del marinaio.
    Vedi, Thanen e io siamo sposati; ma non...
    "Ma non ci diciamo tutto" / "ma è solo una truffa ai danni dello Stato" / "ma nessuno dei due sapeva della mia sosia pazza"
    Mh! Quante ottime possibilità di terminare una singola frase!
    Schioccò la lingua sul palato.
    ...ma Thanen, come te, non avrebbe dovuto sapere che io sono Astrea Velia...
    Spostò lo sguardo su Thanen, un po' stanco, un po' complice, e gli si rivolse direttamente.
    Non che abbia mai davvero creduto di farla franca mentendoti! Appena mi hanno assegnato alla tua nave sapevo mi avresti smascherata nell'istante in cui ci fossimo incontrati! Sorrise compiacuta, quasi che allora avesse sperato di poter essere riconosciuta per chi era davvero da qualcuno di familiare.
    Ma... gli ordini erano chiari: Astrea Velia era ancora in missione. Si schiarì la gola e tornò a parlare con entrambi.
    Una missione segreta, una missione senza esito. Quando mi hanno ripescata a galleggiare nel vuoto... è scoppiato il caos! Ho passato mesi sotto cure e interrogatori nel tentativo di recuperare ricordi di quanto è successo! Volevano una spiegazione logica e ragionevole che non sono riuscita a dare... Strinse i pugni. Per un solo attimo. Come se si preparasse a combattere contro l'ennesima fallimentare seduta di terapia.
    La scossa dolorosa che partì dal polso fasciato la riscosse. E Talia si ricordò di poter rilassare il morso.
    Thanen ha ragione. Non possiamo fare rapporto ora: la minaccia è grave, sì, ma ancora troppo indistinta. Nella peggiore delle ipotesi, non ci credono e ci rinciudono tutti per allucinazioni; nella migliore delle ipotesi, ci credono e...? ci vorranno interrogare ancora e ancora e mi vorranno studiare ancora e ancora... -di nuovo- ...e noi saremmo impegnati così senza possibilità di indagare -guardò Thanen- e combattere! -guardò Orion.
    Era esausta.
    Iniziavano a pulsarle le tempie.
    E si spostò nel letto, cercando di mettersi ancora più dritta, come se si preparasse a un altro tentativo si fuga.
    Morfina Mortificas [CD11 su COS]: 17
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    Edited by Silver Sterling - 1/5/2024, 22:18
     
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    Thanen era tutto teso nel proprio dolore di sottofondo, tanto che non si era accorto subito del mutamento in Talia, gli era arrivato dopo, come una lieve vampata di vaniglia, mischiata a antisettici e bacta e assieme a quello la tensione nelle spalle s'era leggermente allentata. Era come se la sovraeccitazione della zeltron fosse scemata in un unico espiro, non appena aveva abbracciato il Maggiore, come fosse passata sotto un getto di acqua piacevolmente calda, che le aveva schiarito la mente... oppure mandata totalmente in botta. Prima che i discorsi del kel dor lo riportassero a livelli di attenzione da emicrania, Thanen aveva inspirato a fondo, cercando di nuovo la vaniglia, parassitandone il relax, per quanto poteva, con la puzza di ospedale che gli impregnava le narici. Tante volte il chiss aveva rimproverato caustamente la zeltron per il suo cercare di manipolarne le emozioni, ma ora sentiva di potersi permettere una sniffatina di feromoni, se questo poteva aiutarlo a rimanere zen ed evitare di lasciare l'ospedale in cerca di asilo politico all'Ambasciata Chiss. Non avrebbe fatto bene a nessuno.
    Poi erano venute le affermazioni del militare e tutta la pace interiore faticosamente riconquistata aveva comiciato a crollare.
    Prima che Orion potesse però togliere il chiss dalla tensione del non sapere come avrebbe reagito, un aiuto giunse di nuovo dalla persona che Thanen non stava considerando nell'equazione: la zeltron.
    CITAZIONE
    A dire il vero, Orion, ora, come allora sono d'accordo con mio marito: il rapporto dovrebbe aspettare...

    Le parole della donna magenta furono tanto inaspettate che il chiss si voltò a guardarla assottigliando lo sguardo, ma si rirpese poi in fretta, tornando nella sua neutralità tipica.
    Fino a un attimo fa pareva incapace di parlare, ora invece parla sensatamente. Tutto merito... del cuscino? Dell'abbraccio? una nuova sfida scientifica gli si era appena posta innanzi.
    CITAZIONE
    Vedi, Thanen e io siamo sposati; ma non...

    Ed ecco che il pulsare sordo della ferita iniziò a farsi nuovamente prepotente. Cosa intendeva rivelare al Maggiore? Erano così in confidenza?
    Non viviamo assieme? Non ci parliamo da quando mi ha legato al letto? Non per davvero?...
    CITAZIONE
    ...ma Thanen, come te, non avrebbe dovuto sapere che io sono Astrea Velia...

    AH.
    Il chiss incrociò gli occhi blu della zeltron, con un lampo rossastro ad animarli, e, fatto più unico che raro, ricambiò il sorriso che si schiuse sulle sue labbra. Avrebbe dovuto essere arrabbiato che avesse mentito per tutto questo tempo? Forse, ma in realtà non lo era per nulla. Quello che trapelava in quel momento era il suo "AHA! LO SAPEVO!", ma pure qualcos'altro, un sottotono di... accoglienza? Gli piaceva Talia, molto più di quanto gli fosse piaciuta Astrea, con cui aveva sempre avuto un rapporto complicato, però allo stesso tempo non era dispiaciuto di poterla pensare viva e vegeta. Viva e vegeta, ma non lì...
    Più ci pensava e più si rendeva conto che Astrea e Talia erano per lui due entità separate, come lo erano state Astrea e Astreya, anche se all'inizio aveva fatto di tutto per dimostrare come fossero uguali. Talia e Astrea erano diverse e non riusciva a conciliarle in un unico volto, specie non dopo essere stato accoltellato quasi a morte, da quella coi capelli blu, anche se di un universo parallelo. Veloce come era arrivato, il sorriso svanì e il suo sguardo si perse nel vuoto, oltre la zeltron. Astrea era una minaccia. Che cosa significava aver avuto la risposta che cercava? Cosa doveva fare, adesso? Ormai si era abituato a Talia Crane, era a lei che aveva presentato suo fratello. Come faceva a parlare con lei e allo stesso tempo a sapere che c'era anche Astrea?
    CITAZIONE
    Una missione segreta, una missione senza esito. Quando mi hanno ripescata a galleggiare nel vuoto... è scoppiato il caos! Ho passato mesi sotto cure e interrogatori nel tentativo di recuperare ricordi di quanto è successo! Volevano una spiegazione logica e ragionevole che non sono riuscita a dare...

    Le parole della zeltron risuonavano in sottofondo, con tutte le loro implicazioni che gli si insinuavano tra le sinapsi come un nugolo di serpenti, ma il chiss era ancora fisso su un solo pensiero. Talia e Astrea. Perchè Astrea gli metteva... ansia?
    [PTSD; successo]
    Con un inspiro profondo si costrinse a concentrarsi sulla voce di Talia e trascinatosi fuori da quel baratro oscuro in cui stava sprofondando. In silenzio, si alzò in piedi e con la mano buona, la sinistra, premette il pulsante per tirare su la testiera del letto della moglie, poi, ancora perso con lo sguardo altrove, si sedette sul bordo del materasso di Talia, dal lato dei piedi e come aveva fatto quando sua madre era arrivata su Coruscant, le afferrò la mano non ingessata, ma stavolta delicatamente, in virtù del fatto che entrambi erano incanulati... e che non aveva intenzione di offrire Talia in sacrificio ad una divinità ancestrale.
    Dopo un attimo di silenzio, alzò di nuovo lo sguardo sul Maggiore.
    Maggiore, le chiedo di raccontarmi la storia dall'inizio... Poi io vi racconterò la mia.
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      Eleni Bok
     
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