New Star Wars Gdr

Posts written by Maggoth

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    Nome pg e link scheda: Maggoth Onduil
    Livello pg: 5
    Nome Superquest: L'Invasione
    Fazione o altre note: Ordine Jedi
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    Hellcome back!
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    Lo spostamento fin alla superfice fu lento ma senza troppi intoppi, sebbene mano a mano che si muovevano, lentamente, verso l'alto, il freddo cominciò a colpire sempre più pesantemente il cavaliere, che dovette fare sfoggio di tutta al sua concentrazione per mantenere salda la presa sulla salma.
    Nel frattempo il Maestro li aveva anticipati ed era nuovamente salito sulla nave, scaricando una lunga cassa di metallo, abbastanza grande da poter contenere il corpo.
    Usando la telecinesi la scaricò sul bordo della spiaggia e rimase in attesa di Karatar.
    Non molto dopo, finalmente, dalla superfice dell'acqua apparve Lady Bant con sopra ancorato Karatar. Finalmente fuori dall'acqua il piccolo cavaliere si staccò dal droide e piantò i piedi ben saldi sulla sabbia, fino a sentirsi sicuro della posizione. Non ne aveva davvero bisogno, soprattutto perché ora che il sole colpiva direttamente la sua pelle si sentiva molto più riscaldato ed inoltre il controllo attuale sul corpo del defunto maestro non era troppo complesso. La parte più complessa ora era il cambio di densità dell'ambiente circostante il corpo che stava sollevando. Li si che serviva concentrazione per mantenere la stessa velocità di spostamento pur con densità diverse su ognuno dei diversi tentacoli.
    Fece uscire la salma a partire dalla testa e verticalmente, così che tutta l'acqua non facesse troppa resistenza. Minore superfice esposta sulla pellicola superficiale e minore resistenza avrebbe affrontato.
    Fu una manovra complessa che richiese quasi un minuto. Non era necessario farlo così lentamente, in realtà, ma Karatar voleva assicurarsi che non venisse sbagliato nulla.
    L'operazione di fuoriuscita sembrò andare bene, nonostante l'incertezza, e a quel punto Karatar spostò la salma e la mise in posizione orizzontale mentre Maggoth muoveva la "bara" subito sotto il corpo, così che poi Karatar potesse adagiarlo e quindi lasciare lo spostamento al Maestro. Il mon cal non era così bravo con le operazioni di fino, ma poteva sollevare una quantità di peso tale che oggetti del genere erano praticamente ininfluenti per lui.
    Lentamente la bara con il suo nuovo inquilino venne spostata di nuovo sulla sabbia e chiusa rapidamente con un coperchio a tenuta stagna. Meno rimaneva all'aria aperta e meglio era.
    A quel punto, sempre sfruttando la telecinesi, Maggoth riportò il nuovo prezioso carico sulla Shiny, pronto per ritornare alla biblioteca. Ora avevano gli ultimi ritocchi prima della festa del giorno dopo.
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    No, dividere l'ordine non è la tua intenzione. Ma è uno dei possibili e probabili risultati di quanto vuoi fare.

    A questo punto Maggoth, che finora era rimasto seduto come la maggior parte dei suoi colleghi, si alzò. E, con molta calma e tranquillità si posizionò vicino a Dalen, cercando di essere posizionato così da essergli vicino ma anche visibile agli altri.

    Nonostante tutti i problemi derivati dalla sua creazione non informata, di per sé la H.E.L.P. non è qualcosa che riteniamo dannoso. Il suo scopo è contrastare una organizzazione criminale incredibilmente estesa, quindi sappiamo che essa ha dei meriti morali che possono corrispondere alle direttive dell'Ordine. Il problema sta in due punti espliciti. Il primo è che agendo militarmente contro il Leviathan attirerai direttamente l'attenzione sulla H.E.L.P. da parte loro. Questo aumenta la possibilità che scoprano che tu o Kara siete dei Jedi, e vi ricordo che sono ancora attive le taglie nei nostri confronti. Siamo dei bersagli ideali per loro. Potrebbero riuscire a risalire da voi a noi. Non so come, ma il Leviathan si è dimostrato incredibilmente abile in merito.

    Questo era vero. Il Leviathan era molto abile nel raccogliere informazioni ed aveva avuto in passato alleati come i Sith ed un tempo anche i Rinnegati. Avevano esperienza con gli utilizzatori della Forza.

    Il secondo punto è che, a livello diretto, il gruppo mercenario non porta nessun vantaggio diretto all'Ordine o ad Ossus. E questo non è strettamente necessario, se fossi in condizioni ottimali. Ma non lo siamo, quindi ogni tipo di sostegno che possiamo ottenere per la nostra ripresa deve essere sfruttato. E non ci sarebbe neanche un effettivo incremento di reputazione per i jedi, perché stiamo cercando di mantenere il più possibile l'anonimato. Se colleghiamo la H.E.L.P. all'Ordine, pubblicamente, solo per avere un poco di pubblicità, significa che stiamo invitando il nemico alle nostre porte. Non è fattibile. Quindi...

    Ora si concentrò su Dalen, per assicurarsi che lo ascoltasse. Voleva che quelle nozioni gli entrassero bene in testa, a fondo nel suo sistema logico-razionale.

    ... voglio farti capire cosa è una possibile attività esterna che è reputabile come valida per noi, in questo momento. Sto organizzandomi con i coloni di Iego per creare una fattoria di bantha. Tale fattoria avrebbe il duplice scopo di portare crediti all'Ordine e a Iego grazie alla produzione e vendita di prodotti caseari e anche di poter fornire tali prodotti ed animali ad Ossus, quindi a noi ed agli Ysanna. Questo non contrasta certamente i nemici della Repubblica, ma fa qualcosa di altrettanto importante. Garantisce, innanzitutto, il sostentamento di ben tre comunità. Noi con i crediti, gli Ysanna con il cibo e gli animali e gli abitanti di Iego con il lavoro retribuito. Ci garantisce una azienda totalmente scollegata al nostro solito modus operandi e che apparentemente non ha nulla a che fare con noi, infatti ufficialmente sarà di una cooperativa di Iego. Così avremo un supporto diretto per noi e le popolazioni a noi vicine, la possibilità di collegarci al resto della galassia con un approccio più prudente e la segretezza necessaria per continuare a muoversi e svilupparci senza incorrere in particolari rischi. Dopotutto la popolazione di Iego mi è fortemente riconoscente per quando ho salvato il loro pianeta da un'anomalia temporale, quindi ci tengono ad aiutarci.

    A questo punto si scostò leggermente, camminando lentamente verso il suo posto a sedere mentre scandiva attentaente le parole.

    Segretezza. Supporto all'Ordine ed agli Ysanna.

    Si sedette nuovamente al suo posto, senza mai distogliere lo sguardo da Dalen.

    Queste sono le cose che ci premono di più, adesso. Vogliamo come te essere un faro di speranza per la galassia. Ma un faro si costruisce con mattoni e pietre, con energia e pazienza. togli questo ed avrai un piccolo falò che si spengerà dopo mezzora, appena finita la legna. E noi non abbiamo più legna da ardere.

    Guardò i vari membri dell'ordine, cercando conferma o meno alle sue parole.

    Credo che siamo tutti abbastanza concordi, e ditemi se erro, che le tue operazioni con la H.E.L.P. saranno autorizzate e sostenute se essere risponderanno ai canoni di segretezza e supporto diretto per l'Ordine. In caso contrario, almeno io personalmente, ti chiederei di scegliere. O segui la strada del Consiglio... o la tua. Senza alcun rancore.
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    L'acqua del canyon non era molto migliorata dall'ultima volta, sempre fredda e leggermente torbida, ma continuava ad avere la molto utile peculiarità di non avere quasi alcun tipo di vita all'interno. Giusto acqua. Era la cosa migliore in termini di sicurezza, permetteva di muoversi senza doversi concentrare troppo sull'esterno. In ogni caso, per evitare di soffrire in alcun modo per il freddo, il Maestro si premunì avvolgendosi nella Forza. [PROTEZIONE]
    Il che era particolarmente visto che Karatar non era particolarmente utile in acqua. Vedeva molto peggio del solito e la sua capacità di nuoto era pressoché inesistente, quindi si era deciso di mantenerlo costantemente ancorato a Lady Bant che, per fortuna, era attrezzata per queste cose.
    In breve tempo raggiunsero l'ingresso del tunnel e visto che aveva già allargato il passaggio per poter entrare precedentemente, non ci furono particolari problemi anche questa volta, solo un poco più di lentezza nel far passare droide e cavaliere quasi in contemporanea.
    L'interno del tunnel era simile alla sua ultima visita, ma leggermente meno... statico. L'apertura parziale del tunnel aveva dato una piccola smossa all'acqua interna, rendendola un poco meno torbida. La visuale si era fatta più nitida, ma questo significava che l'acqua era anche meno adatta alla conservazione del corpo. Di per sé non era grave, il funerale jedi prevedeva comunque di bruciare i resti, ma preferiva riuscire a mantenerlo il più possibile integro.
    Dopo un paio di curve raggiunsero infine il luogo di quasi eterna sepoltura di Gar Anstak. Il suo corpo era ancora lì e galleggiava, inerte, nell'acqua.
    Le condizioni della salma non erano molto peggiorato, la densità dell'acqua era ancora abbastanza buono da permetterne a conservazione. iI numerosi tentacoli continuavano a galleggiare, parzialmente consumati dal tempo, ma nonostante tutto era conservata relativamente bene. Cioè, per essere vecchia di millenni.
    Il mon calamari a quel punto si voltò verso il duo improbabile approfitando che le luci di Lady Bant lo stessero illuminando ed indicò prima Karatar e poi la salma del Maestro.

    Usa la telecinesi e portiamola fuori. Con calma, non vogliamo danneggiarla troppo.

    Uno dei vantaggi di respirare in acqua? E' anche possibile parlare sottacqua.
    Karatar purtroppo non disponeva di tale vantaggio, quindi si limitò a fare un segno di assenso e poi, lentamente, si concentrò sul corpo. Estese una mano, e la sua percezione, fino ad esso e lo fece avvolgere di tantissimi minuscoli "fili", come centinaia di mani che lo afferravano in tanti punti diversi, assicurandosi che ogni sua parte, tentacoli compresa, venisse avvolta con delicatezza e sicurezza.
    A questo punto, con la coda, diede un colpetto a Lady Bant e lei cominciò a fare retromarcia, percorrendo il tunnel al contrario. Procedeva tutto bene, ed era promettente. Oa si trattava solo di portarla in superfice e poi al Tempio senza rovinarla.
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    Ormai tutta la faccenda aveva raggiunto il punto che aveva previsto nel momento che era stato evidente che Dalen non avrebbe ceduto. Votazione e scisma.
    Il mon cal sospirò profondamente e sentì improvvisamente il peso dell'intero Ordine sulle sue spalle. Era così che si sentiva il Gran Maestro Heleghion quando decisioni importanti andavano prese? Non era una posizione che gli dava particolare piacere, proprio no.


    In merito alla proposta del Maestro Antal, mi esprimo con voto contrario.

    A quel punto comincio a fissare Dalen, per imprimersi nella memoria l'immagine dell'amico che, forse, non avrebbe più visto.
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    Chiedo di acquistare il potere "Crescita vegetale" con Maggoth usando i px

    Ecco il conto e la scheda
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    Non era stato proprio semplice convincere gli altri membri del Consiglio che una celebrazione in questo momento potesse essere una buona idea, ma aveva avuto successo. Il semplice fatto che fosse una visione data dal Maestro Ood B'nar e che potesse aiutare il morale della popolazione Ysanna e Jedi era stato sicuramente di aiuto. Le risorse erano poche, ma sia i membri dell'Ordine che le Tribù avevano bisogno di riprendere fiato, di avere un momento per raccogliere i pensieri, ricordare chi non c'era più e reindirizzare i propri sfori verso pensieri più positivi. Un alto morale aiutava in molte occasioni, sia nella guarigioni dei pazienti sia nei momenti difficili per chi affrontava tempi bui.
    Si era fatto anche approvare la seguente proposta di recupero nel canyon inondato. Aveva lasciato laggiù qualcosa d'importante la prima volta che era andato, era giunto il momento di provi rimedio.
    Questa volta si era procurato dell'attrezzatura subacquea, una delle poche a disposizione ed era stato accompagnato da un Karatar che stava usando tale attrezzatura. Era necessario il suo aiuto per la sua particolare predisposizione alla telecinesi. Sarebbe stata fondamentale li sotto, così come anche l'aiuto di Lady Bant, la "sua" droide.
    In quanto suo proprietario legale lei era comunque tenuta a sostenerlo, ma Maggoth aveva sempre considerato importante rispettare qualunque tipo di volontà della droide, a prescindere dal fatto che fosse o meno obbligata. Difatti lei poteva anche rifiutarsi e l'aveva sempre chiarito, ma nonostante qualche leggera lamentela più di carattere bonario che altro, in realtà l'aveva sempre aiutato ben volentieri. In fondo, il modo di fare del Jedi rispecchiava la programmazione pacifista e dedita alla medicina della droide.
    Preso in prestito la Shiny ed il caro Sixby, il gruppetto giunse fino all'ingresso del canyon dove Maggoth aveva recuperato tempo prima l'holocron che ora portava con sé e che ancora doveva sfruttare a fondo per tutte le sue informazioni. Il viaggio a Kamino era ancora previsto, solo... rimandato a tempi migliori.


    Allora, il piano è questo. Sottacqua si trova un passaggio nella parete che conduce ad una serie di tunnel inondati. Ho già liberato il passaggio e so come muovermi all'interno, quindi non dovrebbero esserci problemi. All'interno c'è una salma, il corpo del defunto Maestro Gar Anstak.

    Ah, quello dell'holocron?

    Si, esatto Karatar. Voglio recuperare le sue spoglie e riportarle al Tempio, così da dargli una degna cerimonia di addio, in stile Jedi. Ormai il corpo è praticamente mummificato, quindi avrò bisogno della tua telecinesi per muoverlo in sicurezza. Sei molto più abile di me con le manipolazioni di precisione e lui ha diversi tentacoli che rischiano di rompersi durante il trasporto. E, visto che la tua abilità nel nuoto è pari a quella di un sasso, Lady Bant ti accompagnerà di sotto e ti farà da gambe. Posso contare su di lei per questo, milady?

    Si, si, va bene. Mi ero sempre chiesta perché mi avete fatto montare il rivestimento isolante ed il propulsore subacqueo, ed adesso direi che lo so.

    Perfetto. Allora, Karatar, metti il respiratore acquata, così per due ore sei coperto. Li sotto fa freddo, quindi meglio essere veloci. Forza, muoviamoci.
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    Come sospettava sarebbe andata fin dall'inizio, Dalen rimaneva fermo sulle sue idee. Era convinto nel profondo di quello che diceva, cosa che Maggoth poteva capire. Era condivisibile. Ma l'idea di Dalen era un piano utopico ed idealista che rischiava seriamente di portare danni irreparabili all'Ordine, forse persino la sua estinzione, nel momento in cui la realtà avesse preso il sopravvento.

    Come possiamo deviare una parte degli sforzi? Tutti quanti noi stiamo utilizzando ogni nostra risorsa per semplicemente sopravvivere su questo pianeta. E a malapena basta. Se convogliamo altri sforzi all'esterno, significa condannare al fallimento quanto fatto qui. Per questo, come dicevo prima, non possiamo permetterci di aiutare altre persone nella galassia se non riusciamo a salvare noi stessi. Qui si tratta di scegliere cosa salvare, a cosa dare priorità. Di andare in soccorso di una galassia che ha tutti i mezzi per salvarsi da sola oppure di un pianeta ed un Ordine pronti al collasso. Tutto qui. Ma so già che sei convinto in maniera profonda delle tue idee e non sarò certo io a farti cambiare opinione. Agisci secondo coscienza, Maestro Antal. E' quanto farà ognuno di noi.
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    Quindi, Maestro, mi faccia capire bene. Vorrebbe rimettere in piedi una antica tradizione annuale Jedi, nata proprio qui su Ossus perchè l'albero in cui riposa il Maestro B'nar glielo ha detto?

    Si.

    Bene, sono felice che abbia scelto così. E' una idea dai nobili intenti.

    La premessa fatta da Karatar, il piccolo Cavaliere ed ex padawan di Maggoth era giustificata ed espressa da qualunque non jedi sarebbe suonata come una ammissione di sfiducia nei confronti del calamaro. Eppure, Karatar aveva totale fiducia nel Maestro ed inoltre rispettava profondamente sia le tradizioni Jedi che quelle degli Ysanna, essendo lui entrambe le cose.
    Se Maggoth diceva che un albero gli aveva parlato in sogno, allora doveva essere così.


    Come vogliamo muoverci?

    Beh, la mia idea era di fare una celebrazione semplice a livello di cibo o simili, non abbiamo risorse da poter sprecare. Tuttavia volevo dare forte simbolismo ed immaginario al rituale, quindi volevo sfruttare supporti audiovisivi per raccontare le storie dei jedi del passato caduti per l'ordine ed approfittarne così. Però mancherebbe un momento culmine per la cerimonia. In passato sarebbe stato la luce lunare che colpiva i due cristalli in cima ad obelischi, ma attualmente Knosso City è totalmente andata. Serve altro.

    Entrambi, seduti nel tavolo della nave assegnata a Maggoth, la Shiny, vagliarono diverse idee che, finora, erano utili solo come extra oppure non andavano bene, fino a che Karatar non suggerì qualcosa di promettente.

    Quando facevamo un memoriale o un funerale per qualcuno che era venuto a mancare ma di cui non avevano il corpo, spesso bruciavamo qualcosa di suo o che lo appresentava. Potremmo fare qualcosa di simile per i jedi caduti in seguito alla bomba. Abbiamo niente di loro?

    E' una buona idea. devo controllare, anche se temo che non sia rimasto molto. Quando siamo partiti da Coruscant abbiamo portato il necessario e quanto non potevamo, in tutta coscienza lasciare. Non so se il Gran Maestro Heleghion aveva qualcosa di suo che ha lasciato, ma era molto frugale. Forse no.

    Tuttavia l'idea di Karatar non era da buttare, anzi. Gli aveva suggerito anche altro, qualcosa da poter fare che coinvolgesse anche gli Ysanna, utilizzando qualcosa di locale.

    Sai, penso di sapere dove poter recuperare qualcosa che può fare al caso nostro...
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    La voce che lo raggiunse nella meditazione era proprio quella del Maestro Ood B'nar. Anche la visione che ebbe lo confermò. Aveva risposto alla sua richiesta di un aiuto, di suggerimenti su come agire ed aveva risposto in maniera un poco strana, parlando di una antica festa per fratelli sorelle dove vengono raccontate gesta.
    Non sapeva bene dove andare a parare, ma lungi da lui contestare una visione data dalla Forza. L'aiuto ricevuto era sincero, ora doveva solamente interpretarlo al meglio.
    Si destò dal torpore della meditazione e lentamente si alzò, poggiando una mano sul tronco.


    La ringrazio, Maestro B'nar.

    A quel punto uscì dalla stanza in rovina, con diversi quesiti da risolvere.

    ...

    Una rapida ricerca negli archivi gli confermò che in effetti esisteva una antica festa jedi che corrispondeva in maniera quasi perfetta quanto proposto dalla visione.
    Conosciuto solamente come "Giorno di Ossus", era una celebrazione nata proprio su quel pianeta, a Knosso City, la vecchia capitale. Quando la luce riflessa delle due lune colpiva due cristalli montati su due obelischi, essi la riflettevano e la congiungevano e a quel punto cominciava la giornata sacra. Era un giorno legato alla riflessione sul passato e al ricordo dei jedi caduti durante il loro servizio alla galassia. non vi aveva mai fatto caso, ma in effetti su Coruscant, nel Tempio soprattutto, si usava il termine Giorno di Ossus per definire una giornata votata alla riflessione o al ricordo, quasi nostalgico. Era diventato un modo di dire. Era evidente che il Maestro B'nar aveva più volte osservato quell'antica celebrazione.
    Non ne era sicuro, ma forse rinstaurare quella tradizione, sebbene non con la stessa modalità, poteva risollevare gli animi e aiutare i jedi a sentirsi più vicini agli Ysanna e viceversa. Forse poteva bastare questo, un momento di ricordo per chi non c'era più e la celebrazione del loro coraggio e sacrificio.
    Ora, doveva solo decidere come gestire il tutto.
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    Il discorso di Dalen era qualcosa che lui stesso poteva condividere, fosse stata diversa la situazione di partenza. Ma non era così. La situazione era quella, i problemi ben evidenti ma ognuno si concentrata su problemi diversi. Il Consiglio sull'Ordine e su Ossus, Dalen sul Leviathan e la Galassia. Entrambi avevano ragione, ma si poteva seguire una sola linea. Non entrambe.

    Maestro Antal, maestri riuniti, mi sembra che la situazione qui stia raggiungendo un punto critico e, temo, di rottura. Non è la prima volta che avviene qualcosa del genere nell'Ordine. Successe all'epoca con Revan e gli interventisti riguardo la Guerra Mandaloriana. E' successo recentemente, con i Rinnegati. Un jedi e chi lo segue che ritiene che l'Ordine stia agendo in maniera errata, o lentamente o che non sta agendo per nulla. E' convinto delle sue azioni e non agirà diversamente.

    Si voltò verso l'amico, con uno sguardo comprensivo ma anche deciso.

    Dalen, te lo sai. Mi conosci da che ero un padawan. Sono d'accordo che la galassia ha bisogno di aiuto contro il Leviathan o qualsiasi altra minaccia. Sai che sono d'accordo. Fossimo stati in forze, senza questo tipo di problemi avrei accettato senza esitazione la tua proposta. Ma ora? Ora è importante ciò che stiamo facendo, per quanto tu lo ritenga inazione. Stiamo salvando un pianeta che da solo non può salvarsi e che anzi, senza di noi potrebbe persino diventare una minaccia per la galassia. Un intero pianeta di utilizzatori della Forza. Prova a pensare cosa succederebbe se noi andassimo via in massa. La Tribà del Tempio verrà inevitabilmente catturata da quelle più ostili, compresa quella che ha i materiali di cura per la pestilenza e che non vede l'ora di schiavizzare le altre. Sono immersi nel lato oscuro tuttora, o perlomeno i loro capi. E a quel punto? Abbiamo già cominciato ad insegnare loro molto della nostra tecnologia. Quanto ci vorrà prima che avranno la capacità di viaggiare nello spazio o di riattivare antiche tecnologie nascoste nel pianeta? Non abbiamo ripulito i piani sotterranei della Biblioteca e sappiamo dagli archivi che un tempo nascondevano anche artefatti del Lato Oscuro. Se li scoprissero?

    Dovette fermarsi per prendere fiato, si era reso conto che ora stava lentamente scendendo in un vortice di "se" ed "oppure" profondo come gli oceani di Dac. Doveva arrivare al punto.

    Io simpatizzo con la tua causa, Dalen, ma non lascerò Ossus in balia di sé stesso, neanche se fossi l'unico jedi a rimanere. Ti conosco e so già che te ne andrai in ogni caso. Se non te lo impediremo fisicamente, te ne andrai e così farà Kara. Lo so. Così come tu sai che nonostante il momento critico, non ti bloccheremo, perché nessun Jedi è mai stato obbligato a rimanere nell'Ordine e chiunque volesse è stato lasciato andare. I ventuno perduti sono stati rimpianti, ma mai imprigionati. Lo stesso sarebbe per te. Ma voglio che comprendi che se prosegui in questa direzione, so anche che non sarai l'unico ad andartene. Così come Revan portò via gli Interventisti e Darfell i Rinnegati, tu ti porterai via alcuni di noi. Sei sempre stato il jedi più magnetico e carismatico del Tempio. Molti giovani padawan o iniziati ti seguiranno. Forse anche qualcuno di noi del Consiglio. Questo, capirai, porterà ad uno Scisma. E temo che se lo farai ora, potrebbe essere fatale. Ti chiedo, un ultima volta, di riconsiderare e rimanere. Non ti fermerò, qualunque sia la tua decisione. Ma pensaci bene.
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    Le parole di Dalen non erano di per sé sbagliate, anzi, avevano senso e potevano risultare molto appetibili per chi viveva di ideali. Molti padawan potevano rimanerne impressionati. Ma i Maestri del Consiglio godevano di una barriera aggiuntiva da abbattere, molto difficile da penetrare: la responsabilità verso l'intero Ordine. E ora, tale senso veniva ulteriormente rinforzato con gli Ysanna stessi che, almeno per Maggoth, facevano parte, almeno indirettamente, dell'Ordine stesso.

    Come ho detto prima, capisco bene il tuo punto di vista, Dalen. Davvero. Quando sono giunto qui per la prima volta, anni fa, come un Padawan per la sua Prova, ho visto la possibilità di aiutare questo popolo, gli Ysanna. Un intero pianeta di sensibili alla Forza. Ho visto come mio obiettivo proteggerli e guidarli, come ordine. Questo sentimento è ancora presente ed tuttora esteso al resto della galassia, ma è contrastato da una dura e semplice realtà. Non ne abbiamo la forza. La storia stessa del nostro Ordine è, purtroppo, ricca di situazioni simili alla nostra. Durante la Prima Purga Jedi, causata dai Sith, abbiamo quasi raggiunto la totale estinzione, in una situazione peggiore di ora. I pochi Maestri Jedi rimasti vennero convinti da Meetra Surik a riunirsi nuovamente per contrastare i Sith emergenti. Vennero tutti quanti presi in trappola ed eliminati, quasi assicurando la totale distruzione dell'Ordine. Certo, Surik riuscì a rimettere tutto a posto e salvare la galassia, ma quanto più facilmente avremmo potuto agire se lei avesse agito con più prudenza? O anche prima, con le Guerre Mandaloriane. Revan si oppose all'Ordine e partì per sconfiggere l'armata mandaloriana. Vinse, salvando innumerevoli vite... e condannandone molte di più quando si unì ai sith diventandone capo e gettando la galassia in una guerra molto più terribile e sanguinosa. Anche durante la Guerra dei Cloni, fu ancora il personalismo di Anakin Skywalker a causare la caduta dell'Ordine. In seguito, ormai sparsi per tutta la galassia, alcuni tentarono di riunirsi per ridare speranza e spargere voce che i Jedi erano ancora uniti e pronti. Ci fu il Conclave di Kessel. Otto maestri riuniti, otto nuove vittime per Darth Vader e l'ennesimo fallimento e tragedia per l'Ordine. Ci vollero anni prima che l'Ordine, attraverso le prudenti azioni di maestri come Kenobi, Yoda ed in seguito Luke Skywalker riuscimmo a riprenderci. E questo solamente perchè l'Alleanza Ribelle era forte e capace di dare sostegno a questi Jedi. In tutte queste situazioni, abbiamo sempre avuto la Repubblica che, in un modo o nell'altro ci sosteneva. Ed avevamo la segretezza che garantiva la nostra sicurezza, almeno abbastanza da poterci rimettere in piedi. Ma ora? La Repubblica ci ha voltato le spalle, non vuole saperne nulla di noi. Non abbiamo più il suo supporto, solamente la segretezza ci è rimasta. Con le azioni della H.E.L.P. il rischio è estremamente elevato di far scoprire la nostra base e causarne la rovina. L'organizzazione in sé non è il male, o sbagliata. Ma quando dico di dare priorità all'Ordine non intendo stazionare una nave da battaglia in orbita, sarebbe inutile oltre che rischioso. No, intendo che qualche tipo di vantaggio reale, che sia in risorse o simile, possa giungere a noi attraverso di essa, per compensare che la nostra segretezza possa risultare a rischio. Qui abbiamo bisogno di cibo, medicine, tecnologia, energia, praticamente tutto. Abbiamo bisogno di aiuto, come il resto della Galassia. Ma la galassia ha la Repubblica e le altre forze che la sostengono. Noi non abbiamo nessuno.

    A questo punto alzo lo sguardo in modo tale da guardare direttamente Dalen negli occhio, cercando di risultare il più serio possibile.

    La domanda rimane, Maestro Antal. A cosa vuoi dare priorità?
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    Presente! Partecipo qui: https://newstarwarsgdr.forumfree.it/?t=79182145
    con Maggoth
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    L'aria era pesante e sapeva di chiusa all'interno dei piani interrati della Grande Biblioteca. La maggior parte della struttura era tuttora invasa da detriti e la struttura stessa parzialmente crollata, impedendo l'accesso a quasi ogni suo punto.
    O quasi.
    Uno dei pochissimi punti ancora accessibili di questi piani era uno spazio relativamente piccolo ma dalla grande importanza. Era il luogo dove si trovava il Maestro Jedi Ood B'nar nel suo ultimo riposo. Durante la guerra che causo la distruzione dell'habitat di Ossus il maestro neti, per proteggere gli artefatti jedi dai sith, si trasformò in un possente albero che bloccava completamente l'accesso. Persino le spade laser faticavano a tagliarne le radici, al punto che non erano quasi più presenti i segni dei tentativi di accesso da parte degli invasori. Da allora la zona è rimasta interdetta, fino all'arrivo dei Jedi. Ora il luogo è accessibile solamente a loro, sebbene in pochi ottengono il permesso per accedervi liberamente, vista al sua importanza.
    Essendo uno dei rimanenti membri del Consiglio Jedi, Maggoth godeva di tale privilegio. Attualmente era il luogo migliore per meditare in tutta la Grande Biblioteca, una sorta di piccolo nexus della Forza che aiutava nello sforzo di isolarsi dalle preoccupazioni e a trovare le risposte che si cercavano dentro di sé o, se si era fortunati, piccoli suggerimenti e consigli dall'antico Maestro stesso. Non era stato molto utile finora, ma ogni aiuto era ben accetto in un momento di tale crisi per l'Ordine.
    Sapendo questo, il mon cal scese con calma fino a trovarsi di fronte al possente tronco dell'albero, una pianta di tale vitalità che, in un luogo come l'attuale Ossus e con la scarsità di nutrienti e luce a disposizione, poteva vantare la sua sopravvivenza unicamente all'ausilio della Forza.
    Il giovane Maestro si sedette dove le radici si intorcinavano come una specie di culla, una sorta di abbraccio legnoso e vecchio di migliaia di anni, un abbraccio da parte del suo antico collega e predecessore.
    Non aveva uno motivo specifico per trovarsi laggiù, non stavolta. Sapeva solo che si sentiva un po' perso. L'ultimo periodo era stato duro ed estenuante, simile ai suoi primi anni di vita quando l'impero sith aveva invaso il suo pianeta ed era una costante fuga. Ora il pericolo era meno immediato, ma la minaccia costante e la responsabilità immane. All'epoca era solo un bambino che doveva badare solo a sé stesso. Ora era un Maestro Jedi con sulle spalle il peso dell'intero Ordine e del pianeta con i suoi abitanti.
    I giorni passati erano stati un viavai di lavoro, addestramento e meditazione senza nessuna tregua, tutto per garantire la sopravvivenza minima. E tutta la faccenda della H.E.L.P. non aveva aiutato. No, aveva bisogno di avere chiarezza di pensieri e di indirizzo, un indizio che si stava muovendo nella direzione giusta o almeno di come poter variare rotta così che lo fosse. Con questi pensieri nel retro della mente il jedi cominciò a meditare, entrando con iniziale difficoltà in una meditazione sempre più profonda, sperando che la saggezza del passato potesse aiutarlo in questo momento di bisogno.
4011 replies since 11/2/2015
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