New Star Wars Gdr

Posts written by Veritas95

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    Sottratti 1980 crediti per acquisti al tech shop

    Nuovo totale: 23.525
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    Al bancone del tech shop di Mos Espa c'era un umano di almeno 30 anni, coi capelli raccolti a coda e un paio di occhiali con le lenti molto spesse. Questo mise mano a una calcolatrice facendo due conti, poi, molto imbarazzato, rispose:

    Ehm... sì, sarebbero 2200 crediti... però, ecco... per lei vanno bene 1980. L'attrezzatura gliela prendo io, signorina...

    Quindi scattò verso le attrezzature che avrebbe provveduto a mettere sul bancone e successivamente si sarebbe limitato a ricevere i crediti per il pagamento, rosso in faccia per l'imbarazzo.
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    Coruscant

    Passando per Coruscant, Eli approfittava per fare acquisti. Avendo pochi abiti a disposizione e capendo che come rinnegato invece doveva passare inosservato, - la tunica non l'avrebbe aiutato dato che era un indumento riservato a sette religiose e soprattutto Jedi - si presentò al bancone del negozio giusto per risolvere questo problema.

    Salve. Desidero acquistare abiti comuni, abiti borghesi e tenuta da esploratore.

    Il ragazzo appoggiò sul bancone gli indumenti che aveva già scelto. Un discreto mucchio di roba.

    Link del conto: qui
    Spesa: 10 cr abiti comuni 50 cr abiti borghesi 50 cr tenuta da esploratore, per un totale di 110 cr
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    Link discussione masterata: Qui
    Valore: 300 crediti per Eli Otniel
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    Aggiunti 28 px per addestramento, nuovi px:

    Px Keldor: 4292
    Px Aola'vrei: 112
    Px Jared Leech: 528
    Px Rqaaz:528
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    CITAZIONE (Eleni Bok @ 7/8/2022, 22:58) 
    Scheda modificata. Aggiungo i crediti. Controlla e conferma.

    I punteggi sono corretti
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    Nome pg: Eli Otniel
    Link alla scheda: qui
    Avanzamento al livello: 3
    Link agli addestramenti svolti: 1 2 3
    Abilità e attributi che si vogliono incrementare:

    Attributi

    Carisma +2 percezione +1

    Abilità

    1) Usare la forza +1 -> Lo giustifico con una routine di allenamento quotidiana che ha incluso la meditazione, oltre al fatto che ha appreso un potere e una tecnica della Forza e nel mentre Derfel gli ha anche spiegato parecchie cose a riguardo. Il ragazzo ha anche iniziato a sfruttare il Lato Oscuro - " emozioni più forti ", nel gergo che conosce il ragazzo - che prima non conosceva.
    2) Conoscenze galattiche +1 -> Il ragazzo ha visitato 2 nuovi pianeti, Coruscant, quando cercava Nep, e Dantooinie, quando cercava il cristallo per la nuova spada laser. Nel viaggio verso Coruscant ha anche cominciato a ad apprendere qualcosa sulle rotte spaziali.
    3) Indagare +1 -> La tecnica che ha appreso con Nep lo ha spinto a fare più attenzione ai dettagli, oltre a questo ha dovuto fare delle ricerche per costruirsi la spada laser.
    4) Acrobazia +1 -> Ha passato moltissimo tempo ad allenarsi nel Soresu, quasi ogni giorno, e ci sono varie testimonianze di questo sparse per le role, compreso l'allenamento con Jax, di conseguenza alcune sue doti collegate all'acrobazia sono verosimilmente migliorate, su tutte l'equilibrio.
    5) Soresu +2-> giustificato dai molti allenamenti e dalle dritte teoriche di Derfel e Jax.
  8. .

    Tecnica appresa



    Aderenza e Caratterizzazione: 9

    Qualità: 8

    Crescita: 11

    Fattore presenza: x1

    Malus: //

    Totale: 28

    Altro: Il gruppo riesce a fuggire dai malviventi senza riportare danni e ferite, tuttavia questi ricorderanno l'accaduto. Perciò quando Keldor e i suoi gregari torneranno nuovamente in questa zona di Nar Shaddaa troveranno dei membri del Cartello Hutt desiderosi di regolare i conti. Il lato positivo è che Keldor non verrà riconosciuto senza maschera, e questo è un bene per lui, però i suoi gregari, non avendo avuto addosso maschere, sì.
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    Prendo io quello di Aola

    Richiedo a mia volta la valutazione di questa libera con Jax qui
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    Lì, in un vicolo poco illuminato, un umano coi baffi e i denti sporgenti camminava diretto verso posti migliori. Il luogo in cui si trovava era ben rinomato per l'alto tasso di criminalità e la polizia spesso sembrava impotente. I bassifondi di Coruscant, infatti, venivano spesso definiti come " il paradiso dei malviventi ", sebbene fosse presente anche la polizia locale, la criminalità era talmente radicata i quei luoghi da risultare impossibile da eradicare. L'umano in questione, nonostante sembrasse in tutto e per tutto un nerd, in realtà era uno spacciatore che lavorava per Thar. Si era dimostrato abile nel suo lavoro, forse anche troppo, difatti erano sopraggiunti dei problemi. Lì, in quel vicolo poco illuminato, la voce di Cyrus Valorum destò la sua attenzione.
    Damil Billkay.
    Disse l'allievo di Thar, nascosto nell'ombra. L'umano apparentemente goffo sussultò, voltandosi a destra e sinistra per cercare di capire chi lo stava chiamando.
    Chi... chi è?
    Cyrus uscì dall'ombra, accompagnato da altre quattro figure. Si trattava dei quattro neofiti che gli erano stati affidati e che ora sembravano fiancheggiarlo senza il minimo tentennamento, dato che aveva messo in chiaro le cose in modo più che eccellente.
    Oh, Cyrus... ! Mi avevi fatto prendere un colpo! Che ci fai qui?
    Disse l'umano dai denti sporgenti, fingendosi sorpreso. Cyrus abbozzò un sorriso pieno di sarcasmo, scuotendo la testa con gli occhi semichiusi.
    Non prendermi per il c*lo, Damil. Sai perché sono qui.
    L'altro negò ancora, fingendosi stupito:
    Cosa?... Ma di che stai parlando? Sei in vena di scherzi?
    L'attitudine di Cyrus cambiò rapidamente, e quella poca luce in mezzo al vicolo sperduto diede testimonianza del suo sguardo tagliente.
    T'agg ditt' che non mi devi prendere per il c*lo, DAMIL.
    Dal suo tono di voce si poteva percepire chiaramente che si stava arrabbiando. Con un cenno del capo verso gli altri quattro diede una specie di segnale, e questi circondarono lo spacciatore.
    Ooook, ok, devono essere arrivate anche ai piani alti quelle assurde voci su di me. E' tutto falso, Cyrus, mi conosci, non farei nulla del g...
    Non fece in tempo a finire la frase che Cyrus lo colpì con uno schiaffo, facendogli girare la testa e mandandolo quasi a terra. Damil Billkay era un tipo un po' fragilino.
    Prendi i carichi che ti affida Thar e li rivendi di nascosto a prezzi più alti... poi falsifichi i bilanci e fai sembrare tutto nella norma. CON CHI C*ZZ CREDI DI AVERE A CHE FARE? CON DEI FESSI COME TE?! EH?!
    Un altro schiaffo, e stavolta Damil finì a terra. Cyrus era stato abbastanza sveglio da far studiare con attenzione gli spostamenti di Damil e da scegliere il vicolo più sperduto per tendergli un agguato, in modo che nessuno potesse sentirlo urlare o chiedere aiuto.
    Cyrus ti prego... ti supplico... dì a Thar di perdonarmi, ti prego...!!!
    Damil a terra, non poteva far altro che supplicare, ma Cyrus aveva gli occhi iniettati di sangue. Tuttavia sembrò calmarsi per qualche istante.
    Il perdono... vuoi il perdono eh? Va bene, forse possiamo trovare un accordo.
    L'umano coi baffi e i denti sporgenti tese le orecchie, mentre la calma innaturale di Cyrus Valorum preparava la strada a ciò che stava per dire.
    Devi fornirmi la lista di tutti quelli a cui hai venduto la merce col rincaro, poi dovrai consegnare a noi tutti i tuoi guadagni extra. A quel punto forse, mettendo una buona parola con Thar, magari potrò aprirti qualche spiraglio di luce verso il " perdono "...
    Damil Billkay si sbrigò a tirare fuori da una tasca un datapad.
    Prendi, è tutto qui... sono segnate le mie attività negli ultimi 5 mesi, il periodo da quando ho cominciato a... PRENDI! TI PREGO! VI DARO' TUTTI I SOLDI CHE HO GUADAGNATO IN PIU'... E ANCHE DEGLI EXTRA!
    Cyrus si accigliò, perplesso.
    Ah... è stato così facile?
    Dopodiché apparve un ghigno malefico sul suo volto.
    Vedi, con gli infami tocca a essere infami. O perdon' tu non te lo meriti.
    Poi schioccò le dita dando le spalle all'umano a terra, e i quattro neofiti, compresi la ragazza, iniziarono a pestare il malcapitato che non poteva neanche urlare perché gli tenevano tappata la bocca.
    Lasciatelo vivo, mi raccomando, che vuole farci quattro chiacchiere pure Thar... ma che impari la lezione.
    Esclamò Cyrus Valorum, con gli occhi pieni d'odio e un sorriso colmo di malizia.


    Edited by Veritas95 - 29/7/2022, 00:02
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    Bassifondi di Coruscant, settore 943 detto amichevolmente " the Works " - un anno prima

    Seduti a un tavolo di metallo lucido, quattro individui da poco entrati nella banda di Thar attendevano l'uomo che avrebbe dovuto guidarli nella loro prima missione "ufficiale". Lì, in un edificio abbandonato utilizzato dalla banda per sbrigare alcune faccende - spesso illecite - questo sparuto gruppetto composto da tre umani e uno zabrak attendeva impazientemente. Non che l'uomo che stavano aspettando fosse in ritardo, ma essendosi presentati in anticipo e provando una ragionevole ansia in mezzo a dei momenti che sembravano non terminare mai, l'impazienza era giustificata. Oltretutto, essendo mattina e non avendo fatto colazione precedentemente, il caldo insostenibile di quella giornata estiva rendeva tutto più complesso. C'è da dire però che non reagivano tutti allo stesso modo. Due degli umani, uno di costituzione robusta coi capelli corvini legati a coda e l'altro più magrolino, dai capelli corti e rossastri, sembravano più impazienti, cercando però di nascondere la cosa. Il terzo umano, una giovane donna bionda dagli occhi verdi, sembrava scocciata da tutto ciò che la circondava, e non si sforzava di nasconderlo. Il quarto soggetto, uno zabrak con un cappello scuro in testa, era chiaramente il più adulto dei quattro e si sentiva chiaramente superiore agli altri tre lasciandolo trapelare senza troppi problemi. Al sopraggiungere dell'orario esatto in cui l'uomo che stavano aspettando avrebbe dovuto presentarsi, la porta adiacente alla stanza in cui si trovavano si aprì, e un ragazzo alto poco meno di un metro e novanta fece il suo ingresso. Costui aveva un'aria calma, dei vestiti alla moda e un taglio di capelli fresco. Nella sua calma, emanava dal modo in cui camminava e guardava gli altri molta fiducia in sé stesso. I quattro lo squadrarono dall'alto in basso, soprattutto lo zabrak, che a breve avrebbe manifestato la sua insoddisfazione nel vedere che " l'uomo che stava aspettando " era soltanto un ragazzo, di nome Cyrus Valorum. L'allievo di Thar si avvicinò dunque al tavolo metallico che contava sei sedie, e soltanto quattro di queste erano occupate, perciò se ne scelse una e con una mossa un po' teatrale si andò a sedere poggiando entrambi i gomiti sul tavolo, sporgendosi in avanti con il busto per studiare meglio i quattro davanti a lui.
    Sì, sono io l'uomo che stavate aspettando, Cyrus.
    Esclamò, duro, con un'espressione molto seria e uno sguardo tagliente. Il ragazzo corpulento e quello magrolino si alzarono di scatto, mettendosi quasi sull'attenti, per andare a stringere la mano di Valorum. Quest'ultimo però allungò le mani su di loro, come a farla da padrone, accompagnandoli nuovamente verso la sedia.
    Ferm', ferm', sedetevi, che è tutta st'agitazione... state seduti.
    I due ragazzi, chiaramente ansiosi, tornarono al loro posto sembrando dei cagnolini pronti a obbedire a ogni parola che Cyrus avrebbe proferito. La giovane bionda si fece un po' indietro col busto, osservando Cyrus con interesse, cercando però di agire con naturalezza nonostante anche lei cominciasse a sentire un po' di pressione addosso. Lo zabrak invece sembrava quasi scocciato, deluso. Quest'ultimo infatti esclamò con poca enfasi:
    Devo ammettere che mi aspettavo un uomo un po' più adulto.
    Cyrus voltò lentamente lo sguardo verso di lui. Fissandolo, sembrò ucciderlo con gli occhi per alcuni secondi. Gli altri tre al tavolo, soprattutto i due ragazzi, cominciarono ad esternare una chiara preoccupazione attraverso i loro sguardi e le loro espressioni. Lo zabrak invece restava impassibile, come per dire " che ho detto di male? "
    Cyrus allora allargò gli angoli della bocca, sorridendo a labbra serrate, ma non era un vero sorriso, gli occhi dicevano altro. Poi, con una calma innaturale l'allievo di Thar tirò fuori un pacchetto di sigarette già iniziato, e dalla stessa tasca uscì fuori anche un accendino. Lentamente si accese una sigaretta, portandosela alle labbra, e dopo aver buttato fuori la prima scarica di fumo replicò:
    State forse dicendo che Don Thar non sa scegliere i suoi uomini?
    Lo sguardo si fece nuovamente tagliente e lo zabrak tirando su le sopracciglia non si scompose più di tanto, limitandosi a rispondere:
    Beh no, non mi permetterei mai... solo che...
    Cyrus con un sorriso sardonico interruppe lo zabrak passandogli l'accendino e il pacchetto di sigarette vicino alle mani, quindi con una finta calma interloquì:
    Appicct' na sigarett'...
    Lo zabrak rimase interdetto per alcuni secondi, e Cyrus, sempre con quell'aria apparentemente calma ma estremamente sicura di sé aggiunse:
    Sta senz' pensier'... fuma anche tu... poi continuiamo a parlare.
    Nel mentre buttò fuori ancora un po' di fumo scaricando poi la cenere a terra come se nulla fosse.
    Lo zabrak dunque fece giusto in tempo a portare una sigaretta alla bocca, provando ad accenderla, perché Cyrus approfittò della sua distrazione per tirare fuori una pistola blaster e puntargliela alla fronte. L'umanoide rimase immobile, pietrificato.
    Che succede? Non funziona l'accendino? Tu, ragazza, aiutalo ad accenderla che il signore qui forse non ha mai fumato...
    La bionda accese silenziosamente la sigaretta dello zabrak, che era ancora immobile mentre la tensione era più che palpabile.
    Cyrus tornò serio.
    Qui la prima cosa che dovete imparare è il rispetto.
    Il tono di voce, così come il suo sguardo, erano fortemente intimidatori. L'umanoide cornuto fu avvicinato da Valorum che alzandosi dalla sua sedia, continuando a puntargli il blaster alla testa, lo affiancò parlandogli all'orecchio da una distanza di pochi centimetri, con la pistola puntata dietro la nuca.
    Altrimenti vi fate del male con le vostre... stesse mani...
    Perciò, avendo buttato a terra e spento con un pestone la propria sigaretta, afferrò con la mano sinistra la mano dello zabrak che teneva la sigaretta appena accesa, nel frattempo con la mano destra premeva la pistola sulla nuca dell'umanoide, che era quindi costretto ad assecondare il movimento di Cyrus. Questo movimento finì facendo imprimere la punta della sigaretta accesa sull'altra mano dello zabrak, che urlò per il dolore. Fatto questo, Cyrus Valorum continuò a guardarlo malissimo, andando a mettersi seduto. I due giovani umani si scambiarono uno sguardo, in silenzio, come per dirsi " hai visto che palle vulcaniche che ha questo? ", mentre la bionda si limitò a guardare in basso, con la testa china, un punto a caso del tavolo.
    Però tranquilli, vi garantisco io che a quelli educati succedono solo cose belle. Diventano nostri amici, compagni... e pure fratelli.
    Nel pronunciare quelle parole l'allievo di Thar cercò lo sguardo dei quattro neofiti. I due ragazzi erano rimasti affascinati e parevano pendere dalle sue labbra. La biondina invece era spaventata, ma cercava di camuffare la cosa. Lo zabrak invece soffriva in silenzio capendo di aver parlato troppo e di avere davanti qualcuno con cui non poteva permettersi di scherzare.
    Cyrus, con aria soddisfatta rimise apposto la pistola, si riprese il pacchetto e l'accendino che aveva dato allo zabrak e accendendosi un'altra sigaretta continuò, con la solita calma innaturale:
    Ditemi chi siete. Che cosa sapete fare. Poi organizziamo tutto il resto.
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    Richiedo la valutazione per l'apprendimento della razziale umana di Cyrus, qui
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    ... bene, bene, c'è tutto.
    Un umanoide alto più di un metro e novanta, con quattro braccia, la pelle arancione e una corporatura massiccia stava controllando i crediti riscossi da Cyrus. Si trattava di un besalisk dalla voce baritonale, vestito bene, che dava l'impressione di essere un uomo d'affari. Il tipo in questione era Gonxax Vigg, un Tramite del Leviathan che aveva il compito di controllare e gestire gli esecutori come Cyrus Valorum, nella sostanza, mentre legalmente appariva come il titolare di una compagnia che produceva Carababba, il tabacco che traportava Cyrus; sia per copertura che nella realtà, Gonxax era il capo di Cyrus, la figura a cui lui doveva rendere conto. Lì, in una delle città sotterranee su Ryloth, vicino al posto in cui venivano lavorate il tabacco e le spezie illegali per poi essere smerciate liberamente dal Leviathan grazie a un accordo con le gang locali, il besalisk disse a Valorum:
    Ti tengo d'occhio con interesse, ragazzo. Sei giovane, ma in questo mese hai svolto il tuo compito con una serietà impressionante.
    Cyrus, con la solita freddezza, rispose con calma a quelle parole, storcendo la bocca con un mezzo sorriso e replicando:
    Signor Vigg, il mio lavoro lo faccio bene per principio, e mi fa piacere essere notato. Senza buone aspirazioni noi giovani non abbiamo futuro... o sto sbagliando?
    L'umano parlava con rispetto nei confronti del besalisk, come se stesse provando a tirare fuori l'arte della diplomazia, ma allo stesso tempo l'intonazione di alcune parole e il suo sguardo lasciavano trapelare una sorta di durezza. Il Tramite ridacchiò.
    Ehehe, tranquillo, Valorum, le cose non mi sfuggono.
    Anche il besalisk, seppure sorridente lasciava trapelare una sorta di durezza, come per mettere in chiaro di che pasta era fatto.
    Non mi lascio condizionare dal fatto che sei giovane e valuto soltanto quello che fai. Vedi, io ero malvisto perché sono un besalisk, come tu sei malvisto perché sei giovane. I besalisk vengono etichettati come ciarlieri e socievoli, ma gli stereotipi significano poco. Ci sono sempre degli individui che differiscono dal semplicistico ideale stereotipato, e fare di tutt'erba un fascio è pura ignoranza.
    Gonxax, che era un individuo molto attento ai dettagli, non si lasciò sfuggire le micro espressioni sul volto di Cyrus mentre gli parlava della propria razza, così come altri segnali non verbali che lasciavano intuire il totale disinteresse del ragazzo.
    A te però non frega nulla dei besalisk, e sinceramente neanche a me. Continua a fare bene quello che ti viene richiesto, e la tua ambizione verrà premiata. Torna qui tra tre giorni per il prossimo carico.
    Cyrus fu colto leggermente in contropiede da quella lettura così esatta, mentre gli occhi gialli del besalisk cercavano un confronto diretto, ma non troppo in contropiede. Conosceva già il besalisk da qualche tempo e l'aveva studiato con attenzione, capendo di avere davanti un alieno perspicace e attento ai dettagli, il che non era comunque difficile da capire. Cyrus riconosceva anche una certa abilità nel modo in cui Gonxax Vigg svolgeva il suo lavoro, perciò, sulla base della meritocrazia distorta in cui credeva, nutriva per lui un certo rispetto. Successivamente Cyrus Valorum si congedò chinando leggermente il capo, e andò via, cominciando già a prepararsi mentalmente per la prossimo viaggio che avrebbe dovuto compiere. Come al solito, lo faceva con freddezza, seppure fosse impaziente di diventare ciò che sognava di diventare. Aveva però imparato che la freddezza, laddove possibile, era necessaria per raggiungere con acume gli obiettivi più importanti, così come era necessario mostrare carattere per non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Inoltre Cyrus il carattere ce l'aveva per natura, oltre che per le esperienze personali che l'avevano forgiato in quel modo, perciò si trovava a suo agio. Molto a suo agio.
  14. .
    Bassifondi di Coruscant, qualche tempo dopo la vittoria sulla gang dei trianii

    Un tavolo lungo, all'apparenza quasi interminabile, ospitava un'enorme quantità di cibo e bevande. Seduti a quel tavolo, più di 100 tra i membri più importanti e fidati della banda di Thar ridevano e scherzavano all'interno di un enorme capannone di cui la banda doveva in qualche modo aver ottenuto la proprietà. Lì, in quella che era in tutto e per tutto l'ora di cena e le luci artificiali illuminavano il posto, molti figuri di razze diverse interloquivano amabilmente. Alcuni erano più rozzi, altri più calmi istruiti e razionali, eppure in quella eterogeneità c'era una forte intesa, data da un senso di appartenenza alla banda, condiviso da tutti i presenti, che li faceva sentire parte di una grande famiglia. Una famiglia vista come qualcosa incredibilmente prezioso, quasi sacro, da difendere con le unghie e con i denti. Un umano senza un occhio, seduto vicino a Cyrus che era stato invitato poiché aveva partecipato allo scontro con la banda di Ekibo, si rivolse a un individuo alla sua sinistra, mentre Valorum ascoltava alla destra.
    Ti immagini se fanno una retata proprio stasera?
    L'altro individuo, un sullustiano, dopo un bel sorso di vino corelliano rispose con aria risoluta:
    No. Stasera possiamo farci gli affari nostri senza pensier'. Hanno pianificato la cena da tempo e hanno provveduto per farci stare tranquilli. Quindi statt'zitt e bivt' o vin' pure tu.
    Cyrus e gli altri individui che stava ascoltando si trovavano più o meno a metà della tavolata, sul lato sinistro. Dunque si girarono verso la loro sinistra quando, in fondo alla tavolata, l'uomo che sedeva vicino a Thar si alzò chiedendo l'attenzione dei presenti. Si trattava del famigerato " braccio sinistro ".
    Un po' d'attenzione. Voglio fare un brindisi all'uomo che ha permesso la vittoria sulla gang del trianii, che ancora una volta ha guidato la nostra banda e che da anni è il leader indiscusso di questa Famiglia, sebbene ogni tanto qualche fetente prova a pensarla diversamente...
    Quell'ultima frase lasciò un po' di gelo tra i presenti mentre Cyrus si accigliò, dato che venerava Thar e ogni traditore di quest'ultimo era per lui al pari di un condannato a morte senza remissione di peccato.
    Perciò mentre alziamo i calici per questo uomo d'onore, il nostro Cel'Est detto " Gianni " ci delizierà con una canzone che gli ho fatto comporre io stesso, dedicata al nostro boss. A Thar!
    Tutti i presenti brindarono quasi all'unisono mentre un umano dalla folta chioma marrone seduto vicino al " braccio sinistro " e armato di microfono iniziò a cantare un brano neomelodico, mostrando buone abilità canore. Cyrus Valorum si godeva il momento, felice che il suo venerato capo stesse ricevendo l'onore e il riconoscimento che gli era dovuto. Un onore che era ben contento di rendergli anche lui e che, in forma simile, sperava un giorno di ottenere per sé stesso affiancando Thar nelle sue imprese, sognando quindi a occhi aperti nel mezzo della celebrazione in cui si trovava.
  15. .
    In una fredda notte d'inverno, all'interno di una fabbrica abbandonata che versava in condizioni pietose tra buchi nelle mura e ruggine sulle parti metalliche, la luce delle 4 lune di Coruscant illuminava diversi figuri all'interno della struttura, o meglio, di ciò che ne restava. Lì, nel settore 943, due gruppi ben nutriti di criminali erano posizionati l'uno davanti all'altro. Due schieramenti, che dal modo in cui erano posizionati sembravano essere rivali. Entrambi contavano una ventina di loschi individui ciascuno. Si trattava del boss Thar e di alcuni dei suoi fedelissimi, da una parte, e di Ekibo, un trianii che portava il nome di una delle storiche colonie della sua gente ed era anche lui a capo di un clan, dall'altra. Ekibo e Thar erano un po' più avanti rispetto ai compagni dei loro rispettivi schieramenti, accompagnati soltanto da due individui, nel caso di Thar, e da un figuro, parlando di Ekibo. Thar aveva alla sua sinistra il famigerato " braccio sinistro ", un uomo noto per la sua intelligenza e le sue abilità di gestione, e alla sua destra il temibile " braccio destro ", il suo sicario più fedele. Ekibo invece era accompagnato da un altro trianii, il quale aveva un modo di vestire piuttosto eccentrico, a prima vista infatti sembrava un mistico. A rompere il silenzio, che era una mera fase di studio, fu Ekibo.
    Abbiamo scelto questo luogo, in un territorio neutro, perché appare evidente che vada trovato un accordo, e noi abbiamo la soluzione.
    Il mistico accanto a lui fece un segno di approvazione con la testa, mentre Thar e i suoi due uomini più fidati ascoltavano guardinghi. Alle loro spalle, tutti gli altri aspettavano in silenzio.
    Il mio fedele alleato, Ra'kal', ha avuto una visione in cui gli dèi hanno mostrato la soluzione più propizia. Dovete sapere che su Trian diamo grande peso alla volontà dei nostri dèi, e questi in cambio ci guidano e mostrano la loro benevolenza nei nostri confronti. Ciò ha portato il mio clan a prosperare.
    Lo schieramento alle spalle dei due trianii diede segni di approvazione, mentre dall'altra parte regnava il silenzio più totale.
    Vi daremo una cifra di denaro pari a quella che potreste guadagnare dai traffici che ci stiamo contendendo... in un anno intero. Tutto ciò che avreste potuto guadagnare da quella piazza senza le nostre interferenze, in un anno, noi ve lo daremo adesso. In cambio dovrete lasciarci la piazza. Essa sarà esclusivamente nostra. Non abbiamo intenzione di trattare, questa è la volontà degli déi.
    Nello schieramento opposto alcuni iniziarono a mostrare segni di insofferenza. Tra questi, Cyrus Valorum, che era stato scelto da Thar in persona per presentarsi a quello strano incontro. Cyrus stava guadagnando la fiducia del clan, ma aveva ancora strada da fare. Ogni volta che poteva, cercava di avvicinarsi a Thar, come per assorbirne l'aura da boss soltanto standogli vicino, perché voleva diventare come lui, che era stato il suo mentore e gli aveva insegnato molto. Sognava di poterlo affiancare come "braccio sinistro", o "destro", ma la strada sembrava ancora lunga davanti a lui, che era poco più di un adolescente, e che al momento poteva soltanto prendere appunti.
    Dopo un breve silenzio, Thar avanzò di alcuni passi verso l'altro boss.
    La volontà dei tuoi dèi non è la mia, e la tua cultura, non è la mia cultura.
    Quindi continuò.
    Sappiamo di essere più numerosi di voi, e che gli altri clan non vi appoggerebbero se vi azzardaste a dichiarare guerra contro di noi. Quindi non scendiamo a patti, e vi vogliamo fuori dalla nostra piazza.
    Allora il mistico che affiancava Ekibo prese la parola, mostrando un forte accento trianii:
    Ma comu ti permetti?! Tu ti metti contru ai nostri ddei su t'arrisichi a fari di sta manera, na pavi cara, carissima! Iddi parranu cu mia, forti, e chiaru!
    Per avvalorare ciò che stava dicendo, il mistico ricorse a dei poteri paranormali. Le sue mani cominciarono ad emettere scintille, e a seguire ne uscirono delle scariche elettriche molto teatrali, le quali si dissipavano verso il cielo, dato che il soffitto della fabbrica, almeno in quel punto, non esisteva più. Alcuni nello schieramento opposto rimasero un po' intimoriti da quella manifestazione di potere. Ma non i 3 membri più importanti, in prima fila, e neppure un giovane nelle retrovie che sognava di fare carriera: Cyrus.
    Forse non avete capito una cosa.
    Thar fece alcuni passi in avanti, poi sentenziò:
    Non ce ne f*tt nu' c*zz.
    A quel punto il twi'lek mostrò le sue doti da pistolero, quasi soprannaturali, con cui tirando fuori il blaster alla velocità della luce sparò sia su Ekibo che sul mistico Ra'Kal, uccidendo entrambi senza che questi potessero fare nulla per impedirlo. Prontamente il famigerato " braccio destro " si mise davanti a Thar attivando un generatore energetico che coprì sia lui che Thar con una sorta di scudo. Dall'altra parte lo schieramento opposto cominciò a far fuoco cercando di colpire Thar, spostandosi inoltre per provare a nascondersi dentro la struttura con lo scopo di iniziare uno scontro a fuoco da posizione vantaggiosa; dunque iniziò una sparatoria senza esclusione di colpi. Cyrus, fiero e gasato dall'atteggiamento del suo leader, trovò la posizione migliore nascondendosi dietro un vecchio macchinario fatiscente e diede il suo contributo grazie alla sua sua pistola blaster equipaggiata con mirino. Anche gli altri della sua fazione e di quella opposta cercarono di nascondersi dietro colonne o qualsiasi altra cosa utile pur di vincere lo scontro a fuoco, ma la superiorità di Thar e dei suoi uomini fu schiacciante, contando pure che i due uomini migliori della banda del trianii erano stati eliminati prima che lo scontro potesse cominciare. Alla fine della battaglia il clan del twi'lek contò soltanto alcuni feriti, mentre quello di Ekibo fu annichilito. Si salvò soltanto un umano, volutamente risparmiato. Thar gli si avvicinò, lo prese per il colletto della giacca che indossava e gli disse in presenza dei propri uomini:
    Vai da tutti gli altri della tua banda e racconta quello che è successo oggi. Noi siamo disposti ad accogliervi tra le nostre fila e saremo magnanimi, ora che non avete più un leader. Questa è parola di Thar, uomo d'onore.


    Edited by Veritas95 - 25/7/2022, 01:09
294 replies since 26/3/2022
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