New Star Wars Gdr

Posts written by Figura47

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    Benvenuto!
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    L'attenzione di Arochela venne attirata da un movimento e il suono del dito contro la panca raggiunse le sue orecchie.

    Si si! Ora devo andare... ciao!

    Avrebbe detto facendo finta di chiudere la comunicazione.

    Scusa ma questa vecchia baldracca non voleva smettere di blaterare...

    Avrebbe detto girando leggermente la testa in relazione del rumore.

    Si.. sono io la committente! Sono Arochela Rog, famosa archeologa, esploratrice, filantropa! Piacere...

    Si sarebbe alzata in piedi e avrebbe sporto la mano verso di lei, ma in maniera maldestra, come farebbe una cieca, attendendo che la ragazza la stringesse.

    Grazie per essere venuta spero che questa sarà l'inizio di una proficua collaborazione

    Se Maris le avesse stretto la mano allora lei ne avrebbe approfittato per usare l'altra mano per tastarle il braccio. Ovviamente la Miraluca poteva vederla benissimo, ma provava un certo divertimento nel vedere come la sua futura guardia del corpo avrebbe reagito.

    Bella muscolatura... Mi scuso ma i miei occhi sono ciechi dalla nascita...

    Allo stesso tempo cercava di mantenere un'espressione seria e per nulla preoccupata dall'espressione che la vecchia strega rossa stava facendo. La bocca spalancata in maniera anormale da cui si vedeva solo un nero abisso.

    Ehm.. prego accomodati pure... Allora dimmi Maris, quali sono le tue specialità?

    Avrebbe chiesto poggiandosi allo schienale, il volto girato verso la sua interlocutrice, anche se con la benda che copriva gli occhi non si riusciva a capire dove stesse veramente guardando.
    Ma prima.. prego.. ordina pure qualcosa; offro io!
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    Balenuvola Role libera per Arochela e Ashara


    I vicoli della, famosa, luna del contrabbandiere erano bui ed umidi come al solito. La donna camminava con passo sicuro verso il luogo dell'incontro, una bettola tipica del posto anonima e dove non venivano fatte domande purché avessi i crediti per pagare. Il suo viso era parzialmente coperto dalla maschera che ostruiva i gli occhi mancanti sul suo viso, un classico per i Miraluka, alla fine vedeva attraverso la forza. Mostrando una minima espressione di disgusto sarebbe quindi entrata nella locanda e senza proferire parola prese un tavolo appartato, con le spalle coperte dal muro e la visuale sull'entrata e la porta delle cucine.

    Vedo che siamo cadute in basso... bambina...

    Come al solito non poteva mancare il fantasma della vecchia strega rossa che ormai aveva preso casa nella sua testa.. nemmeno pagava l'affitto la stronza.

    Ciao Vecchia baldracca...

    Avrebbe detto Arochela con disinvoltura e mettendo la mano all'orecchio sinistro per far credere che avesse un comlink.

    Ancora non ti sei stufata di starmi appresso?

    Oh.. Ma bambina mia... La cosa bella della morte è che posso aspettare una vita intera.... Tu verrai da me... Presto o tardi...

    Vedeva la vecchia in abito rosso, dal vago aspetto mummiesco che sedeva sulla panca di fronte a lei, appoggiata con un gomito sul tavolo, mentre il lungo vestito rosso fluttuava a mezz'aria. Ovviamente per tutti era invisibile.. Lei esisteva solo nella sua testa, ma non era pazza... Si era fatta controllare.

    In ogni caso il battibecco sarebbe andato avanti ancora per un po' in attesa di vedere arrivare il contatto che aveva risposto al suo annuncio.
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    Ciao e benvenuta! :)
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    Dalen inspirò sonoramente cercando di mantenere la calma e riaccese la spada. Questa volta si sarebbe lanciato all'attacco.

    Non so chi tu sia o cosa tu voglia da me!

    Disse prima di menare un fendente verticale dall'alto verso il basso, ma non aveva intenzione di fermarsi. L'avversario avrebbe schivato faendo un rapido passo di lato, ma lo Zeltron non aveva intenzione di fermarsi li.
    Non credere che rimarrò qui a non fare nulla! Hai rivolto la tua spada contro di me ne subirai le conseguenze!
    Un altro fendente, questa volta orizzontale, inconsciamente si stava trovando ad imitare lo stile di quell'uomo, tuttavia il suo flusso era rotto.. Fuori equilibrio, non c'era armonia tra parole e colpi.

    L'avversario con un rapido movimento passò sotto il suo attacco per poi falciare le sue gambe con una spazzata.
    Per Dalen tutto si concluse in un istante, il mondo sottosopra e poi tutto buio.

    Solamente diverse ora dopo si sarebbe ripreso, la testa pulsava, si trovava disteso all'interno di una capanna; sotto di lui un comodo giaciglio. Senza pensarci portò una mano alla fronte, trovando una benda.

    Che diamine... nghh
    Avrebbe detto gemendo di dolore mentre cerca di tirarsi su poggiandosi sui gomiti.

    Con calma... Hai preso una bella botta.... Dopo la mia spazzata sei caduto battendo la testa su un tronco. Dovresti fare più attenzione a dove metti i piedi.
    Rispose l'uomo facendo seguire la frase da una risata rauca.

    Chi sei... Cosa vuoi da me?

    L'uomo abbassò lo sguardo verso di lui, gli occhi scuri penetranti.

    Sono Tanis.... Ed ero su Ryloth al tempo dell'attacco.
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    Benvenuto :)
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    La parata fu passabile, il necessario per salvargli la vita. La spada dell'avversario troppo vicina al suo volto tanto che poteva sentirne il calore. Poi Dalen corresse l'angolazione del polso permettendo così alla spada dell'altro di scivolare sulla propria, eseguendo poi un passo laterale avrebbe certo di riguadagnare distanza, questa volta con la spada già accesa e già messa a guardia del suo corpo.

    Tu... Tu hai visitato i miei sogni... Tu mi hai portato qui... Perchè?


    Un sorrisetto divertito comparve sulle labbra dell'uomo.

    Ti conosco Zeltron, hai cambiato pelle più volte di un serpente....

    Passò nuovamente all'attacco, i suoi movimenti fluenti come le sue parole.

    Jedi

    Attacco

    Spia

    Attacco

    Maestro

    Attacco

    Mercenario

    Attacco

    Preside!

    Un ultimo improvviso fendente verticale gli strappò la spada di mano lasciandolo disarmato, inerme.. o quasi.

    All'ultimo istante la forza gli venne in aiuto [NEGARE ENERGIA] dandogli la possibilità di fermare la spada con la mano. Era calda come il sole e la forza poteva proteggerlo solo per pochi istanti.
    Decise di rifilargli una testata sul naso.
    Il suo equilibrio era rotto. Non sapeva perchè ma le sue parole avevano colpito nel segno deconcentrandolo dal duello e lasciando evidenti scoperture ne suo Soresu.

    L'uomo dal'tra parte incassò la testata indietreggiando di un paio di passi, il naso sanguinante.
    Sputò a terra catarro misto a sangue.

    Non male... qualcosa ti resta ancora allora...
    Poi utilizzando la telecinesi raccolse la spada l'aser che lo zeltron aveva lasciato cadere poggiandola delicatamente sulle sue mani rosse.
    Ancora
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    Benvenuto!! Spero ti divertirai!
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    Era come una bussola piantata nel cervello.
    La sinfonia della forza lo guidava meglio di un navigatore e con la gentilezza della seta. In pochi minuti la Phoenix wing si sarebbe immersa nell'atmosfera per poi dirigersi verso un altopiano dalla ricca vegetazione.
    Dopo aver trovato una piccola radura per atterrare Dalen si sarebbe diretto verso nord, di nuovo la Forza lo guidava... Questo significava che chiunque avesse abitato i suoi sogni di recente, voleva essere trovato.
    Questo normalmente non presupponeva nulla di buono, poteva essere una trappola.. Poteva essere qualunque cosa, e proprio per questo Dalen aveva lasciato Oui alla nave con una comunicazione aperta, in maniera che il droide potesse muoversi rapidamente se, l'ormai ex, jedi avesse avuto bisogno di aiuto.

    Il pianeta sembrava abbondante di vita, ma sembrava da quanto aveva visto dall'orbita privo di enormi città come poteva essere Coruscant o Corellia.
    Dopo quasi un ora di cammino, ecco stagliarsi in lontananza una casupola, un uomo dalla folta barba grigia davanti ad essa.
    Guardava nella sua direzione, le braccia conserte che gli conferivano un'espressività ancora più severa.

    Sei giunto piccolo Jedi....


    Io... Non sono più uno Jedi...

    Cosa sei allora?

    La spada... Quando aveva preso l'elsa? Era spenda ma poteva giurare che prima non fosse nella sua mano.

    Io...

    Già cos'era?
    Si era sempre definito un Jedi, un cavaliere, un maestro.. Un preside... Ora che però aveva lasciato tutto questo, cos'era?

    L'uomo si era avvicinato, la spada nelle sue mani che ora però erano distese lungo i fianchi.

    Questi non sono affari tuoi! Come mai mi hai contattato?

    Le parole non possono nascondere quel vuoto.... Cosa sei piccolo uomo?
    La spada ora era accesa ed un fendente verticale stava scendendo sulla testa dello Zeltron.

    Per la forza!
    Dalen riuscì a difendersi appena in tempo, bloccando il colpo con la propria spada ed impostando la forma Soresu, pronto a combattere.

    Non.. Non c'è bisogno di combattere!

    Se non sai rispondere allora non c'è altra strada.... Cosa sei? Uno Zeltron? Un "non" Jedi? Un non maestro?

    Ogni domanda sottolineata con un colpo di spada, c'era una sorta di ritmo, che variva di frase in frase, rendendogli difficile il ragionamento.
    Che diamine stava succedendo?
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    [ROLE AMBIENTATA DURANTE IL PERIODO DI FREEZE DEL PG]


    Il cargo allestito a sala per meditazioni era buio un uomo era inginocchiato al suo centro, immerso nell'oscurità. Meditare lo aiutava a schiarirsi le idee e a trovare il proprio centro.
    Molto era successo che lo aveva portato a questa scelta e molto doveva ancora succedere. La media della forza era quanto mai in sintonia con le sue azioni, eppure c'era qualcosa.. Qualcosa nel suo retro-cranio che lo agitava ma che non riusciva ad afferrare.

    bzzzhuummmmmhh

    Il ben noto rumore di una spada laser che si accendeva.

    Il ragazzo aprì gli occhi voltandosi di scatto, un uomo alto dalla folta barba scura ed un mantello grigio torreggiava alle sue spalle.
    Pecchi di rilassatezza... Jedi
    Poi una luce argentea si abbatte su di lui.

    Nhhh RRAAHHH

    Dalen si svegliò di soprassalto nel suo letto, madido di sudore e dallo stato delle lenzuola si era agitato parecchio nel sonno.

    Gli incubi proseguivano da giorni ormai, causandogli occhiaie e una stanchezza di fondo generalizzata.
    Quello di oggi però era diverso.. Più intenso, più vivido... Poteva quasi sentire il calore della spada vicino alla sua pelle rossa.
    Tuttavia non tutto il male vien per nuocere. Quanto successo gli aveva lasciato qualcosa, un luogo.
    Con l'aiuto di Oui avrebbe quindi tracciato una rotta isolando i sistemi che non rientravano nei parametri delle sue visioni.

    Andiamo Oui.. E' tempo di scoprire chi sta abitando i miei sogni!

    L'astrodroide trillò allarmato, ma la rotta era già stata inserita e dall'oblò si poteva vedere il consueto paesaggio dell'iperspazio.
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    Attributi:

    - Vorrei spostare 2 punti da agilità a costituzione (per portare quindi agilità a 4 e cost a 4)
    - Spostare 1 punto da percezione ad intelligenza (portando così percezione a 6 e intelligenza a 4)

    Abilità:

    - Vorrei rimuover lo stile makashi (che non ha più molto senso con l'agilità ridotta) e sostituirlo con il Dun-Moch -previa role che ne giustifichi l'apprendimento.


    Grazie.
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    Dalen avrebbe iniziato a preparare il tè mentre la ragazza iniziava a spiegare le sue motivazioni.
    La stanza era spartana, segno del suo passato come jedi, ma non trascurava certo la bellezza e l'armonia nell'insieme. Era lontana anni luce dai fasti, lustrini e broccati classici di uno zeltron stereotipato, ma nell'insieme la stanza esprimeva un certo vissuto ed una rilassante bellezza.

    Capisco...

    Avrebbe etto semplicemente, mentre posava la tazza sulla scrivania, servendola alla togruta.

    Quello che posso dire è che ho differenze di vedute rispetto all'attuale linea del consiglio, tuttavia non sta a me... Non più almeno, cercare di dare una correzione alle suddette linee guida.

    Avrebbe detto in tono neutro. Non portava rancore verso il consiglio, ma dopo il loro ultimo incontro in Dalen aveva preso piede una profonda rassegnazione riguardo il destino dei Jedi su Ossus.

    I jedi sono come un prisma sotto la luce splendente... Per ogni persona che cercherà di distinguerne i colori all'interno, ognuno vedrà qualcosa di diverso...

    Dalen si sarebbe quindi accomodato sulla sedia, pensieroso.

    Non sono rari i casi di "sogni indotti dalla forza"
    Avrebbe detto facendo il segno delle virgolette con le mani.
    Quando la nostra mente è passiva è più ricettiva alla connessione della forza e questo può mostrarci cose che stanno accadendo in un altro luogo, oppure cose che potrebbero succedere nel futuro. Bisogna essere cauti nel agire in base ad esse, ma un'indagine e uno studio è sempre una buona cosa.

    Iniziò a sorseggiare la sua bevanda.

    Ora.. perché non mi racconti un po' la tua visione?
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    Dalen si sarebbe quindi ritrovato ad osservare un'esile figura scendere dall'X-wing. Da quello che riusciva a capire, percependola nella forza, la togruta era apparteneva al loto chiaro della forza... Una jedi dunque.
    Strinse le labbra sopprimendo una piccola ondata di stress e malinconia che quella figura gli aveva procurato per il semplice fatto di essere atterrata nel suo giardino.


    Il non più maestro Dalen Antal... Corretto.

    Disse semplicemente alzando un sopracciglio.

    Bene... Ora perchè non entriamo e mi spieghi cosa ci fa un Jedi nel mio giardino?

    Avrebbe quindi chiesto con una punta di ironia nella voce. Dopo la sua "separazione forzata" i jedi, maestri a parte, avevano tenuto una "rispettosa" distanza dallo Zeltron. La visita della ragazza aveva quindi acceso una piccola fiamma di curiosità in lui.
    Avrebbe quindi fatto da guida alla ragazza all'interno del salone principale della scuola per poi guidarla verso il suo ufficio.

    Immagino tu non sia qui per vedere la scuola, dunque cosa porta un jedi sulla soglia di chi è esterno all'ordine? Immagino sia una questione di una qualche rilevanza.... Almeno per te. Tuttavia non così rilevante da essere una faccenda ufficiale.

    Avrebbe parlato rivolgendosi a lei, ma era a metà tra un discorso ed un ragionamento ad alta voce. Appena arrivati nel suo ufficio avrebbe preso nuovamente la parola.
    Gradisci del tè?
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    Le giornate alla scuola si susseguivano in un ciclo senza soluzione di continuità. Grazie a Kara, Dalen riusciva a godere di alcuni brevi momenti di pace, tuttavia la scuola subito dopo rendeva necessaria la sua più completa attenzione.
    Dopo l'addio di Aola, Kara si era fatta più cupa per un periodo e solo recentemente era tornata se stessa.

    Non che gli dispiacesse occuparsi dei giovani ragazzi che per una ragione o per l'altra finivano nella sua scuola, avevano tutti uno straordinario futuro davanti a loro e lo zeltron si era dato il compito di far sbocciare il loro potenziale.
    Certo aveva anche altri compiti, la help generalmente gli prendeva gli ultimi attimi liberi che la scuola gli lasciava.

    Con un sospiro l'ormai "ex" jedi si lasciò andare appoggiando la scheina alla sedia, poi l'inaspettato.

    Il rumore di una navetta in avvicinamento lo ridestò dal torpore in cui era finito.

    Ma che frak?

    Quasi cadde dalla sedia, poi aggrottando le sopracciglia si sarebbe alzato per recarsi rapidamente alla piattaforma di atterraggio.

    Strano.. oggi non era atteso nessuno...

    Con passo rapido sarebbe uscito verso il cortile interno per poi attendere l'ospite poco distante dalla piattaforma.
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    Bentornata :)
5629 replies since 1/7/2008
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