New Star Wars Gdr

Posts written by Ewan Flynn

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    Con B1 che fiducioso seguiva le direttive indicate dal Cavaliere, eseguì una manovra per puntare alla nuova destinazione indicatagli; non si poteva dire altrettanto del suo compare cibernetico che per l’ennesima volta doveva fare le sue lamentele senza essere stato interpellato.
    Molto semplice, Trovatello: come B1 ha fatto notare poco fa, in città sono in corso diversi disordini. Probabilmente la maggior parte dei tuoi ex-colleghi alla fattoria sta girando armata e spara a vista a chiunque entri in città. Probabilmente frutto della riprogrammazione militare che tu non hai avuto il piacere di subire. Ritieniti fortunato. Sei per caso ancora interessato ad entrare in territorio nemico e affrontarli?
    Chiese ironico aspettandosi la solita risposta da scansa problemi che il droide stava rifilando da una mezz’ora e più a sta parte.
    Liquidato il Pit-Dum, Flynn si concentrò sui ragionamenti di Alex in merito a quei mostri saltati fuori dai magazzini della Fattoria Jackson.
    Le tue idee sono entrambe plausibili, ragazzo. Sperando comunque che qualunque forma parassitaria abbia intaccato quei corpi non abbia una mente alveare. In quel caso sarebbe un bel problema. Ma comunque non mi azzarderei ad andare troppo oltre con le congetture. Non abbiamo abbastanza informazioni per poter pianificare una strategia efficacie al momento. Dobbiamo solo sperare di non ritrovarceli davanti in gran numero altrimenti dovremo applicare le tue teorie sul momento e sperare che funzionino in un modo o in un altro.
    Disse, frugando in tasca e guardando la fiala recuperata nella camera dei bambini. Cosa diavolo poteva aver contenuto quella fialetta? E che effetti poteva avere sui bambini?
    Quel maledetto droide non sa o non vuole darmi informazioni più specifiche. Mi chiedo ancora perché me lo sto portando in giro.
    Pensò tra sé e sé il Jedi lanciando attraverso l’elmo in Phrik un’occhiataccia alla testa a scodella del Pit-Dum della fattoria.
    Certo è che quel fiore nero dev'essere la chiave. Prima ha aggredito i campi e dopo le persone…
    Ewan non se la cavava male in medicina. Gli studi al Tempio Jedi in combinazione con le esperienze sia all’Ospedale Galattico di Coruscant come Guaritore sia sul campo di battaglia come primo soccorso gli avevano dato un buon bagaglio formativo. Ma nulla che fosse legato alla botanica come nella loro attuale situazione.
    Rimise via la fiala con cura. Non voleva correre che le minime tracce residue del contenuto venissero perdute per errore e prese l’elettrobinocolo impostandolo sulla visione notturna iniziando a guardarsi intorno sondando l'area circostante. Non sapeva se avesse individuato prima il gruppo di Orion o se avesse individuato prima alcuni dei mostri usciti dai magazzini che brancolavano nel buio.
    Non sapeva con che cosa il gruppo rimasto al Municipio avrebbe lasciato la città. Forse a piedi, forse con un veicolo.
    Giunsero alle nuove coordinate e Ewan, in piedi sul veicolo, continuava a monitorare i movimenti intorno alla loro posizione. Sia in direzione della città sia in direzione del Campo degli Arkaniani e della Fattoria Jackson. Voleva evitare di farsi cogliere alle spalle da qualche Non-Morto. B1, borbottò qualcosa in binario con voce sommessa come se rompere quel silenzio teso fosse peccato.
    Sì, meglio che tieni attivi i tuoi sensori. Se rilevi delle forme di vita in avvicinamento indicami la direzione che vedo di individuarle prima che ci siano addosso. A proposito: per caso quando quelle cose uscite dai magazzini ci hanno caricato i tuoi sensori li avevano rilevati in qualche modo? Magari quello a infrarossi o il sensore di forme di vita che hai integrati.
    Voleva capire se quei mostri venivano o meno considerati esseri viventi da un sistema logico come quello di un droide. Quanto meno capire se potevano essere individuati in qualche modo.
    Infine, nel buio della notte, eccolo là. Nel campo visivo dell’elettrobinocolo del Jedi apparve in lontananza un veicolo che veniva verso di loro. Concentrando in particolar modo i suoi sensi della Forza nella loro direzione Flynn potè distinguere nitidamente la presenza di Orion e delle altre persone incontrate allo spazioporto. Sembravano esserci tutti all’appello da quel che percepiva e questo era un sollievo.
    Con la torcia a luminescenza segnalò la loro posizione fino a quando i fanali del loro bus illuminarono il loro landspeeder “cieco”.
    Salve a tutti!
    Salutò il Jedi saltando giù dal suo mezzo. Passarono pochi minuti, giusto il tempo dei convenevoli e capire quale mezzo sarebbe stato il più idoneo da usare per proseguire il tragitto prima che Ewan diede ordine al suo gruppo di abbandonare il loro landspeeder per salire sul mezzo più capiente portato fuori città dai Repubblicani. Effettivamente, se avessero dovuto portar via qualche superstite era meglio avere posti in più a discapito di una velocità ridotta.
    Lui è Trovatello. E’ un droide che non ha installati i programmi Cleaner.exe e Guardian.exe quindi, per ora, non sarà una minaccia di quel genere. Ma potrebbe avere nelle sue celle di memoria parecchie informazioni utili sui fatti di Mullan prima del dispaccio della missione che ci ha condotti qui. Se qualcuno vuole provare a parlarci…
    Disse, invitando gli altri a non farsi scrupoli nell’interrogarlo.
    Alla guida del bus c’era il Maggiore Starchild mentre tutti gli altri erano intenti a fare l'inventario dei propri equipaggiamenti e del loro stato dopo lo scontro oltre ad analizzare le informazioni reperite nel municipio.
    Diretti al Campo, Maggiore. Mentre venivamo verso la città abbiamo intercettato una richiesta di aiuto. Forse c’è ancora qualcuno di vivo in quella direzione.
    Disse all’amico appena gli si affiancò ai comandi indicando il punto in cui doveva trovarsi il campo degli Arkaniani. Gli diede un’amichevole pacca sulla spalla prima di portarsi nella zona passeggeri per allineare tutte le informazioni in loro possesso e acquisire quelle del gruppo che era rimasto in città.
    Fu in quel momento che il Jedi sentì Talia e il Pit-Dum parlare e soprattutto sentì come il droide rispondeva nella maniera in cui Ewan avrebbe voluto facesse con lui.
    … Io lo passo a fil di lama questo a fine giornata.
    Pensò tra sé e sé cercando subito dopo di scacciare dalla propria mente il pensiero vendicativo e facendo invece buon viso a cattivo gioco.
    Felice che ti piaccia la ragazza, Trovatello. Sono sicuro che avrete modo di disquisire a lungo.
    Disse l’umano sfoggiando uno dei sorrisi più finti che gli fossero mai riusciti in vita sua. Probabilmente anche un droide avrebbe percepito la profondità di quel sarcasmo ma al momento Ewan aveva ben altro di cui occuparsi: l’allineamento delle informazioni.
    Considerato che il Maggiore mi ha consigliato di stare fuori dalla città e dalla tempesta di comunicazioni in binario intercettate da B1, immagino che il programma Guardian.exe sia entrato in azione.
    A quel punto Ewan chiese nuovamente il datapad ad Alex per porgerlo agli altri del gruppo.
    Qui troverete l’analisi dei programmi dei droidi in città, se già non l’avete. Li abbiamo reperiti dalle datacard trovate nei droidi quando abbiamo visionato il video, ve lo ricordate? Erano crittografati e, da quanto mi ha spiegato il mio astromecca, pare che sia roba militare avanzata.
    Mentre il Cavaliere illustrava le loro scoperte alla Fattoria, completandole con le loro ipotesi, al tempo stesso venivano allineati di quanto accaduto al Municipio cittadino.
    Capisco… Questo mi fa supporre quindi che questi programmi non siano stati sviluppati dai Black Acklay o qualche affiliato che lavorava con loro o addirittura il Leviathan. Probabilmente la Galactic Code è implicata nello sviluppo di questi applicativi o hanno richiesto la consulenza di qualcuno specializzato in questo genere di gestione una volta che la situazione ha iniziato a prendere una brutta piega.
    Spiegò poi loro che arrivati alla fattoria nell’aria vi era una strana polvere nera che andava a bloccare le comunicazioni via comlink quindi, una volta dentro quell’area, sarebbero stati soli. Nessuno di loro poteva richiedere aiuto di alcun genere. Inoltre, da quanto appreso dal Pit-Dum trovato alla fattoria, quella polvere nera era anche la causa della moria dei campi e, probabilmente, della crescita del Fiore Nero. Fu in quel momento che spiegò loro le cose più macabre trovate dai Jackson.
    Flynn descrisse la condizione dell’abitazione come se ci fosse stato uno scontro tra mostri ma solo al piano terra. Al piano superiore vi era la stanza dove, come accennato prima riferendosi al video dell’esecuzione, si era consumato l’omicidio del Padrone della Fattoria: il Sig. Jackson e del suicidio del suo assassino. Spiegò anche che il corpo del mercenario che si era suicidato era ancora lì in avanzato stato di decomposizione mentre il corpo di Jackson…
    Già. Il suo cadavere non era dove avrebbe dovuto essere. Mentre nella stanza accanto, la camera dei bambini, ho trovato queste.
    Tirò nuovamente fuori le fiale rinvenute.
    Il Pit-Dum mi ha detto che all’interno vi era una sostanza sviluppata dagli Arkaniani e che veniva somministrata solo ai bambini per tutelare la loro salute mentre agli adulti non veniva fornita. All’interno c’è ancora qualche residuo: non so se qualcuno di voi o i vostri droidi hanno la possibilità di analizzare il poco materiale che siamo riusciti a recuperare per capire cosa fosse. Il droide non è stato capace di rispondermi in proposito.
    Disse loro anche che c’era un bambino, Tom, che si era rifiutato di prendere le fiale e che fosse scappato verso gli Arkaniani mentre gli altri bambini erano stati presi e portati in città. Di conseguenza, quegli stessi bambini dovevano essere i Mastichini incontrati da Talia&Co.
    E infine si arrivò alla chicca migliore: i non morti nei magazzini.
    La loro descrizione fu raccapricciante tanto quanto il loro reale stato ma Flynn lasciò che fosse Alex a fare gli approfondimenti del caso. Dopotutto era stato lui a entrare nel magazzino e fare la macabra scoperta dei corpi sotto terra.
    Una volta che anche il Matukai avesse aggiunto le sue informazioni e le sue teorie, il Cavaliere concluse con quello che riguardava la comunicazione ricevuta e che proveniva dal campo degli Arkaniani.
    Quindi, probabilmente, potrebbe essere che alcuni di quei mostri li ritroveremo là. Non so se saranno gli stessi che si sono spostati dalla Fattoria Jackson o se è qualcosa che era dentro il loro edificio sotto osservazione. Fatto sta che a quanto pare un normale colpo di blaster non li fermerà considerando che il Sig. Jackson parrebbe, per quanto ancora mi risulta difficile crederlo, tornato dal mondo dei morti. Tutto quello che so per certo è che questo ha creato un fortissimo turbamento nella Forza. Ma immagino che ciò non sia di interesse ai burocrati. Ma se vogliamo tenere aperta la teoria di un’implicazione di una qualche tecnica della Forza utilizzata per fare degli esperimenti… Considerando la natura dell’esperimento spero vivamente non sia frutto di Alchimia Sith o peggio.
    Quando Ewan a sua volta venne allineato, soprattutto sulle condizioni di Talia e sul fatto che dopo essere stata morsa dai ragazzini aveva iniziato a sviluppare capacità fisiche superiori ai suoi normali standard in tempi estremamente brevi, con l’elmo ancora in testa si voltò verso la diplomatica.
    Signorina Crane, si avvicini, la prego. Devo valutare il suo stato fisico e le condizioni delle sue ferite al più presto.
    Se la Repubblicana avesse accettato, Ewan avrebbe preso posizione.
    Dove è stata morsa, precisamente?
    Chiese con tono serio. Appena gli fossero stati indicati i punti delle ferite dei denti, il Cavaliere, avvicinando le mani sulle lesioni, si sarebbe servito della Forza per studiarne lo stato e cercare di capire cosa stesse scorrendo in quel momento nel corpo della donna. Che tipo di malattia, infezione o avvelenamento fosse in atto prima di procedere alla sua cura. [Potere della Forza - Guarigione]
    Ewan non sapeva se i suoi poteri sarebbero stati in grado di aiutare la Sig.na Crane. Lo sperava. Ma soprattutto sperava di riuscire a capire di cosa fossero affetti i bambini intervenendo su una delle loro vittime; se era curabile e soprattutto con che rapidità e aggressività quel morbo potesse diffondersi in un organismo.



    Tecniche attive:
    Danger Sense;
    Guarigione;

    Equipaggiamento Ewan Flynn:

    Zaino militare:
    - firestick 2
    - diffusore cavo liquido 5
    - Kit pronto soccorso 2
    - elettrobinocolo
    - registratore video
    - sonnifero 2
    - antidoto 5
    - scanner anti individuazione

    Cintura:
    - Spade laser 2
    - respiratore subacqueo
    - caricatori pistola
    - guanti scalata
    - torcia a luminescenza
    - firestick 1
    - Manette
    - microspia 2
    - datacard 2

    Armatura:
    - elmo in Phrik
    - bracciali in Phrik
    - gambali in Phrik
    - pettorale in Phrik
    - mantello omnitermico

    Altro:
    - comlink (al bracciale armatura sinistro)
    - pistola pesante modificata (mirino, protezione ambientale, dispositivo ascensione)
    - fondina RD
  2. .
    Doveva ammetterlo: Ewan stava spremendo il povero B1 come un limone. Guida, ripara, comunica informazioni, ricevi informazioni, scansiona l’area, individua origine, naviga al buio… Insomma, non si sarebbe stupito se dopo Mullan il piccolo astromecca gli avesse presentato una richiesta ferie.
    Il veicolo, avvolto nell’oscurità, continuava la sua marcia verso la città da cui erano partiti qualche ora prima, sotto la sapiente guida del compagno di merende del Jedi mentre il suo proprietario e il Guerriero Matukai stavano cercando di ragionare sul da farsi.
    Questa cosa che siamo isolati da tutte le comunicazioni con il resto della squadra è seccante. Non sappiamo dove sono e in che situazione si trovino; oltre al fatto che a quanto pare il città c’è un discreto subbuglio da parte dei droidi e la cosa non mi piace.
    Aggiunse pure che anche quello che era saltato fuori alla Fattoria Jackson non è che fosse tanto meglio, anzi.
    Ma almeno i droidi so come affrontarli e neutralizzarli. Quei così là, invece, evidentemente sono immortali considerando che Padron Jackson se n’è andato dal suo letto dopo essere stato arrostito con un colpo di blaster.
    Flynn fece il gesto di grattarsi la fronte in segno di frustrazione ma le sue dita trovarono solo il freddo Phrick del suo elmo.
    Fu in quel momento, dopo che aveva esposto il suo piano, che avvertì qualcosa dentro di sé. Come un ricordo ma arricchito dalla Forza. Si faceva strada tra le sue sinapsi accompagnato da una presenza familiare.
    Qualche attimo dopo riuscì a distinguere nitidamente l’impronta di Orion e il suo messaggio attraverso la Forza. Voltandosi verso Alex, Ewan potè intuire facilmente che il giovane aveva ricevuto la stessa informazione.
    Dunque è come supponevamo. I Droidi guardiani stanno facendo i diavoli a quattro. Quanto meno il fatto che il Maggiore sia riuscito a comunicarcelo può lasciare intendere che sono ancora vivi e si stanno dirigendo là.
    Il Jedi evitò di proposito di dire ad alta voce qual era il prossimo obbiettivo della missione. Non voleva dover passare a fil di lama il Pit-Dum. Poteva ancora tornare utile… Forse.
    Anche se ora avevano certezza che, o così credevano, il resto della squadra fosse ancora vivo, rimaneva comunque un problema che loro non sapevano: raggiungere gli Arkaniani voleva dire imbattersi e quell’orda di zombie e loro avevano una lancia Matukai, tre spade laser e un blaster… Non certo un arsenale di tutto rispetto, per quanto comunque le spade Jedi fossero armi eleganti, per tempi più civilizzati.
    L’idea di Ewan di recuperare almeno la Dark Force rimaneva comunque allettante. Cannoni laser medi, missili protonici (certo, non lanciabili su una superficie planetaria senza creare non pochi disastri ma… Insomma, avevate visto cos’è uscito da quei magazzini?) In ogni caso era sicuramente un mezzo di trasporto più veloce e aveva un’offensiva molto più utile in caso di un’altra orda. Il problema però era che fosse monoposto. Solo lui e B1 avevano lo spazio per salirvi a bordo e questo era un problema perché, se il Pit-Dum potevano lasciarlo indietro, alle brutte, Alex non era sacrificabile; non in quel modo indegno, quantomeno.
    Allungandosi verso il computer di bordo del Landspeeder, Flynn iniziò a trafficare con la mappa di bordo. Stava trovando un modo per triangolare un punto comune tra loro, la città e il campo base degli Arkaniani. Obbiettivo: intercettare Orion&Co in fuga dalla città. Perché Flynn si aspettava che il gruppo stesse provando a scappare da quel posto, visto che avevano consigliato loro di non entrare in città. Il Cavaliere doveva riuscire a trovare o una strada univoca che la Repubblica avrebbe dovuto seguire appena fuori la città oppure precederli verso gli Arkaniani e aspettarli senza farsi cogliere dall’Orda mostruosa.
    Nel mentre, Alex esprimeva le sue teorie che non erano affatto da scartare. Soprattutto la seconda che diede al Jedi altri pensieri.
    Perché prima non avevano ricevuto nessun messaggio dalla Galactic Code mentre ora sì, considerando che non si stavano avvicinando a loro bensì allontanandosi?
    Temo che la tua seconda ipotesi sia corretta, giovane Matukai.
    Disse con tono tetro l’umano mentre continuava ad armeggiare con la mappa del computer di bordo.
    Abbiamo avuto parecchie noie da dover gestire nelle ultime ore ma comunque non mi è parso di percepire grandi cambiamenti nel clima o nelle correnti d’aria, anche se non mi considero un meteorologo. E se il nostro Trovatello ci conferma che quella nube scura che circondava la fattoria dei Jackson è presente da giorni o settimane, evidentemente non si sposta così all’improvviso. Quindi… potrebbe essere che quei mostri abbiano raggiunto i ricercatori rimasti e quelli si stanno barricando dentro i loro laboratori.
    Concluse il Jedi, fermandosi nel suo frenetico lavoro sulla consol dello speeder.
    Qua. Li intercetteremo qua.
    Disse Ewan evidenziando una destinazione. In base alle informazioni in suo possesso, dalla città al campo degli Arkaniani c’erano più vie, certo, ma la più veloce e diretta era una e andava ad intersecarsi con altre due traverse provenienti sempre dalla città. Quindi, se si sarebbero posizionati poco oltre, fuori dal perimetro cittadino e non troppo vicino alla Galactic Code, il gruppo di Flynn aumentava di molto le probabilità di ricongiungersi al gruppo.
    B1. Cambio di programma. Segui questa nuova rotta. Ci riuniremo agli altri fuori città così non avremo il problema dei droidi. E che la Forza ce la mandi buona.
    Disse, indicando al droide la nuova meta. Ma il Jedi non aveva finito. Doveva inviare la nuova intenzione a Orion.
    Si concentrò, come se volesse ricercare la presenza dell’amico su pianeta. Quando il suo essere affondò a sufficienza nella Forza, il Jedi inviò il messaggio. Immagini, principalmente. Poche parole. Un’immagine era il punto di incontro che l’umano aveva designato sulla mappa. -“Troviamoci qui.”- Avrebbe aggiunto. Poi avrebbe inviato anche una versione più blanda della sensazione provata alla fattoria. No, non quella di quando erano arrivati. Bensì quella di quando si erano risvegliati i defunti. E con quella l’ultimo messaggio: -“Fuori città sarà anche peggio.”-
    Ora non bisognava far altro che ritrovarsi con gli altri e stabilite un piano.
  3. .
    Ewan cercava ancora di rimettere insieme con un nesso logico i pensieri e le informazioni che stava continuando a raccogliere faticosamente e a incastrarli in maniera coerente con le sue supposizioni e congetture. Un lavoro non propriamente semplice nemmeno per una mente allenata come quella di un Jedi ben addestrato anche perché pareva che il Pit-Dum fosse incredibilmente parco nel fornire risposte soddisfacenti. A dire il vero, per essere precisi, ogni sua risposta adempiva ad ogni singola domanda a cui faceva riferimento e nient’altro. Della serie: sembrava incapace di fornire un rapporto o una relazione completa della situazione del pianeta, delle città, delle persone e delle fattorie senza essere continuamente pungolato e stimolato con domande precise e mirate. Insomma, gli mancava la capacità di argomentare; quello che invece non gli mancava era esprimere i suoi pareri non richiesti. Quelli gli venivano naturali.
    Quantomeno la risposta al video diede un altro pezzo del puzzle al Cavaliere. Qualunque cosa avesse contaminato i campi, aveva effetto anche sulle persone e non solo quelle vive… Anche quelle morte. Perché nel video era chiaro come il sole che il mercenario freddava il Sig. Jackson prima di togliersi a sua volta la vita. Ma durante le indagini di Ewan, nella stanza dove dovevano esserci due corpi, quello di Jackson mancava all’appello e forse lo avrebbe trovato presente in quella specie di orda uscita dai magazzini se avesse avuto tempo e modo di fare loro l’appello.
    Le comunicazioni erano ancora fuori uso, per il momento. Questa cosa che non riuscivano a vedere a causa dell’oscurità era snervante ma al momento non potevano fare granchè. A Ewan servivano dei pezzi di ricambio, niente di particolare, poteva ricavarli anche dai droidi lì con loro ma B1 era occupato alla guida e per quanto sventrare il Pit-Dum poteva essere utile, la sua memoria lo era ancora di più. Probabilmente avrebbero dovuto valutare la sostituzione dello speeder con un nuovo veicolo una volta arrivati in città.
    Dimmi un po’, tu.
    Disse rivolgendosi di nuovo al droide trovatello della fattoria.
    Il mercenario nel video che ha riprogrammato i droidi, per chi lavorava? Sai dirmi se era qui da quando è iniziata la guerra sul pianeta o se è arrivato dopo con gli Arkaniani? Ha per caso rifornito i droidi di armi o di un equipaggiamento specifico per gestire quei mostri là fuori? O magari è stata l’organizzazione per la quale lavora?
    Per quanto quella strana nebbia scura limitasse la visibilità, Ewan non ricordava di aver visto rottami di droidi sparsi nei campi o intorno alla fattoria. L’unico droide era quello che si stavano portando dietro.
    Poco dopo B1 fece rapporto dichiarando che si era aperta una finestra nelle comunicazioni.
    Ottimo B1. Invia subito tutto quello che abbiamo trovato fino ad ora: la lista recuperata dalle memorie dei droidi, i risultati delle analisi dei programmi. Inviali alla squadra di Orion e alla DarkForce.
    Fu in quel momento che una comunicazione entrò in un canale libero dei loro comlink.

    Ripeto: qui Galactic Code, sono la Dottoressa Sher Va. Abbiamo immediato bisogno di assistenza. Ripeto: abbiamo immediato bisogno di assistenza. Siamo circondati, ripeto: siamo circondati! Vi prego, se qualcuno sta ascoltando, aiutateci! Siamo tutti in grave pericolo. L'esperimento è fuori controllo. Siamo circondati. Ripeto: qui Galactic Code...


    Per un momento Ewan rimase immobile prima di voltarsi verso Alexander come alla ricerca di una risposta o di una conferma di un suo tacito pensiero.
    In quel momento B1 trillò il suo parere. Flynn sperava che prima di dedicarsi a quella conversazione il suo fedele droide fosse riuscito a inviare tutto il materiale finora raccolto per allineare gli altri rimasti al Municipio.
    La trasmissione arriva dalle coordinate della Galactic Code?
    Chiese retoricamente come a volere una conferma ma il Pit-Dum si mise in mezzo senza essere interpellato. Motivo che portò il Cavaliere a redarguirlo.
    Nessuno ha chiesto il tuo parere, trovatello.
    Lo rimbeccò il Cavaliere. Anche se, tacitamente, non poteva dargli torto. Andare così su due piedi in soccorso era una missione rischiosa a dir poco. Avrebbero dovuto affrontare quell’orda di zombie senza contare su una buona visibilità e con le comunicazioni interrotte per andarsi a ficcare dentro una situazione totalmente sconosciuta se non che anche lì erano come stavano messi Alex e Flynn qualche decina di minuti prima.
    B1, riesci a definire anche da quanto è aperta questa comunicazione? Sembra essere un messaggio registrato in loop e lasciato andare nella speranza che qualcuno li riceva ma da quando sta andando?
    Se era un messaggio in riproduzione da giorni se non settimane, dubitava che chiunque l’avesse creato fosse riuscito a resistere tanto.
    In ogni caso, se le comunicazioni erano aperte, questo voleva dire…
    Qui Ewan Flynn, mi ricevete? Orion mi ricevi?
    E come prima il messaggio venne ripetuto dichiarando che la squadra andata in avanscoperta alla fattoria stava rientrando in città con un landspeeder di fortuna, precisamente diretti allo spazioporto e chiedeva informazioni sulla loro posizione.
    Se B1 fosse riuscito a definire da quanto tempo andava quel messaggio, Ewan avrebbe valutato le probabilità di sopravvivenza della dott.sa Sher Va. Ma per il momento il piano era comunque quello di tornare in città. Orion e gli altri della squadra erano ancora vivi, quasi sicuramente.
    Quando iniziarono a “vedere” Liba in lontananza, B1 fece nuovamente rapporto informando il suo padrone che i droidi in città erano in particolare fermento. Soprattutto, da quanto traduceva B1 della tempesta di messaggi binari in transito, erano a caccia dei fuggitivi.
    Dannazione… Devono aver combinato qualcosa con quei ragazzini che ha fatto scattare il programma Guardian dei droidi.
    Ipotizzò l’umano.
    Allora ragazzi: questo è il piano.
    Dichiarò qualche istante dopo, anche se gli servivano ancora dei pezzi per poterlo veramente mettere in pratica.
    B1, riesci a tracciare una rotta verso lo spazioporto senza entrare in diretto contatto con i droidi? Ho bisogno che tu, Alexander e il trovatello raggiungiate lo spazioporto. Io scendero nel punto più vicino alla posizione di Orion e gli altri e vado loro in contro a piedi. Se sarò fortunato forse troverò un altro speeder funzionante e vedo di fare un’estrazione della squadra da quel casino.
    Poi si girò verso Alexander.
    Tu ragazzo sarai la loro guardia del corpo. Una volta arrivati allo spazioporto riparate le luci dello speeder così che sia operativo in tutte le condizioni. Fatti aiutare dal Pit-Dum. Tu, B1, Sali sulla mia nave. La Repubblica è arrivata qui con un loro incrociatore leggero, suppongo. Condividi dalla DarkForce le informazioni raccolte così che le possano analizzare anche loro e alzati in volo. Ci farai da copertura aerea. Una volta che ci siamo ricongiunti tutti, salirò sul mio caccia e mi dirigerò al Campo della Galactic Code.
    Ci sono domande o obiezioni?

    Sperava che la cosa potesse andare abbastanza in porto anche perché erano abbastanza nei casini tutti quanti. Quella missione si stava rivelando molto più ostica del previsto.
  4. .

    ”…che ti è successo?"


    Domanda lecita. Ma come spiegarglielo in maniera semplice. Non c’era un modo semplice ma solo un modo evasivo. Forse, col tempo, continuando a rimanere su quel pianeta anche Alex avrebbe capito sperimentandolo sulla sua pelle squamosa. Flynn sperava che per quando sarebbe accaduto lui fosse al suo fianco per ricambiare il salvataggio.
    Un disturbo nella Forza molto intenso. Non l’avevo mai provato prima. Era come se la Forza stessa soffrisse. Nemmeno affrontando i Sith mi è capitato di percepire una cosa simile.
    Non proseguì oltre anche perché non avrebbe saputo descriverlo diversamente o spiegarlo in maniera più comprensibile.
    Flynn ascoltò le risposte del Droide che finalmente era diventato collaborativo. Dunque le fiale, di cui lui ne possedeva una tasca, erano state date solo ai bambini e non agli adulti… Eppure quelle creature nei magazzini della Fattoria Jackson avevano l’aria, per quanto difficile poteva dirsi visto il loro stato, di adulti. Ne era la prova il fatto che Padron Jackson era morto e “risorto”. In ogni caso sembrava centrare con la nube scura che avvolgeva l’area della fattoria.
    Quei fiori neri, comunque, non sono un normale parassita vegetale e il fatto che gli Arkaniani ne siano interessati mi preoccupa.
    Finito il rabbocco il veicolo guidato da B1 continuava il suo viaggio verso la città per ricongiungersi con gli altri. Aveva diverse informazioni da condividere con loro tra cui anche la posizione del campo di ricerca degli Arkaniani.
    Prendendo posto sul sedile di dietro Ewan urtò qualcosa lì vicino. Era il Datapad di Alex. Lì dentro, oltre ai programmi, vi era caricata la registrazione che avevano visto tutti quanti insieme grazie alla proiezione di B1 che aveva riprodotto il contenuto di una datacard trovata su un droide in città.
    Il Jedi recuperò quel filmato per poi mandarlo in riproduzione e richiamando l’attenzione del Pit-Dum.
    Sai dirmi chi sono queste persone? Le riconosci?
    Chiese, mettendogli davanti il sensore ottico il video di un uomo che sparava ad un altro inerme nel letto per poi togliersi la vita.
    A memoria dovevano essere le riprese di quanto accaduto nella stanza accanto allo sgabuzzino dove il Jedi aveva trovato il droide schizzato.
    Fossi in te starei lontano da quei fiori neri e dal liquido che hai visto in quelle canule. Temo possa essere il risultato di un esperimento venuto male o, peggio, ben riuscito. E credo che le polveri che c’erano sulla fattoria, in base a quanto comunicato dal nostro trovatello, siano coinvolte non solo nell’inaridimento dei campi coltivati.
    Erano passati ancora alcuni minuti mentre B1 guidava nell’oscurità e Ewan riprovò con il comlink a comunicare con il resto della squadra.
    Qui è Flynn che parla. C’è qualcuno in ascolto? Orion, mi ricevi? Stiamo rientrando in città con un landspeeder, diretti allo spazioporto. Qual è la vostra posizione?
    In attesa di un responso dal comlink, Flynn si ricordò per l’appunto i programmi presenti nei droidi.
    Mi raccomando ragazzi: facciamo attenzione una volta arrivati in città. I droidi avranno attivo il programma di difesa. Aspettiamoci di poter essere presi di mira da un loro assalto.
    Detto questo riprese l’elmo indossandolo. Erano completamente al buio e non potevano accendere i fari senza spegnere il motore: un problema non di poco conto di notte, considerando che Flynn non aveva preso in considerazione che si sarebbero dovuti muovere tra le tenebre. Se non ci fossero state complicazioni probabilmente si sarebbe preso qualche minuto per sistemare quel difetto.
    Dopo, molto probabilmente, si sarebbe mosso con il caccia per spostarsi verso la direzione indicata dal Pit-Dum che sembrava essere il punto in cui si trovava il campo base della squadra di ricerca che stavano cercando i Republicani.
  5. .
    Fu tutto strano, ovattato. Un attimo prima Ewan era torvo in volto, anche se non si vedeva da sotto il casco, per via del droide trovato nello sgabuzzino che continuava a dare informazioni inframezzate e incomplete. Cosa che lo irritava particolarmente. Dannazione è un droide: dovrebbe essere lineare nell’esprimersi. Certo, i processori euristici potevano far sviluppare ai droidi una sorta di personalità come se fossero delle vere persone ma quello, doveva ammettere, era proprio tarato male.
    Ma quello fu solo un lontano ricordo perchè focalizzandosi verso il magazzino dove Alex era entrato percepì qualcosa di strano. E fu lì che l’anomalia lo stravolse. Il suo ultimo ricordo era il Matukai che correva verso di lui portandosi una tanica appresso. Valutando con quanta velocità il ragazzo lucertola stava accorciando le distanze dallo speeder, il Jedi reagì d’istinto, come se avesse il pilota automatico e a sua volta girò i tacchi balzando sul primo mezzo a portata: la bike.
    Fu lì che venne investito da una sensazione mai provata prima che lo paralizzò. Non era paura. Anche col senno di poi non avrebbe saputo descriverlo. C’era qualcosa di sbagliato. Di profondamente sbagliato in quanto stava accadendo in quei magazzini. Non li vide veramente ma nella Forza l’immagine sarebbe rimasta come ricordo nel suo cervello. Quegli strani zombie...
    Quando ritornò in sè il suo elmo stava cozzando contro il sedile e sentiva i gambali e gli stivali sbattere contro la carrozzeria dello speeder.
    Fu come riconnettersi al mondo. Come venire nuovamente alla luce. I polmoni si riempirono d’aria e le energie ritornavano a inondare tutte le estremità del suo corpo. Il Cavaliere si tirò su, osservandosi intorno. Il buio li circondava. Per fortuna che B1 era alla guida. I suoi sensori a infrarossi avrebbero certo visto meglio degli occhi di un qualunque organico.
    Chi devo ringraziare per la salvata?
    Chiese levandosi l’elmo. Se la Forza poteva aver suggerito ad Alex la serietà e lo stato d’animo del compagno di squadra, la sua espressione poteva essere solo una conferma della gravità della situazione.
    Ringraziò il Matukai e prese il comlink provando a contattare Orion e gli altri verificando se fossero usciti dalla polvere che bloccava le comunicazioni. Mentalmente cercava di fare ordine nelle idee e nelle informazioni acquisite alla fattoria Jackson. Cosa diavolo era successo? Molte risposte le aveva il Pit-Dum che avevano prelevato. Se ci fosse riuscito avrebbe comunicato che stava per rientrare in città, diretto allo spazioporto. Doveva riportare i dati sulla sua nave e inviarli sia al Tempio sia alla nave della Repubblica.
    B1, proseguiamo ancora per 10 minuti. Poi fermiamoci.
    Disse, studiando rapidamente la tanica recuperata da Alex. Era il loro refrigerante. Non chissà che conquista ma almeno potevano non rimanere a piedi, considerando i casi critici che avrebbero potuto affrontare nel breve futuro.
    Espanse i suoi sensi in cerca di altre forme di vita nelle loro vicinanze. Non era certo che potesse funzionare considerando che non aveva percepito tutti quei morti perchè, per l’appunto, erano morti!
    Quando si fermarono fu lui a occuparsi del rabbocco del refrigerante e nel mentre decise di interrogare a sua volta il droide salvato.
    Ehi, droide. Ti chiedo di rispondere in maniera precisa e completa alle mie domande. Ce lo devi visto che ti abbiamo salvato da quell’incubo.
    Sottolineò. Non si aspettava che quell’ammasso di ferraglia avesse un senso dell’onore o della riconoscenza, ma tentare non nuoceva a nessuno... Forse.
    Mi serve sapere chi ha fornito quelle fiale somministrate ai bambini.
    Iniziò il Cavaliere proseguendo con i lavori di meccanica base sullo speeder.
    Chi ha riprogrammato i droidi?
    Continuò mentre richiudeva lo sportello per ritornare a bordo dando a B1 l’ordine di ripartire verso la città, nello specifico, lo spazioporto.
    Hai detto che il piccolo Tom si è salvato andando dagli Arkaniani... Sai dove sono questi Arkaniani? Dove avevano il loro campo base?
    E infine, con un brivido lungo la schiena, fece l’ultima domanda che gli veniva in mente in quel momento.
    Quelle creature... Cos’erano? Il tuo padrone, Jackson, è diventato come loro? E lui la fiala la prendeva?
    Una volta ottenute le risposte dal droide si sarebbe rivolto ad Alex, ringraziandolo ancora per il salvataggio. Peccato che per quell’inconveniente si erano persi uno speederbike pieno di informazioni se B1 non era riuscito a recuperarle prima del disastro.
    Alex... Quelle creature... Sono uscite da tutti i magazzini, giusto? Sei riuscito a vederle prima che ci caricassero? A capire cosa fossero?
    Il suo timore era che qualcuno avesse fatto qualcosa di grave. Molto grave. Il Jedi temeva, vista la natura di quelle cose e le conseguenze che aveva subito attraverso la Forza, che qualcuno avesse fatto degli esperimenti di Alchimia Sith. Nei suoi viaggi e studi nelle regioni dei Sith, l’unico prodotto della loro alchimia che aveva visto e letteralmente toccato con mano era stato il Tarentatek di Yavin IV... E non aveva un ricordo piacevole della potenza e pericolosità di quella creatura.
  6. .
    Benvenuto!! Hai già idee per il pg?
  7. .
    Gestire il piccolo droide ritrovato nello sgabuzzino non si rivelò essere molto complicato. Bastava essere un po’ assertivi. Diversamente era comprendere le sue risposte. Per quanto le domande di Ewan lasciassero effettivamente un discreto spazio di evasione, le affermazioni del Pit-Dum non erano proprio chiare; non per una persona che non aveva la più pallida idea di quello che era successo e di quello che stava per succedere. Perché sì, il Jedi aveva la ferma convinzione che quel senso di inquietudine che stava percependo si stesse trasformando in pericolo concreto. Guardò fuori dalla finestra della stanza dei ragazzini mentre ascoltava le parole non sempre sensate del loro trovatello cibernetico. A Est avanzava il buio e questo significava che il sole di quel pianeta era calato oltre l’orizzonte a Ovest.
    Merda… Dobbiamo andare.

    Ecco, moriremo tutti!


    Questo vale solo per noi organici. Non ho visto droidi a pezzi lungo la strada.
    Quando ritornò per le scale il droide gli si abbarbicò nuovamente alla gamba rischiando di mandarlo giù per la rampa.

    D'appertutto!


    Ti ho detto di staccarti dalle mie gambe.
    Lo rimproverò in tono glaciale, reso ancora più freddo e tagliente per via dell’elmo che indossava.
    Cosa vuol dire “d’appertutto”? Ci dev’essere un posto da cui arrivano. Quanti sono e, soprattutto, cosa sono? Sei l’unico ad averli visti e a poterlo raccontare se non te ne sei ancora reso conto; a noi serve questo tipo di testimonianza per comprendere la situazione.
    Avevano ragione a dire che era difettoso: non era in grado di articolare una risposta completa e soddisfacente. Ogni volta che rispondeva ad una delle domande di Ewan riusciva a farne sorgere altre cinque differenti.
    La cosa più inquietante fu una delle ultime risposte che diede. Quando Flynn chiese del padrone, il Sig. Jackson… “Il padrone è stato ucciso e poi se ne è andato con le sue gambe.”
    Retorica era la domanda “In che senso se ne è andato con le sue gambe?” perché la risposta il Cavaliere la conosceva. Come temeva, il Sig. Jackson, che avevano visto venire ucciso a colpi di blaster come se fosse un’esecuzione in quel video nella datacard di un droide in città, si era “magicamente” rialzato e se n’era andato via. In che condizioni non era dato saperlo ma, evidentemente, le impronte di sangue che scendevano le scale dovevano essere le sue.
    Chi ha preso i bambini? Erano Arkaniani? Avevano simboli o scritte che facevano riferimento a parole come Galactic Code o erano droidi come te?
    Fu l’ultima domanda prima di uscire dalla porta di casa.
    Una volta percorso il breve vialetto, guardando in su Ewan potè notare che il cielo iniziava a puntinarsi di stelle. Doveva raggiungere Alex il più in fretta possibile e andarsene via da lì prima che qualcosa potesse risvegliarsi.
    Date istruzioni ai due droidi di tenersi pronti a partire e, soprattutto, al Pit – Dum di raccontare ogni dettaglio a B1 una volta che erano sullo speeder, Flynn si recò al magazzino numero 1 dove doveva esserci Alex.
    Quando raggiunse la soglia la prima cosa che notò, oltre al baluginare della sticklight all’interno, erano i perni e i cardini delle massicce porte piegati e con segni evidenti di forzature. Se lì dentro c’era stato qualcosa che ora era uscito, doveva essere qualcosa di veramente forte.
    Ci siamo ficcati in un casino che non augurerei nemmeno a Fisher.
    Mormorò tra sé e sé nel suo elmo mentre si avvicinava alla soglia per individuare Alex. Lo trovò intento a recuperare quella che doveva essere una tanica di refrigerante ma, probabilmente, visto il calar della notte non avrebbero avuto tempo di fare rabbocchi in quel momento e soprattutto in quel posto. Dovevano portarsela dietro e arrangiarsi a metà strada, nel caso.
    Sfruttando però la luce dello stick il Jedi guardò lo spettacolo raccapricciante che si estendeva all’interno del deposito. Sulle travi, appese per delle catene, c’erano delle carcasse putrescenti con segni evidenti che lasciavano capire che qualcuno se ne fosse cibato. A terra… Un vero e proprio cimitero. Ma la cosa ancor più agghiacciante erano quelle scatolette con dei tubi che entravano nei cadaveri semi sepolti.
    Cosa diavolo è successo e sta succedendo qui dentro?!
    Pensò in silenzio. No non si azzardava a parlare. Era uno spettacolo così inquietante quello a cui stava assistendo che aveva inconsciamente pensato che parlare avrebbe disturbato il sonno dei morti. E a quanto pareva non era una cosa intelligente risvegliare chi era già morto una volta. Anche Mr. Jackson era lì in quelle “tombe”?
    In quel momento il Cavaliere avrebbe osservato Alex per capire a che punto fosse. Se fosse stato ancora impegnato a recuperare la tanica, probabilmente sarebbe intervenuto ad aiutarlo e ad attirarla a sua volta verso l’uscita tramite Telecinesi[Telecinesi - Forza 7]. Sia che fosse ancora depositata sul fondo sia che fosse stata a mezz'aria sul camposanto. Il suo contatto con la Forza doveva essere quasi sicuramente maggiore rispetto a quello di un apprendista; Matukai o Padawan che fosse. In caso fosse intervenuto ad aiutarlo o se invece il Lizard Warrior fosse riuscito a entrare in possesso della tanica con le sue sole forze, Flynn gli avrebbe fatto cenno con un una mano di stare in silenzio e con l’altra di muoversi e andar via da lì.
    Il Jedi di Ossus si guardava intorno circospetto. Nel magazzino c’erano dei morti strani. Ma fuori dal magazzino cosa si poteva muovere ancora? E negli altri?
    Se fossero riusciti a uscire da quel capannone con il refrigerante, Ewan avrebbe dato indicazioni al Matukai di salire sullo speeder con B1 e partire verso la città. Guidava B1. L’umano invece avrebbe preso la speederbike. Tornare con un mezzo di movimento in più avrebbe fatto comodo a tutta la squadra oltre che a rendere più autonomi individualmente anche loro. Il Land Speeder aveva la priorità di raggiungere la città. Le informazioni che avevano raccolto erano di vitale importanza per la missione e se le cose si fossero messe male, il Cavaliere avrebbe fatto da diversivo facendo in modo che il veicolo più grosso potesse continuare la marcia.


    Attuali poteri/tecniche della Forza attivi per Ewan Flynn:

    - Danger Sense (Ancora attivo)
    - Telecinesi (se verrà accettata l'azione sopra descritta)
  8. .
    Lo sgabuzzino pareva pulito. Per quanto riguardava il droide, ad uno sguardo più attento non sembrava avere schede di memoria inserite ma per averne conferma doveva girarlo e vedere se sotto la testa simile ad un elmetto piatto con la torcia da minatore come visore vi fossero stati degli slot di memoria espandibile. Come però il Jedi si chinò per intervenire sul droide, questo parve finalmente attivarsi. Probabilmente doveva essere stato programmato per reagire solo ad una distanza talmente ravvicinata che lo si stava quasi per toccare. Una forma di risparmio energetico, probabilmente. Il Pit-Dum brontolò qualcosa tra fischi e cicalii come se stesse ripercorrendo gli ultimi istanti a velocità quadruplicata. Breve momento di pausa in cui i due si fissarono come fossero in stasi e poi il droide scattò con un confusionario sproloquio di acuti in binario difficili da comprendere anche per il Cavaliere che bene o male, per interagire funzionalmente con B1, il binario riusciva a comprenderlo decentemente… Se non comunicato come una raffica di impulsi. Era un Jedi dopotutto, non un computer.
    Flynn provò a indietreggiare per dargli spazio ma non fece in tempo che questo gli si incollò alla gamba nemmeno fosse un bambino affetto da sindrome d’abbandono continuando a strillare raffiche di informazioni in binario. Tutto quello che Ewan riuscì a cogliere erano frammenti; parole. ”Padrone”, “Impazzito”, “Mostri ovunque”.
    Insomma, non proprio la ricetta segreta della pace interiore tramandata dagli antichi maestri.
    Quando provò ad allineare Alexander sulle ultime scoperte all’interno della casa andando a cercare il giovane Matukai nella Forza, un brivido scosse l’umano. Non gli fu chiaro di preciso cosa fosse ma non era un buon segno. Alexander si stava andando a ficcare nei guai oppure quelli stavano per andare a prendere Alexander.
    Non c’era tempo da perdere e doveva scollarsi il droide da lavoro di dosso. Sbirciando oltre le finestre il sole di Mullan stava calando. A breve sarebbe stata notte e Ewan non voleva farsi trovare lì dalle tenebre… E dai mostri, a quanto pare.
    Ehi! Stai calmo. Fermati!
    Ordino in tono austero il Cavaliere cercando di manifestare il più possibile la sua autorità nei confronti del piccolo droide.
    Lasciami libera la gamba.
    Ordinò come se si stesse rivolgendo ad un bambino che gli aveva esaurito la pazienza in tempo record.
    Tranquillo, c’è una squadra con me e siamo combattenti.
    Era una mezza verità. La squadra c’era: una parte era lì alla fattoria e l’altra era rimasta in città. Flynn sperava che Orion e gli altri non avessero troppi problemi con i droidi visto che dovevano spostare i ragazzini. Mai si sarebbe sognato che il vero problema fossero stati proprio gli organici.
    Dove sono i mostri?
    Chiese come prima domanda. Se ci fossero stati ancora, il Cavaliere voleva capire da dove sarebbero arrivati. Considerando lo stato del piano inferiore, dovevano essere in grado di entrare dentro un’abitazione senza troppi problemi.
    Dovevano esserci due cadaveri in quella stanza, dov’è il secondo corpo?
    Era la domanda numero due. La domanda numero tre sarebbe stata:
    Dov’è il tuo padrone? E i bambini?
    L’ultima cosa che avrebbe detto al droide una volta avute alcune informazioni, non sarebbe stata un’altra domanda ma bensì un ordine.
    Seguimi. Ce ne andiamo.
    Ordinò e avrebbe sceso le scale alle sue spalle ripercorrendo la strada a ritroso. Il suo vero obbiettivo, oltre ovviamente a quello di andarsene, era di affidarlo a B1 che gli avrebbe scaricato la memoria o quantomeno si sarebbe fatto raccontare cosa aveva vissuto prima di spegnersi quel Pit-Dum mentre Flynn e il Lizard Warrior avrebbero fatto altro. Inoltre il Jedi voleva riunirsi al ragazzo. Quella sensazione provata quando aveva provato a comunicare con Alex non gli era piaciuta per niente. Concentrandosi nella Forza provò a individuarlo di nuovo per capire in che direzione fosse andato l’ex-Padawan.
    Cos’è questa polvere scura nell’aria?
    Avrebbe chiesto al Pit-Dum una volta uscito dalla casa patronale.
    La spada laser in mano, anche se spenta, pronta ad essere nuovamente attivata in caso di necessità.
    Se fosse riuscito a tornare in città, la prossima fattoria l’avrebbe esplorata raggiungendola con la Dark Force.
    B1? Appena hai finito con quella Speeder Bike prepariamoci ad andarcene. Sali sul Land Speeder pronto a guidarlo. Intanto ti presento il nostro nuovo trovatello. Fatti raccontare la sua storia di quello che è successo qui mentre vado a recuperare il ragazzo.
    Avrebbe detto dando istruzioni a entrambi i droidi e indicando al Pit-Dum di salire sul Land Speeder.
    Nel mentre lui si stava dirigendo a lunghi passi, ogni tanto inframezzati da un accenno di corsa, al magazzino dove percepiva la presenza di Alexander ma, soprattutto, quella che sembrava l’origine di quella brutta sensazione.
  9. .
    Una volta aperta la porta dello sgabuzzino Ewan spense la spada in quanto non percepiva pericoli sopraggiungere dall’interno ma constatò la presenza di un Pit-Dum in modalità compatta. Il fatto che non avesse reagito in alcuna maniera al fatto che un estraneo avesse appena forzato la porta dietro la quale era rintanato fece supporre al Jedi che il droide fosse o disattivato o non operativo. Sbirciò nello sgabuzzino per vedere se avrebbe trovato qualcosa di rilevante oltre al piccolo individuo cibernetico prima di dedicarsi a quest’ultimo e valutarne le reali condizioni di funzionamento. La sua memoria poteva essere utile, se non si fosse rivelato una minaccia. Già quella casa era abbastanza un circo degli orrori; ci mancava solo il Pit impazzito che saltava fuori dallo sgabuzzino come un clown in scatola.
    Ma ciance a parte, l’umano si pose una domanda: perché in città sembrava che tutti i droidi delle fattorie di zona fossero finiti là con una nuova programmazione e questo no? Il loro punto di partenza nelle ricerche aveva avuto origine proprio da un droide da lavoro della Fattoria Jackson trovato in città con all’interno una datacard non di poco conto. Quindi Perché quel Pit-Dum era rimasto nello sgabuzzino abbandonato a sé stesso?
    Intanto era buona cosa vedere se anche lui avesse una scheda di memoria inserita. Nel caso invece si fosse “risvegliato”, Ewan si sarebbe identificato facendogli qualche domanda in merito alla situazione in casa e al secondo cadavere che non aveva ancora visto. Si aspettava di trovarlo sul letto in bella vista ma evidentemente… Se ci fossero stati problemi di linguaggio il Jedi lo avrebbe guidato fuori dalla casa andando in contro a B1 e ad Alexander che era stato lasciato a se stesso abbastanza tempo. Nel caso invece il droide si fosse rivelato completamente inerme a qualunque stimolo, Flynn avrebbe prelevato la datacard al suo interno, qualora ne avesse avuta una, e avrebbe fatto un ultimo giro di controllo nella stanza degli omicidi in cerca del secondo cadavere. Nel caso non avesse trovato nulla, cosa decisamente inquietante e pericolosa, si sarebbe ricongiunto al suo astromecca e ad Alexander per fare il punto della situazione. Ciò comunque non escludeva dare già un aggiornamento della situazione al Matukai visto che lui si era prodigato nel condividere con celerità le sue scoperte con il Jedi.
    ”Alexander…”
    Cominciò il Jedi concentrandosi nello specifico sulla presenza del giovane Lizard Warrior cercando un contatto tramite la Forza con l’ex - Padawan.
    ”Ottimo lavoro con lo Speeder. Usa B1… Recupera i dati di bordo.”
    Altra pausa in cui Ewan preparava un nuovo messaggio telepatico da trasmettere.
    ”Trovate del refrigerante per Speeder… Comunicazioni comlink isolate. Ho trovato solo un cadavere… E un droide. Sto arrivando.”
    Aveva escluso spostare il Pit-Dum a mano. Si sarebbe stancato inutilmente e quel presagio che aveva tenuto da parte per tutto quel tempo da quando erano arrivati alla Fattoria non se l’era dimenticato. Doveva conservare le energie in previsione di problemi che avrebbe riservato a breve il futuro. Non ne aveva la certezza ma quella situazione non era normale e a loro stava andando ancora troppo bene considerate le circostanze attuali. E poi che cos’era quella fiala della BioTech Frost? Cosa diavolo avevano fatto gli Arcaniani? Doveva portare quella fiala al resto della squadra. Forse Orion, nella nave che lo aveva portato insieme alla Diplomatica su Mullan avevano delle attrezzature per fare delle analisi. Se con loro c’era quel soldato scelto, Stevenson, sicuramente aveva uno strumento del genere.
    Il Sole di quel pianeta stava calando, considerando l’intensità di luce. Aveva poco tempo per finire e levarsi dai piedi. Se tutto fosse andato bene, sarebbero ritornati in città con il buio e qualcosa suggeriva a Ewan che non voleva trovarsi fuori in un posto del genere con le tenebre e quella strana polvere volante. Tantomeno fare tappe in attesa che i motori si raffreddassero.
  10. .
    Per quanto, se paragonato a quanto stava accadendo in città Ewan e Alexander si stavano facendo una piacevole passeggiata in campagna, le cose cominciavano a farsi strane e spinose anche dal loro versante. In primis la strana nebbia nera che li stava avvolgendo alla fattoria Jackson e quella sensazione di angoscia che colpiva il Jedi; la scoperta di essere tagliati fuori dalle comunicazioni fu piuttosto una sorpresa. Erano soli. Sia il suo comlink che gli strumenti di comunicazione di B1 erano isolati e il piccolo droide ipotizzava trattarsi di un disturbo causato dall’anomalia ambientale di quella nube.
    Immagino sia composta da qualche polvere metallica o ferromagnetica, comunque, per creare questo tipo di disturbo. Puoi vedere se con il tuo sensore magnetico reagisce o manifesta qualcosa?
    Le loro informazioni quindi erano bloccate insieme a loro. L’unico modo che avevano dunque per riuscire a inviare qualcosa era ritornare sul viadotto fuori da quella coltre.
    Una volta dentro la casa, lo spettacolo innanzi al Cavaliere era quello che si poteva vedere in una taverna dopo una rissa. Mobili spaccati, arredo distrutto o lanciato in giro. Osservandosi intorno, però, Flynn stava notando alcuni dettagli: come la mancanza di bruciature di blaster, per esempio.
    Mobili e pareti erano segnati da colpi fisici e non presentavano alcun segno di armi a energia. La cosa più inquietante fu a dire il vero il divano. Cuscini e imbottiture erano squarciati da cinque segni inequivocabili. La colluttazione era avvenuta con una creatura, senziente o meno che fosse, non era comunque umana o un droide. Fu una parte della parete erano proprio nitidi i segni di artigli e su un frammento distrutto a terra c’erano i segni di denti. Un tavolo era stato completamente fatto a pezzi ma non sembrava riportare segni di armi. Era mera e pura violenza bruta. Nemmeno le lame in questo caso.
    Tutto ciò non ha senso… Non riesco a capire…
    Era abbastanza confuso. Aveva in mano tutta una serie di frammenti ma quando provava a unirne i puntini non ricavava nemmeno una parvenza di un filo logico.
    Continuando a vagare per la stanza in cerca di altri indizi, il Jedi trovo quelle che erano impronte di scarponi sul pavimento. Impronte di sangue rappreso, però. L’unico segno di un umano o umanoide transitato da lì durante o poco dopo i fatti visti nella registrazione. Ma poi perché le registrazioni? Perché documentare una cosa simile e affidarla a un droide?
    Con quei pensieri Ewan seguì a ritroso le impronte giungendo alla scala. Al piano di sopra non percepiva creature viventi. Erano apparentemente soli nella proprietà. Salì la rampa venendo accolto da un odore acre e nauseabondo tipico della putrefazione. La spada laser ancora spenta ma stretta in mano pronta all’attivazione se fosse stato necessario anche se, per il momento, i suoi sensi non stavano percependo ancora dei pericoli imminenti.
    Arrivato in cima nel disimpegno, c’erano due opzioni: porta a destra o porta a sinistra. Scelse la sinistra e se ne pentì amaramente. Come la porta si aprì di qualche centimetro il Cavaliere indietreggiò barcollando scendendo appoggiandosi con la mano libera al muro qualche gradino.
    Per la merda di Rancor! Per poco non sboccavo nell’elmo!
    Era impossibile trattenersi dalle esclamazioni più colorite. Scese la rampa di scale e si sfilò il casco cercando aria pulita.
    Mamma mia… Un repellente per qualunque creatura o essere dotata di olfatto.
    Si prese qualche momento per ristabilirsi prima di ritornare su. Ma questa volta ci sarebbe andato preparato. [Protezione] Ricorrendo alla Forza, Flynn prese un profondo respiro di aria pulita e trattenne il fiato. In questo modo poteva stare in apnea per un po’ senza dover venire nuovamente colpito con violenza al suo apparato olfattivo da ciò che lo avrebbe atteso al secondo piano.
    Tornato nuovamente nella stanza non ci volle molto a individuare il cadavere ormai in decomposizione avanzata e le impronte che Flynn aveva seguito. Chiunque fosse stato era entrato in quella stanza a omicidio avvenuto da poco per poi andarsene. Ewan cominciò a ispezionare la stanza con minuzia facendo attenzione a dove metteva i piedi.
    C’era una porta e una finestra dalla quale si poteva vedere una scala a pioli che portava di sotto, probabilmente in giardino. Quindi c’era la possibilità di entrare anche da quella parte, volendo.
    Un lenzuolo a terra che copriva un blaster. Prima di scoprirlo del tutto il Jedi si guardò attorno in cerca di tracce di bruciature in giro per la stanza. Trovò anche una datacard, un’altra per l’esattezza; anch’essa sporca di sangue come molta roba in quella stanza. La raccolse tenendola temporaneamente in mano e continuando l’esplorazione analizzando i danni presenti.
    Scostò infine il lenzuolo prendendo la pistola blaster e controllandone lo stato: condizione generale, se era carica, se era impostata come letale o stordente e quali accessori avesse installati. Fu in quel momento che la voce di Alexander risuonò nella sua mente attraverso la Forza.
    Ebbravo ragazzo…
    Pensò tra sé e sé complimentandosi sia per la scoperta sia per il sapiente uso della telepatia in assenza del comlink. Ma in quel momento gli venne un’epifania agghiacciante.
    Cominciò a guardarsi intorno nella stanza.
    Dov’è il secondo cadavere?!
    Quel pensiero gli fece gelare il sangue. I morti, una volta MORTI non se ne vanno a spasso. Il video che avevano visto, proiettato da B1 in città, faceva riferimento alla fattoria Jackson. A quella stessa fattoria in cui lui e Alexander stavano vagando in cerca di indizi.
    Se il cadavere non era in quella stanza… Forse nell’altra?
    Uscì dalla scena del crimine per andare nella stanza a destra rispetto alle scale. Sembrava di essere passati dal giorno alla notte solo nel giro di una manciata di passi. Se nella prima stanza visitata caos e distruzione facevano da padroni, questa era l’esatto opposto. Non definibile totalmente intonsa in quanto i letti erano sfatti ma… Giusto per la polvere depositata perché per il resto la stanza era immacolata. Giochi e pupazzi, cassetti, vestiti, oggetti e mobilio. Tutto era in ordine e non sembrava essere stata nemmeno lontanamente sfiorata dalla violenza e furia viste fino a quel momento.
    Giusto per meticolosità, il Jedi diede uno sguardo più attento anche ai dettagli in quella stanza vedendo se per caso avrebbe trovato qualcosa di utile alle indagini. Avrebbe aperto cassetti e armadi frugandoci dentro senza creare troppo scompiglio per poi richiuderli e lasciarli come li aveva trovati. Cercò anche delle foto, magari riconosceva il colto di qualche bambino tra quelli passati da B1 e presenti in quei programmi di livello militare. Guardò tra i letti e le lenzuola e sotto i materassi. Se non avesse trovato nulla, si sarebbe diretto nuovamente nella stanza del cadavere per vedere di riuscire a riconoscerne il corpo. Se era in grado di associarlo a qualcuno che aveva visto nel video.
    Solo alla fine se ne andò chiudendosi la porta alle spalle. Era rimasta un’ultima porta da aprire. Quando Ewan provò la trovò chiusa. Perché quella porta era chiusa considerando la condizione del resto della casa?
    Studiò al volo la porta per capire se si trattasse di una porta elettronica o se invece gli sarebbe bastato forzare la maniglia con il blocco della serratura. Se fosse stata la seconda opzione, avrebbe semplicemente tagliato via la sezione con la spada laser. Se invece fosse stata una porta elettronica, sempre con l’ausilio della spada laser, si sarebbe aperto un varco da solo. Non esisteva porta, ancora, che potesse fermare un Jedi testardo come Ewan Flynn.
  11. .
    Una volta imboccato il viadotto verso sud, il viaggio proseguì senza grossi problemi a parte quelli già preventivati. Avevano dovuto fare una pausa per far raffreddare il motore considerando lo stato del sistema di raffreddamento, oltre al fatto che il quadro strumenti si era illuminato come i piani alti Coruscant. Ovviamente le noie non erano finite lì perché B1 lo aveva sottoposto alla questione che i programmi installati sui droidi visti in città erano protetti da un qualche sistema per impedirne l’analisi.
    Ma non mi dire…
    Bofonchiò il Cavaliere osservando lo schermo prima di ripassare il datapad a B1.
    Immagino niente che sia in grado di fermarti, vero mio cibernetico amico?
    Il lungo fischio dell’astromecca non lasciava spazio a dubbi: con il giusto tempo e i giusti strumenti tutto poteva essere gestito. Flynn approvò e tempo qualche altro minuto per consentire al motore di tornare a livelli accettabili e il gruppo si rimise in viaggio verso la fattoria Jackson.
    Questa volta il Cavaliere si risparmiò di ammorbare il Matukai di chiacchiere o aneddoti non richiesti durante il viaggio. Il panorama che correva sotto di loro rendeva il suo umore altrettanto tetro e l’arrivo alla fattoria non migliorò certamente le cose. Quando saltò giù dallo speeder, come se il tocco della suola dei suoi stivali con il terreno crepato avesse rafforzato per un momento il suo contatto con la Forza e il pianeta, Ewan avvertì un disturbo inquietante pervaderlo; simile a quello provato su Ossus quando chiese il permesso del Consiglio per recarsi a Mullan.
    Anche se non vi era mai stato fisicamente e aveva solo visto qualche foto e rappresentazione sui dati d’archivio nella biblioteca del Tempio, se qualcuno gli avesse chiesto di descrivere Korriban avrebbe descritto la Fattoria Jackson in quel momento.
    Alex, fai attenzione. Avverto qualcosa di… Inquietante.
    Mise in guardia il giovane poco prima che i due si separassero.
    Quando chiese a B1 l’ennesima carrellata di analisi e verifiche dell’area, questo fischiò un pochino scettico. Sia perché lo stava interrompendo dalla sua analisi del codice sia perché gli stava chiedendo funzioni che non aveva installate.
    Oh, scusa B1. Pensavo che con il tuo pacchetto di sensori di calore, magnetico e infrarossi potevi rilevare qualcosa tipo un’attività energetica prodotta da un droide o qualche dispositivo. Comunque, non importa, continua su quei programmi. Orion e gli altri stanno in mezzo a quel vespaio e non ci sarà facile raggiungerli per aiutarli se avessero bisogno contro quella ferraglia.
    Con le dovute attenzioni, il Jedi si avviò verso l’ingresso della fattoria. Era guardingo. Quella sensazione che percepiva nella Forza lo disturbava; lo rallentava al punto da farlo rimanere impalato più del dovuto nei pressi dell’ingresso dello stabile principale. Doveva applicare al meglio le sue conoscenze e il suo addestramento al Tempio per tenerne conto senza farsi condizionare più del dovuto.
    Riscontrata la porta d’accesso aperta, Flynn la varcò con l’impugnatura ancora spenta della sua spada laser in mano pronto ad accenderla se necessario. Ciò che vi trovò fu uno scenario caotico e devastato. Qualcuno sembrava avesse fatto irruzione là dentro facendo il dies irae. Distruzione, mobilio ribaltato. Ad una prima vista sembrava che lì ci fosse stato un feroce scontro. Con un’altra occhiata andò a cercare su quel che restava dell’arredamento e su pavimento e pareti la presenza di segni di blaster o qualche arma da mischia. Visto quanto stava percependo, non avrebbe escluso nemmeno di trovare le bruciature di una spada laser o qualche arma analoga.
    Si aggirava per la stanza, notando una rampa di scale che portava al piano di sopra. Le teneva d’occhio mentre i suoi passi superavano cocci, sedie e altra roba infranta mentre B1 con un fischio sommesso ma che non nascondeva una nota di entusiasmo richiamò il suo proprietario.
    Aveva finito la diagnostica e avvicinandosi consegnava il pad all’umano che gli diede uno sguardo al volo senza però capirci granchè.
    Che vorrebbe significare?
    La risposta del droide non tardò ad arrivare e la cosa non fu altro che un’ennesima scoperta non gradita.
    Accidenti. Qui si sta finendo dalla padella alla brace. Puoi inviare quelle informazioni agli altri rimasti in città così che le possano visualizzare? Soprattutto il materiale relativo agli obbiettivi coinvolti nelle programmazioni. Io intanto provo ad avvertirli che stiamo per mandargli questa roba.
    Disse, prendendo nuovamente in mano il comlink.
    Orion, mi ricevi? Qui Ewan. Siamo arrivati alla fattoria e B1 ha elaborato i risultati di quei codici: niente di buono, temo.
    Annunciò, spiegando subito dopo cosa andavano a fare.
    Quindi non credo cambi molto la situazione tra giorno e notte. Se toccate quei ragazzini verrete linciati dai droidi e se loro si spostano verranno inseguiti e riportati indietro, anche con la forza, in un raggio di 100km. Si tratta di programmazione molto avanzata, mi dice B1; forse roba militare. Quei droidi da coltivazione sono praticamente dei soldati addestrati pronti a intervenire alla prima anomalia. Vi sto facendo mandare la documentazione che era racchiusa al loro interno. Posso farle mandare a Jerry o Pan. Ditemi voi su chi vi sarà più comodo. Magari può riprodurvele dalla sua memoria interna.
    Quei ragazzini... E’ come se fossero stati schedati: nomi, foto, razza e corredo genetico. C’è molto più che una semplice schedulazione amministrativa. Spero non sia opera degli Arkaniani, sinceramente.

    Il dubbio gli stava sorgendo più che altro per il dettaglio del corredo genetico. Non era normale che per tenere prigionieri dei ragazzini avessero addirittura registrato informazioni biologiche di quel calibro.
    Tienimi aggiornato in caso di sviluppi. Ewan, chiudo.
    A quel punto si rivolse ancora al suo fedele droide multifunzione.
    B1… Oltre che ai drodi della nostra squadra, invia una copia di quei dati anche alla DarkForce.
    Una precauzione. Magari non sarebbe servito a nulla ma avere quelle informazioni in chiaro anche sulla sua nave, in caso la situazione precipitasse, o se lo avesse ritenuto utile e necessario, poteva inviarle al Consiglio Jedi.
    Se non avesse rilevato nulla di interessante in quella stanza al piano terra, Flynn avrebbe puntato verso le scale avanzando cautamente, sbirciando verso l’alto una volta arrivato all’inizio della scalinata per capire se vi fosse qualche sorpresa o qualcuno per poi avanzare lentamente pronto a reagire sperando di non ruzzolare giù dalla rampa.
    Quanto accadde in seguito, per Ewan non era facilmente spiegabile. Dal rapporto di Starchild, quei ragazzini avevano provato a mordere la Diplomatica con loro. Un evento alquanto assurdo come concordò con il militare che invitò a uscire da lì e lasciare i ragazzini chiusi là dentro. Forse brutale ma sicuramente una precauzione necessaria per salvaguardare sia i repubblicani sia gli ostaggi. Orion era pur sempre un militare. Di buon cuore, per quanto burbero poteva essere e, per quanto poteva essere difficile per lui, Ewan sapeva che se il Kel’Dor fosse stato messo alle strette o nella grave condizione di dover scegliere tra l’incolumità della sua squadra o farsi “sbranare” da dei bambini, non si sarebbe risparmiato dal salvare i suoi uomini a costo di brandire la spada contro delle vittime collaterali.
    Ma questo andò solo ad alimentare l’inquietudine del Jedi. Perché quei marmocchi avevano iniziato a mordere la Zeltron?
    Gente che commette omicidi e poi si suicida, ostaggi apparentemente malnutriti ma che lo negano e poi si danno al cannibalismo contro individui estranei alla loro condizione...
    Flynn scosse il capo rapidamente concentrandosi nuovamente sul momento presente. Era in avanscoperta in territorio “nemico”. Non poteva concedersi il lusso di certe distrazioni basate su mere congetture e teorie ancora prive di fondamento. Doveva continuare a indagare nella fattoria.
  12. .
    Dopo aver appurato che Flynn non avesse causato ulteriori danni al veicolo, si poteva cominciare la gita in campagna.
    Mentre cercava la mappa sul computer di bordo e B1 si passava tutte le tessere recuperate dai droidi, il Jedi continuava la sua lezione di guida non richiesta al Matukai.
    Diciamo che puoi dividere le guide in tre macro aree che faranno riferimento ai tipi di veicolo: i Land Speeder come questi che sono più semplici in quanto non volano. Quindi ti devi preoccupare solo di andare dritto e non sbattere in giro o lanciarti in un dirupo. Gli Air Speeder che invece possono volare, quindi devi tener conto anche di prendere quota, atterrare e così via. E infine, i più complessi: i caccia o comunque i trasporti mercantili per i viaggi interplanetari. In quel caso devi considerare che volerai nello spazio e si presuppone tu utilizzerai i salti iperspaziali, se non vuoi morire di vecchiaia. Sono molto divertenti all’inizio ma un salto a velocità luce non è semplice come rilasciare diserbante su un campo agricolo.
    Trovata la fattoria Jackson e impostate le coordinate sulla mappa, il gruppo era pronto per partire. Ancora una volta Ewan diede energia ai motori che questa volta cantarono molto meglio dei primi tentativi, e partirono. B1, nel frattempo, aveva finito la sua analisi con risultati abbastanza preoccupanti.
    Seriamente?! Questo potrebbe essere un problema.
    Lanciò uno sguardo al Matukai come a voler cercare di capire se avesse compreso quanto dichiarato in binario dall’astromecca. Nel dubbio Ewan tradusse.
    Pare che quei droidi non siano programmati solo per ripulire e riparare la città.
    In quel preciso momento il suo comlink avvisò una comunicazione in ingresso a cui il Jedi non tardò a rispondente.
    Qui Flynn.
    Era Orion che lo stava informando degli ultimi loro sviluppi al Municipio che risultarono preoccupantemente in linea con i suoi.
    Capisco. Ti confermo le tue teorie e ti dirò di più. Abbiamo fatto un giro tra i droidi della città: avevano quasi tutti delle schede di memoria inserite dove al loro interno erano presenti due differenti programmazioni: Cleaner.exe e Guardian.exe. Ho dei sospetti a riguardo ma vedo se B1 riesce ad analizzare il codice più nel dettaglio su un datapad per avere informazioni precise ma temo che una sia la riprogrammazione per convertire i droidi agricoltori in operai per ricostruire la città e l’altra... Per tenere i bambini in quel Municipio ma non saprei spiegarmi il perché solo quei bambini. Dove sono finiti il resto degli abitanti? Quella roba mi puzza di trappola e non solo gli uffici del sindaco; tutta la città. I droidi sono disseminati ovunque, se cambiano programmazione in base all’orario, potrebbero diventare un problema tutti insieme e all’improvviso.
    A quel punto aggiornò il gruppo sulle sue ultime mosse.
    Io ho trovato un mezzo di fortuna e mi sto dirigendo con Alexander alla fattoria Jackson, ti invio le coordinate. Secondo le indicazioni sulla mappa è circa ad un’ora di viaggio dalla città. Siate cauti, ragazzi. Non siete tutti combattenti. Che la Forza sia con voi.
    E così dicendo non perse tempo a inviare la posizione della fattoria. Se l’avessero raggiunta e fosse successo qualcosa di spiacevole, la squadra sapeva dove andarli a cercare. Idem se avessero battuto in ritirata dalla città, sapevano dove potersi riunire.
    La conversazione venne chiusa e loro avevano la loro strada da percorrere non senza limitarsi a guardare il panorama.
    Alex, spero che tu non sia troppo affezionato a quel datapad ma dobbiamo usarlo come test.
    Se il Lizard Warrior avesse approvato, Ewan avrebbe dato ordine a B1 di far girare quel guardian.exe sul datapad lanciando una diagnostica nel comando in modo tale che rilasciasse un file di log in cui veniva descritto ogni passaggio di quella programmazione. In quel modo avrebbero avuto in chiaro che cosa potevano essere in grado di fare quei droidi se avviata l’applicazione nei loro circuiti. Una volta avuto informazioni precise anche su quell’aspetto, subito avrebbe inviato una comunicazione prioritaria a Orion e gli altri. Dovevano sapere che stavano dentro una polveriera e loro potevano essere la scintilla di troppo in quella città.
    E mentre lo speeder correva lungo le vie della città, Ewan guardava con occhi diversi quei droidi, come se fossero delle bombe a orologeria e chissà che cosa avrebbero combinato.
    Tieni un istante i comandi, Alex.
    Disse il Jedi che, nel dubbio, lasciò in comandi al ragazzo per allungare una mano per riprendere il suo elmo posato sul sedile vicino e indossarlo. Una volta sistemato riprese la guida del veicolo, direzione: Fattoria Jackson.
    Sai com’è: ho solo una testa.
    Disse ironicamente al giovane.
    Se non avessero incontrato problemi o ostacoli nell’uscire dalla città, una volta sulla strada per la loro destinazione, come aveva anticipato al Matukai, il paesaggio fuori dai grossi centri urbani era molto bucolico: dove presenti c’erano grandi viadotti sopraelevati che fungevano da arterie di comunicazione e transito di veicoli in mezzo a quelli che erano, o sarebbero dovuti essere, vasti campi coltivati di frutteti, vitigni, pascoli e così via. Invece si stava distendendo sotto i loro occhi una distesa di terra arida, incolta e morta.
    Lo avevo visto dalla mia nave quando sono arrivato ma da così vicino fa ancora più male...
    Bofonchiò Flynn dentro l’elmo mentre la desolazione correva sotto di loro.
    Non c’era molto da raccontare. Il paesaggio si spiegava da solo. L’unica cosa a non essere spiegata era la causa.
    Il viaggio sarebbe proseguito tranquillamente se non vi fossero stati intoppi. Durante tutta la percorrenza il Cavaliere non perse di vista l’indicatore della temperatura dei motori. Se si fosse alzata in maniera anomala avrebbe arrestato subito il veicolo per farlo raffreddare. Ma finchè reggeva era un ottimo modo per raggiungere in tempi ragionevoli la meta. Sempre meglio dell’ultima volta che aveva dovuto farsela a piedi.
    Se fossero riusciti a raggiungere la fattoria Jackson, Flynn avrebbe parcheggiato ad una cinquantina di metri dalla proprietà soffermandosi a scrutare lo stabile senza scendere dal mezzo. Si concentrò espandendo i suoi sensi alla ricerca di forme di vita all’interno e nell’area circostante. Cercava esseri senzienti, principalmente; ma qualunque cosa poteva essere utile pure a capire se ci fossero stati dei predatori. Non si dimenticano facilmente delle vespe grosse 4 metri e più. Chissà cos’altro poteva riservare quel pianeta.
    Fai attenzione agli animali selvatici, ragazzo. Qui sono grossi.
    Disse. Se non avesse rilevato nulla di vivo, Flynn sarebbe sceso dal mezzo impugnando la spada laser in Phrik facendo segno a B1 di seguirlo lasciando tutte le schede sul veicolo tranne una da tenere che non si sapeva mai.
    Si avvicinava con cautela, circospetto. Anche se in una registrazione avevano visto l’esecuzione di un omicidio che poteva lasciar intendere non ci fosse nessun altro, per Ewan quello era pieno territorio nemico. Quindi la sua allerta era totale. Non diede indicazioni ad Alex; lo avrebbe lasciato muoversi in autonomia con il solo avviso di fare attenzione e di non essere avventato.
    Stammi vicino, B1... Prova a fare una scansione dell'area con i tuoi sensori. Rilevi fonti di calore o qualche dispositivo che potrebbe far scattare una trappola? Potrebbero esserci anche dei droidi come quelli in città. Dimmelo se sono presenti.
    Chiese. Una volta avuto risposta continuò ad avvicinarsi cauto individuando la porta d’ingresso. Avrebbe provato ad aprirla. Se fosse stata bloccata avrebbe lasciato a B1 l’onere di aprirla per lui mentre il Cavaliere stava pronto a reagire in difesa.

  13. .
    La situazione era aggiornata a quanto segue:
    dalle brevi indagini effettuate dall’arrivo su Mullan da parte dell’improvvisata squadra di recupero era emerso che svariati droidi adibiti alle attività di agricoltura erano stati convertiti in forza lavoro per lo smaltimento delle macerie post belliche. Cosa ovvia e naturale, considerata la situazione; se non fosse più che altro per alcuni piccoli dettagli: più di un droide era appartenuto a dei fattori morti in circostanze a dir poco sospette e che, prima di essere uccisi, la loro manovalanza tecnologica fu “eletta” a custode di una datacard.
    Grazie all’aiuto di B1 Ewan era riuscito a recuperarne una e chiedendo delucidazioni al suo astromecca aveva appreso che più droidi erano provvisti di questa scheda d’archiviazione dati.
    La fattoria più grande da cui provenivano alcuni dei droidi che riempivano le strade era la Fattoria Jackson, ancora da individuare su una mappa.
    Così, alla luce degli omicidi e dei diversi motivi che avevano portato Repubblica, Jedi, Matukai e mercenari tutti in quel posto, il gruppo si divise per seguire ognuno la propria pista.
    Flynn e Alexander si mossero alla ricerca di uno speeder da poter sfruttare per gli spostamenti. Fu il Matukai a individuarne uno apparentemente in condizioni relativamente integre. Effettivamente pareva solo abbandonato e impolverato. Peccato non fosse appena uscito dal concessionario con tanto di garanzia ma erano pur sempre in una zona di guerra. Trovare un veicolo abbastanza integro da muoversi era praticamente un lusso.
    Questa era bene o male la situazione dei due Force Users in avanscoperta nei territori della Capitale. Il resto della squadra si stava dirigendo al Municipio per parlare con il sindaco.
    Mentre il Cavaliere cominciava a mettere le mani sul mezzo e valutarne concretamente lo stato operativo, lui e il giovane combattente si scambiarono qualche informazione in merito a equipaggiamento e capacità di combattimento. Fu una rielazione interessante quella di Alex che prima di aspirare ad essere un indomito guerriero, era un apprendista Jedi. E infatti aveva ancora con se l’arma tipica dell’Ordine: la spada laser.
    Ah, dunque un ex-Padawan... Ironico esserti ritrovato di nuovo con un Jedi.
    Gli scappò un sorrisino che non riuscì a nascondere quando sentì il Lizard Warrior parlare di Soresu. Era esattamente come Flynn al tempo in cui aveva appena accettato di seguire le vie dell’Ordine Jedi: pieno di entusiasmo, voglia di mettersi alla prova e scarsa preparazione. Anche lui, come Alex, aveva affrontato la sua prima missione su un pianeta ostile: precisamente la foresta di Yavin IV, armato solo di una spada laser standard e qualche nozione di Soresu. Fu allora che incontrò Shiiva...
    Ewan indugiò per un momento su quel ricordo prezioso prima di ricacciarlo in un angolo buio della sua testa. Aveva percorso molta strada da allora.
    Speriamo basti. Dopotutto anch’io andai in missione di recupero militare sulla Luna di Yavin con la tua stessa preparazione: armato di buona volontà, una spada laser e lo stile Soresu. Eppure sono ancora vivo anche se ho preso parecchie botte.
    Ironizzò per sdrammatizzare. Doveva la sua vita sempre a lei. Un Difensore Jensaarai che lo aveva protetto mentre lui si faceva malmenare da un Tarentatek immenso e apparentemente imbattibile.
    Tornando con la mente alla loro attuale situazione, anche il Cavaliere fece rapidamente un elenco di quanto in suo possesso mentre buttava lo zaino dentro l’abitacolo del veicolo.
    Due spade laser, una pistola blaster pesante e padroneggio lo stile Soresu e Djem-So. Essendo un Cavaliere ho studiato un po’ più di te quindi le mie capacità nella Forza sono più sviluppate. Posso curare ferite, migliorare il mio fisico e proteggere chi ho nelle immediate vicinanze, oltre a poter avvertire i pericoli da una certa distanza. Con me ho portato anche dei kit di pronto soccorso e qualcosa per il campeggio: non si sa mai.
    Commentò tranquillamente mentre provava ad accendere lo speeder. C’era energia, e questo era buon segno. La centralina stava facendo i controlli dei vari sistemi e Ewan la lasciava fare tranquillamente prima di poter dare maggior potenza per l’avvio dei motori.
    Oh, beh, dai. E’ molto semplice guidare questi mezzi. Lo accendi, prendi in mano i comandi e vai.
    Disse, provando a mandare energia ai motori per l’avvio dei propulsori. Dando contatto dai comandi si sentivano i giri cominciare ad aumentare regime ma non durò a lungo. Il mezzo perse subito potenza e dei motori nemmeno l’ombra di un avvio.
    Pareva troppo bello per essere vero.
    Commentò con sarcasmo mentre ci riprovava con scarso successo. Si guardò intorno e come volevasi dimostrare, non c’erano altri Land nelle vicinanze.
    Qua finisce che al tramonto saremo ancora qui a pensare a dove passare la notte.
    Brontolò il Jedi guardandosi nell’abitacolo. Cercava un’ispirazione mentre faceva ordine con le idee.
    Considerando che il giovane Lizard non era in grado di pilotare quell’arnese, si poteva tranquillamente escluse che sapesse quantomeno ripararlo.
    Riorganizziamoci: Alex, vai con B1. Scortalo mentre verranno recuperate le Card dai droidi. Il tuo pad sarà sicuramente utile per analizzarne il contenuto appena abbiamo un po’ di tempo. Nel mentre... - Disse saltando giù dal mezzo e aprendo uno degli sportelli dei distemi di alimentazione. - Io mi occuperò di questo bestione. Non dovrà fare una gara di sgusci ma quantomeno muoversi alla metà della loro velocità di uno di quei cosi non mi farebbe schifo. Mullan è piena di campi piuttosto ampi e di viadotti particolarmente lunghi. Te lo dico per esperienza.
    Commentò sfilandosi l’elmo in Phrik mettendolo dentro insieme allo zaino. Nel giro di pochi minuti aveva aperto metà scafo risalendo ai vari settori del motore e dei sistemi di gestione del mezzo: alimentazione, avviamento, connettori e variatori. Fu nelle fasce dove passavano i cablaggi per dare potenza ai propulsori che Flynn trovò l’inghippo: i cavi erano danneggiati e facevano contatto tra loro e con lo scafo deviando così l’energia che non raggiungeva l’alternatore.
    Questa sì che è una seccatura...
    Disse, armeggiando ancora un po’ per capire fin dove arrivassero quei cavi e scollegandoli definitivamente dagli alloggi. Provò ancora ad accendere il sistema e questa volta si accese una spia che segnalava il guasto. Provò ignorandola e a dare comunque potenza ma nulla. Senza quei cavi non c’era verso di farlo partire nemmeno per sbaglio. Continuando a cercare nel veicolo nella speranza di trovare dei cavi volanti che potessero sostituire quelli danneggiati, venne colpito da un’epifania. Tra un vano e l’altro, tra un pannello aperto e l’altro, trovò i connettori delle luci. Era giorno, c’era il sole... Poteva effettivamente invertirli e usare dei cavi sani per trasportare il grosso dell’energia ai motori e tenere gli altri per emergenza con le luci se fossero servite. Non era una vera e propria soluzione; era più uno spostare il problema.
    Così si adoperò per fare quella piccola modifica. Se solo avesse avuto con sé il suo kit di riparazioni avrebbe potuto effettivamente riparare quei cavi e renderli nuovamente operativi. Ma a mali estremi...
    Nel mentre, B1 e Alex erano tornati carichi di datacard recuperate in giro per l’area circostante e trovarono il Cavaliere immerso per metà dentro il motore del landspeeder. B1 tirò un fischio intermittente con fare incuriosito.
    Cavi andati, B1. I cablaggi di energia sono danneggiati e quindi quando ne passa troppa il poco isolante non tiene e fanno corto sullo scafo. Quindi li sostituisco con quelli dei fari, che al momento non ci servono. Poi appena avremo tempo li sistemeremo come si deve. Inoltre ho notato che il liquido refrigerante è quasi finito. Non potremmo spingere per molto tempo questi motori se non vogliamo fondere le bronzine. Magari alla fattoria Jackson, se siamo fortunati, possiamo trovare qualche veicolo da cannibalizzare o, meglio, da prendere in sostituzione.
    Finì con la sostituzione dei cavi e riprovò a dare energia. Questa volta, dopo un primo singhiozzamento, i propulsori ricevettero la giusta carica e il veicolo si sollevò da terra iniziando a levitare a circa mezzo metro dal suolo.
    Visto?
    Disse, attivando poi le luci per vedere cosa succedesse. Ovviamente i cavi fecero corto anche lì spegnendo motori e sistemi comportando così lo schianto al suolo dello speeder, seguito dalle imprecazioni in binario di B1.
    Era un test, B1, un test! Era necessario farlo. Pensa se l’avessimo fatto col veicolo in corsa. Sarebbe stato peggio.
    Disse per giustificarsi mentre rimetteva i comandi in ordine, disattivava le luci e riavviava i motori che ripresero a ringhiare di nuovo mentre il mezzo tornava di nuovo operativo.
    B1, invece, lo rimproverò intimandogli di lasciare la postazione del pilota e di andare al posto del passeggero che avrebbe guidato lui.
    Nemmeno per sogno! Devo insegnare al ragazzo come si pilota e tu hai un sacco di materiale da analizzare.
    Disse indicandogli il datapad di Alexander.
    Sei molto più veloce di me a visionare quella roba, e lo sai. Io nel mentre cerco di vedere se nel computer di bordo c’è una mappa dell’area così possiamo individuare la fattoria Jackson. Altrimenti tocca o girare alla cieca, ma non garantisco sui motori viste le condizioni dei componenti e dell’impianto refrigerante, o cercare un terminale da cui scaricare una mappa. Altrimenti rimane andare alla mia nave e reperire le informazioni dal’Holonet.
    E così dicendo cominciò ad armeggiare sulla console alla ricerca di informazioni mentre B1 avrebbe passato in rassegna le datacard trovate.
    Mentre Ewan faceva scorrere i dati del computer di bordo, si divideva nel dare indicazioni a B1 e spiegazioni ad Alex. Al suo fedele compagno di avventure meccanizzato chiedeva innanzitutto di che cosa si trattasse: video, dati, informazioni militari o particolari. Ewan necessitava di un responso immediato dopo aver visionato tutto quel malloppo.
    Mentre ad Alex indicava alcune funzionalità della strumentazione del mezzo: come governarlo, cosa controllare prima e durante una partenza. Quali erano le spie serie e quali quelle trascurabili e via dicendo. Insomma: le basi della guida.

    Danger Sense ancora attivo
  14. .
    La richiesta da parte di Talia di riprodurre quanto appreso da B1 fu illuminante. Diverse furono le fattorie colpite e diverse furono le mani a macchiarsi di sangue; oltre al fatto che non tutti gli assassini si fossero tolti la vita al termine dell’operazione. Tutto sembrava essere diverso tranne la modalità degli omicidi e, soprattutto, l’inserimento di una datacard nell’ultimo droide che li aveva filmati.
    Alla proposta di Talia di aprire un canale privato crittografato, Ewan scosse il capo. Né lui con la sua nave né B1 erano in possesso di strumenti per crittografare una comunicazione via comlink. L’unica alternativa era la telepatia tramite la Forza ma non era comunque una garanzia sulla privacy delle informazioni che si potevano far transitare.
    Temo che sfortunatamente dovremo correre il rischio di essere intercettati. Io e il Maggiore possiamo comunicare anche senza un comlink nonostante non sia proprio una cosa fattibile se ci si trova in una situazione piuttosto turbolenta... E comunque, se presumiamo l’esistenza di un possibile altro schieramento a noi avverso, e tra loro fosse presente un Force-User, allora anche questo metodo non rimarrebbe privato a lungo.
    Spiegò brevemente senza scendere troppo nei dettagli. Era irrilevante specificare che in tal modo Talia sarebbe rimasta l’unica tagliata fuori dalle conversazioni in quanto doveva aver capito anche lei che, insieme ai droidi, era la sola a non percepire intensamente la Forza.

    [...]

    Il gruppo si divise: Flynn e Alex da una parte, Repubblica e mercenaria dall’altra. Con la guida di B1, il Cavaliere raggiunse l’unità 223186 e con l’aiuto del suo astromecca non creò nessun problema per rilasciare la sua datacard. Ad una prima vista non aveva nulla di particolare ma gli serviva un computer dove poterla leggere. Nella mente dell’umano cominciava a delinearsi la possibilità che quello fosse solo un pezzo del puzzle. Probabilmente, come aveva visto nella registrazione olografica, anche altri droidi avevano una datacard simile a quella. Piccolo cambio di piani: la fattoria avrebbe atteso ancora un po’ prima che i due force-user vi avrebbero fatto visita.
    B1, portami dagli altri. Credo che ognuno di loro abbia ancora la datacard che gli è stata affidata.
    Disse continuando il cammino mentre Alexander rispondeva alle richieste del Cavaliere, esternando a sua volta dubbi e curiosità.
    Ewan lo ascoltò attentamente anche se in apparenza sembrava fosse assorto sulla caccia alle memorie dei droidi da lavoro.
    Dunque anche i Matukai hanno percepito qualcosa.
    Pensò tra sé e sé il Jedi.
    Se però temevano fosse qualcosa di tanto preoccupante perché mandare un apprendista? Forse perché rincuorati dalla presenza di un Jedi esperto o perché era il più vicino al sistema?
    Continuava il suo pensiero ma lo scacciò in quanto lo riteneva irrilevante. Ormai erano lì e a detta di Alexander, ci sarebbe venuto comunque una volta trovata la notizia sull’Holonet.
    Capisco. Dunque, preparati: l’ultima volta che sono stato qui con il Maggiore Orion c’era una guerra in piena regola. Questo, invece, credo sia molto peggio. Una guerra non desertifica un pianeta... C’è altro in gioco e credo che gli omicidi e la sparizione degli scienziati siano due cose correlate anche se non so spiegarmi il come.
    Lanciò un rapido sguardo analitico verso il Lizard Warrior. Da quello che ricordava i Matukai avevano armi convenzionali, più o meno. Delle lance o qualcosa di simile ed erano specialisti negli scontri corpo a corpo. Questo poteva andar bene fino ad un certo punto ma, come aveva appreso Ewan per esperienza, non scendi in battaglia con un coltello se quell’altro ha un fucile blaster.
    Che armi hai, ragazzo? Spade laser, blaster... Qualcosa di simile oppure pura tradizione Matukai?
    Chiese. Attese la risposta prima di soddisfare la curiosità del ragazzo in merito alla situazione dell’Ordine Jedi.
    I Jedi sopravvivono. Siamo pochi e quei pochi sono spesso sparsi per la Galassia come me per aiutare le popolazioni in difficoltà. Ci siamo tirati fuori dalle trame politiche della Repubblica e a parte qualche piccolo benefit a cui rinunciare, devo dire che si sta decisamente meglio sotto altri aspetti.
    Fu in quel momento che incrociarono un landspeeder un po’ vecchio e particolarmente impolverato ma forse ancora funzionante.
    Sai farne partire uno?
    Chiese al Matukai. Prima parte di un possibile addestramento: sapersi servire dei mezzi di fortuna su un pianeta ostile era un gran vantaggio se non si voleva scarpinare per chilometri.
    In base alla sua risposta Flynn si sarebbe organizzato di conseguenza. Se il Lizard Warrior non sapeva usare uno speeder, allora sarebbe andato alla ricerca delle datacard con B1 mentre il Jedi avrebbe cercato di far partire quell’affare.


    EDIT:
    Ewan Flynn: Danger Sense Attivo


    Edited by Ewan Flynn - 16/5/2023, 09:52
  15. .
    I nuovi visitatori a quanto pare non si dimostrarono ostili anche se questo non impedì al Jedi di essere ancor più confuso di quanto non lo fosse già al proprio arrivo.
    Quando il Matukai si presentò in evidente atteggiamento pacifico e dichiarando di star cercando proprio il Cavaliere, l’uomo con l’elmo si voltò verso il Kel’Dor. L’inespressività della maschera nascondeva perfettamente la perplessità di Ewan prima di ritornare a guardare il lucertolone. Gli fece cenno con la mano libera di avvicinarsi anche se l’impugnatura della sua spada non venne certamente riposta alla cintura; qualcun altro si sarebbe presto unito a loro.
    La voce di Orion risuonò nuovamente nella sua testa mentre gli lasciava carta bianca sul nuovo acquisto da parte dei Force User “buoni”.
    Lo sai sì che se è abbastanza addestrato ti sente anche lui, vero?
    Gli rispose a mezza voce. Le domande però li accomunavano: cosa ci faceva l’ordine dei Guerrieri Matukai su Mullan? E perché un loro emissario cercava proprio Flynn e il Consiglio Jedi non lo aveva informato diq uesta collaborazione?
    L’ultimo membro di quello strano gruppo era quello che si poteva definire un mercenario da manuale. Completamente in armatura quasi quanto l'umano. Risoluto, l'apparentemente ultimo componente tirò dritto fino a raggiungere Orion per poi rivolgersi alla persona alle sue spalle, Talia; il resto di loro era come se non esistesse. Da come si pose, doveva aver confuso la Republicana come il mandante della sua missione. Effettivamente dall'Holonet Ewan ricordava di aver visto qualcosa di simile sugli incarichi lanciati sul mercato ma era un ricordo vago, uno dei tanti.
    In ogni caso, non era un problema per Flynn che ne approfittò per studiarla meglio senza doverci interagire direttamente; come quasi tutti loro, era una Force User. Coincidenza davvero inusuale che quattro sconosciuti e tutti utilizzatori della Forza si fossero casualmente trovati nello stesso posto, allo stesso momento e per lo stesso motivo, o quasi. Le sue percezioni erano torbide. Tale Myr non si era applicata in una formazione specifica con la Forza. Per questo forse la sentiva come se non avesse un allineamento ben definito
    Quindi era lei quella simile a Shiiva...
    Pensò tra sé e sé squadrandola attraverso il casco. Si era definita mercenaria assoldata dalla Galactic Code, nome che il Jedi ignorava completamente, e non sembrava mentire a riguardo. Come non sembrava mentire nemmeno il giovane Alexander. Sventata qualsivoglia minaccia, il Cavaliere finalmente rimise l’impugnatura della sua spada laser alla cintura.
    Quindi, a conti fatti, erano: un soldato, una civile, una mercenaria, un Matukai e un Jedi... Tutti, per lo più, di razze diverse tra loro. Sembrava l’inizio di una barzelletta.

    Jedi!? Miss Crane, l'Ordine e la Repubblica...


    Fu Talia a intervenire in favore dell’emissario dell’Ordine, anche se quest’ultimo non se le mandava certo a dire.
    Gerry, caro, c’è un pianeta che si sta desertificando senza motivo, una squadra di ricercatori misteriosamente sparita e la totale assenza di forme di vita nel raggio di un centinaio di metri intorno a noi. E la tua preoccupazione è lo stato dei rapporti tra Repubblica e Jedi?
    In ogni caso lasciò che fu Talia a occuparsene perché B1 stava rientrando dalla sua missione. Fischiando come una locomotiva. Anche lui non si aspettava il comitato di benvenuto?
    E tra i pensieri di Ewan su chi o cosa fosse la Galactic Code e che intenzioni avesse assoldando dei mercenari, l’umano spronò B1 a fare rapporto.
    Sì B1. Riproduci quanto hai scoperto.
    Disse al droide che interruppe le sue interazioni per dimostrare quanto fosse valido ai presenti.
    Non sapendo che ci sarebbe stata tutta questa partecipazione, io mi ero portato avanti.
    Ribadì il Jedi ai presenti mentre dal proiettore di B1 apparvero a mezz’aria le prime informazioni.

    "Registro attività Unità 223186.
    Funzione principale: potatura vigne. Funzione aggiuntiva: rimozione macerie.
    §§
    Funzione principale intrrotta post-morte_Jackson_Bill, proprietario. Riprogrammazione in data 12/03.
    Rilocazione da Fattoria Jackson a Liba_città."




    Quello che venne riprodotto non fece altro che alimentare preoccupazioni, stupore e dubbi per tutta quella situazione. Un uomo aveva freddato senza apparente motivo un altro inerme su un letto, prima di togliersi a sua volta la vita.
    Ma cosa diamine...?!
    Esclamò il Jedi. Era sempre più confuso. Troppe incognite tutte insieme e apparentemente nessun legame tra loro. Due morti violente, un pianeta in desertificazione e quello strano drappello ritrovatosi nello stesso momento in una città popolata solo da droidi.
    Da sotto l’elmo si potè udire distintamente un profondo e pesante sospiro.
    Talia diede ordine all’astromecca di riprodurre nuovamente i filmati ma quello attese conferma da parte del suo proprietario che la concesse con un cenno del capo.
    Nessun problema, signorina Crane.
    Una volta terminata la visione di quanto accaduto, Flynn scorse un dettaglio: video, il tizio forniva al droide una datacad prima di togliersi la vita.
    B1, portami da quel droide. Vediamo se è ancora in possesso di quella datacard.
    Ordinò al suo astromecca mentre ascoltava la pianificazione del resto del gruppo.

    [...] Ewan, c'è tanto di cui vorrei discutere... - proseguì rivolgendosi all'amico - ...ma non è questo né il momento né il luogo. Valuta in autonomia cosa ritieni meglio fare. [...]


    Non ti biasimo. Ma troveremo il modo.
    Rispose Flynn prima di definire il suo piano d’azione.
    Io, se non vi dispiace, seguirò questa pista. Andrò alla fattoria Jackson e vedrò cosa trovo.
    Disse, prima di rivolgersi al Matukai.
    Alexander, giusto? Beh, se il tuo Ordine ti ha inviato per incontrare me, immagino che dovrai seguirmi sulla scena del crimine. Così, durante il viaggio, mi spiegherai anche questa faccenda. Se nel mentre riesci anche a trovare uno speeder, tanto di guadagnato.
    Attese risposta prima di seguire finalmente B1 alla ricerca del droide 223186 e della sua datacard.,

    Edited by Ewan Flynn - 18/4/2023, 11:05
1510 replies since 18/1/2012
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