New Star Wars Gdr

Come un pesce fuor d'acqua

Prima Role di Maggoth

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    Era mattino presto all'Accademia, poco dopo l'alba e il giovane mon cal si era già preparato di tutto punto per il suo incontro odierno. Nella stanza che gli avevano assegnato non c'era uno specchio e lui non poteva assicurarsi di essersi vestito adeguatamente. Per questo passò una decina di minuti solo a verificare di non sfigurare con il suo maestro odierno, e per lui questa era una data importante. Era la prima volta che gli veniva assegnato un istruttore solo per lui, laddove prima aveva partecipato alle lezioni di gruppo con gli altri youngling, e poteva essere un segnale del fatto che forse oggi era il giorno in cui sarebbe diventato un Padawan!
    Mentre sistemava per l'ennesima volta il drappo blu della cintura si costrinse a calmarsi. Non doveva agitarsi troppo, o avrebbe dato una cattiva impressione. E poi forse non era ancora pronto, anche se più anziano rispetto ai normali youngling. Non aveva avuto la possibilità di andare da bambino all'Accademia a causa della guerra e quindi un suo ritardo nell'apprendere non sarebbe stato così assurdo.


    Bah, basta fasciarsi la testa. Ho perso abbastanza tempo e decisamente non voglio far tardi.

    In realtà era in netto anticipo, ma non ci fece particolarmente caso. Andava sempre in anticipo agli incontri nell'Accademia in modo da poter approfittare del tempo in eccesso per curiosare in giro ed osservare i suoi fratelli e maestri.
    Uscì dalla stanza con passo lento e mentre camminava le sue spalle si rilassarono sempre più. Era l'effetto che gli faceva camminare per quei corridoi. Non sapeva se era dovuto alla bellezza austera del luogo o ad una sorta di influenza positiva del Lato Chiaro che permeava l'intera struttura, ma aveva un effetto calmante.
    Chinando rispettosamente il capo al passaggio di altri Jedi il giovane Maggoth entrò in uno dei turbo ascensori che portava alla base dell'edificio, verso il grande salone centrale.
    Il turboascensore scivolo giù per l'edificio in silenzio e senza il minimo attrito, rivelando attraverso le pareti trasparenti il salone centrale.
    Era immenso, e uno dei luoghi preferiti dal giovane calamari. Costantemente visitato da ogni tipo di persona, l'enorme spazio ospitava anche busti di Jedi passati, e non appena uscì dall'ascensore compì il suo "rituale" mattutino. Partendo dalla base delal scalinata e muovendosi circolarmente verso sinistra passò in rassegna ognuno dei busti ed osservandone ogni volta i lineamenti. Ci volle quasi un'intera ora la prima volta che fece quel giro, e quasi due giorni di ricerche negli archivi per scoprire i nomi di alcuni di quei busti. Ma erano decine e decine, e non poteva occupare tutto quel tempo su di un osfizio personale.
    Passati diversi minuti e una volta terminato il giro l'aspirante Jedi salì per la grande scalinata, immaginando come ognuno di quei Jedi raffigurati aveva persorso la sua stessa strada e camminato per quegli stessi gradini.
    I suoi occhi cominciarono a balzare da ogni lato una volta arrivato in cima, alla ricerca del suo interlocutore. A1-C8 gli aveva detto che si trattava di un Padawan Cathar dal manto rosso, di nome Nalsa.
    Nonostante i suoi due occhi indipendenti che guardavano ognuno in direzioni diverse non fu in grado di trovarlo, perciò decise di attendere pazientemente. Si mise di lato in modo da non ingombrare il passaggio, cosa ovviamente impossibile in corridoi così ampi, e rimase in attesa del suo nuovo istruttore.
     
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  2. † Luther
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    Il giovane Maggoth, che si era presentato addirittura in anticipo, attese fino a quando l'umanoide che gli era stato descritto da A1-C8 non fece la sua comparsa; dopo l'ennesima occhiata ai passanti sulla scalinata, i grandi occhi del Mon Cal si scontrarono con lo sguardo di un felide bipede alto all'incirca un metro e settantacinque: costui sorrideva mostrando delle fauci bestiali e un paio di occhi cerulei che in quel giorno erano dipinti di verde. Il Cathar dal manto rosso era ben piazzato e malgrado la tunica Jedi si poteva capire chiaramente che si trattava di un tipo massiccio e in salute. Ciò che invece era difficile da capire, data la stazza, era la sua vera età: Nalsa Rozies aveva soltanto 14 anni, due in meno di Onduil. Maggoth non si sarebbe accorto di questo dettaglio dato che il giovane dava l'aria di essere più grande e forse Nalsa non avrebbe chiarito la faccenda, dato che probabilmente non avrebbe avuto motivi per farlo. Facendosi incontro al Mon Calamari il giovane dall'aspetto leonino andò dritto al punto, come era solito fare.

    " Tu devi essere Maggoth! Piacere, Nalsa Rozies ".

    Il Cathar fece un piccolo inchino con la testa e attese la risposta del Mon Calamari, dopodiché aggiunse:

    " Mi è stato chiesto di condurti alla sala del Consiglio. Lì incontrerai i più grandi maestri del Tempio che decideranno se sei pronto per diventare un Padawan ".

    Nalsa gesticolò con le mani cercando di mettere a suo agio il Mon Cal per mezzo del suo modo di fare diretto e caloroso.

    " Probabilmente ti chiederanno di sollevare qualcosa con la telecinesi e di recitare il Codice Jedi, non credo che ti faranno fare dell'altro. Hai qualche domanda da farmi prima di incamminarci? "

    Sintetico, sincero e diretto: caratteristiche proprie di Nalsa che vennero subito alla luce in quegli istanti. Come avrebbe reagito il Mon Cal? Avrebbe esternato le sue sensazioni al Padawan? Proprio lì, su quella scalinata percorsa quotidianamente da una moltitudine di Jedi, dove tuttavia regnava la pace: una pace contraddistinta da un silenzio interrotto soltanto da qualche voce occasionale e dai passi di chi faceva quella strada.

    Ottimo inizio! Se hai qualche domanda da farmi hai gli mp, per tutto il resto c'è Nalsa che malgrado le sembianze da gatto non ti mangerà :D
     
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    Non appena ebbe modo di individuare Nalsa il giovane aspirante jedi rimase sorpreso. Il Cathar era davvero imponente. Più alto di lui e decisamente più massiccio il Padawan si avvicinò con la sicurezza di chi sapeva tutto quello di cui poteva aver bisogno.
    Il suo saluto fu diretto ma cordiale, e il Mon Calamari non potè fare a meno di rispondere altrettanto cortesemente.


    Maggoth Onduil, il piacere è tutto mio.

    Anche lui rispose con un inchino, anche se leggermente più profondo rispetto a quello del Cathar. Dopotutto, lui gli era superiore nella gerarchia.
    L'imponenza del suo interlocutore lo intimidiva leggermente, ma le espressioni del suo viso, per quanto potesse capirne un membro di una razza completamente differente, sembrano di cordialità e tranquillità: decisamente non l'espressione che ci si aspetterebbe da un cacciatore pronto a balzare.
    Questo lo fece rilassare. O almeno credeva di essere più rilassato.


    Ti ringrazio per la tua guida e non vedo l'ora di entrare nella Sala del Consiglio. Non ho ancora avuto modo di vederla, soprattutto perchè nell'ultimo periodo con gli scontri con Leviathan le riunioni sono all'ordine del giorno. Non che uno youngling possa entrare così liberamente ma...bè...

    Nonostante la sua natura calma e tranquilla Maggoth cominciò a mostrare i primi segni di nervosismo al pensiero di entrare nella Sala del Consiglio. Quello poteva essere il giorno in cui veniva riconosciuto come Jedi effettivo! Un Padawan, certo, ma comunque non Jedi. Non poteva sbagliare. I suoi occhi cominciarono brevemente a vorticare in direzioni casuali.

    Ma di certo avere una crisi di panico di fronte al mio accompagnatore non è il modo giusto di cominciare. Calmati, rilassati... pensa all'acqua.

    Il pensiero di una distesa d'acqua lo aiutava a rilassarsi, forse a causa di un istinto primordiale. Tuttavia evitava sempre di pensare al suo pianeta natale. Nulla di buono scaturiva da quei ricordi.
    Rifocalizzò il suo sguardo su Nalsa e rilassò nuovamente le spalle, cercando di scogliere la sua tensione muscolare.


    Scusami. Solo un pò di tensione pre-esame, se così possiamo definirla. Se è come l'hai descritta, allora non dovrei avere nulla di cui preoccuparmi. La Forza mi guiderà.

    Uno dei suoi occhi rimase fisso sul Padawan mentre l'altro di mosse in direzione del corridoio.


    Grazie per la disponibilità, ma non ho domande da porti. Direi che possiamo andare, se per te va bene.

    In realtà conosceva la strada, ma dato che Nalsa era la sua guida ed accompagnatore, avrebbe lasciato che facesse lui il primo passo. Semplice cortesia.
     
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  4. † Luther
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    Nalsa ascoltò con attenzione le parole dello Youngling e notò qualcosa che lo lasciò perplesso: il Cathar percepì nel Mon Cal una forte insicurezza. Il Rosso ripensò al giorno in cui aveva dovuto incontrare Heleghion e non ricordò di essersi sentito in quel modo, forse però era determinante il carattere di Maggoth, completamente diverso da quello del Cathar. L'umanoide dalla rossa criniera sorrise dando una debole pacca sulla spalla a colui che avrebbe dovuto accompagnare:

    " 'Non c'è inquietudine, c'è serenità'. Non preoccuparti, come hai detto tu stesso,la Forza sarà con te ".

    Lo stesso Nalsa in quel periodo aveva vissuto dei forti turbamenti ma si era aggrappato a quella parte del codice. Il felide sperava che anche il Mon Cal facesse altrettanto.

    " Allora possiamo incamminarci ".

    I due proseguirono fino a giungere nel corridoio che aveva guardato il Mon Cal poco prima. La vastità del Tempio era impressionante e Maggoth lungo il tragitto avrebbe potuto osservare gente di tutte le razze e di tutte le età: il Tempio era notoriamente popolato da esseri che provenivano da ogni angolo della galassia, creature aventi in comune una straordinaria connessione con la Forza. In quel tripudio di razze colorate il Cathar approfittò di quei momenti per dare qualche altra dritta al ragazzo, proprio come il Cavaliere Ewan Flynn aveva fatto con lui quando fu Nalsa a essere esaminato dal Consiglio.

    " Forse ne eri già a conoscenza, ma devo darti tutti i dettagli: il Gran Maestro è un Miraluka. I Miraluka sono degli umanoidi sprovvisti di occhi, però vedono attraverso la Forza, ciò vuol dire che vedono meglio di chiunque altro. Ti sembrerà di parlare con qualcuno che ti conosce da una vita. Anche gli altri maestri scruteranno nel tuo cuore e tu dovrai semplicemente essere te stesso affidandoti al Lato Chiaro. Tutto ciò potrà metterti in imbarazzo, ma ricordati chi sei e perché sei qui".

    Il Cathar, camminando assieme al Mon Cal, ridacchiò.

    " Comunque se hanno accettato me e mio fratello, difficilmente non faranno altrettanto con te ".

    I ricordi solleticarono Nalsa: il Cavaliere Ewan che li aveva portati fin lì; suo fratello Kodrik Rozies che aveva chiesto ai maestri di fare un prelievo del sangue a Nalsa pensando di essere stato convocato per fare il vaccino... eh sì, se avevano accettato loro il giovane Mon Cal non aveva di che preoccuparsi. I due, dopo che ebbero utilizzato un turboascensore, si ritrovarono nell'ennesimo corridoio. A quel punto Maggoth avrebbe percepito qualcosa nella Forza, qualcosa di molto diverso dal solito: la presenza dei maestri del Consiglio. Ovviamente il Mon Cal non avrebbe saputo distinguerle visto che doveva ancora iniziare l'addestramento da Padawan, ma la loro presenza non sarebbe passata inosservata: sarebbe stato come un forte calore concentrato in una stanza; un calore che pian piano sarebbe divenuto più palpabile. I due si avvicinarono a quella che, per forza di cose, doveva essere la sala del Consiglio. Nalsa sorrise facendo l'occhiolino all'altro umanoide.

    " Probabilmente ci hanno già percepiti e tra poco apriranno la porta. Entrerò con te per assistere alla cerimonia, buona fortuna! "

    Maggoth Onduil e il suo accompagnatore arrivarono davanti alla porta della stanza da cui scaturivano quelle ingombranti presenze nella Forza, e la porta si aprì. Nalsa e Maggoth furono invitati a entrare e la scena che videro fu più o meno questa: dodici poltrone disposte in modo circolare, ma solo quattro riempite da qualcuno. Il Gran Maestro Heleghion era in piedi, contraddistinto dalla bandana rossa che gli copriva gli occhi e dalla sua presenza nella Forza caratterizzata da una imperturbabile serenità. Delle dodici poltrone soltanto tre erano occupate da qualcuno: c'erano un Kel'Dor, un Cereano e un umano. Oltre alle poltrone, qualche sedia sparsa agli angoli della sala e una vetrata in trasparacciaio che offriva un buon panorama: le abitazioni di Coruscant e il Senato. Come voleva la tradizione, il Padawan fece un profondo inchino davanti a quei maestri e ovviamente il Mon Cal avrebbe fatto altrettanto. Heleghion prese in mano la situazione.

    " Benvenuti. Ti ringrazio per aver accompagnato questo ragazzo fin qui, Nalsa Rozies, ora puoi sederti laggiù ".

    Il Miraluka indicò una sedia vicino alla porta da cui erano entrati e Nalsa fece un piccolo inchino in segno d'assenso per poi andarsi a sedere. il Cereano smorzò la tensione guardando il suo collega umano:

    " Mi dispiace, non capita molto spesso ma oggi sarai l'unico umano nella sala ".

    Il maestro umano sorrise e fece spallucce. Non era passato molto tempo dal giorno in cui Nalsa aveva fatto ciò che stava per fare Maggoth e il Cereano non aveva perso l'abitudine di fare qualche battuta ogni tanto: già, perfino i membri del Consiglio Jedi sapevano scherzare.

    " Maggoth Onduil, il Mon Cal. Ormai sei qui da anni e noi maestri del Consiglio abbiamo deciso di incontrarti per decidere se sei pronto a diventare un vero Padawan ".

    Heleghion andò a sedersi sulla sua poltrona mentre gli altri tre maestri osservavano con attenzione il Mon Cal: Maggoth era completamente al centro dell'attenzione. Il Gran Maestro sorrise girando il volto in direzione del sedicenne.

    " Come ti sei trovato qui al Tempio in questi anni? "
     
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    Durante il tragitto lo youngling si trattenne dall'osservare ogni figura che gli transitava vicino, ma la curiosità era tanta. Ormai riusciva a riconoscere la maggior parte delle razze ma comunque ogni giorno riservava delle sorprese in quel luogo e spesso si ritrovava a chiedersi la storia di quei caratteristici individui.
    Ma non appena il Cathar riprese a parlare il Mon Cal gli ridiede la sua completa attenzione. Ripensando alla parte del Codice che Nalsa gli aveva citato Maggoth aveva continuato a rilassarsi, perciò non si irrigidì al nominare il Gran Maestro Helghion.
    Era un Miraluka, e nonostante lo youngling ne avesse visti un paio in giro per l'Accademia non aveva avuto ancora l'onore di incontrare il Gran Maestro stesso. Ma aveva fatto la sua debita serie di ricerche al riguardo, perciò quello che Nalsa gli disse non era nulla di nuovo, ma lui le ascoltò con lo stesso entusiasmo ed interesse che aveva mostrato la prima volta che ne sentì parlare.
    Maggoth si ritrovò a pensare che Nalsa gli piaceva. Aveva un carattere forte ma anche gentile, e compensava adeguatamente il suo essere calmo e tranquillo. In più, ispirava allegria.
    Non appena il turboascensore ebbe terminato la sua corsa, scaricandoli al piano richiesto, Mag percepì qualcosa di strano nell'aria. L'atmosfera sembrava improvvisamente più solenne, ma anche più calma e serena, come un'alba dopo una notte di pioggia. Pervadeva l'aria e lo inebriava, rilassandolo ed allo stesso tempo rendendolo più sicuro di sè. Non aveva ricevuto l'addestramento, ma aveva intuito che era tutto dovuto alla presenza del Consiglio e si chiese quanti membri ci fossero in quel momento nella Sala. Per la prima volta da tanto tempo, si sentiva a casa.
    Rispose all'occhiolino del Cathar con un sorriso, dopodichè entrarono.
    La sala era precisamente come l'aveva immaginata il giovane; semplice ma solenne.
    Quattro Maestri erano presenti in quel momento e Maggoth si sorprese ad immaginare come doveva essere l'atmosfera quando tutti e dodici i membri erano riuniti. Il Gran Maestro dominava la scena con la sua sola presenza nella Forza, anche se dominare non era il termine giusto. Era una sensazione molto più gentile, come quella di un padre con i figli.
    Inizialmente lo youngling neanche fece caso alla benda del Miraluka tanto era affascinato da quello che percepiva, ma alla fine la necessità dell'inchino lo riportò alla realtà, e s'inchino insieme a Nalsa. In quel momento il Gran Maestro parlò, salutandoli ed invitando il Cathar a sedersi.
    Due degli altri Maestri si scambiarono una battuta di cui il Mon Cal colse solo in un secondo tempo le implicazioni, ma poco dopo tutti e quattro si ritrovarono seduti attorno al giovane, osservandolo con estrema attenzione. L'autocontrollo e l'atmosfera rilassante emanata dai Maestri lo fecero mantenere calmo. Alla domanda del Gran Maestro l'esaminato sorrise.


    Mi sono trovato davvero bene quì. E' tutto così pieno di vita, così tante persone che vengono da luoghi diversi, ognuno con storie da raccontare. Il Tempio è meraviglioso ed è permeato da una storia così ricca, oltre che da una presenza del Lato Chiaro che alle volte t'invade l'animo. Ho imparato così tante nuove cose quì, ma per ogni risposta che trovo si presentano nuove lacune da colmare. Non passa momento, sia esso di svago, di allenamento oppure di meditazione che io non trovi stimolante. Non ho mai ringraziato abbastanza l'Accademia per questo. Grazie.


    Per alcuni poteva sembrare un modo per vincere la simpatia dei Maestri, ma il Mon Cal era profondamente sincero. Adorava ogni singolo momento in quel luogo e non ricordava altri periodi delal sua vita in cui era stato così bene.
     
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  6. † Luther
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    Tutto molto bene, se proprio devo cercare il pelo nell'uovo posso farti una piccola "correzione" che ti aiuterà per il futuro. Sto notando che vuoi costruire un pg intelligente che ama la conoscenza. Tuttavia per forza di cose - attualmente - il tuo pg non può conoscere molto perché sei praticamente a lv 0 e conseguentemente non hai un punteggio in Conoscenze Galattiche. Ovviamente appena salirai a lv 1 - ovvero al termine di questa role - potrai cominciare a potenziare questo aspetto del tuo pg :) in generale voglio solo ricordarti che ogni dettaglio del tuo pg equivarrà a un attributo o a un'abilità sulla tua scheda, io che controllo Nalsa, ad esempio, non posso permettermi di farlo sembrare troppo intelligente perché sto potenziando gli attributi fisici.
    Certo, dopo il lv1 per potenziare delle abilità o degli attributi dovrai mostrare che il tuo pg ha un'attitudine inerente - non potrai potenziare la forza fisica se il tuo pg non farà mai allenamenti fisici, tanto per fare un esempio - e stai già caratterizzando il Mon Cal molto bene, io però ho il dovere di aiutarti a capire le meccaniche di gioco quindi è meglio chiarire tutto subito. Ecco, spero che tu mi abbia capito :) ora possiamo continuare!


    Tutti i maestri in sala annuirono ed Heleghion continuò a sorridere trasmettendo un sentimento di pace ai presenti. Ogni cosa stava andando per il verso giusto, Maggoth aveva tirato fuori delle belle parole che sembravano essere state apprezzate; però non si trattava di una scampagnata. Heleghion rispose cordialmente alle parole dello Youngling cominciando un monologo.

    " Siamo dei privilegiati: considerata l'infinità dei pianeti siamo davvero in pochi a poter entrare in contatto con la Forza in maniera così diretta. La Forza, che permea ogni cosa, ci guida; ci consiglia; quieta il nostro animo e rinvigorisce il nostro spirito. Questi privilegi però richiedono un grande sacrificio: dobbiamo dedicare la nostra vita alla causa. Ciò significa che il privilegio diventa un onere ".

    Gli altri maestri annuirono ascoltando le parole di Heleghion mentre l'atmosfera diventava più solenne.

    " Noi Jedi adempiamo questo onere secondo i criteri del Codice Jedi e ciò ci permette di vivere in armonia con noi stessi e con chi ci sta attorno, per il bene della galassia e della Repubblica.
    Potresti recitarmi il Codice, giovane Maggoth? "


    I maestri in sala avrebbero ascoltato con attenzione le parole dello Youngling e quando quest'ultimo avrebbe finito di parlare, Heleghion avrebbe aggiunto:

    " Molto bene, adesso vorrei sentire una tua interpretazione del Codice ".
     
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    Si hai perfettamente ragione. Avevo già pensato a questa questione, e l'unica ragione per cui ho compiuto la scelta di renderlo maggiormente istruito su cose che a livello di regolamento non poteva già sapere era per una scelta di ruolistica. Come hai detto tu il personaggio è improntato come uno studioso che predilige la conoscenza e le caratteristiche mentali, e data la sua curiosità trovavo fortemente improbabile che essendo arrivato da qualche anno all'accademia e avendo visto così tante cose non avesse già fatto ricerche al riguardo. Ma ripeto, capisco perfettamente la tua obiezione e la condivido, era solo che quando mi trovo a dover decidere tra dar ragione alla caratterizzazione oppure al regolamento, tendo a favorire la caratterizzazione. Ma farò il possibile per conciliare i due aspetti in futuro, e grazie per la critica costruttiva, torna sempre utile

    Mentre il Gran Maestro parlava l'atmosfera si fece più intensa. Il ragazzo comprendeva il concetto di sacrificio di cui parlavano, vivere la propria vita al servizio del benessere e della protezione di altri. Il padre, in quanto medico, lo aveva ben istruito su questo con l'esempio e le azioni. Non aveva avuto più molti contatti con lui ma sapeva che ancora lavorava in uno degli ospedali di Coruscant.
    Rimanendo concentrato sul discorso di Helghion il Mon Cal rispose quasi d'istinto quando gli venne posta la richiesta di recitare il Codice Jedi, al punto da quasi mettersi sull'attenti mentre lo enunciava.


    Non c'è emozione; c'è pace.
    Non c'è ignoranza; c'è conoscenza.
    Non c'è inquietudine; c'è serenità.
    Non c'è morte; c'è la Forza.


    Lo aveva riletto più volte durante gli studi sulla meditazione che gli istruttori avevano assegnato loro. Era essenziale conoscerlo a memoria, ma ancora più importante era capirne le implicazioni. Dopotutto, senza conoscerne il reale significato una parola resta solo quello, una parola. La vera forza di una frase sta dietro la conoscenza che trasmette. Per questo non rimase sorpreso nel sentire la richiesta del Gran Maestro. Si prese qualche istante per raccogliere i suoi pensieri ed organizzare la mente, dopodichè prese fiato e rispose.

    Nella vita molti avvenimenti possono portarci ad agire sotto la forza delle emozioni, in maniera non razionale e spinti da rabbia, o paura. In quanto Jedi non possiamo muoverci secondo questi percorsi, ma invece dobbiamo mantenere la nostra imparzialità e vedere le cose come stanno, accettando gli eventi, anallizandoli e decidendo con la tranquillità di chi è in equilibrio e in pace.
    Ma la calma dell'equilibrio non deve essere intesa come inerzia ed inedia. Se qualcuno agisce, o per meglio dire, NON agisce perchè non comprende l'universo intorno a se, allora cade nell'ignoranza. Uno Jedi deve continuare a studiare il mondo intorno e dentro di sè, in modo da poter agire con la sapienza necessaria e cogliendo i segnali e le tracce che la Forza sempre ci fornisce. Ma ricercare con troppa forza la conoscenza e il potere insito in essa può portare all'ossessione. Una ossessione che impedisce l'equilibrio dell'individuo, e quindi mantenendolo in uno stato d'inquietudine costante. Uno Jedi non deve cadere in questa trappola, ma nella sua ricerca della conoscenza deve mantenersi al di fuori dalla passione e dall'ossessione che ne possono derivare, e invece raggiungere l'equilibrio attraverso uno studio e un agire meditativo, sereno.
    Infine il Codice c'insegna che la morte non è da temere e non è altro che un ulteriore stadio che la vita attraversa. La forza ci pervade e regola ogni cosa, e anche alla nostra morte noi non faremo altro che riunirci ad essa nel portare la vita in altri luoghi, e sotto altre forme. Non c'è morte; c'è la Forza.


    Finito di parlare riprese fiato, soddisfatto delle sue parole. Credeva di aver detto le cose nel modo giusto, ma soprattutto, nel modo in cui le interpretava. Non aveva senso mentire per dire le cose che pensava i Maestri ritenessero giuste. Non ci sarebbe stato nulla di onesto, e soprattutto, nulla di Jedi in questo.
     
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  8. † Luther
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    Solitamente cerchiamo di conciliare la caratterizzazione con il regolamento, qui si è venuto a creare un caso particolare :D però cerca di dare ascolto sempre al regolamento perché più avanti in missione potresti rimetterci le penne. Io ad esempio nella mia prima ruolata ho utilizzato Nalsa per provare a pestare dei malviventi buttandola sul fatto che Nalsa aveva già difeso suo fratello in passato e dunque doveva saper menare: risultato? Nalsa è quasi morto nella prima ruolata XD la coerenza nella caratterizzazione è dettata dal regolamento, nel tuo caso viene dato quasi per scontato che, come youngling, non hai avuto tutta l'autonomia che volevi per fare delle approfondite ricerche autonome, mentre nel mio caso veniva dato per scontato che potevo aver fatto a botte con dei bulletti tredicenni e che contro dei veri gangstar avrei preso un sacco di legnate dato che ero a livello 0.
    Figurati, sto qui per aiutarti! :D


    Tutti i maestri nella sala ascoltarono con attenzione le parole di Maggoth e se quest'ultimo si fosse girato verso Nalsa avrebbe potuto accorgersi della sua palese approvazione. Heleghion annuì accarezzandosi il mento, si scambiò un'occhiata con gli altri maestri e poi parlò.

    " Un'elaborazione molto interessante ".

    Fu il Kel'Dor ad aggiungere qualcosa.

    " Siamo esseri di carne e spirito, molti fanno l'errore di credere che noi rifiutiamo le emozioni. Ma non è così. Anche noi abbiamo le nostre emozioni, ma grazie al Lato Chiaro sappiamo gestirle, impedendo che queste influiscano negativamente sulle nostre scelte e sul modo in cui guardiamo il mondo. Il nostro compito è quello di vedere le cose per quello che sono sotto la luce del Lato Chiaro, proprio come hai detto tu ".

    Poi venne il turno del Cereano.

    " Bah, io continuo a non approvare la scelta di non insegnare ai giovani la vecchia quarta riga del codice ".

    Fu il maestro umano a citarla.

    " Non c'è chaos, c'è armonia ".

    Ed Heleghion continuò il suo discorso da quel punto.

    " Ciò significa che tutte le cose sono connesse tra loro fino a diventare interdipendenti. La Forza è il filo conduttore: guida l'universo e non lo abbandona al chaos ".

    Heleghion fissò il Mon Calamari e fece breccia nel suo cuore con le parole che seguirono.

    " Adesso sai che la Forza è con te e che fa tutto parte del suo piano: metterai il tuo cuore in pace per le vicende del burrascoso passato che ti appartiene, Maggoth? Sei pronto a far sì che il vuoto lasciato dalla guerra venga riempito dalla pace del Lato Chiaro? "

    Nalsa aveva avvisato il giovane Mon Cal dicendogli che Heleghion avrebbe letto nel suo cuore, quindi Maggoth avrebbe dovuto aspettarsi anche questo.
     
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    Il Mon Calamari ascoltò con attenzione le parole dei tre Maestri, e si sorprese nel non conoscere quella fantomatica quarta riga del Codice.

    Come dicevo... ogni giorno s'impara qualcosa di nuovo quì.

    Furono in particolar modo le parole del Gran Maestro a colpirlo. Proprio come aveva detto Nalsa i Maestri riuscivano a leggere nel suo cuore, senza contare che probabilmente erano stati informati sul suo passato. Abbassò leggermente gli occhi, vagamente a disagio ripensando al suo passato. Quando cominciò a parlare aveva ancora lo sguardo chino.

    Il mio passato è qualcosa che nessun bambino dovrebbe mai passare. All'inizio provavo rabbia e tanta tristezza al ricordo. Volevo che le persone che avevano attaccato la mia casa e ucciso mia madre pagassero, e ora so che erano pensieri che conducono al Lato Oscuro. Tuttavia quando parlai dei miei sentimenti con mio padre lui mi sorrise e mi rispose dicendo che l'universo era come un grande organismo. E' tutto collegato e finchè i vari organi e le varie cellule mantengono un equilibrio fra di loro l'organismo rimane sano e prospera. Tuttavia ci sono sempre malattie, batteri, virus, cellule tumorali che desiderano distruggere quell'equilibrio. Per questo esistono i medici, che curano l'organismo mantenendolo sano, ed in equilibrio.

    Gli occhi del Mon Cal si rialzarono per incontrare l'ipotetico sguardo del Gran Maestro, mentre la sua voce si rilassò. Sorrise.


    Da quando sono quì ho capito che i Jedi sono i medici dell'organismo che chiamiamo universo, la Forza è la sua linfa vitale. Finchè manteniamo un equilibrio in questo universo esso prospererà, e questo è il nostro compito. Non dobbiamo distruggere le "malattie" o abbattere questi virus. Questo organismo è abbastanza forse da guarire da solo finchè lo manteniamo in equilibrio. Io a questo sono pronto. Non voglio vendetta, o giustizia. Voglio aiutare a stabilire un universo in cui nessun bambino dovrà subire i traumi della guerra. Voglio un organismo sano... ed in equilibrio. E il Lato Chiaro della Forza è la nostra medicina. Quindi, ritornando alla vostra domanda Gran Maestro.... Sono pronto.

    Dopo aver finito di parlare si sentì molto più sollevato. Gli sembrava di essersi tolto un peso.
     
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  10. † Luther
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    Ancora una volta i maestri in quella sala ascoltarono attentamente le parole del Mon Cal. Per quei maestri non fu di certo un problema leggere nel cuore del sedicenne, e ciò che lessero li convinse. Heleghion annuì a seguito delle parole del ragazzo, dando una rapida " occhiata " agli altri maestri.

    " Non ci hai mentito, sei davvero pronto ".

    Il Gran Maestro si alzò dalla sua poltrona, avvicinandosi a Maggoth.

    " Ciò significa che da oggi sarai considerato a tutti gli effetti un Padawan Jedi, complimenti per la promozione ".

    Il Miraluka sorrise e gli altri tre maestri diedero segni di approvazione. Nalsa applaudì, visibilmente felice per il suo nuovo amico.

    " Da oggi le cose diventeranno più difficili, giovane Onduil. Il Lato Oscuro ti tenterà e in alcune occasioni crederai di non essere all'altezza delle avversità... "

    Heleghion mise una mano sulla spalla del Mon Calamari.

    " ... ma in quei momenti, ti ricorderai che il Lato Chiaro è con te e tutto diventerà più facile ".

    Il Gran Maestro si voltò per qualche secondo: giusto il tempo di tornare sulla propria poltrona e di accavallare le gambe.

    " Nei prossimi giorni decideremo chi sarà il tuo maestro ma sappi che probabilmente ci incontreremo di frequente: spesso i Padawan, i Cavalieri e perfino i Maestri vengono a farmi visita per apprendere un potere della Forza che il loro vero maestro non può insegnare ".

    Heleghion si voltò per l'ennesima volta verso i suoi colleghi, dopodiché tornò a concentrarsi sul Mon Calamari.

    " Se hai delle domande puoi farle, altrimenti puoi ritenerti congedato, giovane Padawan ".

    Finalmente Maggoth Onduil era diventato un Padawan anche se non aveva ancora un maestro ufficiale. Ma, un passo alla volta, tutti i tasselli del puzzle sarebbero andati al loro posto.
     
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    Le parole e i gesti dei presenti e soprattutto del Gran Maestro lo colmarono di gioia. Aveva compiuto il primo grande passo della sua storia come Jedi e non riusciva a descrivere le sue emozioni. Non si rese conto di star sorridendo senza alcun ritegno, ma la situazione era troppo intensa perchè gli importasse. Era un Padawan!
    Quando i Maestri ebbero terminato i loro interventi il neo-Padawan fece un inchino, come ulteriore saluto e ringraziamento ai Maestri.


    Vi ringrazio con tutto il cuore per questa opportunità, e prometto che farò tutto quanto è in mio potere per non deludervi. La Forza sarà il faro che mi guiderà lungo il tragitto. Non ho altre domande, Maestri, ma solo molta gratitudine. Grazie ancora, spero di rivedervi presto.

    Dopo un altro breve inchino, il Mon Cal si voltò per dirigersi verso l'uscita, ma non senza ringraziare il suo amico. Gli porse la mano.

    Ti ringrazio Nalsa per quello che hai fatto. Forse per te potrà sembrare come roba di poco conto, ma azioni semplici come quelle di accompagnarmi e le tue parole di conforto mi hanno aiutato moltissimo. Come ringraziamento accetteresti che ti offrissi qualcosa dalla mensa? Certo....è tutto gratis ma è il pensiero che conta no?

    Ridacchiò, pronto ad andarsene dalla sala da cui era entrato come youngling e da cui sarebbe uscito come Padawan dell'Accademia Jedi.

    Possiamo ritenere conclusa la ruolata o c'è altro da fare? Per me va benissimo in entrambi casi (ovviamente puoi tranquillamente fare un'ulteriore chiusura te per Nalsa XD E grazie ancora per la disponibilità
     
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  12. † Luther
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    I quattro maestri ascoltarono con attenzione le parole del Padawan e lo congedarono augurandogli un futuro radioso. Il Mon Cal a quel punto si avvicinò al Cathar e lo ringraziò per il supporto morale che gli aveva fornito, invitandolo a fare uno spuntino alla mensa. I due si incamminarono verso il turboascensore e Nalsa si accarezzò il mento peloso ponderando le successive parole:

    " No, grazie. Oggi mangio pesce... "

    Il Cathar si mosse con un atteggiamento da predatore verso il Mon Cal, ringhiando, mostrando i canini aguzzi e tirando fuori gli [Artigli] affilati come piccoli coltelli: sembrava un leone famelico pronto a dilaniare la sua preda. Poi smise di ringhiare e retrasse gli artigli, mentre le labbra tornarono ad allargarsi per dipingergli sul volto il suo solito sorriso.

    " Scherzavo! Complimenti per la tua promozione! "

    Il Rosso diede una calorosa pacca sulla spalla al giovane Onduil.

    " Comunque adesso ho un impegno in una delle sale per gli allenamenti, sappi che presto ci rivedremo senz'altro e sarò felice di fare uno spuntino insieme a te! "

    Scherzo crudele a parte, Nalsa era buono come il pane. Sorrideva, godendosi quel momento di tranquillità assieme al neo-padawan. Gesticolando come al solito, il Cathar aggiunse:

    " Però posso accompagnarti per un tratto di strada! Sarò la tua guardia del corpo! Anzi forse è meglio di no... ancora sono troppo basso e sarei poco credibile ".

    Il Cathar arricciò le labbra, poi sorrise ancora una volta.

    Lascio a te la conclusione, continua e descrivi il tragitto fino alla mensa assieme a Nalsa. In futuro i Master guideranno le tue azioni tramite spoiler, ricordati sempre di non essere auto-conclusivo - il successo delle tue azioni dipenderà sempre dal master - e di fare scelte accurate e coerenti con la caratterizzazione del tuo pg. Quando avrai fatto l'ultimo post potrai cominciare a preparare la scheda del tuo personaggio per l'avanzamento al primo livello, per qualsiasi domanda puoi contattarmi via MP. Buon game! :)
     
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    Appena entrato nell'ascensore la prima reazione di Maggoth alla "minaccia" di Nalsa fu di sorpresa, seguita da una sorta di rassegnazione, come se quasi se lo fosse aspettato.
    I suoi occhi piroettarono in giro alla ricerca di una eventuale via di fuga, soprattutto dagli artigli affilati che il Cathar aveva estratto. Non ne trovava dato lo spazio angusto, ma comunque non si arrendeva a quella che era una evidente trappola mortale.
    Trasse un sospiro di sollievo quando il tutto si rivelò uno scherzo del Padawan, a cui comunque lanciò un'occhiataccia, immediatamente interrotta dalla poderosa pacca sulla schiena, che per poco non lo fece cascare. Si riprese, tossendo leggermente.


    Vorrà dire che pranzeremo insieme la prossima volta. Magari pesce, così punti ad una preda differente.

    Ridacchio con il distintivo gorgogliare dei Mon Calamari mentre uscivano dal turboascensore.

    Troppo basso? Sei praticamente il doppio di me e decisamente più intimidatorio! Se continui a crescere sarò costretto a prendere una scala quando ti parlo.

    Il duo proseguì per il corridoio che avrebbe portato più avanti alla mensa, continuando a parlare del più e del meno. Di lì a poco si arebbero separati, Nalsa per un addestramento e Maggoth per una piccola celebrazione per la promozione, ma entrambi sapevano che la Forza li avrebbe nuovamente fatti reincontrare. Magari davanti ad un bel piatto di calamari.

    Con questo direi che il tutto è concluso. Ti ringrazio ancora per la bella ruolata, per i consigli e per la disponibilità ^^ E ora, a far la scheda! Yeeeeeeeeeeeeee!
    Buon game anche a te :saber:
     
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12 replies since 13/2/2015, 00:07   240 views
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