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Turismo per i bassifondi

Ruolata libera di Maggoth ed Iset

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    L'aria dei bassifondi era, come ogni giorno, una raccolta nauseabonda di vapori di liquami di scarico, fumi dell'imondizia sparsa in ogni angolo e l'onnipresente pungente nota di odori corporei di migliaia di specie di creature con l'igiene personale media di un gamorreano delle fogne. Una gioia per i recettori olfattivi insomma.
    Centinaia di persona si muovevano per le vie dei livelli più infimi di Coruscant, e non una sola di quelle povere anime meritava di vivere in quel modo. Bè, forse qualcuna si ma non la maggior parte. Tuttavia non aveva scelta se non quella di dormire in minuscoli cubicoli sporchi, cibarsi di cibo avariato e rimanere sotto il giogo delle gang che facevano da padroni. Lo stesso mercato di quartiere diventata un luogo pericoloso, ricco di violenza ed il posto perfetto per i traffici illeciti, fatti alla luce del sole... o delle poche lampade ad incandescenza, per meglio dire.
    In mezzo a quella folla si muoveva un Mon Calamari come tanti, vestiti semplici ed anonimi, nulla di apariscente o costoso. Tuttavia nascosta dentro la manica della veste il giovane alieno impugnava un'arma che lo avrebbe contraddistinto nei bassifondi, rendendolo evidente ed appariscente come un faro in una notte oscura.
    Il giovane Padawan era disceso nei bassifondi per la seconda volta nella sua vita senza una reale ragione. Mentre la prima volta era stato obbligato a vivere li sotto per qualche giorno in attesa che il padre venisse assunto all'ospedale, ora vi era disceso per sua scelta. Era stato per anni nella città alta e nel Tempio, e voleva vedere con i suoi occhi la parte peggiore della capitale della Repubblica. Era giovane, ma non stupido, e si rendeva conto che anche la Repubblica che lui voleva difendere non era priva di difetti e peccati. Ed era suo compito capire questi difetti, questi errori e se era in suo potere, cercare di migliorare la vita di chi si trovava in quelle condizioni. Non poteva donare nulla, ma forse poteva lenire le sofferenze di qualche povera anima.
    Sapeva che i Maestri potevano non approvare di scendere in un luogo così pericoloso, ma la vita di uno Jedi era fatta anche di rischi e di apprendimento, e li c'era molta sofferenza che lui poteva lenire. Si aspettava di poter essere borseggiato, ma non aveva nulla con sé se non la sua spada, ed essa era saldamente impugnata e nascosta nelle sue maniche lunghe.
    E così prese a vagare per il mercato, dando occhiate in giro pieno di curiosità, ma senza mai abbassare la guardia. Chissà, forse la Forza gl iavrebbe indicato qualche povero vagabondo ferito o qualche persona bisognosa di protezione.
     
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  2. Iset Nefti
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    Coruscant - Bassifodni - Mercato

    La vita come per ogni creatura vivente dell'Universo proseguiva senza sosta, il tempo non si fermava mai ed i giorni proseguivano senza mai ritardare. Anche nella capitale è un giorno come l'altro, mentre i potenti abitavano e conducevano le loro agiate vite nelle zone più alte e lussuose della città, c'era anche chi doveva guadagnarsi la pagnotta nei bassi fondi, lottando ogni giorno tra la vita e la morte. Tra queste persone c'è Iset, che oramai come un topo di fogna sguizza tra la gente sperando di passare inosservata, in luoghi pericolosi come quelli era meglio non attirare troppe attenzioni su di se. Oramai completamente abituata a quella zona di città, non sentiva nulla di diverso nell'aria nella strada tra la gente, forse qualcosa poteva notare ed era chi profumava di pulito, di buono di fresco qualcuno che venisse dalla parte alta qualche stupido ragazzo che poteva avventurarsi tra i vicoli bui della zona oscura...e di solito non passava mai inosservato. Qui tutti conoscevano tutti, la legge del più forte dominava incessantemente, gruppi di gang si contendevano i territori e il business di merci illegali, droghe armi apparecchiature rubate, qui gli scagnozzi della legge non vigilavano nulla, un'altra parte di mondo, una di quelle che la Repubblica teneva sotto il naso, proprio sotto il loro palazzo e i grattacieli lussuosi. Se la repubblica veniva vista come un faro nell'oscurità dell'Universo forse vedendo ciò che succedeva a qualche centinaia di chilometri più in basso si sarebbe ricreduto. I diritti di ogni essere senziente doveva essere protetto, ma la verità è diversa, questo universo è diverso, la legge non potrà mai vigere sovrana. La ragazza pensava a ciò essendo anche un po sovrappensiero e si scontra con un tipo strano candendo indietro e facendo cadere dalla sua borsa oggetti utilissimi...come una batteria ed una torcia elettrica per esempio. Intanto con stupore vede dinanzi a se mentre e praticamente sdraiata a terra di schiena, un uomo meglio dire una creatura, che non aveva mai visto prima. Sarebbe forse giunto ora il suo momento? La morte l'avrebbe richiamata a se? Balbettando ed ansimando con gli occhi spalancati gli rivolge la parola:
    Scu...scusa...non.. vole...volevo colpirla. Non fa...fate...mi del ma..le vi prego!
    La tensione era tanta, forse quell'uomo che ora osservava avrebbe da un momento all'altro fuoriuscito un blaster e l'avrebbe riempita di colpi. Succedeva spesso da queste parti e la gente correva si disperdeva ma nessuno aiutava, nessuna l'avrebbe aiutata. l tempo era come fermo, immobile, una goccia scende dalla fronte della giovane, che aveva la faccia sporca. Il respiro diventava sempre più affannoso, un rapida occhiata lo osserva notando anche qualcosa che non aveva mia visto prima d'ora uno strano macchinario di forma cilindrica e molto lunga una specie di manico. Poi la ragazza continuò a fissare quella creatura negli occhi, quella creatura che forse da un momento all'altro l'avrebbe colpita.
    *Oh no cosa ho combinato!*
     
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    Maggoth venne improvvisamente colpito, o per meglio dire spintonato, da dietro e fu costretto a compiere un paio di passi in avanti prima di girarsi repentinamente, pronto ad attivare la sua spada laser. Non poca fu la sua sorpresa nel constatare che il suo assalitore nient'altro era che una ragazza incredibilmente spaventata che sembrava aver visto la morte in faccia. Immediatamente rinfilò la spada nella manica, e s'inginocchio vicino alla ragazza, ma lentamente, per non spaventarla.

    Le chiedo scusa, non era mia intenzione spaventarla. Il mio nome è Maggoth Onduil, le assicuro che non è mia intenzione farle del male e sono dispiaciuto per l'incidente. Mi permette di aiutarla a rialzarsi?

    Allungo la sua mano verso la ragazza, ma di poco. Non voleva risultare minaccioso e la ragazza sembrava già abbastanza terrorizzata.
    Se si fosse lasciata aiutare o meno, il Padawan avrebbe raccolto anche gli oggeti scivolati dalla borsa e glieli avrebbe passati con un accenno di sorriso.


    Credo che questi le siano scivolati dalla borsa.

    Nel frattempo avrebbe anche osservato attorno a sé per sincerarsi che nessun malintenzionato fosse nei dintorni. Qualcuno dei passanti aveva osservato la scena e trattenuto il respiro per qualche secondo, ma una volta notato che nessun'arma era stata estratta avevano continuato per la loro strada.
     
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  4. Iset Nefti
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    Coruscant - Bassifondi - Mercato

    Una questione di attimi, alcune persone si erano fermate ad osservare, cosa sarebbe successo? Ah quanto pare nulla di pericoloso!. Il giovane calamaro porse una mano ad Iset che spaventata la osservò, ma ben presto si accorse che quell'uomo non era dei bassifondi. Profumava di un qualcosa di strano certamente di buono, o forse erano gli abiti ad emanare quel'odore? di certo si mostravano molto più puliti del solito. La ragazza con una rapida occhiata pensò riguardandolo...
    *Non sembra essere di qui...forse viene dalla superficie*
    In effetti le sue movenze erano un po strane, di solito se qui colpivi una persona in minimo di minacciava di menarti in malo modo il peggio e che ti uccidesse, ma questo giovane non sembrava essere minaccioso ed la moretta allungò il braccio verso di esso e una volta che i due si sarebbero stretti, sarebbe, grazie all'aiuto del Mon Calamati riuscita ad alzarsi. Con stupore ancora lo osservava toccandosi i capelli e deglutendo, non sapeva ancora chi era ne cosa volesse ora fargli, ma di certo la giovane rimane più stupita quando il calamaro rialzandola l'aveva rassicurata ed ora stava prendendo gli oggetti che gli erano caduti per terra. Come li porge la giovane frettolosamente gli ripone in borsa, per poi riguardo in faccia strizzando gli occhi in segno di curiosità, poi piega la testa da un lato ed osservandolo gli dice in modo schietto:
    Non sei dei bassifondi vero? Cosa ci fa un dei livelli alti qui giù?
    La curiosità però svanì quasi subito, infatti la ragazza riprese a guardare il terreno in modo imbarazzato portando le braccia al petto mettendole conserte. Scrollo a destra e sinistra la testa in piccoli ed quasi impercettibili moviemnti mentre imbarazzata ed un po tranquillizzata chiede con voce cortese modalità di tono medio\basso:
    Scusami per prima non ti avevo visto...grazie per avermi aiutata...dovresti andar via di qui qualcuno potrebbe prenderti di mira. I tuoi abiti sono troppo puliti la tua faccia non è nota...potresti rapidamente diventare un bersaglio.
    Dopo ciò la giovane riprende a guardarlo in faccia, non era la prima volta che guardava un alieno ma comuqneu era ugualmente straordinaria la capacità di sorprendersi dianzi ad una creatura cosi biologicamente diversa ma che in qualche modo riusciva a comunicare con una facilità quasi "umana". La giovane a quel punto rigira lo sguardo verso la strada e starebbe per andarsene in fretta e furia se il Mon Calamari non l'avrebbe fermata.
    Scusatemi ancora per prima
    *Oddio stavo per essere ammazzata meglio andarsene prima che cambi idea...potrebbe essere un qualche boss visto che veste cosi pulito!*
    Ancora perplessa la giovane accenna ad andarsene ma per la fretta di riporre gli oggetti nella borsa si era dimenticata della torcia ancora nelle mani dell'essere.
     
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    Maggoth fu sollevato di vedere che la ragazza, anche se titubante, si faceva aiutare. Il suo stupore era evidente, al punto che fu quasi costretta a chiedergli da dove venisse. Effettivamente non aveva il migliore dei travestimenti, ma ad un'occhiata distratta poteva anche passare per un tizio qualsiasi. Rispose, un poco sorpreso dal tono schietto di lei.

    Bè no. Sono un guari- ma non fece in tempo a terminare la frase che la giovane subito cominciò ad agitarsi e dopo una breve raccomandazione fece par allontanarsi.

    So di essere poco rassicurante per le razze umane, ma non credevo di causare un tale disturbo. Poverina, deve avere un sacco di problemi.

    Si scrollò le spalle e fece per andarsene quando si rese conto di avere ancora in mano la torcia della ragazza. Si avvò a passo leggermente più veloce verso di lei, in modo da arrivarle di fianco per porgerle la torcia.

    Mi scusi per il disturbo signorina, ma ha dimenticato la torcia.


    Parlò con il tono più affabile e tranquillo che si potesse sentire. Sembrava quasi di aver sentito una bestemmia in una chiesa per quanto era fuoriluogo.
     
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  6. Iset Nefti
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    Coruscant - Bassifondi- Mercato

    Il Mon Calamari sembrava essere molto cortese e gentile, doveva avere qualche famiglia molto agiata li in superficie, chissà forse era li perche si era messo nei guai? Oh forse era un turista incosciente, sicuramente da un momento all'altro si sarebbe fatto derubare ma ad Iset poco importava meglio farsi i proprio gli affari propri. Ancor più curiosa divenne quando il suo nuovo "amicone" gli aveva detto di essere un Unguari, non aveva capito che la frase era stata non conclusa quindi subito pensò a qualcosa di strano...diede due occhiate di lato come per pensare a qualcosa distraendosi per circa 3 secondi dalla realtà:
    *Unguari? Mai sentito...forse è una nuova banda*
    Ma non osò aggiungere altro, anzi andò via in un batter di ciglio...stava camminando in mezzo alla folla cercando di non colpire più nessuno. Il chiacchiericcio della gente faceva da sottofondo e di tanto in tanto doveva fermarsi per far passare qualcuno. In mezzo al mercato si erano create due file di gente che percorreva le strade in maniera opposta giusto per non scontrasi ma il traffico era ingente, ed il mercato superaffollato. E proprio mentre stava per riprendere il cammino che il Mon Calamari gli si affiancò, ed Iset lo riguardò ascoltandolo con aria quasi innocua. Le braccia erano ancora conserte e proseguiva a camminare in maniera lenta. Ascoltò il Calamaro fino all'ultimo e poi con una specie di smorfia si girò e prese la torcia dalle mani del calamaro e la ripose in borsa. Poi con esso sempre di fianco gli disse:
    Scusami e che qui la vita non è tanto facile. Grazie per avermi restituito la torcia sei molto gentile! Cosa ci fai qui al mercato dei bassi fondi?
    Forse quella creatura non poteva sembrare affidabile o di buon auspicio ma qui era normale trovarvi persone di questo genere davanti. Il giovane però avendo restituito la torcia aveva fatto abbassare di poco le difese della mora che pensò subito dopo avergli fatto delle domande:
    *Non credo sia una cattiva persona...*
    Essendo bloccati nel traffico Iset non poteva che parlare con questa creatura aliena, non che non fosse un po intimorita infatti aveva ancora le braccia conserte e dava delle fugaci occhiate dappertutto, potevano anche rapirla da un momento all'altro infondo. Chissò quel giovane tanto cortese poteva essere un psicopatico assassino, se ne sentivano cosi tante in giro. Poteva anche essere un trafficante di schiavi. Qualcosa non andava per il verso giusto, infatti la giovane ancora non aveva capito cosa era quell'oggetto che prima il calamaro aveva tirato fuori. Quell'oggetto sembrava essere un qualcosa in particolare, chissà forse qualche strano marchingegno per rapire le ragazze. Cosi tanto per continuare la conversazione senza mai abbassare la guardia la giovane ragazza chiede al suo interlocutore:
    Hai detto prima di essere unguari...cosa è esattamente? Fai parte di qualche associazione?
     
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    La mole di persone che si muoveva per il mercato in quel momento era davvero imponente. L'ultima volta che Maggoth aveva visto qualcosa del genere era stato anni prima quando uscì dal trasporto profughi proveniente da Dac. Il suo essere interiore tremò per un momento al ricordo.
    Non si sentiva al sicuro allora e non si sentiva tranquillo adesso, quindi tenne ben stretta la spada laser. La mano che l'impugnava era nascosta nella manica quindi non poteva essere vista finchè non l'avrebbe accesa. Sperava di non doverlo fare.
    La ragazza con cui parlava era molto sulla difensiva, lo si capiva da come si muoveva, dai suoi gesti. Non si fidava del Padawan. Come darle torto
    .

    Sono sceso per vedere la situazione quì sotto, erano anni che non venivo quì. Ho pensato che magari potessi dare una mano.


    Mentre l'occhio dal lato della giovane la guardava occasionalmente, senza fissarla per non metterla a disagio, l'occhio opposto si muoveva costantemente per tenere d'occhio la situazione intorno a loro. A vole si chiedeva perchè l'evoluzioone no navesse dotato di occhi indipendenti ogni creatura.
    Fece una piccola risata un poco gorgogliante quando la giovane disse la parola "unguari".


    No no, intendevo un guaritore. Non sono riuscito a terminare la frase perchè mi aveva interrotto e immagino abbia capito male. Tuttavia si, possiamo dire che io faccia parte di un'associazione. Anche se non il tipo di "associazioni" che siete abituati a vedere quì... noi aiutiamo davvero la gente. Lavoro anche part-time all'ospedale.


    Accanto a loro c'era una bancherella dove un ithoriano cercava di vendere strani apparecchi. Non era chiaro capire di cosa si trattasse, l'alieno non parlava quasi per nulla Basic e l'attrezzatura era bizzarra, ma se non altro sembrava avere una forma curiosa, specie per qualcuno con interessi nella meccanica. Squadrò la bancarella con l'occhio opposto alla ragazza.

    Strani apparecchi. Condensatori? No, sembrano più per dei liquidi...

    Ridiede poco dopo piena attenzione alla ragazza.

    Chiedo scusa per l'ardire, ma sarebbe così gentile da dirmi il suo nome, se non le crea disturbo?
     
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  8. Iset Nefti
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    Coruscant - Bassifondi - Mercato

    La strana chiacchierata andava avanti per pura casualità, il traffico di persone era stupendamente affollato e le due creature di razze ed usanze diverse erano costrette dal destino ad avanzare uno di fianco all'altro. Più o meno avevano iniziato una discreta chiacchierata anche se i due in comune sembravano non avere proprio, ma proprio nulla!. Iset era sulla difensiva ma infondo chi gli trovava di fianco era una creatura straniera avuta un po inquietante. Occhi giallognoli e pelle di uno strano rosa con striatura di un'altrettante colore ancora più diverso, alto circa un metro e sessanta con una corporatura media...non ne sapeva molto di altre specie la ragazza ma da quello che era riuscita a studiare e ricordare, sapeva di non dover temere nulla di pericoloso. Oh forse si. Intanto continuava a tenere le braccia conserte verso il petto, come a proteggersi, sentiva un po di freddo visto la lontananza con la luce calda del sole. Intanto ora doveva rispondere al giovane che sembrava essere stato qui sotto parecchio tempo fa. Con voce di tonalità medio\bassa gli disse:
    Venuto per aiutare quindi? Cosa sei un politicante o qualcosa del genere...sai questa gente non è benvenuta qui. La gente è arrabbiata e i politici di Corsucant sono un ottimo bersaglio per la loro frustrazione.
    Ovviamente la ragazza non poteva sapere ciò che affermò in seguito il calamaro, quindi accennando ad un mezzo sorriso gli disse:
    Oh un guaritore...una sorta di medico quindi?. Bhe dovresti fare visita all'ospedale che c'è a due livelli in su, dovresti vedere quanto è diverso dagli ospedali della superficie. Qui queste strutture sono affollate, alcuni a pagamento, ma comuqneu sempre sotto la l'influenza delle gang. Il servizio sanitario non è un granché, e la gente muore per ogni genere di problema, infezioni, effetti collaterali dei farmaci ecc... la morte qui non risparmia nessuno, ne anziani ne bambini.
    Mentre le genti avanzavano occultamente si trovavano a buttar occhio sulla mercanzia delle bancarelle, e le voci strillanti dei venditori. Qui erano tutti ambulanti e di solito la maggior parte non era manco in regola. Le merci vendute erano di solito rubare, vecchie oppure non più funzionanti era facile beccarsi una fregatura, e si solito vittime di queste truffe erano proprio i nuovi arrivati, oppure i clienti della superficie che non volendo pagare molto si aspettavano di trovare un buon oggetto ad un prezzo quasi scontato, insomma il commercio del mercato proseguiva come al solito. Poi il Mon Calamari al suo fianco gli chiede il nome, la ragazza inizialmente lo guardò per poi fissare la gente dinanzi a se, deglutii, incrociò un po la fronte e disse in modo quasi non congruo a se stessa:
    Cle...Clementine! E v..voi?
    Non poteva di certo dire il suo nome cosi alla leggera, meglio non farsi ricordare da nessuno, vien prima la propria protezione infondo, anche se non si era mai mostrata brava a raccontare le frottole.
     
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    La folla cominciò leggermente a smuoversi ed i due fecero qualche passo in avanti, seguendo il lento flusso della marea vivente.
    Le parole della giovane colpirono il Mon Calamari, che si rattristì al pensiero di tutte quelle morti. I suoi occhi scesero leggermente verso il basso.


    Sono già passato ad un paio degli ospedali ma non mi hanno lasciato entrare. Chiedevano dei crediti per l'ingresso ed io non ne avevo. Avevo allora deciso di rimanere li fuori per aiutare chi non poteva entrare ma le guardie mi hanno fatto capire chiaramente che sarebbe stata una pessima idea. Ho dovuto evitare i guai. Quindi preferisco per ora girare quì, sapendo che il mercato attira violenza. Spero non ce ne sia bisogno, ma qualcuno potrebbe aver necessità del mio aiuto.

    Poi si voltò verso la ragazza, abbozzando un mezzo sorriso.


    Ovviamente non voglio attirare guai.

    Lo addolorava molto sapere che nonostante il suo potere, ancora debole per uno Jedi, non poteva aiutare la gente come sperava. Voleva fare di più, ma rischiare troppo lo avrebbe portato a farsi ammazzare, e questo di sicuro non avrebbe giovato né a lui né alle persone che voleva aiutare.
    Si riprese poi quando vide la reazione della ragazza alla sua domanda su di un nome. Non sembrava particolarmente a suo agio, era agitata e forse stava mentendo, ma questo non interessava al Padawan. Capiva perfettamente che dopotutto non era saggio dire il proprio nome ad uno sconosciuto nei bassifondi. Questo non era il suo caso, perchè un nome contava poco per uno Jedi.


    Piacere di conoscerla, Clementine. Come ho detto prima il mio nome è Maggoth, al suo servizio.

    Sorrise e fece un leggerissimo inchino con la testa. Avrebbe fatto di più ma non aveva lo spazio. E poi un calamaro che s'inchinava in mezzo alla folla sarebbe stato ridicolo.
     
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  10. Iset Nefti
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    Coruscant - Bassifondi - Mercato

    Pian piano si avanzava mentre il chiacchiericcio della gente faceva da sottofondo, un caos in completo fermento quello del mercato. Iset come di sua abitudine teneva il capo chinato verso il basso mentre i lunghi capelli neri le coprivano parzialmente il volto sporco, e le labbra secche, sguardo il suo di chi aveva tutto da perdere, l'unica cosa a cui si teneva stretta, l'unica cosa che gli era rimasta era proprio la vita. Forse era per quello che senza pensarci molto aveva mentito al giovane appena conosciuto, che rimaneva ugualmente uno sconosciuto dopotutto, chissà quando si sarebbero persi di vista forse non si sarebbero mai più visti quindi perche dirgli la verità?. Il giovane però sembrava molto preoccupato per gli ospedali e la vita delle persone cosa da non poco, ma qui nei bassi fondi si badava solo a se stessi, qui non si viveva ma a stento si sopravviveva. Però cercava di dare una risposta al polipo visto che in qualche modo stavano comunicando, ed in modo del tutto indifferente forse anche per giustificare l'ospedale disse:
    Purtroppo vedendoti in abiti puliti avranno sospettato che eri un'ispettore e qualcosa del genere...qui la legge della Repubblica non vige ed i medici molto spesso non sono dei veri e propri medici
    Poi mentre avanzarono di qualche metro la giovane venne colpita da un intenso e delizioso odore di carne cotta allo spiedo. La dolce fragranza entrò nelle radici della giovane ragazza che non mangiava da circa 18 ore, risvegliando le sue papille gustative che iniziarono a fremere dalla voglia di assaggiare quella delizia. Iset con azioni che durarono qualche secondo chiuse gli occhi mentre iniziò a muovere i muscoli della mascherala mentre le ghiandole salivali iniziarono a secernere il loro prezioso fluido segno che la giovane aveva l'acquolina. Subito esclamò senza pensarci:
    Mm...meraviglioso questo odore!
    Ma dovete deglutire il boccone amaro visto che essa non possedeva manco un Credit con cui comprarsi una misera bottiglietta d'acqua. Dal viso visibilmente era denutrita ma ugualmente il suo stomaco chiedeva cibo! E si contorceva. Intanto la giovane riprese ad occuparsi del Calamaro.
    Piacere di conoscerti Maggoth, mi chiedevo perche ti consideri un guaritore e non un semplice un medico?
    In effetti la storia del guaritore era un po strana, forse il giovane operava in modi del tutto alternativi, o forse era uno dei tanti ciarlatani che con strane energie delle mani palpeggiava le donne dappertutto. Intanto proseguivamo ed Iset diede delle rapide occhiate alla bancarella della carne alla griglia.
    *Ohhh non so che darei per un pezzettino soltanto...*
     
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    A spiegazione data dalla giovane poteva essere plausibile se fosse stato semplicemente allontanato verbalmente, ma le guardie erano armate di blaster ed avevano tutta l'aria di essere sgherri delle gang locali. Non lo disse apertamente ma riteneva che piuttosto si trattasse di una clinica della mafia a pagamento, e quindi non volevano scocciatori che guarivano gratuitamente dei potenziali clienti.

    Spero fosse così. Il diritto alla guarigione è qualcosa che ogni persona dovrebbe avere, indistintamente dalla classe sociale.

    Non appena ebbe finito la frase notò la reazione decisamente esplicativa di Clementine nei confronti di una griglia con sopra diversi pezzi di carne che stavano abbrustolendo. Effettivamente sembravano invitanti, e Maggoth ci mise poco a capire che la sua compagna di traffico stesse morendo di fame. Probabilmente era nella norma non mangiare per diverso tempo nei bassifondi, ma comunque ciò risveglio un misto tra pietà e senso del dovere nei confronti di chi avesse bisogno del suo aiuto. Mentre Clementine era distratta con la carne il Mon Cal si avvicinò leggermente di più alla bancarella e passò quelli che reputava fossero i crediti necessari all'acquisto di un pezzo di carne per la ragazza.
    Non aveva molti crediti, anzi, quasi nulla. Tuttavia al Tempio gli davano la possibilità di spendere qualche decina di crediti mensilmente per i pochissimi giorni liberi che avevano, che di norma venivano spesi proprio in cibi e bevande. Quasi mai alcolici però.
    Il Padawan fece un gesto verso la ragazza, in modo che il venditore intuisse che fosse per lei, dopodichè si riscansò, cercando di non far capire che aveva organizzato tutto lui. Semplicemente non voleva farla sentire in debito.


    Bè, mi considero un guaritore perchè nonostante io conosca anche le arti mediche pratico anche una... medicina più potente anche se meno conosciuta e diffusa.

    Non proseguì oltre l'argomento per timore di poter rivelare troppo presto che lui fosse un Jedi. Sapeva che le gang non li vedevano di buon occhio, specie se affiliate a Leviathan. E voleva approfittare di quei pochi secondi per dare il tempo al venditore di carne di servire la porzione appena acquistata.
     
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    Un giorno come molti altri. Un po' nuvolo in effetti, ma oggi era stato risparmiato dalle lezioni agli youngling ed ai padawan. Così aveva deciso di dedicarsi un po' a sé stesso.

    Con la sua tipica tunica bianca con piccole venature color giallo oro si diresse verso i bassifondi di Coruscant. Tempo fa era stato il suo incontro con Nar-Shaddaa ad essere il suo interruttore per la vita da Jedi. Era ora di ricordarsi tutte quelle sensazioni. Lo faceva sempre un paio di volte l'anno.
    Quel giorno di diversi anni fa era ciò che lo aveva spinto a diventare Jedi. Per uno strano motivo le sue naturali capacità empatiche erano state potenziate dalla forza e così aveva percepito in una sola volta tutta la disperazione della luna del contrabbandiere.

    Lo chiamava tra sé e sé il giorno della memoria.

    Così dopo aver preso un trasporto ed essersi recato nei bassifondi iniziò ad immergersi nella folla spingendo al massimo le sue percezioni.
    Voleva sentire tutto, la disperazione, la rabbia. Tutto ciò significava che non stava ancora facendo abbastanza. Troppe persone avevano bisogno di aiuto. Se fosse riuscito ad avere più influenza forse avrebbe potuto cambiare le cose.
    All'improvviso una presenza lo colpì, un impronta potente nella forza, non ancora pienamente consapevole.

    Il giovane cavaliere si diresse verso la presenza a grandi falcate. Spesso vedendolo la folla si apriva davanti a lui. Era chiaro che non fosse uno dei bassifondi, ma nessuno abbastanza intelligente avrebbe provato ad attaccarlo. Inoltre i suoi feromoni facevano il resto, rendendolo una persona piacevole a quasi tutti.

    Infine eccolo li i proprietario di quell'orma nella forza.

    Maggoth.

    Si chiese cosa ci facesse li, e questa inoltre doveva essere la motivazione per cui aveva saltato la lezione del pomeriggio.

    Gli si avvicinò e gli si stagliò alle spalle con aria minacciosa.

    MAGGOTH!

    Disse richiamandolo ad alta voce.

    Se non ricordo male avresti avuto una lezione questo pomeriggio.....

    Disse guardandolo con un misto di diffidenza, rimprovero e divertimento. Un po' gli piaceva fare il burbero, ma non era decisamente il suo ruolo.

    Poi vedendo che c'era anche una ragazza al fianco del Mon-Cal si affrettò a salutarla.
    Se ella glie lo avrebbe permesso le avrebbe preso la mano e l'avrebbe sfiorata con le labbra, senza però veramente toccarla.
    Altrimenti l'avrebbe solo salutata
    Sono Dalen Antal, è un piacere conoscerti!
     
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  13. Iset Nefti
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    Parlato
    *Pensato*


    Coruscant - Bassifondi - Mercato

    Il diritto alla guarigione dovrebbe essere indispensabile per ogni creature vivente ma i poveri chi li paga le spese? Dovrebbe essere il ruolo dei politicanti assicurarsi che la Repubblica abbia in tutti i suoi sistemi dei validi Ospedali attrezzati e validi Medici di competenza, ma resta il fatto che in tempo di guerra la priorità della Repubblica non era di certo occuparsi dei Bassifondi di Coruscant. Sarebbero già stati firmati decreti e trattati su trattati, accordi per sconfiggere il nemico infischiandosene della gente del pianeta. In effetti questa storia andava avanti da tanto tanto tempo che oramai per tutti sembrava essere una cosa normale, forse anche giusta, intanto dove la Repubblica non c'era, la legge del più forte universale tra le specie proseguiva il suo corso. Intanto anche Iset proseguiva l'andare lento tra la folla del mercato lasciandosi alle spalle lo splendido odore della carne allo spiedo,intanto Maggoth sembrò essersi fermato un po indietro.La giovane al quel punto girò lo sguardo verso il calamaro, lo vide di spalle vicino ad una bancarella poi senza indugio si infilò in mezzo alla gente scomparendo per un poco...mentre Maggoth si ritrovo improvvisamente solo avendola persa di vista grazie ad due enormi Kaminoani che passeggiavano dietro la ragazza.
    *Avrei voluto salutarlo che peccato!*
    All'improvviso però un uomo tutto di fretta sfreccia davanti alla ragazza e ferma una tizia più in avanti regalandogli un pezzettone di carne allo spiedo. Iset abbassò subito lo sguardo poiché voleva fare l'indifferente e proseguì mentre quella ragazze che un po gli somigliava si stava gustando quella delizia. I Kaminoani intanto avanzarono in avanti mentre lei rimaneva con lo sguardo basso, all'improvviso girandosi rivede la seppia che si era fermata un po prima. Lo guardò mentre gli si affiancò di nuovo e iniziò di nuovo a comunicare. Si stava per rispondere quando all'improvviso un tizio dallo strano colorito rosso gli si fionda alle spalle, Iset si spaventò ed lo guardò in un modo strano per poi guardare di nuovo il terreno dinanzi a se. Il tizio sembrava essere un amico del calamaro e un po con la sua strana voce risveglio qualcosa nella giovane ragazzina che chiusa come era non diede per nulla confidenza al giovane cercando di essergli il più indifferente possibile cercando di tranciarlo con una semplice frase che aveva un po di timore a dire ma non si sapeva manco spiegare il perche:
    Scu....sa ma non do con...fi...denza agli sconosciuti!
    Anche se quello sconosciuto in qualche modo la rendeva ancora nervosa poiché sembrava in qualche modo molto affascinante e non passava di certo inosservato alla giovane proprio perche aveva questo qualcosa di strano che lo rendeva un po, piacevole.
    *Che strani abiti che indossa...*
     
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    Il Mon Cal ebbe qualche difficoltà a ritrovare la giovane, nascosta com'era oltre la considerevole stazza dei due Kaminoani e il resto della folla sicuramente non aiutava.
    Continuando a muoversi in avanti e tenendo d'occhio ogni angolo della strada di fronte a sé riuscì finalmente a ritrovarla. Sembrava leggermente sconsolata e lui si rese conto che non aveva nessun pezzo di carne.


    La prossima volta devo evitare queste pagliacciate e comprarla direttamente. Mi sa che sono stato fregato.

    Percepì poi per un istante una presenza familiare, e fece appena in tempo a girarsi che vide Dalen, il Cavaliere che gli aveva insegnato il potere della guarigione tempo prima. Il suo tono di voce leggermente irato e lo sguardo minaccioso lo intimorirono un poco e si sentì come uno scolaro beccato dal professore dopo aver saltato le lezioni... che era più o meno quello che era successo.

    Ah! Err, io veramente...

    Indeciso sul come rispondere colse al volo e con una certo sollievo l'opportunità di presentare i due. Almeno si sarebbe tolto da quella spinosa situazione.

    Ehm non temere Clementine, lui è uno dei miei insegnanti. E' stato lui ad insegnarmi come diventare un guaritore. Puoi stare tranquilla. Maestro, lei è Clementine, è del posto.

    Sorrise cercando di rendere più rilassata la situazione e pensando al fatto che aveva chiamato Dalen Maestro. Il suo rango era in realtà di Cavaliere, ma non voleva ancora rivelare che fossero degli Jedi. La sua espressione cambiò leggermente quando anche lui fu colto dal dubbio sul perchè lo Zeltron fosse laggiù.

    Scusi la domanda, ma come mai lei è quì? Questioni di lavoro?


    Non poteva dire missione o altro, avrebbe potuto far preoccupare ulteriormente la ragazza che già non si sentiva particolarmente a suo agio.
     
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    Ridacchio vedendo l'imbarazzo della ragazza.

    Suvvia non sembro mica così minaccioso! In ogni caso è un piacere Clementine...Vivi da molto qui?

    Disse ormai dileguando del tutto l'aria minacciosa di cui si era ammantato fino a poco prima.
    Poi tornò a rivolgersi al suo allievo nuovamente con sguardo un po' altero.

    Non pensare di cavartela così! Domani 4 ore extra di meditazione!
    Disse per poi tornare nuovamente affabile e gentile come suo solito.
    In ogni caso, no non è nulla che concerna il lavoro.... Diciamo che era un giro.....motivazionale.
    Disse chiudendo così il discorso.

    Ma mi sembrate affamati....

    disse rivolgendosi soprattutto alla ragazza visibilmente emaciata.

    Lasciatevi offrire qualcosa! Se non ricordo male da queste parti dovrebbe esserci un localino.....

    Diverse volte si era inoltrato nei bassifondi di Coruscant e aveva trovato un posto che faceva delle polpette di carne fenomenali. Il proprietario diceva che era cento per cento Bantha, ma lo Zeltron non era così facile da ingannare. In ogni caso erano molto buone e così il jedi aveva smesso di chiedere della loro provenienza.

    Ah si ora ricordo, dietro a quella torre e poi sulla desta!
    Disse facendo cenno di seguirlo.

    Inutile dire che offro io...Vedrete quelle polpette sono fenomenali...basta continuare ad ignorarne la provenienza e penso che potremo gustarci un buon pranzo ad un prezzo ragionevole

    Detto ciò si sarebbe incamminato facendo in modo che gli altri lo seguissero.
     
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37 replies since 5/3/2015, 23:41   420 views
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