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Modifiche e inganni

Addestramento Inganno Mentale X Maggoth e modifiche al droide

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    Hangar del Tempio Jedi.
    Ewan stava posteggiando uno air-speeder da cargo nell'ala a loro dedicata, di rientro da un grosso giro d'affari. Grosso per lui, più che altro. Di fatto era andato a fare semplicemente l'acquisto di un droide serie R2, quindi un Astromeccanico, e per le sue tasche rientrava nel giro di affari di una certa entità. Non che l'avesse lasciato completamente al verde, ma...bè, vedersi strisciar via la bellezza di 3600 crediti in un colpo solo lasciava anche un Cavaliere Jedi a boccheggiare qualche istante.
    Ma ora lo aveva. Le potenzialità che già vagliava nel possedere un astromecca tutto suo sconfinavano nella sua fantasia. Non tanto perchè fosse suo; come ben si sapeva, ai Jedi non era permesso l'attaccamento alle cose; tanto meno agli oggetti. Però, ora, il vero vantaggio che Ewan andava considerando, era l'averne uno a sua completa disposizione. Dipendendo meno dai vari optional forniti dall'Ordine e, in caso di necessità, non avrebbe dovuto fare richiesta ufficiale, fornire un motivo per cui servisse il barattolo e, soprattutto, non incorrere nelle occhiatacce dubbiose di Kelos. Quell'Iktochi sembrava essere molto geloso dei suoi gingilli personali.
    In ogni caso, ormai quella era storia. Una volta parcheggiato il veicolo, il Cavaliere aprì il portello posteriore della stiva saltando giù dalla cabina di pilotaggio per andare a recuperare un carrello a propulsione per raccogliere in un colpo solo tutto il pacchetto acquistato: droide e modifiche; per un totale di una cassa e tre scatole.
    La meta prefissata: l'officina di Kelos dietro l'hangar. Lì avrebbe avuto il necessario e lo spazio adeguato per fare i suoi lavori. Gli servivano solo i suoi attrezzi e, per quanto ne sapeva, c'era solo un soggetto che poteva entrare nelle sue stanze.
    Ehi, C3 - P6, mi ricevi?
    Disse il giovane avvicinando il comlink, il bracciale che lo ospitava e conseguentemente tutto il braccio sinistro.
    OH! Cavaliere Flynn. Che piacere risentirla. Era da molto che non mi cercava. Spero che...
    Sì, sì, hai ragione C3 - P6. Sono sparito per un po' ma se mi aiuti, poi possiamo anche far due chiacchiere con calma mentre porto avanti un lavoro.
    Lo interruppe Ewan. Era vero, forse i due non si sentivano nemmeno da anni, ma il Jedi non aveva dimenticato quanto il droide potesse tergiversare a parole facendo perdere il filo dei pensieri di un senziente.
    Dovresti entrare nella mia stanza, nell'ala dei dormitori dei Cavalieri Jedi. Il codice della porta è 6589. Dirigiti in camera e, nell'armadio, troverai una cassetta con degli attrezzi. Portamela tutta. Lì ci dovrebbe essere anche il mio kit per i lavori meccanici. Grazie. Ah, sì. Mi trovo nelle officine adiacenti all'hangar del tempio.
    Concluse ricordandosi all'ultimo di dare la sua posizione.
    Certamente. Sarà fatto, Cavaliere. Mi dia il tempo di risalire al suo alloggio e sarò immediatamente da lei.
    Grazie mille, C3.
    E la conversazione venne chiusa mentre l'umano indugiò sulla cassa più grande. Ora doveva aprirla e spacchettare il suo personale regalino. Afferrò un chiave che stava sparsa su uno dei piani di lavoro e la infilò nella giunzione tra il coperchio e il resto della cassa, cercando di usarla come leva per far saltare la chiusura.
    Ci smanettò sopra per circa cinque minuti, forzando da più lati il perimetro fino a quando un sonoro "Crack" non annunciò il lavoro compiuto con successo.
    Eccolo lì. Lucente, proprio come dev'essere un nuovo oggetto appena uscito dalla sua confezione: il suo astromecca era lì, ancora avvolto nell'imballaggio per tutelarlo dagli urti durante il trasporto ma già si vedeva la lucente cromatura nera con i dettagli arancioni....
    Ora doveva solo tirarlo fuori da lì!
    Dopo averlo spacchettato e posizionato vicino al banco di lavoro dell'officina, Ewan mise sul ripiano gli equipaggiamenti che aveva preso al tempo stesso da installare al barattolo di latta. Verificò che fossero tutti in perfette condizioni e infine, non rimaneva altro da fare che attendere il protocollare C3 che portasse i suoi attrezzi da lavoro. Per ingannare l'attesa, il Jedi agguantò il manuale tecnico cominciando a sfogliarlo. A quanto pare gli astrodroidi potevano essere soggetti non solo a modifiche di tipo fisico e strutturale, bensì anche i loro processori interni potevano subire modifiche, il che era una cosa a dir poco fantastica. Ma come fare? Per quanto abile Ewan potesse essere con con computer e circuiti, non credeva di essere così abile da mettere mano in quel modo su un droide. E fu in quel momento che si ricordò della proposta che un certo Calamaro gli aveva fatto un giorno mentre erano a pranzo insieme.
    Altro sorriso a trentadue denti per l'umano, mentre per la seconda volta riportava il comlink alla bocca, digità il codice del PAdawan e...
    Maggoth? Qui Ewan, mi ricevi? Se non hai impegni, ti consiglio di passare dall'officina del Tempio...ho qualcosa che potrebbe interessarti particolarmente.
    Probabilmente il giovane apprendista avrebbe capito da solo di cosa si trattasse. Del resto ne avevano proprio parlato loro due. Doveva solo ricordarselo.

    Edited by Ewan Flynn - 14/6/2015, 13:43
     
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    Il Mon Cal si trovava nella biblioteca, immerso nella lettura di alcuni ololibri. Il "Trattato sulla riparazione dei tessuti cellulari" era messo in disparte, probabilmente già esaminato, mentre lo "Studio sulle meccaniche dei viaggi spaziali" era attivo ed in piena lettura da parte del Padawan, a cui ci vollero diversi secondi per rendersi conto che il comlink stava suonando. Interruppe lo studio del libro e rispose, cercando di celare il suo fastidio per essere stato interrotto. Non è che si spazientiva facilmente, anzi, ma gli piaceva rimanere tranquillo mentre studiava.

    Quì Maggoth.

    Maggoth? Qui Ewan, mi ricevi? Se non hai impegni, ti consiglio di passare dall'officina del Tempio...ho qualcosa che potrebbe interessarti particolarmente.

    Oh! Certo, d'accordo. Arrivo subito.


    Rimase un momento perplesso. Cosa potesse mai esserci che lo poteva interessare? Pose il libro già terminato mentre invece si portava appresso quello incompleto. Aveva chiesto il permesso di prenderlo in prestito per studiarlo, e Leny gli aveva dato il via libera. Sapeva che il giovane Padawan trattata i materiali dell'Archivio con il rispetto necessario.
    Stava depositando il libro nella sua stanza mentre ragionava, ancora incerto sul motivo della chiamata del Cavaliere, quando finalmente gli venne alla mente la chiacchierata di qualche tempo prima, riguardo l'acquisto di un certo droide. I suoi occhi si illuminarono.


    Oooh, questo potrebbe davvero essere interessante.

    Con determinazione rinnovata il Jedi si precipitò verso l'officina. Era uno dei suoi luoghi preferiti, insieme all'Archivio. Aveva sempre apprezzato l'ingegno insito nella creazione degli apparecchi tecnologici, ed aveva sempre desiderato approfondire la sua conoscenza in materia. E poi era un Mon Calamari, razza di rinomati ingegneri astronautici. Ce l'aveva nel sangue.
    Giunse infine a destinazione dove Ewan stava ammirando quello che era un esemplare notevole di astrodroide serie R2.


    Eccomi quì. Vedo che alla fine hai comprato il tuo giocattolino, eh?
     
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    Incredibile ma vero, nonostante la scarsa differenza tra una chiamata e l'altra, Maggoth era comunque riuscito a raggiungere il Cavaliere prima del protocollare C3 - P6. Chissà dove diavolo si era cacciato quell'ammasso di ferraglia.
    Ben arrivato. E già. Alla fine mi sono deciso e, nonostante la grossa spesa, alla fine mi son convinto e l'ho preso. Ero tentato dal prendere un modello superiore, ma la serie R8 costava 5000 crediti. Davvero oltre le mie tasche.
    Rispose mentre lasciava il manuale tecnico sul piano di lavoro. Probabilmente il Padawan non ci avrebbe fatto particolarmente caso, visto che non aveva mai conosciuto Ewan prima del suo ingresso nell'Ordine, ma il giovane umano aveva ripreso a parlare come quando girava col padre discutendo di forniture per il locale di famiglia. Pragmatico e molto attento alle spese e a ciò che poteva essere effettivamente un giusto investimento oppure solo un overbus che ti prendeva sotto.
    Ammetto che è la prima volta che ho davvero in mano un giocattolo del genere e, sinceramente, non saprei nemmeno da quale parte cominciare. Stavo infatti dando un'occhiata al manuale per vedere da che lato prenderlo...
    Cavaliere Flynn!
    Un voce ripassata da un sintetizzatore vocale raggiunse le orecchie dei due Jedi. A qualche metro di distanza, finalmente, C3 - P6 stava arrivando con una valigetta in mano.
    Ah, C3! Ben trovato anche a te. Ti eri perso nel ritrovare il mio alloggio?
    Chiese incuriosito. A dirla tutta il Cavaliere non aveva la più pallida idea di dove si trovasse il Mon Cal al momento della chiamata e in cosa fosse impegnato, ma era anche stato chiamato qualche minuto dopo rispetto al droide; eppure era arrivato prima.
    No, signore, è che pare ci sia un incontro al Senato con degli illustri ospiti. Il Maestro Paycell mi ha chiesto di poterlo accompagnare per svolgere i miei doveri di interprete. Sa sono stato programmato per conoscere 6 milioni di forme di comunicazione diverse...
    Come suo solito, il Protocollare aveva attaccato con il suo solito pippone inerente alla sua programmazione coinvolgendo anche Maggoth nel gruppo. Erano anni che Ewan lo "frequentava". Immaginate: anni che sentiva almeno una volta a incontro quella manfrina. Prese direttamente dal braccio meccanico del robot la valigetta con le chiavi idrauliche e gli attrezzi e la posò accanto al manuale con un sorriso che evidenziava il divertimento e la rassegnazione a quell'inevitabile supplizio. Del resto, lo aveva convocato lui.
    C3?
    Lo interruppe l'umano posandogli una mano sulla fredda spalla metallica.
    Ti ringrazio infinitamente per la tua disponibilità, amico mio, ma credo che il tuo dovere con il Maestro Paycell non possa aspettare oltre.
    Se la testa di latta del protocollare avesse potuto esprimere un'espressione, sarebbe stata molto simile a quella di chi si ricordava un impegno urgente.
    Oh, cielo! Avete perfettamente ragione. Devo assolutamente andare. E' stato bello rivederla, Cavaliere Flynn. Peccato i nostri incontri durino sempre così poco, ultimamente. E' meglio che mi avvii alle rampe per gli shuttle. Arrivederci.
    Poi si voltò verso Maggoth.
    Signorino. Spero che ci incontreremo di nuovo per fare meglio la nostra conoscenza.
    E finalmente se ne andò con il suo solito passettino un po' ondeggiante.

    Allora: veniamo a noi, Padawan.
    Esclamò con un sospiro facendo mente locale. Per cominciare, forse, era meglio dare un quadro generale a Onduil sul modello e le sue capacità. Acchiappò di nuovo il manuale avvicinandosi al ragazzo e sfogliandolo piuttosto rapidamente.
    Droide Serie R2 astromeccanico. Processore euristico di 2° Grado e mobilità con ruote, piedi magnetici e sistema fluttuante limitato...
    A dire il vero si rivelò una lista piuttosto lunga che si concluse con un:
    E a parte ho preso un comlink da integrare alla base della testa, il ricettore olfattivo da installare in cima alla calotta, magari dentro uno di questi sportelli qui sopra, e un rivestimento isolante. Si sa mai: metti anche solo che finisco su un pianeta come Kamino, vorrei evitare che mi vadano in corto 3600 crediti di astromecca!
     
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    Mentre Ewan rispondeva alla domanda del giovane, Maggoth cominciò ad esaminare la struttura esterna del droide. Era un modello che ormai possedeva una certa quantità di anni, ma nonostante questo era ancora uno degli astrodroidi meglio performanti della galassia. E ad un prezzo ragionevole.

    Si, decisamente un ottimo acquisto.

    Vennero interrotti da un droide protocollare che portava quella che sembrava una cassetta degli attrezzi. Lui ed il Cavaliere sembravano conoscersi a vicenda. E, come tutti i droidi protocollari, sembrava avere una parlantina davvero non indifferente.
    Sorrise nel notare come ewan sembrava quasi arrancare per limitare il droide nel suo incessante cianciare riguardo la sua immensa capacità linguistica.
    Fortunatamente il rammentare di certi impegni che il droide aveva assunto lo costrinsero a dileguarsi, ma non prima di dare un cenno di saluto al Mon Cal, che rispose con un sorriso cordiale.


    Alla prossima, C3.

    Ridiede immediatamente la sua attenzione al nuovo piccolo amico. I droidi protocollari, anche se di alto livello, non erano mai stati i suoi preferiti. Al contrario gli astrodroidi e i droidi medici erano assolutamente la sua passione, perchè possedevano dei processori euristici di 2° e 1° grado, e ciò li rendeva incredibilmente performanti, e capaci di sviluppare delle personalità singolari. Una vita artificiale.
    Lasciò che Ewan terminasse la sua descrizione delle capacità basi del droide, anche se le conosceva già. Essendo il modello più diffuso nella galassia era anche quello più studiato nei vari libri e manuali, quindi ci voleva poco a conoscerne le caratteristiche.
    L'umano passò poi a parlare delle modifiche che aveva comprato, e anche se si aspettava cose come il comlink integrato o il rivestimento isolante, non si aspettava di certo il recettore olfattivo. Non era molto utilizzato, perchè gli altri sensori di norma sopperivano alla maggior parte dei bisogni... ma, d'altro canto, i Jedi affrontano quotidianamente minacce bizzarre, quindi non era una mossa stupida.


    Si infatti, il rivestimento isolante è essenziale. E se te lo dice un Mon Calamari allora dev'essere così. Comunque, passiamo alle cose serie.

    Il Padawan si avvicinò alla cassetta degli attrezzi, per aprirla e valutarne il contenuto. Sembrava soddisfatto, quindi spostò la sua attenzione sulle scatole dove si trovavano le modifiche. C'erano due scatole più piccole che contenevano il comlink integrato e il recettore olfattivo, ed una un pò più grande dove si trovavano tutti i componenti del rivestimento. Cominciò prima con l'aprire quelle piccole.

    Conviene partire dal recettore olfattivo, perchè mentre il comlink integrato può più o meno essere inserito ovunque, il recettore dev'essere inserito in una doppia posizione. Il processore dei dati va inserito insieme agli altri nel centro sensori mentre il recettore stesso va inserito con uno sbocco all'esterno. Quello sportello sulla testa va bene, almeno non dovremo isolare anche questo pezzo, basteranno le guarnizioni. Il rivestimento possiamo farlo in contemporanea, ma andrà inserito per ultimo. Quindi, primo passo... si smonta la copertura. Te intanto puoi cominciare a riempire la vasca d'immersione con la soluzione che sta all'interno della scatola. Se è concentrata allora potrebbe aver bisogno di essere un pò diluita con l'acqua... dovrebbero esserci delle istruzioni. Io nel frattempo comincio a spogliare questo povero sventurato.

    Prese dalla cassetta degli attrezzi cacciaviti, tenaglie e tutto il resto necessario all'operazione. Smontarlo non avrebbe dovuto richiedere molto tempo, una ventina di minuti al massimo. Il resto dell'operazione invece avrebbe richiesto decisamente di più.

    ...

    Con un piccolo tonfo metallico anche l'ultimo pezzo era stato tolto e pronto per essere immerso. Maggoth si alzò per sgranchirsi un momento mentre prendeva il recettore olfattivo, esaminandolo.


    Ad occhio e croce ci vorranno un paio d'ore a pezzo. E una volta asciugato il rivestimento ci vorrà un'altra ora per rimontarlo ed aggiungere le guarnizioni. Oh bè, tanto vale cominciare, sennò quì non finiremo più. E non tenerli troppo tempo immersi i pezzi sennò ci metteranno il triplo del tempo.

    Detto ciò si mise al lavoro, cominciando a somntare alcuni pezzi dei circuiti per permettere l'inserimento del recettore. Era eccitato al pensiero di star lì a modificare quel droide. Oltre a prove quà e là e alla creazione della sua spada non aveva ancora operato su qualcosa di così grande.
     
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    In quelle poche occasioni in cui il Cavaliere aveva avuto a che fare con il Mon Cal, aveva capito che il ragazzo coltivava una certa passione per le tecnologie che popolavano la Galassia. Quello che non si aspettava, però, era l'entusiasmo con il quale Maggoth portava avanti questo suo interesse trasformandosi, nel momento in cui Ewan gli diede a sottintendere carta bianca, da Padawan dedito allo studio a capo officina e supervisore dei lavori.
    Nel giro di pochi attimi aveva fatto il punto della situazione controllando gli strumenti a disposizione e cominciando subito a dare direttive suddividendo la scaletta dei compiti.

    Conviene partire dal recettore olfattivo, perchè mentre il comlink integrato può più o meno essere inserito ovunque, il recettore dev'essere inserito in una doppia posizione... [...]


    Piuttosto sorpreso e compiaciuto, Ewan muoveva in maniera quasi meccanica la testa in segno positivo liberandosi dal mantello Jedi che, sicuramente in quel momento, non era di alcuna utilità; e poi, diciamocelo, si era stufato di cambiare continuamente ogni cosa dei vestiti mandandola nell'inceneritore perchè a fine giornata stavano insieme con lo sputo di Gungan.
    E sia. Allora io mi occupo della vasca di riempimento e comincio con i primi pezzi che stacchi.
    Confermò spacchettando il kit d'isolamento. Come il Mon Calamari aveva dedotto, dentro vi era un composto concentrato da diluire con semplice acqua e mescolare bene per amalgamarne al meglio la soluzione. PEr fortuna erano nell'officina del Tempio e quindi, macchinari simili, c'erano.
    Mentre riempiva la vasca e con l'ausilio di quella che aveva tutta l'aria di una frusta gigante impastava il composto, il Cavaliere osservava il PAdawan alle prese con la copertura del droide. PEr fortuna non lo aveva ancora nè acceso nè altro. Almeno, al momento dell'attivazione, non si sarebbe trovato scombinato o che altro. Insomma, probabilmente meno rischi di bipolarismo della personalità per lui. E visto l'entusiasmo con cui il giovanotto sembrava essere ben spronato a smantellare l'astromecca, Ewan era tentato di farlo sgobbare ancora un pochino per registrare nuovamente le capacità cibernetiche del droide e migliorarne la resa a livello di calcolo ed elaborazione dati. Insomma: migliorarne le caratteristiche base.

    [***]

    Gran parte dei pezzi erano già in fase d' asciugatura mentre Ewan stava terminando con le gambe. A differenza delle altre componenti esterne, quelle non potevano essere effettivamente immersi in quel modo a causa dei razzetti che fungevano da sistema fluttuante limitato. Quindi aveva raccolto in un piccolo serbatoio la soluzione dalla vasca, collegato al compressore e via; con una maschera protettiva in volto trovata lì in giro, stava dando la seconda, se non la terza mano di isolante alle gambe. Dopo avrebbe cominciato a installarci le guarnizioni su ogni sportello presente, soprattutto sulla calotta del droide, che in quel momento era rimasto giusto con il telaio a sostegno dei circuiti con cui Maggoth stava bellamente smanettando.
    Sai cosa pensavo? Già che siamo in ballo, appena avremmo finito con le modifiche fisiche, pensavo di dare una riprogrammata alla sua formattazione di fabbrica. Sai, magari lo attacchiamo ad un computer qui in officina, uno di quelli da lavoro, e vediamo cosa si riesce a fare. Se la cosa ti diverte. Più che altro ti vedo bello carico con quegli attrezzi.
    Effettivamente il Padawan, se fosse stato alto come uno Jawa, poteva farsi passare per un droide astromeccanico, visto il numero di utensili con cui stava lavorando e di cui si era circondato la postazione.
    Come procede l'installazione dei primi gadget?
     
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    Quando Ewan era sopraggiunto il Padawan aveva appena terminato di riposizionare al loro posto alcuni dei circuiti e dei cavi, e si stava accingendo a prendere il comlink integrato per osservarlo attentamente. A seconda della casa di produzione i vari comlink aveva attacchi diversi e quindi era necessario trovare il giusto aggancio per ogni comlink. Era un concetto che non aveva mai sopportato, perchè diavolo non fare un attacco universale e basta? La risposta la sapeva, ma riguardava il guadagno di crediti basato sulla necessità del compratore, e la cosa non gli piaceva.
    Alzò lo sguardo per osservare il Cavaliere.


    Bè, non ci vedo nessun problema. E' un procedimento abbastanza veloce, basta aggiornare i software. Per nostra fortuna quì al tempio ce li forniscono gratis, tuttavia non potremo aumentare di molto le caratteristiche base, i processori son quel che sono. Cosa avevi in mente per le migliorie? In ogni caso ho terminato con il sensore e ora comincio ad inserire il comlink...non appena trovo l'attacco o un adattatore. A saperlo prima ti facevo comprare quello del Conglomerato Comunicazioni Bothawuii... è il più facile da inserire. Ma non fa niente, va bene uguale. E comunque si, mi è sempre piaciuta la meccaninca, come la medicina. Alla fine non c'è molta differenza tra cavi elettrici ed arterie, tra sangue ed elettricintà e tra un processore ed un cervello. E' sempre una sorta di vita, solo sotto una diversa forma fisica.

    Si alzò per dirigersi verso uno dei tanti raccoglitori di componenti elettrici dell'officina in cerca dell'adattatore necessario.

    Sai che oggi o domani sarei comunque venuto a cercarti? Mi serviva il tuo aiuto per un addestramento, se per te andava bene.

    Prese uno scatolone pieno di decine e decine di adattatori, cercando quello giusto.


    Questo no... no... decisamente no... Ah, eccol-ah no, questo è dei duros. Comunque, nella mia ultima missione ho avuto difficoltà di carattere sociale. Non sono riuscito perfettamente a convincere una persona e per poco l'intera missione non saltava. Dato che sono alquanto carente in materia di dialettica e so che esistono i trucchetti mentali proprio per sopperire a questo problema mi chiedevo se tu potessi aiutarmi. Avrei chiesto a Dalen perchè mi sembra più il suo campo ma è fuori per una missione. Ah, eccolo il dannato.


    Tirò dalla scatola un piccolissimo spinotto che, agli occhi di un "eretico" poteva sembrare uguale a tutti gli altri, ma in realtà doveva essere completamente diverso. Tornò alal sua postazione mentre collegava il comlink con l'adattatore e si accingeva a saldarlo.

    Pensi di potermi dare una mano se non ti è problematico?
     
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    Oh, ma davvero? Molto bene!
    Esclamò Ewan terminando con l'ultima gamba del droide e posandola, servendosi della telecinesi, insieme agli altri pezzi in fase di asciugatura.
    Mi metto subito al computer per tirar fuori i pacchetti software per il modello R2, allora.
    Disse, liberandosi della maschera protettiva e lasciando sul banco di lavoro il pressurizzatore con la soluzione isolante.
    Per fortuna non dovette allontanarsi troppo. Due postazioni più in là c'era un terminale a disposizioni di chi non aveva con sè un computer portatile. Certo, a tempo debito avrebbero dovuto spostare il droide per far arrivare bene il cavo, ma per ora andava bene così. Tanto il Mon Cal doveva finire di trovare un adattatore che lo stava facendo dannare un pochino.
    Ad averlo saputo prima magari lo specificavo al venditore. Scioccamente avevo dato per scontato che chiedendo un modello specifico di droide e le modifiche per quest'ultimo, mi desse i componenti adeguati agli attacchi dei circuiti interni. Spero per lui che sia stata solo una svista o la prossima volta che ci vado vedrò di non fargliela passare del tutto liscia.
    No, non lo avrebbe minacciato con una spada laser. Quello non era da Jedi. Ma fargli presente che un Cavaliere Jedi aveva la possibilità di fargli passare un intero mese sotto il microscopio dei controlli da parte delle forze dell'ordine della Repubblica...bè..lui era un Jedi e doveva combattere le ingiustizie. Se quel commerciante evadeva le tasse o imbrogliava i suoi clienti, doveva rispondere delle sue azioni. Ecco. Ma a parte queste quisquiglie...
    Ma dai? Bè, allora non è un caso che io abbia comprato proprio in questo periodo il nostro nuovo paziente.
    Scherzò il Cavaliere mentre scaricava dal database del Tempio il pacchetto da aprire e installare nel droide. Probabilmente avrebbe comunque controllato che alcune stringhe del programma fossero corrette, prima di trovarsi un droide impazzito a bordo di una nave al momento del bisogno.
    Quindi sei interessato al vecchio trucco Jedi della manipolazione mentale. Bene, bene. Sì, comprendo quel che intendi. Anch'io ricorsi all'apprendimento di quell'utilizzo della Forza per gli stessi motivi, più o meno. Lo appresi proprio insieme a Dalen, ora che mi ci fai pensare. Ma lui è sempre stato abile di natura con l'utilizzo delle parole. Mentre io...bè, ho sempre preferito stare in prima linea insieme alle truppe, diciamo. Comunque, sì, appena abbiamo finito qui, se avrai ancora la giusta lucidità mentale, ti posso insegnare come ovviare ai tuoi problemi diplomatici con chi si fa più testardo del solito.
    Concluse allegro mentre il terminale informava l'utente che il primo procedimento di estrazione dei file era terminato. Maggoth aveva finalmente trovato il suo adattatore e si era rimesso subito al lavoro a saldare gli attacchi. Mancava solo un cavo con lo spinotto giusto da attaccare al piccolo R2, che Ewan sperava di trasformare quasi in un R3, e infine installare le guarnizioni negli sportelli mobili delle placche dell'astromecca nel caso si fossero finalmente asciugati. Poi, mentre il duo accoppiava il droide con il computer avviando il download, magari avrebbero trovato il tempo di inserire l'addestramento del Padawan nel bel mezzo del processo.
    Comunque, per la riprogrammazione...ammetto che sono un po' indeciso, ma credo che migliorerò le sue capacità di calcolo per quanto riguarda le mansioni in pilotare, caricherò nelle sue memorie alcuni archivi del database sulle nozioni scientifiche come matematica, fisica, chimica e cose così. Potrebbe essermi utile per analizzare qualcosa con i suoi sensori quando sono in giro. Poi, aggiungendo qualche pezzo qua e là potrei renderlo più silenzioso nei movimenti e più abile nell'interfacciarsi con i computer e nelle abilità meccaniche aggiungendo qualche utensile...
    Ho messo il miglioramento di abilità fisiche come la furtività e la meccanica come se bisognasse cambiare qualche pezzo delle ruote o delle sue appendici, ma in realtà, come da regolamento, miglioro il tutto nei circuiti. Era solo per una questione on-GDR.
     
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    Il Mon Cal sorrise all'accenno di Ewan riguardo il povero rivenditore.

    No no, non credo fosse stata colpa sua, sono tutti molto simili e probabilmente non ci ha fatto caso. Pensa che a volte i rivenditori principali si trovano costretti a vendere nei pacchetti offerta dei pezzi non compatibili, solo per poter poi far fare qualche soldo in più alle case produttrici con la vendita degli adattatori necessari. Se ne inventano di tutti i tipi, ma di solito non è colpa dei fornitori finali. O perlomeno non del commesso.

    Prese la pistola saldatrice e cominciò, con dovuta cautela, a saldare i componenti del comlink nella sezione più vicina al nucleo di comunicazione del piccolo droide.

    Comunque si, mi faresti un grosso favore. E penso che avrò tranquillamente tutta la lucidità mentale necessaria, questo tipo di attività mentali mi vanno particolarmente a genio, potrei portarle avanti per giorni senza stancarmi mai. Quindi, considerati impegnato per uan sessione di addestramento!


    Una volta terminato il lavoro di saldatura il Padawan avvicinò il droide, ancora semi-smontato, al terminale, e lo collegò. Si avvicinò poi allo schermo per verificare che i programmi fossero tutti giusti, ma sembrava che non avesse da preoccuparsi. Ewan aveva fatto bene il suo lavoro.

    Si, sono tutte quante cose fattibili. Unica cosa è che anche per i movimenti e le parti più fisiche delle modifiche dovrò comunque fare piccole modifiche ai programmi perchè con i nuovi pezzi devo cambiare la calibrazione. Ma nulla di complicato, non ci metterò più tempo del normale. E ora....andiamo con l'upload!


    Premette il pulsante per l'avvio, e il programma cominciò a mostrare subito la barra di caricamento che andava lentamente caricandosi.


    A che punto sei con la guarnizione? Fatto tutti i pezzi?
     
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    Mentre i dati venivano recuperati dal Database, Ewan si prese un attimo di relax facendo il punto mentale della situazione:
    I pezzi stanno asciugando, il computer sta facendo il suo e...
    Lanciò un'occhiata a Maggoth: Lui sta finendo di saldare il comlink. Che altro manca alla fine? LE guarnizioni agli sportelli e...
    E si riprese il discorso sul commesso mentre il Cavaliere si alzò dalla sua postazione diretto al banco dove la struttura esterna del suo nuovo R2 stava asciugando insieme alle guarnizioni che, nel dubbio, il giovane aveva deciso di intingere; giusto per essere assoluti.
    Tsè..leggi del mercato. Una volta avevo a che fare con quella roba. Se le inventano tutte e tutti pur di strapparti qualcosa in più. E ti dirò, sarò anche un Jedi, ma ho sempre trovato seccante dover combattere in questo modo anche nelle trattative. E' anche per questo che spesso mi vien da pensare che usare la Forza per soggiogare una mente debole mi interessò molto, al tempo. Prima cominci con i buoni propositi, quando poi vedi che vogliono fregarti metti fine ai giochi con un "semplice gesto".
    E anche qui l'ideologia Jedi andava un po' per conto proprio con Ewan. Ma di fatto non era una persona con una malvagità intrinseca, o forse sì. Principalmente, però, era solo stanco di dover recitare ogni volta certi teatrini. Anche negli affari, suo padre lo rimproverava continuamente per la scarsa pazienza che aveva per certe cose, soprattutto con i fornitori. No, non era mai stato un abile commerciante. I giri di parole li sprecava solo per cose che riteneva davvero importanti. Per tutto il resto...c'era la Forza.
    Va bene. Non c'è problema per me addestrarti. Così vedrò quanto sei migliorato dall'ultima volta che ti ho avuto sotto le mie grinfie in quel viaggio per Ilum.
    Disse divertito, mentre andava a controllare i pezzi. Erano asciutti, finalmente. Così cominciò a incastrare le varie guarnizioni negli sportelli appositi, così da evitarne infiltrazioni in caso di pioggia torrenziale o, addirittura, immersione. Sperava di non dover fare troppi giri sott'acqua.

    Diversi minuti dopo, ecco che infilava l'ultimo pezzo isolante: un anellino, intorno a quella specie di monocolo che il droide aveva sulla cupola. Doveva essere un obbiettivo da cui vedeva e inviava immagini olografiche.
    Finito, sì. Bisogna solo riattaccare il tutto prima che si svegli nudo. A te manca qualcosa o hai finito?
    Domandò osservando prima il droide con tutti i suoi circuiti esposti, e poi MAggoth.
    Dovremmo trovargli un nome, sai? Io stavo pensando a qualcosa di semplice, rapido e banale. "B." Di Black. Che ne dici?
     
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    Tutta l'operazione sembrò andare liscia. Il comlink era stato inserito, i sensori anche e la guarnizione isolante era stata trattata e doveva solo essere installata. Inoltre tutti i programmi inseriti sembravano essere a posto, unica eccezione furono un paio di modifiche ai programmi di movimento e sensoriali per calibrarli in base ai nuovi pezzi, ma nulla di complicato.
    Mentre Ewan montava gli ultimi pezzi il Padawan aveva avviato un programma di analisi interna per fare un rapido controllo della situazione, ma sembrava tutto a posto. Il lavor oera effettivamente stato completato, o perlomeno sembrava. Come ogni meccanico ed informatico, Maggoth sapeva che non si poteva essere sicuri dell'operato fino a quando non veniva acceso il macchinario.
    Prese i pezzi isolanti che per primi andavano inseriti, quelli che avrebbero sorretto la corazza esterna fungendo da una specie di esoscheletro. Era un lavoro veloce, molto più veloce di tutto il resto, neanche un cinque minuti. Era talmente semplice che nel frattempo poteva anche parlare ed ascoltare Ewan senza crearsi la minima distrazione.

    Mmmm... B. Si, come nomignolo può andare, però alle volte anche un nome completo può andare. Per l'appunto, chiamalo Black ma per familiarità tu lo chiamerai B. In questo modo si instaurerà una sorta di rapporto privilegiato già solo per il fatto che tu lo chiami con un nome solo tuo. Il processore euristico tiene conto anche di queste cose, con il tempo. Tuttavia rammenta che possiede anche un nome di fabbrica che non può essere in alcun modo rimosso. Nel suo caso è sicuramente R2 qualcosa. Dovrebbe star scritto sulla planimetria, dovrebbe essere disponibile sul pc. In ogni caso si, B o Black.... o addirittura Blackie vanno benissimo direi.

    Gli ci vollero effettivamente quattro minuti circa per completare il lavoro e finire di montare tutti i pezzi. Si alzò soddisfatto, un pò sporco di grasso e con qualche piccola bruciatura quà e là sui vestiti dovuta alal saldatura.

    Io ho finito, bisogna solo accenderlo. A quel punto avvierà una breve diagnostica interno, roba di pochi secondi, dopo dichè dovrai parlargli per presentarti. Ha già i tuoi dati come suo proprietario, quindi su questo non ci sono problemi. Lascio a te l'onore.
     
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    I lavori vennero ultimati con rapidità. Ewan finiva di fissare la copertura, Maggoth terminava l'upgrade dal computer e ricalibrava alcuni valori e i registri dei sistemi per adattarli ai nuovi componenti aggiunti e il più era fatto. Dopo una rapida consultazione il Cavaliere richiamò rapidamente alcuni dati del droide dai suoi file system e lì vi trovò il numero di serie del droide e l'immatricolazione: R2 - B1. Eccolo lì il nome che avrebbe dato al suo droide. B1.
    Sì...lo chiamerò B1. Tutto torna. E' il suo "secondo nome", è l'iniziale di Black ed è il primo astrodroide che mi compro.
    Commentò con un personale giro logico a dir poco tutto suo.
    Chiuse i processi con il computer e scollegò il piccoletto. Ora, come aveva suggerito il Padawan, era giunto il momento di attivare il barattolo tecnologico e portare a termine il fantomatico "imprinting" con il suo padrone.
    All'attivazione, ci fu un attimo in cui nulla parve muoversi. Poi iniziarono le luci. Le batterie cominciavano a fornire energia a tutti i circuiti attivando i sistemi e il processore euristico. Ci fu qualche suono in codice binario, come il "bip" di una scheda madre del computer al momento dell'accensione. La calotta del droide cominciò a vorticare prima due giri verso destra, poi un giro verso sinistra seguito ancora da qualche altro suono prima di un trillo. Tutto si fermò e Ewan osservava un po' perplesso il suo nuovo amichetto robotico. Qualcosa non andava? No. Tutto regolare. Semplicemente R2 - B1 stava traendo le somme cercando di capire cosa stesse succedendo dentro di lui e intorno a lui, prima di cominciare a mettere a fuoco il Jedi che aveva di fronte. Un piccolo guizzo dell'obbiettivo che aveva davanti fece capire che tutto pareva andare nel modo giusto. Ci fu un altro fischio, sommesso e dall'intonazione un po' dubbiosa. Una domanda, forse? Ewan non aveva prestato abbastanza attenzione per cercare di decifrarne il messaggio in sè. Così agì d'istinto facendo l'unica cosa sensata che si poteva fare in quel momento.
    Benvenuto tra noi, amico. Io mi chiamo Ewan Flynn e sono il tuo proprietario. Tu dovresti essere R2 - B1, giusto?
    Ci fu ancora un attimo di esitazione da parte dell'astromecca. Forse stava ricercando i dati di Ewan nelle proprie memorie e quando li trovò fece un fischio apparentemente affermativo, seguito da una specie di ondeggiamento che forse doveva essere una specie di inchino.
    Molto bene. E ora passiamo oltre. Lui è Maggoth Onduil, l' Apprendista Jedi che ha mi ha aiutato a potenziare alcuni tuoi aspetti. Col tempo avrai modo di fare il punto della situazione nei tuoi sistemi.
    Ancora una volta il droide trillò una risposta dal tono rispettoso verso il Mon Cal. Forse non sarebbe stato così difficile imparare a capire i suoi messaggi "criptati".
    Bene. ORa che abbiamo fatto le dovute presentazioni: MAggoth, tocca a te sgobbare come un Pit - Dum. Prendi con te B1 e vai alla sala di meditazione AF - 264. Io ti raggiungerò a breve. Devo prima recuperare una persona che ti aiuterà nel tuo addestramento.
    E così dicendo diede una pacca al amichevole sul droide.
    Fai quel che ti dice. Lui è una persona fidata.
    Disse Ewan, prima di allontanarsi dopo aver recuperato la valigetta del kit meccanico.
     
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    Il droide si attivò con una lunga serie di movimenti, luci e rumori che per Maggoth furono affascinanti, anche se non inaspettati. Tuttavia, era come assistere al parto di una creatura vivente, il sopraggiungere della coscienza nel processore come l'apertura dei polmoni e delle branchie di un piccolo Calamari. Solo che invece dell'urlo del nascituro, ci fù un singolo bip. B1 era "nato".
    Chinando il capo per salutarlo, Maggoth si ritrovò a fare la conoscenza con quella piccola "pattumiera metallica".


    Salve, R2-B1, io sono Maggoth Onduil. Spero di aver fatto un buon lavoro con te e di averti aiutato a dovere.

    Sorrise ancora guardando come il piccolo droide reagiva alle disposizioni del suo nuovo "padrone". Era affascinante, ma si costrinse a ridare attenzione ad Ewan. A quanto sembrava toccava a lui.


    Va bene, allora ci vediamo laggiù. Vieni B1, ti faccio fare un piccolo giro del Tempio.


    Il Mon Cal si avviò fino ad uno dei turbo ascensori che portava nelle altre sezioni, in attesa che anche il droide lo seguisse.


    Quello dove siamo ora è l'hangar del Tempio. Fra poco passeremo per alcuni dei corridoi fino ad arrivare nelle sale di meditazione. Sono tutte insonorizzate, ma comunque cerca di non far rumore laggiù, sai, per rispetto di chi medita.


    Il droide fece qualche piccolo suono che dava l'impressione di essere di assenso. Percorsero i vari corridoi fino ad arrivare nelle sale di meditazione. Ogni stanza era piccola e abbastanza spoglia, ma ognuna disponeva di una finestra verso l'esterno o l'interno del Tempio, che poteva essere lasciata aperta o fatta diventare opaca. In questo modo se si cercava completa isolazione la si poteva avere, altrimenti era possibile avere anche una bella visuale con l'eventualità di attivare anche i simulatori sonori.
    Le porte esterne segnalavan ose le stanze erano occupate o no, quindi si poteva facilmente trovare una stanza vuota. Tuttavia, spesso gli occupanti usavano sempre la stessa stanza per questioni di familiarità, quindi difficilmente si rischiava di trovare la "propria" stanza occupata.
    Infatti Maggoth trovò la sala AF-264 libera, e si sedette all'interno, in attesa dell'arrivo di Ewan e dell'altra persona che a quanto sembrava era necessaria per l'addestramento.
     
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    Passarono diversi minuti prima che Ewan fece la sua apparizione nella sala designata per l'addestramento con la sua "guardia del corpo." Ma facciamo qualche passo indietro.

    Ala Ovest del tempio, non molto lontano dagli hangar, qualche piano più in basso, c'erano le sale addestramento degli Youngling; ed era lì che Ewan stava andando: a recuperare una bambina di sua conoscenza. Era passato prima dai suoi appartamenti, nell'ala dei Cavalieri, per posare la cassetta degli attrezzi e fare una rapida ricerca su dove poteva essere in quel momento la piccola Seely Cinn.
    Sala addestramento PZ - 404. Addestramento nel combattimento corpo a corpo.
    Dopo alcuni corridoi e due turbo ascensori, ecco che il Jedi stava percorrendo il corridoio giusto del Tempio, entrando di soppiatto nella sala PZ - 404 dove, una piccola Twi' Lek dalla pelle azzurro accesa, quasi elettrico, stava finendo di malmenare un ragazzino che la superava di una spanna. Vide gli ultimi colpi, perchè per recuperare il giovane aveva afferrato uno dei Lekku della piccola che cacciò un urlo sofferente e, in risposta, gli aveva assestato d'istinto un palmo nel plesso solare che lo piegò in due. Stava per dargli il colpo di grazia, quando l'umano decise di intervenire con tono deciso e a voce alta.
    Chiedo perdono per il disturbo, maestro Jedi.
    Disse il giovane rivolto ad un Nautolan che stava seguendo la sessione e che con un gesto della mano separò i due allievi.
    Sì, Cavaliere?
    I due, era evidente, non si conoscevano. Anche se appartenenti allo stesso Ordine, non tutti i JEdi si conoscevano tra loro. Del resto erano cinquemila o più membri...difficile ricordarsi tutti i nomi se non ci si aveva mai avuto a che fare di persona.
    Devo chiedervi in prestito la giovane Seely Cinn, se non è un problema.
    LA piccola fece andare gli occhi desiderosi da Ewan al maestro che li stava addestrando in quel momento, cercando di trattenere l'emozione e la felicità di rivedere il "suo" maestro personale. Con un cenno del capo, il Nautolan acconsentì dando l'ok alla Twi'Lek che stava già partendo in quarta quando si fermò dopo due passi, tornò indietro e aiuto il compagno battuto a rialzarsi. Salutò tutti con un inchino e anticipò Ewan fuori dalla porta.
    Vi ringrazio, maestro. Spero di non avervi disturbato troppo. A breve, comunque, ve la riporterò.
    Nessun disturbo, giovane Cavaliere. Come hai potuto vedere, la piccola Seely aveva terminato la sua sessione. Più tardi gli Youngling dovrebbero andare in una delle classi adiacenti agli archivi per i loro studi.
    Molto bene. Ve la ricondurrò lì, allora.
    Salutò con un profondo inchino e uscì anche lui dalla sala PZ - 404.
    Maestro Ewan! Che sorpresa. E' tanto che non ci vediamo...
    Già...davvero molto tempo...
    La guardò, sorridendole dolcemente e posandole una mano sulla testa per darle una carezza. Quando l'aveva presa in custodia era solo una bambina. Ora aveva guadagnato almeno 3 o 4 anni e una quindicina di centimetri tutti. Ma per Ewan era ancora quella bambina che Soneha gli aveva affidato scommettendo su di lui, un giovane Padawan che aveva fatto il suo ingresso nel Ordine dei Jedi da appena qualche mese.
    Ed eccoli lì. Dopo aver fatto tutta la strada ad aggiornarsi, e non erano nemmeno arrivati al 25%, la coppia giunse davanti alla camera in cui Maggoth e B1 li stavano aspettando. Premette il pulsante nel pannello laterale e con un sibilo la porta si aprì verso l'alto.
    Ben ritrovato, Padawan.
    Avrebbe detto allegramente il Cavaliere, se il Mon Cal non fosse stato in meditazione, facendo il suo ingresso seguito dalla piccola Twi'Lek.
    B1. Vedo che sei ancora operativo. Buon segno.
    Fece un cenno al droide che ricambiò con un paio di bip e girando la cupola.
    Maggoth Onduil, lei è Seely Cinn. Una Youngling di cui mi sono preso cura tempo fa. Seely, lui è Maggoth Onduil. Un Padawan a cui ogni tanto rifilo qualche sporco lavoro da Jedi.
     
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    Nell'attesa Maggoth ne approfittà per rilassarsi un poco e meditare. Dopotutto il luogo era adatto, e la presenza di B1 non gli dava problemi. Anzi, era anche curioso al riguardo.
    Lasciando la porta aperta, in modo tale da capire quando Ewan sarebbe arrivato. Si sedette a gambe incrociate, rivolgendosi brevemente al droide.


    B1, se non ti dispiace per ora vorrei mantenessi il silenzio per un poco, fino a quando non giungerà Ewan.

    Il piccolo "Black" rispose con un breve movimento della testa ed un flebile "beep", come per confermare che avrebbe fatto silenzio. Il Jedi chiuse gli occhi, entrando in meditazione.
    Questo esercizio di meditazione era principalmente indirizzato all'osservazione. Di norma in quella stanza tali allenamenti erano di carattere introspettivo: guardare dentro se stessi.
    Questa volta però il Mon Cal era più interessato al suo piccolo amico, e anche se ne conosceva ogni singola parte, avendolo adattato e modificato lui stesso poco prima, non lo aveva mai osservato con la Forza. In realtà non aveva mai osservato a fondo nessun droide con la Forza. Voleva assolutamente vedere i collegamenti tra la materia apparentemente inerte ma "viva" di un robot e ciò che componeva e collegava tutti gli essere viventi e non: la Forza.
    Durante quei pochi minuti di studio non ebbe modo di approfondire molto la sua conoscenza, eppure notò come il flusso attraversava in maniera completamente diverso il droide rispetto alle normali persone. Come era ovvio, la "presa" che la Forza aveva con la materia inerte era apparentemente più debole rispetto al normale: non si poteva ingannare un processore euristico come lo si poteva fare con un cervello organico, eppure per la maggior parte i collegamenti tra midichlorians e materia si mantenevano. Non si poteva "ingannare" un droide, ma lo si poteva "stordire" con elettricità e ioni. Erano differenti dagli esseri viventi, ma non così tanto.
    Dovette interrompere la sua meditazione quando la sua sfera sensoriale lo avvertì dell'arrivo di due figure. Una era Ewan, ben riconoscibile, mentre l'altra era una presenza nettamente più esile, piccola di statura.
    Aprì gli occhi e si alzò proprio mentre i due entrarono. La seconda presenza era una youngling di nome Seely Cinn. Ricordi del suo periodo di apprendistato sfilavano di fronte al giovane Jedi, ma li scansò con uno sferzata mentale: non c'era tempo per il viale dei ricordi.
    Si chinò leggermente per salutare la piccola "Jedi".


    Salve Seely, come detto dal Cavaliere Flynn io sono Maggoth Onduil. Piacere di conoscerti.

    Il Padawan non sapeva perchè Ewan si era portato appresso la bambina per quell'addestramento, ma c'era sicuramente un valido motivo. Attese, curioso.
     
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    Seely salutò il Mon Cal con un rispettoso inchino. Anche se era un PAdawan e non proprio un Cavaliere, Maggoth era comunque un grado più alto di lei. Ma questo non la fermò dall'osservarlo incuriosita nel momento in cui lo avvertì distante da loro. Era stato un attimo, ma per lei era stato sufficiente. Non pareva dare particolari segni, oltre al fatto che stava ancora squadrando Maggoth con una certa insistenza, ma presto il giovane apprendista avrebbe scoperto sia perchè Seely fosse lì con loro, sia la sua incredibile sensibilità.
    Vennero fatte le presentazioni anche con il droide, per evitare che si sentisse tagliato fuori anche lui, poverino. Era la sua prima ora di vita, dopotutto.
    Bene, vediamo di dare un paio di spiegazioni.
    Cominciò Ewan mentre Seely smetteva di studiarsi il Mon Calamari, o così parve fare, per prestare attenzione al Jedi più anziano.
    Seely, il Padawan Onduil deve esercitarsi in un trucco mentale Jedi e tu dovrai essere la sua controparte. Nulla di preoccupante o pericoloso. Maggoth, tu dovrai riuscire a ingannare attraverso la Forza la piccola Seely. Io vi studierò vegliando sul vostro operato.
    A quel punto indicò un pouf posizionato di fronte a quello in cui si era alzato da poco il Mon Calamari e dove la piccola Twi' Lek prese posto. Con un gesto della mano il Cavaliere manipolò i comandi della porta facendola chiudere e isolandoli così dal corridoio.
    Ora rilassatevi entrambi. Seely, non aver timore. Non ti verrà fatto alcun male. Maggoth, tu invece devi concentrarti di più e percepire tutto ciò che c'è in questa stanza. Senti le presenze che sono qui, distinguile e studia quella di Seely. Io ti seguirò.
    A differenza degli altri due, Ewan si sedette per terra, vicino alla finestra incrociando le gambe. Trasse un profondo sospiro e rilassò i muscoli, distese la mente ed espanse le sue percezioni. Vedeva chiaramente Maggoth nella Forza...ne sentiva i pensieri riuscendo a identificarli senza grossi problemi nonostante non fosse un umano. Seely era poco lontana e molto diversa da loro. Era sì calma, ma la sua percezione della Forza era particolare. Mentre loro cercavano la pace distendendo i muscoli e liberando la mente, lei la trovava attraverso emozioni positive, andando alla ricerca di un suo equilibrio personale. E questo la rendeva molto empatica e incredibilmente sensibile alle emozioni altrui. Non gli fu difficile al Cavaliere percepire come la piccola si avvicinasse a lui nella Forza. Come se fossero in un giardino a loro riservato. Vedeva in lei il ricordo di quando si conobbero nella Sala delle Mille Fontane. C'era anche una donna bionda con loro e in tutto il Tempio, solo quei due conoscevano l'identità di quella figura così eterea. Come a mettere un fermo a quel flusso, Ewan cercò di portare la Youngling lontana da quel momento. Dovevano rimanere tutti concentrati se volevano che le cose andassero bene. Parve quasi come mettere in attesa la Twi' Lek quando Ewan sfiorò la mente di Maggoth. Loro erano pronti. Una volta che anche lui fosse stato pronto, sarebbero arrivate le istruzioni.
     
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