-
.Dalen stava preparando tutto il suo equipaggiamento per la partenza. Le microspie, e qualunque oggetto potesse essere utile.
Stava impacchettando tutto nello zaino intanto pensava Dari.
Come aveva fatto ad essere così stupido....Non avrebbe mai dovuto inviarle quel messaggio, l'aveva messa nei casini ed ora doveva rimediare.
Per lo Zeltron era già abbastanza vedere delle ingiustizie senza poter fare nulla, che poi i problemi fossero conseguenza delle sue azioni era veramente troppo, agire era imperativo.
Tuttavia la situazione non era delle più rosee.
Poteva entrare a Ryloth senza problemi, uscirne con la prigioniera intatta era tutta un'altra cosa.
Sospirò.
Aveva mandato un messaggio a Maggoth per chiedergli di incontrarlo all'hangar dove gli avrebbe spiegato tutto personalmente.
Non poteva costringerlo a venire, ma una mani gli avrebbe fatto comodo, inoltre c'erano veramente poche persone di cui si fidasse davvero.
Ewan aveva problemi maggiori al momento, per cui rimaneva il Mon-Calamari.
Dalen aveva fatto qualche spesa per prepararsi al viaggio, ma ciò di cui aveva bisogno era una spalla per la missione.
Così dopo aver impacchettato le cose si sarebbe diretto all'hangar, comunicando con il suo droide sulla nave.
Oui, Lee..... preparate la nave e fate i controlli pre-volo... Partiremo a breve.
Disse mentre a grandi falcate si dirigeva verso la Phoenix wing.
. -
.
Quando aveva ricevuto il messaggio di Dalen si trovava, come spesso faceva ultimamente, nella biblioteca del Tempio. Ci passava sempre più tempo, studiando testi di medicina, ingegneria e scienze generali. Era sempre stato appassionato di tutti questi argomenti, eppure in questo periodo sembravano essere il suo interesse principale.
Il comlink suonò nel mentre del trattato di medicina arkaniano ed il Padawan, come risvegliatosi da una trance, rimase stordito per qualche secondo prima di realizzare che lo stavano chiamando. Rispose non appena il messaggio di muovere la mano giunse all'arto.
Quì Maggoth. Chi è?
Sono Dalen, potresti venire nell'hangar? Portati il necessario per una missione extraplanetaria.
...Ah. D'accordo, arrivo.
Incerto sulla situazione, il Mon Cal prese da parte gli hololibri con l'idea di studiarli più tardi nella sua stanza, dove si diresse per sistemarsi. Come sempre ci mise poco avendo poco equipaggiamento da portarsi appresso, e rapidamente si mosse tra i corridoi animati ma tranquilli del Tempio.
Un paio di corridoi ed un turboascensore dopo giunse all'hangar dove, fra la frenesia dei droidi che riparavano i vari mezzi riuscì ad individuare il Cavaliere che si dirigeva verso la sua nave, la Phoenix Wing. Accellerò il passo per raggiungerlo.
Eccomi quì, Dalen. Che succede? Sembravi preoccupato.. -
.
Maggoth era appena arrivato e lo aveva beccaqto nel pieno dei preparativi.
Sulla nave poteva vedere fare capolino Lee ed Oui.
Dalen gli rispose con un sorriso, come sempre.
Ciao Maggoth, è un piacere vederti!
Disse dandogli una pacca sulla spalla.
Mi spiace averti chiamato con così poco preavviso, ma devo partire per andare su Ryloth. Una persona è in pericolo e devo riuscire ad evitare che la uccidano. Una manno mi farebbe comodo dato che prevedo che non sarà facile...
Disse con un misto di tristezza e rammarico nella voce.
Poi dopo un sospiro riprese a parlare.
Vedi... Questa è una missione totalmente personale. Non andrò li come membro dell'ordine Jedi, ma come Dalen Antal.
FInì di caricare un paio di cose sulla nave dopodiché tornò a parlare.
Maggoth, sei un bravo ragazzo e non voglio costringerti, se non vuoi venire lo capisco e non influirà sull'opinione che ho di te. Per cui decidi in tutta libertà. Se hai qualche domanda da farmi o se posso chiarire qualche tuo dubbio chiedimi pure!
Gli sorrise mentre si sedeva sulla rampa di accesso alla nave.. -
.
Mentrea ascoltava le sue parole il Mon Cal percepì la preoccupazione che ne permeava ogni sillaba. Era evidente che era alquanto agitato, e non era così tipico. Essendo un Cavaliere Dalen aveva un ottimo controllo di sé, e solo una volta lo aveva visto davvero agitarsi.
Non è questione di essere una brava persona o meno, ma piuttosto che tu sei un mio amico. Un amico a cui serve una mano per qualcosa d'importante, e non importa se andrai o meno come Jedi per questa cosa, perchè dopotutto lo fai per fare del bene e salvare qualcuno. E' con questo concetto che, bè, abbiamo organizzato la H.E.L.P. no?
Sorrise, ripensando a quel giorno in cui si erano incontrati sulla "sorella maggiore" della Phoenix Wing. Con Ewan avevano cominciato a creare qualcosa di interessante e probabilmente utile, e lo scopo di questa missione coincideva con quelli del gruppo.
Quindi, è naturale che ti aiuterò. Solo, sapere qualche dettaglio in più non mi farebbe male. Raccontami un pò tutta la faccenda, così so cosa posso aspettarmi.
Si posizionò davanti al Cavaliere, in attesa che gli desse tutti i dettagli.. -
.
Sorrise felice che anche il Mon-Cal si unisse alla missione.
Bene.... COme saprai non molto tempo fa ho fatto una missione in incognito su Ryloth per la repubblica ed il consiglio Jedi. Bisognava indagare sul Leviathan ed i possibili collegamenti con il governo. Bhe per un paio di giorni ho vissuto presso la famiglia di una Twi'lek appartenente al clan Teksa. Mi fingevo un diplomatico Zeltros, interessato ai divertimenti su Ryloth. Non entrerò nello specifico, ma scoprì che il Leviathan aeva veramente a che fare con il governo, in particolare con il clan Shak, storicamente avversario della repubblica, che stava lentamente erodendo il potere dei Teksa tramitwe corruzzione ed intimidazione. Questa twi'lek, Dari'Teksa mi ha aiutato a venire a capo della faccenda anche dopo aver scoperto che non ero chi dicevo di essere.
Si interruppe mentre feceva cenno al compagno di salire a bordo.
Per cercare di ripagarla, mentre stavo fuggendo con le informazioni le inviai un messaggio criptato con tutto ciò che avevo scoperto, in modo che il suo clan potesse finalmente liberarsi dalla morsa degli Shak...... Fatto sta che il messaggio è stato intercettato e lei incarcerata in attesa di esecuzione per alto tradimento. Nonostante il clan Shak sia ora senza potere, vogliono fare di lei un esempio, perché ha complottato contro il consiglio.
Continuò mentre si sedeva al sedile del pilota.
E' una mia responsabilità se lei è in questo guaio, ed ho il dovere di fare qualcosa.
Tralasciò tutta la parte in cui avrebbe dovuto spiegargli come fosse venuto a conoscenza di queste informazione e del fatto che il gran maestro dell'ordine nonostante sapesse tutto ciò non gli aveva detto nulla.
Per quanto Dalen non si trovasse in sintonia con alcune decisioni, non aveva il diritto di minare la fiducia nel consiglio che poteva avere un giovane Jedi come Maggoth.
Accese i motori ed iniziò a decollare.
Sono riuscito ad avere un incontro la con Nuro'Teksa che probabilmente salirà alla guida del clan. Non ci aiuterà, ma magari potremmo carpirne delle informazioni se saremo bravi.
Ora attese le domande del mon-Cal mentre portava la nave fuori dall'atmosfera.. -
.
Il giovane Padawan ascoltò con attenzione tutte le informazioni ed i dati che Dalen gli stava fornendo. Salendo sulla navicella si rese conto che la situazione era probabilmente più brutta di come lo Zeltron la dipingeva. Dovevano trovare una persona che era stata condannata a morte da praticamente l'intero pianeta, salvarla e riuscire a scappare. Non era per nulla facile come situazione.
Mmm, il tutto mi sembra molto difficile e complicato. Fammi pensare un momento.
Mentre il Cavaliere compieva le varie operazioni per il decollo e il non ancora familiare senso di vuoto avvolgeva il Mon Cal, si ritrovò a ragionare sulle varie possibilità. Non conosceva Ryloth né aveva contatti sul pianeta. Dalen conosceva ben poco del luogo e ancora meno persone, quindi non avrebbero avuto molti aiuti da quel lato. Dovevano giocarsela molto bene. Cominciò a fare un elenco delle cose a cui dovevano fare attenzione.
Allora, dobbiamo agire con estrema discrezione. Te sei probabilmente ricercato o comunque se capiscono chi sei rischi l'incarcerazione. In più non so come arrivasti sul pianeta la prima volta, ma se hai usato la Phoenix Wing è molto probabile che ne abbian oregistrato i codici quindi la riconosceranno. Potrebbero capire che stiamo arrivando, ma dato il livello di corruzione e spie su Ryloth, è facile che già lo sappiano. Magari Nuro stesso li ha avvisati. Ora come ora, con le poche informazioni che abbiamo possiamo solo sperare di riuscire a trovarla e tirarla fuori con le buone, perchè con la violenza non arriveremo da nessuna parte. Tu sei bravo con la dialettica, quindi dovresti riuscire ad ottenere qualche risultato, però probabilmente qualche aiuto tecnico posso fornirlo anche io. Però non ho l'attrezzatura. Mmm... bè, probabilmente Oui può pensare a superare sistemi di sicurezza e simili avendo già gli strumenti incorporati. Io probabilmente potrò fornirti solo supporto in caso di scontro, poco di più.
Si voltò verso di lui, incerto.
Hai qualche altro dettaglio che ti viene alla mente che potrebbe tornare utile?. -
.
Dalen annuì alle obiezioni del Mon-Cal, tuttavia ancora non conosceva del tutto la situazione.
La situazione non è facile, ma abbiamo un paio di punti a nostro favore.
Oramai erano in orbita e Dalen stava finendo di impostare le coordinate.
La nave non è registrata, quando sono arrivato la prima volta era stata codificata come una nave da trasporto di Zeltros, dell'emissario Varim Defior. Quindi per la nave non prevedo nessun problema. Chi mi ha visto in faccia che potrebbe denunciarmi è Dira Teksa, l'ex capoclan,...ma è morto. Resta solo Dari e Jaff, un mercante che ho conosciuto e mi conosce come Varym. MI ha visto qualcuno della servitù di Dira, ma non credo ci sia da preoccuparci di loro. Certo bisognerà fare attenzione, ma non mi preoccuperei eccessivamente.
Sosopirò mentre la nave partiva per l'iperspazio. Fortunatamente il viaggio era lungo e c'era tempo per organizzarsi.
Faremo prima un salto alla Kaiser Phoenix. Potremo tenerla in orbita senza chiedere il permesso di atterrare. Terremo su di essa Lee in modo che possa fornirci copertura nel caso di problemi. A proposito, sono sicuro che amerai come l'ho preparata.
Gli sorrise cautamente.
In ogni caso arriveremo li in modo separato in modo che non possano collegarci l'uno all'altro. C'è un' ultima cosa. So che sul pianeta si stava formando una sorta di resistenza contro il Leviathan e Dari ne faceva parte. Sono fiducioso che se riusciamo a metterci in contatto con loro potrebbero darci una mano nel salvare una loro compatriota.
Sospirò.
Avrebbe atteso ulteriori domande, dopodiché avrebbe detto al compagno di viaggio.
Andiamo a meditare, forse la forza saprà illuminarci la via.. -
.
La situazione era leggermente più rosea rispetto a quanto se l'era immaginata il Padawan, ma comunque tutt'altro che semplice. Tuttavia la questione emersa di una fazione "ribelle" nei confronti del Leviathan sembrava essere particolarmente utile, anche se rischiosa. La storia insegnava che spesso le fazioni ribelli, anche se motivate da ottime intenzioni, rischiavano di essere manipolate da chi le vedeva solo come mezzi per accrescere il loro potere. Non fu il caso dell'Alleanza Ribelle, certo, ma i Separatisti durante la Guerraa dei Cloni furono invece completamente ingannati dall'Imperatore Palpatine, che li sfruttò per i suoi interessi.
Capisco, allora sembra tutto a posto. In ogni caso manteniamoci in massima allerta. Possibili alleati o no, le fazioni di ribelli comportano sempre una certa dose di rischio di traditori o fughe d'informazione. Stiamo attenti.
Poi, alla proposta di Dalen annuì, e si sedette con la schiena appoggiata alla paratia. Meditare gli avrebbe sicuramente fatto bene, anche perchè non si sentiva completamente a suo agio. Temeva una lunga serie di imprevisti poco piacevoli. Cercò una leggera distrazione prima di immergersi nell'introspezione.
Sono curioso di sapere che modifiche hai apportato alla Kaiser.... -
.
Ryloth
Prendendo la Corellian Trade Spin fino alle vicinanze dell'omonimo pianeta e cambiando rotta da lì per Ryloth, attraverso la Corellian Run, il gruppo riuscì a raggiungere il pianeta in 24ore. Fin da lì, appena fuori dall'orbita di Ryloth, era chiaro il tumulto che stava attraversando la più famosa delle sue due capitali. Il blocco repubblicano era stato rafforzato e una Marauder rimaneva costantemente in orbita sopra alla zona del Crepuscolo, bloccando ogni nave in entrata e in uscita per verificare che non ci fossero membri del Leviathan in giro. Conseguentemente il traffico sopra a Kala'uun era congestionato, ma ciò non impediva di certo ai contrabbandieri di passare oltre, approfittando dello stesso traffico per sfuggire alla Repubblica. La situazione a terra di certo sarebbe stata peggiore. Quando Dalen era in città l'ultima volta, erano presenti dei blocchi sui terminali pubblici, che richiedevano dati personali, previo utilizzo della strumentazione... chissà come era ora.
La meditazione non aveva portato veri e propri consigli, ma entrambi i jedi avevano avuto visioni agitate. Maggoth non era riuscito a ricavare delle immagini sensate al suo risveglio, solo un opprimente senso di "sbagliato" che lo avrebbe accompagnato per molto tempo durante la sua missione. Per Dalen era diverso. Il Cavaliere aveva rivissuto alcuni attimi di quelli che aveva passato con Dari. Ricordò di quando erano andati insieme a vedere lo spettacolo e Dari gli aveva presentato gli attori e quei due acrobati ballerini... come si chiamavano? Ricordò quella strana presenza nel locale, quel fugace passaggio del Lato Oscuro, subito scomparso. E poi ricordò le parole di lei, di quando gli aveva parlato del capo dei ribelli... Poi le immagini cambiarono, ora era con Dira'teksa, il corrotto; quella presenza oscura, lì l'aveva sentita chiaramente spostarsi dalla camera privata del politico e poi scomparire e assieme a lui, far scomparire dalle sue percezioni anche Dira e il Neimoidan. Per ultimo, chissà perchè, ricordò il bimbo twi'lek che serviva in casa di Dari. Non conosceva nemmeno il suo nome...SPOILER (clicca per visualizzare)siete liberi di dire che cos'altro avete fatto in quelle ore e/o iniziare a organizzarvi per scendere sul pianeta.. -
.
La forza non aveva portato veri e propri consigli, tuttavia gli aveva ricordato alcuni dei momenti che aveva trascorso sul pianeta.
Era stato difficile riuscire nella missione e Dari sicuramente non meritava di finire così, d'altronde non aveva fatto nulla di male...anzi.
Dalen riemerse dalla meditazione ancora più deciso di prima.
Tuttavia il bambino gli aveva dato da pensare. Era sempre stata un immagine presente, ma sfocata, di quelle che stanno nell'angolo di una fotografia.
Non si era mai soffermato a pensare più di tanto a lui, e dopotutto non ne conosceva nemmeno il nome. Tuttavia il suo droide era stato manomesso in casa dei Teksa, e non c'erano molti che potessero farlo. I sospetti sarebbero caduti sui servitori.... Tuttavia non poteva escludere che potesse essere proprio il ragazzino il colpevole.
In ogni caso aveva preso delle precauzioni. Ora Oui non sarebbe stato così facile da manomettere.
Il gruppo avrebbe fatto prima tappa alla Kaiser Phoenix dove Maggoth avrebbe potuto ammirare il nuovo laboratorio con sala medica annessa. Sarebbero partiti con le due navi, ma la Kaiser sarebbe rimasta ai limiti del sistema, con Lee a bordo, in modo da non essere individuabile dai controlli, ma essere comunque disponibile in caso di emergenza.
Il due Jedi si sarebbero quindi avvicinati con la Phoenix Wing cercando di iniziare le procedure di sbarco.
Dalen aveva un appuntamento con Nuro'Teksa d'altronde, e questo era un motivo più che lecito per essere sul pianeta.
Dalen avrebbe avvolto i suoi averi, spada laser e microspie, nel telo anti sensori che avrebbe poi messo nello scomparto interno di Oui in modo da non essere individuabile. Avrebbe tenuto la piccola pistola nelle sue tasche come aveva fatto l'ultima volta che era stato li.
Avrebbe invitato Maggoth a dargli la sua spada in modo che potesse nascondere anche quella e passare inosservato ad un eventuale controllo dopo lo sbarco.
Dalen sperava che dopo i recenti avvenimenti il Leviathan avesse deciso di farsi da parte, su Ryloth per lo meno, tuttavia non poteva esserne certo. L'unica cosa sicura è che dovevano stare all'erta.
Dalen si rivolse all'amico Mon Cal.
Qualche suggerimento dell'ultimo minuto?
Disse sorridendo.. -
.
Al suo risveglio dalla meditazione Maggoth si sentì improvvisamente a disagio. Mai, mai durante il suo addestramento o in procinto di affrontare delle missioni si era sentito così. Era come sentire un enorme macigno sui propri pensieri che comunicavano, anzi, urlavano come tutto ciò fosse sbagliato. Ma non riusciva a capire a cosa fosse correlata quella sensazione. Alla missione? L'obiettivo? Il metodo? Che cosa era sbagliato? Cibo per i pensieri mentre salivano a bordo della Kaiser e Dalen gli mostrava il nuovo laboratorio appena installato. Ciò basto a distrarlo, almeno per i primi minuti, mentre osservava affascinato tutti i materiali all'interno.
Ah, diamine. Vorrei tutta questa roba su Coruscant! Non appena avrò un pò di tempo vorrei prendere familiarità con questi macchinari se per te va bene.
L'entusiasmo tuttavia durò poco perchè una sensazione come quella avvertita poco prima era difficile da schiodare dalla mente di un Jedi, specie se era la prima volta che veniva avvertita.
Per tutto il resto del viaggio il ragazzo fu silenzioso e poco incline a parlare. Dubbi e pensieri lo attanagliavano, ma si costringeva a rimanere calmo. Non doveva cedere alle incertezze ed hai dubbi, ma limitarsi a cercare di comprendere, quanto possibile, ciò che la Forza cercava di trasmettergli. C'era qualcosa di sbagliato in ciò che stavano per affrontare. Doveva solo capire cosa.
Una volta arrivati nelle vicinanze del pianeta Dalen gli espose il piano, e per il momento la tattica andava bene. Non era un esperto in infiltrazione, e le poche cose che conosceva al riguardo erano inerenti ai sistemi informatici. Ma per quello c'era il piccolo Oui, quindi non doveva neanche preoccuparsi di ciò. Inoltre non aveva l'attrezzatura adatta. Si ripropose, una volta rientrato, di fare un pò di acquisti al riguardo. O magari cercare qualcosa di più personalizzato adatto allo scopo. Bè, un pensiero alla volta.
No, non in particolar modo, se non di fare estrema attenzione. Durante la mai meditazione ho ricevuto un.... avvertimento. Una sensazione soverchiante di sbagliato riguardo ciò che stiamo facendo. Non so cosa riguardi, ma mi raccomando... attenzione.
Detto ciò fornì a Dalen le sue due spade, tenendo per se manette e comlink. Non erano nulla di illegale o preoccupante, quindi non pensava potessero creare problemi. Inoltre, se Dalen non avesse avuto da ridire, avrebbe preso in prestito uno dei due medisensori del laboratorio. Erano piccoli e maneggevoli, poteva essere attaccato alla cintura e di certo non era pericoloso. Tuttavia, in caso Dalen fosse stato contrario o avesse voluto metterlo nello scomparto di Oui lui avrebbe accettato senza problemi. Tuttavia avrebbe preferito portarlo, poteva tornare comodo.. -
.
Al posto di blocco
Il meccanico Lee rimase ai limiti del sistema, come richiesto da Dalen. Il vantaggio era che nessun repubblicano avrebbe pensato di richiedere un controllo, lo svantaggio era che essendo fuori dall'orbita planetaria, i comlik non avrebbero raggiunto il segnale e per le comunicazioni si sarebbero dovuti affidare ai sistemi di comunicazione tra navi.
Con la Phoenix Wing entrarono all'interno dell'orbita e non ci volle molto perchè un paio di caccia si avvicinassero chiedendo loro di poter salire a bordo per un controllo, in nome della Repubblica.
Un gran numero di questi seguiva lo stesso tipo di procedure con tutte le navi che riuscivano a bloccare e non sempre ottenevano la risposta che volevano.
Stava ai due decidere se cedere alla richiesta, oppure no, e caso mai, che cosadire.
Nel caso in cui avessero permesso ai due piloti di salire a bordo, essi avrebbero domandato loro il motivo del viaggio, la destinazione e il tipo di carico presente, quindi avrebbero chiesto di poter controllare la stiva, ma non tentarono di perquisire le loro persone, limitandosi a tenerli d'occhio.
Se i jedi non avessero accettato, beh quella era tutta un'altra faccenda.. -
.
Dalen gli avrebbe lasciato prendere tutto ciò di cui il Mon-Cal aveva bisogno. Vedeva che il suo compagno di viaggio era inquieto.
So che è una missione difficile e ti assicuro che faremo il possibile per farla riuscire senza far male a nessuno.
Disse sospirando. Non capiva a cosa si riferisse il Mon.Cal, forse era la presenza del lato oscuro? Lui in ogni caso non aveva ricevuto tale avvertimento, ma avrebbe comunque prestato attenzione.
In ogni caso tutto stava procedendo relativamente bene, anche gli ufficiali repubblicani che sarebbero saliti a bordo erano un punto previsto.
Non si aspettava certo di arrivare li di nascosto. D'altronde aveva un appuntamento ufficiale con Nuro'Teksa.
Così lo Zeltron avrebbe accolto gli ispettori con cordialità.
Buongiorno, siamo in viaggio per un appuntamento diplomatico....
Disse come se fosse la cosa più normale del mondo.
Dobbiamo atterrare a Kala'uun e la nave trasporta solo passeggeri. Prego controllate pure la stiva.
Li avrebbe lasciati giare tranquillamente, d'altronde non aveva nulla da nascondere, almeno per ora. Il problema sarebbe stato uscire.
In ogni caso avrebbe atteso che gli dessero il via libera ed a quel punto avrebbe proceduto per la sua destinazione.. -
.
Il Mon Cal ci provò. Davvero. Eppure le parole di Dalen non lo rincuorarono. La sensazione persisteva e ciò non gli piaceva.
Dalen decise di farli salire sulla nave, ragionando sul fatto che era meglio non farseli nemici. La cosa aveva senso, ma questo non impedì al Padawan di stare sulle spine, soprattutto a causa di quella sensazione.
Potrebbe essere una trappola. O forse no, ma meglio non farsi cogliere impreparati.
Così, decise di limitarsi a fare la figura di fondo, silenziosa e che seguiva le disposizioni dello zeltron, ma in realtà i suoi sensi erano all'erta per qualunque tipo di minaccia. La sua percezione pervase tutto lo spazio intorno a lui ed al suo compagno, pronta a scattare in caso di violenza.
Non sapeva se la sua era giusta prudenza o cautela esagerata, ma alcune volte era meglio prevenire che curare.. -
.
Nomi
Uno dei due militari prese la via della stiva, pronto per fare la sua ispezione, l'altro si trattenne coi jedi, per tenerli d'occhio e riempire i suoi fascicoli.
Vi ringrazio per la collaborazione. Mi servono anche i vostri nomi e il codice identificativo del mezzo. comunicò l'uomo. Pareva piuttosto rilassato: Dalen lo metteva a proprio agio, e la cordialità dimostrata agevolavailsuo lavoro, il che era di per sè un punto in più a favore dello zeltron.
Dopo poco sarebbe tornato anche l'altro militare, ma per il momento erano solo tra loro tre. Il pilota non si sarebbe accontentato di una risposta vaga, quindi avrebbe interpretato come ostile qualsiasi tentativo di sviare la domanda. I due avevano molte opzioni davanti....
Missione di salvataggioQuest per Dalen e Maggoth |
