New Star Wars Gdr

Nella tana della tigre

taglia per Orion e Maggoth

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    Dati preliminari



    Il datapad che era stato consegnato a Maggoth per svolgere il lavoro,conteneva quattro possibili ubicazioni, tutte supposti luoghi dove poter trovare Kari, la loro ricercata. Il primo di questi luoghi era descritto come un magazzino di pezzi di ricambio per vecchi modelli di caccia di periodo pre-repubblicano; la struttura era apparentemente semplice: un edificio basso e rettangolare, ma molto ampio, almeno a giudicare dall'holofoto allegata. Non sembrava un luogo veramente adatto agli alti piani di Coruscant, e malgrado ciò si trovava abbastanza in centro, vicino all'alta borghesia. Per qualche ragione non era mai stato abbattuto e i grattacieli avevano continuato a spuntarvi attorno, ma non sopra. Probabilmente era di proprietà di un collezionista schifosamente ricco. Kari era stata avvistata lì, o così pareva, ma non si potevano dare per certe nessuna di quelle informazioni.
    Il secondo indirizzo corrispondeva all'appartamento lussuoso di Demezel, che non era stato confiscato, con la speranza che Kari potesse tornarci per prendere qualcosa da lui, magari l'ultimo pagamento. Era in una zona densamente abitata, e vi ci si poteva accedere solo tramite airspeeder.
    Il terzo luogo era un negozio che pareva Kari frequentasse spesso, uno di trofei di caccia, guardacaso. La polizia aveva scoperto casualmente che la togruta aveva venduto lì molta merce negli ultimi mesi.
    Per ultimo c'era un locale, un circolo privato di cacciatori di taglie, rinomato per la sua esclusività.

    ditemi se volete analizzare più a fondo qualche dettaglio. Se posso vi rispondo, sennò dovrete indagare sul campo.
     
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    Lesse attentamente la descrizione dei quattro luoghi collegati a Kari, rimuginando. Mentre pensava si diresse al Tempio, per svolgere qualche ricerca. Essendo strettamente affiliata alla Repubblica i Jedi avevano accesso ad alcuni dati per cui spesso era necessario un permesso in caso di normale civile, ma ovviamente non era la sua situazione.
    Mentre si trovava su di un airspeeder pubblico diretto proprio al Tempio il giovane Mon Cal notò alcuni dettagli che rendevano alcuni luoghi più adatti di altri.
    Il locale dei cacciatori di taglie era il meno adatto dove andare a nascondersi. Certo, con tutta probabilità la togruta aveva qualche amicizia laggiù, ma aveva una taglia che le pendeva sulla testa e per quante amicizie avesse avuto difficilmente sarebbero bastate a coprirla da tutti quelli che invece se ne fregavano. Certo, potevano esserci altri fattori, ma i mercenari sono pur sempre mercenari, e credono solo ad una dose consistente di crediti.
    Allo stesso modo l'abitazione di Demezel era probabilmente off-limits. Non per loro, quanto piuttosto per Kari stessa. Il luogo era stato posto sotto sorveglianza proprio per tenderle una trappola e la zona era densamente popolata. Quasi sicuramente tutti nei dintorni avevano saputo dell'arresto dell'inquilino, quindi qualunque persona poco riservata avrebbe facilmente notato un airspeeder diretto a quell'abitazione. Se si fosse trovata laggiù, doveva essere per una questione vitale.
    Questione completamente differente erano invece gli altri due luoghi. Il magazzino aveva una storia molto insolita e sospetta. Poteva essere una base criminale di qualche tipo. Oppure, se effettivamente si trattava di un magazzino abbandonato, Kari l osapeva e si era rifugiata laggiù, ma era improbabile. Nessun magazzino di quel genere poteva durare molto in quei quartieri se non era in qualche modo "protetto". Questo lo rendeva molto sospetto.
    Lo stesso valeva per il negozio di trofei di caccia. Kari era una cliente abituale, e Maggoth non se ne stupì. Lei aveva tutta l'aria di essere una cacciatrice esperta, e probabilmente vendeva i suoi "tesori" al gestore. Questo significava anche che erano in buoni rapporti, forse abbastanza da coprirla. Chissà, se l'uomo effettuava spedizioni extraplanari poteva riuscire a contrabbandarla fuori dal pianeta. Bisognava indagare più a fondo anche su di lui.
    Giunto al Tempio si diresse in tutta fretta agli Archivi che, oltre a possedere di loro un sapere in continua cresita ed aggiornamento, era collegato con l'Holonet e quindi alle informazioni dell'intera galassia. Però, prima di cominciare con le ricerche, prese il comlink per avvisare Orion.


    Salve, sono io. Sono al Tempio ad effettuare delle ricerche su alcuni luoghi dove è stata avvistata Kari. Se mi raggiungi poi possiamo cominciare a muoverci, nella speranza di aver trovat oqualcosa di promettente. A dopo.

    Chiusa a chiamata avviò le ricerche, concentrandosi in particolar modo sul magazzino e sul negozio di trofei.
    Del magazzino voleva sapere praticamente tutto: proprietario, utilizzo e, se c'era un motivo, perchè era ancora in piedi. Indagare anche su chi effettuava eventuali controlli poteva tornare utile.
    Per il negozio voleva sapere notizie generiche su di esso, e se effettuava spedizioni extraplanari.
    Se fosse avanzato tempo avrebbe indagato anche sul locale, ma era secondario.


    Dato che si tratta solo di ricerca (ed Orion è in ferie per ora) se vuoi puoi rispondere subito tu, Ele. Tanto mio cugino oltre a scrivere di arrivare non farebbe altro. Altrimenti se preferisci si aspetta, senza problemi
     
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    Ricerche



    Dopo aver scartato due dei quattro luoghi come improbabili, Maggoth decise di ampliare il campo per ciò che gli rimaneva. Mentre aspettava che Orion arrivasse al Tempio, iniziò a cercare informazioni prima sullo strano magazzino.
    Dopo il tempo morto di caricamento dei file, i primi dati iniziarono a saltare fuori. Tanto per iniziare pareva che quasi un anno prima ci fosse stato un tentativo di acquisto del magazzino, da parte di tale S. Kirimaki, ma le trattative non erano mai terminate, in quanto Kirimaki era stato costretto a recarsi fuori pianeta per via di uno sfortunato incidente finanziario su Muunilinst. Da allora Kirimaki non aveva più aperto bocca a riguardo e nessun altro aveva nominato il magazzino. A seguire Maggoth trovò una serie di petizioni pubbliche. Erano datate dal 73ABY fino al 90ABY e tutte contenevano, in forme piùo meno simili, richieste ufficiali di smantellamento del magazzino, apparentemente abbandonato. Ogni petizione distava dall'altra di 4, o 5 anni, ma a giudicare dalla presenza dello stabile, nessuna era stata accolta. A quanto pare il misterioso proprietario del luogo si era presentato all'ultimo minuto per reclamarne il possesso e rendere vana ogni richiesta. Il proprietario in questione era indicato come Mn'jinx, un Elomin residente fuori Coruscant. Andando più indietro negli anni Maggoth fu in grado di scoprire che il magazzino era in origine un'officina per riparazioni di droidi protocollari di un certo livello, ma non riuscì a scoprire se all'epoca (circa 56ABY) il proprietario era ancora l'Elomin, o se l'aveva acquistato da qualcun altro.

    Non trovando altro di utile, Maggoth passò al negozio. Trovò immediatamente la piattaforma holonet del negozio, con una lista dei suoi prodotti, il numero di comlik, e le solite informazioni utili per gli acquirenti. Pareva avesse un buon giro di ordinazioni nel Core e i prezzi di spedizione (esosi) lasciavano ad intendere che i pacchi passassero realmente il confine planetario. Oltre a tutto ciò c'era una breve introduzione sulla storia del negozio, che a quanto pareva era fiero della sua indipendenza da altre grandi catene e vantava la rarità e le perfette condizioni di tutti i trofei, sia vivi che da esposizione. Non c'era molto altro da vedere.

    dimmi cosa altro vuoi cercare.
     
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    Le informazioni riguardo il magazzino rispecchiavano in gran parte le sue preoccupazioni. Il proprietario, un Elomin di nome Mn'jinx, impediva la vendita dello stabile, e questo era di per sé già abbastanza strano. Non conosceva benissimo quella specie, ma sapeva che erano conosciuti soprattutto per la loro fissazione con le regole e la pulizia. Questo significava che un Elomin tipico non avrebbe mai permesso che un suo stabile rimanesse in condizioni di degrado totale. Se non poteva mantenerlo a dovere, lo avrebbe piuttosto venduto. Ma questo non lo faceva. Alquanto sospetto.
    Il negozio d'altro canto aveva una perfetta facciata da onesta attività di compravendità di materiale e trofei da caccia, ma questo non lo rendeva meno sospetto agli occhi del Jedi. Era indipendente rispetto alle grandi corporazioni, quindi meno controllato. Questo l orendeva anche più appettibile per le organizzazioni criminali, come il Leviathan o anche più piccole. Inoltre l'invio di esemplari VIVI fuori da Coruscant significava che Kari poteva farsi spedire fuori dal pianeta in mezzo al resto della merce senza destare troppi sospetti. Si segnò attentamente indirizzo e numero del comlink, deciso a fare altre ricerche.
    Si prese del tempo per pensare.
    Il magazzino poteva essere un luogo perfetto dove nascondersi, soprattutto se lei lo usava già da prima come sua base o come punto di appoggio. Poteva ospitare altri criminali, quindi poteva non essere da sola.
    Allo stesso modo il negozio poteva essere usato come metodo per andarsene da Coruscant, e dato che negi ultimi mesi lei aveva venduto molti trofei allora doveva andarsene spesso dal pianeta per procurarsi le sue prede. Dopotutto Coruscant presentava ben poca vita animale degna di essere cacciata. Doveva verificare anche questo.
    Organizzò i suoi pensieri, dopodichè decise di ampliare la sua ricerca. Voleva saperne di più sull'Elomin proprietario del magazzino, sul proprietario del negozio di trofei e verificare i viaggi conosciuti effettuati da Kari. Avrebbe utilizzato i server e datapase della polizia sapendo che i Jedi ne avevano accesso grazie al loro status e avrebbe cercato di fare delel ricerche incrociate per sapere se Kari fosse passata mai per dei pianeti in cui si trovavano l'Elomin o il proprietario del negozio, o qualunque altro tipo di collegamento tra di loro. Anche una vendita di un trofeo da quel negozio all'Elomin sarebbe stato più che abbastanza per insospettirlo abbastanza da muoversi definitivamente.
     
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    Maggoth inserì il nome dell'Elomin nei campi di ricerca e scartate le informazioni che già conosceva, si rese conto che non restava molto altro. L'individuo in questione non era stato schedato dalla polizia repubblicana e nessuna di quelle che collaboravano con essa; non compariva in nessun documento pubblico inerente quel magazzino, o attività sospette... di fatto pareva che di quell'Elomin si sapessero solo residenza e nome. La prima era registrata su un lontano pianetucolo in un settore nell'Orlo Esterno di cui si sapeva poco o niente. Conseguentemente era impossibile ricollegarlo a Kari, tranne per il fatto che lei era stata vista vicino al magazzino di sua proprietà. Stessa cosa per quanto riguardava il proprietario del negozio: non era ricollegato in alcun modo all'Elomin. In compenso sul proprietario c'era qualche altro dato interessante. Pareva che il tale fosse stato ripulito qualche anno prima dalla polizia di Coruscant, per poter iniziare questa nuova attività. Prima di allora la sua fedina presentava capi di accusa per bracconaggio e favoreggiamento della tratta di schiavi, accuse che gli erano costati diversi anni di lavori socialmente utili, dopo la libertà vigilata per buona condotta. Non un tipo tutte rose e fuori insomma.
    Kari era stata segnalata per spostamenti da e per Kashyyyk, Ryloth, Onderon e Naboo, tra i più recenti. Al ritorno di ognuno di questi viaggi aveva dichiarato il proprio carico in trofei di caccia, tutta roba legale, o così pareva. Naturalmente la donna avrebbe potuto spostarsi altrove senza essere schedata, pianeti disabitati ben più utili per la caccia, ma questo non lo si poteva sapere. La nave privata della donna non era stata ritrovata. Si supponeva che l'avesse nascosta da qualche parte in attivazione remota. La polizia la stava ancora cercando.
     
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    Uscito dall'Accademia, dopo aver chiesto il permesso per intraprendere la missione, il Togruta si avvio alla fermata, dove avrebbe preso un Airspeeder pubblico per recarsi al Tempio Jedi.
    Quel giorno Orion avrebbe incontrato il suo amico calamaro: il Mon Cal, da bravo Jedi, si trovava al Tempio e aveva già cominciato le ricerche per la loro prossima missione.
    Si trattava di Kari, una vecchia conoscenza, specialmente per Orion che, ripensandoci, si grattò istintivamente la schiena, nel punto in cui aveva ricevuto l'ultimo "saluto" della Togruta.

    Maggoth lo aveva chiamato chiedendogli di raggiungerlo e, possibilmente, aiutarlo nelle ricerche preliminari. I database dei Jedi erano molto vasti, come quelli della Repubblica, ma Orion non brillava quando si trattava di indagare: era più portato per il combattimento.
    Fortunatamente il Padawan era più avanti di lui in quel campo: uno dei tanti motivi per cui i due avevano formato una squadra efficiente.
    Ormai quasi arrivato, il ragazzo ripensò alle ultime vicende: quando avevano arrestato Ra'Do si erano lasciati sfuggire una sua complice, Kari appunto.
    Entrambi così avevano notato subito la Taglia sull'Holonet, non appena fu resa pubblica, e decisero di occuparsene personalmente: un lavoro non era tale se non completato a dovere.
    I due amici avrebbero affrontato una nuova avventura.

    Il ragazzo si trovava ormai davanti alle gradinate del Tempio: salì le scale con tranquillità, ma non troppa, non voleva far aspettare Maggoth ulteriormente.
    Si recò direttamente alla sala degli archivi: in quanto militare aveva accesso ai luoghi non ristretti dell'edificio. Chiese alla custode del Padawan e questa gli indicò un corridoio sulla destra, subito dietro gli scaffali, dicendogli che poteva trovarlo laggiù al terminale.
    Pochi passi ed ecco la sagoma del Mon Cal che si disegnò di fronte al Togruta: era seduto ad un computer e sembrava molto indaffarato.
    Orion lo salutò:

    Caro Maggoth, ti vedo già all'opera. Dimmi tutto, hai scoperto qualcosa?
     
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    Mentre visionava i nuovi scarsi dati ritrovati una voce familiare strappò il Mon Cal dal suo lavoro: il suo collega era arrivato.

    Salve Orion. E si, mi conosci, non mi tiro mai indietro da un pò di esercizio mentale. Ho avuto modo di scoprire alcune informazioni, tra cui i possibili luoghi dove Kari è stata avvistata, o perlomeno presunte apparizioni. Guarda un pò.

    Fece avvicinare il Togruta al terminale mentre gli passava sullo schermo i vari dati che aveva raccolto e nel mentre gli spiegava quello che aveva scoperto.
    Finito il riassunto della ricerca (che comunque gli costò qualche minuto per esporla nel migliore dei modi), il Padawan proseguì proponendo un piano di azione.


    Allora, secondo tra il magazzino ed il negozio, dovremmo prima cominciare con il magazzino. Il gestore del negozio è sicuramente un alleato di Kari e se andassimo laggiù lui potrebbe avvisarla immediatamente e farla scappare. Inoltre sappiamo che la nostra amica dispone di un mezzo di trasporto nascosto, che spospetto possa trovarsi proprio in quel magazzino. Con un pò di fortuna potremmo manometterlo ed impedirgli di sfuggire. In ogni caso prima dovremo passare un secondo ad un negozio di elettronica per comprare un computer portatile per me, potrei averne bisogno durante la missione. Se non hai altri suggerimenti o idee, per me possiamo anche muoverci subito. Il tempo stringe.
     
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    Eh, sì... so bene che la tua mente è sempre all'opera... - disse con un sorriso - ...sì, fammi dare un'occhiata.

    Orion si sporse verso lo schermo, per poter visualizzare rapidamente i dati, che nel frattempo gli venivano spiegati in dettaglio dall'amico.
    Tutte qele informazioni erano un po' caotiche in effetti, ma anche il ragazzo convenne che l'opzione scelta da Maggoth fosse la migliore.


    Sì, appoggio la tua proposta in toto, il magazzino mi sembra il punto migliore da cui cominciare e poi...ho uno strano presentimento...

    Chiamatelo sesto senso, ma il Togruta era convinto che avrebbero fatto centro: non pensava certo di scovare Kari alla prima, ma molto probabilmente avrebbero trovato una pista da seguire...o almeno questa era la sua imrpessione.

    D'accordo, non indugiamo oltre. Andiamo pure al negozio di elettronica, io ti aspetterò fuori... Oh, a tal proposito, ora che ci penso, anche a me servirebbero un paio di cosine: un Tracciatore miniaturizzato e dei Diffusori di cavo liquido. Sai, per ogni evenienza...

    [...]

    Orion si era appoggiato ad una parete, vicino all'entrata del Tech-Shop. Aveva già comprato il Tracciatore che gli serviva e stava aspettando che anche il Padawan terminasse gli acquisti.
    Maggoth uscì in tranquillità, con un nuovo e scintillante computer da polso.


    Però...bel gingillo! Un giorno o l'altro me ne comprerò uno anch'io...Dai, facciamo un'uttima tappa all'Angolo dell'Esploratore, così prendo i diffusori e possiamo andare...

    [...]

    Adesso anche il Togruta aveva i suoi "giocattoli": erano pronti per la missione.

    Coraggio, abbiamo una vecchia conoscenza da salutare...fai strada, io ti seguo.

    Fece un'ultimo sorriso al compagno d'avventura, poi, serio, prese a camminare dietro di lui: d'ora in poi sarebbe rimasto concentrato.

     
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    Al Magazzino



    Finite le compere al Gran Bazar, i due furono pronti per dirigersi al luogo indicato dalla polizia. Il magazzino era esattamente come descritto, e raffigurato nell'immagine: basso, largo e circondato da altissimi grattacieli di centinaia di piani. Di fatto la struttura sarebbe dovuta diventare parte dei bassifondi, venire ricoperta da strade e ascensori e dimenticata là dove la luce non arrivava mai. Invece il magazzino, pur trovandosi evidentemente in fondo, rimaneva coraggiosamente alla base dei quartieri alti: nulla era stato costruito sopra. Di fatto pareva quasi un pozzo senza fondo tra alte torri abitative, che in realtà celava una struttura di stampo assai vintage.
    Un turboascensore arrivava ancora fino a laggiù e con quello, o con gli airspeeder, i due avrebbero potuto raggiungere l'entrata. Una volta lì dovettero però scoprire che il magazzino, benchè abbandonato, era ben sprangato. Avrebbero dovuto usare metodi poco convenzionali per entrare.
     
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    Stranamente, per gli standard di Coruscant, il magazzino che cercavano era piazzato in bella vista, al centro di palazzi altissimi (quelli tipici della città). Il che era strano, dato che solitamente, certe strutture venivano "ricoperte" da strade e altri edifici.

    *Il proprietario del posto deve avere qualche aggancio...oppure ci sono motivi che ignoro...* - pensò il ragazzo.

    Una rapida consultazione con Maggoth lo portò a scegliere il Turboascensore, che in breve portò entrambi vicino l'entrata del magazzino.


    Dannazione, è sbarrato... - disse vedendo il portone di ingresso, chiuso a dovere.

    Se lo sarebbero dovuti aspettare, ma, ad ogni modo, non era un grosso problema.
    Fu Orion a prendere l'iniziativa: ciò che stava per fare, probabilmente non era molto da Jedi, perciò se ne occupò lui.
    Accese una delle sue spade, avvicinandola al portone. Cercando di non fare troppo rumore, provò a fondere lentamente il metallo e le catene, che, molto probabilmente, si sarebbero sciolte come burro sotto il calore del fascio di plasma.

    Una volta completata l'operazione, si sarebbe voltato verso il compagno, cercando un gesto d'intesa. Quindi avrebbe spinto delicatamente la porta, quel tanto che bastava per dare una sbirciatina all'interno del magazzino.
    Se la via fosse stata libera, avrebbe fatto cenno a Maggoth di seguirlo e sarebbe entrato.
    Ufficialmente il magazzino doveva essere abbandonato, ma le precauzioni non erano mai troppe, specie in certe situazioni...

     
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    Per il resto del viaggio Maggoth si concentrò sul piccolo computer appena acquistato, impostandolo come meglio poteva secondo le sue esigenze. Non era nulla di particolarmente potente, più o meno quanto un normale datapad, ma sarebbe tornato utile.

    Peccato non facciano computer portatili così piccoli. Tornerebbero davvero utili.


    Già, perchè non li facevano? Non sembrava una tecnologia così complicata.... pensieri per dopo la missione.
    L'ambiente era un'accozzaglia di incongruenze. Un magazzino abbandonato nei quartieri di lusso di Coruscant, non abbattuto e non sovrastato da nulla. Un neo oscuro e malandato sul volto grigio-argenteo del pianeta. Curioso, ma anche estremamente sospetto.
    Non era riuscito a notare altre entrate oltre a quella che, come avevano appena scoperto, era sbarrata. Normale per edifici sotto sequestro. Meno per magazzini abbandonati. Ergo, non era così abbandonato.Si concentrò per un momento, ampliando la sua percezione ed insinuandosi sottilmente in essa, mantenendosi vigile e pronto allo scontro che riteneva prossimo [Danger Sense].
    Mentre Orion si accingeva ad aprire la via lui cercava altri segni. Passaggi di persone, mezzi, qualunque cosa. In particolare però cercava accessi secondari, soprattutto per airspeeder. Se davvero il mezzo di Kari si trovava li dentro, allora doveva avere un'entrata già aperta o perlomeno attivabile in remoto.
    Impugnò la spada laser anche lui, aspettando però per accenderla. Certo, la lama di Orion aveva probabilmente già evidenziato la loro presenza, ma non aveva senso mettersi a fare baccano. Il giovane Padawan mantenne i sensi all'erta, alla ricerca di un movimento, suono o segno di attività.
     
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    Oltre la soglia



    Se c'erano delle entrate secondarie, Maggoth non riuscì a trovarle, almeno non da lì. Uno sguardo attento alla porta principale rivelò che essa non veniva utilizzata da molti anni, quindi chiunque era entrato lì, non l'aveva fatto dall'ingresso. Le finestre c'erano, ed erano ampie e rettangolari, qualcosa come 10m di larghezza, erano però ricoperte da saracinesche in durasteel che sembravano essere rimaste abbassate almeno tanto quanto la porta era stata chiusa. Il terreno non mostrava segni strani, come solchi, o macchie e il resto Maggoth l'avrebbe difficilmente interpretato. Intanto Orion aveva quasi finito di forgiare un'entrata. La sua spada aveva tagliato il metallo con una facilità sorprendente. Fu nel momento in cui aveva ormai terminato e stava per infilare il naso dentro, quando capì che il posto non era disabitato come sarebbe dovuto esserlo. Fu grazie all'ecolocalizzazione se sirese conto che due corpi erano appena entrati nel suo raggio di sensibilità, a meno di 4 metri da lui, e stavano avvicinandosi in modo bizzarro... Stavano rimbalzando?
    Due corpi di nemmeno 30cm, che fecero un rimbalzo... un altro...
    Fu dopo il secondo rimbalzo che il Danger Sense di Maggoth scattò. Il Mon Cal vide in un lampo ciò che sarebbe accaduto di lì a un attimo: due esplosioni ravvicinate, due onde, una elettrostatica e l'altra d'urto.... Erano granate! una ionica e una stordente.

    ok, questa volta si inizia in bellezza.
     
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    Orion vide con la coda dell'occhio che il Jedi stava facendo una rapida ispezione, mentre lui completava il lavoro.
    La spada aveva tagliato il portone con facilità, lasciando al suo passaggio una striscia ardente di metallo fuso. Ormai il lavoro era quasi terminato, quando i sensi del Togruta ebbero un tremito. L'ecolocalizzazione ad ultrasuoni delineò chiaramente due piccoli corpi che erano entrati nel raggio di sensibilità, muovendosi in modo insolito.
    Fu quando si rese conto che stavano rilmbalzando, che un'idea fulminò la mente del ragazzo.


    Oh, merda!

    Senza indugiare, agì d'istinto: se quei due corpi erano effettivamente ciò che pensava sarebbero stati guai seri, sempre se non avesse fatto qualcosa...
    Invece di limitarsi a gettarsi a terra, Orion urlò:
    Granate!
    Mentre avvertiva a voce il compagno, infilò il braccio libero nell'apertura dell'entrata, quel tanto che bastava per ritrovarsi con il palmo oltre la porta, puntato verso le granate (di cui conosceva la posizione grazie al suo radar biologico).
    Rapidamente concentrò il flusso di energia nel braccio, fin verso la mano; poi lo rilasciò.
    [Schianto di Forza]
    I motivi del suo agire in realtà erano molto semplici:
    1- Innanzitutto l'esplosione combinata di quelle granate avrebbe come minimo divelto il portone e, l'idea di prendersi una lastra di metallo in faccia, non era l'aspirazione massima del cadetto;
    2 - Usando lo Schianto di Forza avrebbe allontanato i "gingilli" dall'entrata e, con un po' di fortuna, rispediti al mittente;
    3 - Era la prima cosa che gli era venuta in mente... istintiva insomma.

    Appena ebbe liberato il potere, concluse l'azione gettandosi verso destra, oltre la porta: se sfortunatamente fosse saltata lo stesso, avrebbe evitato di spiaccicarsi il muso.
    A quel punto la mano sarebbe corsa alla cintura, per prendere la seconda spada laser, e prepararsi al combattimento.
    Sperava solo che anche il Padawan avesse avuto modo di reagire, ma confidava nelle sue ottime capacità di difesa.



    Sta cosa delle granate sta diventando un vizio... ok, adesso so quale sarà il mio prossimo acquisto...
     
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    Il Mon Cal fu un poco deluso di non essere riuscito a trovare nulla. Era convinto della presenza di un altro accesso secondario oltre a questo, perchè sicuramente qualcuno, non per forza Kari, doveva essere entrato in quel luogo. Era un nascondiglio troppo utile perchè nessun criminale lo sfruttasse.
    Nonostante questo però non trovò nulla.


    "Non ho avuto modo di vedere se c'era un accesso dal tetto. Dall'interno probabilmente avrò la conferma dei miei sospetti."

    Attese con pazienza che Orion terminasse di aprire la via, e alal fine la lastra di metallo cadde a terra con un sonoro boato.
    In quel preciso momento il Jedi avvertì un primo suono, simile a qualcosa di metallico che cadeva a terra. Poi un secondo. A malapena sentì l'imprecazione di Orion perchè in quel momento la sua precognizione si attivò.
    Vide chiaramente i due oggetti, due granate, lanciate contro di loro. Non era un esperto ma sapeva riconoscerle, e non erano letali. Erano una granata concussiva stordente e una granata ionica. Una scelta alquanto curiosa, erano due oggetti non letali, quindi chiunque ci fosse dentro voleva renderli inermi e catturarli. La visione terminava con una dulice esplosione, e poi oscurità.
    Appena terminata non fece in tempo a reagire per primo che Orion aveva già lanciato un'onda d'urto contro le due sfere. A quanto sembrava l'allenamento con Ewan aveva dato i suoi frutti.
    La spinta aveva probabilmente allontanato abbastanza le due granate, ma il rischio era comunque troppo. Concentrandosi immediatamente e ponendo la mano libera davanti a sé Maggoth incanalò il suo controllo sulla Forza, muovendola e plasmandola, donandogli forma fisica.
    [Muro di Forza]
    All'istante attorno a lui si manifestò una barriera trasparente, quasi invisibile, e l'ampliò in modo da coprire anche il suo collega. Inoltre cercò di modellarla in modo da farla risultare più curva possibile, così da deviare il più possibile l'esplosione all'esterno. In questo modo l'impatto sarebbe risultato più debole e con un minore consumo di energia.
    In tutto questo il Padawan era convinto che chi aveva lanciato le granate era anche armato di blaster, perciò la barriera li avrebbe difesi anche da quello. Tuttavia, per non peccare di presunzione, accese la sua spada laser e controllò all'interno, cercando il mittente di quel bel regalo. Voleva restituire il favore.
     
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    Orion eseguì lo schianto di Forza giusto in tempo per evitare che la loro missione finisse prima di iniziare, e Maggoth era già pronto ad attutire i danni, in ogni caso, in un esempio perfetto di collaborazione.
    Ciò si rivelò vitale, perchè i due ordigni, pur respinti, esplosero dopo un metro di volo, quando erano di nuovo a 4m da loro. A quella distanza i danni generati non sarebbero stati ottimali, ma abbastanza per creare problemi.
    Dato che Orion si era buttato di lato, ora Maggoth era davanti. Fu lui a vedere per primo l'ambiente che li stava per accogliere. Il magazzino era semibuio, con le luci al neon accese a intervalli (un set di accese, uno di spente, e così via) ad illuminare quello che pareva un hangar vero e proprio, contenente diversi air-speeder e un paio di caccia, più un trasporto leggero che Maggoth identificò immediatamente come un YT-1300. Ma ciò che catturò di certo la sua attenzione, fu il grosso bestione peloso con la testa da ariete carnivoro, che stava per saltargli addosso con uno strano verso misto tra un ululato e un belato. Era un segugio cornuto di Kath, un animale raro e molto di moda nella malavita di Nar Shaddaa, e sì dal caso, pure aggressivo. Grande più o meno come un alano bello cresciuto, faceva la sua figura come animaletto da guardia degli Hutt. Lì invece era un po' meno decorativo.
    Naturalmente anche Orion si accorse di tutti gli spostamenti che avvenivano, ma per poter avanzare oltre, Maggoth doveva liberare l'uscio che ora stava occupando.

    il segugio ha appena spiccato il balzo partendo dalla diagonale sinistra, rispetto alla porta. Appena sarete meno occupati a non-morire vi darò più particolari sul luogo.


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