New Star Wars Gdr

Appuntamento con le Imprese RD

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    All'interno delle Industrie RD era appena comparsa una presenza insolita per quel luogo, di norma dominato dai droidi e dagli operai.
    Un Jedi.
    Maggoth Onduil era giunto sul pianeta per parlare con R'kik D'nec, il proprietario delle imprese, riguardo un lavoro. Sapeva che le Imprese RD producevano anche su commissione, e anche per privati, quindi l'aveva contattata per poter richiedere i loro servizi. Dopo aver sentito la sua qualifica ed il suo nome hanno insistito per un appuntamento dal vivo con R'kik D'nec stesso, per poterne parlare meglio. Avendone la possibilità, il giovane Cavaliere è partito, portandosi con se il suo Padawan, Karatar. Non necessitava di lui per quel viaggio, ma voleva che il giovane ragazzo viaggiasse e scoprisse la galassia. E Bespin, pianeta su cui neanche lui era stato, era da vedere.
    Erano giunti poi rapidamente nella famosa Città delle Nuvole e Karatar rimase a bocca aperta per quanto visto. Già era rimasto scioccato per Coruscant, un intero pianeta composto quasi esclusivamente di palazzi, ma quella... una città volante tra le nuvole.
    Lasciò Lady Bant con il piccolo mercantile con cui erano arrivati e si mossero per prendere un airspeeder che li portasse alla sede delle Imprese.
    Da quanto ne sapeva le industrie si erano spostate a Tibannopolis, o Cyber City come veniva chiamata ora, ma mantenevano ancora alcuni uffici nella capitale. Lì era l'appuntamento.
    Era stato accolto amichevolmente dal droide protocollare, e gli venne chiesto di attendere nella saletta d'aspetto fuori dall'ufficio di D'nec, mentre il proprietario veniva informato.


    Maestro, chi è questa persona che stiamo incontrando?

    R'kik D'nec è un fabbricante di droidi, astronavi e apparecchiature tecnologiche in generale. Ho già avuto modo di conoscerlo, e volevo che creasse un droide personalizzato per le nostre esigenze. Comunque, il Signor D'nec è un Jawa. Ti ricordi che razza sono? Mi pare li avessi studiati.

    Si, sono quella piccola specie che si trova su Trattoir.

    Tatooine.

    Ah, si Maestro, è vero.

    Comunque si, quella specie. I Tipici Jawa tendono a rimanere sul pianeta, ma a volte alcuni escono e cercano fortuna. Lui l'ha trovata. Mi raccomando, porta rispetto, ed evita le domande. Lascia che sia io a parlare.

    Si, Maestro.


    Così i due attessero che gli venisse concesso di entrare per poter parlare con il magnate della meccanica.
     
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    R'kik o meglio Raving incontrava tantissima gente con la sua doppia vita e sempre grazie ad essa trattava con persone di tutti i tipi e specie, dai mercenari ai soldati, dai contrabbandieri agli imprenditori e dai criminali ai politici ma sicuramente non si sarebbe mai aspettato di ricevere una chiamata da un jedi per un incontro d'affari. Per R'kik quello era un tabù, un paradosso, una contraddizione all'immaginario che si era creato nella testa e per questo rimase paralizzato dalla chiamata ricevuto ma quando si presentò capì subito che aveva a che fare con un jedi particolare che aveva già conosciuto in passato e che si era già distinto per la sua diversità agli occhi dello jawa. Maggoth Onduil, un padawan mon calamari che aveva incontrato su Coruscant ad una conferenza sulle protesi cibernetiche e avevano avuto modo di chiacchierare per gran parte della conferenza. Per quel che sapeva il jedi era un praticante di medicina e lavorava all'ospedale galattico ma era anche un grande appassionato di meccanica sebbene a causa dei suoi impegni da jedi non aveva il tempo di dedicarsene completamente. Durante la chiamata non specificò che genere di richiesta voleva porre allo jawa ma solo che intendeva prendere un appuntamento per esporla e R'kik decise di concedergli, non aveva motivo per temerlo ed era curioso di scoprire cosa potesse volere un jedi da un imprenditore e scienziato di meccanica.

    E' incredibile..... pensavo che dovevo essere io ad andare dai Jedi con proposte ed idee, invece sono loro che vengono da me...... forse li ho giudicati troppo in fretta e con troppe idee derivanti dalle leggende e dai miti sul loro conto. Sono più legati alla tecnologia di quel che sembra? Oppure Onduil è una rara eccezione?

    Per la giornata dell'appuntamento Raving aveva deciso d'interpretare lui stesso R'kik come la volta che aveva conosciuto il padawan e non usare il clone che per quanto fosse bravo ad eseguire la sua parte non poteva nulla contro i poteri mentali dei jedi quindi era sempre meglio evitare di utilizzarlo per simili eventi. Inoltre voleva studiare da vicino il carattere e i modi di fare del jedi per comprendere meglio la sua natura e capire se poteva un giorno tornargli utile o meno, in più voleva sfruttare il suo registratore interno per documentare l'incontro nel caso registrasse informazioni importanti o gesti particolari dei jedi.

    Devo raccogliere il maggior numero d'informazioni, anche se inutilmente devo farlo non si sa mai.....

    Il giorno dell'incontro R'kik (Raving) era negli uffici di Cloud City che a breve sarebbero stati venduti, erano rimasti solo per completare tutti i passaggi del trasferimento di personale, ordini, materiale e per avvisare la clientela della nuova ubicazione tant’è che lo jawa si era piazzato in un ufficio semplice dove stava lavorando alle varie scartoffie con il suo fido assistente Renfield un droide manutentore modificato per fargli d'assistente. Il droide era ignaro della doppia identità del padrone proprio per evitare che qualcuno potesse catturarlo ed analizzarlo scoprendo il prezioso segreto, una delle tante precauzioni prese dallo jawa. Quando il jedi giunse agli uffici il personale di servizio all'ingresso gli indicò l'ufficio provvisorio di R'kik senza che fosse accompagnato, non c'era molta formalità perché il personale aveva troppo lavora da fare per accompagnare il jedi che poteva notare il grosso via vai di lavoratori impegnati in tante procedure burocratiche e ben poco di tecnico. L'edificio era formato da sei piani e lo jawa si trovava al quarto dato che gli ultimi due erano già stati sgombrati, lì se il jedi fosse arrivato avrebbe trovato la porta aperta e uno studio semplice con una scrivania piena di carte e datapad con ordini da firmare e controllare tali da nascondere lo jawa seduto su una sedia più grande del necessario. In compenso avrebbe notato facilmente il droide manutentore impegnato su una seconda scrivania più piccola a lavorare su un computer portatile, erano entrambi così assorti nel lavoro da non poter notare i due arrivare.
     
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    Seguendo le istruzioni ricevute, i due, avvolti nei mantelli Jedi, giunsero nell'ufficio che R'kik stava temporaneamente usando. Gli uffici ormai erano in piena fase di sgombero, e le attività quotidiane avevano subito un certo rallentamento.
    Il Cavaliere si avvicinò alla porta, e ci mise un momento prima di capire che il jawa si trovava dietro tutte le scartoffie.


    "Duro il lavoro del capo d'industria."

    In realtà la cosa lo stranì un pò, perchè era convinto che quel tipo di lavoro di norma venisse delegato a sottoposti oppure a droidi protocollari. Evidentemente la situazione straordinaria degli spostamenti aveva costretto l'imprenditore ad accollarsi un maggior numero di responsabilità.
    Bussò leggermente alla porta per attirare l'attenzione, prima di fare un passo in avanti.


    Buongiorno, signor D'nec. Scusi l'intrusione, sono il Cavaliere Onduil, avevamo appuntamento. Se è un brutto momento possiamo rinviare.

    In realtà il mon calamari non voleva rinviare, ma capiva che poteva essere un momento impegnativo per il suo interlocutore, quindi non voleva minimamente imporsi.
    Se al contrario fosse stato invitato ad entrare, avrebbe atteso un ulteriore secondo per una richiesta.


    Se per lei va bene, ho quì con me anche il mio Padawan. Se le reca disturbo, non ci sono problemi nel farlo attendere fuori.

    A seconda della risposta, il Karatar li avrebbe o meno seguiti all'interno, e si sarebbero accomodati.

    La ringrazio molto per questa opportunità, signor D'nec. Ah, dimenticavo. Questo è il mio Padawan, Karatar. Karatar, il Signor R'kik D'nec.

    Il giovane fece un inchino.

    E' un onore conoscerla, signore.
     
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    Nel pieno del lavoro R'kik sentì bussare lievemente alla porta aperta, era convinto che fosse uno dei suoi dipendenti con qualche aggiornamento sui lavori in corso invece era il padawan Onduil con cui aveva l'appuntamento quel giorno. Il Mon Calamari entrò leggermente nella stanza fin troppo piena di file, datapad e scartoffie varie per presentarsi e ricordare dell'appuntamento che avevano preso, fu così cortese da proporre di rimandarlo se lo jawa si trovava troppo impegnato. R'kik smise di lavorare e scese dalla sedia per salutare a tu per tu l'ospite speciale accorgendosi che non era solo ma in presenza di una creatura senziente mai vista finora dallo jawa e sconosciuta alla sua conoscenze delle varie specie senzienti dell'universo.

    Chi o cosa è quella creatura che si porta dietro?

    Ipotizzò che fosse senziente dal fatto che indossava vestiti, ma poteva anche trattarsi di qualche strano animale domestico che qualcuno aveva vestito per sfizio. Rimase pochi secondi ad osservarlo per poi tornare sull'ospite d'onore, non voleva dare una brutta impressione ad jedi e comunque forse avrebbe scoperto proprio da quest'ultimo chi era la creatura che portava lì con se.

    Benvenuto padawan ..... anzi no cavaliere Onduil, vedo che avete avuto una promozione dal nostro ultimo incontro. Me ne compiaccio, è importante fare progressi nella propria carriera o via nel vostro caso e non si preoccupi, voi jedi non siete mai di disturbo e poi a cosa servono i droidi e i dipendenti se non ad occuparsi delle mie faccende?

    Disse sarcastico mentre fece cenno al suo droide manutentore di raggiungerlo, una volta arrivato vicino alla jawa ricevette l'ordine di occuparsi del lavoro e di trovare altro personale per sistemare alcune pratiche, poi di chiamare Willy e di recarsi nella sala conferenze. Nel frattempo Onduil presentò il suo ospite, era un padawan di nome Karatar e il cavaliere chiese cortesemente, prima di presentarlo, se poteva restare con loro in caso contrario l'avrebbe lasciato altrove ma per lo jawa la presenza di quella creatura era più che gradita.

    Si figuri, non mi disturba affatto anzi..... se posso permettermi di essere indiscreto sarei curioso di sapere a che razza appartenete padawan Karatar. Ovviamente anche per me è un piacere conoscerla, scusatemi per la confusione ma siamo in pieno periodo di transizione per le Imprese RD e dobbiamo fare gli straordinari per abbandonare questa sede e concludere tutte le procedure burocratiche per il trasferimento.

    Successivamente diede il tempo ai suoi ospiti per rispondere alla piccola curiosità dello jawa sia in modo positivo che in modo negativo, poi decise di accompagnare i due jedi in una stanza che aveva preparato per l'appuntamento.

    Prego, seguitemi ci accomoderemo nella stanza qui di fronte.

    Si trattava di una stanza per le riunioni dello staff con un tavolo lungo e una decina di posti a sedere, era per i gradi più alti delle Imprese RD per amministrare e prendere decisioni importanti ma dato che stavano traslocando era molto spoglia ed era rimasto solo il tavolo con le sedie nulla di più. Lo jawa prese una sedia per se e fece accomodare i due jedi sulle sedie che preferivano, nel frattempo li raggiunse Willy ovvero un droide intrattenitore di produzione RD che portava con se tutti gli accessori per intrattenere e mettere a proprio agio eventuali ospiti.

    Desiderate da bere? Il mio droide è a vostra disposizione per qualsiasi necessità, quando volete possiamo anche iniziare a parlare.

    Disse cortesemente mettendoli a loro agio il più possibile, si rendeva conto che purtroppo erano giunti in un momento delicato delle Imprese RD e in tutto quel caos non vi era la possibilità di dargli un'ostilità di lusso anche solo per mostrare il potere economico delle imprese. Poco male dato che la completa attenzione dello jawa era rivolta su Maggoth e sulla fantomatica proposta che voleva fare alle Imprese RD o forse direttamente a R'kik, era un'occasione d'oro per graziarsi un jedi e forse aprire un canale d'affari che poteva rivelarsi utile in futuro per certe idee dell'imprenditore/inventore.

    Non sto più nella pelle.... o meglio nei circuiti! Chissà cosa potrebbe volere il jedi da me, forse qualcosa per il suo strano Padawan? O qualcosa in campo medico? Di sicuro non si tratterà di armi, dalla nostra ultima conversazione mi pareva fosse poco favorevole allo sviluppo bellico delle Imprese RD.

    R'kik attese apparentemente paziente di ascoltare i suoi ospiti mentre il droide willy aprì il frigorifero interno porgendo loro acqua, bibite gassate e alcolici così che avessero la massima scelta di abbeveraggio.
     
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    Il cavaliere sorrise alle parole dell'imprenditore. Era indubbiamente vero, erano entrambi impegnati nelle loro strade, ma almeno l'inventore poteva usufruire di dipendenti e di droidi per svolgere mansioni di tutti i tipi. I droidi stessi erano stati inventati all'alba dell'era spaziale proprio con quello scopo: assistere i senzienti. Lui dal canto suo li reputava molto più vivi di quanto la gente comune pensasse. Erano solo una differente forma di vita, composta di metallo, chip e programmi invece di carne, sangue ed emozioni. Ma una vita nondimeno.
    Dal canto suo, Karatar osservava rispettoso ma curioso il piccolo essere, che dal suo punto di vista non era così piccolo. Dopotutto era poco più alto di lui. Ma non c'erano Jawa fra gli Ysanna e ne giravano pochissimi al Tempio, e anche se ne aveva visto qualche immagine, vederli dal vivo era tutta un altra cosa. Per questo reagì un pò sopresamente alla domanda di R'kik riguardo la sua specie.


    Eh? Oh, scusi la mia disattenzione. Sono un Abinyshi. Siamo rimasti in pochissimi nella galassia.

    Il giovane era stato avvertito di non rivelare mai la sua appartenenza agli Ysanna, almeno per ora. Lui stesso aveva scoperto di essere un Abinyshi solo giunto al Tempio, perchè prima, per quanto lo riguardava, era semplicemente un Ysanna. Ma quel nome, finchè non veniva messa in sicurezza la sua gente ed il suo pianeta, era pericoloso da rivelare. Al contrario, gli Abinyshi erano un popolo senza particolari pregi né difetti, quindi non c'erano problemi.
    A quel punto Maggoth prese la parola per distogliere un pò l'argomento.


    Comprendiamo perfettamente le difficoltà del caso, e la ringrazio ancora per la sua disponibilità.

    E a quel punto lo seguirono nell'altra sala, che il Cavaliere reputò una sala riunioni. Era qluanto spoglia ma la cosa andava benissimo per lui, che anzi apprezzò maggiormente la mancanza di lusso. Dava un segno di umiltà, anche se probabilmente era solamente dovuto alal situazione temporale in cui si trovavano. Difficilmente imprenditori del suo calibro non si "cullavano", anche se poco, nel lusso.
    R'kik fece arrivare anche un droide molto particolare, specializzato nell'intrattenimento e con tanto di frigo interno per le bevande, che prontamente il padrone di casa offrì loro prima di parlare di affari. C'erano varie bevande, alcune anche alcoliche, ma il Mon Cal evitò.


    Piacere di conoscerti Willy. Io ed il mio Padawan prenderemo dell'acqua, per favore. Siamo un pò assetati dal viaggio.

    Karatar non si oppose alla scelta del proprio Maestro, ma anzi annuì. Comprendeva il loro essere in una situazione "ufficiale" e quindi dovevano mantenere un comportamento sobrio e serio.
    Entrambi attesero di essere serviti, sempre ringraziando, e bevettero un sorso. Maggoth lo bevve un pò più a lungo, ma era un Mon Calamari, e loro vivevano di acqua. Sospirò leggermente dopo la bevuta, e si rivolse al suo anfitrione.


    La ringrazio ancora per l'ospitalità, e passo direttamente al dunque. Ho chiesto di vederla per proporle un affare. Ho necessità di un droide protocollare. Come saprà, spesso noi Jedi dobbiamo occuparci di questioni sociali e diplomatiche, ed alcuni di noi sono veri esperti in materia. Tuttavia, la recente guerra ha richiesto un gran numero di noi e chi non vi partecipa si è ritrovato oberato di lavoro, anche con compiti non direttamente collegati alla sua specialità. Come avevo accennato nel nostro precedente incontro, io sono innanzitutto un medico ed un uomo di scienza, e come ha avuto modo di notare con le mie gaffe, non sono ferratissimo nella raffinata arte del conversare. Per questo, necessito di un aiuto che al momento solo i droidi mi possono fornire. Tuttavia, a questo punto potrei semplicemente acquistarne uno, e non ci sarebbe bisogno di passare per lei e disturbarla. Il problema, è che ne vorrei uno su misura. Vede, in quanto Jedi ci ritroviamo a dover affrontare situazioni estreme e disparate in qualunque momento, che richiedono le più disparate soluzioni. Alcune di queste difficoltà le ho integrate in un piccolo droide astromeccanico, una unità R8 che ho modificato per le mie evenienze chiamata Lady Bant, e che mi aiuta nel mio lavoro. Tuttavia ho bisogno di qualcosa di più dal mio futuro droide protocollare. E quindi sono quì da lei. So che le Industrie RD accettano lavori su misura e di creazione di nuovi modelli, quindi sono venuto apposta a parlarne con lei, approfittando della nostra precedente conoscenza.

    Il Cavaliere frugò all'interno della tunica, dove c'era una tasca interna, e tirò fuori una datacard che inserì nel proprio computer portatile che, come sembra, era fissato al suo braccio sinistro. Lo accese e rivolse il braccio in modo che anche R'kik potesse vedere.

    Ecco, queste sono le potenzialità che vorrei che il droide possedesse. Comprendo che, ovviamente, si tratterebbe di un droide estremamente performante.


    In qualunque momento glielo avesse chiesto gli avrebbe dato la datacard in modo che la visionasse su un proprio dispositivo. Dava per scontato che la sala riunioni ne possedesse uno integrato, ma forse era stato già smontato.

    Al momento posso disporre di un budget massimo di circa 9000 crediti, quindi si può tranquillamente ridurre la sua capacità nei modi che ritiene più adatti, e comprendendo anche la sua parte. Dopotutto questa è una normale transazione.

    Si sentì un pò in obbligo di puntualizzare l'ultima parte, perchè anche se R'kik non aveva particolri obblighi né favoritismi nei loro confronti, era un uso comune fare sconti agli Jedi per avere la loro benevolenza. Lui voleva evitarlo, perchè per giustizia voleva pagare quel che era giusto.

    CITAZIONE
    Tipo: 1° grado
    Processore: euristico
    Attributi: Forza 1; Agilità 2; Intelligenza 5; Percezione 5; Carisma 6;
    Abilità: Comando 6, Diplomazia 6, Lingue 5, Indagare 6, Ingannare 5, Conoscenze Galattiche 5, Conoscenze Scientifiche 4, Informatica 4;
    Linguaggi: Circa un milione di lingue conosciute;
    Locomozione: su gambe
    Appendici: 2 appendici a mano
    Accessori: accesso bloccato, comlink integrato, dispositivo di comunicazione multiplo, recettore olfattivo, registratore olografico, rivestimento isolante, modulo di comunicazione TranLang III, sensore infrarossi, datapad incorporato;
     
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    Il padawan Karatar si rivelò essere un Abinyshi, una razza poco conosciuta e poco numeroso nelle galassie conosciute e ancora ignota allo jawa che nonostante ora sapesse il nome di quella specie ne ignorava ancora qualsiasi dettaglio storico o antropologico di quella razza. Dopotutto R'kik era un esperto nel campo meccanico, informatico ed elettronico perciò aveva svariate lacune in settori non propriamente tecnologici tra cui la medicina e la conoscenza delle varie specie dell'universo e non aveva nessun motivo per dedicarsi a questi studi poco redditizi.

    Che razza strana..... mai sentita, sicuramente una di quelle poco evolute senza tecnologia e pieni di ideologia che i jedi possono sfruttare.....

    Dopo alcuni convenevoli i due jedi ed il proprietario si erano spostati in un ufficio per discutere del progetto che il cavaliere voleva proporre all'imprenditore, lì vennero raggiunti da un droide intrattenitore che offri acqua ai due ospiti mentre lo jawa non prese nulla (dato che a conti fatti non poteva bere). Quando i due jedi finirono di dissetarsi Maggoth prese la parola spiegando nei dettagli la sua richiesta e le motivazioni per cui la desiderava, a quanto pare voleva avere un droide protocollare personalizzato con determinate caratteristiche per ovviare alla sua poca famigliarità con l'arte della diplomazia e della dialettica soprattutto in missioni che potevano concludersi a parole e non a colpi di spade laser.

    Quindi il jedi vuole un droide? Sembra anche che se ne sia realizzato uno a dovere....... vediamo di accontentarlo così da farmi un "amico" nel loro gregge, chissà forse un giorno potrà ricambiarmi il favore.

    Una volta finita la presentazione del suo progetto il jedi uscì dalla sua tunica un datacard dove diceva di avere le specifiche tecniche che desiderava avere nel suo droide protocollare se ovviamente il jawa avesse accettato il lavoro, come sempre il cavaliere si mostrò educato e cortese come pochi della sua categoria almeno per quelli che R'kik aveva conosciuto. Infine il calamaro aggiunse che non possedeva un fondo illimitato e che non era a conti fatti in grado di superare i 9000 crediti perciò dovevano trovare un modo per rientrare nei costi se il progetto aveva troppi accessori o funzioni costose.

    Bene vediamo i dati

    Disse lo jawa prendendo il datacard che il jedi aveva portato con se, poi pigiò un pulsante sul tavolo delle riunioni situato sotto il tavolo ed uscì un piccolo accesso computerizzato dal centrò dove era possibile inserire datacard e dotato di un proiettore tridimensionale che permetteva di vedere il contenuto dei file inseriti. Veniva usato per mostrare i progetti o i bilanci alle riunioni ed era incorporato con il tavolo, a quel punto R'kik inserì il datacard e un'immagine tridimensionale mostrò i dati tecnici del droide protocollare che Maggorth desiderava. Ancora una volta lo jawa poté constatare che il jedi se ne intendesse di meccanica data la precisione e l'ordine adeguato con cui aveva scritto i vari dati, dopo alcuni secondi di osservazione l'imprenditore si girò verso i suoi ospiti ed iniziò a parlare.

    Cavaliere Onduil il progetto è realizzabile ma i costi saranno alti, sicuramente l'intero progetto verrà a costare sui 7000/8000 crediti forse anche di più ma per i progetti "unici" abbiamo anche un extra da tener conto che potrebbe aggirarsi sui 2000/3000 crediti. In alternativa volendo è possibile modificare un droide già esistente.

    Disse lo jawa per poi voltarsi nuovamente alle statistiche del droide proiettate tridimensionalmente ed indicando i vari parametri.

    Le sue statistiche sono molto simili a quelle del droide protocollare CZ-2 prodotto dalle nostre imprese. Per portarlo alle statistiche che desiderate il costo finale si aggirerà sui 10250 crediti e l'unico elemento che mancherebbe nel progetto che mi avete portato è che invece di essere un tipo di primo grado sarà di secondo. Perciò se non avete in mente di aggiungere altri parametri al droide siete a posto. Ovviamente fisseremo il prezzo a 9000 così rientra senza problemi nel budget massimo che potere raggiungere.

    Concluse per poi voltarsi nuovamente verso il cavaliere.

    Io le consiglio maggiormente la modifica di uno già esistente anche perché abbiamo un'idea precisa del prezzo, per un progetto unico non so darvi garanzie sul costo finale. Poi la scelta spetta a lei cavaliere.

    Quindi R'kik congiunse le mani attendendo le parole del suo cliente, a conti fatti lo jawa sapeva che avrebbe guadagnato di più con un progetto unico piuttosto che con una modifica a quello già esistente che forse ci andava anche a perdere o pareggiare ma riteneva inutile sprecare le risorse delle Imprese RD per realizzare un modello inutile. Ma questo era il pensiero di un inventore che voleva realizzare sempre qualcosa di nuovo ed innovativo invece di roba già vista e rivista, invece la sua parte commerciale voleva spingere per un progetto unico ma probabilmente in entrambi i casi con il limite del budget non avrebbe potuto guadagnarci molto.
     
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