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.Solita notte da lupi nel Bronx, nel locale sta suonando un blues degli Hutts. Pieno di vita, il ragazzo al bar, maneggia una bottiglia di wisky e poco più... ma tutto ad'un tratto qualcosa fa bang, un lampadario vola via e colpisce proprio te.
Finito il tempo canzone, rispieghiamo meglio i fatti. Il giovane Prine si trova nel suo solito bar intento a servire gente con la sua espressione da ragazzo soddisfatto come pochi. Intanto che serve un besalisk appena seduto, però, qualcosa fa bang. Un cliente poco poco ubriaco accende il suo blaster e, senza troppe pretese, spara un colpo al tipo che ha davanti, che proabilmente lo ha fatto arrabbiare per qualche ragione stupida. Data anche la sua ubriachezza, il colpo manca il bersaglio del tutto, andandosi a schiantare su un lampadario proprio sopra la testa di Jax. L'oggetto, di tutta risposta, cade e, senza troppi problemi, finisce sulla testa del corelliano. La botta la sente bene, seguita dalla scossetta derivante dall'energia in eccesso. Gli occhi del ragazzo vanno in versione nera, mentre il corpo finisce a terra. Non ci vuole un dottore per capirlo: è chiaramente un brutto caso di diarrea mortale. O forse no, dato che, controllandogli la respirazione, si scopre che al momento è solo svenuto.
In tutto questo, qualcosa di diverso succede, qualcosa di mai visto prima forse. La mente ferita di Jax inizia a vagare... trasformandosi in stile Superman, si va a schiantare contro delle mura intorno a se. SBAM, SBUM, POW, *inserire altri rumori*, anche la sesta barriera viene rotta, e il risultato è a dir poco impossibile.
Il ragazzo corelliano ora si trova in una distesa bianca, senza fine e senza inizio. Intorno a se, solamente bianco.
Ehm... c'è qualcuno? - rimbombano le sue parole nel vuoto più assoluto. - Sono morto?
Nope, non ancora. - Una voce ancora più giovanile della sua rimbomba al contrario dal vuoto.
Il corelliano allora si guarda attorno, cercando l'origine di quella voce. E finalmente, eccola laggiù: seduto su una sedia, molto comoda per l'aggiunta, si trova un ragazzo di 17 anni, alto circa un metro e ottantacinque centimetri. Il ragazzo si presenta con una capigliatura assolutamente ripugnante e dei capelli di color marroni. Sul suo bellissimo viso porta degli occhialoni assolutamente bellissimi, con il tutto accompagnato da un sorrisone ancora più da figaccio. Probabilmente, la sua più grande dote è l'umiltà, a mani basse, seguita dall'ironia. Con le sue vesti stile pigiama estivo, il ragazzo è intento a scrivere alla sua tastiera semi-automatica lucinosa, molto molto figa se chiedete il mio parere. Davanti a se, il ragazzo ha un monitor, appoggiato sopra ad una scrivania bianca come il colore del vuoto che li accompagna. Sulla scrivania, è presente il suo telefono, che squilla ogni tre per due per via del fantacalcio terminato, e la sua molla color arcobaleno, usata sia come antistress che come oggetto per riflettere.
Il corelliano allora, incuriosito, inizia a muoversi verso il ragazzo, che di sua risposta rimane con lo sguardo fisso sul monitor e con le dita fisse sulla tastiera a creare realtà. Il corelliano si gratta la testa, non essendo sicuro di cosa ha davanti. È morto? Quello è il fantasma dei natali passati che lo sta perseguitando? La delorean che è ferma alla loro destra è sempre stata lì? Fino a quando Putin resterà presidente? I simpson vedono il futuro? Tutte domande a cui non avremo mai risposta.
Uh... dove ci troviamo?
Good question. - dice il ragazzo, richiamando l'attenzione sulla meme di Shrek. - Hai appena rotto la sesta barriera, quella della realtà del tuo mondo, e ora se arrivato dinnanzi a me. Per essere preciso, sei arrivato affianco a me.
Del mio mondo...?
Del gdr dalla quale provieni, sì.
Gd... cosa?
Gioco di Ruolo. Giusto, chi sto prendendo in giro, tu non sai di cosa sto parlando. Ricapitoliamo velocemente... così anche voi lettori potete farvi qualche altra risata mentre leggete questa role.
Con chi stai parlando?
... Ma andiamo avanti con le spiegazioni.
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Direi di partire dalle basi. Io mi chiamo Simone, anche se online mi faccio chiamare Diamond. Io qualche mese fa ti ho creato, quindi puoi considerarmi come il tuo creatore. Se vuoi ti firmo la maglietta.
Tu? Il mio creatore? Non ci credo neanche...
Vieni, leggi quello che sto scrivendo... leggi dal monitor, grazie.
Ma questo è esattamente ciò che sto dicendo... nel preciso istante che lo penso... che razza di trucco è questo?!
Uffa... non ho voglia di descrivere il tuo diniego anche se sono forzato a scriverlo perchè è esattamente così che ti sentiresti... facciamo così. - Dice il ragazzo, sbuffando un pochetto. Armato della sua tastiera, continua a premere tasti a perfusione, descrivendo ciò che vuole. Bip, bop, bop, bip e uno schiaffone alla guancia destra del corelliano dato dalla sua stessa mano. Ora il ragazzo ha rimosso il diniego dalla mente del personaggio, facendogli accettare che è lui è il suo creatore.
Wow...
Già. Deve essere strano... posso solo immaginarmelo, come ci si sente. E dato che lo sto descrivendo per te, dovresti ringraziarmi che ti regalo questa possibilità. Quiiindi...
... grazie. Ma... chi sono realmente io?
Partiamo dalle basi, dato che ci siamo. Tu sei un personaggio fittizio creato per un gioco di ruolo online chiamato New Star Wars Gdr. Ti ho creato circa 5 mesi fa. In realtà, la tua nascita risale ad un po' prima... ma che maleducato che sono, non stare in piedi, prenditi una sedia. - Il corelliano afferra una sedia comparsa dal nulla e ci si siede. - Dicevamo... il primo prototipo di Jax risale a Gennaio 2020, su un altro gioco di ruolo versione chat chiamato Age of Terror. All'epoca, eri molto più chiss e meno simpatico. Sai, ti avevo scritto esattamente al contrario di me, arrogante, bastardo, egoista...
E cosa è successo?
il problema fu che in quel postaccio, la gente non distingueva player da personaggio, vale a dire che presto attribuirono quegli aggettivi a me. Quando quel postaccio chiuse, mi gettai sullo stile nuovo, il play by forum. Sono arrivato qui e, beh, decisi di cambiare le regole: se altre persone mi avrebbero giudicato in base a come ti creavo, allora tanto valeva crearti il più amichevole possibile. Così proposi Jax 0.1, il chiss. L'admin che mi seguiva, Eleni, mi tagliò giustamente le gambe, perchè dei chiss non conoscevo nulla. Così optai per la razza che conoscevo meglio, gli umani. Ed ecco che sei nato, Jax Prine 1.0, con il tuo nuovo viso e la tua nuova personalità. Il tuo prestavolto l'ho visto per la prima volta in una serie TV chiamata The Office, forse la serie TV più bella che ci sia. Peccato che, nello stato dove vivo io, nessuno l'abbia mai vista.
Quindi... io sono solo un frutto della tua immaginazione?
Non esattamente. Quando ti creai, come ho detto ho cambiato le carte in tavola. Ho fatto l'errore più da nubbo che potessi fare: ho giocato me stesso. Parte della tua personalità è... beh, mia. E quando dico una parte... intendo tutta.
Perchè sarebbe un errore?
Giocare se stessi è qualcosa di estremamente complicato e che può portare a grandi danni, alla lunga. Però, devo ammetterlo, sono soddisfatto di come sei venuto.
Approposito, perchè continui a fissare il monitor? Non potresti guardarmi negli occhi, mentre mi parli?
Ma lo sto facendo! Certo, dalla tua visione sto osservando il monitor, ma dalla mia ti sto praticamente osservando dappertutto. Ma se ti fa più piacere... - dice ancora Diamond, voltando la testa verso destra in direzione del corelliano. Le sue dita si muovono secondo la mappatura della tastiera che ha infisso in testa. Ci saranno molti più errori di scrittura, ma almeno fa felice il suo personaggio. Come si dice, personaggio felice, vita felice...?. -
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Quindi, ricapitolando... tu mi hai creato e mi hai modellato. Perchè?
Svago, direi? Mi piace Star Wars e ho tanto tempo libero, perciò ho iniziato a giocare. Così è partita la tua prima giocata. Ricordo quanto fu difficile iniziare a ruolare da zero...
La mia prima ruolata...? Intendi... la mia fuga da Tatooine...?
Precisamente.
Effettivamente... quella volta i miei pensieri erano come... più semplici.
Stavo ancora prendendo la mano. Non ero bravo a descriverti al meglio. Sai, quando feci la prima giocata, ero abituato ad un metodo di gioco completamente diverso da quello di questo posto. Dove stavo prima, ero abituato ad un botta e risposta di risposte - gioco di parole assolutamente voluto - nel giro di dieci-quindici minuti al massimo. Quando feci la prima giocata qui, controllavo ogni venti minuti se Eleni avesse risposto - ridacchia sotto i baffi. - Ah, quante ne dovevo imparare ancora.
Le mie decisioni... non sono mai state mie?
Difficile da dire... bisogna distinguere giocante da giocato. Dato che io gioco te, le scelte che prendo sono considerate in base alle scelte che prenderesti tu... anche se le scelte che prenderesti tu sono decise dal modo in cui io ti ho scritto. È... complicato da spiegare.
Ma se tu mi giochi giocando te stesso...
Lo dicevo che ci si ingarbuglia, giocando se stessi. Fatto sta che le scelte che prendi, nella tua ottica sono tue. Ad esempio, ti ricordi quando decidetti di non combattere quel ratto womp incinta?
Certo che si.
Quella era una sorta di prova messa a me giocatore per vedere come descrivevo il combattimento. La scelta di non combattere, al contrario, è stata solamente tua perchè in quel momento, il personaggio che ho creato avrebbe ragionato prima di usare le mani e sarebbe arrivato alla conclusione che quel ratto non era un pericolo. Ora, potresti chiederti se la tua decisione è stata tirata fuori da un possibile pool di decisioni che avresti fatto... e anche in quel caso, ci sarebbero infinitesimi motivanti. Fatto sta che ancora Eleni mi ci ride sopra perchè non ho attaccato quel povero ratto indifeso.
Di chi stai parlando...?
Dell'admin che mi ha seguito all'inizio. Gli admin sono i moderatori del gioco, quelli che prendono decisioni varie e che mandano avanti la carretta. Anche loro hanno personaggi in gioco. Hai presente Wade, Gandar, il cui vero nome è Gar'ral, l'echani, il mandaloriano, la chiss oppure il famossissimo Chiss?
Li ho presenti, si.
Loro sono tutti personaggi di giocatori, esattamente come te. Per andare in ordine, Random, Gar, Etain, Derin, Zar e, per ultima ma non per importanza, Eleni.
Tutto ciò del mio mondo è... irreale, quindi.
Dipende da come definisci reale. Se intendi il vero senso della parola, allora si, voi non esistete materialmente. Ma è anche innegabile dire che non esistete del tutto, perchè è ormai da anni che date la possibilità di vivere storie fantastiche che per voi capitano realmente. Voi esistete fin quando la nostra immaginazione vi manda avanti.
... arriverà un giorno in cui...
Meglio non fasciarsi la testa quando non è ancora rotta. Arriverà un giorno per tutti, anche per il sottoscritto. - L'espressione del ragazzo dietro alla tastiera si fa più seria, più triste. - Ma questo è il circolo della vita.
Capisco...
Ma torniamo a noi, shall we?. -
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Quindi... così è come sono nato. E poi?
E poi, ti ho fatto crescere. Quando ti creai, non avevo bene in mente cosa farti fare da grande. Vedi, io sono un tipo alla quale piace pianificare. Quando invece scrissi te, non volevo pianificare un bel niente. Peccato che la cosa durò si e no due settimane. L'idea che comunque è più prossima è quella di farti unire ai maledetti Jedi Rinnegati.
Perchè maledetti? E chi sarebbero?
Sai che devi andare su Yavin IV, no? Ecco, li si trovano segretamente dei Jedi che si sono separati dall'Ordine. Il mio obiettivo era quello di farti unire a loro il più presto possibile, ma come puoi ben intuire...
... se ancora non li conosco, qualcosa è andato storto. Cosa?
Tante cose. Sai che molti force user hanno chiesto di venire con te su Yavin, no? Ecco, non era pianificato. Quindi, la prima volta si aspettò che tu maturassi, prima di partire. Infatti hai imparato i tre poteri. Poi, disguidi, gente che si tira indietro, arriviamo a poco fa. Adesso stai per l'appunto giocando una ruolata con Glave, il personaggio del responsabile della fazione, sperando che finalmente possa unirti. Le cose vanno un po' a rilento, ma non ci si lamenta. Appena ti unirai a loro, avrò molte cose da scrivere. In poche parole, sto aspettando quel momento per espanderti ancora come personaggio.
Diciamo che divento un Jedi, forse anche il migliore che ci sia. Poi dopo?
Uh, ci sono tante possibilità. Potresti andare a fare l'eremita in cerca di misteri nelle regioni ignote, cosa che mi attira, ma tra quest e autoquest probabilmente produrrebbe delle giocate lente e solitarie. Potresti metterti attivamente in guerra per terminarla, opzione possibile ma difficile. Oppure la mia preferita... te la dico in un orecchio. Sai, ci saranno simpaticoni che forse leggeranno questa conversazione, non vorrei spoilerargli completamente il mio futuro. - Si avvicina all'orecchio del corelliano e pronuncia quelle piccole paroline, il tutto portandosi dietro la tastiera.
Quindi tu vorresti...
Haha! Pensavate che lo dicessi, eh? Nope, non si rivela. L'unica cosa che dico è che probabilmente andrò a malmenare il Chiss.
Tu vorresti mettermi contro il personaggio del tuo admin seguente, il cattivo più cattivo della galassia?
Già.
Perchè mai?!
La vera domanda è perchè tu vorresti andare contro di lui, dato che la decisione è tua.
Io... uhm...
Non lo sai perchè ancora non l'ho scritto, già. Diciamo che da quando è partita la sfida, ormai c'è una sorta di patto non scritto. Io voglio affrontarla perchè, beh, è una sfida aperta. In più, il potenziale a livello di trama di tale scontro è enorme... sai, no, il classico bene contro il male, lo yin contro lo yang, Batman contro Joker, McDonald contro Burger King, Obama contro Shrek, bidet contro un francese. Perciò, si, ci scontreremo, cara Eleni che leggi.
Perchè parli come se qualcun'altro fosse qui?
Beh, fa figo prevedere qualcosa. So già che questa conversazione verrà letta, perciò mi diverto a tagliare sui tempi e aggiungere qualche piccola frase per rivolgermi direttamente agli altri giocatori. Sai, no, fa figo.
Se lo dici tu...
Io lo dico. E per la cronaca, se non lo dici tu è solo perchè ti sto giocando come farei in tutte le altre ruolate. Avrei potuto sovrascrivere i tuoi pensieri con le mie volontà, ma non l'ho fatto. Perciò ci terrei a sentire un grazie.
...
Avanti, una semplice parolina.
...
Non è il momento per la tua cocciutaggine da corelliano. Avanti.
...
Mi devi costringere a sovrascriverti?
... grazie.
Bravo ragazzo!. -
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Il ragazzo sulla sedia magicamente cambia sia posizione che vestiti. Totalmente differente da pochi istanti prima, Diamond rimane impassibile nella sua posizione, al contrario di Jax che... beh, un attimo di domanda si pone.
Ma che cavolo! Tu ti sei teletrasportato o cosa? La Forzati ha aiutato?!
Nah, nah, ma che Forza... vedi, mi sono rimesso a scrivere questa ruolata in un tempo differente da quando ho scritto la prima volta. In poche parole, per me il tempo è andato avanti, per te invece è stato fermo finchè io non ho scritto. Visto che figata?
Mica tanto... così, io dipendo solamente da te.
Beh, in effetti è così.
Ma allora... io non ho motivo di esistere! Se tutto ciò che faccio, non lo comando io, allora che senso ha andare avanti? Anche il fatto che io ora ci stia pensando, sono davvero io che parlo, o sei tu che scrivi me?!
... credo tu sappia già la risposta.
Il corelliano fatica ad accettare la cosa. Gesticola, si prende qualche minuto per riflettere e pensare.
Hey, se ti fa piacere, io ti sto giocando esattamente come se tu fossi reale. È così che giochiamo i personaggi, motivandoli esattamente come farebbero loro. Il tuo rifiuto attuale è frutto di una mia caratterizzazione, è vero, ma in un certo senso è una tua decisione, perchè io descrivo in base a quello che tu sei. Le scelte che tu prendi, sono reali a modo loro.
Se è così, niente per me ha senso! Io non ho motivo di muovermi!
Il ragazzo scrive, ma non sulla role. Sembrerebbe preso da altro, al momento.
Cosa, adesso non hai nemmeno più tempo per ascoltarmi?
Hm? No, scusa, mi sta scrivendo un altro utente. Stiamo parlando di come noi giocatori abbiamo la tecnica Intuizione di metagame passiva, cioè che possiamo vedere tutto. Stiamo facendo qualche battuta in merito, se non ti dispiace... LOL, Random ha menzionato la "Intuizione Automatica". Pensa te che roba, sarebbe! Forse forse si aggiunge anche lui con il suo personaggio, qui da noi. Che ne dici?
Che cosa... cosa è successo? Qualcosa è cambiato...
Si, ho cambiato le ultime tre righe, mi ero dimenticato di scriverlo. Easy peasy. Eee torniamo a dove eravamo rimasti.
Il tuo personaggio sta partendo di testa, e tu semplicemente te ne freghi?
Ancora questa storia? Non c'è niente che tu possa sapere che io non so, ricordi? Quindi, non fare domande stupide.
Scusami se ti disturbo, grande scrittore occupato!
Sospiro del giovane. - Pensa, mi fai sospirare anche mentre ti scrivo. Secondo te, cosa vorrà dire?
... preferivo non saperlo, di essere un personaggio inventato...
Ahhh, non fare lo stupido. Tu ripudi la menzogna, vivi di verità. Non puoi non volere nient'altro che non sia la realtà. Tra la consapevolezza di essere una marionetta e il non saperlo, tu sceglieresti sempre la prima. E lo so, perchè quella sarebbe la stessa scelta che farei io.
Perchè? Perchè sei convinto che sapere la realtà sia meglio che vivere una menzogna?
Perchè la menzogna è semplicemente l'irrealtà! Il vivere in una bugia è falsità, un insulto per le proprie capacità. La verità, seppur crudele, è ciò che ci manda avanti. Noi abbiamo bisogno di verità, abbiamo bisogno di credere che quello che viviamo sia vero! Senza la verità, non esisterebbe niente di niente!
Tu preferiresti essere felice in una bugia, oppure essere triste in un mondo reale?
La seconda.
E come ti aspetti che io sarò felice nel mio, di mondo?
...
Allora?
Sai, mentre mi ponevo questa domanda, o meglio, mentre scrivevo la domanda che tu mi poni, ho cercato in vano una risposta da darti. Ironicamente, mi è venuta in mente esattamente nel punto in cui ho scritto che non è venuta in mente, pensa te che roba. Tu non sei reale, non decidi tu cosa ti va bene o no.
E tu saresti reale?
Come, scusa?
Tu, Simone, saresti reale?
Come potrei capire cosa non lo è e cosa lo è? Se anche io fossi frutto dell'immaginazione di qualcun'altro, come potrei dirlo? Come potrei capire se ogni cosa che incontro è reale o meno? Come potrei sapere che le scelte che prendo io siano vere o meno? Questo è il punto, non posso saperlo. Non so sei io stesso sono reale, o se vivo nell'immaginazione di qualche essere superiore, oppure se sono semplicemente il frutto di un programma. Non posso saperlo, come non posso sapere niente di quello che non vedo. Ma so che fermarmi e arrendermi non mi darebbe nulla. Perciò continuo la mia vita.
E ti chiedi se questa decisione è la tua, oppure ti è stata imposta?
Ogni giorno me lo chiedo. Ma anche il mio chiedermelo fa parte di una scelta che forse non è mia, o forse si. Se la scelta non fosse mia... io che possibilità avrei di ribellarmi?
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Edited by TheDiamondBest - 9/8/2020, 00:00.
L'incontroRole impossibile per Jax e... Diamond |
