New Star Wars Gdr

[TORNEO] Eliminatorie, Fisher vs. Morak Dra

TheDiamondBest vs. Zar-Nur

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    La Forza aveva scelto i suoi campioni, la Forza si sarebbe divertita quell'oggi.
    La prima cosa che il Chiss vide quando comparve nel mondo al di là del reale, fu l'ansa di un fiume impetuoso che si infrangeva sulla riva di quella che sembrava una radura boschiva. A nord e a sud gli alberi, tra i 4 e i 10m di altezza l'uno, continuavano, ma più ad est, Fisher notava uno sprazzo erboso. Il fiume scorreva da est ad ovest, sembrava profondo abbastanza da affogarci dentro e ah, lui c'era proprio nel mezzo. Un qualsiasi passo falso e avrebbe dovuto farsi una nuotata nell'acqua gelida, o salvare i gioielli di famiglia per evitare di fare la spaccata sulla roccia puntuta su cui si era materializzato. Un metro e mezzo a sud ovest e un metro e 10 a nord, altre due rocce identiche spuntavano dalle acque. Il suo avversario non era in vista.


    Morak Dra era appollaiato in cima ad un masso alto circa 5m, e godeva di una buona visuale di ciò che lo circondava. A sinistra, direzione ovest, c'erano una fila di altri massi simili, che sembravano formare il corrimano di una scala a chiocciola in salita. Sopra di lui, a fargli ombra, una sporgenza rocciosa che svettava 7m da terra e scompariva alle sue spalle; di fronte a sè, direzione nord, vedeva un sentiero serpiforme che costeggiava un fiume di più di una decina di metri, nel suo punto più largo visibile. All'altro lato del sentiero, alberi alti quanto la sua postazione, gli impedivano di vedere oltre. Il suo avversario non era in vista.



    CITAZIONE
    Benvenuti al Not So Martial Star Tournament! Le regole che dovrete seguire, sono specificate nella pagina dell'evento, oltre a quelle aggiungo che NON dovete postare il vostro equipaggiamento in questa discussione. I vostri gpg sanno perfettamente di fare parte dell'evento e che l'unico modo per vincere è uccidere l'avversario. Sanno anche che la mappa è limitata, perciò non è possibile fuggire all'infinito. Tutte le conoscenze personali sugli altri pg, non esistono.
    Il primo di voi a dover rispondere è DIAMOND. NON potete scambiarvi di turno, se non sarò io a dirlo. Da questo momento avete 3 giorni a testa per rispondere.
    Buona fortuna.

    PS. Se avete domande, fatele in mp.
    PPS. Il luogo dello spawn, il vostro avversario e la vostra mappa sono stati tutti tirati a caso coi dadi.

    MAPPA
    DIAMOND



    ZAR


    NB. Ogni quadratino ha il lato di 1m.


    Zar-Nur TheDiamondBest
     
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    Ma che diavolo... Dove mi trovo? Come sono finito qui? Che diamine di scelte di merda ho compiuto per ritrovarmi su un masso come un babbeo? Non che lo sia! Anzi, di sicuro fa tutto parte del mio piano malefico. Aspetta... sto iniziando a ricordare... ah sì, devo uccidere qualcuno. Sono stato convocato qui da... boh, non è importante. L'importante è venire pagati alla fine, ovviamente. Tsk, qualcuno ha davvero pensato di poter sfidare me, il grande... il grande... uh, che nome avevo dato a quell'ultima zoccoletta? F qualcosa... fasher... fiber... Fischio... Ah no, era Fisher, giusto. Dicevo, il grande Fisher!
    Il chiss si guarda velocissimamente in torno per capire dove si trovi e cosa deve fare. Ma ovviamente, il suo brillantissimo cervello ha già escogitato tutto.
    Ahm, sì, come primo passo devo scendere da questa stupida roccia. Quella sporgenza lì sembra utilizzabile... E così sia! Fiume! Hai ricevuto l'onore di osservare il mitico Fischior in azione, o qualunque sia il mio nome. Ammira!
    Sta pronunciando un discorso nella sua testa da solo? Certamente. Perchè? Perchè lui è il fottuto chiss, dannazione! La mano blu afferra la spada laser, mettendo le dita sui comandi integrati collegati agli stivali. Dopo qualche secondo in cui cerca di ricordarsi l'ordine dei bottoni giusti da premere, finalmente avrebbe acceso gli stivali. E questa sarebbe stata la parte uno del suo piano. La parte due, invece, era fluttuare fino alla riva nord in tutta sicurezza. Perchè proprio quella nord? Perchè a) sembrava più vicina, e b) perchè sembrava esserci una serie di alberelli che fanno proprio comodo al suo piano malefico. Se la sfiga non gli avesse permesso di cadere in acqua come un salame, il chiss avrebbe adirittura fatto una capriola d'atterraggio sulla terra, così, per sembrare ancora più fico.
    Visto, stupido fiumiciattolo? Dovrai ricordare questo giorno come il giorno nella quale hai quasi affogato il grande Fisciero! avrebbe affermato, sempre nella sua testa, nel caso in cui fosse arrivato salvo a destinazione. Atterrato, la successiva cosa che avrebbe fatto sarebbe stata di muoversi verso l'albero che si sarebbe ritrovato davanti. Lì, avrebbe usato nuovamente i razzetti per sollevarsi su uno dei rami che, ad occhio, avrebbero potuto sostenerlo. La possibilità di cadere di culo ci sarebbe stata, ma lui è il magico Fisher, lui non cade di culo, è il terreno che ha la possibilità di sentire le sopraffini chiappe.
     
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    Prima il buio poi la luce, prima il richiamo della Forza poi il suo medesimo rilascio........ cosa l'avrà spinto a questa contorta vicissitudine di sangue e morte il tutto per ottenere ciò che ritengo più che prezioso...... la LIBERTA'!!

    Morak aprì gli occhi ritrovandosi in un luogo completamente differente da quello in cui li aveva chiusi, non si trovava su Onderon sebbene il paesaggio fosse per lo più naturale, forse non si trovava neanche in un vero pianeta perché quando si addormentò la Forza lo aveva reclutato. Sapeva perché era lì e cosa dovesse fare, tuttavia non ne comprendeva il senso ed il motivo per cui era stato trascinato in quella competizione.

    Mi mette alla prova, vuol vedere se son degno di essere il futuro Saraai-Kaar....... devo trovare e sconfiggere il mio avversario per essere libero e degno del ruolo a cui ambisco.......

    La Forza non si espresse a parole ma condivise con lui le conoscenze necessarie a comprendere il tutto, quello che osservava con i suoi occhi non era il paesaggio di un pianeta ma un'arena di combattimento creata dalla Forza stessa per metterlo alla prova. Il luogo era apparentemente illimitato ma Morak sapeva che non fosse così, vi erano limiti invisibili all'orizzonte ed in mezzo alla vegetazione ed alle rocce doveva nascondersi un avversario d'affrontare, sconfiggere ed uccidere. Sono in quel modo Morak sarebbe asceso verso la libertà ed il compimento del suo destino come leader dei Jensaarai, ma sapeva anche che non sarebbe stata quella la sua prima sfida e che forse altre prove lo aspettavano successivamente.

    Non perdiamo tempo, il mio destino mi attende e come un falco in cerca della sua preda, stanerò il mio avversario e lo condurrò alla morte a cui è predestinato!

    Dal luogo in cui si trovava aveva una visuale abbastanza buona ma incompleta, si trovava su un masso alto almeno cinque metri da cui notava chiaramente a nord un fiume ed un sentiero che lo costeggiava, ad ovest invece vi era una fila di massi simili a quello in cui si trovava ed ad est una fitta foresta con alberi tanto alti da impedirgli di vedere oltre. Dietro di se invece vi era una scala a chiocciola che pareva salire verso l'alto e di fatti sopra la sua testa notò una sporgenza rocciosa che gli faceva ombra.

    Da lì vedrò meglio.

    Così Morak spiegò le sue maestose ali, piegò leggermente le ginocchia ed effettuò un salto per darsi lo slancio mentre le ali iniziarono a muoversi dall'alto verso il basso, in pochi istanti il jens si ritrovò a volare verso la cima che lo sovrastava e gli faceva ombra. Una volta giunto si sarebbe concentrato su ciò che lo circondava, usando non solo gli occhi ma anche la Forza per percepire ed individuare qualche forma di vita abbastanza forte o grande da poterla considerare la sfida per cui era stato convocato. Non aveva idea di cosa avrebbe affrontato ma era decisamente pronto a tutto, infatti non lasciò nulla al caso utilizzando la Forza anche per ottenere un'estensione dei suoi sensi [Danger Sense]
     
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    Con tutta la grazia che solo Il Chiss poteva possedere, Fisher atterrò nel luogo che aveva designato. Se ne stava appollaiato a circa 4m da terra, su un grosso ramo, pronto a gufare.


    Morak volò con un certo sforzo fino al masso sopra la sua testa, guadagnando qualche metro extra di visuale. Vide che la mappa finiva alle proprie spalle e così il fiume, che scorreva con in mezzo due isolotti oblunghi, oltre ad una grossa zolla, più avanti. Gli alberi nascondevano altri alberi che non gli consentivano una buona visuale oltre. Laddova però la vista era scarsa, la Forza gli veniva in aiuto. In direzione nord percepiva un'unica forma di vita, un force-user potente nel lato Oscuro. La Forza gielo faceva apparire molto vicino, meno di 100m in linea d'aria. Il danger sense era attivo.

    DIAMOND


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    Appollaiato sul suo ramo, Fisher stava progettando la parte due del suo piano malefico diabolico sgravato esaggerato. Ora, i suoi magnifici poteri gli avrebbero aggevolato la ricerca del nemico. Così, molto semplicemente, avrebbe dato ascolto al suo sesto senso, il Fisher-sense (o la Forza, se preferite), per cercare le forme di vita nella vicinanza. Ciò che cercava era qualche di abbastanza grande da sembrare almeno vagamente una persona; dato che sapeva che il suo avversario era la fuori da qualche parte, il chiss era abbastanza sicuro che lo avrebbe percepito, prima o poi. Se avesse individuato un orso e non una persona, lì si che ci sarebbe stato da divertirsi! Appena si sarebbe accorto di qualcosa abbastanza importante da attirare la sua attenzione, si sarebbe voltato verso la forma di vita percepita, sempre facendo attenzione a non cadere dal ramo.
    Ok... e adesso? - sussurrò. - Certo che so cosa devo fare! Cercavo di fare conversazione!
    Qualcuno potrebbe dire che il parlare da solo sia qualcosa di brutto, se non di folle, ma lui è Fisher! Lui può, e lo fa anche. E adesso, adesso arrivava la parte più divertente. Tirando fuori un sorrisone a trentadue denti, il chiss avrebbe fatto ciò che sapeva fare meglio: l'idiota! A pieni polmoni, avrebbe usato la sua mitica voce, unita ad un po' di conoscenza della fauna, per intonare al meglio il verso del piccione [Voce ingannevole].
    Dopo aver fatto tale verso, il chiss si mise a ridere fra sé e sé. Dai, la cosa era divertentissima! Così, dopo aver riso abbastanza per questa mossa stupidissima geniale, Fisher avrebbe nuovamente espanso il suo superpotere per vedere se l'avversario si fosse trovato nello stesso punto di prima, così da capire i suoi movimenti. Se fosse stato troppo vicino, entro i venti metri, la cosa si sarebbe tradotta in un "ti ha trovato", e allora lì il chiss avrebbe dovuto reagire. In ogni caso, avrebbe tenuto anche le orecchie aperte, per sentire possibili rumori nelle vicinanze. Il piano procedeva bene, per ora, stranamente. I piani del chiss non procedono mai bene.
     
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    Come previsto la vista di Morak non riuscì ad individuare nulla di strano se non i limiti dell'area, infatti scoprì che dietro di se vi era il confine delineato dalla Forza perciò almeno aveva le spalle coperte, invece davanti a se percepì qualcosa di forte ed oscuro connesso alla Forza. Una presenza pericolosa e ben definita, doveva trattarsi del suo avversario scelto dalla Forza, la sua sfida e la sua prova perciò senza indugiare spiccò il volo e planò verso la direzione del nemico. Doveva trovarsi a nord ad almeno 100 metri di distanza, per sicurezza Morak afferrò la sua spada laser con la mano destra e la tenne pronta per essere accesa in caso di pericolo.

    Sarà un essere della Forza o un Sith o qualcosa di simile, il lato oscuro è forte in lui perciò devo aspettarmi un atteggiamento aggressivo e privo di autocontrollo.

    Morak conosceva bene i due lati della Forza, li aveva studiati entrambi tra i Jens perciò sapeva cosa aspettarsi sia da l'uno che dall'altro sebbene fosse più esperto in quelli del lato oscuro, il che gli conferiva un vantaggia contro il suo potenziale nemico che guarda caso attingeva il potere proprio dal lato oscuro della Forza.

    Non sapevo se posso sentirlo o meno non l'ho scritto.
     
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    Mentre Fisher attendeva, percepì distintamente una presenza nella Forza, nè chiara, nè oscura, avvicinarsi da sud est. Stava a meno di 100 da lui e avanzava.


    Morak faceva fatica a volare con tutto quel peso addosso, e poichè 7m era un punto di decollo più basso di molti degli alberi del bosco di fronte a lui, e completamente inadatto a servirsi di correnti caldi ascensionali, non stava affatto planando. Per riuscire a rimanere in volo, doveva usare il volo battuto, non planato.
    Se si fosse ostinato a cercare di planare, sarebbe andato a schiantarsi contro le cime degli alberi in direzione nord, molto prima di giungere vicino al bersaglio.
    Tuttavia aveva il tempo di correggere il tiro e sbattere ostinatamente le ali, per risalire di quota. Data la pesantezza dell'equipaggiamento, non sarebbe riuscito a salire oltre i 15m, in ogni caso.

    ZAR
     
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    Ok, trovato. Adesso, il piano era abbastanza semplice: bisognava aspettare che fosse l'altro a fare la prima mossa. A quanto pare, l'avversario stava avanzando, cosa che avrebbe potuto significare che o ha avuto la stessa idea del chiss di usare il senso magico per percepire i force user, oppure che semplicemente si sta spostando. In entrambi i casi, il piano resta solo uno: aspettare.
    Tutto merito del mio richiamo piccionesco! Vedi? Te lo avevo detto che avrebbe funzionato alla perfezione.
    Ciò che sarebbe potuto servire, sarebbe stato un punto più alto per osservare i dintorni. Il chiss avrebbe così cercato con la vista dei rami più alti, scegliendo quello che a occhio e croce poteva sorreggerlo, il più in cima possibile. Se lo avesse trovato, avrebbe usato lo stesso trucchetto precedente per salire, ossia gli stivaletti, mentre se invece la sua ricerca fosse stata infruttuosa, avrebbe usato al massimo il ramo su cui si trovava come punto d'osservazione. Dato che l'avversario sembrava arrivare da sud est, Fisher avrebbe aguzzato la vista in tale direzione per cercare un qualsiasi movimento interessante. La distanza percepita era circa 100 metri, perciò quello sarebbe potuto essere un buon punto di partenza.
     
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    Morak dovette a breve fare i conti con un dettaglio abbastanza rilevante, la sua armatura era troppo pesante per volare con velocità ed agilità e non riuscì a planare a causa dell'assenza di correnti calde, certo poteva comunque correggere la rotta sbattendo le ali ed ovviamente lo fece ma invece di proseguire il suo viaggio cercò di atterrare sull'altro lato della sponda.

    Non va bene, devo fare una scelta.......

    Il guerriero pennuto era consapevole dei vantaggi che l'armatura gli conferiva ma conosceva bene anche i vantaggi derivanti delle sue ali, dove uno gli conferiva una maggiore protezione e difesa l'altra gli conferiva una maggiore velocità ed agilità potendo contare sul rimanere in una posizione di vantaggio. In base alla situazione poteva adattarsi meglio nel prediligere uno stile rispetto all'altro ed era quello il caso, il terreno favoriva l'uso delle ali e la possibilità d'individuare il suo bersaglio era sicuramente un altro vantaggio perciò fece la sua scelta.

    Devo affidarmi alla Forza ed alla mia natura, non dovrei lasciare la mia armatura incustodita ed in circostanze normali non lo farei, ma questa non è la realtà ma una proiezione della Forza, non so neanche se sono presente con il mio vero io o solo con la mia coscienza.

    Morak perciò fece la sua decisione ed iniziò a rimuovere ogni parte della sua armatura tenendosi soltanto i vestiti sottostanti con la restante attrezzatura legata alla cintura, se il bersaglio si fosse avvicinato o se altre minacce si fossero rivelate la Forza lo avrebbe avvisato tempestivamente. Se nulla avesse interferito con la rimozione dell'armatura, Morak avrebbe ripreso il viaggio verso il force user legato al alto oscuro, come prima aveva la spada laser impugnata nella mano destra ma non ancora accesa. Cercò comunque di studiare meglio il terreno di scontro volando il più in alto possibile, così d'avere una panoramica completa dell'area circostante, successivamente si sarebbe diretto verso il bersaglio mantenendo la quota raggiunta.

    Non mi serve un'armatura per vincere le mie sfide, dimostrerò alla Forza quel è il mio valore!
     
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    Fisher aveva già considerato che oltre i 4m i rami diventavano troppo sottili per il suo enorme ego, quindi dovette accontentarsi di aspettare dove stava. Mentre attendeva, tuttavia, le sue sublimi orecchie puntute rilevarono una serie di tonfi sordi, appena udibili, come qualcosa di pesante che cascava su terreno solido. Riconobbe 5 tonfi, uno più sonoro degli altri. Dal fitto del fogliame, non riuscì però ad identificarne la fonte.
    Dopo circa un minuto, sentì la fonte di Forza praticamente sopra la propria testa, ma decisamente più in alto. Non sentiva però rumore di razzetti, o jet-pack.


    Morak decise di liberarsi del peso extra, con movimenti che conosceva bene e una volta allegerito, potè facilmente alzarsi in volo fino a 35m e da lì ebbe la visuale completa su tutta la mappa dello scontro. Tuttavia non vedeva il suo avversario.
    Affidandosi alla Forza e volando ben oltre la cima degli alberi, riuscì a circoscrivere un'area entro cui doveva trovarsi il force-user, ma della posizione precisa, non era certo.

    ZAR
     
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    La situazione si era evoluta in modo... interessante. La cosa che aveva più attirato Fisher erano stati i 5 tonfi. Una trappola, forse? Oppure un qualche marchingegnio malefico? Poco importa, niente può uccidere il chiss! In ogni caso, capire cosa fossero quei tonfi era essenziale, per un motivo semplice: il nemico si trovava sopra di lui. Perciò, quella potrebbe davvero essere una trappola, più ci riflette. La cosa interessante è che ancora il caghetta non si è avvicinato al mitico ramo, quindi a) Fisher non è stato ancora spottato, o b) il nemico sta aspettando.
    Osi sfruttare questi marchingegni stupidi che solo *io* ho il diritto di sfruttare? Io pretendo di parlare col suo manager!
    Con lo spirito massimo di una Karen, il chiss allora procedette a scendere dal ramo, dato che ormai esso aveva servito più che a sufficenza le regali chiappe blu. Fatto ciò, rimanendo sempre sotto il fogliame dell'albero per non farsi vedere, con gli occhietti rossi cercò le possibili spiegazioni di quei tonfi, analizzando il posto circostante. Dove cercare era facile da capire: il nemico era arrivato sopra la sua testa passando per sud-est, perciò se si era fermato per posare qualcosa, tutto dentro il range uditivo del chiss, di sicuro doveva essere verso quella direzione. Fisher sarebbe partito da lì, poi avrebbe cercato ancora.
    La sua attuale posizione gli dava un certo vantaggio: il fogliame sopra la testa avrebbe impedito alle prime granate, se fossero cadute, di recare molti danni, oltre a creare una barriera tra il nemico volante e lui. Se lo voleva affrontare, doveva scendere davanti a lui.
     
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    La nuova posizione di Morak era certamente la più vantaggiosa, riuscì ad arrivare senza difficoltà a 35 metri di altezza potendo così avere un'idea della grandezza dell'intera area di scontro, notò la conformazione ed il paesaggio con tutte le sue criticità. Il fiume divideva l'arena di scontro in due, nelle zone perimetrali vi era prevalentemente aree boschive con alberi alti e fitti, mentre al centro sulla sinistra vi era radura delimitata da una fila di massi rettangolari disposti intorno ad essa come fossero bare, al centro di queste vi era un altro masso più lavorato che pareva fosse un altare. Altri dettagli non vennero notati dalla sua posizione ma la Forza lo aiutò ad individuare l'area in cui si trovava il bersaglio, sebbene non fosse certo della posizione esatta aveva una chiara idea di dove si trovasse.

    Bene, si trova a nord oltre il fiume fra i boschi, se resta lì sarò costretto ad addentrarmi nella foresta.

    Morak cercò di concentrarsi maggiormente per capire la posizione esatta del bersaglio o se questi fosse in movimento o meno, aurea nel lato oscuro era forte e quella non pareva fosse complessa da percepire. Il che lasciò intendere a Morak che probabilmente anche il bersaglio poteva individuare la sua presenza, perciò data la mancanza della sua armatura decise di avvicinarsi con prudenza. L'idea era di risalire in volo il fiume scendendo di quota a circa 5 metri di altezza sopra le punte degli alberi perimetrali così da rimanere in una posizione di vantaggio senza però rischiare di essere avvistato con facilità dal bersaglio. Come ulteriore protezione cercò di attivare la [Mimetizzazione di Forza] che almeno in teoria doveva render più difficile al bersaglio individuarlo, sempre se non fosse immune a quei poteri.

    Chissà cosa mi ha riservato la Forza come prova, sarà una creatura nata dalla Forza o qualcos'altro?

    L'obiettivo di Morak era raggiungere in sicurezza il sentiero a Nord Est che delimitava la foresta a nord dove percepiva il bersaglio, il fiume costituiva già un confine naturale che difficilmente poteva essere attraversato con facilità a meno che non si possedesse capacità specifiche. Una volta raggiunta la sponda del sentiero, se non avesse percepito spostamenti chiari del bersaglio che si dirigeva in qualche direzione differente da quella di arrivo di Morak, allora il Jens avrebbe cercato di atterrare con agilità sul sentiero con la spada laser accesa e pronta per incontrare il suo destino.
     
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    Fisher non trovò niente ad attenderlo, nelle vicinanze, tuttavia si rendeva conto che ciò che stava cercando, doveva essere stato appoggiato molto furtivamente, oppure trovarsi parecchio distante, perchè altrimenti il suo sublime udito, l'avrebbe avvisato prima. Visto che non riusciva a trovare niente di anomalo là attorno, restava valido il fatto che dovesse muoversi parecchio.


    Morak, concentrandosi meglio, si accorse che per il momento il suo bersaglio era relativamente stazionario e riuscì a circoscrivere ulteriormente l'area.
    A quel punto, decise di scendere a terra e accendere la spada.

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    La curiosità lo stava rosicando, sotto sotto. Non vedeva per niente l'origine di quei tonfi, cosa che gli dava fastidio. Lui è Fisher! Come osano prendersi gioco della sua bravura?! Questa cosa se la ricorderà. Non come il suo nome, no, questa se la segnerà da qualche parte.
    Così il chiss ideò un superpiano a prova di prove. Il suo nemico si trovava sopra la sua testa, ergo non lo aveva ancora potuto vedere, ergo avrebbe potuto non vederlo mai. Bastava diventare... invisibili! Attivando il suo magnifico potere, [Mimetizzazione di Forza], il chiss scomparì dai radar, così da attirare il suo nemico in una trappola.

    COSO! Mi sono stancato! Vieni qui, veloce!

    A pieni polmoni avrebbe richiamato il nemico. Con tutta la grazia del chiss che possiede, si sarebbe poi nascosto dietro al suo alberello, che ormai è diventato di sua proprietà. Poi, semplicemente, avrebbe messo la mano sinistra su una granata a frammentazione, preparandosi per quando il nemico sarebbe sceso dal cielo. Se nessuno si fosse presentato entro un piccolissimo tempo ragionevole, il chiss avrebbe espanso i propri sensi nella Forza per vedere dove cavolo si era cacciato il suo nemico. Per il suo bene, si sarebbe dovuto mostrare. Come avrebbe osato a non cadere nella perfetta trappola e a far aspettare il povero chiss?!
     
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    Morak grazie alla Forza riuscì a ridurre ulteriormente l'area entro in quale si trovasse il bersaglio, a quanto pare era ubicato nell'altra estremità del boschetto a nord e vicino al limite del fiume, il pratica si trovava in trappola anche se ben protetto e nascosto dalla folta vegetazione.

    E' ancora troppo lontano...

    Addentrarsi nella boscaglia lo avrebbe certamente messo in svantaggio, non potendo usufruire delle ali in modo efficiente senza contare che non godeva di ottimi sensi, preferì così optare per la strategia di stanare il bersaglio. L'idea era di usare la spada laser per innescare un incendio al confine della foresta, dando fuoco al fogliame o ai rami secchi in prossimità del boschetto, certo non aveva idea se prendessero fuoco dato che si trattava di una proiezione della Forza ma valeva la pena provarci. Le sue conoscenze in campo di sopravvivenza erano più che sufficienti ad assisterlo per capire come accendere un fuoco e farlo propagare, in seguito se ci fosse riuscito o meno avrebbe comunque spiccato il volo per osservare la situazione dall'alto e pensare ad eventuali nuove strategie tenendosi lontano dall'eventuale fumo dell'incendio ed anzi dirigendosi al di sopra del boschetto nord al di là del fiume, dove aveva intravisto le varie pietre "tombali".

    Non so se sono a portata per sentire la voce del chiss
     
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