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Non c'è nulla di più divertente di due muri che cozzano l'uno sull'altro.
Artiglio Bianco sapeva di essere al chiuso, ma a parte questo, non avrebbe saputo dire se fosse dentro una base planetaria, o l'ingresso non ancora decorato di un direttore delle poste interplanetarie. Era in un corridoio ampio 2m, davanti a lui una porta metallica, al momento chiusa, ma non ermeticamente, come la luce verde del pannello sul muro lucente indicava. Alle sue spalle c'era una porta più grande, che prendeva tutta la larghezza del corridoio, e a chiusura stagna. Lo stesso corridoio in cui si trovava, si apriva a T, finendo sia a destra sia a sinistra con una porta identica a quella frontale. Il suo avversario doveva trovarsi da qualche parte, ma non aveva idea di dove potesse essere.
Sise era capitato in un posto bizzarro. Si trattava di una stanza rettangolare, di circa 5m di lunghezza, che si divideva sul lato sud in 6 cubicoli. Docce. Era capitato in un bagno pubblico? Non aveva idea di cosa potesse essere. Una prigione? Una palestra? Boh.
Tutto a nord e sulla destra, v'era una porta non sigillata, per uscire, nient'altro. Se voleva trovare il suo avversario, era il caso di iniziare a camminare.CITAZIONEBenvenuti al Not So Martial Star Tournament! Le regole che dovrete seguire, sono specificate nella pagina dell'evento, oltre a quelle aggiungo che NON dovete postare il vostro equipaggiamento in questa discussione. I vostri pg sanno perfettamente di fare parte dell'evento e che l'unico modo per vincere è uccidere l'avversario. Sanno anche che la mappa è limitata, perciò non è possibile fuggire all'infinito. Tutte le conoscenze personali sugli altri pg, non esistono.
Il primo di voi a dover rispondere è MAGGOTH. NON potete scambiarvi di turno, se non sarò io a dirlo. Da questo momento avete 3 giorni a testa per rispondere.
Buona fortuna.
PS. Se avete domande, fatele in mp.
PPS. Il luogo dello spawn, il vostro avversario e la vostra mappa sono stati tutti tirati a caso coi dadi.
MAPPA
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NB. Ogni quadratino ha il lato di 1m.SPOILER (clicca per visualizzare)Maggoth Raztek
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Non aveva idea di cosa stesse succedendo o di dove si trovasse. Nessuna. Che fosse una indigestione da cibo? Naaah! Lui non aveva mai indigestione.
A dirla tutta non ricordava neanche cosa avesse fatto ieri, eppure lui era una mente geniale. Non era plausibile che se lo fosse dimenticato.
Poi, come una scossa elettrica, la memoria finalmente rientrò nella mente di Artiglio Bianco con la potenza di un suo pugno. Sapeva cosa doveva fare. Non sapeva dove si trovava ma sapeva perché si trovava laggiù. Doveva uccidere un tizio che si trovava all'interno di quella specie di edificio. Non era scritto da nessuna parte come dovesse farlo, quindi probabilmente mangiarlo andava bene in ogni caso.
Controllò il suo equipaggiamento, ed era completo di tutto quello che aveva. Forse. Forse di più? Ah, sticazzi. Era ora di andare a trovare la preda.
Diede una rapida occhiata intorno a sé, per capire dove si trovava.
Ok, non ne aveva idea.
L'unica certezza che aveva era che lo spazio era molto stretto, quindi doveva optare, per ora, per il corpo a corpo.
Impugnò la sua vibroascia nella mano destra, accese lo scudo delle RD nel braccio sinistro collegandolo all'armatura e si mosse in avanti. decidendo di aprire la porta alla sua destra. Non era una cima per molte cose, ma sapeva come muoversi per non perdersi, ovvero seguire sempre la stessa parete fino a che non ti stufi, poi distruggere tutte le pareti.
Mentre apriva la porta sarebbe rimasto con lo scudo a bloccare il davanti, in modo da coprirsi da eventuali attacchi diretti a lui una volta aperta la porta.
Non sarebbe stato carino cominciare il pranzo con un colpo subito. Era poco educato nei confronti della sua preda.. -
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Il visore dell'elmetto ci mise qualche secondo per mettere completamente a fuoco il luogo in cui era apparso. Le piastrelle ingiallite e le docce non diedero spazio alla fantasia.
"Un bagno? Davvero? Cosa sono tornato in prigione?
Ironia della sorte, era capitato in uno dei luoghi che più odiava al mondo. Non che odiasse lavarsi ma lì aveva dei ricordi decisamente da dimenticare, e non si parla della saponetta.
Questa volta però la situazione era diversa. Non era rinchiuso lì contro la sua volontà, anzi aveva deciso lui stesso di partecipare quel massacro. L'idea di colorare la sua armatura di un'altra tonalità di rosso era adrenalinica. Era il momento di fare a fette qualcuno.
Una porta alla sua sinistra sembrava essere l'unica direzione possibile per ingaggiare battaglia. Sbottonò la fondina della pistola e la estrasse, tenendola all'altezza del busto in modo da essere rapido nel rispondere al fuoco ma non particolarmente preciso. Con la mano destra invece aveva impugnato la vibro-ascia.
Avrebbe aperto la porta, appoggiando la spalla destra al copri fili, in modo da avere una visuale diretta con quello che ci sarebbe stato al di fuori, alla sua sinistra. Poi girando lo sguardo, avrebbe controllato anche a destra.. -
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La porta si aprì davanti ad Artiglio, dando spazio ad un altro corridoio di un paio di metri, che si apriva nuovamente a T. La parete di fronte, aveva altre 4 porte, mentre quella dal suo lato, tre. Sulla sinistra, c'era un ulteriore porta, a circa 7m, mentre sulla destra, a quasi ugual distanza, si vedeva una stanza con una porta sul fondo. La stanza conteneva 8 brande dall'aria spartana.
Oltre il bagno, Sise trovò un corridoio largo un metro, con a destra una stanza con 8 brande, e a sinistra, in fondo un'altra porta a 12m da lui. Nella parete di fronte a lui, si trovavano altre due porte, mentre dal suo lato ve n'erano altre 3.
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Tristemente, dietro la porta, non c'era nessuno. Affranto, Artiglio diede una rapida occhiata all'ambiente appena scoperto e già notò qualcosa che odiava.
Porte.
Porte ovunque, mannaggia al cazzo.
Che ci faceva un tizio con un corridoio con una, due, tre, quattroppe porte?!
Ognuna di quelle poteva avere altri casini, spazi infiniti o minuscoli, troppo tempo perso a cercare di trovare qualcuno. Quasi gli conveniva aspettare.
No, fanculo quel corridoio, troppo casino.
Ritornò nella stanza iniziale, chiuse la porta ed aprì quella immediatamente accanto con la stessa modalità di prima, sperando almeno ora che ci fosse qualcuno e non, porca puttana, altre ventordici porte.
"Ho fameeeeeeeeeee!". -
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Il corridoio subito dopo la porta era esattamente come Sise s'è l'era immaginato, ma con decisamente più porte. Non avendo la minima voglia di controllare ogni stanza, decise che si sarebbe diretto verso quella più vicina, il dormitorio.
Tra quelle brandine sembrava non esserci niente di speciale, sicuramente il suo avversario non era abbastanza piccolo per nascondersi sotto uno dei letti.
I mostri solitamente sono relegati nelle favole.
O così sperava.
Usci completamente dal bagno e si spostò in quella direzione, tenendo la pistola puntata verso la parte ovest del corridoio mentre con la vibro-ascia era pronto ad affettare qualunque cosa fosse uscita dalla porta a est.. -
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Tornando indietro ed usando la porta subito sulla sinistra, Artiglio scoprì di essere finito in un altro lungo corridoio, con una piccola rientranza subito sulla destra, che ospitava una scala, per salire nei condotti di areazione, in cui non sarebbe riuscito ad entrare a causa della sua stazza, e che più avanti finiva in un'altra porta.
Sise attendeva.
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Altra porta, altra delusione. Che palle. Beh, almeno questa aveva un corridoio con unicamente una porta in fondo.
Cioè, non solo quella. C'era anche una scaletta per bambini che finiva in un condotto per bambini. Dove stava, in una scuola?
L'idea di tutti quei piccoli cosciotti ambulanti gli stuzzicò l'appetito, quindi proseguì nella sua opera di perlustrazione, andando ad aprire la porta con la stessa modalità di prima. Magari avrebbe avuto fortuna ed avrebbe trovato un piccolo spuntino prima di cominciare l'effettiva caccia con la preda principale.
Il suo stomaco brontolò leggermente, incitandolo a darsi una mossa.. -
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Si era aspettato uno scontro diretto con il proprio avversario non una caccia al topo.
Appurato che in quella stanza non ci fosse niente, decise di andare nella direzione che ormai aveva scelto. Avrebbe aperto la porta ovest del dormitorio, senza curarsi molto di fare con calma e avrebbe proseguito oltre essa.
"Fanculo vado di là" Disse parlando tra sè e sè.
Si stava spazientendo, tanto che ormai stava picchiettando il manico della vibro-ascia nervosamente contro lo spallaccio destro dell'armatura, mentre la pistola era portata in avanti, pronta a far fuoco.. -
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La frustrazione iniziava inevitabilmente a crescere per entrambi i guerrieri, rinchiusi in quel labirinto di corridoi senza che alcuno dei due sembrasse in grado di trovare l'altro.
Artiglio aprì la porta, solo per trovarsi in un cubicolo di 1x1m, con sulla sinistra un'altra porta, blindatissima e a destra, una normale porta.
Sise era capitato in uno stanzino con delle scalette quasi frontali alla porta da cui era arrivato, che portavano ai tunnel di areazione, e sulla sinistra un'altra normale porta.
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Lo spazio che si trovò davanti era così piccolo che si chiese addirittura se sarebbe riuscito ad entrarci. C'erano due porte, una più blindata dell'altra. La porta a sinistra aveva una qualche idea di dove potesse portare, ovvero nella stanzetta con i letti di prima, mentre quella a destra non ne aveva idea. Certo, era strano che quella a destra fosse così blindata, ma c'era il rischio che si trovasse in una astronave e quella porta conducesse all'esterno. Meglio non rischiare.
Prese la porta a sinistra, con la solita modalità, sperando in un risultato diverso. Cominciò anche a ringhiare sommessamente per il fastidio di dover girare a buffo in quei cunicoli del cazzo. Cosa pensavano che fosse, Arrosticina, che si divertiva a girare in spazi stretti?
Edited by Maggoth - 4/12/2020, 11:17. -
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Nel vedere una scaletta Sise abbassò entrambe le armi, in segno di scontento. Non era il suo avversario e non ci sarebbe passato neanche togliendosi l'armatura, in quello spazio così angusto.
"Peccato, aggirarsi nei condotti d'aerazione poteva essere una buona idea per un agguato."
Non avendo intenzione di tornare da dov'era appena venuto decise di proseguire per la porta alla sua sinistra. L'avrebbe aperta con circospezione, sempre tenendo in mente che dall'altra parte potesse esserci il suo avversario. In caso di "tutto libero" avrebbe fatto qualche passo ancora per entrare nella stanza successiva.. -
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Artiglio prese la porta di sinistra e si trovò in un'altra stanzetta, con altre scale per i tunnel di areazione, sulla destra e una porta normale sulla sinistra. Se Artiglio l'avesse aperta, si sarebbe ritrovato di nuovo nella stanza con le brande.
Molto tristemente, Sise capitò in un cubicolo 1x1m, con una porta blindata dritto davanti a sè e un'altra porta semplice sulla sinistra. Mentre decideva cosa fare, Sise udì quella che gli pareva chiaramente una "musica da Boss" provenire dalla sua sinistra, ma molto flebile.
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Come sospettava, la porta avrebbe nuovamente condotto alla stanza con le brande. Beh, tanto valeva approfittarne per ridurre ulteriormente gli spazi di manovra della preda. Visto che da scontro frontale era diventato una gara di fottuto nascondino, tanto valeva rendersi più semplice il tutto.
Sarebbe entrato nella stanza delle brande ed avrebbe bloccato l'accesso da quella stessa porta impilando rapidamente tre o quattro brande, così da non proprio sigillare l'accesso ma renderlo molto più scomodo da usare per fughe rapide in caso di inseguimento. Tanto sapeva bene che lui non sarebbe mai fuggito, tanto valeva rendere più difficile il lavoro alla preda, no?. -
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"Seeee un altra stanza vuota"
Il suo disappunto era palpabile. Per fortuna questa volta non dovette neanche scegliere dove andare. La porta blindata sembrava essere "troppo" blindata, quindi scartata.
La porta sulla sinistra era valida invece. Inoltre da quella direzione proveniva una... una musichetta?
"Eh niente, sono diventato pazzo"
Sise avrebbe aperto la porta alla sua sinistra e sarebbe proseguito con cautela come per le precedenti..
[TORNEO] Eliminatorie, Artiglio Bianco vs. SiseMaggoth vs. Raztek |
