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Artiglio barricò la porta senza il minimo sforzo, dopodichè sentì un bip insistente che attirava la sua attenzione. Girando la testa, notò una freccia a led gigantesca sulla parete, qualsiasi parete avesse guardato, che indicava in direzione ovest e sotto aveva scritto "PAPPA".
Sise si trovò nuovamente in un lungo corridoio che terminava dritto di fronte a lui con una porta e di fiaco a questa, sul suo lato destro, direzione nord, stavano altre scale per entrare nei tunnel di areazione.
La musica da boss diventava più forte.
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Ma che cazzo è?!
Cosa fosse in realtà era ovvio per Artiglio, dopotutto era un segnale luminoso che diceva chiaramente "PAPPA" ed indicava una direzione.
Fosse stato in una normale situazione, avrebbe potuto domandarsi chi l'avesse attivata. Poteva essere una trappola? Un meccanismo d'inganno creato dal suo avversario o da colui che lo aveva "incastrato" in quel combattimento? Forse era frutto della sua mente, già soggetta a diversi problemi di carattere psicologico creati in lunghi anni di abuso autoinflitto ed esterno, subito a causa del suo aspetto e delle sue tendenze. Anni solitari che hanno portato una creatura a diventare violenta e cercare sfogo nel cannibalismo.
Ma Artiglio non si trovava in una normale situazione da quando era nato, quindi non solo non penso tutte queste cose, ma si trovò direttamente alla porta più ad ovest che aprì con le stesse modalità, con una sola differenza.
Ora aveva l'acquolina in bocca.. -
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"Cos'è uno scherzo? Un altro corridoio?"
Il condotto d'aerazione, come per la stanza precedente, era infattibile. Troppo grosso.
Da dietro la porta sembrava provenire una musica sempre più forte. O il suo avversario aveva deciso di batterlo a colpi di danza oppure stava andando fuori di testa veramente. In ogni caso la direzione era quella. Aprì la porta, e per dare spettacolo a chi sa chi, sarebbe entrato nella stanza successiva facendo una capriola.
"Oplà". -
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Artiglio era partito convinto, ma quando aprì la porta in fondo si trovò immerso nel ronzio del grosso macchinario lì presente. Era abbastanza convinto che si trattasse di un'iperguida. Spostandosi fino a lì, aveva visto che il corridoio già percorso aveva una porta extra, in direzione sud, e una rientranza con ancora altre scale. La grossa freccia ricomparve, stavolta indicando est.
Sise sembrava giunto al limite della sopportazione e se ne andava in giro come un prosciutto felice e corazzato. Con la musica da boss sempre più forte, si trovò in una stanza più grande delle altre, rettangolare. Aveva una porta subito sulla sinistra, direzione sud, mentre in direzione nord ne vedeva un'altra speculare. A metà lunghezza v'era un portellone blindato sulla destra e una porta sulla sinistra. A nord, di fianco alla prima porta, ce n'era un'altra, sempre a destra.
NB. Se al prossimo turno non vi trovate, tirerò i dadi e uno dei due spawnerà di nuovo.
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Il ronzio del macchinario di fronte a lui distrasse Artiglio molto brevemente, giusto il tempo di immagazzinare il concetto che fosse un'iperguida. E questo confermava che si trovava sopra un astronave. Questo poteva essere problematico, perché significava che doveva fare attenzione con le esplosioni.
A parte questo, la freccia ora gli indicava la direzione da cui era venuto, quindi probabilmente intendeva la nuova porta che era comparsa con la diramazione oppure quella da dove era comparso inizialmente.
Ma non aveva senso, no? Perché la preda doveva trovarsi dove era già passato tipo tre volte? Nah, era stupido ma non così tanto!
Decise quindi di aprire la nuova porta a sud, nel modo ormai collaudato, pronto a colpire chiunque gli si parasse davanti. Forse avrebbe dovuto portarsi un lanciafiamme... gli arrosti non erano male.. -
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Sise capitò finalmente in una stanza più grande, doveva essere un anticamera date le numerose direzioni da prendere. Sia la "musica" nella sua testa che l'istinto gli fecero scegliere di prendere la porta a sinistra, a metà del corridoio. Controllò di aver tolto la sicura alla pistola, una sorta di rito pre-combattimento e con cautela aprì la porta come aveva fatto prima; tenendosi il copri fili vicino e puntando oltre. . -
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La porta che Artiglio aveva scelto lo condusse in un corridoio da 1x1m che sembrava continuare diritto per 8m di lungezza. Sulla sua destra, direzione ovest, c'erano due porte, una al metro 3, l'altra al 4. Dopo i primi 3m, sulla sinistra, direzione est, si scorgeva l'interrompersi del muro e dunque il proseguo della stanza, che in quel punto si allargava a 2m di larghezza.
Sise aprì la porta trovandosi in una stanza a T. Davanti a lui una sezione rettangolare di 3m di lungheza per 2 di larghezza, si apriva poi a destra e sinistra su corridoi stretti un metro. Direttamente di fronte a lui, si vedevano due porte affiancate, una più spostata verso destra. La musica da boss s'era improvvisamente quietata, scomparendo del tutto. Alla sua destra e alla sua sinistra c'erano altre due porte.
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La stanza sembrava piccola e le frecce totalmente sparite. Non c'era più alcuna indicazione, quindi o si trattava di una trappola oppure aveva raggiunto la preda. In entrambi i casi la cautela era importante, ma non la prudenza. , per meglio dire, lo era ma Artiglio se ne sbatteva della prudenza. Sapeva che il nemico si sarebbe trovato o oltre l'angolo oppure pronto ad uscire da una delle porte. In ogni caso era pronto a cominciare, la bava alla bocca ormai senza freno.
Avrebbe proseguito in avanti, tenendo d'occhio principalmente la zona ancora non visibile e preparandosi all'azione.
Se avesse avvistato il nemico, sarebbe partito alla carica con un possente ruggito, tenendo lo scudo alzato per parare eventuali colpi di blaster ed una volta abbastanza vicino avrebbe scansato lo scudo abbastanza da vibrare un fendente verticale, dall'alto verso il basso, molto semplice ma proprio per questo rapido e potente. Non c'era bisogno di mosse spettacolari quando il più grande spasso era sventrare l'avversario.
Se, invece, non avesse notato nessuno, sarebbe rimasto in guardia per eventuali sorprese dalle porte.. -
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Quell'intersezione era piena di possibili agguati da parte dell'avversario. Restare esposti in mezzo alla stanza era da pazzi. La musica era finita per qualche strano motivo, ma in compenso un altra musica pulsava nelle sue orecchie. Il cuore aveva cominciato a battere ad alti ritmi per effetto dell'adrenalina, e, in compensazione, il respiro era diventato più pesante e profondo.
Sise si sarebbe tolto dal mezzo della stanza dirigendosi verso il muro ad angolo a nord, utilizzandolo come copertura parziale. Avrebbe esposto solo la testa e l'arma in direzione del corridoio nord. In caso di avvistamento del nemico avrebbe tentato un colpo alla testa o alle gambe dell'avversario [Colpo Accurato] per poi riporre nella fondina la pistola ed estrarre la seconda vibro-ascia, preparandosi a un eventuale corpo a corpo.. -
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Avanzando lungo il corridoio, Artiglio sentì rumore di passi, anche se non sapeva identificare con precisione da che parte arrivasse. Non appena però fu arrivato all'altezza della prima interruzione del muro, ad est, si vide sbucare niente meno che la canna di una pistola e un elmo integrale rosso magenta. Artiglio era a meno di un metro dal suo avversario, motivo per cui la carica si risolse in un singolo passo in avanti e calare di ascia.
Con un scarto di leggero ritardo, la pistola fece fuoco verso il basso, colpendolo alla coscia sinistra, senza però provocargli alcun danno. L'armatura era stata certamente intaccata, ma come e quanto, non era un problema di Artiglio, non al momento.
Il colpo di vibroascia, calò con potenza inaudibile, ma non avendo Artiglio scelto nessun bersaglio, calò a vuoto.
Sise, che si era avvicinato, ben sentendo i passi del suo avversario da nord, e trovandosi di fronte un colosso in armatura pesante, riuscì a colpire per primo, poi decise di rinfoderare la blaster, e mentre lo faceva, un colpo di vibroascia avversaria, gli passò accanto, come il gesto di un animale rabbioso. Prima che potesse estrarre la vibroascia, era di nuovo il turno del suo avversario di attaccare, e lui ancora non si era mosso.
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CAZZO!
Aveva lisciato il colpo e sentito un impatto sulla gamba, era stato colpito! Non che gliene fregasse un cazzo, ma porca puttana, aveva mancato il colpo! Razza d'idiota, nella fretta di colpire non aveva neanche mirato.
Ok, calma, sangue freddo. La pazzia era meglio lasciarla solamente a DOPO essere stati feriti. Prima, botte. Calcolate, ma botte.
L'ascia ormai era stata calata verso il basso, quindi per avere un nuovo colpo altrettanto rapido o perlomeno che usasse parte di quel movimento, continuò a muovere l'ascia, muovendo il braccio in un movimento semicircolare che avrebbe accompagnato il precedente fendente verticale, trasformandolo in un fendente da destra verso sinistra diretto al fianco del nemico.
Uno dei pochi modi di schivare un colpo così sarebbe stato fare un passo indietro, quindi si preparò a seguirlo nel movimento.
Lo scudo copriva invece interamente la parte sinistra del suo corpo, lasciando la destra scoperta ma proprio per questo l'unico punto logico dove essere colpiti e quindi pronti per l'impatto. [INDOMITO]. -
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Quando lo zabrak aveva partecipato al torneo, si era preparato mentalmente per affrontare ogni tipo di avversario. Il bestione che menava fendenti davanti a lui lo aveva spiazzato. Era alto anche più di lui e indossava un armatura pesante.
Sarebbe stato uno scontro difficile, ma in ogni modo, degno di essere ricordato.
Grazie alla sua posizione, era riuscito a sorprendere l'avversario con un colpo di pistola alla gamba ma non aveva avuto tempo sufficiente di rinfoderare l'arma ed estrarre la seconda vibro-ascia che il bestione era già tornato all'attacco. Questa volta il colpo proveniva dalla sua sinistra.
Era un colpo micidiale ma Sise sapeva cosa fare.
Istintivamente portò la vibro-ascia nella sua mano destra, verso sinistra. Tenendola in verticale con la lama verso il basso, parallela alla linea del suo braccio, avrebbe cercato di parare il fendente incrociando i manici delle vibro-asce, poi con una torsione contemporanea di torso e polso verso destra, avrebbe spostato l'arma dell'avversario in posizione davanti a lui, facendo tornare la sua vibro-ascia in posizione normale mentre quella dell'avversario sarebbe stata verso il basso grazie alla torsione.
Sfruttando questo momento, avrebbe cercato di afferrare la vibro-ascia dell'avversario con la mano sinistra, che fino a quel momento era stata libera, e strappargliela di mano, tirando con forza verso di sè. [Disarmare]SPOILER (clicca per visualizzare)E' un movimento abbastanza complesso da spiegare, spero si sia capito.. -
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Artiglio era abbastanza forte e abbastanza e abile con la sua arma per deviare la traiettoria del colpo in un secondo momento, ma questo gli richiese un momento in più, un leggero scarto, che consentì al suo avversario di cambiare i propri piani, e abbandonare l'idea di prendere un'altra arma.
Tuttavia i due contendenti erano eccessivamente vicini e stavano usando armi molto ingombranti: il colpo di Artiglio impattò violentemente sul fianco di Sise, ma non con tutta la forza che avrebbe potuto impiegarci se fosse stato alla distanza corretta. Il suo avversario, incassò il colpo mentre cercava di portare l'ascia tenuta sulla destra, a parare. L'rmatura l'aveva difeso.
Successivamente, il Demone Rosso aveva cercato di ruotare l'arma di Tritaorecchie, scoprendo di non riuscirci.
Sise aveva sentito un impatto tremendo al fianco, talmente forte che era certo se non avesse avuto un'armatura tanto buona a coprirlo, il bestione gli avrebbe frantumato tutte le costole, anche solo usando il manico, per non parlare di cosa sarebbe capitato se l'avesse colpito con la lama.
Oltretutto, il suo avversario continuava a spingere per incalzarlo, mentre lui non aveva nemmeno mosso i piedi. Era sbilanciato e non riusciva a disarmare il suo avversario.
In quel momento, con l'azione vibrante dell'ascia che lembeva il ferro mandaloriano, Sise si rese conto di essere nettamente inferiore per forza fisica, al suo avversario, che era anche sensibilmente più bravo di lui con le armi da mischia.
Era il caso di cambiare strategia e farlo in fretta.. -
.CITAZIONEMaggoth salta il turno. Tocca a raztek..
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Niente di quello che Sise aveva pianificato andò a segno.
Un tremendo colpo d'ascia si schiantò sul suo fianco senza che riuscisse a pararlo con la sua arma, inoltre la tremenda forza fisica dell'avversario, che Sise aveva sottovalutato, era riuscito a fargli tenere salda la sua arma, mettendolo in una netta posizione di svantaggio. Per fortuna l'armatura aveva assorbito la maggior parte del danno.
"Grazie a qualsiasi dio abbia creato il beskar!"
Inspiegabilmente però, il bestione non approfittò del momento e rimase immobile. Quasi fosse anche lui stupito del colpo appena inferto.
Sise non avrebbe indugiato ulteriormente. Avrebbe sfruttato quella manciata di secondi per ritornare il favore all'avversario.
Si sarebbe spostato di un paio di passi verso la sua sinistra, in modo da avere di fronte la parte più scoperta dell'avversario. Avrebbe poi vibrato con tutta la forza possibile un fendente diagonale, dall'alto verso il basso, al braccio destro dell'avversario che brandiva la sua stessa arma.
Che ci fosse riuscito o meno si sarebbe poi spostato di qualche metro indietro verso il corridoio sud, in modo da mettersi in sicurezza da eventuali falciate nemiche.
Artiglio aveva dimostrato di essere finora un avversario formidabile e doveva agire d'astuzia.
Con la mano sinistra, libera, prese una granata a frammentazione.
Aveva un ideuccia..
[TORNEO] Eliminatorie, Artiglio Bianco vs. SiseMaggoth vs. Raztek |
