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[EVENTO] I Sette Samurai, pt2

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    L'azione era andata relativamente bene, l'armatura aveva retto bene i colpi avversari. Certo, non era piacevole farsi sparare addosso ma aveva fatto guadagnare tempo al suo compagno che aveva abbattuto i droidi. Non era molto sicuro del come, visto che aveva solamente fatto caso al fatto che erano stati sbalzati via e non aveva sentito rumore di blaster, ma poco importava in quel momento. L'importante era avere la strada un poco più libera.
    Cosa che ovviamente non era possibile. Mentre si gettava in sicurezza all'interno della stanza, vide un combattente degli Ordo molto ben armato e difeso. Armatura Pesante a pezzi e mitragliatrice leggera. Non proprio il massimo, ma neanche la cosa peggiore che potesse capitargli. Essere così bardati significava movimento minimo, al contrario loro. Parlo rapidamente a Raiden, per cercare di trasmettersi brevi informazioni nella frenesia della battaglia.


    Solo te hai gli esplosivi. Attenzione.

    Si rialzò immediatamente in piedi e scattò in direzione del nuovo ingresso, puntando però l'arma verso il nuovo nemico. La nuvola id fumo non era esageratamente densa ma poteva garantirgli un poco di copertura, e lui conosceva abbastanza bene la sua mira da sapere che non avrebbe sbagliato nessun colpo.
    Avrebbe mirato nei punti scoperti migliori per quel momento e che lui conosceva grazie alla sua familiarità con le armature a pezzi. Sebbene fosse difeso pesantemente, non c'era protezione per i bicipiti in nessuna armatura in commercio, e tenere sollevata quell'arma pesante significava tenerli ben tesi. Sarebbero esplosi come frutta.
    Avrebbe sparato una raffica breve al bicipite del braccio che reggeva l'arma dall'impugnatura d'avanti e che quindi teneva la maggiore parte del peso.
    [COLPO ACCURATO]
    Oltre a ferirlo gravemente, gli avrebbe probabilmente impedito l'uso di quel braccio per il resto del combattimento, rendendolo molto più facile da battere.
    Avrebbe voluto sparare di più, ma la cosa primaria era la propria difesa, quindi avrebbe concentrato la maggior parte delle sue energie in quel rapido scatto, mettendosi immediatamente in copertura nell'altra porta. Una volta dietro il riparo, avrebbe utilizzato quei pochi secondi guadagnati per assicurarsi di essere in una zona sicura. In caso di avversari o altri droidi all'interno del nuovo spazio, avrebbe nuovamente fatto fuoco per abbatterli, possibilmente alla testa se fosse stato un facile tiro.
    In caso contrario, avrebbe nuovamente dato attenzione all'Ordo, sporgendo di poco la testa per osservare la sua situazione e tornare subito dopo al riparo.
     
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    avevo ammazzato almeno uno degli acklay che stavano attaccando la base, non senza prendermi un colpo di blaster, in più non vedevo il quarto attaccante questo poteva essere un problema, ma prima di pensare a ciò che non vedevo ma era meglio occuparsi di quello che vedevo, perciò presi un altra granata a frammentazione, sta volta l'avrei attivata e tirata, senza affacciarmi, sporgendo soltanto il braccio quanto necessario per lasciare la granata dietro l'angolo dove avevo visto l'ultima volta il black acklay, ancora una volta non avrei visto il risultato e neanche mi sarebbe interessato perchè lo scopo della granata era coprire la mia corsa, facendo in modo che avessi un pò di vantaggio, infatti subito dopo aver lasciato il mio regalo avrei iniziato a correre verso l'armeria il mio obiettivo era fare il giro dietro l'armeria -sperando di non trovare l'acklay mancante- anche se in quel caso gli avrei sicuramente scaricato un paio di colpi addosso continuando a correre, una volta arrivato dietro l'armeria avrei poi ripreso fiato velocemente, avrei controllato i colpi che mi rimanevano nel fucile ricaricando se necessario, poi cercando di affinare i miei sensi alla forza [Danger Sense] avrei continuato il mio percorso, il mio obbiettivo era arrivare dietro le baracche per arrivare alle spalle dell'acklay che si era messo li, il più silenziosamente possibile.


    Descrizione: questa tecnica permette di estendere i propri sensi tutt'intorno a sè, creando una "bolla" di Forza che agisce come sensore di pericolo. Quando viene usata questa tecnica il personaggio è in grado di prevedere un attacco prima che questo sia portato a compimento e quindi agire di conseguenza. Una volta attivata, questa tecnica rimane attiva e latente per un tempo indefinito, lasciando il pg libero di concentrarsi su altro. Non appena la tecnica delinea un attacco, si disattiva e non ha più effetto sugli attacchi successivi.
    Con 1 punto in usare la Forza è possibile intercettare solo attacchi di corpo a corpo. Con 3 punti è possibile intercettare anche attacchi a distanza, entro 5 metri. Con 5 punti il raggio si estende a 20 metri e con 7 punti è possibile intercettare qualsiasi attacco.
    Questa tecnica può essere usata per un numero pari al punteggio di Usare la Forza del pg.
     
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    Poco dopo aver sbalzato via i droidi avvenne la seconda esplosione, fortunatamente questa volta Raiden era in copertura perciò non ebbe i fastidi causati dall’esplosione, sentì solo la voce del lasat.

    Solo te hai gli esplosivi. Attenzione.

    A sentire quelle parole il giovane si rese conto di quanto aveva fatto bene a prendere delle riserve.

    Ho capito.

    La situazione non stava migliorando, aveva fatto sbalzare via i due droidi, ma li aveva solo atterrati e presto si sarebbero rialzati, ad aggiungersi c’erano l’orda di zombie-robot in arrivo, le macerie del botto li avrebbero rallentati ma non fermati, e in fine il mandaloriano spuntato davanti alla porta.
    Ora dovevano avanzare se non volevano farsi ammazzare e la nuvola di polvere era l’ideale per farlo.
    Mentre il suo compagno ingaggiava il nuovo arrivo, il ragazzo decise di occuparsi del resto, in modo da non doversi preoccupare di un attacco alle spalle.
    Scatto avanti poco dopo il suo compagno, una volta dentro la stanza per prima cosa prese una granata ionica e la lanciò contro i droidi che aveva atterrato, in modo da metterli definitivamente fuori combattimento.
    Dopo di che si diresse verso il pannello che controllava la porta e, dopo averla chiusa sparò sui comandi in modo da romperli, non si intendeva di elettronica, ma sperava che questo avrebbe messo fuori uso i comandi di apertura in modo da impedire ai droidi di raggiungerli, tanto chi avrebbe usato quella strada per tornare.
    Il suo corpo era imbottito di adrenalina in quel momento, avrebbe potuto correre una maratona, anche il suo modo di parlare ne era influenzato, parlata veloce con un volume energico.

    Ok, di qui non si passa.

    Solo dopo aver fatto tutto questo, avrebbe tirato fuori i blaster e avrebbe iniziato a sparare contro il mandaloriano, l’uomo aveva indosso un’armatura pesante, e purtroppo l’ex cavaliere no aveva una conoscenza eccelsa sulle armature, quindi Raiden decise di iniziare a sparare sulle gambe dell’avversario per facilitare il lavoro al suo compagno che sembrava saperne di più.
     
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    Vrik scattò quando ancora il fumo doveva depositarsi, ma grazie alla sua buona vista, potè sfruttare l'ombra del nemico per mirare nel punto che riteneva corretto. Certo, sparare con un fucile pesante, mentre si correva, non era l'ideale in un posto così stretto e a così vicina distanza, ma il lasat era un fuciliere abile.
    Senza sapere se aveva colpito proprio come voleva, Vrik entrò quindi nella nuova stanza che l'esplosivo aveva aperto. Il suo avversario però, non era rimasto fermo: un attimo dopo la comparsa dei colpi di fucile del lasat, anche l'Ordo aveva inziiato a sparare, esercitando così una zona di controllo a fuoco di copertura, davanti alla porta che stava difendendo col proprio corpo.
    Raiden, che aveva deciso di avanzare, si trovò investito proprio da quella nuvola di colpi. La sua armatura non servì a nulla contro il fuoco nemico e un raggio blaster lo prese in pieno allo stomaco, facendolo cadere sulla schiena. La ferita era seria, ma fortunatamente era anche cauterizzata, perciò per il momento Raiden non rischiava di morire dissanguato. Di certo però, faceva un gran male. Il fatto che fosse a terra era stata una mezza fortuna, perchè così aveva evitato di essere ulteriormente bersagliato dalla nuvola di colpi, tuttavia doveva muoversi in fretta: la nube di detriti era ormai quasi scomparsa e questo voleva dire che il guerriero avrebbe potuto prendere meglio la mira. Qualunque effetto avesse avuto l'attacco di Vrik, non aveva impedito al mando nemico di sparare.
    Nel frattempo il lasat aveva avuto modo di vedere cosa si trovava nella stanza di destra e aveva così scoperto che non vi erano droidi ad attenderlo: la stanza era molto simile a quella di sinistra, solo che lì non v'era un tattico, bensì quello che pareva un generatore. Vrik non sapeva se fosse il suo obbiettivo, o si trattasse di un solo fornitore di energia, in ogni caso, pareva abbastanza importante da murarlo.


    Wade lanciò la granata a frammentazione e corse via senza scoprire cosa ne fosse stato dell'Ackalay più vicino, tuttavia, non appena passò l'angolo della mensa, una serie di colpi di fucile gli passò accanto ed uno lo prese alla spalla destra, proprio sotto l'armatura. Malgrado il dolore, Wade fu abbastanza reattivo da coprirsi e centrare a sua volta l'uomo due volte sul petto. La corsa continuò con la consapevolezza che almeno uno dei suoi nemici, per quanto probabilmente ferito, era ancora in piedi.
    Il fucile era ancora carico per metà, perciò Wade non ricaricò e ricominciò a muoversi verso le baracche, con la Forza a coadiuvarlo, e ciò fu un gran bene, perchè poco dopo aver messo un piede oltre l'angolo più a sud-est dell'armeria, vide sè stesso colpito in testa da un colpo di fucile e il suo corpo accasciarsi inerme a terra.
    Probabilmente l'uomo che non aveva abbattuto ma solo colpito, aveva fatto il giro per cercare di tagliargli la ritirata e si era piazzato dietro alla cassa che stava tra le baracche e l'armeria. Ora aveva un istante appena per evitare la morte e riorganizzarsi.

    WADE


    RAIDEN
    Il colpo ha interrotto il resto delle tue azioni, perciò non ti ho considerato il resto del post.
     
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    Merda!

    Per quanto vi fosse stata la buona notizia di aver trovato un generatore che, forse, poteva essere abbastanza potente da essere quello che alimentava gli scudi o anche il controllo centrale dei droidi, comunque non aveva modo di abbatterlo efficacemente senza gli esplosivi che, al momento, si trovavano a terra insieme al suo compagno che sembrava essere cosciente ma in una pessima posizione. Doveva dargli il tempo di alzarsi e muoversi verso di lui. Sembrava essere abbastanza rapido nei nei movimenti, anche se non quanto lui, questo forse poteva dargli modo di alzarsi mentre lui gli copriva la ritirata.
    Si sporse abbastanza da poter sparare ed avrebbe fornito fuoco di copertura, sparando verso il loro ben armato avversario mando, mirando per quanto possibile nei punti più scoperti se visibili o semplicemente sparando verso la sua ultima posizione nota. Era comunque intenzionato a colpire per uccidere, ma avrebbe cercato comunque di sparare dove l'armatura poteva essere più scoperta.
    [COLPO ACCURATO]

    Vieni qui!

    Se effettivamente Raiden fosse riuscito a trovare la forza necessaria per raggiungerlo, gli avrebbe parlato senza distogliere lo sguardo dal suo bersaglio.

    Fai saltare questo generatore, ma non usare tutti gli esplosivi. Dimmi quando siamo pronti.

    Lui dal canto suo si sarebbe concentrato nel fornire copertura per quanto possibile al ragazzo, ricaricando qualora i colpi fossero terminati ed altrimenti sparando ai vari bersagli quando presenti, concentrandosi sul mandaloriano come bersaglio primario per ora.
     
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    come sospettavo, il tizio era ancora vivo e mi stava dando filo da torcere, menomale che mi ero affidato alla forza, perché mi sarebbe arrivato un colpo di laser diritto in faccia e siccome volevo evitare questa cosa mi fermai prima che mi sparasse, rimanendo attaccato al muro e sporgendomi quanto basta in modo che potessi vedere o intravedere la cassa dove si era nascosto il tizio, concentrandomi prima per capire dove e quanti esseri viventi avevo in torno, se avessi percepito lo stronzo che mi stava sparando, avrei poi usato la forza per sollevare la cassa che aveva davanti e sfracellargliela addosso, questo doveva servire come diversivo -se tanto ero l'unico nella base tanto valeva usare la forza- speravo che una cassa sarebbe bastata a darmi il tempo di sparargli per bene, cosi subito dopo avergli tirato la cassa addosso mi sarei sporto velocemente dalla copertura imbracciando il fucile, mirando ancora una volta alla sua gola [colpo accurato] poi sarei tornato subito in copertura il più velocemente possibile, per evitare altri colpi, mi sarei concentrato un altra volta, per percepire altri esseri viventi se non c'è ne fossero stati, sarei corso in armeria, avevo una trappola da preparare.

    ma se invece avessi percepito un altra forma di vita che si avvicinava, avrei tirato la granata in quella direzione, cercando un riparo adatto per non essere in linea di tiro diretta, cercando di nascondermi dove potevo, aspettando per colpire nel punto giusto.

    colpo accurato(fucili)
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    Edited by That random guy over there - 6/4/2021, 19:25
     
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    Raiden fece un bel respiro e scatto in avanti, purtroppo fece un grosso errore, infatti era sicuro che il lasat si sarebbe mosso in avanti verso il nemico, ma non fu cosi, Vrik infatti si era diretto verso l’altra cavità che si era aperta con la seconda esplosione.
    Uscito dalla porta il giovane ebbe appena il tempo di fare un paio di passi dopo di che venne colpito da un colpo allo stomaco, che lo fece finire con la schiena per terra.
    Senti un fortissimo dolore e mentre rimuginava su cosa fare notò il compagno che sparava da una fessura del muro, perciò si mise a strisciare in quella direzione sfruttando ciò che restava della nuvola di fumo, dopo essersi avvicinato, si alzò per poi letteralmente lanciarsi di prepotenza dentro la fessura.
    Di nuovo in copertura il Ragazzo si prese un attimo per riprendere fiato ancora dolorante, per poi rivolgersi al compagno.

    Scusa, avevo capito che intendessi avanzare.

    Quando sentì Vrik chiedergli di far saltare il generatore Raiden si mise a guardare in giro cercando di capire a cosa si riferisse, individuato il bersaglio si avvicino ad esso.
    La situazione si stava facendo grave il fatto di trovarsi attaccato da due fronti e il buco allo stomaco cominciavano a metterli una certa ansia.

    Ok, faccio subito.

    Avvicinato al dispositivo prese una delle cariche con il relativo detonatore, preparò e posizionò la carica per poi dirigersi dal partner.

    Tutto pronto, preparati.

    Una volta che i due si fossero messi in sicurezza, avrebbe fatto saltare il generatore, questa volta pero si assicurò di tapparsi le orecchie per attutire il rumore della detonazione in modo da evitare altri spiacevoli incidenti.
     
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    Il mandaloriano avrebbe potuto finire Raiden, che si trovava inerme a terra, tuttavia o non lo aveva visto, oppure Vrik lo aveva distratto quanto bastava. Il lasat infatti si era sporto e con meno fumo a impedirlo, riuscì a prendere meglio la mira. Il suo fucile colpì senz'ombra di dubbio l'avversario, al bicipite sinistro e questi indietreggiò scomparendo oltre la porta da cui era arrivato.
    Raiden strisciò avanti, verso il suo compagno, ed era ormai quasi arrivato oltre la soglia, quando i BX ricomparvo dalla terza stanza, in cui lo schianto di Forza precedente li aveva scaraventati.
    I droidi non ebbero nessun dubbio su dove dirigere le loro attenzioni: il primo scattò dritto di fronte a sè, mentre il secondo avanzava lentamente in diagonale, continuando a sparare là dove Vrik dava il suo contributo alla squadra. Il lasat reagì prontamente, colpendo subito il secondo dei BX che fece il suo ingresso, tuttavia era ancora impacciato in quello spazio stretto e non riuscì a ucciderlo in una volta, limitandosi a smontargli la spalla sinistra, con tutto il braccio a seguire.
    Raiden si alzò dolorosamente e recuperato il plastico, fece del suo meglio per piazzarlo. Non poteva essere così difficile, no?
    L'ex-cavaliere jedi si spostò verso l'uscita e premette il detonatore... Non successe nulla. Nel frattempo il fumo si era finalmente diradato del tutto.


    Invece di avanzare, Wade si fermò e così evitò una morte dolorosa, tuttavia i problemi non erano finiti. Fermatosi a concentrarsi sulla Forza, il miraluka si rese conto che oltre al tizio dietro la cassa, c'era qualcun altro che stava facendo il giro da dietro l'armeria, per prenderlo alle spalle. Fu a lui che tirò l'ultima granata a frammentazione che gli restava e questa volta fu certo di aver colpito in pieno il bersaglio.
    C'era un ultimo sopravvissuto nella base, e si trovava da qualche parte dietro le baracche, sicuramente intento ad avvicinarsi, anche se ancora non poteva vederlo, senza sporgersi e rischiare di farsi colpire.

    VRIK E RAIDEN


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    La situazione non andava migliorando, anzi. Andava decisamente sempre peggio. Non c'era più in vista il suo avversario principale, ma erano ricomparsi i due droidi. E si avvicinavano pericolosamente. Ad uno aveva eliminato un braccio, cosa che aiutava ma non troppo visto che le pistole blaster che impugnavano potevano essere usate anche con una sola mano.
    Nel frattempo alle sue spalle Raiden ci stava mettendo più di lui a montare l'esplosivo, ma non poteva perdere tempo a controllarlo, aveva i suoi problemi da gestire.
    Sparò un altra raffica al droide che aveva danneggiato, sapendo che sicuramente lo avrebbe abbattuto, infine avrebbe sparato tutti i colpi necessari per tirare giù l'altro droide.
    Se vi fosse riuscito, si sarebbe rimesso in copertura ed avrebbe ricaricato il fucile, prestando particolarmente attenzione al corridoio dove, da un momento all'altro, sarebbero potuti arrivare gli altri droidi.
    Perché diavolo ancora non aveva fatto saltare quel generatore? Un breve pensiero andò alle sue due madri adottive che ora forse si trovavano in battaglia. Poteva unicamente augurarsi che il loro valore e reciproca lealtà le aiutasse in battaglia, così come tutti quanti gli altri Sornell ingaggiati nella battaglia.
     
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    ero riuscito a uccidere un altro dei mercenari, questo era un bene anche se rimanevano ancora due mercenari da far fuori, dovevo anche tornare indietro alle trincee per portare l'esplosivo, ma non potevo certo lasciare la base al nemico, ne mancavano due e a questo punto avrei fatto bene a tornare sui miei passi per aggirarli di nuovo, cosi mi avviai per tornare indietro, cercando di non farmi notare, in modo da poter prendere alle spalle il mercenario che mi stava puntando, se mi fosse possibile anche sta volta avrei mirato al collo, in modo da stendere il mercenario il più velocemente possibile [colpo accurato] sperando di stenderlo, per poi tornare in copertura verso la mensa, fatto ciò avrei cercato di percepire altre forme di vita e mi sarei guardato attorno, per cercare l'ultimo rimasto, se non avessi trovato nessun'altro avrei cercato di correre nell'armeria.



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    Raiden premette il pulsante della detonazione, ma non successe niente, era rimasto lì imbambolato senza sapersi spiegare il perché non era esploso tutto.
    Dopo essersi messo a scuotere il detonatore e aver ripremuto il pulsante un paio di volte, un pensiero gli passo per la testa.

    Ok, credo di aver sbagliato qualcosa mentre lo preparavo.

    Il problema era che il ragazzo non aveva mai usato degli esplosivi, perciò ora era nei guai era sicuro che non sarebbe riuscito a innescare l’esplosione, perciò fece l’unica cosa sensata.
    Prese una granata stordente e dopo essersi avvicinato alla porta la lanciò contro il droide attivo più vicino.
    Dopo di che si rimise in copertura vicino a Vrik e gli porse il detonatore.

    Scusa non so usare bene gli esplosivi, tu occupati della carica io ti copro da qui.

    In quel momento stava provando una strana sensazione, il pensiero di non essere stato in grado di completare un incarico lo stava logorando, in quel momento pero non poteva permettersi distrazioni, una volta che tutto fosse finito, avrebbe potuto prendere a testate un muro, ma ora doveva restare concentrato.
    Perciò tirato fuori i blaster e avrebbe cominciato a sparare verso il droide attivo più vicino, in modo da supportare il più possibile il suo compagno, l’ultima cosa che voleva in quel momento era dimostrarsi inutile.
     
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    Vrik sparò verso il droide già danneggiato, riuscendo a crivellargli il petto e renderlo inutilizzabile. Tuttavia mentre ciò avveniva, anche l'altro BX aveva sparato, colpendo Vrik nel punto più vicino possibile, cioè il braccio sinistro. Un paio di colpi lo presero in pieno sul bicipite, facendogli allentare la presa sul fucile.
    Malgrado il dolore lancinante, Vrik riuscì a colpire e distruggere anche il secondo droide, pur se con colpi decisamente imprecisi, grazie anche all'impatto della granata stordente, di Raiden che aveva distratto il robot. La capacità di mirare con il fucile sarebbe stata compromessa da lì in avanti, per Vrik.
    Mentre Vrik si metteva in copertura e ricaricava, Raiden aveva compreso di non essere in grado di trattare con l'esplosivo e dopo aver dato il suo contributo con la granata, si mise al posto del lasat, per fare la guarda alla porta. Fu una decisione saggia, perchè dopo tutto quel tempo, finalmente i B1 erano arrivati. Dal fondo del corridoio, Raiden vide la massa di robot che avanzava in formazione, coi fucili spianati. Per fortuna il corridoio era comunqeu stretto e non potevano passare più di 4 per volta. Prima che loro si accorgessero della presenza dell'ex-Jedi, questi ne distrusse immediatamente uno. A quel punto, tutti si voltarono nelal sua direzione.


    Wade decise di spostarsi furtivamente nella direzione da cui era venuto e non appena sbucò oltre l'angolo nord-ovest dell'armeria, per puntare al suo bersaglio, lo trovò posto all'angolo della cassa, in trepidante attesa: evidentemente aveva compreso che doveva essersi spostato e pensava che potesse essere tornato indietro, tuttavia non poteva esserne sicuro. Prima che il Black-Acklay potesse accorgersi della sua presenza, Wade alzò il braccio destro per sparare con la sua pistola pesante, e ignorando il dolore della ferita, ruscì a piazzare un colpo preciso, mettendo fine alla vita del mercenario.
    SUbito Wade proseguì oltre, per ripararsi dietro la mensa, tuttavia il rumore dello sparo e la morte del nemico, aveva allertato l'ultimo degli Ackalay rimasti. Il mercenario, che stava aspettando nascosto dietro alla baracca n4, si sporse e iniziò a sparare una nuvola di colpi in direzione di Wade. Uno di questi colpi, lo prese al petto, sull'armatura, prima che l'Acaklay scattasse avanti, dietro la cassa, vicino la quale si trovava il cadavere del suo compagno, e Wade si potesse nascondere dietro la mensa.

    VRIK E RAIDEN


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    Rrrrgh...

    Trattenendo ulteriori esclamazioni di dolore per la ferita al braccio, Vrik si prese un singolo istante per respirare. Il braccio gli doleva e purtroppo stava pulsando ritmicamente, causandogli un tremolio al braccio. Questo significava che non avrebbe sparato bene come prima. Questo non era ottimale, proprio per niente, ma non poteva perdere altro tempo.
    Soprattutto perché ora aveva finalmente scoperto il motivo per cui l'esplosivo non era ancora esploso: Raiden non era capace a piazzarli.
    Trattenendosi a forza dall'imprecare e notando che nell'immediato non c'era un pericolo evidente oltre ai droidi in avvicinamento, il lasat prese il detonatore dalle mani del ragazzo ed immediatamente diede totale attenzione alla carica esplosiva, eventualmente anche rimuovendola e cercando di piazzarla in maniera più efficace prima di collegarla a dovere al detonatore per farla saltare.
    Prima di far esplodere tutto però si rivolse subito al ragazzo.


    Prossima stanza, presto!

    Se lui gli avesse dato ascolto o si fosse comunque messo in copertura, lo avrebbe seguito prima di far saltare in aria l'esplosivo una volta a distanza di sicurezza.
     
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    Bene, ne rimaneva soltanto uno anche, se a quel punto iniziavo a chiedermi come versasse il resto del campo di battaglia, sarebbe servito a qualcosa portare il plastico ? e i nostri infiltratori? sicuramente sarebbe stato un assalto molto più violento se lo scudo fosse stato ancora in piedi, ma era ora di pensare allo stronzo dietro le casse, prima di tutto avrei imbracciato il fucile scaricando gli ultimi colpi che mi rimanevano fuori dalla copertura, sporgendo solo il fucile in modo da sparare nella direzione generale del mercenario, non era importante colpirlo o meno, anche perchè fondamentalmente stavo sparando alla cieca, l'importante era che pensasse che io dovessi ricaricare, ma in realtà avrei lasciato il fucile, estraendo la pistola pesante e ancora una volta, percependo le forme di vita intorno a me, non era detto che mi sarebbe venuto a cercare, ma magari pensava che io continuassi a fare il giro, se fosse arrivato in tempi brevi, avrei cercato di prenderlo di sorpresa scaricando la pistola in un punto debole dell'armatura, tipo ascelle o collo in modo da stecchirlo, poi avrei pensato ai borsoni in armeria, sperando che quello fosse l'ultimo Acklay.

    Edited by That random guy over there - 23/4/2021, 14:23
     
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    Vrik era stato colpito, ormai tutti e due cominciavano ad avere dei buchi e la cosa non andava di certo a loro favore.
    Se volevano uscirne vivi dovevano completare la missione rapidamente, per poi squagliarsele nella maniera più veloce possibile.
    Una volta che il lasat ebbe sistemato l’esplosivo Raiden iniziò a sentire un suono metallico, i droidi li avevano raggiunti. Era incedibile, in un modo o nell’altro uno non riusciva mai a tirare neanche un respiro di sollievo.
    Quando sentì il compagno dirgli di passare nell’altra stanza per pararsi dall’esplosione, il ragazzo lo fermo.

    Aspetta, dammi un momento.

    A quel punto prese una delle granate ioniche che aveva, l’avrebbe innescata e l’avrebbe lanciata contro i droidi. Volendo essere sicuro di non essere colpito neanche per sbaglio, si sarebbe scoperto solo il minimo indispensabile scoprendo leggermente il braccio per pio ritirarlo subito dopo il lancio.
    La granata serviva come copertura, era meglio evitare di subire altri danni se si poteva evitare, ancora non sapeva come la situazione si sarebbe evoluta, ma purtroppo temeva che sarebbe potuta peggiorare molto velocemente.
    Una volta sentito il botto della granata, si sarebbe nuovamente rivolto verso Vrik dandogli il via libera.

    Ora veloce.

    Si sarebbe lanciato a testa bassa nella stanza successiva, una volta dentro si sarebbe preparato allo scoppio tappandosi le orecchie.
    Terminata la detonazione si sarebbe nuovamente rivolto verso il compagno, consegnandogli la borsa con gli esplosivi, dicendogli.

    Senti abbiamo capito che non so usarli, perciò è molto meglio se li tieni tu.

    Terminata questa conversazione avrebbe ripreso fiato un attimo, preparandosi mentalmente a correre. La strada che avevano fatto all’andata ormai era impraticabile, perciò potevano solo andare avanti nella tana del nemico, e il bello era che non avevano ancora idea di dove si trovassero.
     
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