New Star Wars Gdr

Medicina e Cultura Generale... in teoria.

Role libera solitaria che si trasformerà nell'autoquest dell'evento IL PROFETA

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  1. Veritas95
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    Sì; Eli Otniel aveva riconosciuto l'aura attorno al gungan. Per uno della sua razza era quindi un segnale inequivocabile che si trattava di un Force User, ed era anche un suo compagno di scuola. L'aveva già intravisto altre volte prima dell'increscioso incidente sulle scale, ma come ormai è ben chiaro Eli socializzava poco, dunque i due non si conoscevano quasi per niente. Il gungan, accorgendosi di Eli, sbottò:

    POR QUE' ME SEGUI, CHICO CHE VIVE EN LA LIBRERIA, VETE! AHORA! VETE!

    Eli aveva qualche difficoltà a comprendere il dialetto del gungan, ma per il contesto c'era poco da equivocare. Mettendo avanti le mani come per dire: " fermati, non ti faccio niente ", Eli replicò:

    Sono mortificato per prima, davvero, me ne vad...

    Proprio in quel momento però quello strano messaggio rimbombò nuovamente nella sua testa, un po' come era successo quando era rimasto solo in mezzo a un pianeta boscoso e la Forza aveva cominciato a parlargli ricordandogli in continuazione un messaggio che aveva già sentito.

    Ferma il nobile ADESSO

    Pertanto Eli rimase immobile, colto alla sprovvista, e non terminò la sua frase.

    Te vas...? NO TU CLARAMENTE NO TE VAS! TU ESTAS AQUI A IMPORTUNARME!!

    Il gungan allora tirò fuori un da sotto l'abito un coltello da cucina e lo puntò verso Eli, l'umanoide fece però attenzione a rimanere ben nascosto dietro l'albero dove era stato trovato da Eli, affinché nessuno dalla scuola affacciandosi da una finestra potesse vederlo.

    AHORA MUTO, SILENCIO, SE TU GRIDAS TE MATO, E POI...

    Le lacrime cominciarono a scendere dal volto dell'otolla.

    Me mato pure io. Por que soy stanco, stanco, yo no puede mas... VETE! VETE AORA O TE MATO!

    Una situazione piuttosto particolare a cui Eli Otniel non avrebbe pensato di assitere; il gungan continuava a puntargli contro il coltello a circa un metro di distanza da lui con un' aria disperata ed esasperata. Eli riconobbe il coltello: l'aveva già visto nella mensa della scuola. Il gungan doveva averlo rubato lì. interdetto, il miraluka di Hapes non sapeva che fare. Istintivamente si concentrò sulla Forza, sul Lato Chiaro, abbandonandosi a questo in modo da lasciar andare via tutta l'ansia che lo stava attanagliando. Finalmente poté percepire nuovamente la Forza e non fu disturbato da quel messaggio che gli aveva reso impossibile la meditazione; perciò poté calmarsi mentre teneva le mani stese verso il gungan come per tenerlo buono. Con una voce insolitamente calma per quella situazione, dovuta al fatto che poteva percepire la Forza che era con lui e questo lo rassicurava, disse:

    Fermati... posa il coltello...

    Ma il gungan sbottò nuovamente:

    YO NO ME FERMO! YO TE MATO, TU VES ESTO POCO DE VERDE CHE TENEMOS SOTTO I NOSTRI PIES? ESTO AHORA VA A DIVENTAR ROSSO, TUTTO ROSSO CON EL NOSTRO SANGUE SE TU NO VAS!

    Dicendo quelle parole, il gungan puntò l'indice della mano sinistra sul suolo terroso vicino all'albero, che conteneva anche un po' di verde. Il braccio destro invece era ben teso, perché la mano di questo impugnava il coltello. Eli ricordò dunque un altro particolare di quel "comando" che aveva ricevuto in biblioteca:

    Ferma il nobile adesso, prima che tutto il verde diventi rosso...

    Questo non lo spaventò, ma gli diede ancora più coraggio perché aveva capito che stava facendo la cosa giusta e che la Forza lo voleva proprio lì, davanti a un gungan armato che secondo Eli a quel punto doveva essere chiaramente il nobile che andava fermato.

    Hai rubato il coltello nella mensa perché volevi provare a ucciderti, vero?

    Edited by Veritas95 - 27/5/2022, 22:17
     
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9 replies since 22/5/2022, 09:35   163 views
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