New Star Wars Gdr

Cronaca Rosa

per l'Evento "Il Profeta"

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Eleni Bok
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Admin
    Posts
    23,539
    Reputation
    +146
    Location
    Feltre

    Status
    Offline
    Prima quell'allucinazione ad occhi aperti, poi la caduta del volantino ed adesso quel simbolo, quella costellazione fittizia, tatuata proprio sul seno sinistro della donna. Forse era solo un elaorato schema, un trucco messo in atto da chissà quante persone e tutte con lo scopo, non si sapeva bene perchè, di portarlo lì, ma la cosa sembrava talmente improbabile che il Capitano stava iniziando a favorire l'ipotesi di Thalos, alla propria. Figure astrali? Non proprio, ma forse sì, qualcosa legato a quella misteriosa energia che permeava l'Universo, alla Forza... Non che la cosa fosse meno frustrante: se la spiegazione di tutto doveva essere ricondotta ad un fenomeno legato alla Forza, allora Thanen non avrebbe potuto seguirne la direzione fino in fondo, non avrebbe trovato l'algoritmo alla base di tutto... o forse sì? Lui non poteva percepire, nè -fino a quel momento aveva desunto- "comunicare" con la misteriosa energia, tuttavia se davvero la spiegazione per quell'allucinazione doveva essere ricondotta a quella, qualcosa nelle teorie di base doveva essere sbagliato. Forse, tutto sommato, c'erano molto più che non semplici storie e teorie, che lui potesse scoprire sulla magia dei Jedi, forse, trovando il giusto codice, sarebbe riuscito a decriptarne i segreti, ed allora finalmente non si sarebbe sentito più escluso da quella forma di conoscenza.
    Prima di escludere l'altra versione dei fatti, però, c'erano altri punti da verificare, ed era proprio per questo, che Thanen si era allontanato dal camerino della signorina Carmela, per raggiungere quello di De Suca, il capo comico della compagnia, secondo quanto diceva la pubblicità.
    Aho! No menneteressa! Qua semo corr fiato surr collo, scè la ggente che mmme ferrma perr istrrrrada e me sta a domannà irr sorddi! I sorrrddi! Con la S de sssorrrdddi! Ma cche sei sordo?!
    La porta era chiusa, ma l'umano stava urlando tanto forte che era come lo stesse facendo direttamente nei timpani al chiss.
    Ma te mevvuoi rrrovinà! C'ho sta strrronza che m'ha fatto saltà tutta la scena! E tu me vieni a nonamannà na rrrobba derr genere?! Maccchessseiscemo?!
    Non pareva che la conversazione si sarebbe interrotta a breve e nemmeno che avrebbe fornito importanti spunti, motivo per cui Thanen decise semplicemente di bussare. Nessuna risposta.
    Ci vollero un secondo ed un terzo tentativo perchè la soglia si spalancasse, con un'imprecazione. L'umano era ancora al comlink, in boxer e veste da camera, con una retina per capelli di quelle che si mettono sotto le parrucche e sembrava pronto a riempire di insulti chiunque avesse osato disturbarlo, ma le parole gli morirono in bocca.
    Lentamente, l'attore da strapazzo sollevò la testa di dieci, venti... quasi 90°, prima di riuscire a vedere in faccia il suo interlocutore. Deglutì, mormò un...
    Aldo? Te richiamo... se so vivo...
    ...quindi fece un passo indietro, tenendo tuttavia saldamente una mano sulla porta e stampandosi in faccia un sorriso da compagnone altolocato, uno sguardo stranissimo, invero, si rivolse a Thanen.
    Bentrovato, giovanotto. Sei qui per un autografo?
    Thanen lo fissò in silenzio, squadrandolo da capo a piedi: non stava cercando le sue capacità, questa volta, bensì un tatuaggio, un'altra di quelle costellazioni. Peccato che non appena l'uomo si vide passare allo scanner a quel modo, si affrettò a chiudere la vestaglia, tirandosela su il più possibile fin sotto il mento.
    Aho, me spiasce maaaa... ho finito le foto. Eh! Niente foto, niente autogrado. Sarà per la prossima vorta, eh? Sciao, sciao.
    Proprio mentre De Suca stava per chiudergli la porta in faccia, Thanen infilò un piede oltre lo stipite, bloccandolo e con una decisa ma graduale pressione contraria alla sua, gliela riaprì quasi sul naso.
    Ma se preferisce restareee... Prego! Fa come a casa tua, figliuolo.... Dove cazzo sta er segnale per la sicurezza?
    Nessuno dei quadrati di pelle che Thanen aveva osservato conteneva il tatuaggio incriminante, ma questo non significava che non fosse presente, magari era in un punto poco visibile, come la schiena.
    Signor De Suca. Sono il massaggiatore.
    Er.... massaggiatore...?
    Esatto. La signorina Carmela mi ha mandato qui in segno di scuse per il suo comportamento.
    Oh! Oh, beh, ma la signorina Carmela poteva venirmele a fare da sola le so scuse... e pure er massaggio. NOn per offendere, eh, ce mancherebbe, ma preferisco che er massaggio me lo faccia la signorina Carmela, o una sua amica, na cugggina, na sorella, na zia...
    Devo insistere.
    *GULP*
    Eh. Eh se deviiiii.... Devi.
    Si tolga la vestaglia e si sdrai.
    Ma ora? Perrchè se magari lo faccciamo dopo...
    Ora.
    Thanen non aveva cambiato espressione, era rimasto il solito impassibile sè, ma nel momento in cui aveva capito che De Suca era intimidito dalla sua presenza, aveva deciso di approfittarne per controllare per bene il corpo dell'uomo. Il piano fino a quel punto, aveva avuto successo... anche perchè un attore di così poco conto non poteva permettersi la sicurezza, come la signorina Carmela aveva già ampiamente dimostrato.
    Allora... me spoglio, eh...
    Come ricorva, il davanti era intonso.
    Ma me devo proprio sdrià? Ok, ok! Me sdraio! Ma non sta a scendè troppo con quelle mani, eh.
    Era come sospettava: un'altra costellazione, svettava proprio sulla scapola sinistra dell'uomo. Era inutile rimanere lì.
    Oh, ma dove stai ad annà?
    Ho l'olio in caldo. Mi aspetti lì.
    Ah, e l'olio... eh certo... e io... aspetto.
     
    Top
    .
21 replies since 28/5/2022, 13:03   330 views
  Share  
.