New Star Wars Gdr

Occhi Malvagi e Cuore Malvagio

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    take it easy ,dude, But take it!

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    due settimane Fa in una galassia Lontana Lontana....

    Iron Star

    la giornata per Talia era iniziata come molte altre, Fino a che non arrivò un cadetto repubblicano a bussare alla sua porta:

    Signorina Talia? il comandante Alexsius Vuole vederla Nell'ufficio D4

    Chi fosse questo comandante la zeltron Non lo sapeva, visto che non proveniva dalla stazione spaziale e che l'ufficio era uno di quelli "temporanei", ma in ogni caso, si sarebbe ritrovata faccia a faccia con un Umano, dai capelli neri e rasati, pareva molto Giovane per la carica che ricopriva, Ma nonostante questo, sembrava un Comandante modello, uno di quelli dall'uniforme incontaminata, una volta che la Diplomatica si fosse accomodata, In quello che era un ufficio molto Spartano, tant'è che cerano solo due Sedie e la scrivania in mezzo a loro due, il Militare prese parola:

    Signora Talia, l'ho chiamata qui per una questione di sicurezza galattica

    Vede, Dobbiamo assicurarci il supporto in guerra del consorzio Hapan, che finalmente ha acconsentito ad un incontro "diplomatico" e lei è la Risorsa migliore che Abbiamo in questo campo, dovrà partecipare ad un galà in maschera e convincere le più influenti figure del Consorzio a schierarsi a favore della repubblica.

    l'unico problema è che grazie alla segretezza del consorzio non sappiamo chi sia l'imperatrice corrente, ovviamente non è necessario scoprirne l'identità, Supponiamo sia il membro più "influente" e che il suo voto conti più di quello delle altre 8 , non è fondamentale, ma se riesce a scoprirlo e a riferircelo, sarebbe un "bonus" che non verrebbe dimenticato,

    Data la gravità di questo incarico, Chiuderemo un occhio per qualsiasi metodo lei voglia usare per assicurarsi la lealtà del consiglio, Inoltre io ed altri due soldati scelti l'accompagneremo per garantire la sua sicurezza.

    Accetta questo incarico ?


    ------------------------------------------------------------------------



    Nar Shadda

    Per le Vie di Nar Shadda si respirava aria di tensione, Qualcosa di grosso stava per accadere e ne erano certi tutti, dal Jawa che stava per le strade con la sua bancarella, che adesso stava riponendo via, probabilmente per lasciare la Luna del contrabbandiere, a chi stava trasformando la propria casa in un bunker di fortuna, con criminali più o meno importanti che correvano ai ripari come potevano.

    in tutto quel chaos, Sia Eclipse Che Vriska, si ritrovarono sedute insieme ad un tavolo del Bon-Bon Twister, che era particolarmente vuoto, non fosse per una cameriera e per il barista, stavano li ad aspettare nuovi ordini dal leviathan da almeno una decina di minuti, quando ad un certo punto, davanti a loro si sedette un Maschio umano, dalla figura Atletica e slanciata, dalla pelle scura e gli Occhi verdi era vestito abbastanza elegantemente per il luogo, La chiss Non lo aveva mai visto in giro d'altro Canto invece Eclipse poteva ipotizzare benissimo di chi si trattasse: JK che dopo essersi sistemato, prese parola:

    Ah Eclipse ben trovata! quanto tempo!

    Funzionano Bene le Modifiche di Acca?
    per poi girarsi verso la Chiss : e invece tu devi essere Liya , dico bene?

    Occhio ai giri in nave eh!
    le fece l'occhiolino, per poi offrire ad entrambe da bere, certo, sempre che non avessero già ordinato di loro iniziativa, poi riprese parola:

    In ogni caso, purtroppo non vi Ho chiamate qui per una visita di cortesia, ma per assegnarvi il vostro prossimo incarico!

    vedete, c'è giunta voce che la repubblica sta cercando di accordarsi con il Consorzio Hapan per ricevere aiuto in guerra, non ho bisogno di spiegare come questa sarebbe una grave minaccia, non ché uno spreco di risorse che potrebbero essere usate a nostro favore, non credete?
    si fermò giusto pochi secondi, per dare importanza al momento, per poi continuare:

    Ma veniamo al sodo: Eclipse, il tuo Lavoro principalmente sarà di fingerti una Diplomatica, Presentarti al Galà, che verrà organizzato tra poche settimane e dovrai convincere i 9 membri del consiglio a schierarsi contro la repubblica in guerra, con qualsiasi mezzo necessario, ovviamente

    Mentre tu Liya Dovrai fingerti la sua assistente e sarai effettivamente il suo "supporto" per questa missione, ovviamente vi forniremo il necessario, come, l'invito, i documenti, gli Abiti, le maschere e se avete qualche richiesta particolare vedrò se posso accontentarla
    Un altra volta, fece l'occhiolino

    una dei nove membri del consiglio è l'imperatrice, va da se che è la figura più influente di tutte, certo se riuscite a scoprire chi è.

    l'unica richiesta che ho per voi è di non fare cose troppo "sceniche" diciamo, Ovviamente, se venite scoperte sarete da sole chiaro?


    Silver Sterling ~Zalak~ Celebridan
    ok, eccoci qui finalmente, la quest è gs 15 quindi attenti a ciò che scrivete, se avete domande scrivetemi pure Un MP (o anche su discord se serve)

    Dal mio prossimo post, ci sposteremo a Palazzo, con l'arrivo di tutte e tre al Ballo in maschera.

    Perfavore scrivete poi in spoiler l'equipaggiamento e le tecniche che avete che volete portarvi dietro e se volete richiedere equipaggiamento aggiuntivo dalle vostre organizzazioni, nel post successivo vi scriverò se l'organizzazione vi concede il tutto oppure no.

    Per usare le tecniche il formato in genere è [TECNICA][/TECNICA]

    per l'ordine Decidetevi pure tra di voi, MA poi continueremo con quell'ordine, avrete 3 giorni dall'ultimo post per Postare o salterete il turno, se avete problemi di qualsiasi genere a postare, non fatevi problemi, MA avvisate me e gli altri player, in caso, vi concederò altro tempo, si cambia l'ordine dei post, insomma, una soluzione si trova.

    Buona fortuna! ^-^
     
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    Talia era intenta a sistemare i nuovi acquisti che aveva sparso per tutto il piccolo appartamento che le era stato assegnato sulla stazione spaziale e, di tanto in tanto, guardava senza essere vista il suo assistente giocherellare con i nuovi dispositivi integrati che gli aveva regalato. Era stato speso un piccolo capitale; ma ne avrebbe raccolto i frutti, si diceva. E se proprio non fosse stato così, almeno Gerry sembrava felice, per quanto può esserlo un droide.
    La prossima volta gli comprerò un recettore olfattivo. Sorrise tra sé e sé mentre riponeva il suo magnifico abito nero nell'armadio: avrebbe dato al suo droide la possibilità di apprezzare come faceva lei i feroromoni e così anche lui avrebbe potuto sentire quanto la sua datrice di lavoro fosse soddisfatta dei suoi nuovi giochi.
    Il suono di un rispettoso bussare arrivò dalla porta dell'alloggio; la zeltron non aspettava nessuno, ma non era raro che le capitassero visite a sorpresa di qualche altro ospite della stazione o che qualche attendente ne chiedesse la presenza presso qualche ufficio. Essendo in veste da camera, fece un piccolo cenno del capo a Gerry, che si alzò e accolse il cadetto.

    Comandante Alexius. No, il nome non le diceva niente e il fatto che fosse residente in uno degli uffici jolly non fece che confermare che non era stata lei a peccare di negligenza per non esserglisi presentata al suo arrivo sull'IronStar.
    Comandante... Più di un capitano, meno di un commodoro. Se Thanen che aveva rischiato la pellaccia blu su Dac era stato promosso a tenente e dopo tutti quegli anni era ancora un capitano, allora questo Alexius doveva aver compiuto atti incredibilmente eroici per la Repubblica... o essere di ottima famiglia. Lo avrebbe scoperto presto.
    Mentre la diplomatica indossava i suoi nuovi abiti da lavoro per comparire davanti al graduato, chiese a Gerry di cercare l'umano sull'holonet.
    Gerry, caro, cerca tutto quello che puoi su questo Comandante Alexius!
    Il droide non stava più nei circuiti per la possibilità di usare il suo nuovo computer da polso integrato e cercò su ogni piattaforma in rete a cui aveva accesso e lo fece quanto più rapidamente poteva [RICERCA RAPIDA]. Il cadetto aspettava fuori dall'appartemento e non era mai bene far attendere un ufficiale.

    Alexius era un giovane umano. Molto giovane. E molto competente, sembrava.
    Talia gli sorrise, entrando da sola nell'ufficio D4 e inondando la stanza dei suoi ferormoni che tendevano a far partire chiunque avesse un naso ben disposto nei suoi confronti. Non stava assolutamente cercando di manipolare l'Ufficiale, semplicemente era una caratteristica piuttosto nota della sua razza.
    Lo salutò con garbo e secondo il titolo, senza mai permettere al lieve accenno di un sorriso di lasciare il suo volto. Per lo meno fino a che l'umano non iniziò a parlare.
    CITAZIONE
    ...l'ho chiamata qui per una questione di sicurezza galattica...

    La diplomatica non si scompose, anche se la leggera sicurezza con cui era entrata in quella stanza vibrò e si mutò in totale attenzione.
    Sì, aveva partecipato a missioni importanti; ma niente che avesse a che vedere con la sicurezza galattica. Il sorriso svanì del tutto e gli occhi blu si fecero profondi come il mare di Mon Calamari, mentre Talia ascoltava il resto del discorso.
    Il consorzio Hapan. Una parte di lei si rimproverò del tono con cui aveva pensato a quelle tre semplici parole che erano suonate più come "covo di vipere"; ma era un incarico estremamente interessante e, davvero, la partecipazione degli Hapan poteva pesantemente far pendere l'ago della guerra contro il Leviathan in favore della Repubblica.
    Accettare era dovuto.
    Soprattutto per fatto che, a quanto pareva, fosse Talia Crane la migliore risorsa repubblicana nel campo della diplomazia. Lo pensò con un accenno di ironia, suo malgrado. E, sempre senza particolare gradimento, si appuntò quella specie di nulla osta a metodi poco ortodossi.
    Che il supporto del consorzio fosse più necessario di quanto la diplomatica sapesse?
    Se così era, allora accettare era l'unica opzione.
    Sono al servizio della Repubblica. Sentenziò chinando il capo.

    Vorrei fare delle richieste, se possibile, Comandante. Proseguì poi.
    Se l'umano le avesse concesso quella possibilità, la diplomatica avrebbe elencato quanto riteneva necessario sapere e ricevere prima di partire.
    Innanzitutto Gerry, il suo assistente personale, si sarebbe unito a loro nella missione.
    Dopodiché chiese il permesso di partire armata delle sue pistole.
    La mia prossima richiesta, Comandante, sono sicura che saprà capirla, perché in politica, come sul campo di battaglia, una profonda conoscenza del contendente ci permette di arrivare prima e meglio al risultato che ci siamo prefissati. Inoltre io, dal canto mio, ammetto di non aver mai avuto rapporti con un membro della specie Hapan finora, sebbene possa nominarne una di fama; e non sono avvezza ai loro usi e costumi più di quanto si possa trovare sull'holonet. Vorrei perciò poter avere accesso a tutte le informazioni che la Repubblica ha collezionato sul consorzio e sui membri ad esso collegati. Disse infondendo nelle parole tutta la capacità di convinzione di cui era capace, che non era poca! Ma se Alexius, per qualsiasi motivo, non fosse stato incline ad esaudire la sua richiesta, Talia aveva già l'alternativa in canna: Esistono delle enciclopedie in commercio, sui vari pianeti della Galassia e sulle razze che li popolano. Potrebbe procurarmene uno sulla nebulosa e uno sugli Hapan? Se fosse necessario comprarli in libreria, non sarebbe un problema di crediti per me; mi serve solo il suo permesso di andarli a comprare: li leggerei durante il viaggio. Ecco, si era perfino offerta di non presentare la nota spese a fine missione. Che cosa potevano volere di più!?
    Chiuso quel capitolo, si passava al successivo.
    Infine, sono certa che ci avrete già pensato, e non mi fraintenda: non dubito assolutamente sarete dei validissimi soldati; ma considerando che in politica, come in guerra e in amore, tutto è lecito, anche se purtroppo non sempre leale, e che abbiamo a che fare con delle politiche, vi chiedo di partire con qualche dose di antidoto per vari veleni. Saprà anche che sono appena tornata da Mon Calamari per far luce su quell'increscioso incidente alla delegazione nubiana... ecco, vorrei evitare che la mia migliore ipotesi sia di finire allettata coi crampi all'addome. Mi procurerei io stessa il necessario, ma non possiedo una licenza medica per farlo.
    Sipario.

    Terminato il colloquio con l'ufficiale di marina, Talia Crane fu nuovamente nella sua cabina per prepararsi alla partenza e aggiornare il suo assistente...
    IL CONSORZIO HAPAN!?
    ...il quale non pareva particolarmente entusiasta della loro destinazione.
    Beh, sembra proprio che ti userò prima del previsto... La donna lasciò che il droide desse sfogo a tutti i suoi dubbi, iniziando a preparare le valige e rivolgendosi mentalmente al bellissimo abito nero con inserti dorati che aveva acquistato da poco.
    ...non possiamo rifiutarci, vero Miss?
    E perché dovremmo, Gerry caro? In fondo, potrebbe andarci molto peggio.
    Peggio delle Hapan, Miss?
    Certo. Invece del Consorzio, potevano spedirci nell'Ascendancy.

    La zeltron aveva ogni intenzione di arrivare su Hapes il più pronta possibile.
    Aveva approfittato del viaggio per "interrogare" la sua scorta militare e capire in cosa ciascuno dei tre marinai che l'accompagnavano era maggiormente ferrato e in cosa, invece non si sentivano a loro agio. Conosci il tuo nemico, è vero; ma abbi ben presente chi sono i tuoi alleati. Se fosse stato necessario, la zeltron avrebbe anche usato qualcuna delle sue rinomate tecniche di persuasione, piuttosto facili da infilare in una conversazione tra amici. Sperava di no, ma il comandante stesso le aveva detto di usare ogni mezzo per il successo della missione. E il successo della sua sarebbe stato misurato sulla quantità di informazioni che la diplomatica possedeva. Voleva conoscere le loro specialità e il loro equipaggiamento: voleva sapere da chi sarebbe dovuta correre nel caso il punch fosse stato "corretto".
    Il resto del tempo lo avrebbe passato a studiare.
    Avrebbe dato la precedenza a qualsiasi informazione fosse riuscita ad imparare sugli Hapan: preferendo le enciclopedie che aveva chiesto al Comandante; ma eventualmente accontentandosi di tutto quello che Gerry avesse trovato sull'holonet [RICERCA RAPIDA], compresi gli articoli su Lyra Galney, sua ex collega in Senato.
    Un'ora del suo tempo fu poi spesa sul suo "Trattato di psicologia del lavoro", che si era portata per poi lasciarlo sulla nave prima di scendere, si ricordava ci fosse un interessante capitolo sulle indagini della socialità nel contesto lavorativo: niente di meglio visto quello che l'aspettava su Hapes.
    Quando finalmente fece il suo ingresso nel palazzo, Talia Crane splendeva nel suo abito come la nebulosa che circondava il consorzio e che rendeva i suoi ospiti ciechi al buio.
    Bella. Fiera. E determinata.
    In un orecchio aveva il suo microcomlink; mentre dietro l'altro, coperto dalla sua foltissima chioma smeraldo era nascosto l'amplificatore ambientale.
    Agli avambracci erano sistemati due luccicanti bracciali di metallo, sotto le cui spoglie erano celati un bracciale energetico e un computer da polso, con una datacard vuota inserita nell'apposito slot.
    La fibbia della sua cintura era in realtà un disturbatore vid-vox; e agganciato tra i fronzoli del suo abito, sotto alla fascia della cinta, a portata di mano, c'era il suo tracciatore miniaturizzato. Come se fosse stata lei, la sorvegliata speciale.
    Sotto la stoffa nera, la fine armatura imbottita che un'echana le aveva confezionato doveva essere la sua ultima linea di difesa; la prima, era sempre l'attacco, motivo per cui, a una caviglia era assicurata nella fondina la sua blaster tascabile. Sempre che i militari le avessero concesso di portarla.
    Il viso era incorniciato dal suo specialissimo paio di occhiali gialli. Bellosguardo, non stonava granché con gli inserti dorati della veste, e le permetteva di vedere l'infrared.
    Nel pochette che teneva in mano e che faceva parte del completo, oltre al suo comlink, c'erano dei fazzolettini di carta e delle gomme da masticare per l'alito. Essenziali in un evento mondano.
    Gerry, fedelmente al suo fianco, era forte di tutte le sue modifiche e, nel suo compartimento interno, avrebbe custodito il kit di pronto soccorso.
    Talia si sarebbe permessa di suggerire ai marinai di presentarsi in alta uniforme, se già non fosse stato nelle loro intenzioni, perché avrebbe significato avere armi al seguito e, magari, la possibilità di introdurre anche la sua pistola blaster senza averla addosso a lei o al suo assistente.

    EQUIPAGGIAMENTO TALIA CRANE
    - indossa abito di lusso
    - micro comlink
    - comlink
    - computer da polso
    - datacard
    - disturbatore vid-vox
    - amplificatore ambientale
    - tracciatore miniaturizzato
    - Bellosguardo
    - Trattato di psicologia del lavoro
    - armatura
    - bracciale energetico
    - pistola blaster tascabile
    - fondina da polso

    EQUIPAGGIAMENTO GERRY
    - PC da polso integrato
    - Comlink integrato
    . Dispositico di comunicazione multiplo
    - Compartimento interno
    - Corazza leggera
    - Rivestimento isolante
    - Generatore di interferenze
    - Generatore di silenzio
    - Registratore olografico
    - Oloproiettore
    - Accesso bloccato
    - Sensore infrarossi
    - KIT di prontosoccorso

    TECNICHE TALIA
    - feroromoni potenziati
    - empatia potenziata
    - abbindolare
    - tasto dolente
    - poliglotta
    - voce tonante
    - deduzioni psicologiche
    - intuizione
    - padronanza razziale
    - esemplare d'élite
    - mente disciplinata
    - psicologia del design

    TECNICHE GERRY
    - ricerca rapida
     
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    Il Bon-Bon Twister era stato parzialmente rinnovato nel corso degli anni. Durante i suoi primi periodi da donna libera sulla Luna del Contrabbandiere, la rattataki aveva frequentato quel posto in occasione di alcuni suoi incontri con Robert/Dima e Fisher. Erano passati quasi dieci anni, un'era galattica fa, in altre parole. Lei era cambiata, non era più quella ragazza impaurita e sempre "sul chi vive" che i due criminali avevano conosciuto e verso la quale avevano avanzato proposte di collaborazioni più o meno fruttuose. Poi, su sua richiesta, Eclipse aveva ucciso Fisher e avrebbe volentieri replicato con Robert, quell'infame traditore, se lui non fosse scappato come un coniglio, rintanandosi in qualche buco sperduto dell'universo. Nello stesso anno aveva voltato pagina e la missione su Corellia aveva consacrato la sua scalata fra le gerarchie del Leviathan. Adesso, il sindacato veniva a riscuotere la sua parte.
    Mentre monitorava il flusso di informazioni in entrata ed uscita da Lorta, Eclipse venne contattata da un funzionario anonimo del sindacato criminale. La chiamata era arriva inaspettata, nonostante negli ultimi giorni nella base si respirasse aria di trepidazione. La rattataki si sarebbe dovuta recare su Nar Shaddaa e lì avrebbe ricevuto maggiori informazioni su un incarico di massima segretezza.
    Eclipse non aveva fiatato, era salita sul primo trasporto per il sistema di Nal Hutta con armi e bagagli e da lì si era diretta al Bon-Bon Twister, venendo investita dal fetido olezzo di nostalgia alla diossina e da una pioggia acida di ricordi. Quel posto faceva veramente schifo, quel posto era casa, rifugio per reietti e derelitti: il suo popolo, la sua gente.
    Seduta al tavolo del semivuoto Bon-Bon, mentre all'esterno si respirava aria di tempesta imminente, Eclipse vestita di tutto punto con la tuta d'ombra integrale che lasciava scoperti solo gli occhi di ghiaccio, osservava la chiss che, come lei, stava aspettando informazioni in più su quella convocazione. La rattataki portava la sua pistola blaster al cinturone ed era stata accompagnata da Acca che presidiava l'entrata del bar, pronto a riferirle cosa stava accadendo nelle strade limitrofe. La tensione palpabile la preoccupava un po'. Da quando aveva iniziato ad occuparsi di informazioni per il sindacato, stanziata su Lorta, la vita avventurosa di prima era stata sostituita dal freddo calcolo e dall'analisi più asettica. Stava cambiando, sentiva di non apprezzare più l'improvvisazione come una volta. Necessitava, anzi, di pianificazione, di certezze, e quel clima che sapeva di inaspettato la rendeva leggermente nervosa.
    E poi chi era quella femmina che sedeva con lei? Non indagò oltre, sul momento. Aveva imparato che se fosse stato necessario le sarebbe stato comunicato in modo opportuno, oppure lo avrebbe scoperto di nascosto. Il sindacato, del resto, operava per vie misteriose. Non l'aveva mai vista e dubitava si trattasse del contatto che stava cercando, dal momento che anche lei sembrava in attesa di qualcosa.
    Poi arrivò un uomo dalla pelle bruna e gli occhi verdi. Non appena aprì bocca per parlare Eclipse ebbe la certezza: si trattava di JK, il non visto. Era stato lui a farla entrare nel Leviathan, quasi una decade prima, ingannandola e chiedendole di indagare sulla Repubblica e sul sindacato. Diamine se aveva fatto un buon lavoro, poi aveva scoperto di lavorare per Myrage dall'inizio, ignara.
    Quel JK sembrava diverso e subito urtò i suoi nervi. Era forse più rilassato e meno ostile rispetto a come lo ricordava e aveva pronunciato il nome con cui era diventata celebre, suo malgrado. Adesso si faceva chiamare diversamente, tentando di tenersi lontana dalla fama di Eclipse che Robert aveva tanto galantemente spifferato alla Repubblica. Si sforzò di non far apparire, sotto la tuta d'ombra, un'espressione di disappunto: non sapeva chi fosse quella chiss ma non c'era bisogno che sapesse che la rattataki era in verità la Eclipse di Corellia. A meno che, ovviamente, già non lo sapesse.
    Tenne i suoi pensieri per sé mentre JK ammiccava all'altra in un modo che non aveva mai fatto con lei. Ricordava chiaramente di essere stata chiamata "puttana" quando, sotto suo ordine, aveva tentato l'omicidio di un barista in un locale non tanto dissimile dal Bon-Bon Twister. Un rito di iniziazione che sapeva di inganno. Poi, rammentava di come lui l'aveva minacciata dopo Corellia, quando lei aveva rivelato al sindacato di essere in possesso di informazioni sensibili su una base di Naboo. Non erano amici e non sopportava che adesso l'umano tradisse un carattere quasi gioviale, seppur sicuramente finto.
    Fulminò con lo sguardo Liya ed ascoltò ciò che JK aveva da dirle. Man mano che spiegava, lo sguardo di Eclipse si fece sempre più grave e preoccupato. Sapeva ben poco del Consorzio Hapan e delle sue dinamiche e non aveva esperienza in materia di trattative diplomatiche. Convincere, per lei, era un espediente per non sparare e aveva più il sapore del ricatto che non dello scambio. Era sicura, però, che la Repubblica non avrebbe mandato una spia a parlamentare, ma qualche diplomatico di lungo corso, magari accompagnato da agenti dell'intelligence come supporto. Ciò che la perplimeva era cosa spingesse il Leviathan ad inviare lei a trattare, con il supporto di una ragazza di cui non aveva mai sentito parlare. Se il Leviathan non sbagliava, voleva dire che lei non sarebbe andata lì per simulare una diplomatica, ma per agire usando le sue capacità. Quindi raccolta di informazioni al fine di applicare ricatto e violenza.
    Ciò che la preoccupava maggiormente era la sua totale solitudine in un contesto ostile. Quella non era una missione di hit and run come Corellia. Non ci sarebbero stati trasporti del sindacato pronti a prelevarla se le cose si fossero messe male. Avrebbe dovuto tenere la parte dall'inizio alla fine, preoccupandosi anche per la sua "assistente". Se le cose fossero andate male, non solo questo Consorsio Hapan avrebbe aiutato la Repubblica, ma lei si sarebbe trovata isolata. Ovviamente, in caso di fallimento, il Leviathan sarebbe stato poco incline a perdonarla; non con tutte le informazioni di cui era in possesso. Una lotta per la vita, dunque. Come sempre era stato.
    Fece per aprire bocca così da esprimere le sue perplessità ma tacque, mordendosi la lingua. Se era stata scelta lei nessuna rimostranza avrebbe cambiato la natura delle cose. Ad ogni modo, era da tempo che pianificava di infiltrarsi tra i ranghi repubblicani. Quella missione, seppur arrivasse senza un largo preavviso, le avrebbe permesso di testare la sua tempra per incarichi sotto copertura di quella portata.

    - Molto bene. Forse non appartengo al settore di competenza giusto, ma porterò avanti la missione al meglio delle mie possibilità. Per farlo mi serviranno tutte le informazioni che possiamo reperire sul Consorzio Hapan e sul suo consiglio. Se possiamo, voglio sapere con chi vanno a letto i suoi componenti, i loro sogni e le loro ambizioni. Tutto quello che può essere compromettente, che può offrirci una leva, deve arrivare sulla mia scrivania in pochi giorni. Suggerisco di farci trovare documenti diplomatici di pianeti indipendenti con rapporti con il Consorzio; che siano di buon vicinato, commerciali o militari. Qualcosa che giustifichi la nostra presenza al Gran Galà senza attirare però le attenzioni indesiderate. Più insignificante sarà il sistema e meglio sarà per noi, purché abbia canali diplomatici aperti. -

    Riversò come un fiume in piena i suoi pensieri verso JK. Prima di parlare, però, decise con gli indici della mano sinistra e destra di tirare via la tuta d'ombra da sopra la testa pelata e da sotto il naso, così da scoprire la bocca e mostrare i suoi lineamenti a Liya, se così si chiamava la chiss. L'espressione della rattataki era concentrata, meno sanguigna del solito e più tirata dal tentativo di celare preoccupazione. Era paura l'emozione che provava o trepidazione?

    - Ho delle richieste. Se posso proverò a far entrare armi al Galà per me e per lei. Sarebbe bene, però che ci forniste delle pistole blaster tascabili da tenere nascoste e a portata di mano, qualora la situazione volgesse al peggio. Lavorerò con i nostri tecnici perché confezionino un vestito solenne che abbia integrati i dispositivi che vi fornirò e indosserò sotto la mia tuta d'ombra con l'equipaggiamento integrato. Non sono pronta a discutere su questo punto, quindi consiglio che mi venga consegnato un abito lungo e scuro che non crei contrasti con la mia "seconda pelle". -

    Appoggiò il gomito allo schienale della sedia, assestandosi in modo scomposto e un poco irrispettoso, così da poter spostare il suo sguardo da JK a Liya e di nuovo al superiore. Sovente mantenne gli occhi sulla chiss per registrarne le reazioni e aspettare che parlasse a sua volta, qualora avesse richieste personali da avanzare o chiarimenti da chiedere. Chiunque fosse, Eclipse sperava che non si rivelasse un peso per l'organizzazione e per lei.

    - Dato che lo hai nominato, Acca verrà con noi. So che gli Hunter sono illegali in territorio Repubblicano e so che può attirare attenzioni indesiderate anche altrove, per questo lo modificheremo con una "corazza diplomatica", roba delle RD che sono sicura riusciremo a recuperare attraverso i nostri canali. Presenteremo Acca disarmato, come droide Zed di sicurezza opportunamente modificato per assistere due signorine come noi ad un Galà, senza sfigurare. Finché non ci troveremo costrette ad utilizzarlo verrà facilmente scambiato per un 501/Z ben educato. -

    Ad ogni modo, sapeva dove rintracciare le modifiche più rare per il suo droide Hunter. Se JK non le avesse accordato quelle richieste, avrebbe avuto comunque due settimane per riuscire a reperirle da sola.
    Giocherellò con il bicchiere che il superiore aveva offerto loro e si preparò ad ascoltare le richieste della chiss, a patto che ne avesse. Dava quasi per scontato che il suo ruolo da "assistente" fosse indice di una minore esperienza in quel settore, seppure non potesse negare la tendenza che aveva il sindacato a dissimulare e nascondere, per mettere alla prova i suoi membri.

    I giorni successivi passarono all'insegna dello studio matto e disperatissimo. Eclipse odiava quella parte, il nozionismo ed i virtuosismi mentali. Il Consorzio Hapan era governato da donne: male. Il Consorzio Hapan era guidato da un regina con un sistema di successione ereditario: male. Il Consorzio Hapan aveva casate in costante lotta fra di loro per il potere: molto bene. Non conosceva bene i trascorsi con la Repubblica o forse aveva distrattamente superato quella parte, avrebbe provato a riprendere il filo della sua storia politica durante il viaggio o fra una pausa e l'altra. Allo stesso modo, la rattataki aveva provato ad approfondire la sua conoscenza del settore fittizio che le era stato assegnato d'ufficio per portare avanti la copertura come diplomatica. Anche lì, una prima lettura sommaria avrebbe momentaneamente colmato alcune lacune, poi avrebbe approfondito alla bisogna.
    Un certo dubbio le sovvenne proprio nella fase di studio, prima di parlare con i tecnici che le avrebbero accomodato il vestito secondo le sue necessità. Eclipse non era una letterata, non era colta, non era una donna di stile. Il suo fascino, esercitato sugli ominicchi conosciuti nel corso della sua vita e quasi sempre tenuto a freno con le donne, creature di cui lei conosceva ben poco e comprendeva anche meno, si basava per lo più sulla paura e sulla sessualità aggressiva. Quella missione così delicata, giunta senza una preparazione adeguata, poteva avere due significati mutualmente esclusivi: era un test per saggiarne le abilità al di fuori della sua sfera di competenza stretta, per valutarne la versatilità e stimare la sua lealtà; oppure era un modo per farla cadere così rovinosamente da farla fuori. O aveva un angelo custode che voleva farle bruciare le tappe, o un diavolo tentatore che voleva adularla per poi ucciderla. Siccome non era una donna ottimista ed era conscia di avere un carattere paranoico, optò per la seconda ipotesi e decise di tenere un profilo guardingo ma determinato. Lei non avrebbe permesso a nessuno di farla fuori. In ogni modo si sarebbe salvata la pelle prima del botto finale.
    I tecnici e qualche membro di gusto del Leviathan lavorarono con lei al vestito e alla maschera. Scelsero un vestito lungo color borgogna che la stringesse in vita prima di aprirsi in un'ampia gonna a celare le ballerine scure. Il tessuto color vinaccio le avrebbe coperto comodamente la tuta d'ombra, nascondendo gli strumenti integrati che aveva all'altezza degli avambracci. La seta d'ombra sarebbe uscita fuori soltanto nelle estremità, a coprire mani e gambe come guanti e calze attillate. Allo stesso modo si sarebbe amalgamata con il lungo vestito creandole un alto colletto nero. Se JK avesse ritenuto saggia la scelta di portare pistole blaster tascabili, Eclipse ne avrebbe assicurata una alla coscia con una fondina nascosta. Al polso destro agganciò un blaster da polso, un braccialetto scuro con una gemma brillante sulla sommità. Una maschera nera, unita ad un ampio copricapo a ventaglio avrebbero completato il tutto. Ovviamente, l'abbinamento non casuale le avrebbe permesso di nascondere l'amplificatore ambientale in testa, mimetizzandolo con il copricapo. All'altro orecchio, Eclipse avrebbe assicurato il comlink miniaturizzato.
    Un pratico orologio brillantato, allacciato al polso sinistro, avrebbe nascosto nel quadrante un disturbatore vid vox. Due bottoni del vestito invece avevano il compito di celare al proprio interno altrettante microspie mentre le perle della sua collana bicolore nascondevano tre tracciatori miniaturizzati.
    Per lei, infine, avrebbe scelto una pochette scura in pelle. Dentro ci sarebbe stato posto per la macchina della verità portatile ed un codificatore, strumenti simili a comlink, inseriti in due pratiche tasche interne. Poi un rossetto che si intonasse al vestito ed un porta caramelle in metallo contenente due pillole di Glitterstim dal colore verde, due di Andris dal colore giallo, due di Ryll dal colore rosso ed una solubile con Polvere di Radice di Bundar. Le pillole fungevano da micro contenitori per una dose di spezia e per la Polvere di Radice di Bundar. I colori diversi, ovviamente, le servivano per non confonderle. Oltre a questi, la pochette avrebbe ospitato l'invito, i documenti fabbricati dal Leviathan, due datacard vuote ed una confezione di condom. Quest'ultima aveva più la funzione di imbarazzare eventuali curiosoni catturandone l'attenzione per spostarla dal resto del contenuto, o almeno questa era l'idea.

    Eclipse, nelle due settimane precedenti alla missione, avrebbe chiesto informazioni su Liya, a patto che il Leviathan fosse disposto a rivelarle qualcosa sulla chiss. Contava comunque di rivederla durante il viaggio che le avrebbe condotte al Gran Galà. Sul volo, nel caso fosse stato di proprietà del Leviathan, la rattataki avrebbe portato con sé uno zaino aggiuntivo. La conversazione fra le due sarebbe andata più o meno così, da parte sua.

    - Non so come ti sei preparata alla missione ma spero tu abbia ricevuto informazioni esaustive sul Consorzio Hapan. Se ne avrai bisogno ti darò una rinfrescata al Gran Galà. Ricorda che da questa missione dipende in larga parte la nostra stessa vita e sappi che non vado per il sottile con voltagabbana e bambine inutili. Detto questo, d'ora in avanti per te sarò Solia Felis, o Sig.ra Felis. Dimentica ciò che hai sentito su di me al Bon-Bon Twister e mantieni un atteggiamento di subordinazione. Tieni questo codificatore, se ci perderemo di vista utilizzalo per contattarmi via comlink, così che le nostre comunicazioni siano criptate. Durante le chiamate mi chiamerai Spectre. Allo stesso modo tu mi dirai il tuo nome ed un nome in codice. Il nostro droide si chiama Ambros, è un modello 501/Z riprogrammato per la nostra protezione personale. All'interno di un comparto nasconde uno Scanner per comunicazione che possiamo prendere, se dovesse servirci.-

    Sciorinò con freddezza i dettagli non secondari di cui Liya doveva essere in possesso prima di salire sul palco, sotto la luce dei riflettori. Era finito il momento delle prove generali, per cui nessun errore era concesso. Fece un cenno con la testa alla chiss aspettando un segno che la ragazza avesse capito tutto fino a quel momento. Avrebbe atteso anche una risposta, dopodiché sarebbe partita alla carica con la seconda parte del discorso, prendendo lo zaino che aveva di lato per aprirlo a mostrare il contenuto.

    - Spero tu abbia una borsetta capiente da brava segretaria. Questa è una rete di camuffamento. Nasconde qualsiasi cosa all'interno dalla vista e dai sensori. Quando dico "qualsiasi cosa" intendo anche te, se opportunamente stesa. Se la teniamo ben piegata dovrebbe entrare in borsa. Fra le pieghe mettiamo queste, questa e questo. -

    In sequenza tirò fuori dallo zaino due granate a frammentazione ed una fumogena, la sua pistola blaster modificata e un pugnale. Poi estrasse un tablet.

    - Ah, ad una buona segretaria non può mancare un datapad. Ti servirà a tenere traccia delle informazioni che ti invierà Ambros grazie ai suoi sensori ed è collegato ai dispositivi che ho addosso: microspie e tracciatori. Dentro c'è anche una datacard vuota, nel caso volessimo salvare qualcosa da estrarre. E poi... -

    Frugò per l'ultima volta nello zaino per estrarre un amplificatore ambientale in più.

    - Questo amplificatore ambientale ti aiuterà a potenziare il tuo udito, indossalo sotto i capelli, se già non ne hai uno. Ovviamente tutta questa roba è in prestito, non dimenticarlo. -

    Lanciò un'ultima occhiata gelida a Liya prima di rilassare i muscoli del suo volto, pronta a sfoggiare sorrisi di cortesia ed espressioni di meraviglia. Guardò Acca/Ambros. Se il Leviathan non le avesse concesso la corazza diplomatica ci avrebbe pensato lei a sue spese utilizzando il mercato nero, sostituendo l'armatura leggera che solitamente indossava. Nei giorni precedenti, sempre che le fosse stato possibile, Eclipse avrebbe provato anche a riprogrammare Acca così da aggiungere un chip da apprendimento per renderlo ancora più piacevole per i convitati. Al sicuro, all'interno del suo compartimento interno, Acca custodiva uno scanner per comunicazioni. Era essenziale che Eclipse l'avesse con lei, qualora Acca fosse stato respinto all'ingresso. Infine, il rossetto che Eclipse teneva nella pochette, celava anche un detonatore per il sistema di autodistruzione istallato all'interno del droide.

    Adesso, dopo tanti preparativi, arrivava il momento di andare in scena.

    EQUIPAGGIAMENTO DI ECLIPSE
    - Pistola blaster tascabile nella fondina nascosta
    - Blaster da polso
    - Disturbatore vid vox
    - Comlink miniaturizzato
    - Codificatore
    - Macchina della Verità Portatile
    - Amplificatore ambientale
    - 2x microspie
    - 3x tracciatori miniaturizzati
    - 2x datacard
    - 2x Ryll
    - 2x Glitterstim
    - 2x Andris
    - Polvere di Radice di Bundar
    - Tuta d'ombra modificata con equipaggiamento integrato (sotto il vestito):
    - 1) Sensore di forme di vita
    - 2) Scanner anti individuazione

    EQUIPAGGIAMENTO ACCA
    - Piedi Magnetizzati
    - Comlink integrale
    - Corazza Diplomatica
    - Dispositivo di comunicazione multiplo
    - Generatore di silenzio
    - Modulatore vocale RD
    - Registratore video
    - Rivestimento isolante
    - Sensore infrarossi
    - Sistema di autodistruzione
    - Compartimento interno con:
    - 1) Scanner per comunicazioni

    EQUIPAGGIAMENTO CHE PASSO A LIYA (SE LO VUOLE E SE ENTRA IN BORSA)
    - Rete di Camuffamento
    - Amplificatore Ambientale
    - Datapad
    - 2x Granate a frammentazione
    - Granata fumogena
    - Pugnale
    - Pistola Blaster modificata con:
    1) Silenziatore
    2) Dispositivo di ascensione

    TECNICHE DI ECLIPSE
    - Agente del Mercato Nero
    - Agilità Repentina
    - Camminare per i muri
    - Diversivo
    - Falsario
    - Liberazione del Contorsionista
    - Maestro dell'Inganno
    - Mira Sicura
    - Passo Felino
    - Persuadere
    - Scegliere il Bersaglio

    ACQUISTI
    Se posso e se non me li passa il Leviathan, vorrei comprare la pistola blaster tascabile, la corazza diplomatica per Acca ed un chip di apprendimento per dargli Diplomazia 1. Il totale sarebbe 2800cr + spese per montare le modifiche. Farei tutto al mercato nero nelle due settimane che intercorrono fra l'incontro e il Gran Galà.
     
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    Aveva messo il becco in quella zona della Galassia da relativamente poco tempo ma mai si sarebbe aspettata di vedere una trasformazione così profonda della Luna del Contrabbandiere. A tratti le sembrava quasi che si resporasse un'aria diversa, molto più pesante di quella a cui normalmente era abituata: chi poteva lasciava la luna per cercare un posto più adatto dove rifugiarsi, persino i jawa e le loro cianfrusaglie si preparavano ovunque a partire, chi non poteva invece cominciava a fortificare la propria abitazione.
    Nel complesao si trattava di un'aria davvero molto strana alla quale lei non era minimamente abituata. Nel breve tempo in cui aveva lavorato nelle forze di difesa dell'Ascendenza Chiss, almeno in modo palese, non le era mai capitato di vedere una situazione simile.
    Aveva passato buona parte di quei momenti ad osservare il comportamento degli uomini che andavano a venivano lungo le strade della luna e del personale che lavorava al locale nel quale era seduta. Come sempre osservava con gli occhi di chi era molto interessato ad osservare per comprendere il comportamento di chi si trovava di fronte e studiarlo.
    Si mantenne in silenzio per tutta la conversazione con l'emissario inviato loro per aggiornarle sui dettagli della missione. Non aveva domande al momento ma non poteva nemmeno dirsi smaniosa di iniziare un lavoro così complesso senza una adeguata preparazione. In fin dei conti era un pilota e aveva ancora una limitata conoscenza di quella parte della Galassia.
    Non disse nulla e si limitò ad annuire agli ordini ricevuti. Il suo selfcontrol andò ad inclinarsi leggermente solo quando l'inviato non citò dei piccoli problemi occorsi durante uno dei suoi viaggi. Il ricordo dell'avvenimento e il ricordo del chiss che aveva conosciuto furono sufficienti per andare a peggiorare il suo già pessimo, del resto quello è il suo atteggiamento di base, umore.

    Approfittò della situazione e del periodo di relativa tranquillità precedente alla missione per cercare informazioni sugli hapani concentrandosi principalmente sulla loro cultura nella speranza di conoscere di più sulla loro psicologia e sul loro modo di essere. Il non aver mai visto qualcuno di quella razza non la aiutava.
    Non aveva ancora compreso del tutto i gusti di quella parte della Galassia in materia di moda e lei preferiva ancora abiti dalla chiara foggia marziale e meno elaborata rispetto a quelli adatti ad una festa, per questa ragione decise volentieri di fare a meno dei propri gusti in fatto di moda e di prendere, semplicemente, gli abiti che le sarebbero stati dati dal Leviathan.
    Ovviamente i capelli, di un intenso colore nero, sarebbero rimasti sciolti e pettinati in modo da andare a coprire quanta più porzione possibile della sua testa in modo da poter nascondere l'amplificatore ambientale. Il comlink invece, dato che era pur sempre un gadget innocuo, sarebbe tranquillamente rimasto nella borsetta insieme a qualche trucco, al Datapad che le era stato fornito e a qualche altra cinafrusaglia messa lì solo per confondere le acque.
    Come suggerito poi dalla donna decise di ripiegare con attenzione la rete e di disporre al suo interno tutto il resto dell'equipaggiamento compresa una fondina nascosta in modo che, se le cose si fossero messe davvero male, avrebbe quanto meno potuto mollare la borsa e avere un modo per portarsi dietro l'arma senza doverla tenere in mano o in tasca.
    Quando la donna smise di parlare rispose 《compreso》 era sempre stata una donna di poche parole 《ovviamente》 sentendo le ultime parole dell'altra che, gentilmente, le ricordava come tutta quella roba fosse solo un prestito 《puoi chiamarmi Autumn》 l'ennesimo nome in codice 《il nome di copertura invece sarà Teja Rhilak》 nome, ovviamente fittizio pure quello, per coprire le tracce alla festa.
    Cominciava seriamente ad avere troppe identità.

    CITAZIONE
    EQUIPAGGIAMENTO
    Comlink

    EQUIPAGGIAMENTO PASSATO DA ECLIPSE
    - Rete di Camuffamento
    - Amplificatore Ambientale
    - Datapad
    - 2x Granate a frammentazione
    - Granata fumogena
    - Pugnale
    - Codificatore
    - Pistola Blaster modificata con:
    1) Silenziatore
    2) Dispositivo di ascensione

    TECNICHE DI VRISKA
    - Intuizione

    ACQUISTI
    Se possibile e se non passa papà-leviathan opterei per l'acquisto di una fondina nascosta.


    Edited by Celebridan - 15/11/2022, 09:28
     
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    Si Aprono Le Danze


    La ricerca Rapida portò effettivamente pochi risultati alla luce, se non per pochi registri pubblici della marina e il suo profilo social, riportavano che il Comandante era di servizio in marina da almeno 5-6 anni, anche se non riportavano nessun altra informazione utile, se non qualche articolo minore, per il resto il comandante sembrava essere una persona abbastanza nella norma, le uniche cose degne di nota (almeno nelle informazioni non secretate, a cui Gerry non aveva accesso) erano che: Alexsius aveva ricevuto una medaglia al valore repubblicana e che discendeva da una lunga discendenza di Militari, la famiglia Gereon.

    Ottima osservazione, Provvederemo subito.

    rispose il Comandante, a tutte e due le richieste, difatti il comandante comunicò le comunicò l'hangar di ritrovo e l'orario di ritrovo, per poi congedarsi per andare a preparare i suoi uomini, poco dopo, un altro cadetto consegnò all'ufficio di Talia le enciclopedie che aveva richiesto e anche una maschera per il ballo, Se la zeltron avesse voluto indossarla, per quanto riguarda la seconda ricerca di Gerry che combinata alle enciclopedie portò alla luce diverse informazioni, Più o meno utili, inoltre, la diplomatica ebbe tutto il tempo di Leggersi il suo trattato, quando arrivò il momento, Talia venne scortata al palazzo dal comandante e da altri due soldati, tutti in armatura cerimoniale, tutti e tre avevano oltre alle loro armi (una pistola e una spada ciascuno) in più il medico aveva gli antidoti per tutti, come aveva richiesto, in più si presentarono e fornirono alla diplomatica la frequenza di squadra.

    Aggiornamento Equipaggiamento:


    Soldati repubblicani :

    Comandante Alexsius: Soldato scelto
    Armatura cerimoniale
    Pistola
    spada
    Scudo RD

    Capitano Dorian : Medico
    Armatura Cerimoniale
    Pistola
    spada
    Scudo RD
    Medikit x 3
    Antidoto x4
    Rilevatore di tossine

    Tenente Cole : Soldato scelto
    Armatura Cerimoniale
    Pistola
    spada
    Scudo RD


    -----------------------------------------------------------



    Dopo aver ascoltato tutto il discorso, JK sembrò Quasi soddisfatto dalle richieste di Eclipse, quasi Orgoglioso, ma forse questo eclipse se lo stava immaginando, per il resto prese parola un ultima volta:

    ma certo! vedrò cosa posso fare, in settimana vi farò recapitare il necessario e preleverò Acca per le modifiche.

    cosi prese congedo, con un ultimo saluto.

    Nella settimana successiva, vennero consegnati ad entrambe diversi pacchi, contenenti quello che avevano richiesto, i documenti falsi, i vestiti adatti, compresi di maschera ed infine, uno dei contatti di JK passò a prendere e riportare Acca, per essere modificato, adesso sembrava a tutti gli effetti un droide Zed qualunque.
    nel mentre anche le ricerche di Eclipse e Liya avevano portato agli stessi risultati di Talia.
    una volta giunto il momento, le due vennero accompagnate fino al luogo del Galà.

    Il leviathan acconsente alle vostre richieste.


    ----------------------------------------------------------------------------------



    Piccola parte in comune


    Il palazzo, come tutta la Nebulosa, era particolarmente illuminato, tanto che i loro occhi ci misero un paio di secondi ad abituarsi del tutto, fatto ciò, chiunque fosse arrivato a palazzo, poté notare come tutto l'esterno fosse di un color bianco marmo, rifinito con dell'oro, il Balcone principale che fungeva anche da punto di arrivo per le navette era decorato con varie sculture, molte che rappresentavano varie figure femminili, pareva che sotto di esse ci fossero delle placche, una siepe decorava la ringhiera accompagnata da diverse piante esotiche, chiaramente importate, ma quello che attirò l'attenzione fu il quantitativo di guardie che circolavano per il già enorme palazzo, alcune stavano a guardia di certe porte, Probabilmente non tutto il palazzo era accessibile al pubblico che era radunato in attesa che il ballo potesse cominciare veramente, Pubblico formato comunque da almeno 200-250 persone tutte donne, sembrava fossero Nobildonne, Dignitarie, Politiche e fondamentalmente gente di alto rilievo da quello che si poteva vedere, la maggior parte di Loro Hapan, seguite dalle loro eventuali guardie del corpo e dall'eventuale corteo di servitori, certo, per chi poteva portarseli dietro, al momento erano tutte intente a parlare tra di loro, era improbabile che potessero farsi gli affari delle nostre protagoniste ma non impossibile, nonostante il grande quantitativo di guardie, non ci furono problemi ad entrare con l'equipaggiamento che si erano portati, Sembrava più che il Consorzio si affidasse all'onesta di chi visitava il palazzo e a una buona dose di "ci saranno conseguenze, se e quando vi beccheremo".

    ovunque le tre Dame e i loro accompagnatori fossero sparse per quel bancone, dopo circa 5 minuti udirono una maestosa sinfonia, per poi veder arrivare uno speeder di lusso, a quel punto Una delle guardie, annunciò:

    Dama Josephine! A quel punto dallo speeder Usci una Donna Hapan, dai capelli neri e la carnagione Olivastra e i capelli neri, il fisico era slanciato, ma non allenato era vestita con Un abito dorato e decorato d blu scuro, aveva in viso una maschera semplice di quelle che potrebbero essere trovate in un qualsiasi negozio anch'essa di colore blu scuro , si limitò a sorridere e salutare in maniera un pò imbarazzata, prima di fare spazio alle altre per uscire.


    La Duchessa Celene! uscì una Hapan dalla pelle chiara, il vestito era perlaceo, sicuramente fatto per attirare l'attenzione e riflettere l'illuminazione della nebulosa, i capelli biondi, i lineamenti del viso erano armoniosi, anche la maschera sembrava disegnata per attirare l'attenzione ed incentrare lo sguardo sugli occhi verdi brillanti, lei si mosse con più grazia, come se fosse molto più abituata a questo genere di cose, lei non salutò nessuno, limitandosi a camminare a testa alta.


    La Dama-Paladina, Penthaghast! a quel punto, una massiccia Armatura da cerimonia usci dallo speeder, una figura vagamente femminile, impossibile capirne i lineamenti, visto il costante uso dell'elmo per quanto l'armatura risultasse Spigolosa, rivestita di Argento e Rosso, con se la Dama paladina portava una spada, e uno scudo, decorato con lo stesso motivo dell'armatura, una cosa era certa però, La dama-paladina era notevolmente a disagio davanti ai riflettori e difatti, si spostò quasi immediatamente.

    La Duchessa Floriane e Dama Giselle ! Sta volta dallo speeder uscirono due Hapan un pelo più mature probabilmente sulla 40 ina, erano a braccetto e sembravano divertirsi molto, ridendo e scherzando tra di loro, Floriane era vestita con un abito verde luminoso, aveva i capelli marroni e la pelle chiara, mentre Gisele era di carnagione Scura, aveva un vestito nero molto semplice, la carnagione Scura e anche i capelli tendevano sul castano scuro, entrambe portavano una maschera semplice ma coordinata col vestito dell'altra, non sembravano dar peso al pubblico e si spostarono senza salutare, ridendo tra loro.

    Dama Briala! Dallo speeder uscì un altra Hapan, Con un vestito blu e bianco, era piena di accessori, collane, braccialetti ma soprattutto la maschera che le copriva metà del viso ciò che si vedeva era comunque segno di particolare Bellezza, la sua pettinatura era nascosta da quella specie di Maschera-copricapo, si fermò un attimo e incrociò le mani, sembrava molto orgogliosa di se stessa, per qualche motivo.

    Dama Lelliana! A quel punto dallo speeder Usci timidamente un altra Hapan poco più bassa, dai capelli color Carota, Sul viso aveva una maschera Viola, con una piuma Sulla sinistra, il vestito era fatto di seta e lei si era addobbata con una pelliccia marrone non era chiaro di che animale, subito dopo sembrò quasi inciampare sul tappeto rosso, ma fece finta di niente, salutò e si mosse verso il gruppetto come se nulla fosse.

    Dama Dagna! Dallo speeder Uscì una Hapan abbastanza robusta, che sta volta non indossava un vestito, ma un Frack con la gonna e una maschera incorporata in un cappello che ricordava stranamente una Tuba, non troppo alta, A quel punto si guardo intorno e rise di gusto, per poi spostarsi di mezzo.

    Dama-Cavaliera Viviene! ultima, non per importanza Usci un altra Hapan dalla pelle scura e i lineamenti scolpiti, anche lei aveva un armatura cerimoniale e una spada da cerimonia ma a differenza della prima era altamente più decorata e "sinuosa" sembrava fatta a posta per attirare l'attenzione, sembrava volersi mettere in mostra il più possibile, infatti la sua maschera era fatta apposta per mostrare il più possibile la sua faccia, seppur rimanendo classificata come "maschera", si fermo a metà strada per salutare e per fare qualche posa per intrattenere il pubblico, poi si riunì con il Consiglio Hapan.

    a quel punto, le porte si aprirono e gli ospiti vennero portati nel salone principale, che presentava una sala da ballo rettangolare al centro e un metro più rialzato il resto della sala, che bordeggiava i muri, li erano stati messi due tavoli uno per lato, molto lunghi, che percorrevano l'intera sala per lunghezza, rimpinguati di vari cibi e bevande esotiche, alla fine della sala stava una vetrata che dava sul un lago, che si vedeva in lontananza, gli ospiti, come il consiglio, a quel punto si divisero tra quella nuova sala e il Balcone iniziale, in vari gruppi, per fare salotto, mentre le loro guardie del corpo e le guardie di palazzo stavano in disparte, ad osservare che tutto andasse per il verso giusto.

    il ballo era ufficialmente cominciato.

    CITAZIONE
    Informazioni a cui tutte e tre hanno accesso facilmente:

    gli abitanti della nebulosa, gli Hapan erano un popolo di stampo Monarchico Matriarcale, con un noto disprezzo per i maschi di qualsiasi specie che venivano relegati a ruoli di potere minori (e limitati), all essere usati solo per riprodursi o direttamente come schiavi e forza lavoro, le Hapan dal canto loro , Sono maestre della Diplomazia, dell inganno, dell'assassinio e dell complotto, La matriarca veniva riverita come una divinità, questo la rendeva anche il principale bersaglio di complotti per il potere, per questo motivo, la l'imperatrice attuale era sconosciuta.

    Il consorzio Hapan nutre di una profonda sfiducia per i Jedi e per chiunque usi la forza.

    Biologicamente, gli hapan sono molto simili agli Umani, Le uniche differenze notabili sono: la particolare bellezza che costradistingue la loro specie e la loro naturale cecictà in condizioni di scarsa o assente luminosità questa condizione era dovuta alla Nebulosa, che era in uno stato di costante Splendore, che dava l'effetto di una perenne giornata luminosa .

    EMOQgKV
    potete disporvi nella stanza che volete per partire, tra uno e due, i corridoi sapete che ci sono e sono a libero accesso per il pubblico , ma non sapete dove portano per il momento

    il Consiglio al momento è disposto cosi:

    1:
    -Giselle e floriane, Phentaghast tutte e tre in gruppo nell angolo in basso destra.
    -Celene è al centro del giardino, circondata da almeno 20 persone

    2:
    -Viviene e Leliana intrattengono un gruppo di ospiti vicino all tavolo di sinistra
    -Dagna si trova al tavolo di Destra a prendere da mangiare
    -Josephine e briala si sono messe sull angolo della porta di destra e stanno chiacchierando tra loro.

    Prossimo turno aggiornerò la mappa con le posizioni di tutti i personaggi di rilievo.


    Edited by RoseOrdis - 19/11/2022, 13:07
     
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    Il palazzo era abbagliante: del resto il candore dei suoi marmi pregiati non contribuiva a smorzare la luce della nebulosa. L'intero edificio trasudava bellezza e ricchezza e le opere d'arte che costellavano il giardino non erano da meno.
    A Thanen sarebbe piaciuto molto. Si disse Talia, non mancando di aggiungere tra sé e sé che il Capitano sarebbe stato senz'altro un valido alleato in quella sua piccola indagine. Avrebbe dovuto richiederlo al seguito di Alexius, dannazione!
    Inspirò.
    Oh, beh. Poco male, avevano lavorato assieme abbastanza perché Talia imparasse il più possibile; e anche se c'erano di mezzo arte e sotterfugi, quella era pur sempre politica. E la diplomazia era il suo campo di battaglia. Sì, probabilmente il chiss non avrebbe fatto altro che essere d'impiccio in mezzo a quelle dame dalle lingue affilate, soprattutto visto come aveva affrontato Chef Rubio...
    Scuotendo la testa, la zeltron lasciò cadere quella linea di pensiero. La ferinità del marinaio non era argomento da affrontarsi nel bel mezzo del lavoro.
    Non mentre stavano per fare il loro formale ingresso le sue ospiti. Con un sorriso dolce sulle labbra e una scalpitante attesa negli occhi incorniciati dalla maschera fornitale da Alexius, la repubblicana assistette all'annuncio del Consiglio Hapan in tutta la sua... particolare varietà. In silenzio, come fosse ammaliata dalla loro stessa presenza, osservò le donne affrontare la folla e sparpagliarsi; qualcuna entrò nel palazzo. Dal suo punto di osservazione, appena dopo l'ingresso del corridoio che, dando le spalle al balcone, si apriva sulla destra, Miss Crane poté vedere apparire Vivienne e Leliana, Dagna, Josephine e Briala.
    Convenientemente in disparte rispetto al resto degli invitati Talia si preparò a dare il via alle danze.
    Iniziò sniffando l'aria attorno a sé, cercando di individuare qualche emozione stonata, di quelle che ti potrebbero rivelare che qualcuno è davvero troppo curioso degli affari tuoi e fatica a contenersi. Poi si guardò intorno sempre per sincerarsi di non avere nessun orecchio lungo nei paraggi e infine, sfiorando quella che in apparenza era la fibbia della sua cintura, attivò il disturbatore vid-vox celato in essa.
    Molto bene. -disse voltandosi verso la sua scorta e parlando a voce quieta ma non sospettosamente bassa.- Si comincia. Signori, mi trovo nella scomoda posizione di ricordarvi quanto il genere maschile sia inviso alle femmine Hapan. Vi esorto pertanto a comportarvi come il mio entourage, visto che non ho alcuna intenzione di trovarci nella situazione per cui qualcuno si debba immolare per me; quindi mi starete vicino, ma non sarete invadenti. Non parlerete e non prenderete iniziative senza il mio diretto consenso. -si voltò verso Gerry- Vale anche per te, Gerry. Evitiamo un incidente diplomatico. Sorrise a tutti, un buon profumo di fiducia e rassicurazione si sparse attorno a lei, sembrava quello del pane appena sfornato. Siete pregati di rendermi discretamente partecipe di qualsiasi cosa vi sembri strano: ospiti nervosi o su di giri, o cose così. Ogni cosa è utile per trovare l'imperatrice.
    Concluso il suo discorsetto, la diplomatica tornò a scandagliare la folla per controllare lei stessa che non ci fosse nulla o nessuno di particolare tra gli invitati e individuare quale membro del consiglio Hapan approcciare per primo. In salsa c'era solo una politica il cui impegno non era dedicato alla conversazione: Dagna, presa invece a servirsi al tavolo del buffet poco distante da loro.
    Talia spese un minuto ad osservarne gli abiti e gli accessori, l'acconciatura e il modo in cui si era legata le scarpe: tutto pur di ricavare un qualche indizio che l'aiutasse a rompere il ghiaccio con la donna il cui ingresso era stato sugellato da un grassa risata e che poteva essere il suo biglietto da visita ambulante con il resto del Consiglio. [PSICOLOGIA DEL DESIGN]
    Accostandosi alla tavola imbandita, la zeltron ne osservò il cibo, come se fosse indecisa su cosa scegliere; in realtà aveva intenzione di approfittare dei possibili riflessi di Dagna sulle stoviglie. Ora che erano abbastanza vicine, la pellerossa avrebbe anche potuto fiutare le emozioni dell'altra donna e decidere come muoversi.
    La speranza era che l'hapan si prodigasse per consigliarle qualche leccornia locale; ma se la cosa non fosse avvenuta in tempi brevi, prima che l'altra decidesse che le sue provviste erano sufficienti e se ne andasse, Talia avrebbe agito in base alle informazioni che aveva ricavato fino a quel momento con le sue "ricerche".
     
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    La lucentezza della nebulosa rifletteva sul marmo bianco con intarsi d'oro del palazzo. Eclipse ci mise qualche istante ad abituarsi a tutta quell'illuminazione, propensa come era a preferire luoghi più oscuri e desolati, dove la luce del sole non era capace di smascherare menzogne e complotti. Le hapan, invece, sembravano gradire la luce più di quanto si aspettasse dalla loro natura. La Nebulosa di cui aveva letto aveva plasmato una cultura dedita alla bellezza, ma non per questo le donne di quella razza preferivano agire nell'ombra. La danza di morte e bugie che portavano avanti per ottenere potere era diventata un'istituzione di quel sistema politico, tanto che tutti sapevano che il pericolo si annidasse in ogni angolo. Solo che gli angoli, da queste parti della galassia, erano ben illuminati e decorati.
    L'idea che le hapan di rilievo fossero tutte donne, tutte prodighe nell'arte dell'assassinio, del complotto e della menzogna, non la faceva impazzire. Preferiva essere l'unica tessitrice nella ragnatela, non una delle tante. Perché se era vero che un ragnetto come lei poteva facilmente camminare su tutti i fili di seta, era altrettanto vero che non poteva sapere a quali tela fossero collegati quei fili. Occorreva essere guardinghi, paranoici ma rilassati. Non tradire emozioni fuori luogo doveva essere la prassi, prepararsi al peggio nulla di eccezionale.
    All'inizio, Eclipse si piazzò nel giardino della terrazza, contornata da piante esotiche e profumate, tenendosi vicino Ambros e Liya. La rattataki sorrideva, sfoggiando una postura rilassata, senza caricare le spalle di eccessivo stress, nonostante l'incarico fosse certamente importante per la strategia galattica del Leviathan. Di tanto in tanto lanciava occhiate alla chiss per capire quanto fosse calata nella parte. Nessuno sguardo killer, nessun segno di sufficienza. Oggi loro erano lì e dovevano essere felici di essere state invitate ad una festa così importante.
    La sfilata delle più importanti personalità del Consorzio iniziò inesorabile. Le donne vennero introdotte l'una dopo l'altra, non appena le rispettive navette iniziarono a farle scendere. Il terrazzo si animò e si popolò di moltissimi volti diversi. Era un bene che non fosse una festa intima, voleva dire che c'era spazio per sparire senza dare nell'occhio.
    Eclipse si guardò intorno, cercando di studiare meglio la conformazione esterna del palazzo e della terrazza, l'altezza a cui si trovavano, possibili vie d'uscita esterne. Avrebbe provato ad osservare con attenzione ogni locale del palazzo in cui avesse messo piedi. Era importante costruirsi una possibile via d'uscita facendo ingresso in un luogo sconosciuto come quello.
    Passò in rassegna i volti delle hapan che stavano scendendo dai trasporti soffermandosi e seguendo i movimenti della Duchessa Celene, una donna sicura di sé e perfettamente conscia del suo portamento regale e dell'ammirazione, o forse paura, che poteva incutere. Indossava un abito vistoso e appariscente, come se nulla potesse impaurirla o scalfirla. Almeno, quello era il pensiero di Eclipse.
    Quando le porte del palazzo vennero aperte e gli invitati iniziarono a fluire come acque di un fiume, arrivò il momento di separarsi dai suoi aiutanti. Eclipse lanciò un'occhiata a Celene, impossibile da confondere e, accortasi che non si sarebbe spostata dal giardino del terrazzo, si rivolse a Liya e Ambros, sorridendo come se stesse raccontando qualcosa di profondamente gioioso. Nel voltarsi verso di loro, portò la mano destra a grattare leggermente la manica nera della tuta d'ombra coperta dal tessuto borgogna del suo abito. In quel punto si trovava lo scanner anti-individuazione integrato nella tuta. Riportò la mano a suo posto, una volta placato quel "pizzicore" del tessuto sulla pelle. Avrebbe saputo, così, se dispositivi di registrazione fossero presenti nelle vicinanze. A quel punto parlò ai due.

    - Penso mi fermerò in giardino a chiacchierare. Cara Teja, che ne diresti di prendere con te Ambros e dare un'occhiata al buffet? Lui può assisterti e fare da tramite fra di noi, senza arrecarti disturbo. Tu fai pure un giro e presentati se vuoi, ma senza esagerare, la diplomatica sono pur sempre io. Sai come contattarmi, anche Ambros ha il mio numero. Fai buon uso dei miei regalini e presta un orecchio alle voci sulla monarca e un occhio a possibili delegazioni repubblicane. -

    Le portò la mano fra le scapole e le sorrise. La rattataki confidava che se ci fosse stato qualche problema, la chiss avrebbe condiviso le informazioni con lei, altrimenti lo avrebbe fatto Acca. Sapeva di non potersi fidare, ma la collaborazione non poteva essere in discussione in un contesto simile.
    Solia Felis sapeva essere una datrice di lavoro gentile e di certo non si sarebbe tirata indietro dalla possibilità di fare affari per il suo pianeta e la sua gente. A questo pro, la Duchessa Celene faceva il caso suo. La vide, circondata da una ventina di persone nel giardino. Miss Felis si accertò che la sua assistente ed Ambros si incamminassero verso l'edificio prima di avvicinarsi sorridente alla piccola folla che si era radunata intorno a Celene. Quando fu certa che Acca e Lya fossero entrati in sala, la rattataki contattò il suo droide con il comlink miniaturizzato. Confidava che la conversazione arrivasse al comlink interno di Acca senza emettere suoni esterni da parte del droide.

    - Ambros, non perdere di vista la signorina Rhilak e riferiscimi se dovesse comportarsi in modo inappropriato. Se ci sono problemi, contattami.-

    Sorridendo, a quel punto, si avvicinò al gruppo della Duchessa, come attirata dalla gravità e dalle parole di Celene, oltre che incuriosita. Con gentilezza, tenendo una mano sull'ampia gonna del vestito e l'altra sulla pochette, tentò di inserirsi in quel cerchio intorno a Celene per ascoltare quale fosse l'argomento di conversazione. Lo scanner anti individuazione della tuta sempre acceso per captare possibili sistemi di sorveglianza nel raggio di 5 metri.
    Eclipse aka Solia Felis, prestò attenzione a Celene, sovente guardandola con interesse cercando di richiamare con lo sguardo la sua attenzione o suscitare naturale interesse, sperando di spiccare nel folto gruppo. Quando negava lo sguardo a Celene, la rattataki stava in allerta cercando di captare conversazioni o frammenti di queste fra i membri del gruppo, aiutandosi con l'amplificatore ambientale nascosto sotto il copricapo a ventaglio. Il suo scopo era quello di capire meglio con chi avesse a che fare e trovare un argomento attraverso il quale si sarebbe potuta immettere nella conversazione per arrivare a Celene.
     
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    Quella era la prima volta che aveva modo di vedere la nebulosa nella quale era situato il mondo natale di quella razza così distante da lei nel modo di porsi e nella sua formazione culturale. Malgrado tutto sarebbe stata una esperienza interessante che avrebbe permesso alla chiss di imparare sul campo quello che, a causa della mancanza di tempo e di informazioni non aveva potuto apprendere prima delle sua partenza.
    Rivolse il migliore dei suoi sorrisi ad Eclipse quando vide la donna voltarsi verso di lei 《certo, sarà un piacere》 faceva fatica... eccome se faceva fatica ma era anche consapevole della necessità di una collaborazione, per sua fortuna l'addestramento nelle forze di difesa le permetteva sempre di mantenere una chiarezza di intenti e un certo compasso di emozioni tale da non farla distrarre eccessivamente dai suoi obblighi.
    All'interno del suo animo non aveva mai sopportato le situazioni come quelle, i chiss non erano gente particolarmente diplomatica e lei non faceva alcuna eccezione, avrebbe quasi preferito trovarsi a passare un po' di tempo con Keldor che essere lì in quel momento... il che ovviamente era tutto dire.
    Prese comunque mentalmente nota di nomi e volti delle varie figure nobili di Hapan che venivano presentate man mano che gli invitati più importanti si presentavano. Era evidentemente che sarebbero state loro il fulcro della serata.
    Gli occhietti della chiss si spostavano da invitato ad invitato, guardandosi intorno nel tentativo di andare a carpire quante più informazioni possibili sulle persone lì presenti. Per il momento stava cercando di capire quale fosse l'umore generale della sala, nella speranza di ascoltare stralci di conversazione utili.
    Mentre camminava verso la zona del buffet, accompagnata dal fido droide della malfidata Eclipse, i suoi occhi continuavano a sondare la zona alla ricerca di possibili segni della delegazione repubblicana inviata sul pianeta.
    Era anche ben consapevole che non era nelle forze di difesa e non era del servizio di sicurezza, non poteva semplicemente pretendere di girare per la sala osservando ed ascoltando senza che qualcuno la notasse, per questo, dopo aver preso il giro leggermente alla larga, puntò verso il buffet con la chiara intenzione di andare a scegliere qualcosa 《allora Ambros》 disse al suo droide da compagnia osservando il buffet sempre più vicino 《cosa suggerisci di provare?》 cosa era costretta a fare per sopravvivere...
     
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    take it easy ,dude, But take it!

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    eclipse si avvicinò senza problemi al gruppo, Nessuna delle presenti sembrava prestarle attenzione erano tutte molto più indaffarate a presentare i propri problemi sperando che la Duchessa le ascoltasse, chi chiedeva Fondi per organizzazioni, chi voleva organizzare matrimoni tra famiglie nobili minori , però sembrava quasi che il gruppo cercasse di ostacolarsi a vicenda, Parlandosi sopra ma alle volte anche fisicamente, in tutto questo, La Duschessa osservava divertita, quando ad un certo punto dopo quasi due minuti di folla La voce di Celene Fece calmare Tutte quante:

    Ma esattamente Perchè dovrei dare udienza a A una qualunque di voi Mh?

    a quanto pareva, La duchessa voleva una dimostrazione di qualche genere, o forse qualcosa che attirasse la sua attenzione o qualcosa che la intrattenesse magari?

    nel mentre Liya e Ambros si erano avvicinati al buffet al tavolo sinistro della sala, non sembrava che qualcuno sospettasse di Lei, O quanto meno prestasse attenzione a lei o al suo droide, per il resto sul tavolo c'era ogni tipo di Cibaria immaginabile e il droide si limitò a guardarsi intorno, selezionando la prima cosa che passava a tiro, che a quello che sembrava alla finta segretaria, era un crostino di Mango, avocado Carne alla griglia e una qualche salsa scura, questo era il suggerimento, ma poco prima che potesse assaggiare il crostino, Un altra delle nobildonne accanto a lei stava tossendo e in generale facendo fatica a respirare, non ci volle molto perché cadesse a terra, stava soffocando e già alcune delle guardie si stavano muovendo per soccorrerla, a quel punto oltre alle Guardie, si avvicinarono anche Dama Josephine e Dama Briala quest'ultima dopo aver dato ordini alle guardie di portare la malcapitata in infermeria e togliere la pietanza incriminata dal tavolo, aggiunse:

    Signore!, SIGNORE!, vi invito a continuare il ballo, La guardia Reale garantirà la vostra icolumita, ma se qualcuno Avesse informazioni sul responsabile o volesse collaborare con la Guardia, io sarò qui con il Capitano qui presente.

    Il tono, nascondeva malamente la rabbia che questa stava provando.

    ------------------------------------------------------------------------



    dal canto suo Talia ricevette un "si signora" da tutti e quattro in particolare da Gerry che era particolarmente entusiasta di potersi calare nella parte, mentre l'analisi del vestito di Dagna, Rivelò alla Zelrtron che: era evidentemente commissionato e nonostante fosse proprio fatto per essere "ironico" niente in quel vestito era lasciato al caso, difatti Talia dubitava che la gonna e il frak ed il cappello fossero pezzi diversi, più parte di un unico set fatto apposta, per ironizzare sulla Classica figura dell' "Imprenditore di successo" in cui Dagna si rispecchiava anche se non completamente, questo diceva alla Zeltron che la donna davanti a lei era abituata a ribaltare le aspettative e a ottenere ciò che voleva, senza curarsi troppo delle conseguenze, la burla non era troppo eccessiva, segno che non voleva comunque troppo calcare la mano, dava comunque importanza e una certa serietà al ballo, era solo molto felice di essere ad un evento del genere, segno che teneva al Consorzio Hapan in qualche modo.

    poco dopo Talia poté udire e vedere la scena che stava accadendo al tavolo dall'altra parte della stanza e anche l'annuncio di Briala, Mentre la poveretta veniva portata via verso il corridoio di destra, dove doveva esserci per forza l'infermeria, a quel punto però, Dagna aveva fatto un paio di passi verso la finestra e aveva poggiato il suo piatto sul tavolo, per versarsi da Bere, non sembrava averla notata e nemmeno quello che era successo all'altro tavolo almeno per il momento.

    per quanto riguardava le emozioni La zeltron percepivà: trepidazione, Curiosità e un briciolo di timore probabilmente dovuto a quello che era successo, da un pò tutte le Nobildonne, mentre Dagna, provava;
    felicità, trepidazione e gioia.

    Scusatemi il ritardo, prossime volte se ricapita avviserò ^-^

    per questo turno, SilverSterling va in fondo alla fila, come da accordi!
    NtdaAl8
     
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    La calca si faceva rumorosa e molesta. Il folto gruppo al cospetto di Celene raccoglieva al suo interno dame di ogni tipo, ognuna con una richiesta diversa, che fosse di matrimonio o di finanziamento. Ad Eclipse tutto questo sembrò incredibilmente sciocco. Le sorti di una galassia potevano essere spostate se solo si fosse fatta leva sui cardini giusti, eppure le persone preferivano coltivare il proprio piccolo, insignificante orticello. Anche lei era così, ma i suoi anni al servizio del Leviathan avevano contribuito a grattare via la patina di egoismo spicciolo dalla sua pelle, mostrandole i principi elementari della parola "potere". Certo, lo spirito di conservazione e la preservazione dei suoi interessi non erano passati in secondo piano, sapeva soltanto che da sola, senza sindacato, le sarebbe stato difficile scoprire le trame invisibili nascoste ai cittadini di quella galassia. Bastava soltanto che il Leviathan restasse fedele alle sue premesse. A nessuno piaceva schierarsi dalla parte dei perdenti.
    Probabilmente anche Celene pensava la stessa cosa. Dopo qualche minuto di cagnara, la duchessa attirò l'attenzione delle presenti per placarle. Eclipse, che si era avvicinata per mettersi in mostra aveva dovuto fare attenzione per non essere spintonata e restare sui suoi piedi, tanto era vivace il gruppo.
    Rimase comunque ben in allerta. Aveva attivato lo scanner anti individuazione e fu pronta a recepire segnali dal dispositivo, qualora vi fossero strumenti di registrazione nei paraggi. Purtroppo, il suo farsi avanti non le aveva concesso la possibilità di attirare l'attenzione di Celene, tanto questa era presa a compiacersi e negare il proprio favore alle altre. Fu quando la duchessa lanciò la sfida che Eclipse decise di coglierla prima di essere sovrastata da altre richieste. Il momento era propizio, la folla calmata. Se non ci fossero stati segnali di dispositivi di registrazione da parte dello strumento integrato nella tuta d'ombra, la rattataki avrebbe fatto un passo in avanti, tentando agilmente di superare chiunque fosse in prima fila davanti a lei, in modo da mettersi in mostra agli occhi di Celene.

    [PERSUADERE]- Vostra signoria non dovrebbe dare udienza ad una qualunque, il vostro prezioso tempo non merita stupide proposte di matrimonio o tentativi di accattonaggio. In questa galassia ci sono opportunità, per chi anela al potere, per fare del bene s'intende, che meriterebbero di essere colte. So che siete una donna piena di risorse, audace per di più, con idee ambiziose. Forse non dovrebbe concedere udienza a chi vuole il vostro tempo per motivi egoistici, ma concederla a chi potrebbe aiutarvi a mettere in moto i vostri ambiziosi progetti. Rappresento un agglomerato che senza dubbio potrebbe essere un valido partner in questo, se solo voleste approfondire meglio la nostra conoscenza altrove. - [/PERSUADERE]

    Il tono riverente non era scelto a caso. Le sembrava chiaro che Celene amasse essere in qualche modo adulata, considerata superiore. Ma anche i vari ammiccamenti ad i piani oscuri di Celene, informazioni passatale dal Leviathan in fase di preparazione, non erano casuali. Eclipse si approcciò con un sorriso quasi sornione e sicurezza di sé per dare l'impressione di essere una donna che conosce la sua posizione ma non ha paura di confrontarsi con chi è più potente. Tentò, attraverso l'uso delle mani, di gesticolare quel poco che bastasse per non distrarre il suo interlocutore ma al contempo per dare forza alle proprie ragioni. Nonostante l'uso signorile del "voi", non smise di guardare Celene negli occhi. Tentò, però, di prestare attenzione a ciò che poteva essere detto dalla folla dietro di lei per saggiarne le reazioni, anche con l'ausilio dell'amplificatore ambientale. Doveva prepararsi all'evenienza che qualcuno potesse provare un approccio più fisico per ricevere i favori di Celene.

    PERSUADERE

    Specialità: Anima del Commercio, Lingua Tagliente, Maestro del sotterfugio
    Creatore: Zar Nur
    Prerequisiti: -
    Durata: attivazione a turni
    Descrizione: Tramite la propria dialettica o atteggiamenti si cerca di raggiungere un compromesso vantaggioso per una trattativa di qualsiasi tipo cercando di convincere o ingannare l'altra parte. Chi utilizza questa tecnica acquista un +1 a diplomazia o ad ingannare a seconda della situazione in cui si trova, questa tecnica potrà essere usata un numero di volte pari alla metà del punteggio nell'abilità che si stà utilizzando.
     
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    Mentre camminava si guarda intorno con i suoi soliti occhietti vispi, alla ricerca di qualcosa di interessante da vedere e, soprattutto, da andare a riportare ad Eclipse non appena ne avesse avuto modo. A dire la verità faceva piuttosto fatica ad essere a suo agio con l'idea di cominciare a parlare a caso da sola sperando che nessuno la notasse. Preferiva di gran lunga che si occupasse il droide di fare da ponte mobile tra loro, era probabilmente la cosa più saggia... sicuramente sarebbe stato più saggio di andare a lasciargli decidere cosa farle mangiare. Osservò il piatto e poi osservò per qualche secondo il droide, quasi come a voler capire se la scatola di latta avesse fatto qualche strano calcolo strategico per consigliarle quel piatto o se invece si fosse limitato esclusivamente a darle le prime cose che le capitavano sotto tiro.
    Probabilmente non avrebbe mai avuto una risposta da quella osservazione e non avrebbe mai chiesto nulla in maniera diretta.
    Di lì a pochi secondi tuttavia la situazione andò a stravolgersi di colpo: una delle nobildonna poco distanti da lei stava chiaramente facendo fatica a respirare e di lì a poco finì a terra 《mmh》 improvvisamente non era poi così tanto convinta di voler davvero assaggiare quel cibo, la prudenza non era mai troppa.
    Fece qualche passo di lato in modo da non andare ad intralciare i movimenti dei primi soccorsi e delle forze della sicurezza. Tutto voleva fare se non una brutta figura e, soprattutto, non avevw la minima intenzione di far interessare le forze di sicurezza a lei.
    Mantenne gli occhi sui vari presenti andando ad osservarli rapidamente giusto per essere sicura che non ci fossero altri in procinto di sentirsi male con in maniera non dissimile. Si mosse dal trespolo solo quando sentì le parole di Dama Briala che sembrava, nemmmeno troppo velatamente, star chiedendo volontari per partecipare all'indagine.
    Era curiosa di vedere come si sarebbe evoluta la situazione, la diplomazia e le feste galanti come quella non erano esattamente il suo campo d'azione e difficilmente si sarebbe potuta far valere in quel campo... le indagini però, forse in quelle qualcosina avrebbe potuto fare. Guardò il droide 《allora... vogliamo giocare ai piccoli detective?》 doveva pur sempre calarsi nei panni di Teja Rhilak, la segretaria della Sig.ra Felis.
    Osservò per qualche secondo le guardie e la dama, poi si avvicinò. Avrebbe avvertito Eclipse, ovviamente, ma lo avrebbe fatto solo nel momento in cui avrebbe potuto parlare senza timore di essere vista 《il mio nome è Teja Rhilak, sono solo una assistente qui, ma se posso rendermi utile in qualche modo...》 del resto erano stati loro a chiedere volontari, probabilmente già avevano messo in conto di ricevere offerte di aiuto simili a quella che la chiss aveva appena fatto.
     
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    L'analisi di Talia per selezionare lo stuzzichino più adatto a rompere il ghiaccio venne improvvisamente interrotta dall'agitazione crescente che veniva irraggiata dall'altro lato della sala, proprio all'altro tavolo da buffet. Allerta come una preda che percepisce un pericolo nel vento, la zeltron ascoltò l'annuncio di Briala, guardandosi intorno e accarezzando con la lingua la curiosità e il latente terrore che insaporivano l'aria.
    Subito si sistemò un ciuffo di morbidi capelli verdi dietro l'orecchio, cogliendo l'occasione per attivare il suo amplificatore ambientale e origliare quanto di origliabile ci fosse attorno a lei mentre cercava di vedere il più possibile sulla scena che capitava dall'altra parte della stanza.
    Ci fu un movimento significativo per la zeltron: qualcuno degli invitati si era avvicinato alla Guardia Reale e a Dama Briala.
    Oh! Gli occhi blu di Talia sfavillarono per la graditissima sorpresa. Una chiss. A quanto pareva, quella che stava proprio di fianco alla sventurata prima del malcapitato evento, con un crostino in mano e un droide di sicurezza al fianco -un droide molto grosso, per inciso- era una femmina di Chiss.
    Interessante... Sì, effettivamente, un alieno con gli occhi rossi e la pelle blu era proprio l'ultima cosa che la zeltron si sarebbe aspettata di vedere a quell'evento. Un pensiero sicuramente sciocco, da parte sua: ovviamente quel galà era una ghiotta occasione diplomatica per chiunque, non solo per la Repubblica, eppure... Qualcosa stonava. Probabilmente perché Thanen l'aveva abituata al disprezzo per l'arte politica e in qualche modo lei doveva aver adattato questa repulsione personale propria del capitano all'intera sua razza. In fondo, non aveva ancora avuto modo di conoscere Thalos, l'ambasciatore dell'Ascendenza su Coruscant!
    Era pur vero che l'unico altro Chiss che aveva conosciuto fino a quel momento era stato Keldor... ammanettato e sigillato dietro una barriera ad alta tensione per aver tentato di rapire... oh! Guarda caso una Hapan... E ora un suo conspecifico si trovava esattamente vicino a una tizia che si contorceva tra i rantoli.
    Chiaramente una mela marcia non poteva guastare tutto il cesto; ma nell'esperienza di Talia Crane la presenza di un Chiss tendeva a renderle la vita... interessante. Quindi era deciso: quella femmina dai capelli corvini avrebbe fatto presto la sua conoscenza; ma per il momento si era già distratta sufficientemente.
    La festa non è ancora iniziata e già ci scappa il morto. Era in un certo senso ammirata: non si poteva sicuramente dire che le Hapan perdessero tempo!
    ...e lei, invece, che fantasticava sulla sua nuova BFF cianotica anziché stanare l'imperatrice?
    Talia, si voltò verso il Tenente Cole, il soldato scelto che faceva parte della sua squadra. I tre repubblicani erano dietro a Gerry, vicina da poterla sentire; ma non troppo da essere immediatamente associati alla diplomatica. Non li voleva invadenti e loro non si comportavano come tali.
    Era dubbiosa su quanto stava meditando di fare, non tanto perché valutava di chiedere al soldato di separarsi da loro per mettersi al servizio della Guardia Reale, quanto piuttosto perché lo stava chiedendo a un soldato maschio...
    No, non è saggio mandare lui ad offrirsi volontario per aiutare la guardia reale. Il fatto che io stessa non mi presenti davanti a Briala per presentargli Cole potrebbe essere inteso come una grande mancanza di rispetto, nella peggiore delle ipotesi; nella migliore invece mi farebbe apparire come un capo debole, i cui sottoposti sono pronti alla libera iniziativa. No.
    Certo, diplomaticamente la scelta migliore sarebbe stata andare subito a proporre i propri servizi a Briala, ma forse poteva rimandare quella sua generosa offerta d'aiuto ancora di qualche minuto...
    Signori, voi continuate a prestare attenzione, con rispetto e discrezione, a quanto accade al di là della sala. Disse a Dorian e Cole. E non perdete di vista quella Chiss. Mentre lei, Alexius, credo sarebbe meglio se mi aiutasse a trovare il momento migliore per introdurmi alle restanti dame del consiglio, quelle che sono rimaste all'esterno: esca e mi faccia sapere com'è l'atmosfera nei giardini. Diede ad Alexius il suo comlink per comunicare direttamente con lei, dato che le pareva di aver inteso che nessuno dei soldati ne fosse provvisto.
    Rimanete concentrati. Se i marinai furono sorpresi di scoprire della presenza di una conspecifica del loro famigerato collega blu, Talia non se ne curò.
    Ehi... magari Keldor non aveva nulla di personale contro Lyra. Magari è un astio genetico tra razze! Se solo fosse bastato consegnare una chiss rea di tentato avvelenamento per trovare l'imperatrice... Ma, pur non volendo lasciare nessuna via intentata, Talia dubitava sarebbe stato così facile.
    C'era anche un certo grado di interesse personale, sul motivo per cui aveva chiesto loro di tenere d'occhio la donna; ma quello i soldati non dovevano necessariamente saperlo.
    Tornata a prestare la maggior attenzione a Dagna, Talia Crane si trovò a chiedersi perché quella nobildonna fosse felice in un momento così poco opportuno: un'intera sala da ballo era concentrata su un possibile caso di avvelenamento e l'hapan in frak si versava beatamente da bere. Abbandonando il suo piatto alla mercé di chiunque avesse intenzioni velenose.
    Gerry, caro, quante possibilità ci sono che quella povera donna sia stata vittima di un semplice incidente? Chiese Talia, senza voltarsi verso il suo droide, ma continuando a muoversi lentamente, come se fosse casuale, lungo il tavolo del buffet, verso la zona dei beveraggi e, di conseguenza, Dagna. La zeltron inspirava attentamente l'aria alla ricerca di qualsiasi cambio di emozioni venissero dal suo bersaglio, prontissima a cambiare srategia, come il camaleonte che era.
    Era a caccia. L'imperatrice era la sua preda, lei doveva stanarla.
    Inspirò più a fondo, lasciando che il suo aroma si diffondesse, come quello che le piante carnivore usano per attirare gli insetti tra le loro fauci... Sì, questa missione risvegliava nella zeltron istinti che il suo piccolo ufficio sull'IronStar non riusciva a solleticare.
    Ci voleva! Ghignò mentre lanciava una seconda occhiata al suo riflesso in una zuppiera: per un attimo avrebbe giurato che a caderle sulle spalle ci fosse una lunga chioma blu...
    Un incidente, madame? Chiese il droide affrettandosi a raggiungere il suo capo che nel frattempo, se le cose fossero andate come previsto, sarebbe stato ben a portata di orecchio di Dagna.
    Sì, caro. Magari la poverina era solamente allergica ai gamberetti e ha preso la tartina sbagliata! Alcune volte, la soluzione è la più semplice: come su Dac! Ti ricordi quanto successo alla delegazione nubiana? Tutto quel trambusto alla ricerca di sicari del Leviathan e alla fine si trattava solo di un semplice errore di programmazione del droide cuoco! Fortunatamente il povero Cuddley è già al lavoro... Si fermò per un attimo, dimostrando particolare interesse per uno stelo di carota viola, di quelli da pinzimonio. Benedetto Gerry, ormai sapeva come lavorava la sua diplomatica...
    Il caro Cuddley, madame? La imbeccò con un assist da maestro.
    Il Ministro della Cultura di Naboo! Gerry! ...non mi dire che non hai mandato al ministro il cesto di frutta per congratularci del suo nuovo fidanzamento!? Non dopo tutti i grandi favori che ci ha riservato! Talia avrebbe continuato così, fingendosi sorpresa della smemoratezza del suo assistente e ostentando quella che doveva sembrare una conoscenza ben più intima e collaborativa di quanto non fosse in realtà: Astrea Velia era cresciuta nel palazzo di Naboo, ma a parte qualche flebile ricordo di bambina e la volta che lo aveva visto nel reparto degli scagazzanti su Dac Talia e Cuddley non avevano avuto nulla da spartire.
    Ovviamente no, madame! Ho fatto quello che mi avete chiesto, come sempre!
    La zeltron sperava comunque che il suo racconto, pieno di verità ma fondato su falsi presupposti, fosse credibile. In fondo, lei era un'ottima attrice e sapeva essere molto convincente.
    Avrebbe preferito che fosse Dagna a rompere il ghiaccio: lei sarebbe risultata meno aggressiva e la Hapan si sarebbe sentita più a suo agio nel ruolo di chi faceva domande, dato il suo atteggiamento da self made woman. O almeno così sperava la diplomatica repubblicana che non avrebbe avuto problemi a cambiare strategia in corsa o a prendere la parola se fosse servito a guadagnare tempo prezioso.
    Lei che ne pensa, Dama Dagna? l'avrebbe apostrofata, se e solo SE quella non avesse preso la parola. Possibile che questa agitazione sia solo tanto condizionamento psicologico?
     
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    Cluedo.



    a quel punto i due soldati si congedarono, Talia poteva vedere come i due facessero del loro meglio per non dare nell'occhio e perlomeno, al momento nessuno stava prestando attenzione ai due, se non per il disgusto evidente, delle dame vicine, che talia poteva leggere sia nei Volti, sia nei feromoni delle signore, anche se, Dagna sembrava priva di quel sentimento, ma se era perchè l'imprenditrice non stava prestando attenzione o perché effettivamente non le importasse, questo Talia non poteva saperlo

    ma in ogni caso, anche Alexsius uscì dalla sala ma non prese il Comnlink della segretaria, Poiché, spiegò il soldato, che le loro armature erano dotate di Comnlink integrato, perciò si limitò a fornire la frequenza di squadra e poi andare a fare ciò che gli era stato ordinato.

    Una volta che Talia cominciò la sua conversazione con Gerry, Poté notare attraverso i feromoni, che aveva attirato l'interesse di Dagna, che a quel punto prese parola:

    Spero proprio che questo incidente non causi qualche conflitto, Ma soprattutto che le ospiti non si facciano prendere dal panico.

    il tono sembrava Calmo, come se stesse di eventi mondani, evidentemente la corte Hapan era molto movimentata sotto quell'aspetto

    Ma mi dica, Posso aiutarla in qualche modo ? Non avevo mai visto una signorina cosi... ci furono un paio di secondi in cui sembro quasi che stesse cercando le parole giuste e probabilmente aspettandosi una presentazione formale, per poi riprendere parola Se posso chiedere, da dove viene lei?

    bhe, per lo meno la conversazione era iniziata e Talia non percepiva nessuna cattiva intenzione in Dagna, solo curiosità.

    -------------------------------------------------------------------------------



    Intanto, La Chiss poté notare come diverse persone, tra guardie e Nobildonne si fossero radunate nei dintorni, Chi per tenere un occhio sulla situazione, chi per cercare di non intralciare il più possibile le indagini e difatti molte ebbero la sua stessa idea, ovvero quella di posare il cibo e allontanarsi dal Buffet per non rischiare.

    Ancora una volta il droide non mostrò nessuna emozione e ci mise più o meno un paio di secondi per rispondere con un cenno del capo, per poi limitarsi a seguire la finta segretaria.

    Briala dal canto suo, se avesse trovato strana la presenza di una chiss nel consorzio non lo diede a vedere ed invece rispose all'offerta di aiuto Limitandosi ad incrociare le mani e a sorridere, rispondendo:

    Ma certo Tesoro, ti ringrazio, sono sicura che il tuo aiuto sarà fondamentale. l'ultima parte sembrava stranamente rivolta a qualcuno nel pubblico, ma in ogni caso Briala riprese a parlare Potresti iniziare dalla cucina, o all'infermeria per vedere se la poverina si sia ripresa si?

    In ogni caso, qualsiasi cosa tu riesca a scoprire, farà comodo.


    a quel punto, Briala attese la risposta.

    Intanto Eclipse dal canto suo, aveva attirato l'attenzione e probabilmente, l'odio di tutto il gruppo, anche se doveva notare che dopo il suo discorso il gruppo era notevolmente diminuito, adesso stava competendo soltanto con altre 3 persone e a quel punto la duchessa riprese parola, sembrava abbastanza Compiaciuta da quello che eclipse aveva detto:

    Mh, La signora ha ragione, Voi altre potete andare a parlare con il mio segretario mentre io ho chiaramente una faccenda degna della mia attenzione a cui attendere

    e cosi le altre se ne andarono, assaltando uno dei servi che presumibilmente era il "segretario" di Celene, mentre la donna si era messa in un punto più appartato del giardino, indicando con un cenno della mano di seguirla, Se poi avesse continuato Celene avrebbe preso parola:

    Bene Cara, sentiamo la proposta di questo conglomerato

    Poco dopo, un messaggio da parte di Acca ragiunse il comnlink di Eclipse.


    visti i continui ritardi, mi prendo 4 giorni invece che 3, per rispondere.


    nP3puqs


    Edited by RoseOrdis - 17/12/2022, 01:44
     
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    La zeltron percepì in fretta di essere stata fraintesa.
    Signori. Richiamò i soldati, aspettandosi che si voltassero e interrompessero il loro allontanarsi, aggiungendo un leggero colpo di tosse. Signori, non mi devo essere spiegata bene: Alexius solo è congedato. Il Comandante si allontanerà senza dare a nessuna ospite motivo per ritenerlo un disturbo e chiamerà sulla frequenza di squadra, che verrà subito condivisa anche con Gerry, ogni quindici minuti per comunicare tutto quello che vede: dalla servitù che rimette sui vassoi le tartine cadute a terra, al numero e le generalità degli ospiti con cui le dame del consiglio si intrattengono: voglio poterli riconoscere non appena mi ci imbatterò io stessa. La prima comunicazione la potrete fare non appena sarete nei giardini, comandante. Tenetevi pronto ad eventuali nostre chiamate in arrivo. La diplomatica sospirò, avrebbe voluto mandare Gerry con lui, ma ne aveva bisogno come spalla per il teatrino che si stava preparando a fare. Cole e Dorian, voi invece stare qui. Prestando sì attenzione a quanto succede al di là della sala; ma senza andarci fisicamente. Sto per cominciare a stringere amicizie e avrò senz'altro bisogno di qualcuno che mi guardi le spalle. Ricordate quello che vi ho detto prima: siate presenti ma discreti, mi raccomando, qui gli uomini non sono ben visti.
    Con la viva speranza di essere stata capita, Talia chiese se ci fossero ulteriori domande o se qualcuno avesse qualche suggerimento, prima di salutare Alexius con un sorriso ottimista e iniziare la conversazione con Gerry che l'avrebbe condotta a parlare direttamente con Dama Dagna.

    CITAZIONE
    Spero proprio che questo incidente non causi qualche conflitto, Ma soprattutto che le ospiti non si facciano prendere dal panico. Ma mi dica, Posso aiutarla in qualche modo ? Non avevo mai visto una signorina cosi... Se posso chiedere, da dove viene lei?

    Talia si girò completamente di fronte a Dagna, sorridendole benevola, sapeva che il ruolo importante che i suoi ferormoni giocavano nei primi incontri e il fatto che l'Hapan dichiarasse di non aver mai visto una zeltron non giocava che a suo vantaggio. Certo, poteva essere benissimo una frottola; ma la curiosità dell'imprenditrice nei suoi confronti sembrava suggerire il contrario. E poi, Talia aveva grande fiducia nelle sue capacità: se si stava sbagliando poteva aggiustare il tiro. O convincere un repubblicano a sparare alla dama.
    Oh no, Dama Dagna, non ho bisogno di nulla! Sorrise Talia Crane. Volevo solo complimentarmi per l'abito: lo trovo audace e spiritoso! E' confezionato con grande maestria e mi fa credere che la donna che lo indossa possa essere una persona la cui compagnia ha un grande valore; quindi... senza rischiare di essere più sfacciata di quanto non sia già stata, vorrei presentarmi: sono Talia Crane, diplomatica della Repubblica Galattica, vostra ospite stasera. Fece un elegante inchino. I suoi occhi blu non avrebbero lasciato dubbi circa il fatto che lei non si stava burlando della sua ospite, che veramente la trovava interessante. I ferormoni avrebbero aiutato Dagna a capire che Talia era sinceramente ammirata dal suo abito; mentre avrebbero aiutato la zeltron a decifrare le emozioni dell'hapan alla scoperta di aver a che fare con un membro della Repubblica.
    Inquadrare subito Dagna come alleata o avversaria era essenziale.
    Quando sollevò nuovamente il capo, Talia continuò.
    Più precisamente sono nativa dal pianeta di Zeltros... poco lontano da qui in effetti, sulla rotta per Commenor, conoscete? Anche se la mia infanzia l'ho trascorsa su Naboo; e poi Coruscant per lavoro e Bespin. Ora dimoro stabilmente sull'IronStar! Un po' scostato dal Core, magari, ma sono convinta che le possibilità lì siano migliori! Credo davvero sia una nuova e brillante stella nel firmamento galattico. Sorrise. Aveva elencato un sacco di nomi che non sarebbero sfuggiti all'imprenditrice. [EMPATIA POTENZIATA] Cercando di amplificare la curiosità che aveva sentito prima in Dagna, la zeltron lasciò che il piacere per quella conversazione riempisse l'aria. Lo scopo, si era prefissa la donna, era di rendere l'hapan prodiga di informazioni, senza influenzarla drasticamente; cosa che in tutti gli anni di pratica non sarebbe dovuto essere un problema per lei. Il segreto era quello di non influenzare l'altro con emozioni che gli erano aliene, ma di dare più importanza ad alcune che il soggetto già stava provando. Nel caso in cui Dagna non avesse provato emozioni positive dopo aver scoperto la fazione di Talia Crane, questa aveva valutato che comunque le emozioni positive non sarebbero state un problema: magari Dagna faceva parte del Leviathan, concesso; ma era per forza una donna d'affari in primis per se stessa. Forse la possibilità di un successo personale l'avrebbero indotta a parlare ancora.
    E voi, Dama Dagna? Di cosa vi occupate?
     
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    Il suo tentativo di attirare l'attenzione della Duchessa Celene le costò l'odio delle pretendenti. Seppure le fosse impossibile vederle in volto, le maschere celavano parzialmente i loro lineamenti, le occhiate che ricevette parlarono in modo chiaro. Se la sua strategia era la spregiudicatezza da subito, sembrava che fosse sulla buona strada per ottenere qualcosa. Cosa fosse ciò che stava per raggiungere era un mistero. In effetti, quando le altre donne si allontanarono irritate, Eclipse si chiese se il suo modo di fare potesse comprometterla. Date le scarne informazioni che JK le aveva fornito sulla missione, doveva cercare di far schierare Hapes contro la repubblica e non a suo favore. Allo stesso tempo avrebbe dovuto non esporsi troppo. Restava l'interrogativo della modalità con cui avrebbe dovuto rispettare entrambi i precetti. Concluse che avrebbe fatto a modo suo e se fosse finita nei guai avrebbe trovato un modo per fuggire. Del resto, ciò che si domandava da quando JK le aveva sottoposto la missione su Nar Shaddaa, era proprio il motivo per cui il leviathan avesse scelto lei e non una figura pubblica, più avvezza ai mercanteggiamenti.
    Sorrise, attendendo un responso che arrivò terribile sulle altre pretendenti. Le superstiti potevano seguire il suo assistenti mentre lei, Solia Felis, avrebbe ottenuto udienza privata dalla Duchessa. Con eleganza, seguì la Duchessa lanciando occhiate fugaci all'ambiente circostante per capire se qualcuno la stesse osservano o fosse interessata a quella conversazione privata che stava per nascere. Poi, con discrezione, portò fugacemente le mani dietro la schiena e premette il tasto del quadrante dell'orologio che stava indossando per attivare il disturbatore vid-vox celato. Non voleva che qualcuno, Celene compresa, tentasse di registrare la conversazione in divenire. Dopodiché, riportando subito le braccia in posizione ben visibile, si posizionò nell'angolo del giardino scelto dalla Duchessa, cercando di mettersi in una posizione che le permettesse di intercettare gli sguardi di coloro che, troppo curiosi, avessero deciso di osservare con troppa veemenza la chiacchierata fra le due.
    Sorrise nuovamente e distese i muscoli per mostrarsi rilassata e perfettamente padrona di se stessa, poi modulò il tono di voce in modo che uscisse intimo e riservato, così da essere difficilmente percettibile da chiunque non si trovasse nelle immediate vicinanze. A questo pro, si assicurò che non ci fossero ficcanaso intorno a loro.

    [MAESTRO DELL'INGANNO]- Nonostante vostra signoria sia stata cauta nel mettere in moto i propri piani, il conglomerato che rappresento è venuto a sapere di queste vostre attività che alcuni avrebbero l'ardire di considerare...cospiratorie. Da parte mia, ho sempre ritenuto che le persone così caparbie da afferrare il potere quando le circostanze sono favorevoli siano le più giuste ad ottenerlo e maneggiarlo. Per questo motivo, se vorrà, riceverà ogni tipo di assistenza da parte mia e ho ottenuto carta bianca per poter discutere con voi tutto ciò che desiderate secondo necessità. Si potrebbe dire, senza troppi giri di parole, che sono una donna piena di risorse ed informazioni e che potrei esservi d'aiuto, se vorrete. Da parte mia, ho solo un favore da chiedervi.- [/MAESTRO DELL'INGANNO 1/6]

    Portò le mani ai fianchi per pizzicare i lembi della lunga gonna quasi a simulare un inchino ancillare nonostante il tono volitivo, mentre tentava di recepire le emozioni di Celene guardandola negli occhi. Aveva imparato che uno sguardo spesso vale più di mille parole e in quel caso, impossibilitata a captare i movimenti muscolari del volto, si sarebbe limitata agli occhi e alla bocca, formidabili fonti di indizi.
    Tentò, durante la sua recita, di impuntare leggermente il tono
    Quando fu sul punto di continuare venne contattata da Acca. Il tempismo la irritava ma aveva bisogno di informazioni dalla sala. Decise quindi di prendere tempo, attendendo una reazione di Celene prima di continuare, senza sommergerla di informazioni. Se lei non avesse capito l'allusione o il velato ricatto che si celava dietro una fuga di informazioni di quel calibro, oltre a rivelarsi una pedina ben più minuta del previsto, avrebbe comunque vanificato questo suo primo approccio. Perciò, Eclipse sorrise nuovamente serrando leggermente la mascella, così da consentire l'attivazione del microcomlink all'orecchio. La comunicazione era aperta, se Acca avesse voluto parlare nel modo che gli era stato indicato all'arrivo. Cercò di non dare a vedere che ci fosse una comunicazione comlink in entrata e si preparò all'evenienza di dover ascoltare Acca con un orecchio e Celene con l'altro. Sperava solo che Liya non avesse commesso qualche stupidaggine.

    MAESTRO DELL'INGANNO
    Specialità: maestro del sotterfugio, lingua tagliente
    Creatore: yndiana
    Prerequisiti: ingannare 3
    Durata: passiva ad attivazione
    Descrizione: Grazie alla sua abilità, il personaggio è in grado di tessere una rete di inganni particolarmente efficace e guadagna un bonus di +1 a ingannare. La tecnica dura per un numero di azioni pari al punteggio di ingannare, a meno che accada qualcosa che contrasti il personaggio.
    Esempi di azioni in grado di interferire con la tecnica: il personaggio viene smascherato, il personaggio si tradisce da solo, viene usata qualche tecnica in grado di influenzare a livello mentale il personaggio.
     
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