New Star Wars Gdr

Posts written by Maggoth

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    Si hai perfettamente ragione. Avevo già pensato a questa questione, e l'unica ragione per cui ho compiuto la scelta di renderlo maggiormente istruito su cose che a livello di regolamento non poteva già sapere era per una scelta di ruolistica. Come hai detto tu il personaggio è improntato come uno studioso che predilige la conoscenza e le caratteristiche mentali, e data la sua curiosità trovavo fortemente improbabile che essendo arrivato da qualche anno all'accademia e avendo visto così tante cose non avesse già fatto ricerche al riguardo. Ma ripeto, capisco perfettamente la tua obiezione e la condivido, era solo che quando mi trovo a dover decidere tra dar ragione alla caratterizzazione oppure al regolamento, tendo a favorire la caratterizzazione. Ma farò il possibile per conciliare i due aspetti in futuro, e grazie per la critica costruttiva, torna sempre utile

    Mentre il Gran Maestro parlava l'atmosfera si fece più intensa. Il ragazzo comprendeva il concetto di sacrificio di cui parlavano, vivere la propria vita al servizio del benessere e della protezione di altri. Il padre, in quanto medico, lo aveva ben istruito su questo con l'esempio e le azioni. Non aveva avuto più molti contatti con lui ma sapeva che ancora lavorava in uno degli ospedali di Coruscant.
    Rimanendo concentrato sul discorso di Helghion il Mon Cal rispose quasi d'istinto quando gli venne posta la richiesta di recitare il Codice Jedi, al punto da quasi mettersi sull'attenti mentre lo enunciava.


    Non c'è emozione; c'è pace.
    Non c'è ignoranza; c'è conoscenza.
    Non c'è inquietudine; c'è serenità.
    Non c'è morte; c'è la Forza.


    Lo aveva riletto più volte durante gli studi sulla meditazione che gli istruttori avevano assegnato loro. Era essenziale conoscerlo a memoria, ma ancora più importante era capirne le implicazioni. Dopotutto, senza conoscerne il reale significato una parola resta solo quello, una parola. La vera forza di una frase sta dietro la conoscenza che trasmette. Per questo non rimase sorpreso nel sentire la richiesta del Gran Maestro. Si prese qualche istante per raccogliere i suoi pensieri ed organizzare la mente, dopodichè prese fiato e rispose.

    Nella vita molti avvenimenti possono portarci ad agire sotto la forza delle emozioni, in maniera non razionale e spinti da rabbia, o paura. In quanto Jedi non possiamo muoverci secondo questi percorsi, ma invece dobbiamo mantenere la nostra imparzialità e vedere le cose come stanno, accettando gli eventi, anallizandoli e decidendo con la tranquillità di chi è in equilibrio e in pace.
    Ma la calma dell'equilibrio non deve essere intesa come inerzia ed inedia. Se qualcuno agisce, o per meglio dire, NON agisce perchè non comprende l'universo intorno a se, allora cade nell'ignoranza. Uno Jedi deve continuare a studiare il mondo intorno e dentro di sè, in modo da poter agire con la sapienza necessaria e cogliendo i segnali e le tracce che la Forza sempre ci fornisce. Ma ricercare con troppa forza la conoscenza e il potere insito in essa può portare all'ossessione. Una ossessione che impedisce l'equilibrio dell'individuo, e quindi mantenendolo in uno stato d'inquietudine costante. Uno Jedi non deve cadere in questa trappola, ma nella sua ricerca della conoscenza deve mantenersi al di fuori dalla passione e dall'ossessione che ne possono derivare, e invece raggiungere l'equilibrio attraverso uno studio e un agire meditativo, sereno.
    Infine il Codice c'insegna che la morte non è da temere e non è altro che un ulteriore stadio che la vita attraversa. La forza ci pervade e regola ogni cosa, e anche alla nostra morte noi non faremo altro che riunirci ad essa nel portare la vita in altri luoghi, e sotto altre forme. Non c'è morte; c'è la Forza.


    Finito di parlare riprese fiato, soddisfatto delle sue parole. Credeva di aver detto le cose nel modo giusto, ma soprattutto, nel modo in cui le interpretava. Non aveva senso mentire per dire le cose che pensava i Maestri ritenessero giuste. Non ci sarebbe stato nulla di onesto, e soprattutto, nulla di Jedi in questo.
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    Durante il tragitto lo youngling si trattenne dall'osservare ogni figura che gli transitava vicino, ma la curiosità era tanta. Ormai riusciva a riconoscere la maggior parte delle razze ma comunque ogni giorno riservava delle sorprese in quel luogo e spesso si ritrovava a chiedersi la storia di quei caratteristici individui.
    Ma non appena il Cathar riprese a parlare il Mon Cal gli ridiede la sua completa attenzione. Ripensando alla parte del Codice che Nalsa gli aveva citato Maggoth aveva continuato a rilassarsi, perciò non si irrigidì al nominare il Gran Maestro Helghion.
    Era un Miraluka, e nonostante lo youngling ne avesse visti un paio in giro per l'Accademia non aveva avuto ancora l'onore di incontrare il Gran Maestro stesso. Ma aveva fatto la sua debita serie di ricerche al riguardo, perciò quello che Nalsa gli disse non era nulla di nuovo, ma lui le ascoltò con lo stesso entusiasmo ed interesse che aveva mostrato la prima volta che ne sentì parlare.
    Maggoth si ritrovò a pensare che Nalsa gli piaceva. Aveva un carattere forte ma anche gentile, e compensava adeguatamente il suo essere calmo e tranquillo. In più, ispirava allegria.
    Non appena il turboascensore ebbe terminato la sua corsa, scaricandoli al piano richiesto, Mag percepì qualcosa di strano nell'aria. L'atmosfera sembrava improvvisamente più solenne, ma anche più calma e serena, come un'alba dopo una notte di pioggia. Pervadeva l'aria e lo inebriava, rilassandolo ed allo stesso tempo rendendolo più sicuro di sè. Non aveva ricevuto l'addestramento, ma aveva intuito che era tutto dovuto alla presenza del Consiglio e si chiese quanti membri ci fossero in quel momento nella Sala. Per la prima volta da tanto tempo, si sentiva a casa.
    Rispose all'occhiolino del Cathar con un sorriso, dopodichè entrarono.
    La sala era precisamente come l'aveva immaginata il giovane; semplice ma solenne.
    Quattro Maestri erano presenti in quel momento e Maggoth si sorprese ad immaginare come doveva essere l'atmosfera quando tutti e dodici i membri erano riuniti. Il Gran Maestro dominava la scena con la sua sola presenza nella Forza, anche se dominare non era il termine giusto. Era una sensazione molto più gentile, come quella di un padre con i figli.
    Inizialmente lo youngling neanche fece caso alla benda del Miraluka tanto era affascinato da quello che percepiva, ma alla fine la necessità dell'inchino lo riportò alla realtà, e s'inchino insieme a Nalsa. In quel momento il Gran Maestro parlò, salutandoli ed invitando il Cathar a sedersi.
    Due degli altri Maestri si scambiarono una battuta di cui il Mon Cal colse solo in un secondo tempo le implicazioni, ma poco dopo tutti e quattro si ritrovarono seduti attorno al giovane, osservandolo con estrema attenzione. L'autocontrollo e l'atmosfera rilassante emanata dai Maestri lo fecero mantenere calmo. Alla domanda del Gran Maestro l'esaminato sorrise.


    Mi sono trovato davvero bene quì. E' tutto così pieno di vita, così tante persone che vengono da luoghi diversi, ognuno con storie da raccontare. Il Tempio è meraviglioso ed è permeato da una storia così ricca, oltre che da una presenza del Lato Chiaro che alle volte t'invade l'animo. Ho imparato così tante nuove cose quì, ma per ogni risposta che trovo si presentano nuove lacune da colmare. Non passa momento, sia esso di svago, di allenamento oppure di meditazione che io non trovi stimolante. Non ho mai ringraziato abbastanza l'Accademia per questo. Grazie.


    Per alcuni poteva sembrare un modo per vincere la simpatia dei Maestri, ma il Mon Cal era profondamente sincero. Adorava ogni singolo momento in quel luogo e non ricordava altri periodi delal sua vita in cui era stato così bene.
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    Non appena ebbe modo di individuare Nalsa il giovane aspirante jedi rimase sorpreso. Il Cathar era davvero imponente. Più alto di lui e decisamente più massiccio il Padawan si avvicinò con la sicurezza di chi sapeva tutto quello di cui poteva aver bisogno.
    Il suo saluto fu diretto ma cordiale, e il Mon Calamari non potè fare a meno di rispondere altrettanto cortesemente.


    Maggoth Onduil, il piacere è tutto mio.

    Anche lui rispose con un inchino, anche se leggermente più profondo rispetto a quello del Cathar. Dopotutto, lui gli era superiore nella gerarchia.
    L'imponenza del suo interlocutore lo intimidiva leggermente, ma le espressioni del suo viso, per quanto potesse capirne un membro di una razza completamente differente, sembrano di cordialità e tranquillità: decisamente non l'espressione che ci si aspetterebbe da un cacciatore pronto a balzare.
    Questo lo fece rilassare. O almeno credeva di essere più rilassato.


    Ti ringrazio per la tua guida e non vedo l'ora di entrare nella Sala del Consiglio. Non ho ancora avuto modo di vederla, soprattutto perchè nell'ultimo periodo con gli scontri con Leviathan le riunioni sono all'ordine del giorno. Non che uno youngling possa entrare così liberamente ma...bè...

    Nonostante la sua natura calma e tranquilla Maggoth cominciò a mostrare i primi segni di nervosismo al pensiero di entrare nella Sala del Consiglio. Quello poteva essere il giorno in cui veniva riconosciuto come Jedi effettivo! Un Padawan, certo, ma comunque non Jedi. Non poteva sbagliare. I suoi occhi cominciarono brevemente a vorticare in direzioni casuali.

    Ma di certo avere una crisi di panico di fronte al mio accompagnatore non è il modo giusto di cominciare. Calmati, rilassati... pensa all'acqua.

    Il pensiero di una distesa d'acqua lo aiutava a rilassarsi, forse a causa di un istinto primordiale. Tuttavia evitava sempre di pensare al suo pianeta natale. Nulla di buono scaturiva da quei ricordi.
    Rifocalizzò il suo sguardo su Nalsa e rilassò nuovamente le spalle, cercando di scogliere la sua tensione muscolare.


    Scusami. Solo un pò di tensione pre-esame, se così possiamo definirla. Se è come l'hai descritta, allora non dovrei avere nulla di cui preoccuparmi. La Forza mi guiderà.

    Uno dei suoi occhi rimase fisso sul Padawan mentre l'altro di mosse in direzione del corridoio.


    Grazie per la disponibilità, ma non ho domande da porti. Direi che possiamo andare, se per te va bene.

    In realtà conosceva la strada, ma dato che Nalsa era la sua guida ed accompagnatore, avrebbe lasciato che facesse lui il primo passo. Semplice cortesia.
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    Narrato
    Parlato
    Pensato


    Era mattino presto all'Accademia, poco dopo l'alba e il giovane mon cal si era già preparato di tutto punto per il suo incontro odierno. Nella stanza che gli avevano assegnato non c'era uno specchio e lui non poteva assicurarsi di essersi vestito adeguatamente. Per questo passò una decina di minuti solo a verificare di non sfigurare con il suo maestro odierno, e per lui questa era una data importante. Era la prima volta che gli veniva assegnato un istruttore solo per lui, laddove prima aveva partecipato alle lezioni di gruppo con gli altri youngling, e poteva essere un segnale del fatto che forse oggi era il giorno in cui sarebbe diventato un Padawan!
    Mentre sistemava per l'ennesima volta il drappo blu della cintura si costrinse a calmarsi. Non doveva agitarsi troppo, o avrebbe dato una cattiva impressione. E poi forse non era ancora pronto, anche se più anziano rispetto ai normali youngling. Non aveva avuto la possibilità di andare da bambino all'Accademia a causa della guerra e quindi un suo ritardo nell'apprendere non sarebbe stato così assurdo.


    Bah, basta fasciarsi la testa. Ho perso abbastanza tempo e decisamente non voglio far tardi.

    In realtà era in netto anticipo, ma non ci fece particolarmente caso. Andava sempre in anticipo agli incontri nell'Accademia in modo da poter approfittare del tempo in eccesso per curiosare in giro ed osservare i suoi fratelli e maestri.
    Uscì dalla stanza con passo lento e mentre camminava le sue spalle si rilassarono sempre più. Era l'effetto che gli faceva camminare per quei corridoi. Non sapeva se era dovuto alla bellezza austera del luogo o ad una sorta di influenza positiva del Lato Chiaro che permeava l'intera struttura, ma aveva un effetto calmante.
    Chinando rispettosamente il capo al passaggio di altri Jedi il giovane Maggoth entrò in uno dei turbo ascensori che portava alla base dell'edificio, verso il grande salone centrale.
    Il turboascensore scivolo giù per l'edificio in silenzio e senza il minimo attrito, rivelando attraverso le pareti trasparenti il salone centrale.
    Era immenso, e uno dei luoghi preferiti dal giovane calamari. Costantemente visitato da ogni tipo di persona, l'enorme spazio ospitava anche busti di Jedi passati, e non appena uscì dall'ascensore compì il suo "rituale" mattutino. Partendo dalla base delal scalinata e muovendosi circolarmente verso sinistra passò in rassegna ognuno dei busti ed osservandone ogni volta i lineamenti. Ci volle quasi un'intera ora la prima volta che fece quel giro, e quasi due giorni di ricerche negli archivi per scoprire i nomi di alcuni di quei busti. Ma erano decine e decine, e non poteva occupare tutto quel tempo su di un osfizio personale.
    Passati diversi minuti e una volta terminato il giro l'aspirante Jedi salì per la grande scalinata, immaginando come ognuno di quei Jedi raffigurati aveva persorso la sua stessa strada e camminato per quegli stessi gradini.
    I suoi occhi cominciarono a balzare da ogni lato una volta arrivato in cima, alla ricerca del suo interlocutore. A1-C8 gli aveva detto che si trattava di un Padawan Cathar dal manto rosso, di nome Nalsa.
    Nonostante i suoi due occhi indipendenti che guardavano ognuno in direzioni diverse non fu in grado di trovarlo, perciò decise di attendere pazientemente. Si mise di lato in modo da non ingombrare il passaggio, cosa ovviamente impossibile in corridoi così ampi, e rimase in attesa del suo nuovo istruttore.
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    Nome: Maggoth

    Cognome: Onduil

    Rango e/o riconoscimenti: Maestro Jedi, Membro del Consiglio Jedi Salvatore di Iego

    Punti fama:

    Notorietà:

    Iego: 100

    Età: 22 (Nato nel 80 ABY)

    Sesso: Maschio

    Razza: Mon Calamari

    Pianeta Natale: Dac

    Lingue Conosciute: Mon Calamari (madrelingua), Basic (madrelingua), Twi'leki (A2), Lekku (A1), Ysanna (C2)

    Force Sensitive: Si

    Allineamento: +9 (Lato Chiaro)

    Stato di salute: In salute

    Descrizione Fisica del Personaggio: Alto circa un metro e settanta, di corporatura media. Pelle tipicamente color salmone con occasionali striature rosso scuro, grandi occhi tendenti al giallo. I bargigli hanno cominciato a crescere e gli aculei sulle braccia iniziano a prendere forma. Per il resto sembra il tipico mon calamari, tranne che per una vistosa ustione da blaster presente sul suo petto (e nascosta dai vestiti)

    Abbigliamento: Maglia azzurra con sopra una veste jedi di colore beige. Dalla cintura partono alcuni drappi blu, colore che ama in particolar modo perchè gli rammenta il suo pianeta natale Dac. Solitamente porta la tunica jedi sopra la veste.

    Temperamento del Personaggio: Molto calmo e paziente, presenta una spiccata curiosità per ogni argomento intellettuale, ma in particolar modo per lo studio della Forza. Molto disciplinato ed attento, è estremamente difficile da far infuriare, tuttavia parlare del suo pianeta gli causa sempre sbalzi d'umore, tendenzialmente negativi. I ricordi della sua vita laggiù da fuggitivo è l'unica cosa che riesce a far riemergere la sua rabbia, ma solitamente la controlla egregiamente.
    Adora esplorare nuovi mondi e nuove culture (soprattutto se viaggia a bordo di navi di design Calamari di cui ha un amore spassionato).
    Da quando è diventato Cavaliere è ancora più calmo e pondera con attenzione le sue azioni, specie se riguardano il suo Padawan.

    Storia del Personaggio: Nato l'anno dell'attacco Sith a Mon Calamari che segnò l'inizio della Grande Guerra, Maggoth ha vissuto un'infanzia tra le più terribili.
    Sopravvissuti all'iniziale assalto, lui e la sua famiglia fuggirono verso le profondità degli oceani di Dac, in costante movimento per evitare di essere trovati. Furono anni duri e ricchi di sacrifici, tra cui la morte della madre a causa di un colpo di blaster (di cui Maggoth tuttora porta i segni) e la perdita di innumerevoli vite.
    Lui ed il padre riuscirono a sopravvivere fino alla fine della guerra anche grazie a delle "intuizioni" che lui aveva. Non si capacitava del come o del perchè, ma sapeva sempre quando era in arrivo una pattuglia Sith nella loro zona, e ciò concedeva a lui e ad il padre di scappare in salvo.
    Al termine della guerra lui ed il padre si trasferirono su Coruscant per rifarsi una vita ed aiutare come potevano una Repubblica ormai in ginocchio (il padre era un medico) e fu lì che Maggoth si rese conto di due cose: la prima era che dopo aver visto Coruscant voleva scoprire ancora di più sulla galassia in cui si trovavano; la seconda era che le sue intuizioni erano dovute alla sua sensibilità alla Forza, che gli donava una piccola "prescienza" nei momenti di pericolo.
    Rendendosi conto che quel dono gli poteva permettere di aiutare le persone, si separò dal padre per entrare nell'Accademia dell'Ordine Jedi di Coruscant.
    Si trova lì da diversi anni ormai, in cui ha ricevuto l'addestramento basilare dell'Ordine, e non vede l'ora di poter uscire e scoprire altre cose meravigliose di quella galassia. Così da poterle poi proteggere da chi le vuole vedere distrutte.
    Il suo addestramento lo ha portato a migliorare costantemente le sue capacità e conoscenze, e dopo aver imparato a guarire le ferite, a proteggere sé stesso e i suoi alleati con un muro di Forza e prevedere i pericoli incombenti si è procurato un incarico all'Ospedale Galattico di Coruscant dove si esercita a lenire le sofferenze dei feriti.
    Ha fatto la conoscenza di alcuni Jedi come Dalen Antal ed Ewan Flynn, e ha aiutato un altro Force-user, Orion Starchild, a trovare il suo posto nella Repubblica, dopo un inizio più oscuro tra i Sith.
    Ha partecipato a diverse missioni e spedizioni, tra cui un viaggio su Ilum insieme ad Ewan per creare la sua spada laser, ed insieme ad Orion è stato il fautore della cattura di Ra'Do Demezel, un serial killer di Coruscant. Ha ulteriormente portato avanti il suo addestramento attraverso la capacità di ingannare le menti più suggestionabili, l'abilità di respingere i poteri avversari e si è addestrato sul come utilizzare i propri poteri più volte di seguito attraverso l'equilibrio della Forza.
    E' riuscito anche a rintracciare Kari, una dei complici di Ra'Do, e a catturarla insieme ad Orion.
    Con il passare del tempo ha sviluppato sempre di più il suo interesse per la medicina e la cura dei pazienti, fino a diventare Medico dell'Ospedale Galattico a soli 17 anni.
    Ha ampliato le sue conoscenze anche nella Forza attraverso lo studio di un Holocron molto antico, creato da Sar Agorn, un antico Maestro Jedi vissuto 25.000 anni prima. Agorn gli ha insegnato cos'è il Lato Oscuro e come è possibile combatterlo con il Lato Chiaro, mantenendosi sempre nella via del Jedi. Maggoth ha dato moltissima importanza a quell'insegnamento, ritenendolo il più importante ricevuto fino ad allora.
    Ha comprato un astrodroide modello R8 che ha soprannominato "Lady Bant", equipaggiandola e modificandola per diventare una provetta meccanica, informatica, pilota ed anche medico, dotandola di sistemi all'avanguardia.
    In seguito ebbe modo di farsi addestrare da Heleghion sui metodi per proteggersi dagli ambienti ostili con la Forza, in previsione della sua prova da Cavaliere.
    La ricerca della Grande Biblioteca Jedi di Ossus.
    Durante il viaggio verso il pianeta perduto una anomalia spaziotemporale lo ha lanciato su un'altro pianeta non troppo distante, Iego. Laggiù ha scoperto che l'intero pianeta si era trovato in un loop temporale che coinvolgeva l'intera popolazione, ma per qualche motivo non lui.
    Dopo alcune indagini, ebbe modo di scoprire che il colpevole era un Duros chiamato La Fine, dagli incredibili poteri. Egli sosteneva di essere l'incarnazione dell'entropia, e la sua morte autoinflitta causava ogni volta il riavvio del giorno, ed ogni volta quel loop aumentava di ampiezza, rischiando di coinvolgere anche i sistemi vicini. Impedendo tale sacrificio Maggoth è riuscito a salvare il sistema e, a lungo andare, anche la galassia.
    Con il ringraziamento della popolazione locale si è nuovamente imbarcato per Ossus, impaziente di portare a termine l'incarico più importante della sua vita.
    Laggiù ha compiuto scoperte straordinarie. Non solo la Biblioteca esisteva ancora, anche se in rovina, ma era abitata e difesa da un popolo, gli Ysanna, composto esclusivamente di Force-sensitive, governato da un vecchio Cavaliere Jedi immerso nel Lato Oscuro. Egli ha cercato di uccidere il Padawan, che però è riuscito a difendersi più volte e, con grande sforzo, a redimere il suo spirito. Travgen, ormai redento, si è unito alla Forza abbandonando le sue spoglie mortali. La sua morte ha scatenato una ondata di oscurità che ha pervaso anche il suo allievo, lo Tzekkel-kar, che è crollato sotto quell'influenza e cercando di uccidere sia Maggoth che Karatar, un giovane Ysanna che aveva cercato di aiutare il Padawan.
    Lo Jedi è riuscito a fermarlo, ma senza riuscire a redimerlo. Per porre fine alla sua minaccia, ha dovuto ucciderlo.
    Le tribù Ysanna, ormai libere, hanno deciso di rimanere sul pianeta, dando tuttavia il loro benestare e benvenuto per tutti gli Jedi che avessero deciso di raggiungere la Biblioteca. Karatar invece rimase con Maggoth, seguendolo su Coruscant per diventare anche lui un Jedi.
    Ritornato a casa, Maggoth è stato rapidamente convocato dal Consiglio, che è rimasto piacevolmente sorpreso dalle scoperte effettuate. Grazie al lungo percorso svolto dal Padawan e alal sua crescita, i Maestri hanno deciso di conferire a Mon Cal il gradi di Cavaliere. E non solo. Vedendo la devozione che il giovane Karatar prova nei confronti del neo-Cavaliere, hanno anche deciso di accettarlo nei ranghi degli Jedi, come Padawan di Maggoth.
    Dopo numerosi addestramenti i due sono tornati su Ossus per portare avanti il loro lavoro, trovandosi di fronte un ardua sfida.
    Le tribù vicine si sono mostrate non sempre amiche di quella del "Tempio", tanto che quela di Terra Arsa si è mostrata apertamente belligerante, attaccando le tribù vicine. In seguito a complotti ed azioni disperate, i due jedi sono riusciti ad ottenere la fedeltà delel tribù più vicine in quella che sarà la futura guerra per la Biblioteca, ma ad un caro prezzo: Maggoth è in coma in seguito ad un temibile parassita della Forza che ne ha drenato le energie. Una situazione disperata, causata dalla profonda gentilezza del jedi, che per salvare una bambina da morte certa si è messo in pericolo, esponendosi all'infezione.
    Ora il Cavaliere è in viaggio per Coruscant per essere medicato, mentre il suo Padawan sta per affrontare la sua più grande prova: guidare le tribù fedeli agli Jedi contro la tribù guerriera di Terra Arsa.

    Relazioni: In ordine cronologico
    - Padawan Nalsa Rozies (PG): Conosciuto il giorno della sua promozione a Padawan. Rapporto amichevole.
    - Gran Maestro Heleghion (PNG): Conosciuto il giorno della sua promozione a Padawan. Gli ha fatto da Maestro occasionalmente. Rapporto professionale e di profondo rispetto.
    - Cavaliere Jedi Dalen Antal (PG): Gli ha insegnato come guarire le ferite con la Forza, ed in seguito come respingere i poteri della Forza Lo ha introdotto nella H.E.L.P. e lo considera un amico fidato.
    - Cavaliere Ewan Flynn (PG): Lo ha portato su Ilum per raccogliere i cristalli per la sua spada, e gli ha insegnato ad aumentare la sua maestria nella forza, creando barriere di Forza, come anticipare i pericoli e ad ingannare le menti. Suo collega nella H.E.L.P., lo considera un amico fidato.
    - Iset Nefti (PG): Conosciuta nei bassifondi di Coruscant. Rapporto colloquiale.
    - Cadetto Orion Starchild(PG): Conosciuto su Kahlee durante l'assalto ad una accademia sith. Lo ha portato nella Repubblica e si è unito all'Accademia Militare. Hanno catturato insieme il criminale Ra'Do Demezel. Lo considera suo amico.
    - Padawan Jango Rayne (PG): Conosciuto al Tempio per uno scambio di opinioni ed una brevissima sessione di allenamento. Rapporto amichevole.
    - Il Chiss (PG): Conosciuto all'Ospedale di Coruscant sotto il falso nome di Kaaranth. Lo ha poi nuovamente incontrato al Tempio Jedi quali era prigioniero. Lo ha guarito e gli ha rimosso un chip al cervello che lo faceva impazzire. Rapporto colloquiale ma non si fida di lui.
    - Raving/R'kik D'nec (PG): Conosciuto all'Ospedale Galattico sotto le spoglie di R'kik D'nec. Rapporto colloquiale.
    - Ito Hawk (PG): Conosciuto al Tempio Jedi, gli ha insegnato come prevedere i pericoli. Non si fida completamente di lui, sospetta sia collegato in qualche modo al Lato Oscuro.
    - Karatar (PNG): Conosciuto su Ossus, è diventato il suo Padawan al rientro su Coruscant. Rapporto maestro-allievo molto marcato, anche se Maggoth preferirebbe fosse un pò più colloquiale. E' un Abinyshi, una razza creduta estinta.

    Pianeti visitati: In ordine cronologico
    - Dac (Mon Calamari): Ci è nato e cresciuto, ma lo ha visto solamente durante la Grande Guerra.
    - Coruscant: Arrivato sul pianeta a guerra finita, è dove attualmente vive.
    - Ilum: E' stato portato laggiù da Ewan Flynn per costruire la sua spada laser. Non conosce le coordinate per raggiungere il pianeta.
    - Kalee: Giunto sul pianeta molto brevemente per una missione di attacco di un'accademia Sith, dove ha incontrato e salvato Orion Starchild.
    - Ryloth: Giunto sul pianeta insieme a Dalen Antal per una missione di salvataggio.
    - Iego: Giunto sul pianeta per errore durante il viaggio per raggiungere Ossus, ha aiutato la popolazione durante una grave crisi.
    - Ossus: Mandato sul pianeta dal Consiglio per riprendere le ricerce della Grande Biblioteca. Dopo aver liberato la popolazione degli Ysanna è il benvenuto laggiù, insieme a tutti gli altri Jedi.

    Edited by Eleni Bok - 1/7/2022, 13:04
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    Salve, sono Andrea, ho 24 anni e pratico il GDR nelle sue svariate forme da un decennio circa. Ho partecipato a diversi pbf in passato (tuttora ne frequento uno) anche se l'attuale mio account potrebbe non rispecchiare questa storia (non ho idea di che fine abbia fatto il mio vecchio account forumfree, immagino sia svampato).
    Avevo desiderio di partecipare ad un gdr con ambientazione Star Wars (una delle mie preferite) e dando un'occhiata in giro ho trovato questo forum che fra tutti quelli che ho visto mi è parso il migliore (regolamenti ampi e ben costruiti, una community abbastanza viva e socievole, una molto buona veste grafica etc etc) e quindi.... eccomi quì! La mia futura scelta come personaggio penso sia abbastanza ovvia (ehmehmavatarehmehm) quin, bando alle ciance e cominciamo ad esplorare questa galassia lontana lontana...
4011 replies since 11/2/2015
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