New Star Wars Gdr

Posts written by Veritas95

  1. .
    Lo scenario non fu troppo diverso da quello che il mezzosangue poteva aspettarsi. Magari pensava di trovarsi subito di fronte qualcuno col fucile puntato, e chissà, forse dall'altra parte quel poveraccio aveva pure un fucile tra le mani, ma lui, sebbene avesse sentito i passi, questo non poteva saperlo. Eli prese nota dell'ansia e delle parole di quell'individuo; la voce roca e stridula, che traboccava d'ansia, così come la ferrea volontà di non abbandonare la casa senza che Eli avesse chiesto nulla di simile, fornivano un quadro generale abbastanza chiaro. Il miraluka di Hapes pertanto cercò volontariamente di assumere un tono calmo, pacifico, rassicurante:
    Credo che abbia frainteso. Mi chiamo Eli, e sto svolgendo alcune indagini per conto della mia organizzazione sulle forti tensioni che stanno disturbando la zona. Il nostro scopo è quello di poter aiutare il quartiere, la prego di farmi entrare per poterle porre qualche domanda, e magari darle qualche spiegazione in più.
    Eli aveva volontariamente evitato di dire che era un Jedi. Da quel che sapeva, l'ultimo Jedi avvistato in quella zona non aveva lasciato un buon ricordo ai civili, e la cosa era diventata ben nota. Comunque sia, se l'agricoltore lo avesse fatto entrare, gli avrebbe sicuramente spiegato qualcosa in più su sé stesso e sui Jedi Rinnegati, in accordo alla volontà del suo maestro Derfel, e all'idea di porre in buona luce la sua fazione. Tuttavia, oltre allo scegliere con cura le parole e al cercare un tono rassicurante, non poteva fare molto per convincere l'uomo a farlo entrare, e dovette affidare il resto alla sorte.
  2. .
    Il giovanissimo si fece attento alle parole del twi'lek, sbollendo. Normalmente si sarebbe scocciato di seguire tutte quelle istruzioni. Ma quello non era un caso normale, no; Thar, il boss della banda, il punto di riferimento di migliaia di persone e dello stesso Cyrus, gli stava insegnando qualcosa, e il preadolescente divenne avido di tutte le sue parole.
    Vedi, tu hai provato a fare l'estrazione e a colpire contemporaneamente. No, non è quello che ti voglio insegnare oggi. Prima tiri fuori, poi prendi il tempo per mirare, poi spari. Oggi mi interessa soltanto che la tua tecnica di estrazione sia precisa, non che tu estragga la pistola rapidamente sparando in una frazione di secondo. Se l'estrazione è precisa, la puoi allenare. Se la puoi allenare, puoi diventare più veloce in tutto il resto.
    Quindi il boss si allontanò dando le spalle al ragazzo.
    Ritenta la procedura per quindici volte facendo attenzione a tutti i dettagli che ti ho fatto notare fino adesso.
    Cyrus annuì ancora. Non poteva fare tanto altro di fronte alle parole del suo idolo.
    Uno, due, tre. Uno, due...
    Ripeté la procedura come gli era stato richiesto mentre il sullustiano lo osservava impassibile e Thar si faceva i fatti suoi guardando altrove. Quando finì, il piccolo umano attirò l'attenzione di Thar.
    Capo, l'ho fatto... adesso?
    Thar si voltò verso il giovincello, a braccia conserte, e camminò nuovamente verso la colonna dove si era appoggiato prima, a passi lenti e ben distesi.
    Ora riprendi un attimo fiato, concentrati, e poi esegui una sola volta la tecnica di estrazione verso di me. Bada bene che non ti parta nessun colpo, uagliò...
    Thar fu molto serio dicendo quell'ultima frase, risultando parecchio intimidatorio. Cyrus sollevò le sopracciglia e perse un battito per il timore, poi si riprese con la solita determinazione.
    Sì! Capo.
    Perciò il ragazzino riprese fiato per qualche istante, poi guardò fisso verso Thar, ostentando il proprio orgoglio. Doveva farsi vedere forte e capace, quella era la sua occasione d'oro. Cominciò a muovere le dita della mano destra, fremendo dalla voglia di eseguire l'estrazione rapida, ma sapeva di non dover sbagliare.
    Facciamo così. Sarà il sullustiano a darti il via. Vabbuò?
    Esclamò Thar voltandosi verso l'altro umanoide.
    Vabbuò
    Rispose quello facendo spallucce. Dunque a Cyrus non rimase altro da fare che continuare a fissare Thar con aria accigliata e prepararsi a estrarre la pistola al comando del sullustiano. Gli attimi di attesa sembrarono un'eternità, ma quell'eternità conobbe una fine:
    Ora!
    Cyrus Valorum estrasse la pistola dalla fondina con la mano destra, la portò al petto, la spinse in avanti con entrambe le mani e si fermò con l'arma puntata verso Thar. Tutto ciò era risultato più fluido rispetto al tentativo precedente in cui aveva sparato alla bottiglia, mancandola di poco. Più fluido, e anche più veloce. Il boss sorrise.
    Azz... l'ha fatt' proprio bene, al pari di un adulto.
    Esclamò il sullustiano, un po' stupito, mentre si grattava il capo con la mano destra.
    Questo però non è che l'inizio, uaglioncello. Dovrai allenarti ancora molto in questa manovra, se vuoi diventare veloce quanto me...
    Il sullustiano si voltò verso Thar. Nessuno era veloce quanto Thar, il leader della banda. Forse voleva soltanto invogliare il ragazzino a impegnarsi... oppure voleva essere veramente eguagliato?
    Lascia che ti spieghi ancora alcuni dettagli, e poi anche la variante con puntamento diretto, dunque...
    Così il twi'lek continuò a spiegare altre cose al ragazzino, con un po' di fierezza simile a quella che proverebbe un padre nel vedere un figlio dimostrare talento nel suo sport preferito...
  3. .
    Eli ascoltò con la solita attenzione le parole del suo maestro, che riteneva sempre molto preziose. La domanda di Derfel innescò alcuni ragionamenti nella mente del ragazzo che in sintesi valutavano come l'essersi presentati col Wookie fosse stato praticamente inutile, alla luce del risultato, ma con gli agricoltori sarebbe potuta andare diversamente, dato che erano loro quelli che avevano bisogno di aiuto, e non il wookiee. Inoltre i due Jedi all'inizio non potevano saperlo, o perlomeno non con certezza, quindi l'idea di Derfel, dietro quella domanda, aveva un buon fondamento, seppure i Jedi non avevano una buona fama in quella città, ma il korun avrebbe chiarito anche questo punto dopo la seguente risposta di Eli.
    Sicuramente conoscere chi ho davanti, avendo di conseguenza qualche prova delle sue capacità... mi aiuterebbe.
    Perciò continuò ad ascoltare il resto del discorso, che ben spiegava le azioni del korun. Eli si soffermò sulla frase " siamo le guide di cui questa gente ha bisogno, anche se ancora non se ne rendono conto " e rimase interdetto per qualche secondo in cui oscuri pensieri gli balenarono in testa. Chiaramente la Forza poteva guidare in modo più efficace rispetto alla logica dei senzienti, ma quella frase apriva degli scenari particolarmente importanti. Una chiara conseguenza logica era che Derfel aspirava ad avere per sé stesso e i Jedi una posizione di comando. Una posizione di comando, però, era qualcosa che andava oltre il combattere le ingiustizie del governo e aiutare i bisognosi. Per ottenere una posizione di comando ci sarebbe stato bisogno di soverchiare il vecchio sistema vigente. Il puzzle cominciò a prendere una forma ben definita nella mente del giovane: in buona sostanza, secondo la visione del Leader dei Rinnegati, i Jedi avrebbero dovuto portare in terra la volontà della Forza da una posizione di leadership e questo, da un punto di vista logico, dato che la Forza poteva garantire una giustizia superiore, divina, poteva anche avere senso ma... se il resto della galassia non avesse accettato questa visione, in che modo i Jedi avrebbero dovuto raggiungere quella posizione? Derfel Donn, la Guida, che cosa sarebbe stato disposto a fare e soprattutto a sacrificare pur di raggiungere lo scopo? Il che apriva davanti agli occhi del giovane vari scenari, alcuni dei quali lo spaventarono. Tuttavia, Eli Otniel decise di allontanare tutti quei pensieri, almeno per il momento, in quanto Derfel era il suo mentore, gli aveva dato tanto, e la Forza, di cui aveva anche avuto un'apparizione visibile, andava servita per il bene superiore. Tuttavia, in futuro, probabilmente il giovane avrebbe dovuto confrontarsi con la sua coscienza. Molto, molto, molto probabilmente. Quando il Korun gli disse di andare, Eli fu svegliato dai suoi pensieri. Risvegliarsi da questi lo riportò alla situazione attuale, in cui, proprio sulla base del ragionamento precedente inerente alla fiducia negli sconosciuti, magari la presenza del Leader dei Rinnegati sarebbe stata utile per ottenere la collaborazione dell'agricoltore, ma il mezzosangue non volle contrastare la volontà del suo maestro.
    Come desidera, maestro.
    Quindi si infilò in bocca quell'unico pezzo di carne cotto in modo decente, dato che il resto era quasi bruciato fuori e crudo all'interno. Poi pulì il pugnale, lo rimise nel fodero nascosto, e marciò verso la casa di Mad lasciando il suo piatto lì vicino a dove era seduto Derfel, non prima di avergli detto:
    Non riesco a mangiare la carne cruda. Magari dopo faremo un regalino alle bestie del wookiee.
    Camminando verso l'abitazione di Mad, grazie alle sue ottime percezioni poté notare lo sguardo attento del wookiee, dato che l'abitazione dell'agricoltore era molto vicina alle tende. Eli fece finta di nulla, concentrandosi sull'uomo che voleva incontrare. Poté notare come dall'esterno quell'abitazione avesse le finestre sbarrate con tegole. Il giovane ipotizzò che Mad si era trincerato in casa come se fosse in guerra, a causa della presenza dei Cavalcabestia. Questo gli fece capire che avrebbe rischiato di essere accolto con molta diffidenza, pertanto doveva muoversi con cautela. Prima di arrivare alla porta, estese le sue percezioni all'ambiente circostante per mezzo della Forza [DANGER SENSE] in modo da accorgersi prima di eventuali pericoli, come era già successo coi Cavalcabestia. Successivamente avrebbe provato a bussare alla porta consapevole che sarebbe potuto accadere di tutto.
  4. .
    Quell'informazione sull'agricoltore chiamato Mad sarebbe risultata utile, probabilmente. Il resto che continuava a tirare fuori, un po' meno, ma la chiacchierata era stata senza dubbio proficua, in base allo scopo che il ragazzo si era prefissato. Ora però c'era il danno collaterale da dover gestire: il besalisk voleva a tutti i costi rifilargli chili di carne, senza alcuna pietà per lo stomaco o per il portafoglio del ragazzo. Il tentativo di Eli per risolvere la faccenda risultò inefficace, sotto certi aspetti, perché l'ambulante si era comunque indispettito. Certo, non avrebbe potuto rifilargli tutta quella carne con la forza, ma Eli sperava in un risultato migliore. Di fronte alle pretese del besalisk, il mezzosangue ebbe un attimo di timidezza. Il ragazzino discriminato che era stato su Hapes, timido, sulle sue, che si nascondeva dietro maschere di cortesia ignorando il dolore che provava, sembrò riaffiorare di fronte a quell'approccio aggressivo. Eli si era allenato molto per gestire le sue emozioni, e quegli allenamenti presto avrebbero prodotto dei frutti, ma non in quel momento. Non ancora. Quindi, fosse stato più maturo, avrebbe potuto mantenersi impassibile, ma così non era. Non ancora. Fissando per terra mentre il besalisk lo guardava in cagnesco, non riuscì a tirare su lo sguardo come avrebbe voluto. Era tornato a essere Eliyahu Otniel, il mezzosangue ridicolizzato e additato come un mostro dai suoi pari che non riusciva a tirare fuori il carattere per difendersi, sebbene fosse sensibile e intelligente. A quei tempi c'era solo una persona capace di aiutarlo, Adira Zohar Otniel, sua cugina. Ma quella è un'altra storia, che affronteremo più avanti. In quella di cui stiamo parlando adesso c'era soltanto Eli Otniel alle prese col venditore malandrino. Il ragazzo quindi, fissando a terra, ebbe comunque il coraggio di dire come stavano le cose.
    Tu... hai cercato di raggirarmi con molte parole per farmi comprare più carne. Ma non è un problema. Ho apprezzato comunque questa conversazione, e pagherò un piccolo extra per la carta che hai sprecato mentre provavi a fregarmi. Ma non di più.
    Quindi tirò su il volto, ritrovando un po' di convinzione, risultando comunque tutt'altro che intimidatorio. Era semplicemente un ragazzo pacato che non voleva essere calpestato, ma che non aveva alcuna intenzione di agire con prepotenza. Quella volta in cui si decise a fare guerra contro El Diablo, infatti, dovette servirsi delle emozioni della madre di Carmelita facendosi investire volontariamente da queste, perché si conosceva, e sapeva che le sue non sarebbero bastate. Certo, grazie a Derfel stava maturando, e la sua testardaggine, ben celata, l'avrebbe sicuramente condotto a sviluppare un carattere più carismatico. Ma non era ancora giunto il giorno per poter godere di questo.
    Il resto della carne non fa parte del mio acquisto. Buona giornata.
    Quindi, dopo aver lasciato i crediti che aveva deciso di lasciare, avrebbe preso con sé i piatti usa e getta stracolmi di carne cotta alla meno peggio, preparati dal besalisk, e sarebbe tornato da Derfel. Finalmente quel coltello che aveva nella fondina nascosta si sarebbe rivelato utile, dato che di usarlo in combattimento non ne era assolutamente capace e sembrava più un talismano che altro.
    Sì, ho scoperto che sembro un povero cieco su cui infierire. Ma già lo sapevo, in realtà. Su Coruscant la gente vedendomi meditare per strada mi ha lasciato degli spicci, prendendomi per un senzatetto. Ma a parte questo...
    Disse il ragazzo con tono piatto, e la cosa sarebbe stata abbastanza divertente da guardare. Eli lasciò una porzione vicino a Derfel, tenendo l'altra per sé. Si sedette a fianco al suo maestro, poi tirò fuori il coltello per tagliare la carne, e cominciò a seghettare goffamente - dato che non aveva una forchetta per tenere ferma la carne - mentre avrebbe detto il resto, intento a tenere il piatto con l'altra mano, poggiato sulle proprie ginocchia.
    Dal modo in cui me l'hai chiesto presumo che tu abbia già sentito tutto. Io direi di andare a far visita a questo Mad, e fargli qualche domanda. Quella che mi sta più a cuore tra queste è " dato che i Cavalcabestia sono così violenti, perché non avete chiesto aiuto alle autorità? ". Comunque, probabilmente dovremo aiutarlo a riprendersi il territorio e scacciare i Cavalcabestia. i disagi sembrano essere il frutto della loro prepotenza.
    Mentre osservava un pezzo di carne che sembrava essersi cotto meglio del resto della fetta, tenendolo infilzato sulla punta del suo pugnale, concluse:
    Prima di arrivare alle maniere forti però tenterei insieme agli agricoltori un altro approccio diplomatico, con delle condizioni ben chiare, per evitare lo scontro e convincere gli usurpatori ad andarsene " con le buone ". Ma potrebbe miseramente fallire, se non ci prenderanno abbastanza sul serio. E anche in quel caso, potrebbe fallire comunque, ma con delle probabilità in meno. In tutto questo comunque, penso che dovremmo tenere un profilo abbastanza basso. Forse è stato un errore rivelare al wookiee la nostra identità. Cioè, maestro, non la sto criticando, sto solo pensando ad alta voce, non volevo offenderla, lei sa quanto la stimo...
    Eli avrebbe affrettato quelle ultime parole, imbarazzato.
  5. .
    Il giovanissimo Valorum guardò a terra per la vergogna, con uno sguardo carico di nervosismo e frustrazione. Stava sbagliando qualcosa perfino in quella procedura così semplice e ben spiegata, e lui, che sebbene piccolo era già molto esigente con sé stesso, non poteva accettarlo. Sapeva però che la cosa più conveniente da fare era rimanere in silenzio e lasciare che il boss lo guidasse in una correzione.
    Quando rimetti la pistola nel fodero, devi sempre tenere la punta della pistola rivolta verso l'esterno, cioè alla tua destra. Quando effettui manovre ad alta velocità, soprattutto se ancora devi prenderci la mano, rischi che possa partire un colpo come è partito prima... uaglioncello. Per la tua sicurezza quindi nel rimettere la pistola nel fodero fai come ti ho spiegato.
    La nota positiva era che Cyrus non stava sbagliando qualcosa che era già stato spiegato, quindi il giovane si rincuorò capendo che comunque non era recidivo. Annuendo con aria determinata e lo sguardo da duro che si addiceva poco a un ragazzino, ma che l'ambiente gli stava insegnando ad avere, seguì anche questo consiglio del boss e continuò ad eseguire le tre fasi con cui aveva spezzato la procedura di estrazione per ordine di Thanen.
    Uno, due, tre. Uno, due e tre. Uno, due...
    Continuò così fino a quando non fu sicuro di aver effettuato quell'azione almeno 20 volte, come il twi'lek gli aveva comandato.
    Ho fatto, capo.
    Thanen annuì lentamente, poi si rivolse al sullustiano, che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
    Che te ne pare?
    L'umanoide interpellato allora si mise a braccia conserte con aria molto severa, per poi sentenziare:
    Dovrà allenarsi molto, ma io lo farei riprovare.
    Thanen annuì sorridendo verso Cyrus.
    Chill tien' a' ragion'. Ora riprova l'estrazione velocemente, e poi spara a una delle bottiglie.
    Cyrus, a circa 8 metri di distanza dai bersagli, avrebbe quindi dovuto eseguire l'estrazione e colpire senza fallire. Il giovanissimo annuì, sciorinando sicurezza.
    Stavolta lo faccio bene capo, non la faccio la stessa strunz*t' due volte.
    Il piccolo umano perciò rivolse uno sguardo tagliente verso una delle bottiglie. Buttò dentro i polmoni un po' d'aria, con aria fiera, e senza distogliere l'attenzione dal bersaglio espirò. Aveva chiaro in testa il procedimento e un errore come quello di prima non se lo sarebbe perdonato. Impegnandosi quindi, con una velocità e una fluidità di movimento molto inferiore rispetto a Thar, riuscì comunque a mettere insieme le tre parti dell'azione eseguendo discretamente la tecnica di estrazione: mano destra sulla pistola, pistola vicina al petto con la punta verso l'esterno, spinta in avanti. Quindi sparò. Mancò una bottiglia di pochissimo, ma non la prese bene.
    C*ZZO! C*ZZO! STU CESS DI BOTTIGLIA! C...
    Cominciò quindi a imprecare verso la bottiglia, esternando la sua collera con veemenza. Ma fu Thar a interromperlo.
    Uaglioncello, non è andata così male. Però ascolta a me.
    Il twi'lek si avvicinò a Valorum, sorridendogli, ma con un'aria che era comunque seria.
    Numero uno... devi avere sangue freddo. Non ti fare vincere dalle tue emozioni, sennò diventi stupido.
    Cyrus quindi provò a calmarsi annuendo nervosamente.
    Numero due, riguardo al colpo...
  6. .
    Eli ascoltò e osservò con attenzione. Probabilmente il besalisk era anche un gran furbone e al miraluka di Hapes non passò inosservato come questo stesse cercando di farlo tornare da Derfel con mezza tonnellata di carne sulle spalle. Quindi, cercando di appropriarsi istintivamente di un modello di comunicazione assertivo, avrebbe provato a mettere in chiaro la sua posizione senza risultare offensivo o intimidatorio. Oltre a questo, iniziò a elaborare le parole dell'umanoide. Stava sicuramente fornendo delle informazioni importanti che dovevano avere un buon fondamento. Sì, perché il besalisk non sembrava il tipo di persona che avrebbe avuto bisogno di raccontare delle frottole, ma più quello che avrebbe amato parlare di fatti realmente accaduti buttandoci sopra quante più parole possibili. Perciò, con molta carne sul fuoco - sia metaforicamente che nel vero senso della parola - Eli Otniel serrava le labbra annuendo lentamente, poi si accarezzò il mento, mentre il besalisk raccontava indomito gli eventi riguardanti una rivolta su Ryloth. Il miraluka di Hapes sapeva che poteva trattarsi di un tentativo di intontirlo, ma lui era abbastanza lucido e intelligente da accorgersene, elaborare le informazioni fornite, e non lasciarsi fregare.
    Una rivolta su Ryloth? Beh, da quel che so è un pianeta dove regna la schiavitù, ci vorrebbe proprio qualcosa del genere, ancora una volta, magari su vasta scala. Sì, ci vorrebbe. Comunque, riguardo questi agricoltori di cui mi hai parlato, sono ancora in città o li hanno messi in fuga i Cavalcabestia? Si trovano nei paraggi?
    Dopo aver ascoltato la risposta del besalisk, il giovane avrebbe affrontato il delicato tema della carne. Parlando con calma e cercando di rispettare la persona di fronte a sé, disse:
    Comunque sono apposto così. Ti ringrazio per avermi cucinato della carne, comprerò solo quella, perché come ti ho già detto non ho modo di cuocere il resto e sono accompagnato da una persona soltanto. E' stato un piacere parlare con te, e spero di poterti incontrare di nuovo un giorno. Magari tornerò a farti visita.
    Perciò, inamovibile, avrebbe pagato quello che voleva acquistare, puntando dritto alla sua missione, che al momento consisteva nel riferire a Derfel le nuove informazioni di cui era entrato in possesso. Ciò non gli avrebbe impedito di salutare cordialmente il besalisk, sorridendo benevolmente.
  7. .
    Con Derfel seduto ai bordi della strada non troppo lontana dalla bancarella, Eli Otniel ascoltò con attenzione le parole del besalisk, il quale aveva chiaramente molta voglia di parlare. Fu una sorta di monologo, in quanto discretamente prolisso, l'umanoide era desideroso di essere ascoltato. Il giovane di Hapes annuiva sorridendo di tanto in tanto e mostrando dei feedback efficaci in risposta alle affermazioni del besalisk. Vedendolo incartare la carne però, decise di specificare, con calma e gentilezza:
    Foglie velenosissime eh? Mhmm, ne terrò conto se dovessi capitare su Felucia. Comunque perdonami, forse non l'ho specificato a dovere ed è colpa mia. Me le potresti cuocere le fettine? Mi era sembrato di aver visto un fornelletto ma forse mi sono sbagliato... ce le mangeremo al volo io e un mio amico, non ho modo di cuocerle per ora... però se non puoi cuocerle te le compro comunque.
    Poi avrebbe cercato di trovare spazio nella conversazione, ascoltando con attenzione e dando i feedback corretti in modo da far sentire il besalisk ascoltato, per poter aggiungere amichevolmente, seppure con rispetto:
    Sai, sei la prima persona socievole che incontro. E' un vero peccato che la gente qui sia così fredda. Si respira un'aria di tensione pazzesca, ma perché? E' colpa dei cavalcabestia laggiù?
    Avrebbe detto il ragazzo che, cercando di rispettare la persona di fronte a sé aveva comunque un'indagine da svolgere. Nel portarla avanti però aveva deciso di lasciare che le informazioni venissero fuori nel modo più naturale possibile, come se fosse una normale chiacchierata.

    Edited by Veritas95 - 21/8/2022, 10:57
  8. .
    CITAZIONE
    Nome pg: Eli Otniel
    Conto pg: 309
    Link ai post mensili: LUGLIO

    Eli

    1

    2

    3

    4

    5



    Cyrus

    1

    2

    3

    4

    5
  9. .
    Aggiunti 30 px per libera con Thanen

    Nuovo totale: 30 px
  10. .
    Aggiunti 48 px per role con R2-08

    Nuovo totale: 2513
  11. .
    Thanen

    Fattore presenza: x 1.5

    Aderenza e Caratterizzazione: 9

    Qualità: 10

    Crescita pg: 13

    Ortografia:

    Coerenza:

    Totale: 48




    R2-08

    Fattore presenza: x 1.2

    Aderenza e Caratterizzazione: 8

    Qualità: 7

    Crescita pg: 13

    Ortografia: -3

    Coerenza: //

    Totale: 30
  12. .
    Chiaro; Derfel stava mettendo alla prova Eli, dilettandosi nell'osservarlo e nel farlo agire come più desiderava. In quel modo non soltanto poteva studiarlo, ma aveva anche modo di farlo maturare attraverso una preziosa esperienza sul campo. Perciò il korun aveva scelto di mettersi da parte e lasciare le decisioni al ragazzo, annunciando che si sarebbe limitato a stargli accanto. Eli Otniel si accarezzò il mento, iniziando a riflettere. Assorto tra i suoi pensieri, gli uscirono soltanto due parole, con un tono di voce piatto.
    Come desidera.
    Successivamente il giovane si incamminò verso le bancarelle, e per la prima volta da quando l'aveva conosciuto sarebbe dovuto essere Derfel quello pronto a seguirlo. Buttando lo sguardo in avanti, il miraluka di Hapes studiava le bancarelle che già aveva intravisto prima, facendo più attenzione ai venditori che alle merci, rispetto a prima. Come aveva già notato in precedenza, la maggior parte delle persone in quella città era umana, e aveva notato degli sguardi di diffidenza poco dopo la dogana, quando avevano varcato l'ingresso. Oltre a questo andava sommato perfino l'aspetto della città per arrivare a una conclusione che avrebbe guidato la strategia investigativa di Eli. Ma andiamo con ordine. Il ragazzo aveva bisogno di parlare con gli abitanti del posto per capire qualcosa in più su quella faccenda, che doveva essere a conoscenza di tutti, vista la tensione nell'aria. Il problema però poteva essere che i cittadini, per qualche ragione, si sarebbero potuti rifiutare di collaborare con lui e di dargli le informazioni che chiedeva. La difficoltà sarebbe stata che, a differenza di Niktar, lui non avrebbe estorto le informazioni che gli servivano con la Forza, ma avrebbe cercato di produrre lo stesso effetto senza forzare in modo scorretto la volontà dei cittadini. Come ci sarebbe riuscito? Prima di tutto è utile dire come NON ci sarebbe riuscito: Eli era perfettamente consapevole di non saper mentire. Una vera frana in tale materia. Probabilmente se avesse dovuto fare missioni di spionaggio in futuro, quello avrebbe potuto rivelarsi un grave problema. Fortunatamente la Forza in futuro gli avrebbe provveduto degli alleati che colmavano le sue lacune, ma quella è un'altra faccenda. Ritornando al fatto di non saper mentire, soltanto esserne consapevole, grazie a una buona intelligenza che non essendo opacizzata da orgoglio o cose simili gli dava una visione corretta della situazione, riusciva a smussare un po' quel ruvido problema. Per le sue investigazioni, dunque, non sarebbe ricorso a degli inganni. No. Avrebbe sfruttato le armi che aveva a disposizione. Il giovane sapeva di aver sviluppato delle ottime percezioni, aiutate anche dalla benda di suo padre. Perciò per prima cosa utilizzò la sua vista della Forza, che era particolarmente efficiente, per studiare in modo superficiale i venditori a quelle bancarelle. C'erano almeno 6-7 bancarelle lì in quella zona limitrofa coi territori dei Cavalcabestia, e data la scarsissima percentuale di umanoidi alieni, soltanto un paio dei proprietari di queste erano di razza aliena. Il primo era un besalisk, il secondo un devaroniano. Entrambi non avevano un'aria contenta, probabilmente per il fatto di avere pochi clienti e... per quella situazione che andava investigata. Uno vendeva carni, di vari tipi e colorazioni, l'altro fucili e strumenti per la caccia. Eli, avendo qualche nozione di base grazie a una discreta cultura generale, sapeva che i besalisk sono tendenzialmente ciarlieri, il che rendeva quell'umanoide un buon bersaglio per le sue domande, sempre se fosse stato uno di quelli che rientravano in quella categoria stereotipata. Ma... perché voleva proprio un alieno per fare delle domande? La risposta è nell'apertura alla collaborazione che si sarebbe aspettato di trovare. Con la benda sugli occhi avrebbe fatto forza sul fatto di essere un miraluka, sulle occhiatacce che aveva ricevuto alla dogana, e sull'alta probabilità che anche il besalisk in quella città avesse notato la diffidenza degli abitanti del posto verso gli stranieri, e nello specifico, secondo l'ipotesi di Eli, verso i non umani. Con questo punto a favore, sfruttando poi l'eventuale propensione a chiacchierare del besalisk, senza il bisogno di mentire Eli Otniel avrebbe potuto chiedere qualcosa in più e farsi dire ciò che gli interessava sapere. Dunque, avendo deciso ciò che aveva in mente di fare, il ragazzo di avvicinò al bancone del besalisk aspettandosi di essere seguito da Derfel. Quando gli sarebbe arrivato davanti, avrebbe esclamato con un po' di entusiasmo, in modo cordiale:
    Che belle carni, alcune non le avevo neppure mai viste! E hai anche un fornellino per arrostirle! Cosa consiglieresti a un miraluka che vuole portarsi a casa qualche bel ricordo per coprire la freddezza e la diffidenza che mi hanno riservato da quando ho superato la dogana?
  13. .
    Mi metto in coda pure per una quest che faccia passare Cyrus da Esecutore a Tramite.
  14. .
    Il ragazzino ripeté mentalmente il procedimento che gli era stato spiegato da Thar. Tuttavia, sentiva una forte pressione addosso. La pressione di dover mettersi in mostra davanti al capobanda per fare bella figura con lui. Il cuore cominciava a battergli più forte nel petto, e la mano che doveva prendere la pistola iniziò a tremare.
    *No, io me ne frego dell'ansia, me ne frego!*
    Il ragazzino, con uno sguardo determinatissimo e le labbra serrate per la rabbia e la voglia di farsi vedere forte, si lasciò prendere dalla foga e tirò fuori la pistola più velocemente che poteva, ma i suoi movimenti furono imprecisi e fece l'errore di infilare il dito nel trigger guard troppo presto. Tutta quella foga gli fece partire un colpo per sbaglio mentre provava ad avvicinarsi la pistola al petto, cercando di eseguire la procedura spiegatagli da Thar. Il colpo passò davanti alla stessa faccia del ragazzino, andando verso l'alto seguendo una traiettoria inclinata verso sinistra di circa 70 gradi, considerando che a 90 gradi l'avrebbe sparato dritto per dritto verso l'alto.
    M*RDA!
    Urlò il preadolescente, nervosissimo. Stavolta fu Thar ad accigliarsi.
    Ma che c*zz hai fatt'? EH? SI DIVENTAT' SCEM' MO'? Ti volevi suicidare... EH?
    Il twi'lek si fece avanti vicino al piccoletto con aria molto minacciosa, e Cyrus si limitò a guardare a terra per la vergogna.
    IJ' RACCONTO A TUTTI CHE SEI UN PRODIGIO... NU FENOMEN'... E TU MI FAI QUESTE CAGATE?
    Il piccolo Cyrus divenne rosso per la vergogna. Sarebbe anche scoppiato a piangere, ma il suo orgoglio non glielo permise.
    ... Vabbuò va.
    Thar si fece improvvisamente più dolce.
    Devi avere più freddezza. Io so che ce l'hai, uaglioncello. Ora facimm' accussì. Riprova a fare l'estrazione in tre fasi tante volte di fila, senza sparare. E la fai lentamente. Falla almeno venti volte stando attento alla procedura.
    Thar la ripeté lui stesso, facendola vedere al ragazzino molto lentamente, con scopo didattico.
    Uno... mano sulla pistola. Due... mano al petto e metti sotto il manico l'altra mano. Tre, spingi in avanti. Uno... due... e tre. Ora prova tu. Venti volte di fila.
    Cyrus, in silenzio, annuì seguendo le indicazioni del capobanda, serrando labbra e mascella. Quindi prese un po' d'aria a pieni polmoni e la buttò fuori fissando con lo sguardo le bottiglie. A quel punto mise la mano destra sulla pistola, la estrasse lentamente imitando i movimenti di Tar e la tirò fuori portandola al petto, quindi posizionò l'altra mano dove andava posizionata e la spinse in avanti seguendo la procedura corretta. Essendoci riuscito, lentamente, fu tentato di accelerare nei tentativi seguenti, ma osservando con la coda dell'occhio che Thar lo guardava serissimo e a braccia conserte, decise di continuare a ripetere la procedura molto lentamente.
    Uno, due... e tre. Uno, due, e tre... Uno due, e ...
    Thar interloquì:
    Aspetta un attimo Cyrus. C'è una cosa che stai sbagliando...
  15. .
    CITAZIONE (Eleni Bok @ 13/8/2022, 15:06) 

    Prendo io
294 replies since 26/3/2022
.