New Star Wars Gdr

Posts written by † V i o l e t †

  1. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Libera come una manta_

    Quando sono a poca distanza dalle rovine dell'accademia, i miei sensi jedi mi avvisano della potenziale presenza di un senziente nei dintorni, a pochi metri da me. Mi concentro di più facendomi seria in volto, nel tentativo di cogliere dettagli ulteriori: questo posto potrebbe aver attratto chiunque, da padawan superstiti e sperduti a sith a caccia, così come semplici saccheggiatori comunque fin troppo pericolosi. La cautela non è mai troppa.

    “Una persona sensibile alla Forza...!”


    Penso, corrugando la fronte. Di nuovo, potrebbe trattarsi di un jedi oppure di un sith...o qualsiasi altra cosa che sta in mezzo a questi due estremi. Solo un sith ragiona per assoluti, d'altronde, no? E sono io la prima a non rientrare perfettamente nella prima categoria...

    Mi sistemo un po' i vestiti leggeri che, dopo la scarpinata, si sono un po' sgualciti e scomposti: casual, un po' sportivi adeguati al muoversi fuori città come avevo programmato, comodi e dalle tinte naturali, un po' anonimi per mimetizzarmi meglio tra la gente comune - anche i capelli, ho lasciato che la tinta viola scolorisse e quindi mostrano i loro castano scurissimo naturale. Niente collare borchiato, niente accessori gothici, niente di niente che possa darmi un'identità riconoscibile a colpo d'occhio: sono in incognito, e così devo restare il più possibile.

    Con passo fintamente non-felpato mi avvicino, facendomi annunciare così da non prendere di sorpresa questo sconosciuto, e così da poter testare anche le sue reazioni alla presenza di qualcun altro, cioè me.

    «Oh! Hey, ciao! Anche tu in visita a queste rovine?»


    Esclamo, sorpresa di vedere che si tratta di una ragazza, una chiss apparentemente, vestita con una tenuta da esploratrice di colore violaceo - bella scelta! Mi piace. Così, di primo acchito, mi potrebbe piacere: sembra una ragazza interessante, il suo abbigliamento trasmette una certa energia, sembra avere carattere e quant'altro. Potrebbe essere un problema notevole, o una sfida per l'averci a che fare...ma potrebbe al contempo essere invece estremamente interessante. Una persona peculiare, sicuramente, nonché Force-User: di nuovo, jedi, sith o altro?
    Per quanto io cerchi di essere gentile e gioviale, la verità è che la sto studiando da prima ancora di vederla, figurarsi ora: ogni dettaglio mi parla, ogni suo modo di reagire viene passato al vaglio dei miei sensi e dei miei ragionamenti, per valutare se posso fidarmi oppure se sia ostile, se rappresenti una minaccia o una potenziale alleata, perfino un'amica! Qualcuna come me, perché no?
    Piano, però, con calma: mai abbassare la guardia. Siamo in guerra.

  2. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Deserto che vai..._

    «Oh, certo. Mmmm. Chisssssà ssse Jonhaan ssssi troverà al riparo.»

    «...»


    Mi frustro nel momento in cui la sua conoscenza non raggiunge me ma resta segregata nella sua mente, distratta ora a pensare a questo Jonhaan, figura ricorrente nei suoi pensieri - devo ancora capire chi sia, ma non è di certo questo il momento!

    «Copriti la bocca con della sssstoffa.»


    Oh, questa informazione è già più utile e dava voce alla sua azione, con quel poncho a mo' di maschera. Per quanto fosse basilare e potessi arrivarci anch'io da sola, non mi basta: non mi sembra sufficiente a proteggermi da una tempesta di sabbia, non in maniera ottimale. Chissà i venti, chissà la durata, chissà i pericoli insiti in un evento meteorologico del genere! Mi serve altro, c'è poco da fare: della stoffa sulla bocca non mi salverà, ed io sono sempre più agitata ed inizio a pensare di arrangiarmi da sola seriamente. Mi guardo intorno, infatti, per studiare il comportamento degli altri astanti, cercando di capire se esistono edifici comuni e non abitazioni private in cui rifugiarsi.

    «In casssso di tempesssta di sssabbia coprire nasssso e occhi e trovare riparo, oppure ssssdraiarssssi per terra e asssspettare che passssi.»

    «Ok.»


    Rispondo telegrafica iniziando a capire il pattern della folla, continuando a guardare questa anziché la trandoshiana che però mi ha dato un'informazione utile, più della precedente. Qualora non trovassi riparo, dunque, potrei sdraiarmi a terra, minimizzando la superficie esposta al vento ed a ciò che trasporta: non male come idea, sebbene da utilizzare solo in extremis.

    «Tu vai, io ora devo trovare il ragazzo. E' stato bello conosssscerti. Ciao ciao!»

    «Anche per me!»


    Risposta automatica eppure non una menzogna, quando il suo saluto attira la mia attenzione. Annuisco e muovo la mano prima di accomiatarmi definitivamente, scattando in direzione della fiumana maggiore: la cantina è di là, come facilmente fanno intuire tutte le persone accalcate all'entrata ed anche l'insegna del locale. Senza perdere tempo, sfrutto le mie conoscenze e mi infilo di lato alla folla, poiché le persone di lato statisticamente tendono ad entrare prima, così da garantirmi la sicurezza che questo pianeta minaccia indifferente alle tragedie umane.
    Spero che Lucy non abbia troppi problemi, ma mi sembra una che sa il fatto suo: non sarà di certo la sua prima tempesta di sabbia e sembrava estremamente tranquilla al riguardo -ed immagino che le sue caratteristiche razziali la aiuteranno pure-, e spero anche che riesca a trovare questo Jonhaan, con tutto il viavai ed il trambusto che si sono formati ora.


  3. .
    CITAZIONE (Proper @ 1/2/2023, 11:30) 
    Aie ciurma
    Qualcuno per scribacchiare? Il mio pg (Cury) è masterless, ma possiamo tranquillamente giocare nella versione originale

    Hey! Anch'io ho una miraluka <3 se ti va, possiamo farle incontrare molto volentieri!
  4. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Deserto che vai..._

    «Mia madre era un medico. Io ho sssstudiato con lei. E mi sssssto ancora esssssercitando. Faccio quello che possssso, qua. Perchè? Vuoi un cerotto? Ne ho di diversi colori! Asssspetta, ne ho uno qui con un piccolo rancor giallo!»

    «Oh, capisco... Eheh, no, no, grazie, sto bene così...!»


    Ridacchio un po' intimorita, a disagio, facendole cenno con la mano di fermarsi, un cenno volto a tranquillizzarla e rassicurarla sulle mie condizioni di salute. Lei rovista nella sua sacca imperterrita per un po', ma ad un certo punto si ferma finalmente.
    E quindi era sua madre, il medico. E le ha insegnato un po' di cose, molto interessante, adesso mi tornano i conti, sì. La sua mente sembra molto giovane, molto caotica e poco attenta: potrebbe fare dei danni notevoli, eppure a giudicare dal toydoriano sembra riuscire comunque nei suoi obiettivi sanitari, senza che l'incolumità del paziente vada di mezzo o quasi. Bene, tutto sommato, credo...

    Questa campana, invece, non sembra promettere nulla di buono, tanto che è lei stessa a interrompere la sua ricerca, ed infatti una voce elettronica ci avvisa del pericolo imminente.

    «Tempesta di sabbia in arrivo! Tempesta in arrivo!»


    I miei occhi si aprono maggiormente, segno della mia allerta, e mi giro verso di lei.

    «Lucy, sai dove ripararci?»


    In fondo, è lei quella del posto, o almeno, lo è più di me. Nel frattempo, mi guardo in giro di mio per cercare un eventuale riparo, che sia una taverna o altro. Se lei non mi dice nulla di conclusivo o non si muove, provvederò io a trovare la soluzione a questo inconveniente fin troppo frequente in posti del genere: avranno sicuramente provveduto a organizzare dei ripari, mi aspetto, forse troppo speranzosa. Mi dicono spesso che do troppo per scontato che la gente funzioni a standard più alti di quanto non faccia in realtà, ma non so cosa farci: penso in maniera ideale, e mi aspetto molte cose, salvo venire puntualmente delusa. E mica imparo, eh.


  5. .
    CITAZIONE
    Gentilissimo! Chissà, potremmo persino creare qualche laccio di trama vista l'origine comune ^^

    Volentieri! Scrivimi pure su discord o mandami un mp quando vuoi ;)
  6. .
    A.A.A. Cercasi interessati a ruolare insieme per il contest "Mamma ho perso l'ordigno!" = )! Se qualcuno volesse fare una giocata non in solitario per il contest, sono disponibile!
  7. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Libera come una manta_



    «Che spettacolo...»


    Un sussurro, tra me e me, scendendo dal trasporto che mi ha portata fino a Dantooine. Durante l'atterraggio nella piana di Khoonda uno stormo di brith, maestose mante volanti simili a quelle di Felucia ma più grandi, mi accoglie, permettendomi di immergermi fin da subito nel delicato e meraviglioso equilibrio di Forza e vita e natura che questa perla quasi incontaminata di pianeta offre. Rimango per diversi istanti ad ammirarle, rapita e sognante, desiderando tanto essere una di loro e non sapere niente di tutto il male nella galassia, di tutta la sofferenza che propaga i suoi echi e delle battaglie che si consumano nei cieli sopra le loro teste. Un desiderio antico, che ho spesso avuto fin da piccola, anche su Manaan, guardando animali semplici apparentemente beati pascolare sereni nelle enormità sterminate della natura - sono solo antropomorfizzazioni, proiezioni nostre di come ci sentiremmo noi se vivessimo vite scevre di tutte le sovrastrutture che ci siamo creati. In verità, la vita nella giungla è piena di sfide e battaglie e insicurezze, e sofferenza e morte, tanto per le prede quanto per i predatori.
    Eppure, come si può non guardare queste mante volanti, e questi oceani di erba gialla, baciati dai caldi raggi del sole locale, e non sentirsi pacificati? Non sentire l'armonia dentro di sé aumentare, pervadendo tutto il nostro essere? Come si può non dimenticare tutto ciò che sappiamo, vivendo istante per istante, esattamente come queste creature poco senzienti, poco coscienti, senza molta memoria?

    Metto piede a terra, e subito sorrido, illuminata a giorno da questa radiosa meraviglia. Sentendomi a casa, pur non essendo mai stata qui. Mi sembra di essere all'accademia jedi, nonostante tutto, è la stessa sensazione, gli stessi sentimenti di quando ci andavo con zia Rix, la mia maestra, nostra amica di famiglia. E capisco perché gli jedi scelsero all'epoca questo pianeta per la loro enclave.

    «Mi scusi, ho sentito dire che da queste parti ci sono delle antiche rovine...»

    «Oh sì, sì, certo...!»


    Ho adocchiato una signora anziana, poco fuori dallo spazioporto, che si rivela essere gentile e disponibile esattamente come avevo immaginato. Mi dà le indicazioni di cui ho bisogno, cerca di chiedermi il perché io mi interessi dei jedi e del loro edificio, ma svicolo restando sul vago, millantando interessi architettonici e da studiosa, cose un po' artistiche e un po' troppo tecniche, credibili e piacevolmente poco interessanti da indagare ulteriormente. Non mi piace mentire, ma so perfettamente quanto sia pericoloso rivelare la mia vera affiliazione, tanto per me quanto per lei.

    Senza perdere altro tempo, quindi, m'incammino verso quella zona, nella speranza di incontrare magari qualche superstite dei nostri sensibili alla Forza, che abbia cercato rifugio tra gli antichi saperi. Magari che abbia avuto l'idea di un senso di sicurezza e di casa, di uno rifugio sicuro, tra queste rovine; magari che abbia pensato che anche altri l'avrebbero provato, e si sarebbero diretti qui. Dove si va, d'altronde, dopo un esodo di massa così sparpagliato e senza una guida né una meta, se non dove ci si sente a casa? E dove ci possiamo sentire a casa, noi jedi, se non nelle nostre vecchie case, appunto? Nelle accademie, per quanto in rovina, e perciò Tython, Coruscant, Yavin IV, Corellia, Dantooine appunto...
    Certo, si può andare anche altrove, si può mantenere un basso profilo, sparire dai radar, nascondersi del tutto... Ma, in questo caso, che possibilità avrei di trovare qualcuno? Qui aumento le mie chance, c'è poco da fare. Magari sarà l'ennesimo buco nell'acqua, ma magari no.

    “E poi, voglio indagare su quanto siano veritiere le mie informazioni su una potenziale caverna di cristalli Dantari.”


    Penso tra me e me. Già, una variante di cristalli kyber specifica di questo pianeta. Dovrebbero risuonare con chi brandisce la spada laser, da quanto ho capito, e la grotta in questione potrebbe trovarsi nei dintorni del tempio jedi. Forse, se ho fortuna, magari negli archivi troverò qualche indicazione più specifica, se è sopravvissuto qualcosa... Altrimenti chiederò di nuovo a qualche abitante del posto, magari non di nuovo alla signora così da non dovermi inventare altre scuse in contrasto con le prime. Sicuramente, però, diversi coloni conosceranno gli anfratti circostanti.

  8. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Deserto che vai..._

    «Tu no preocupa. Pulsanti? Io da te pulsanti e levette. E anche leve-pulsante! Matrice, amatriciana e Nutrice. In cella io stato solo nell'88aby, ohohohho.
    No, no! Che tu fa? Io no prigione, io scherzava. Noi facciamo affari, sì. Tu no senso di umorismo!»


    Corrugo la fronte confusa e contrariata a quelle parole, prendendo ad ignorarlo del tutto mentre già mi dirigo verso la trandoshana ed il suo malcapitato.

    «Un infarto? Magnifico! No, asssspetta, non ti posso curare sssse non sssstai fermo!»

    “Medico davvero, quindi?”


    O così crede lei, per lo meno. Un medico alle prime armi, un medico improvvisato, oppure ha qualche disturbo mentale per cui crede di avere questo ruolo... Non è questo però il momento di fare diagnosi: l'unica analisi che mi serve, che la situazione richiede, è il come sbrogliare l'ingarbugliato intrigo di artigli e fibre, ma con la giusta dose di pazienza e concentrazione -in barba al trambusto che i due stanno facendo: quando mi concentro su un compito, nulla mi distrae!- riesco senza problemi a sciogliere entrambi da quel legame che non sembra far piacere a nessuno dei due.

    «Oh, no, asssspetta! E l'infarto? Uff.»


    Va bene così, mi dico tra me e me, vedendo l'uomo correre a gambe levate nonostante l'età. Se stesse veramente avendo un infarto non avrebbe tutta quest'energia per muoversi alla svelta! Evidentemente, è solo paura...
    E posso comprendere il motivo: la donnona, senza la minima avvisaglia -davvero?-, si fionda su di me, stritolandomi in una presa che mi causa un certo dolore diffuso, leggero e più fastidioso che altro, ma, per quanto possa suscitarmi inizialmente un certo grado di paura sgomenta, capisco ben presto razionalmente che tutto ciò è perfettamente in linea con la goffaggine sociale della ragazza. Si tratta pur sempre di una trandoshana, no? Esattamente come con l'anziano poco fa, anche adesso con me sta mostrando poca grazia nel suo modo di muoversi. Eppure, mi sembra palese che i sentimenti che la animano siano puramente positivi, gratitudine in questo caso: è un abbraccio, a suo modo, e mi strappa una lieve risatina, soffocata dall'assenza di aria nei polmoni, senza però agitarmi poiché abituata ad andare in apnea. E così faccio: vado in apnea appena mi sento "aggredita", appena sento che mi manca il respiro, trattenendomi e paralizzandomi finché non smetterà. Perché sono sicura che è solo momentaneo, che lei mi stia solamente abbracciando, e prima o poi questa manifestazione d'affetto cesserà - e così è, infatti, e posso tornare a respirare.

    «Io ssssono Larshasss'ssekher, ma per gli amici, Lucy. E tu ssssei mia amica!»

    «Violet, molto piacere.»


    Si presenta porgendomi la mano, ed io pure le porgo la mia preparandomi ad una stretta coi fiocchi, cercando di irrigidire i muscoli per far fronte a quest'ennesima dimostrazione della sua natura forte e poco improntata alla delicatezza. Sorrido, largamente, amorevolmente, divertita piacevolmente da questa creatura davvero interessante e sui generis. Simpatica, energetica, allegra: mi piace molto, questa Lucy, sarà un piacere essere sua amica.

    «Vieni, dobbiamo trovare Jonhaan: deve prendere la sssssua medicina.»

    «Ahah! Ehi! Ok!»


    Senza neanche tentare di contrastare quella forza della natura, questo ciclone di nome Lucy che mi sta travolgendo, assecondo il movimento e prendo a sgambettare accanto a lei, stringendo e piegando il braccio per prenderla meglio a braccetto. Apprezzo molto questa sua vivacità, mi serviva proprio un'esperienza del genere dopo questi mesi e anni di solitudine, paura e sentimenti negativi assortiti.

    «Allora... Sei un dottore, Lucy?»


    Chiedo infine, con un sorriso entusiasta e sereno, guardandola negli occhi mentre le cammino affianco ancora a braccetto. Un dottore che rincorre i pazienti: immagino che in un posto sperduto come questo avamposto su un pianeta desertico e povero come Tatooine sia abbastanza la norma, in fin dei conti.

    “È già un miracolo se ha un posto suo in cui visita e opera i pazienti.”


    Penso, iniziando a intuire l'andazzo della situazione, e della sua professione. Un po' come i medici d'emergenza negli scenari di guerra, no? In un campo di battaglia, dove improvvisi tutto o quasi, sale operatorie e strumenti da best practice sono un lusso che pochissimi possono permettersi.

    “Specie se hanno la mano pesante come lei...”


    Sogghigno tra me e me, considerando quanto questo possa intaccare i suoi affari. D'altronde, al contempo, col toydariano qualcosa ha concluso, no? E l'ha anche pagata, da quanto ho capito. Non è stato del tutto contento, ma la transazione è andata a buon fine... Chissà, perciò. Solo col tempo potrò scoprire di più su di lei, su questa trandoshana così speciale.




    Edited by † V i o l e t † - 18/12/2022, 19:23
  9. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Deserto che vai..._

    «Tu donna di intento! Tu grande vede qualità di mia mercanzia...»


    La mia strategia di negoziazione sembra dare i suoi frutti, divertendo il mercante e facendogli cambiare tono. Sollevo un angolo della bocca, sorniona, continuando a fissarlo negli occhi: ci siamo capiti, adesso possiamo giocare a carte più scoperte, circa, o comunque avendo inquadrato meglio l'avversario.
    La ragazza interrompe la nostra contrattazione, che in verità è a malapena agli inizi e non so nemmeno se avverrà veramente, per poi lasciarci di nuovo ai nostri affari di bassa lega e dubbia qualità.

    «Tsk. Grossa lucertola sempre in giro a fare domande. Spaventa clienti! Lei doveva togliere mio dente marcito, lei! E ah, dente tolto, sicuro, ma nuovo buco per anello fatto! Grande pasticcio! No buoni affari, pessimi affari.»

    «...?»


    Fatico a capire cosa mi stia dicendo il toydariano, ma da quel che riesco a immagine lei...gli ha estratto un dente? E...con un accordo, un "affare", quindi... È una dentista? Scarto l'idea che possa averglielo tolto con la violenza, cercando di bypassare i miei pregiudizi sulla sua razza - sono famosi, d'altronde, per essere aggressivi, mercenari e quant'altro, eppure lei non mi è sembrata nulla di tutto questo, o almeno non ha tenuto un comportamento che mi spingesse a pensare in questa direzione.
    ...E perché è sempre in giro a fare domande, però? Corrugo la fronte nel tentativo di seguire le sue parole e di ragionare al contempo, ma velocemente lui cerca di riportare la mia attenzione sui...soldi, miei, che vuole lui.

    «Ma tu no distrarre! Tu ha buon occhio, io vede che te attenta a trovare pezzo buono. Io allora aiuta te. Tu di, cosa cerca bella signora?»

    «Beh... Hai per caso delle celle di diatio? Dei pulsanti di attivazione, un interruttore di sicurezza, o una matrice di emissione anche...»


    Chiedo, elencando un po' alcuni dei vari componenti che mi servirebbero, in caso, per costruire una spada laser. Non che io abbia chissà quali speranze, eh. Però, non si sa mai: a volte nei mercatini dell'usato si trovano dei tesori nascosti, sottovalutati dai più.

    «Hei, tu. Sssssto cercando Jonhaan. L'hai visssto?»

    «Ahhhhhhhh!»

    «Devi sssstare calmo!»

    “Ma che...?”


    D'improvviso, le urla di un vecchietto alle mie spalle e le sillabe sibilanti della trandoshana giungono alle mie orecchie, facendomi voltare cautamente e di nuovo con lo sguardo un po' torvo, mettendomi mentalmente in posizione d'allerta.
    Esito.

    «...Torno tra poco.»


    Dico rivolgendomi di nuovo al toydariano, stavolta con volto serio e tono estremamente fermo e severo. Senza perdere altro tempo, m'incammino verso la ragazza squamata e verso il malcapitato, con passo lento e circospetto, controllando un po' i dintorni per eventuali altri personaggi coinvolti e cercando al contempo di capire la dinamica tra i due.

    «...»


    Sto per intervenire con qualcosa della serie "Cosa sta succedendo qui?!", ma una volta avvicinatami mi rendo conto che il modo in cui lei si sta muovendo è decisamente bizzarro, per una persona che stia cercando di maltrattarne un'altra. No, la posizione delle mani, delle braccia, dello sguardo...

    «Hey, serve una mano...?»


    Chiedo, dubbiosa io stessa, ma è ciò che mi dice il mio istinto. Non sta aggredendo l'anziano passante, checché possa sembrare ad un primo sguardo superficiale: un'analisi lievemente più approfondita lascia già intendere che lei stia avendo problemi con...una mano -ciò che il suo sguardo fissa insistentemente-, incastrata nei vestiti dell'altro? Forse gli artigli, forse qualcos'altro, e che stia cercando rozzamente di divincolarsi, con strattoni che ovviamente si ripercuotono sul corpo dell'uomo ma senza l'intenzione o l'interesse in ciò.

    «Posso liberarti io! Aspetta.»


    Dico ora con tono più dolce e premuroso, sorridendole, essendo sempre più sicura che sia quello il problema ed apprestandomi a metterci mano io, con delicatezza, oculatamente. Certo, si potrebbe fare con una certa dose di forza, come sta tentando lei, ma l'energia cinetica si spanderebbe tutt'intorno al punto di esercitazione delle forze applicate, come sta avvenendo già adesso, e si lederebbero i tessuti dell'abito lacerandosi e strappandosi, oltre a infliggere onde cinetiche che percorrerebbero il corpo del pover'uomo. Applicando invece cura ed attenzione si potrebbe liberare chirurgicamente fibra per fibra ciò che è incastrato ed annodato... Non so quanto a lei possa importare della sua reputazione, eppure ho l'impressione che, per quanto goffamente, stia cercando di farsi voler bene: pratica una professione d'aiuto, da quel che ho capito, e cerca di intessere legami sociali, frequentando diverse persone, domandando eccetera. È solo che è un po' goffa, non sa di preciso come agire, e non mi stupisce dati razza e ambiente - chissà che esperienze di vita deve aver avuto, per operare un cambio di rotta così particolare rispetto alle tradizioni della sua gente...
    Spero non se la prenda a male per la mia offerta d'aiuto, e spero soprattutto di aver interpretato correttamente la situazione, mantenendo comunque la guardia alta e tenendomi pronta a schivare e scartare all'indietro per allontanarmi, qualora la situazione lo richiedesse. Mi sto mettendo enormemente in pericolo, potenzialmente, eppure sento di stare facendo la cosa giusta.


  10. .
    CITAZIONE
    Poi, il miraluka è senza dubbio una razza interessante per un FU. Magari vorrai parlare con † V i o l e t † che si è documentata per scrivere il proprio pg e magari potrebbe avere buone idee per te.

    Do la mia piena disponibilità <3 e aggiungo che i miraluka hanno una loro versione del jedi, se così si può dire, chiamata Luka Sene, su cui non so molto e che la mia pg andrà a esplorare con calma durante la sua evoluzione XD (per adesso sta cercando i jedi superstiti con la sua maestra, pur essendo non propriamente dentro l'ordine jedi in modo ortodosso (giusto per farti capire la libertà del pg di rotte alternative alle classiche istituzioni).
  11. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Deserto che vai..._

    «Che tu fa?! No accattoni, signora! No accattoni! Tu compra?»

    «Mhm. Forse, può darsi.»


    La mia risposta al toydariano è vaga, volutamente, quasi una sfida. Sto mettendo in discussione la sua mercanzia, sto facendogli intendere che non è lui a dettare le regole, che se vuole i miei soldi sarò io a decidere di darglieli, e non viceversa: comprare o non comprare è una mia scelta, perché sono io che ho i crediti, e sono conscia del potere che ho. Lo guardo dritto negli occhi, senza distogliere lo sguardo, ricambiando la pressione che cerca di mettermi lui: se è interessato ad avere i miei crediti -e non mi sembra ci sia la fila di gente che sgomita per comprare la sua chincaglieria-, si giocherà secondo le mie regol--

    «Sssssono qui per il ragazzo.»

    «AH! Tu qui per ragazzo? Upta mandato te? Upta sbagliato ha. Piccolo umano è già lontano. Tu arriva tardi. Ora tu compra, o tu smamma.»

    «Mh. Ok. Niente allora. Ciao.»


    Alzo un sopracciglio, mentre un brivido mi corre lungo la schiena. Il sibilo tipico dei trandoshiani mi solletica le orecchie, la nuca, facendomi alzare di colpo la guardia, più di quanto non lo sia già. Sembra però una ragazza, e tranquilla, senza aggressività né minacce, a differenza della maleducazione burbera del venditore - non che mi stupisca, ne ho visti tanti come lui, in fondo.
    Lei, dal canto suo, prendendo per buone le parole del toydariano se ne va, senza fare una piega e salutandolo semplicemente. Il pensiero che stesse cercando questo "ragazzo" per fargli del male è una tra le mille ipotesi che mi sono venute in mente, complici i pregiudizi e gli stereotipi verso la sua razza, ma dal suo modo di fare mi sembra non sia questo il caso, curiosamente. In ogni caso, non l'ha trovato, il ragazzo lontano probabilmente starà bene ed eventualmente sarà già in salvo, qualora fosse mai stato in pericolo, e...beh, lei sembra tranquilla, in pace con la realtà, quindi tutto a posto. No?
    La verità è che, anche se avessi voluto aiutare lui o altro, non so quanto avrei potuto fare: è meglio mantenere un basso profilo, per ora, in questo periodo, perché mettermi in pericolo nel tentativo di aiutare qualcun altro non ha senso. Bisogna essere in grado di aiutare, prima di buttarsi nella mischia a occhi chiusi. Non mi sento abbastanza forte, non ancora, sono così arrugginita nei miei poteri, nelle mie abilità di combattimento, e sono anche disarmata... Sono poco più che una ragazza neanche trentenne, quasi impotente: mi sono imbarcata in questa missione con la mia maestra perché è ciò che è giusto fare, non perché io creda di esserne pienamente in grado, specie da sola come sono su questo pianeta.

    “Maledizione, sono a malapena una padawan!”


    Rifletto tra me e me, contemplando ancora quelle cianfrusaglie, distratta dal resto e concentrata sull'analizzare ogni singolo pezzo. Chissà che non ci sia qualcosa di interessante, di raro, di...
    Mhm.
    Potrei decidermi a costruirmi una spada laser, anche, forse.


  12. .

    c82f721d-0085-43f3-835a-e3e966d36bdf_zps92e7ab72

    Deserto che vai..._

    Torrido, il clima di Tatooine mi accoglie togliendomi il fiato appena atterro ed esco dal trasporto che mi ha dato un passaggio fin qua. È come stare davanti allo scarico di un motore a propulsione: respirare è un'impresa per i primi minuti, quasi mandandomi nel panico, ma con uno sforzo di autocontrollo mi riesco a convincere che è solo lo sbalzo di temperatura, che se non si potesse respirare veramente sarebbero tutti già morti ovviamente, e quindi che devo solo darmi il tempo di adattare il corpo al nuovo clima.
    Odio i deserti. Vengo da Manaan, io, sono abituata a immense distese d'acqua, non di sabbia e caldo! Maledizione.
    Eppure sono convinta che troverò qualcosa di interessante, qui: lo sento, e per troppo tempo non ho prestato la dovuta e giusta attenzione ai suggerimenti che la Forza mi invia da una vita. Per questo, stavolta, ho deciso di seguire l'istinto, separandomi temporaneamente dalla mia maestra -che a sua volta esplorerà un altro pianeta- e scendendo in questa desolazione senza speranza, al di fuori del controllo della Repubblica. Anche Manaan, in fondo, è un deserto non repubblicano, ma...
    Mi guardo intorno, con aria seria e dura, indossando l'atteggiamento adatto a sopravvivere in un posto del genere. No, decisamente Manaan non è così. Così povero, così disperato, così pericoloso.

    Per le strade sterrate di questo avamposto molte persone di razze diverse e professioni variegate si affollano, rendendolo vivo e pulsante si miei occhi miraluka, in mezzo al nulla vuoto che ci circonda. La prassi vorrebbe che si inizi dalla taverna locale, per chiedere informazioni sulle novità e le storie locali, eppure... Qualcosa mi attira verso le bancarelle di cianfrusaglie tecnologiche - per lo più rottami, di dubbia provenienza e poco assortiti. Forse, con le mie conoscenze meccaniche ed informatiche, potrei però riuscire a riconoscere qualcosa di utile...


  13. .




    Comparto Tecnico



    Livello: 1


    ATTRIBUTI
    BaseRazzaIncrementoBonusTOTALE
    FORZA22
    AGILITÀ213
    COSTITUZIONE22
    INTELLIGENZA213
    CARISMA22
    PERCEZIONE213

    NOTE:

     

    ABILITÀ
    EsperienzaAttributoRazzaBonusTOTALE
    ACROBAZIAAGI0.5
    FURTIVITÀ1AGI0.51
    NUOTAREFOR
    PILOTARE1AGI0.51
    SCALAREFOR
    SOPRAVVIVENZACOS
    COMANDOCAR
    DIPLOMAZIA1CAR1
    INDAGARE1PER0.5
    INGANNARECAR
    INTRATTENIMENTOCAR
    LINGUE1INT0.51
    CONOSCENZE GALATTICHE1INT0.51
    CONOSCENZE SCIENTIFICHE1INT0.51
    INFORMATICA1INT0.51
    MECCANICA1INT0.51
    ARTIGIANATOINT
    MEDICINAPER
    USARE LA FORZA1per0.512
    ARMATURECOS
    ARMI DA MISCHIAFOR
    ARTI MARZIALI1agi0.51
    ARMI PESANTIAGI0.5
    FUCILIAGI0.5
    PISTOLEAGI0.5
    SPADA LASER (Soresu)1PER0.51

    NOTE:

     

    .



    Capacità speciali razziali:

    Visione di forza: i miraluka percepiscono il mondo circostante attraverso la Forza. Questo vuol dire che non vengono influenzati dal buio, nebbia o altre condizioni di scarsa visibilità. Le creature che respingono al Forza, come gli Ysalamiri, sono invisibili ai miraluka. I droidi e gli oggetti inanimati invece vengono percepiti. Di fatto un miraluka vede come un essere umano. Non può vedere attraverso i muri o cose del genere. Oltre a tutto ciò, un miraluka riesce a distinguere a vista i force-sensitive dai non force-sensitive.

    Specialità:

    Maestro della Forza + Topo di Biblioteca: Violet è una miraluka, è una persona molto sensibile -in tutti i sensi della parola- ed è una persona molto intellettuale e teorica, perciò la sua percezione della galassia, di ciò che ne fa parte e dei massimi sistemi che la governano è il suo pane quotidiano. Ipervigile, sempre accorta e delicata, gentile ed elegante, preferisce di gran lunga osservare ed interagire in maniera armoniosa e pacifica piuttosto che combattere, ma questo non significa che non sappia farlo se necessario, né che non sappia dove colpire per ottenere il massimo risultato. Precisa, attenta e posata, ama definirsi "una lama d'ametista che attraversa e fende lo spazio-tempo": può fare male, ma è votata al Bene, al Lato Chiaro, alla conoscenza e all'amore, "fondendo Fisica e Psicologia in un'unica realtà, come quella in cui viviamo", dice lei.

    Autoquest:



    Tecniche standard:



    Tecniche eccelse:



    Poteri della Forza:





    Conto bancario:
    324



    Organizzazioni e/o lavori:



    Licenze:






    Equipaggiamento:



    Armature:



    Armi:






    Droidi:



    Veicoli:



    Astronave:







    Edited by † V i o l e t † - 18/12/2022, 23:07
  14. .
    CITAZIONE (Zar-Nur @ 10/11/2022, 09:18) 
    La mia Myr è disponibile ma per forze di cose non prima di metà mese perché devo aprire altre role arretrate e chiuderne alcune ancora in corso così da essere più libero.

    Molto volentieri! Non c'è problema = ) fammi un fischio quando puoi/ti va!
  15. .
    La mia Violet avrebbe come missione personale (e della sua maestra png) quella di cercare gli jedi sopravvissuti alla bomba psichica: questo la porta a esplorare in giro a caso raccogliendo info e, se avrà fortuna, a incontrare proprio qualche sopravvissuto. C'è qualcuno interessato a giocare qualcosa (anche un buco nell'acqua) :3?
94 replies since 28/10/2006
.