New Star Wars Gdr

Votes taken by Eleni Bok

  1. .
    Benvenuta!
    Intanto ti consiglio di leggere storia e regolamento, poi se hai dubbi o domande lo staff è a tua disposizione
  2. .
    Che il robottino parlante di Orion fosse un modello RD lo redeva ancora più interessante e per un attimo Thanen trovò che avrebbe avuto parecchio da domandare su quell'argomento, al Kel Dor. Per quanto inizialmente estraneo ai droidi e poi indifferente, se non direttamente poco fiducioso, il chiss aveva gradualmente mutato la sua opinione, dopo aver acquistato R2-C5 per il suo lungo e pericoloso viaggio nelle Regioni Sconosciute e da allora si era trovato ad accompagnarsi a sempre più individui robotici. Un modello delle RD non in commercio era qualcosa di cui valeva davvero la pena parlare, ma purtroppo erano ancora in missione e Thanen avrebbe dovuto tenere la propria curiosità per più tardi.
    [...]

    Molto bene, proseguiamo.
    Così, dopo aver lasciato la speeder-bike di Thanen lì parcheggiata, i due, o i tre, a seconda dei punti di vista, si innoltrarono per il percorso apparentemente privo di trappole, quello in cui era previsto che proseguissero, secondo lo schema del Giocatore. Entrambi erano allerta, Thanen attento alle conformazioni del terreno, alle piante bioluminescenti che si infittivano sempre di più, man mano che il percorso avanzava... ma per quanto lui ci vedesse, a livello teorico, meglio di Orion, la visione infrarossa non rendeva quel percorso come illuminato a giorno, era comunque piena zeppa di ombre e limitata alle zona di calore che la vegetazione offriva. Ed in effetti, quella strana conformazione, così perfettamente spianata in righe orizzontali, del terreno, non era forse...?
    CITAZIONE
    Tieniti!

    Thanen non ci pensò molto, sentì il Kel Dor placcarlo assieme a quell'ordine, proprio mentre il suo cervello decretava che quelle spianature significava che ci dovesse essere qualcosa sotto di loro, allora afferrò l'alieno per la cintura, infilandogli il braccio sinistro sopra la spalla e scedendo verso la schiena, come per una proiezione da wrestling.

    Lancio per tenersi in tempo.


    O almeno era quello che aveva intenzione di fare, ma come al solito, il passaggio che intercorreva tra ciò che pensava e ciò che voleva fare era spesso troppo lungo. Così come in quel caso, quando Orion si trovò praticamente a sollevare da solo 110kg di chiss. Non lo sollevò. In poche parole mentre lui se ne saltava per aria, Thanen rimase lì, al massimo avrebbe potuto portarsi via il suo braccio, ma era troppo ben attaccato alla spalla e volle rimanerci.
    E venne quindi il momento in cui Thanen dovette salvarsi da solo.
    Lancio di dado sui riflessi.
    A differenza di Orion, non aveva la Forza ad aiutarlo, non sapeva cosa stesse per succedere, ma sapeva con certezza matematica che sarebbe successo dal basso: aveva notato i segni e poi Orion era saltato in alto. Tutta la sua concentrazione fu impiegata lì, per guardare in terra e captare ciò che sarebbe successo e come evitarlo. Era una questione di istinto, udito e vista, più che di agilità. Certo, doveva fisicamente spostarsi, ma non di molto: il pericolo era una foresta di spuntoni metallici alti quasi quanto lui, sì, ma abbastanza larghi da permettergli di muovercisi in mezzo. Quasi. Con tutta la prontezza di cui era capace, spostò la gamba destra, ruotando il corpo in senso antiorario, e così facendo evitò di fare la fine del kebab: uno spuntone gli passò davanti alla faccia, graffiandogli la visiera dell'elmo, invece di infilarglisi di netto nell'orifizio anale e uscirgli dal cranio, cosa che avrebbe posto prematuramente fine alla sua carriera in maniera alquanto degradante. Purtroppo Thanen non ne uscì indenne, infatti aveva sì salvato la propria vita, ma non il piede che aveva spostato, quello sì che aveva fatto la fine del kebab.
    Il dolore lancinante gli fece annebbiare la vista per un istante, mentre tratteneva il grido che gli sarebbe montato in petto, facendone uscire solo un basso lamento, ma non era il momento per svenire.
    CITAZIONE
    Thanen fai qualcosa, presto!

    Orion era ancora in aria, con gli stivali RD accesi, ma inevitabilmente destinato ad atterrrare di nuovo: quelli non erano strumenti per volare, solo per ammorbidire le cadute o aiutare nei salti. Evidentemente nemmeno Orion, quando aveva agito, aveva saputo bene cosa sarebbe successo e ora aveva bisogno di assistenza.
    Fu quella consapevolezza di essere necessario e dover aiutare il collega a dargli la forza di volontà necessaria a ignorare il dolore per l'attimo necessario ad agire. Veloce molto più nel pensiero che nell'azione, Thanen estrasse la propria blaster, che era minuta di rampino e sistema di ascensione e calcolata al volo la traiettoria corretta, lo sparò su una pianta. Di colpo venne sradicato dalla trappola e sparato centro il Kel Dor in lenta discesa, e ancora oltre, verso la salvezza.
    Nello schiantarsi su di lui, Thanen lo afferrò saldamente con braccio, sapendo che lui, che non era un vitello azzurro come lui, si sarebbe tenuto e non li avrebbe fatti schiantare di nuovo entrambi.
    Era veramente uno schifo il lavoro del soldato di terra.
    Tieniti!: 1
    • 1d20
      1
    • Inviato il
      25/4/2023, 16:18
      Eleni Bok
    Tiro sui riflessi: 10
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      10
    • Inviato il
      25/4/2023, 16:38
      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 25/4/2023, 16:59
  3. .
    Ok, quello che mi interessa sapere è se vuoi avere solamente un passato da Strega, oppure se pensi di svilupparla in futuro in quel senso.
  4. .
    Talia rideva mentre guardava il chiss serio serio che si era appena immolato per la missione. Che aveva da ridere? Forse si stava pregustando quello spettacolo? Se Thanen la conosceva abbastanza bene, e tendeva a pensare di sì, allora lo riteneva altamente probabile. Inarcò un sopracciglio.
    Molto bene, il comandante è lei. annuì alla fine, dopo aver ricevuto tutte le istruzioni. Il ragionamento offerto da Talia era valido e di fatto Thanen pensava che sarebbe stata efficiente come esca. A quel punto non restava che mettersi in marcia e stanare il nemico.
    [...]

    Blue-4 a Blue-Leader.
    Non solo Thanen aveva detto di avere un microcomlink, ma aveva pure approntato al volo un canale privato di comunicazione tra i membri del gruppo, designandone gli appellattivi, come avrebbe fatto in una squadriglia di caccia. Dato che lui era l'ultimo della formazione, era il numero 4, Camilla era stata designata come il 2 e Sam come il 3.
    Ostile ad ore 11, accucciato tra i cespugli, distanza 10m.
    Quello che per Talia era stato solo un odre, per Thanen era una macchia luminosa in mezzo allo sfondo scuro del fogliame. Il primo obiettivo era stato trovato, ma quello non era il momento di agire. Se Raja era lì, allora il droide sarebbe dovuto essere nelle vicinanze, probabilmente piazzato ad una distanza tale da poter coprire almeno le ore 3, o le ore 9, mentre i cecchini....
    Blue-2, avanza con cautela ad ore 3, fermati dietro quel grosso leccio. Blue-3, subito dietro. Piano.
    I fucili in dotazione per il paint-ball non erano fatti per coprire grandi distanze ed avevano il mirino posizionato in modo strano, perciò 10m era proprio la gittata che avvrebbe ritenuto idonea per un colpo pulito. Come secondo i suoi calcoli, uno dei cecchini, il togruta, a giudicare dalle dimensioni, si era arrampicato su un albero e stava solo aspettando di vedere Talia, per poter sparare. Al momento un faggio gli copriva la visuale e finchè non fosse avanzata, non avrebbe potuto avere una linea di tiro pulita, naturalmente Raja, messa lì, tra i cespugli era stata usata un po' come esca, un po' come asso nella manica: se fosse stata vista, allora Talia sarebbe avanzata per colpirla e così si sarebbe esposta al fuoco di Tim, ma se non l'avesse vista, allora avrebbe fatto da bersaglio anche per lei. Questo lasciava liberi Gerry e Thalos. Il primo, facile da vedere nell'infrarosso e molto rumoroso, era stato posizionato sul lato opposto, rispetto a Raja. Da dove Talia si trovava, non poteva ancora vederlo, ma Sam e Camilla l'avrebbero avuto a portata e facile preda, non appena in posizione. In quanto a Thanen, aveva una buona linea di tiro su Zhan, in quanto a visuale, ma era troppo distante per poterlo prendere. Doveva avvicinarsi.
    Restava però un'incognita ancora da svelare. Dove era Thalos?
    *crack*
    Sei morto, fratello.

    Tiro di Dado per placcare.


    L'aveva sentito, sapeva che le probabilità erano molto basse, ma ormai era questione di vita o di morte, almeno nel gioco. Thalos era stato bravo nello spostarsi in modo da prendere il fratello alle spalle e non gli aveva sprato per prudenza, ma il tempo che gli aveva concesso, era stato usato dall'altro chiss per voltarsi lentamente, mani in alto, dopo aver mollato il fucile... e lanciarsi addosso all'altro, con l'idea di prenderlo di sorpresa e disarmarlo. Non era andata come previsto. Nella sua mente tutto aveva perfettamente senso, peccato che il grado di coordinazione mano-piede di Thanen fosse proverbialmente orribile. Nel tentativo di placcarlo, stile rubgy, la punta della scarpa si impigliò in una radice, facendo finire il militare dritto di faccia per terra.
    Furono le risate di Thalos ad avvertire gli altri che qualcosa era andato storto e da lì i proiettili iniziarono a volare. senza un domani.
    Placcaggio: 3
    • 1d20
      3
    • Inviato il
      31/3/2023, 17:08
      Eleni Bok
  5. .
    Come la porta fu chiusa, il Capitano scattò in piedi, volò sotto la doccia -che fortunatamente il suo grado gli garantiva in stanza- e lavò via il sonno assieme ad una pioggia di acqua gelata e igienizzante. Tempo due minuti, e stava infilandosi la biancheria d'ordinanza, prima e il resto dell'uniforme poi, tenendo la giacca per ultima, solo per non bagnarla; una strofinata rapida in testa, per non gocciolare in giro, una passata di gel col pettine, per lisciare indietro i capelli, correttore del contorno occhi per coprire le occhiaie, a quel punto, sì, giacca, un respiro profondo e via alla porta. In tutto questo, erano passati 5 minuti e B.E.N. aveva iniziato a rovistare in cerca di un kit-medico, non l'aveva trovato, e aveva mollato una sonora bestemmia in cheunh, tanto forte da far sbucare la testa del Capitano fuori dal bagno, col pettine in mano, e guardarlo fisso alla semplice, pacata esclamazione di:
    Modera il linguaggio.
    Quando la porta della stanza si aprì, il primo a presentarsi di fronte a Talia Crane, fu il droide, che col passo cadenzato di chi aveva cavalcato su un deewback per 12 ore, andò fino alla scrivania, prese l'unica sedia che stava di fronte alla zeltron, e vi si accomodò a gambe, larghe, come fosse ancora in sella. Dietro di lui uscì il Capitano, strizzando appena gli occhi per il cambio repentino di luminosità. Fece un paio di passi, poi mise a fuoco la donna e si bloccò.
    Ad un osservatore esterno non sarebbe saltato all'occhio nulla di strano, salvo il fatto che il chiss prima si stava muovendo, ed ora era fermo, ma qualcuno di più sensibile, qualcuno in grado, ad esempio di annusare l'emote della gente, non avrebbe certo mancato un velo di sorpresa, l'insorgere di un sentimento caldo, positivo, poi seguito da una più preponderante nota di sospetto, che virava verso il pericolo. Tutto ciò durò appena quattro secondi, pochi in un altro contesto, lunghissimi, quando si doveva accogliere un diplomatico nella propria cabina, dopo essersi presentati in ritardo al proprio stesso appuntamento. Ma Thanen non era uno che aveva timore di ciò che gli altri potevano pensare dei suoi modi, o più che altro, le sue competenze sociali non avrebbero mai raggiunto quelle di un diplomatico, o anche solo di un essere umano, infatti, dopo aver scansionato la donna ai raggi X, con gli occhi rossi, passò al droide accanto a lei. Un GE.
    Un GE, che guarda caso era proprio il modello di droide di Astrea Velia, che guarda caso era la copia esatta della persona di fronte a lui, salvo per il colore dei capelli e l'età più avanzata... eppure c'era qualcosa di diverso in quella donna, lo leggeva nello sguardo, nel modo di muoversi e tenere il volto.
    Se questa è un'altra Astrea con poteri cosmici, venuta per uccidermi....
    Senza dire una parola, il Capitano si voltò e tornò da dove era venuto, richiudendo la porta della camera da letto.
    Avrà dimenticato il deodorante. fece spallucce B.E.N. di fronte all'allarmata domanda di R2-C5, preoccupato per quel comportamento.
    Ma che cosa stava realmente accadendo nella testa del chiss? Beh, la prima volta che si era trovato catturato in un loop spazio-temporale, le porte d'uscita avevano sempre avuto qualche effetto bizzarro, come fargli ricominciare la giornata da capo, perciò...
    Uno, due, tre...
    Dopo aver contato mentalmente, il chiss uscì nuovamente dalla camera, vide che tutto era rimasto come prima, e allora a passo deciso, uscì dall'ufficio, verso il corridoio. Di nuovo conto fino a tre, poi rientrò.
    Niente, tutto era rimasto come prima.
    Il che non è un'assicurazione che le cose siano a posto, ma è un punto a favore di questa teoria...
    Oh, no! Questa unità ha calcolato che il Capitano Thanen potrebbe aver battuto la testa. *Domanda in corso* Dimmi, unità B.E.N., il Capitano Thanen ha battuto la testa? Ci sono una percentuale di casi del 65% in cui potrebbe essere successo, secondo i calcoli di questa unità.
    Nah. fece di nuovo spallucce il droide.
    Il casco era letteralmente l'unica cosa che aveva addosso. Gli hanno sparato... pugnalato... schiantato su un muro... abbrustolito una caviglia... Ma a parte, questo, sta benissimo. Grazie per aver chiesto come sto io, comunque.
    Di questi scambi, Thanen non stava ascoltando un bel nulla, era di nuovo impegnato a scrutare in volto la possibile Astrea Velia di un'altra dimensione, in volto e più a fondo [ANALISI DELLE FORZE]. Cercava indizi nel suo portamento, nel suo modo di vestire, sulle mani, poichè le mani dicevano l'80% delle abitudini di una persona, e poi la bocca, le minuscole rughe s'epressione... tutto.
    Solo dopo aver terminato la sua analisi, il Capitano voltò il capo verso B.E.N., che si era abbassato il cappello sui visori ottici, come per dormire, fissandolo in silenzio, fino a che non fu C5 ad afferrare un porta penne, con una delle sue pinze e tirarlo in testa al droide, che a quel punto si alzò, al suono di:
    Hei! Io sono un eroe di guerra, tu chi cazzo sei?!
    Mentre R2 urlava indignato che l'IG stava infrangendo il protocollo sugli improperi e la decenza, in presenza di un superiore, Thanen si mise finalmente a sedere, dritto come un fuso. Appoggiò i gomiti sul tavolo, intrecciò le dita delle mani e quindi fece cenno alla donna -se fosse stata ancora in piedi- di accomodarsi.
    Non parlò. Non ancora.
  6. .
    La gladiatrice era rimasta in silenzio, il che era un buon segno, voleva dire, che, malgrado fosse ancora ferita nell'orgoglio, si era calmata abbastanza da ascoltare. Paziente, ma irremovibile, Thanen attese dunque una risposta e quando questa venne, anche il chiss prese un lungo respiro, prima di dire la sua.
    Non era abituato a dover convincere la gente delle sue ragioni, lui era uno che o obbediva agli ordini, oppure li impartiva, punto. Certo, era sempre aperto ai suggerimenti ed era il primo a chiedere un'opinione, se riteneva che potesse essergli utile, tuttavia ciò che stava accadendo in quel momento era molto più simile al genere di lunghe, tediose e a tratti violente conversazioni che aveva avuto con Astrea Velia. In poche parole, non era a suo agio, ma a differenza di Myr, lui era in grado di controllarlo, di apparire freddo e nel pieno controllo della situazione, benchè si sentisse fuori posto, nel ruolo del mediatore. Ma quella non era nemmeno una mediazione, lui stava solo spiegando ciò che doveva e così avrebbe fatto.
    Invece dovrebbe importarti. Se non ti importa che io abbia ragione, allora mi stai già dicendo che non sei disposta a diventare migliore. Tutti siamo strumenti, io e anche tu. E se pensi di non essere legata a questa Galassia, è come dire che sei già morta. Non ti importa di niente e di nessuno, salvo te stessa e a nessuno importa nulla di te. E' questo che stai dicendo. continuò, con voce ferma, ma pacata.
    Se vedi un indifeso soffrire, non lo aiuti? Se un uomo sta uccidendo un altro uomo ed è nel tuo potere fermarlo, non lo fai? Se la risposta è no, non lo aiuti, allora non abbiamo più niente da dirci. Se la risposta è sì, allora in realtà comprendi cos'è la pace, è solo che sei troppo debole, molle e codarda per cercarla. Una galassia priva di sofferenza, non può esistere, è vero, ma noi possiamo renderla quanto più vicina ad essa possa esistere. Tramite l'ordine, la disciplina e il controllo, possiamo scovare i nemici della pace, combatterli, distruggerli e vigilare nuovamente. E' questo il nostro ruolo. pronunciò con fare dogmatico, come ti chi conosce la verità, l'accetta per come è ed è pronto a fare la propria parte.
    Senza qualcuno che possa guidarti, non diventerai mai nulla. Lo stai dimostrando. Ma una volta imparato a pensare e comprendere ciò che esiste al di fuori di te sola, potresti diventare un'arma formidabile. concluse.
    A quel punto, senza aggiungere altro, iniziò ad allontanarsi a lunghi, ma lenti passi, verso l'uscita dalla cargo-bay, fermandosi per posare la fiamma ossidrica spenta, e poi continuando verso il bagno. Se l'offerta di potersi fare una doccia, non era più valida e lei glielo avesse fatto presente, avrebbe rispettato la sua decisione, poichè quella era la sua nave, e si sarebbe diretto in cockpit, per terminare quel viaggio e atterrare finalmente nello spazio militare della Iron-Star.
    Thanen dubitava che avrebbe ottenuto qualcosa, quel giorno, ma forse il seme del dubbio sarebbe germogliato in lei, col tempo, e allora lui si sarebbe occupato di raddrizzare la pianta storta, fino a farla crescere e poterne cogliere i frutti. Fino a quel punto, non c'era molto altro che potesse fare.
  7. .
    Thanen ascoltò in silenzio, come aveva progettato, mentre continuava nel suo lavoro. La risposta che la chiss gli aveva dato, era simile a quella che lui si aspettava, forse un poco più forbita di quello, in effetti, ma il cui concetto base era sempre identico.
    Malgrado il fatto che la gladiatrice era rimasta zitta, dopo la prima parte del discorso, il chiss percepiva che non avesse intenzione di privarlo delle altre risposte e infatti lei andò avanti, dopo averci pensato un po'. Alla fine fu proprio lei a domandare un parere del chiss e questi ne approfittò per intervenire a quel punto. A differenza di lei, Thanen sapeva bene cosa dire e rispose subito, anche se con la solita calma nel tono e nel ritmo, come quello di una piacevole passeggiata in centro, benchè fosse ancora parecchio stanco e non vedesse l'ora di finire quella prima riparazione.
    L'onore e l'orgoglio sono molto legati l'uno all'altro. Ad un soldato è richiesto sia l'uno, sia l'altro, ma essi non sono mai il fine e neppure il mezzo. L'onore è definito dalla propria educazione, cambia tra un individuo ed un altro, ed è pertanto qualcosa di personale, o perlomeno, comunitario, legato ad una società. L'orgoglio è anch'esso personale, perchè viene da dentro sè, esattamente come l'onore. Essere orgoglioso significa essere fiero e come per l'onore, si può essere fieri di molte cose. Ad un soldato è esplicitamente richiesto di mostrare orgoglio per l'uniforme che porta e questo orgoglio definisce parte delle sue azioni. Anche l'onore definisce dei comportamenti, un codice, tuttavia l'onore non è migliore dell'orgoglio, che tu disprezzi. spiegò, con un innaturale numero di parole, per uno come lui: voleva essere certo che afferrasse bene il concetto, poichè sapeva che avrebbe cercato di fargli resistenza con pura cocciutaggine.
    Un uomo potrebbe assassinare un'intera famiglia e ritenersi persona d'onore, perchè ha dato a ciascuno la possibilità di difendersi. Quell'uomo sa che la famiglia non ha nessuna speranza, ma il suo codice prevede di dare alle sue vittime la possibilità di farlo. Se l'uomo si attiene al proprio codice è un uomo d'onore. Ma questo non fa di lui una persona giusta. andò avanti. Probabilmente Myr avrebbe ribatutto dicendo che lei era diversa, un comportamento tipico di una persona che come lei era fondamentalmente un'egoista, ma se l'avesse fatto, Thanen sarebbe stato pronto.
    Io combatto per la pace. Combatto perchè nessuno sia costretto a farlo. Per tenere al sicuro questa Galassia, da chi -similmente a te- cerca gloria e onore alle spese degli altri. alzò gli occhi dalla fiamma ossidrica, per fissarli nel visore della donna, anche se lei non se ne sarebbe accorta.
    Era una minaccia? Certamente avrebbe potuto sembrarlo e non si poteva negare che fosse una provocazione. Se la conversazione doveva scaldarsi, sarebbe successo ora e Thanen sarebbe stato pronto. Ma nel suo tono non c'era stata asprezza o accusa, solo un dato di fatto e stava a Myldr decidere se mantenere la calma o meno.
    Se e solo se lei non avesse mostrato segni di aperta ostilità, avrebbe continuato.
    Tu forse ti credi migliore dei mercenari che hai ucciso, poichè hai onore, ma non lo sei. Non ancora. Io però, posso fartelo diventare.
  8. .
    Le cose stavano così.
    Kamino era solo un puntino a centinaia di anni luce di distanza, la Good Choice era di nuovo ferma nello spazio profondo e tutti i dubbi e le domande che erano esistiti nel chiss da quando aveva varcato per la terza (?) (quarta ?) volta le porte di una galera repubblicana, erano seppelliti nei fondali del pianeta oceano. Ora c'era di nuovo un piano, un obbiettivo, un grande progetto. E specialmente... ora c'erano i sudoku.
    Come aveva fatto a sopravvivere per tutto quel tempo, senza, davvero non riusciva a comprenderlo, ed in effetti non è che se la fosse cavata alla grande, come Keldor: l'idea che per passare il tempo, il coltello dovesse essere infilato per forza tra le budella di qualcuno, o che fosse necessario beccarsi una nuova taglia sulla testa tutte le volte che metteva piede a terra, era stata al punto cardine della sua esistenza di clone. Ora però si tornava a rigare dritto... cioè, dritto dritto no, più che altro tra le ombre. Aveva massacrato un intero latifondo, con tutti quelli che ci lavoravano? Sì, d'accordo, ma non l'aveva fatto per divertimento, non era più un ragazzino: ciò che faceva aveva uno scopo.
    Come l'essere lì, in quel momento, con la Good Choice in modalità emergenza e un segnale di soccorso a medio raggio che si ripeteva in automatico in tutte le direzioni. Anche quello aveva uno scopo, uno molto preciso.
    Raqquill e Aola'vrei non erano lì, l'unico che l'aveva accompagnato su Kamino era stato Jared, che ora se ne stava da qualche parte per i fatti propri, probabilmente a farsi le canne; gli altri due li avrebbe raccolti a tempo debito, prima di recarsi su Ryloth per quel suo piccolo progetto, ma prima aveva intenzione di tentare uno dei vecchi trucchi del mestiere.
    Per prendere il posto di Zap'po, non solo servivano alleati ed un buon piano, ma anche crediti sonanti e c'era un solo modo in cui uno come lui sapeva procurarseli: pirateria.
    Ed ecco perchè la nave in modalità emergenza e l'S.O.S. a ripetizione: il chiss stava aspettando una preda.
    Era un trucchetto vecchio come i tortellini in brodo: ti piazzavi lungo una rotta commerciale non troppo frequentata, il genere di percorso che un mercante avrebbe scelto per risparmiare tempo e il pedaggio alla dogana di qualche Settore indipendente, poi tiravi giù i sistemi al minimo, facevi partire una richiesta di soccorso e aspettavi. Se eri fortunato, qualche ricco mercante senza una scorta adeguata, e il cuore nobile, si sarebbe fermato ad aiutarti, tu l'avresti fatto avvicinare con la scusa di essere traianato al pianeta abitato più vicino e ZACK! pesciolino in trappola.
    In effetti non era molto dissimile dal pescare. Uno sport molto rilassante, la pesca, se uno sa godersi la pace e la tranquillità, ma una vera rottura di maroni, se tutto ciò a cui riesci a pensare sono le zanzare, l'afa e la playstation che ti aspetta a casa. Il vecchio Keldor, quello che si tagliuzzava le braccia, dalla noia, non avrebbe retto nemmeno 10 minuti fermo con una chiatta in mezzo ad un lago, ma il vecchio Keldor era un individuo con non pochi problemi irrisolti. Problemi tra sè stesso e il suo progenitore, tra il dover fingere di essere qualcun altro e il non sapere chi poi fosse lui. Ora le cose erano diverse, perchè il nuovo Keldor sapeva esattamente chi era e che cosa doveva fare. E aveva i sudoku.
    Siamo ancora fermi?!
    Il pirata era spaparanzato coi piedi appoggiati alla poltrona del co-pilota e il culo su quella del comando, quando Jared fece il suo ingresso in cabina. Aveva una ciambella in mano, i capelli sciolti e l'aria di chi si sarebbe volentieri eiettato dal portellone. Siccome però Keldor era uno che l'avrebbe accontentato senza nemmeno domandargli se era sicuro, il ragazzo cambiò velocemente registro, si infilò il dolcetto in bocca e mentre si rifaceva lo chignon, si avvicinò, facendo il giro largo, al pirata.
    Pensavo dovessimo andare ad aprire un locale su Ryloth. pronunciò con assai più diplomazia, che nel suo caso era notevole.
    Tutto a tempo debito. Ora io devo riempire la casella dei 9 e tu devi dirmi dove hai preso quella ciambella. rispose il pirata, senza guardarlo: l'odore delle ciambelle era inconfondibile, quando mangiavi sbobba per il 95% del tempo. Quasi quasi gli mancavano i fallimentari tentativi di pasticceria di Aola'vrei. Se adesso veniva fuori che Jared sapeva fare i dolci, il ragazzino avrebbe fatto un decisivo passo in avanti nella scala delle persone preferite del chiss, e questo era tutto dire, considerato che aveva tentato di ucciderlo.
    Era l'ultima.
    Un rapido sguardo infuocato dal blu al mulatto, un mezzo sospiro di quest'ultimo e la ciambella finì in bocca al pirata.
    Non hai ifffpofffto alla mia doaaaanda. riprese Keldor con la bocca piena. Non aveva ancora staccato le mani del suo sudoku, su cui aveva posato di nuovo gli occhi, ma non aveva bisogno di guardare altrove, per sapere come si sentisse Jared nei suoi riguardi. In fondo minacciargli la madre e rapirlo, aveva avuto i suoi frutti.
  9. .
    L'echano si era dimostrato uno di poche parole e anche in questo caso, non sembrò volersi sbilanciare troppo, tuttavia Vriska aveva parlato bene e a quel punto c'era solo da capire se l'altro avrebbe ritenuta sufficiente la donna, oppure no.
    Tsk. Un'analista. Beh, suppongo che tu non possa fare peggio di tanti altri. scosse il capo.
    Se io fossi un reclutatore del Leviathan, immagino che ti prenderei comunque. Ma io lavoro per il Cartello e questa è la nostra strada. Il posto che cerchi sta a due isolati da qui, al Dug Molesto le spiegò senza entusiasmo.
    Ora smettila di seccarmi.
    E così Vriska aveva fatto un mezzo buco nell'acqua, ma mezzo falliemento significava mezzo successo: ora aveva una destinazione.
    Trovare il locale non sarebbe stao complicato e una volta lì, la chiss avrebbe potuto notare che un umano sulla quarantina era già in piedi in cima ad un tavolo, come fosse ad un comizio. Le cose erano molto cambiate, da quando i Jedi erano scomparsi, ora i reclutatori urlavano le loro proposte come banditori d'asta e la gente si accalcava come polli davanti all'uscita per l'aia. Anche Vriska avrebbe potuto ricevere un numero di comlink da parte di un tramite ed un primo lavoro, ma da lì a diventare qualcuno di importante, ne sarebbe passato di tempo.
    Per il momento aveva un contatto.

    Ok, non ho ragioni per tenerti ancora incastrata in prima role, vedo che sai giocare e te la cavi bene. Puoi fare un ultimo post, se ti va e poi fare la richiesta per il livello 1. Inizialmente non hai ancora accesso ad una vera e propria base del Leviathan, ma hai sempre il contatto del tuo superiore che ti assegnerà incarichi di volta in volta. Mentre giochi nelle libere, puoi descrivere questi incarichi come preferisci, ma i veri avanzameti di carriera avverranno nelle quest e nelle autoquest.

    Se ti serve qualcosa, non esitare a chiedere, per mp o in Rules, su Discord.
  10. .
    C'erano voluti solo pochi passi per far capire al Capitano che la cosa non avrebbe potuto funzionare: la disparità di altezza tra loro due, rendeva impossibile alla donna appoggiarsi e per quanto la medicazione d'emergenza e gli antidolorifici potessero permetterle di zoppicare da sola, farlo avrebbe senza dubbio complicato la frattura, aggravandola, cosa non accettabile, in quella situazione.
    Ed ecco perchè, tra le lamentele della mirialan, il chiss se l'era caricata in spalla, come un sacco di patate, una mano sui glutei, per tenerla stabile e l'altra con la pistola in pugno, per essere pronto a difendersi, se per caso il ladro avesse deciso di tornare indietro, o qualche altro malfattore avesse voluto approdittare della carovana di droidi.
    Levami quella mano dal culo!
    Chiedo scusa per l'inconveniente, ma questa è la posizione più vantaggiosa...
    Per te!
    ... per entrambi. E' il sistema più efficiente con cui possa avere una mano libera. Inoltre devo suggerire di tenere le lamentele al minimo: qualcuno potrebbe venire attirato dalle urla.
    Era chiaro che Meredith avesse tutt'altro che finito di sbraitare, ma mentre penzolava a testa in giù dalla spalla del chiss, doveva ammettere che farsi sparare in quella posizione, sarebbe stato tutt'altro che divertente.

    Se lo racconti a qualcuno, dico a tutti che hai un fiorellino rosa tatuato addosso.
    La comitiva era riuscita a giungere al vicolo senza incidenti, e una volta lì si era presentato il problema di come scendere, così Thanen aveva presentato la sua opzione, che era più che altro un ordine: la mirialan agganciata sulle spalle a mo' di zainetto, mentre lui scendeva la scala a pioli. Zero Otto era stata fatta entrambe per prima, assieme al resto dei droidi, mentre C5 era rimasto per ultimo a fare da retroguardia, mentre chiss e mirialan scendeva. Era stato durante la discesa che lei aveva pronunciato quella frase, una a cui Thanen aveva corrucciato la fronte con sospetto.
    Era vero che i due avevano avuto un certo numero di incontri intimi, ma non tanto approfonditi, e non dopo il ritorno dell'ufficiale da Zeltros, perciò...
    Posso sapere come fai a saperlo? lo chiese con tono leggero, ma probabilmente lei, che gli stava con le braccia attorno al collo e il petto appoggiato sulla schiena, dovette percepire della tensione, perchè rispose con una certa rapidità, ma non troppa, calcolata... tesa.
    Non sei l'unico a ficcare il naso negli affari degli altri.
    Una risposta del genere poteva voler dire tutto o niente, poteva stare a significare che l'aveva spiato sotto la doccia, così come avesse semplicemente rubato e letto i suoi rapporti medici, in ogni caso, niente di troppo incoraggiante, per qualcuno che viveva una doppia vita come spia. Per un istante, un breve istante, il chiss ponderò seriamente la possibilità di far sparire la mirialan e con lei le sue indagini...
    Mi stava tenendo d'occhio per conto della RSB? Sospettano di me? Se così fosse, questa sarebbe una mossa falsa da principianti...
    Era strano che avesse detto una cosa del genere, anche perchè dalla tensione in petto, pareva chiaro che se ne fosse pentita, ma erano gli antidolorifici ad annebbiarle la mente, al punto dal mettere a rischio la sua missione... oppure si trattava di qualcos'altro? Certo Thanen non poteva giungere a conclusioni affrettate e sopratutto ad azioni avventate, non prima di aver analizzato tutti gli indizi.
    Prepara la branda per l'operazione di pronto intervento. Dovrebbe esserci del preparato per ingessature e delle garze sterili, là dentro. Serve dell'acqua distillata e un contenitore sterile. diede le indicazioni a 08, mentre si piegava sulle ginocchia, nei pressi della scrivania, così da far scendere Meredith dalle sue spalle e sedere direttamente sulla superficie del tavolo.
    No, ma prego, eh, dai ordini pure, fai come se fossi a casa tua. sbottò lei, iniziando a tirare la microspia fuori dalle tasche e girare il pc, per iniziare a smanettare e trovare il segnale del ladro.
    Grazie. annuì Thanen, senza guardarla. L'ironia non era mai stata il suo forte.

    Intanto, C5, che era sceso a sua volta grazie ai razzetti a propulsione, aveva iniziato a dare ordini agli altri robottini, mettendoli a cercare tutto ciò di cui aveva bisogno il suo padrone... e levandoseli di torno per ciò che gli interessava. Poco dopo aver liberato la via, infatti, l'astromeccanico si avvicinò a 08, aprì il proprio cassettino e dondolandosi sui sostegni, tirò fuori un peluche sbruciacchiato che aveva trovato nel negozio di vestiti: mentre gli altri erano impegnati, l'aveva aperto sullo stomaco, con la sega, e riempito con alcuni bulloni e viti, raccolte da terra.
    Tentativo numero 1: accessorio "orsetto ripieno". disse alla droide, consegnando il regalo.
  11. .
    Morto...? Ma co-...? Chi è stato?
    Meredith era passata in fretta dalla confusione, lo shock e la tristezza, alla sete di giustizia: era evidente che fosse abituata a prendere le situazioni di petto, era sempre stata così, ma da qualche tempo, anche di più. Era da quando aveva cominciato a vivere e lavorare a stretto contatto coi Bassifondi, che la sua risoluzione era aumentata sempre più.
    Ma ora qualsiasi desiderio di azione doveva essere messo da parte: ora c'erano questioni più pressanti di cui occuparsi. E così la mirialan salutò tutti i suoi droidi e si mise al lavoro su Mickey, guardando sospettosa, ma anche incuriosita il Capitano che seguiva con la massima concentrazione il tutorial online. Alla fine la procedura potè iniziare.
    Era un peccato che non ci fosse modo di portare Meredith all'ambulatorio, ma anche piuttosto prevedibile. L'unico dubbio di Thanen restava come avrebbero fatto a farla scendere dalla scala a pioli, ma qualcosa si sarebbe inventato, ed in effetti, un paio di idee molto semplici, già gli venivano in mente.
    Oh, me lo immagino proprio Mickey urlarglielo addosso. Ha sempre avuto un vocabolario molto scurrile. commentò la giovane, dopo essere scoppiata a ridere, anche se tra le smorfie di dolore, per via dei vari ematomi e della frattura.
    Questo è un FaqU. rispose, alzando il dito medio.
    E' quello che dici al Sistema, quando cerca di fregarti, o ai poteri forti che vogliono schiacciare la brava gente sotto agli stivali. Tutte le volte che qualcuno ti insulta, tu fai così... mostrò entrambe le dita medie.
    Tutte le volte che vogliono darti ordini, tu gli rispondi FaqU e fai quello che vuoi, cioè quello che credi sia giusto. annuì. La conversazione stava aiutandola a distrarla dal dolore, il che era tutto ciò che 08 poteva dare al momento, ma Thanen, che non aveva ascoltato una sola parola, perchè stava guardando il tutorial, quando fu pronto, diede ordini precisi alla droide su cosa fare.

    C5 ci mise un minuto circa a liberare gli steli di metallo dai manichini, ed era pronto a passarli a 08, quando lei gli fece quello che, sì, sarebbe dovuta suonare come una semplice affermazione, ma che al robottino fece quasi saltare un circuito.
    Il suo oculare si illuminò per un istante come se stesse per accendere l'holoproiettore incorporato, e il pc interno segnalò una lunga lista di errori.
    BZZZZ. ERRORE 402. ERRORE 137. ERRORE 814. ERRORE. ERRORE. ERROR-.... *Ricalcolo* Ciao, io sono R2-C5. *Ricalcolo*. *Avvio procedura di correzione*.
    C5?
    A rapporto, signore! urlò nel solito binario, l'astromeccanico, facendo il saluto e perdendo così la presa sulle due stecche improvvisate, ma la voce del suo proprietario e la procedura di riavvio sembravano averlo riportato con le rotelle per terra.
    Senza aggiungere altro, si allontanò all'interno del negozio.

    Non appena Thanen ebbe ricevuto il materiale da 08, si mise al lavoro.
    [MEDICAZIONE D'EMERGENZA]Zero Otto, ho bisogno che tu tenga ben ferma questa. Così. posizionò la prima stecca a lato della gamba di Meredith, che fece una smorfia, ma non si lamentò.
    Con l'infermiera meccanica ad aiutarlo, Thanen fasciò saldamente la frattura, usando i paletti da un lato e dall'altro e facendo le stesse sequenze di nodi che aveva visto nel video. In poco più di un minuto, la mirialan era pronta per rimettersi in piedi.
    Ben fatto. Questo dovrebbe essere abbastanza per arrivare al rifugio. Una volta lì, avrò bisogno di nuovo del tuo aiuto, 08. disse alla robottina.
    Là dentro dovrebbe esserci anche uno stimolante e un leggero antidolorifico. Passami entrambi. aggiunse, poi, una volta ricevuto ciò che voleva, si sarebbe iniettato lo stimolante sulla gamba ancora mezza addormentata dal doppio raggio stordente, e avrebbe passato le pillole a Meredith. Lei lo guardò un po' storto, ma poi le prese, si girò verso 08 e con con un sorriso disse:
    Grazie, Wait, sei straordinaria, come sempre.
    Giunti a quel punto, persino Thanen avrebbe potuto iniziare a pensare che la mirialan ce l'avesse con lui, ma comunque il chiss non ne avrebbe fatto un dramma: non l'aveva aiutata per sentirsi ringraziare. Certo... poteva far piacere... ma no, non era il motivo alla base.
    C5, recupera il comlink di Meredith e portaglielo, poi facci da aprifila. Il ladro è scappato, presumo. si voltò poi verso la mirialan, mentre iniziava ad alzarsi e saggiare la stabilità della gamba.
    Colpiva forte, l'echano. Ma non andrà molto lontano. sorrise sotto i bassi e tirò fuori dalla tasca una microspia: era evidente che un'altra fosse stata piazzata addosso al ladro.
    Molto bene. Ora appoggiati a me. Dobbiamo muoverci.
    Sarebbe stata una camminata lenta e faticosa.
  12. .
    Se C5 era soddisfatto della temporanea dipartita di Mickey? Beh, un astromeccanico non avrebbe dovuto esserlo, ma si sapeva anche che gli R2 potevano sviluppare personalità alquanto complesse e... Sì, era segretamente gongolante.
    Questo genere di avventure? *ricerca in corso* *risultati trovati: 2* *Calcolo statistico in corso* -> *Calcolo effettuato*. Sebbene io sia di proprietà del Capitano Thanen da 196 giorni, sono rimasto operativo al suo fianco per sole 328 ore. Di queste, il 95%, esclusi i periodi di riposo del Capitano e le mie ricariche, corrispondono alle definizione di "questo genere di avventure". Quindi sì, direi che capitano spesso. fu l'esaustiva, anche troppo, risposta del robottino.
    Dato che a C5 era stato ordinato di rimanere indietro, così fece, ma anche lui, nel sentire la coppia ravvicinata di spari, entrò urlando all'interno del negozio, sega circolare spianata e razzetti accesi per fargli scavalcare la vetrina rotta come un vero Rambo. Ci pensò Thanen a calmare le acque.
    Riposo, C5. La situazione è sotto controllo.
    Quando 08 e la sua scarpa col tacco avevano fatto il loro ingresso, il chiss era seduto in terra e stava cercando di sistemare per bene quella massa di carne insensibile che era la sua gamba sinistra, totalmente addormentata, ma l'altra, la mirialan, era ancora lì, con la pistola in mano, la faccia sporca di sangue e un paio di occhi stupiti che saettavano tra l'ufficiale e i due astromeccanici.
    Wait? Che ci fai qui? Ti manda il dottor Frink? si riolse a 08, che ironicamente, era l'interlocutrice più facile con cui avere a che fare, in quel momento. Thanen non si offese, capiva perfettamente, ed anzi, trovava molto interessante ed istruttivo che le due si conoscessero.
    Era un sacco di tempo che il chiss non vedeva la mirialan, anni, addirittura, ma era, sì, affascinante come se la ricordava, anche di più, perchè aveva una luce nuova negli occhi, una carica extra, quella di chi, come lui, d'altronde, era cresciuto. In poche parole, vederla gli ricordò quella prima volta in cui l'aveva sorpresa nel suo nascondiglio in Accademia, quando l'aveva vista pitturare le pareti di metallo con quelle immagini satiriche e qualcosa di nuovo gli si era acceso dentro.
    Purtroppo pensieri di quel tipo erano decisamente fuori luogo: la mirialan... Meredith, così l'aveva chiamata 08, sembrava proprio avere una gamba rotta.
    Dovremmo chiamare un'ambulanza.
    Pah! Ambulanza? Quaggiù? Si vede che non ti mischi mai alla plebaglia dei piani bassi, Capitano. sputò quel titolo come fosse un'offesa, mentre rinfoderava la pistola con una smorfia di dolore.
    Sono le persone come il Dottor Frink che fanno qualcosa di buono per la gente di qui. Il reparto medico della marina non se ne viene al galoppo a prelevare i feriti. Qui è ognuno per sè, e tanti salut-... AH! Tieni giù le mani!
    Thanen conosceva quel genere di discorsi, e anche se un tempo erano di natura leggermente diversa, il sunto era sempre quello: lei era sempre stata una tipa insofferente verso le ingiustizie e molto aperta nel manifestare disappunto. Ma Thanen era pratico: la mirialan era ferita e se le ambulanze non sarebbero arrivate, allora avrebbe fatto da sè. Naturalmente lei aveva ragione e se fosse stato lui, un Capitano, a chiamare assistenza, ai piani alti si sarebbero mossi subito, ma Meredith non glielo avrebbe perdonato. Così Thanen aveva iniziato a tastarle la gamba, per cercare di capire con che tipo di danno avesse a che fare. Da come aveva appena urlato, la frattura era una certezza. Peccato non avere un medisensore.
    Sono spiacente, ma dovrò steccare la gamba. R2-08, per caso l'ambulatorio del dottore ha ancora strumentazione all'interno? Un medisensore, per esempio. chiese alla robottina, che come una brava infermiera, aveva già messo le pinze al kit.
    Quali sono i miei ordini, Capitano? pronunciò C5 in binario, mettendosi sull'attenti e Thanen, intuendo, senza conoscere, la domanda, rispose:
    Fai la guardia. Tu e quegli altri.
    Quegli altri? Quanta gente ti sei portato, esattamente? E da quand'è che hai un astromeccanico? Pensavo li odiassi, i droidi.
    No, non li odio. Ora, per favore, sta ferma.
    Preparare una medicazione di emergenza non rientrava nelle sue immediate competenze, tuttavia Thanen aveva un alleato sempre con sè. Rapidamente, accese il pc da polso, digitò alcune frasi sulla barra di ricerca dell'holonet ed ecco che....
    Ehi, sono il Dottor Cerotto! Bentornati sul mio canale di pronto soccorso! Ora, il vostro amico si è rotto una gamba e voi siete in mezzo al bosco, non avete campo e non sapete che fare. Nessuna paura! Ecco alcune semplice e rapide mosse per steccare alla perfezione una gamba rotta! [OSSERVARE ED APPLICARE][MEMORIA FOCALE su Medicazione di Emergenza]
    Ma tu mi prendi in giro! Se non lo sai fare, lascia perdere, ti prego!
    Thanen non rispose, era concentrato sul tutorial.

    Circa 10 minuti più tardi, il chiss era pronto a procedere.
    R2-08, prendimi quelle due stecche di alluminio dai supporti dei manichini. C5, segali per lei, poi torna a fare la guardia.
    Signore, sìsssignore!
    Era da 10 minuti che i pit-dum di Meredith erano entrati nella stanza, iniziando a mettere in ordine cose alla rinfusa, dopo essersi fatte accarezzare a turno sulla testa dalla loro proprietaria. Mickey, invece se ne stava spento accanto alla mirialan, che aveva approfittato del tempo libero per iniziare a ripararlo. Aveva lanciato un lungo sguardo a Thanen, quando aveva visto lo stuolo dei suoi piccoli robot, accompagnarlo, ma non aveva detto nulla. Aveva però anche smesso di lamentarsi.
  13. .
    La cantina di Skar non era mai un posto noioso, almeno non lo era per chi desiderava davvero esserci, ma per Vordal la questione era ben differente. Per il giovane Muddax, i vizi e i divertimenti cosa potevano valere, quando di fronte a lui c'era una strada assai più ripida e tortuosa, ma che l'avrebbe portato alla vera grandezza?
    Purtroppo per lui, la Forza era parte integrante di quel piano, ma da molto tempo l'umano non riusciva a servirsene come avrebbe voluto. Nemmeno quella sera le cose sembravano differenti, eppure proprio quel giorno le cose stavano per cambiare.
    Vordal era già arrivato al bancone e stava scegliendo da bere. Malgrado fossero tutte molto occupate, una delle tre bariste aveva trovato un sorriso per lui ed era attenta e pronta a ricevere l'ordinazione, perchè d'altronde si trattava di grandissime professioniste, ma proprio quando Vordal stava per parlare, ad interromperlo fu una voce profonda e roca, simile a quella dei besalisk.
    Un Gungan Sherry, liscio.
    In arrivo, bel maschione.
    Il dialogo in sè non aveva nulla di particolare, praticamente invisibile per chiunque, ma era l'aspetto dell'avventore ad attirare l'attenzione: seduto su uno sgabello, con alle spalle un uomo alto e magro, in completo di tweed, stava un orsetto di pezza. Un orsetto di pezza, proprio un orsetto, non un ewok, non una qualsiasi specie senziente dall'aria assolutamente coccolosa, ma proprio un comune peluche per bambini. Era molto vecchio, spelacchiato, con due bottoni al posto degli occhi, e delle macchie che non sarebbero mai venute vie, ma era e restava un orsetto.
    Per me una tonica... uhm con ghiaccio! Mi sento sbarazzino!
    Questa volta a parlare era stato l'uomo in tweed, con un tono untuoso, un po' imbarazzante di uno zio che vorrebbe essere simpatico, ma ha passato la vita a giocare con le macchinine e non hai idea di come essere "cool".
    Arriva subito, Rowan. Giuro, io non riesco ancora a capire come lo fai!
    L'uomo rise in maniera assai patetica, stropicciandosi la cravatta, ma contemporaneamente, l'orsetto, con la sua voce cavernosa, parlò.
    Se solo trovassi qualcuno di meglio, me ne libererei all'istante, ma purtroppo ci vuole un certo tipo di talento, per venire con me. Ne restano così pochi...
  14. .
    Molto bene. annuì subito Thanen, dirigendosi al pc, per inserire la password e farsi poi dare la frequenza di comlink della donna. Si fermò solo un istante, per rispondere a 08, con appena un attimo di tentennamento.
    Le Faq sono una serie di domande, con assocate le corrispondenti risposte, che vengono raccolte in base alla frequenza con cui vengono poste, di modo da fornire l'utenza interessata, con un sistema rapido per trovare le informazioni di cui necessitano. sciorinò, mentre digitava le lettere sulla tastiera.
    U, è probabilmente la lettera associata ad un catalogo, o un elenco. concluse, per poi chiudersi nel silenzio: era dentro.
    Mentre Thanen passava al setaccio il contenuto visionato di recente dalla proprietaria, e metteva lo sanner per comunicazioni in modalità ricerca, impostando la frequenza del comlink della donna come parametro principale, C5 stava guardando storto gli altri robottini, in particolare Mickey. La conversazione in atto pareva sul punto di esplodere in aperto litigio da un momento all'altro.
    Unità mouse-droid MK3, sei accusato di aggressione a pubblico ufficiale, ostruzione di indagini ed atti osceni in luogo pubblico. Come ti dichiari?
    Mickey!
    *ricerca termine -> termine "Mickey" non trovato* Questa non è una risposta valida, unità mouse-droid MK3. Ripeterò la domanda. Sei accusato di-...
    MIIIIICKEY.
    Ricomincio. Sei accusato di-...
    MIIIIIICKEY!!!
    SEI ACCUSATO DI-...!
    C5. Metti via quella sega. Lascia in pace gli altri droidi.
    Thanen non aveva nemmeno alzato lo sguardo dal pc, ma le sue parole tagliarono l'aria con tutta la calma e il comando che in lui andavano a braccetto. Il mouse droid squittì un "Mickey" di approvazione, mentre l'astromeccanico borbottava sconsolato e rimetteva a posto l'accessorio. Proprio in quel momento, l'oculare gli cadde sulla coloratissima 08, ed allora si rese conto di avere ancora una domanda registrata che attendeva risposta.
    La sega circolare fa parte degli accessori in dotazione a questa e tutte le altre unità R2. Tu non hai una sega circolare, unità 08? chiese.
    In caso di risposta da negativa, avrebbe aggiunto...
    Ma l'unità 08 deve avere un accessorio! Questa unità troverà l'accessorio adatto per l'unità 08!
    Nel frattempo, Thanen aveva ormai finito di fare ciò che poteva. Purtroppo i droidi non erano stati molto chiare nelle risposte e il chiss non poteva sapere se 20minuti di assenza fossero tanti o pochi. Nel qual caso, doveva agire pensando che fossero tanti. Grazie alla strumentazione della donna, Thanen aveva localizzato l'area entro cui poterla cercare, e combinando quei dati con le ricerche effettuate immediatamente prima della caccia, aveva ora un'idea abbastanza buona per muoversi.
    C5, 08, andiamo. ordinò ai due robot, rimettendo in stand-by il pc e dirigendosi alla scaletta d'uscita.
    SCALEEEE! fu l'ululato di Mickey, ad un inconsapevole Capitano.
  15. .
    Non *ricerca termine -> termine trovato* temere, il pericolo è il mestiere di questa unità! esclamò il robottino, facendo il saluto col braccino metallico, prima di sparire nell'oscurità.
    Ci vollero solo un paio di minuti per ricevere il via libera e Thanen fece segno a 08 di scendere per prima, per ultimo venne lui. Non appena il chiss ebbe posato il piede sull'ultimo gradino della scaletta, la luce bluastra di una vera e propria postazione da spia, attirò subito la sua attenzione. A parte un computer con una serie di monitor collegati, erano in funziona quelli che Thanen riconobbe subito come un codificatore e uno scanner per comunicazioni di modello militare. Sparsi per il tavolo c'erano anche alcuni tracciatori, simili a quelli che erano in possesso di Thanen, ed una serie di registratori, tra modelli a solo audio, adio-video ed holografici. I kit medici erano invece posizionati sopra una cassa di metallo, di fianco alla branda. Normalmente Thanen non avrebbe toccato la roba che non gli apparteneva, ma in quel caso, l'attrezzatura medica avrebbe potuto rivelarsi utile più avanti e poi, se la proprietaria si fosse lamentata, ci avrebbe pensato il Capitano stesso a ripagarla della perdita.
    Permesso accordato. annuì quindi rivolto all'astromeccanico, mentre iniziava a visionare i parametri impostati sulla strumentazione della donna. Il pc era in standby e richiedeva una password d'accesso, perciò per il momento lo avrebbe lasciato perdere, ma il resto avrebbe potuto rivelargli importanti indizi sui suoi movimenti. Era giusto intento in quel compito, quando un rumore sospetto lo fece alzare dal tavolo, dov'era piegato, e mettere mano alla fondina. Anche C5, un attimo dopo, tirò fuori la sega, urlando in binario.
    Ma la fonte del rumore non era un elaborato sistema di allarme, o una presenza allarmante, erano... droidi.
    Il primo ad uscire fu un pit-dum. Thanen lo squadrò con in mano la pistola, lo sguardo attento ad altri potenziali pannelli rialzabili nel muro: quella struttura poteva ancora presentare sorprese inaspettate. Dopo che il primo robottino si fu fatto avanti, tuttavia, ne sbucò un altro e poi un paio di mouse droid. Thanen, che aveva già alzato un sopracciglio, dietro alla visiera, fece svettare anche il secondo. Ma quanti diamine di robot c'erano là dentro?
    I modelli non sembravano in cattivo stato, anzi, erano stati ben tenuti, venivano lucidati spesso e tutti sembravano avere un piccolo simbolo disegnato a bomboletta spray, che doveva essere il loro identificativo, oguno infatti era un piccolo animale stilizzato con una lettera in aurabesh.
    Seguì una concitata conversazione in binario, alla termine della quale, 08 spiegò brevemente la faccenda. Thanen mise via la pistola e disse a C5 di rimettere a posto la sega.
    Pareva proprio che i droidi stessero aspettando il ritorno della loro padrona, ma che lei avesse mancato di tornare lì a prenderli. Forse la situazione era meno grave di quanto sembrasse e i robottini erano solo... apprensivi, per quanto bizzarro, ma Thanen non avrebbe rischiato, non con la vita della donna in potenziale pericolo.
    D'accorrdo. Chi è il capo tra voi? Thanen si rivolse con tono sicuro alle macchine.
    Subito uno dei pitdum fece un passo avanti, ma poi uno dei mousedroid caricò di colpo, andando a schiantarsi sullo stinco sinistro dell'ufficiale, che bestemmiò internamente e tirò indietro il piede, solo per vedere la scatola di metallo urlante che si abbatteva per una seconda volta sulla sua tibia. Questa volta, Thanen mollò un imprecazione tra i denti, in cheunh, mentre saltellava reggendosi la gamba. Non sembrava, ma quegli affari erano pesanti e avevano gli angoli belli taglianti, sicuro gli aveva già lasciato una botta, più escoriazione, sopra la caviglia.
    Basta! sibilò, poichè il mouse droid, che ormai aveva riconosciuto essere Mickey, la prima creazione di lei, stava caricando una terza testata. L'ordine bloccò il cosetto di metallo e Thanen, perfettamente composto, come suo solito, fece finta di niente: in fondo quelli erano tutti droidi, nessuno avrebbe potuto giudicare la sua perdita di controllo, che era proprio il motivo per cui aveva incominciato a gradire i droidi, in primo luogo, i droidi non giudicavano.
    Da quanto tempo lei manca? Di quanto è in ritardo? chiese, rivolgendosi direttamente a Mickey, ma voltandosi poi verso 08, per udire la risposta: avrebbe potuto fare tutto da solo, ma non vedeva perchè fondersi il cervello nell'interpretare il binario, che era una lingua complicatissima, nel parlato, se c'era un'unità con un sintetizzatore vocale in basic.
    Una volta ottenuta risposta, proseguì con le domande.
    Avete un modo per comunicare con lei? Conoscete la frequenza del suo comlink, o la sua impronta FM?
    Qualcuno conosce la password del computer?
    Chiese per ultima cosa.
    L'idea di Thanen era abbastanza semplice: avrebbe sfruttato gli stessi strumenti della donna, per trovare il suo comlink, e ipoteticamente, lei, dopo di che, avrebbe scaricato la posizione GPS sul suo pc da polso, e sarebbe corso fuori con C5 e 08, per andare a soccorrerla, se davvero l'avesse trovata ferita.

    se ti domandi cosa sia un'impronta FM, sono sbbastanza sicura che non esista, era giusto per condimento
121 replies since 25/1/2009
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