New Star Wars Gdr

Posts written by Maggoth

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    Un altro bersaglio a terra, perfetto. Non era al livello di un colpo per bersaglio, ma quasi. Era probabilmente il massimo dell'efficienza che poteva ottenere al momento. In fin dei conti, considerando esclusivamente questo specifico scontro a fuoco, se anche fossero morti sia lui che Raiden avevano pareggiato i conti con altrettanti nemici sconfitti. Certo, contava di ucciderne almeno un altro prima di morire, ma in realtà era abbastanza ottimista. Questi soldati non sembravano particolarmente ben equipaggiati, e non sembravano avere l'addestramento di un mandaloriano. Erano indubbiamente aruetii, ben lontani dagli standard del suo popolo adottivo.
    Con i nemici in avvicinamento, tuttavia, rischiava di essere circondato. Doveva mantenere la distanza e continuare a muoversi.
    Reggendo il fucile brevemente con il braccio sano, prese da terra un sasso o un qualche oggetto simile come un caricatore vuoto dalla sua cintura, per lanciarlo verso est. Voleva far si che il suo rumore distraesse gli avversari mentre si muoveva nuovamente verso ovest, impugnando nuovamente il fucile con entrambe le mani e cercava di arrivare silenziosamente al prossimo albero, ancora più grande, facendo attenzione ai dintorni doveva aveva già visto l'avversario più vicino e secondariamente ai nemici ancora in avvicinamento. La sua intenzione primaria era come prima sparare se ancora non era stato avvistato, altrimenti concentrarsi nella difesa e solo dopo sparare alla testa, cosa che finora aveva funzionato abbastanza bene.
    Se il nemico fosse stato particolarmente ben coperto, avrebbe cercato per quanto possibile di ignorare brevemente il dolore al braccio per mantenere più stabile la sua mira, conscio che avrebbe comunque richiesto un certo sforzo.
    [COLPO ACCURATO]
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    Il bersaglio era stato abbattuto come aveva sperato. Questo era un segnale molto positivo, significava che non potevano sopravvivere ad un assalto di quel genere alla testa, fintanto che il colpo si dimostrava preciso. Questo era un bene, sebbene avesse decisamente mostrato la sua posizione al nemico. Era il momento di spostarsi prima di venir accerchiato.
    Cercando di muoversi sempre furtivamente, il lasat si diresse verso ovest, cercando di lasciare tra sé ed i rumori in avvicinamento gli alberi, così da avere copertura. La sua intenzione era posizionarsi dietro un albero, osservare la situazione in vista oltre di esso e poi scattare verso il riparo successivo, cercando di non farsi vedere o sentire nel mentre.
    In caso di avvistamento di uno dei suoi avversari, avrebbe dato preferenza alla propria incolumità piuttosto che all'attacco. La sua concentrazione al momento era la sopravvivenza sua e del suo compagno, quindi non farsi notare era necessario.
    Tuttavia si rendeva conto che uno dei suoi avversari avrebbe potuto notarlo durante il suo spostamento, ed in tal caso avrebbe risposto a qualunque fuoco nella sua direzione, cercando colpi precisi e singoli piuttosto che raffiche casuali. Inoltre la protezione degli alberi si sarebbe rivelata fondamentale, quindi non l'avrebbe mai ceduta se non per evitare di essere ferito in mischia. Altrimenti, gli alberi sarebbero stati il suo rifugio.
    Il braccio che doleva non lo avrebbe aiutato, come anche il costante movimento, ma in fin dei conti si trattava di movimenti non particolarmente repentini finora, all'esterno, quindi aveva tirato un po' il fiato. Ora era il momento di riutilizzare le proprie energie per la propria salvezza.
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    Abitudine, dici? Non so te, ma non mi è mai capitato di trovare altri come noi in giro. Non so bene come potrei fare pratica e... in effetti, questa...comunicazione funziona solamente tra...noi? Cosa siamo, poi, noi?

    Aveva una montagna di domande ora che qualcuno aveva aperto lo scrigno dei segreti e lei faceva fatica a non gettarsi con tutta la testa dentro di esso. Voleva conoscere tutti i segreti della sua condizione, della sua natura, capire e comprendere come ciò potesse aver determinato finora la sua vita o come avrebbe potuto cambiarla in futuro. Perché sapeva bene che aveva un grande bisogno di cambiare.
    Lui sembrò infine carpire che qualcosa non quadrava con lei. Il fatto che non sembrasse aver collegato il suo essere hapan con la loro famigerata scarsa visione notturna in parte la rincuorò, perché significava che non l'aveva ancora giudicata malamente per qualcosa che riguardava il suo essere, non le sue azioni.


    Noi hapan non vediamo bene al buio. Io ci riesco per brevi periodi, ma mi costa forte fatica e concentrazione. Una capacità derivante dalla nostra condizione, forse?

    Ad un certo punto della strada però Lucy rispose alla sua proposta di parlare con il mafioso locale confermando la cosa, prima di tirare fuori la lingua per diversi secondi e, letteralmente, strattonarla via dall'uomo per portarla in una direzione apparentemente casuale. Sebbene lei conoscesse l'ubicazione del casinò, non poteva minimamente orientarsi in quel momento, senza alcuna possibilità di vedersi attorno.
    E fortunatamente la sua preoccupazione era unicamente quella, visto che per qualche oscura ragione sentiva di fidarsi abbastanza di Lucy da lasciarsi portare via. Aveva detto "per di qua", con sicurezza, quindi probabilmente sapeva dove andare.
    Inoltre, non poteva davvero ribellarsi visto che attualmente non era tanto Lucy a tenerla per il polso quanto lei stessa a reggersi saldamente a lei ed usandola come sostegno per ogni singolo passo, rischiando di cadere praticamente ogni 3 passi.
    Nei minuti che seguirono, alla fine il duo arrivò ad una piccola piazzola davanti il casinò che fortunatamente era abbastanza illuminata da permetterle di capire cosa stava accadendo.


    Finalmente, per essere un pianeta con due soli qui la notte è troppo buia per i miei gusti...

    Inizialmente ignorò il gruppo di mentecatti all'ingresso del casinò, non era interessata minimamente alle lotte clandestine tra wompa. Era un evento molto comune li davanti, non così segretamente gestito dal mafioso stesso del casinò. Mentre l'edificio era per chi aveva un po' più di crediti da spendere, quelle lotte erano per i locali.
    Purtroppo però Lucy era di un altra opinione e le chiese quale preferiva, estraendo il machete.
    Myra dovette fermarsi un momento perché l'impulso di assistere a quello che poteva essere uno spettacolo glorioso di incomprensioni e budella di ratto era fantastico. Non sapeva cosa Lucy avesse capito, ma di sicuro riguarda qualcosa come mangiare i ratti per farla stare meglio.
    Quasi toccante, non fosse stato rivoltante.
    Tuttavia il ricordo dello sguardo glaciale di Lui le impose di rinunciare a quell'idea. Non avevano tempo da perdere, purtroppo.


    Lucy, meglio evitare. Devo parlare con il capo qui, meglio se entriamo adesso.

    Si sarebbe assicurata che la rettile le desse retta, per poi condurla all'interno del locale che, sfortunatamente, aveva persino meno luce dell'ingresso, ma comunque più dei vicoli.
    Facendo il possibile per evitare i tavoli e l'arredamento del casinò, Lyra si diresse al bar che, fortunatamente, era il luogo doveva voleva andare ed anche quello più illuminato. Puntando la barista, una twi'lek probabilmente troppo giovane persino per bere, cercò di suonare il più possibile sicura di sé.


    Mi diresti dove si trova il capo? Vengo da parte della Ciurma di Tarix, dobbiamo chiedergli un piccolo favore.
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    Benvenuto! Per qualunque cosa non esitare a chiedere sul forum o su discord
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    Vedere Raiden gettarsi nel cespuglio era una notizia tanto buona quanto cattiva. Poteva voler dire che avesse deciso di nascondersi, che di per sé non era una pessima idea in caso di nemico prossimo a scoprirlo, ma doveva essere una misura temporanea. Se fosse rimasto troppo tempo laggiù, prima o poi l'avrebbero scoperto.
    La fortuna volle che il primo nemico apparso, uno dei mercenari, non si fosse accorto della presenza di Raiden ed avesse proseguito per il suo percorso, evitandogli per ora eventuali pericoli.
    Ovviamente, come aveva imparato con l'esperienza, non potevi fare affidamento sulla fortuna perché era un'amante volubile.
    Una seconda figura apparve, questa volta tranquillamente diretta verso Raiden. Non sembrava ancora essersene accorta, ma era palese come la direzione del movimento l'avrebbe portata a sbattere contro il nascondiglio del suo collega. E, a quanto sembrava, lui non era intenzionato a muoversi. O sperava ancora di non farsi beccare, o non se ne era accorto, o non poteva muoversi. Non gli sembrava così tanto stremato, ma forse aveva perso più sangue del previsto.
    Qualunque fosse stata la motivazione, il nemico era sempre più vicino ed un pericolo reale. Se non altro non erano mandaloriani, quindi più facili da abbattere dei suoi fratelli. Anche l'armatura probabilmente era molto meno valida.
    Qualcun altro si stava avvicinando da sud, quindi ormai era certo che la situazione non era particolarmente a loro vantaggio. Non poteva permettere che Raiden venisse scoperto ed aspettare oltre avrebbe potuto creargli problemi. In quel preciso momento l'altro mercenario non era visibile, quindi avrebbe avuto difficoltà ad individuare l'esatto punto di origine del colpo. Era il momento buono per fare fuoco.
    [FUOCO A SOPPRESSIONE]
    Mirando alla testa del mercenario in prossimità di Raiden, Vrik cercò di abbatterlo sul colpo. Se quei primi due colpi ravvicinati non fossero bastati per ucciderlo, avrebbe continuato a sparare singoli colpi, il più possibile precisi, sempre alal testa, ma sperava davvero che bastassero quei due.
    Se l'individuo fosse stato abbattuto, invece si sarebbe nuovamente concentrato sulla propria posizione, assicurandosi di essere in copertura e non visibile, aguzzando i propri sensi per individuare coloro che, da adesso, avrebbero cominciato a cercarlo e bersagliarlo.
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    Sebbene non le fosse mai capitato di farlo ufficialmente in ruoli di sicurezza, Keeva aveva già fatto la guardia a stanze private di ospedale. Non era un'occasione comune, ma durante i suoi brevi turni di lavoro in organizzazioni private aveva già avuto modo di affrontare situazioni simili. Certo, il soggetto da proteggere era un criminale incallito che aveva deciso di confessare per ridurre la pena, quindi non proprio un soggetto onorevole da proteggere, ma comunque l'esperienza era simile. In realtà anche ora si chiedeva se forse non stava proteggendo qualcuno dal calibro morale persino inferiore, ma non ne era ancora sicura. Troppe cose erano in ballo, troppi sospetti e poche prove, quindi non poteva esprimere pareri definitivi. Poco ma sicuro non si fidava più della sua signora come prima. Troppi sospetti.
    Spostando i suoi pensieri su soggetti più indicati, l'echani ricordò facilmente un paio di cose da quel turno di guardia.
    La prima era che il costante movimento che era presente in un ospedale rendeva difficile il suo lavoro. Decine di persone che facevano avanti ed indietro davanti la sua postazione, sempre troppo vicini per i suoi gusti ma per cui non poteva davvero fare nulla.
    La seconda cosa era che nonostante il nervosismo fosse costante, ciò rendeva il lavoro particolarmente noioso da un lato, ma anche stimolante a livello visivo dall'altra. Il dover percepire costantemente i movimenti altrui per cogliere segnali di ostilità era un ottimo esercizio per lei, oltre che un eccellente modo per distogliere la sua mente da pensieri meno utili, sebbene più opprimenti.
    Tale linea di ragionamento venne interrotta dall'arrivo di un infermiere, seguito poco dopo da quello che sembrava essere un droide medico. Presumibilmente coloro che avrebbero dovuto visitare la Galney.
    Si rese conto in fretta di ben tre possibili problemi che avrebbero potuto affliggere la sua protetta in quella situazione.
    Il primo problema era che uno dei due fosse un droide. Ovvero una categoria ben poco apprezzata dalla diplomatica.
    Il secondo era che l'infermiere era un uomo. Possibile che l'ospedale non avesse pensato a come poteva sentirsi la diplomatica a farsi toccare da un uomo dopo quello che aveva passato? Perché, anche se forse aveva mentito sul resto, la violenza era stata reale.
    Il terzo problema era che l'individuo, appena entrato nella stanza, aveva salutato all'echana. Un maschio echani. La cosa causò un'immediata risposta emotiva da parte di Keeva, che non fece nulla per mostrare il suo disappunto ed entrò anche lei nella stanza, osservando attentamente tutti i movimenti dei due nuovi arrivati, mantenendosi ad una distanza estremamente ravvicinata dalla donna hapan.


    La reazione di Keeva non sfuggi a Lyra, che non ci mise molto a capire il perchè. Un droide ed un maschio echani. Si, era evidente.
    In effetti anche lei era delusa del fatto che avessero mandato un uomo a gestire la sua visita, soprattutto uno così giovane e palesemente inesperto. Probabilmente stava ancora studiando per la laurea ed abilitazione. Poteva accettare il droide, erano tipicamente usati come supporto e non aveva metodi ufficialmente riconosciuti per rifiutarli, ma lui? L'ospedale sapeva bene delle sue traversie con quel maledetto bastardo blu, visto che era proprio in quell'ospedale che era stata trattata, eppure avevano mandato un UOMO a curarla, e non solo. Anche uno inesperto.
    Sospirando mentalmente per calmarsi senza mostrare nulla esternamente, Lyra sorrise amabilmente al giovane, facendo il possibile per apparire amabile e decisamente non qualcuno che lo stava giudicando costantemente.
    [CHARME]

    Il piacere è tutto mio, signor Meijer. La ringrazio per la sua assistenza. Spero che la presenza di Keeva non crei disagio, ma purtroppo è necessaria per la mia protezione dopo la mia aggressione. Sono sicura che comprenderà.

    Non si sprecò neanche a spiegare di che aggressione parlasse, i vari notiziari ne avevano parlato a lungo, come anche del processo. Era difficile trovare qualcuno, specie su Coruscant, che non avesse presente chi fosse, anche solo per sentito dire.

    La prego, mi spieghi pure la procedura per i test, così da poter essere il più possibile di aiuto durante tutto il procedimento.
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    Benvenuto!
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    Aggiornata questa, per il modulatore non posso modificare al bazar
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    Si stava allontanando ad una velocità non indifferente dal luogo di pericolo, qualcosa che sapeva essere fondamentale in una infiltrazione. Ingresso rapido, uscita ancora più rapida.
    Tuttavia, questo era il suo campo, ciò per cui lui era addestrato. Raiden non sembrava avere questo tipo di talento od addestramento, e se anche fosse non era in condizioni tali da poterlo mettere in pratica. Il suo alleato era ferito e stremato. Certo, anche lui non stava benissimo, ma in sostanza aveva solamente un braccio ferito, il resto era praticamente a posto.
    Si fermò, poggiandosi ad un tronco da poter usare come copertura e puntandolo nella direzione da cui era arrivato, cercando nemici e, secondariamente, Raiden.
    Sebbene la logica prevedeva di lasciar stare Raiden e fuggire, si rendeva conto che non era qualcosa che avrebbe accettato. Per quanto non fosse un mando ed un Sornell, era comunque un alleato che aveva combattuto al suo fianco. Non poteva certo lasciarlo indietro a farsi ammazzare come un ratto. No, lo avrebbe coperto per quanto possibile. Dopotutto, ad inizio missione gli aveva detto che gli avrebbe coperto le spalle. Aveva intenzione di mantenere tale promessa.
    Si assicurò di essere nascosto al meglio delle sue possibilità, sfruttando il tronco dell'albero sia come copertura che come appoggio aggiuntivo per il fucile, alleggerendo il peso sul braccio ferito.
    A quel punto avrebbe cercato d'individuare prima possibile i nemici in arrivo, se ce ne fossero stati, dando occasionali occhiate per vedere gli spostamenti di Raiden e valutare la distanza tra di loro. Non avrebbe sparato alcun colpo fino ache non avrebbe avuto conferma che Raiden o lui stesso fossero stati scoperti e sotto fuoco nemico, sparando solo in quel momento verso il nemico più vicino con un doppio colpo puntato alla testa del bersaglio.
    [FUOCO A SOPPRESSIONE]
    Gli alberi non avrebbero indubbiamente aiutato nessuna delle due parti a mirare, ma questo era un vantaggio maggiore per chi era in inferiorità numerica, quindi probabilmente loro. Ora doveva solo sperare che Raiden facesse in tempo ad allontanarsi prima di farsi beccare e mandare tutto a rotoli.
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    Non ho problemi nel mettere 3 ad informatica (il punteggio di Bob), ma ricordo che anche il modulatore vocale lascia "vago" il punteggio richiesto. Ditemi voi come regolarci
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    Lyra notò con interesse che in seguito al suo monologo, il portavoce del Barone utilizzò tipiche tecniche di negoziazione. Prima cercava di sminuire il valore di quanto offerto da lei stessa, mentre nel momento seguente si proclamava magnanimo e disposto ad accettare uno scambio di servigi.
    La cosa più snervante era che purtroppo aveva ragione. Laddove lui fosse un genio indiscusso nel suo campo, lei era pressoché sconosciuta al pubblico. La sua limitata popolarità era dovuta alle vicende giudiziarie, non alla sua abilità politica. Non poteva in alcun modo paragonarsi a lui, non ancora. Doveva percorrere una lunga strada, ancora. Questo comportava che ovviamente lei non potesse davvero offrire nulla di particolarmente valido, se non un prospetto futuro. Tuttavia, l'accettare il suo servizio di diplomatica poteva significare solo un paio di cose.
    La prima era che stava scommettendo su di lei, sul fatto che sarebbe diventata qualcuno d'importante, qualcuno che valeva la pena avere nella propria cerchia di alleati.
    La seconda era che nonostante il droide fosse davvero abile, aveva un problema evidente in termini di rapporti personali: era un droide.
    Esistevano diverse persone che detestavano con tutto sé stessi quella categoria e non ci sarebbero state parole dolci come il miele che gli avrebbero mai fatto cambiare idea. Per alcune cose servivano degli organici. forse lui aveva bisogno di qualcosa di simile.
    In ogni caso, che fosse per uno di quei due motivi o per altro, sembrava che la trattativa fosse andata relativamente bene. Max avrebbe portato i dati al Barone che, forse, li avrebbe esaminati. In tal caso sarebbe dovuta ritornare per ricevere nuovamente i dati riesaminati con eventuale testimonianza giurata e firmata da parte del Barone, ma non era un problema. Il problema, piuttosto, era portare a termine la futura proposta del di D'nec, perché era palese che ancora non avevano intenzione d'informarla. E lei non amava le sorprese, come l'ultima domanda proposta dal droide. Odiava le sorprese.

    Durante il processo era uscita fuori la questione del droide assassino Liv che aveva effettuato un massacro su Typherra, ma ancora non lavorava per la signorina Galney. Anzi, da quello che aveva capito la vicenda era risalente a quando lei era ancora assistente del Senatore. Inoltre, da quanto era riuscita a capire, lei odiava i droidi. Forse proprio per questo Keeva non riusciva a pensare che lei fosse invischiata con quella faccenda. Il suo sdegno quando capitava di parlare di quel droide era palpabile, reale come quello che lei stessa provava per gli uomini.
    Questa ultima linea di pensiero fece realizzare a Keeva che probabilmente non reputava i droidi uguali agli organici, perché in quel momento non riusciva ad odiare QUESTO droide, probabilmente perché non lo reputava un uomo, nonostante l'aspetto palesemente maschile.


    Sospirò profondamente, lasciando trasparire il fastidio, sebbene non fosse indirizzato a Max ma all'altro droide della sua vita.
    Liv.


    Premetto che la mia conoscenza di robotica è pressoché nulla, quindi se dovessi accidentalmente offendere la categoria o lei stesso per la mia ignoranza in materia, le chiedo immediatamente perdono. Non è mia intenzione reputare l'intero genere colpevole per quello che ha fatto quel macellaio. In ogni caso conobbi Liv anni fa, in un locale notturno dove andai per passare una serata di divertimento. Inutile dire che non fu così. Mi ritrovai su di un piano quasi interamente vuoto del locale con lui che si avvicinò a me. Un grosso droide da combattimento che si approcciava a me, una donna da poco giunta sul pianeta, disoccupata e totalmente indifesa. Mi era sembrato parzialmente instabile, quindi ho usato la mia unica arma: le parole. Mi sono dimostrata piacevole per la sua programmazione, immagino, perché si è dimostrato amichevole e anzi, anche parzialmente succube. Non so spiegarmi il perché, ma sembrava desideroso di servire. In ogni caso ho sfruttato l'occasione per dargli il mio contatto e dileguarmi. Non ho voluto rischiare di dare un numero falso, perché non sapevo se potesse rintracciarmi nel mio appartamento. Ho pensato che se fosse stato un individuo pericoloso era meglio tenerselo sul lato buono.
    In seguito, parecchio tempo dopo, mi ha chiamato per chiedermi aiuto. Era danneggiato, sebbene comunque pericoloso e necessitava di crediti per le riparazioni. Glieli ho forniti per le stesse motivazioni di prima e poi non ci siamo più rivisti. All'epoca lavoravo per il Senatore Krats, quindi la mia immagine era molto più importante di prima, non potevo essere associata con lui. Sono passati circa 3 anni tra quest'ultimo incontro e la strage su Typherra e non abbiamo mai avuto altri contatti oltre a queste due occasioni. Sono stata interrogata in seguito all'attacco dalle forze di polizia, fornendo la mia versione e quanto sapevo di lui, ovvero poco. In seguito a questo non sono stata incriminata di nulla e sono ritenuta esclusivamente persona informata sui fatti. Dopo tutto questo tempo sono convinta che la situazione non cambierà, come è giusto che sia. Non so quanto ci fosse di normale o tipico in quell'individuo, ma personalmente mi sembrava instabile e pericoloso. Il suo esatto opposto.


    Dopo quell'ultimo complimento, si limitò a lasciare i dati richiesti sul tavolo e si preparò per alzarsi, sebbene prima voleva chiedere un ultima cosa.


    In caso il Barone accettasse questo accordo, per caso lei sa già per cosa potrebbe avvantaggiarsi del mio aiuto? Sa, sapendolo in anticipo potrei prepararmi maggiormente per il compito proposto.

    Oltre a fare ricerche sulle motivazioni del Barone al riguardo. Cosa ci avrebbe guadagnato, ad esempio. E cosa poteva guadagnarci lei.
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    Beh, tuttora molte compagnie hanno tecnologie per effettuare chiamate di questo tipo, tanto che ogni chiamata ha un numero diverso. Non è molto diversa come idea, ed in caso di necessità legale un tecnico può facilmente risalire al dispositivo che ha chiamato, quindi non sono "impenetrabili".
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    Invenzione di luglio:

    CITAZIONE
    COMLINK RISERVATO
    Costo: 250 crediti
    Licenza: -
    Creatore: Bob
    Punteggio abilità minimo per l'uso: -
    Descrizione: questo dispositivo è quasi identico ad un normale comlink sia in forma che utilizzo ma con una importante differenza. Il comlink consente di utilizzare una impostazione per cui le chiamate effettuate dal comlink stesso diventino non rintracciabili ed anonime da parte del ricevente e di terzi.
    Se si possiede Informatica 3 o superiore è possibile ricavare le informazioni richieste. Tale procedura richiede meno tempo tanto più è alto il punteggio di Informatica.


    Edited by Maggoth - 19/7/2021, 11:56
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    In tutto lo shock di quella serata, che finalmente, molto lentamente, stava andando a dissiparsi nelal sua mente, Myra si rese conto di qualcosa. Qualcosa che l'iniziale shock le aveva fatto rimuovere prontamente, relegandolo ad attività non necessaria all'immagazzinamento immediato nel suo pensiero conscio.
    Lucy l'aveva abbracciata, quasi stritolata in realtà, con tanto di coccole e parole di conforto. La cosa era stata talmente tanto assurda che probabilmente la sua psiche, già oberata di lavoro, ha deciso prontamente di catalogare per un momento più tranquillo. Cioè, era già abbastanza paradossale così. Lei, una semisconosciuta, la trattava con gentilezza e conforto e quasi amore, mentre per lui, con cui aveva passato la sua intera esistenza, vi era solo sdegno ed una ostilità malcelata. Che cazzo di galassia.
    Usciti fuori, il suo mondo tornò rapidamente nell'oscurità praticamente totale. Avrebbe voluto attivare la sua nuova vista, ma si era già resa conto che era qualcosa da usare solamente nei momenti effettivamente essenziali, perché le richiedeva sforzo e concentrazione. Da quello che aveva capito, quella capacità consumava energie fisiche al pari di una normale attività che sforzava i muscoli. Non poteva abusarne.
    Sospirando, attese che l'uomo uscisse fuori dal locale, prima di prenderlo sottobraccio mentre parlava e, sotto la pretesa di galanteria maschile, lo sfruttò per camminare senza sbattere contro cose palesemente in vista per chi non era cieco come un... beh, hapan.
    Si sforzò leggermente di sorridere alla domanda, ovviamente surreale, che le era stata posta. Per la nebulosa, che cazzo di serata.


    Sono una donna, sono hapan e sono molto confusa al momento. Capirai che quel... qualunque cosa hai fatto non è propriamente normale. Come ci riesci?

    La sua espressione era mestamente neutra, con qualche punta di curiosità, sebbene rovinata da occasionali smorfie di fastidio in alcuni momenti, quando incespicava contro un sasso oppure il suo nuovo amico cambiava direzione, sbilanciandola leggermente. Non era necessario conoscere gli hapan per intuire che stava faticando a camminare con scioltezza.

    Un simbolo?

    Fece appena in tempo a chiedere che l'immagine del simbolo lesi proiettò nella mente, quasi oscurando il resto della sua visuale. Incespicò per la sorpresa, reggendosi con forza a lui per non cadere, prima di riprendere il passo nella maniera più dignitosa possibile.
    L'immagine, che ora riusciva a richiamare alla mente in maniera molto limpida, era come un ricordo di qualcosa che lei aveva visto in prima persona, sebbene sapesse che non era così. Quindi poteva fare anche questo.
    Il flash mentale non era stato troppo invadente, in realtà. Era stata al sorpresa e, probabilmente, la mancanza di esperienza in materia a farla confondere così.


    Eh, grazie. Magari avvisa prima. Non ho mai visto questo simbolo, ma l'idea dell'holonet è valida come qualunque altra. Potremmo anche puntare ad un sistema più diretto. C'è un boss locale che ha le mani in pasta un po' ovunque, con cui abbiamo fatto qualche affare andato relativamente bene. A meno che non siano collegati a lui, potrebbe avere qualche informazione. Potrebbe valere la pena parlare con qualcuno dei suoi sgherri. Si trova al casinò locale, passa tutto il tempo a giocare i soldi degli altri. Non so dov'è la postazione holonet più vicina, ma potremmo dividerci e ritrovarci lì per decidere sul da farsi una volta avute le informazioni.

    Voleva risolvere il prima possibile la questione prima che la sua banda andasse in giro a fare massacri in uno scontro tra bande in cui, ovviamente, sarebbe finita dritta in mezzo. Decisamente non era la sua idea primaria di rilassamento.

    Edited by Maggoth - 10/7/2021, 15:33
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    CITAZIONE
    Nome pg: Vrikavan Sornell
    Conto pg: 287
    Link ai post mensili: GIUGNO
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    4) #entry650912427

    CITAZIONE

    CITAZIONE
    Nome pg: Maggoth Onduil
    Conto pg: 133
    Link ai post mensili: GIUGNO
    1) #entry650373479
    2) #entry650876730

    CITAZIONE
    Nome Pg: Lyra Galney
    Conto Pg: 248
    Link ai post mensili: GIUGNO
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    2) #entry650658054
    3) #entry650881655

    16. Solita distribuzione (Lyra, Vrik, Myra e Bob)
4011 replies since 11/2/2015
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