New Star Wars Gdr

Posts written by Eleni Bok

  1. .
    CITAZIONE
    Il cuscino?

    Ma certo! Il cuscino! il Thanen virtuale, che era molto più espressivo del Thanen reale, battè il pugno destro sul palmo sinistro aperto, perchè, sì, il Thanen virtuale non aveva il gesso, nè una vestina di carta.
    Con la presenza degli antidolorifici in circolo, la pressione sanguigna sarà particolarmente bassa, per questo parla così, non le arriva ossigeno al cervello, bisogna abbassarle il guanciale.
    Se in quel momento fosse piombato dal cielo, stile agente dello SWAT imbracato, un intervistatore di qualche programma sulla vita di coppia, Thanen sarebbe probabilmente stato bocciato e rimandato a settembre. Fortunatamente gli ospedali di Coruscant non prevedevano quel genere di servizi e visto che il Maggiore si era fatto avanti e aveva due mani a disposizione, il chiss aveva deciso di lasciar fare a lui.
    CITAZIONE
    Ehm, ok, questo non me lo aspettavo...

    [Easy Mind; successo]
    Ma figurati io.. commentò, fortunatamente solo nel privato della propria mente. Il suo fisico reggeva gli effetti dei narcotici che era uno splendore... quasi troppo, in effetti, non è che gli stessero impedendo granchè di sentire male al braccio.
    Quando il Maggiore scoppiò a ridere, Thanen si voltò a guardarlo, impassibile, senza nemmeno sbattere le palpebre. Possibile che l'unico nel pieno delle proprie facoltà mentali fosse lui, in quel posto?
    Se gli dava fastidio che il Kel Dor abbracciasse la zeltron? Naturalmente sì.
    Così come gli dava fastidio vedere chiunque palesare le proprie manifestazioni d'affetto in pubblico. Non era decoroso. Sopratutto non lo era in un ospedale e davanti a colleghi di lavoro, in particolare guerrieri... La stranezza di quella situazione, il dolore pulsante alla zona operata e il fatto che le domande continuassero a moltiplicarsi, invece che trovare risposte, stava facendo piegare la linea dei suoi pensieri verso il suo lato più chiss. Era un po' che non lo visitava, in effetti. Era talmente abituato alla Repubblica e i suoi alieni, che erano anni ormai che non si ritrovava a scivolare verso quel genere di commenti, che invece avevano riempito costantemente la sua mente, in passato. Inspirò a fondo dal naso e si costrinse a tornare zen.
    Sicuramente c'erano risposte dietro l'angolo.
    Ascoltò quanto il Maggiore aveva da dire, il che non era molto. Nello stesso periodo in cui la coppia era impegnata su Naboo, lui era nel pieno, prima di un inseguimento di terroristi nell'Outer-rim, poi dell'incarico su Hoth che... Già... Ancora non sapeva niente nemmeno di quello. Un nodo gli strinse la gola, ma lo mandò giù e ascoltò il resto, sperando ci fosse di più.
    Aveva sentito dire che Norrington era scomparso, e proprio nel periodo in cui si era volatilizzata Astrea Velia. A quanto pareva, così come la zeltron era tornata con spoglie diverse, anche il Commodoro era ricomparso in modo non convenzionale.
    CITAZIONE
    Questa cosa della "Strega" ti dice niente? E di Norrington?

    Alla parola "strega" il chiss strinse appena gli occhi.
    Ha ragione, Maggiore. Questa sembra una faccenda delicata. rispose lentamente, ma scandendo a dovere.
    E con tutto il dovuto rispetto... Non credo che lei dovrebbe disturbare l'Alto Comando per questo. continuò con estrema cautela.
    Orion era sempre parso un uomo tutto d'un pezzo, sul lavoro, ma molto elastico in altri frangenti, non gli era chiaro fin dove potesse osare con lui. Perchè sì, quello che Thanen stava suggerendo in quel momento poteva essere letto in maniera molto molto brutta dal superiore dell'Esercito. Se Starchild avesse deciso che "non disturbare l'Alto Comando" era troppo simile a "mentiamo ai nostri superiori", il chiss avrebbe potuto essere seriamente in pericolo di corte marziale. Prima di proseguire, valutò attentamente il Kel Dor e le sue reazioni. Era consapevole della presenza di Talia, ma considerato il suo stato, gli pareva più importante pensare prima al Maggiore. Purtroppo era difficile capire cosa dire o cosa no e già si era esposto abbastanza così com'era. Una notevole fetta di lui pensava che negare ogni coinvolgimento sarebbe stato più saggio, ma anche se ora Talia era K.O., presto avrebbe rimesso assieme i fatti.
    Quello che voglio dire è che un rapporto incompleto e poco credibile, potrebbe risultare più nocivo che d'auto. Forse se lei mi facesse un rapporto più dettagliato, saprei meglio consigliarla.
    Poteva iniettargli qualche sostanza e fargli dimenticare quella conversazione, in caso tutto fosse andato storto? Beh, sperava tanto di sì, e lo stava già progettando, perchè non aveva un salvataggio automatico da ricaricare.
    Easy mind; CD 10 su cos: 21
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      21 (17 + 4)
    • Inviato il
      26/4/2024, 21:42
      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 26/4/2024, 22:09
  2. .
    Io per tararla mi baso sulle tecniche simili di Topo. Lì servono una tecnica specifica per conoscere le statistiche, una per sapere che esistono tecniche che il pg non conosce ed un'altra ancora per rendersi conto se il pg bersaglio possiede o non possiede tecniche che il pg ha precedentemente memorizzato, quindi nemmeno tecniche in generale.

    Con questa tecnica si può fare tutto questo, e in più si ottiene pure un bonus. E' vero che è limitata a ciò che riguarda il combattimento, ma giustamente, perchè viene proposta come tecnica da duellante. Come è stato fatto notare più volte, per Spirito Creativo, se vuoi essere analitico, ti fai il pg Topo-Duellante, non inventi tecniche che copiano la stessa cosa.

    Ci ho pensato accuratamente e secondo me già ottenere info sulle stats fisiche avversarie, mentre si combatte, è già più che sufficiente. Il resto è troppo.
  3. .
    Raqquill vede una donna nel suo mirino. fece presente, tenendo l'arma ben fissa tra le ramaglie, puntata sul bersaglio che aveva identificato.
    In realtà, anche se la nebbia non faceva capire bene la situazione, Keldor aveva fatto una piccola strage. Delle 16 donne armate presenti, che fossero visioni o in carne ed ossa, solamente 4 rimanevano in piedi. Una era sotto tiro di Rquill, le altre... beh, le altre erano rimaste impegnate per tutto quel tempo a fare dell'altro e ora erano pronte.
    Il pirata era stato ferito in maniera abbastanza seria da farsi sentire, specie sotto le costole, dove forse gli avevano bucato qualcosa di poco simpatico, ma non sarebbero state quattro o cinque ferite a fermarlo. Era quasi perito per dissanguamento diverse volte eppure era ancora lì. Delle frecce di energia non lo impensierivano.
    Ignorando il dolore, si rimise in piedi, facendo perno sulla gamba sinistra, ancora integra, a quanto gli pareva. Quel momento di calma non gli piaceva, così come non gradiva che ancora Vriska e Raqquill non gli avessero comunicato la loro posizione, tuttavia al momento aveva poco tempo per pensarci, doveva concentrare tutti i propri sensi sull'eventualità di attacchi a sorpresa e sull'eventualità di trovare per primo il nemico. Che poi? Perchè aveva iniziato tutto quello? Non era lì per parlare? Allora perchè aveva iniziato ad ammazzare arcieri?
    Perchè gli hai pisciato sulle reliquie...
    Ah già.

    Ma aveva sicuramente avuto delle ottime ragioni per farlo, infatti era lì per...? Aola'vrei! Sì, era lì per quello. La vecchia megera diceva di sapere come riportarla da lui. Forse era per quello che aveva iniziato a sparare alla gente: non era sicuro di rivolerla indietro, anche se gli sarebbe piaciuto. Forse sparare alla gente era l'unica cosa che davvero lo faceva sentire vivo e competente, quello e rischiare di morire per aver insultato la madre di un gruppo di scout.
    Pensieri per altri tempi, perchè ora-...
    Accadde troppo velocemente perchè potesse fare qualcosa che non fosse sgranare gli occhi e farsi morire una bestemmia in gola. Un lampo verdastro lo investì dal nulla e in un attimo tutto divenne buio.
    Da qualche parte nella foresta rossa, il kordan ruggì e sparò, per poi caricare a testa bassa nella nebbia.

    Il tempo per Keldor pareva essersi fermato. C'era ancora la nebbia, ma nessun odore, nè dolore. Gli ricordava molto la sua morte. Era forse morto, per davvero, sta volta? Tutto sommato non gli dispiaceva, ma doveva esserci per forza tutta quella nebbia?
    Oh, no, vedi, la morte sarebbe una liberazione e tu hai un forte debto nei miei confronti. Hai distrutto il sapere che cercavo, hai ucciso le mie figlie e i miei figli e dissacrato le loro tombe. Ti farei a pezzi... se tu non avessi tutto questo potenziale...
    Che cosa? Chi stav-..? E perchè lui non riusciva a rispondere? Dove era? Non riusciva nemmeno a capire se avesse un corpo. Oh, ktah! Era quello là in fondo? Era quello il suo corpo? Perchè gli pareva di vederlo sall'alto? Cazzo, era davvero morto, ma allora quella vecchia non avrebbe potuto fargli la cortesia di lasciarlo in pace?
    Non appena quel pensiero gli sopraggiunse, un'insieme di immagini lo bombardarono una sovrapposta all'altra, come un turbine maleodorante di suoni e colori troppo forti. Immagini di lui che massacrava gli abitanti di Corsin, la decapitazione del magistrato, con la cui testa si era fatto un selfie, le violenze ad Edna, la piccola clone, le torture alla diplomatica Hapan... ma poi anche i tradimenti, le menzogne e i soprusi che lui aveva subito, lui e chi prima di lui. La lista era lunga, la cacofonia di ricordi troppo confusa, abbastanza da mettergli la nausea.
    Tutta questa energia distruttiva così male incanalata... Ma ora è finita, ora ci penserà la Grande Madre a darti uno scopo, un motivo di esistere. Non temere, perchè tutto ti sarà chiaro, a tempo debito. Ora... Svegliati!

    Keldor non aveva idea di che cosa fosse capitato o di quanto tempo fosse passato, ma quando aprì gli occhi era ancora in terra, riverso a faccia in giù e terribilmente dolorante. Si sentiva strano, così debole...

    Ho deciso di arrivare al sodo della questione. Decidi pure tu che cosa vedi e cosa succede all'esterno del testolino di Keldor. A questo punto però lui avrà già l'aspetto di un ragazzetto di circa 12 anni umani.
    Occhi d'elfo; CD 15 su percezione: 17
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    • Inviato il
      24/4/2024, 22:18
      Eleni Bok
    It's but a Scratch; cos, CD 11: 21
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    • Inviato il
      24/4/2024, 22:26
      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 24/4/2024, 22:51
  4. .
    Orion Knight RoseOrdis ~Zalak~
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    Benvenuto! Se hai domande scrivi pure.
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    I turni sono:

    Ewan
    Orion
    Myr
    Alex
    Talia
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    Siamo un'unica, grande famiglia



    B1 ricevette l'aggiornamento rotta effettuato da Flynn e si prodigò in una rapida curva verso la direzione del campo, o meglio, a metà tra il campo e la città, dove il gruppo in fuga si sarebbe dovuto ricongiungere con loro, se avessero seguito la strada più breve e ammesso che sapessero dove andare.
    In seguito il Cavaliere cercò Orion con la mente della Forza e inviò i suoi messaggi, con tanto di allegati. Era passato del tempo da quando i non-morti erano stati risvegliati, perciò ormai Orion doveva aver trovato un modo per lasciare la città, oppure essere perito, ma Flynn riuscì a ricollegarsi all'impronta del soldato, tramite la Forza, perciò doveva essere ancora in vita.
    Vennero le teorie di Alex sui metodi di uccisione, metodi che fecero impensierire non poco il pit-dum, che saltò sul sedile, come se l'avessero appena preso a calci e si voltò allarmato verso il lucertolone.
    Flynn, dal canto suo, ne sapeva leggermente di più di Alex in fatto di medicina e potè dire con certezza che entrambe le teorie avrebbero potuto essere valide, ma se una delle due fosse la risposta, o se ve ne fosse un'altra, nessuno tra loro poteva saperlo.
    Sì, sì, preparatevi pure a terminare i mostri, maaaa vediamo di non arrivare abbastanza vicino per doverlo fare....Aspetta... perchè abbiamo cambiato strada? La città è da quella parte!
    Sicuramente le proteste del pit-dum sarebbero contate poco. La squadra "Non-Morti" proseguì nel suo viaggio.




    Orion aveva scoperto nel suo breve scontro con i pit-dum che gli scudi energetici funzionavano regolarmente contro i colpi di fucile modificato, quindi potè sfruttarne la capacità difensiva per parare la prima salva e poi trafiggere entrambi i bersagli con la spada laser volante. Il ricco premio di quell'incontro era stato un Gerry che correva a braccia alzate verso il bus e un fucile modificato tra le mani del Maggiore.
    Quando il Kel Dor arrivò al bus e si mise alla guida, Talia aveva ricevuto l'arma e il gruppo era partito a tutta birra... per modo di dire. Sì, Pan aveva fatto partire il mezzo, ma non si poteva certo dire che fosse un veicolo da formula 1. Sarebberro stati lenti. Costanti... ma lenti. Non che gli 80km/h di massima fossero pochi, per superare della gente a piedi, ma forse la sgommata che Orion si aspettava fu un po' più simile ad un colpo di tosse e uno scossone.
    Mentre Orion guidava, Pan e Talia si misero d'impegno nell'analisi dell'arma recuperata, con Gerry, offesissimo di essere stato lasciato da parte, che cercava furiosamente di indovinare a cosa servissero le componenti elettriche, prima di Pan. Con zero successo.
    Il risultato dell'analisi del droide disse loro che quei fucili erano caricati a pallettoni contenenti una sostanza simile al plasma. Il tamburo poteva tenere 6 proiettili e in quel caso uno era già stato usato, il che ne lasciava 5 a disposizione. Il contenuto era un composto colloidale estremamente alcalino e quindi corrosivo. La formula era sintetica e uno dei reagenti era sconosciuto ai database del droide. Ciò che Talia potè aggiungere, fu che quel fucile non aveva decisamente le linee di un'arma di Mon Calamari. Era improbabile che fosse opera di chi aveva progettato le difese del Municipio.
    Troppo militari? Miss, sono perfettamente in grado di-... Oh... ci vorrà un po'... [TECNICA FALLITA -> non è una ricerca]
    Mentre Gerry lavorava sui programmi, Talia raccontò ciò che la stava dilaniando da diverso tempo ormai.
    Dopo che il gruppo si fu parlato, ricevette anche il responso con l'analisi dei due programmi, che ne spiegava appieno le specifiche. Almeno su una cosa potevano stare tranquilli: Cleaner era solo un programma per rimettere assieme la città, era Guardian quello problematico, votato a proteggere i bambini fino al tramonto... e riportarli indietro, con ogni mezzo, calato il buio.
    Molti pezzi del puzzle iniziavano a palesarsi, ma ci sarebbero voluti Ewan e Alex per iniziare tutti assieme a metterli al loro posto...




    Lo speeder a fari spenti era fermo in attesa, quando il pulmino giallo fece la sua comparsa nel buio. Finalmente i due gruppi erano riuniti.
    La prima a prendere in mano la situazione fu Talia, che.... wow! aveva sempre visto così bene al buio? Perchè ora le pareva quasi di vedere tutto a pieno giorno, anche se in bianco e nero. [VISIONE NOTTURNA ATTIVA DA ORA] Nel complesso si sentiva bene, forse un po' agitata, impaziente... e quel languorino... [+1 percezione; -1 carisma, fino a nuovo ordine.]
    CITAZIONE
    Lei, Signore, non mi sembra volerci ammazzare come gli altri droidi suoi ex colleghi, immagino da ciò che non siano riusciti ad installarle i programmi Guardian e Cleaner... è riuscito a fuggire oppure è successo qualcosa di particolare? E chi era interessato alla riprogrammazione dei droidi domestici?

    Oh, questa qui mi piace! il pit-dum, che fino a quel momento non aveva fatto altro se non lamentarsi, apprezzò molto i modi di Talia.
    Io, signora, sono difettoso. Ero in un ripostiglio, durante la programmazione. spiegò il motivo per cui non era stato riprogrammato, come se "difettoso" fosse un complimento.
    No, no, qui c'è uno sbaglio! La riprogrammazione è avvenuta poco prima dell'assassinio del Padron Jackson. Non è stato un accordo preso con alcuno, mi dico io. Padron Jackson non avrebbe accettato di lasciare i propri fedeli droidi, quando al campo c'era tanto da fare. chiarì.
    CITAZIONE
    Gli scienziati sono arrivati qui per capire che cosa stia uccidendo il pianeta; magari pensavano che qualsiasi cosa fosse potesse essere velenoso anche per gli organici... Lei ha qualche idea di che cosa possa essere, Signore?

    Ma è ovvio che siano le nubi nere! Prima di quelle, tutto era ancora vivo!
    Le risposte del robottino erano state molto più dirette quando a fare le domande era Talia Crane, e non Ewan Flynn. Forse essere preso ad insulti l'aveva mal predisposto.

    Tutti quanti avete ripreso le forze, quindi potete considerarvi riposati.
    Nel prossimo post, ricordatevi di mettere in spoiler tutto il vostro equipaggiamento aggiornato ed eventuali effetti.
    Myr, i danni sono quelli detti in precedenza, non ce ne sono di nuovi.
    Visto che non vi siete ancora aggiornati, usate questo turno per le comunicazioni, al prossimo cerchiamo di andare avanti. Siete a circa 10 km dall'accampamento Arkaniano.
    Non ho risposto ad altre domande, perchè presuppongono che il droide parlasse di altro, cosa che in quel frangente non ha motivo di fare.
  8. .
    Rosalia non vide nessuno, tuttavia si rese conto che c'era un passaggio segreto nascosto sotto il cassonetto, un tombino mezzo aperto, che doveva condurre da qualche parte ai piani di sotto. Sembrava totalmente nell'oscurità ed emanava un gran fetore, tuttavia era un posto dove nessuno l'avrebbe cercata. Poteva tranquillamente passare sotto il cassonetto senza spostarlo, piccola e magra come era, il problema era che, avrebbe presto scoperto, la fessura che avrebbe dovuto consentirle il passaggio sotterraneo era troppo stretto. Il coperchio del tombino sembrava molto pesante. Forse usando qualcosa sarebbe riuscita ad aprirlo, ma non poteva fare leva con un arnese, mentre si trovava sotto il bidone, non ne avrebbe avuto lo spazio.
    I malviventi erano in arrivo e lei doveva scegliere rapidamente che fare.
    Di nuovo, la voce sembrava chiamare da lì sotto, anche se non vedeva nessuno.
  9. .
    Come Thanen aveva immaginato, se non fosse prontamente intervenuto per fermare il ragazzino alieno, sarebbe stato sicuramente fatto a pezzi dalla Sith, davanti ai suoi occhi, cosa che sarebbe stata inacettabile. Chissà come una cultura barbara come la sua poteva aver prodotto qualcosa di significativo... Ma c'era anche da dire che lei era solo un esemplare ed un caso isolato non era valido ai fini della statistica.
    Con i bimbi messi in salvo duramente, ma in modo efficacie, la massasi poteva concentrarsi solo sul suo compito e ciò che Thanen le aveva proposto. Come sperava, aveva stuzzicato la sua ingordigia di distruzione.
    CITAZIONE
    «I barbari non addestrano affatto i loro piccoli... i quali non hanno cicatrici e si comportano come bestie da macello»

    Certamente un tempo Thanen aveva avuto tutte le motivazioni per essere disgustato dagli alieni, il che ovviamente significava tutti i non-chiss e per primi i bambini, appiccicosi, sporchi, chiassosi e sempre tra i piedi, non disciplinati e rispettosi delle gerarchie, come doveva esserlo un bimbo chiss. Ma ormai il Capitano era diventato un cittadino repubblicano, anche se adottivo, e il suo modo di vedere le cose era diventato più... elastico. Le affermazioni di Ashara denotavano la sua ristrettezza mentale. Se c'erano degli alieni che i chiss facevano bene a ritenere inferiori e non degni di attenzione, quelli erano proprio quelli come la donna rossa. Erano specie come la sua, con lo stesso modo di pensare e comportarsi che avevano reso i chiss gli xenofobi che erano. Non ci si poteva stupire, sentendola parlare e l'ufficiale doveva ammettere che farle notare tutte le falle logiche nelle sue affermazioni sarebbe stato più che giusto, per cercare di correggerla. Quello però era proprio ciò che non poteva fare. Non se la sentì però nemmeno di concordare apertamente: temeva di apparire falso, che in qualche modo il suo disgusto per lei e i suoi commenti potesse trasparire.
    Optò per il silenzio.
    Si concentrò invece sul racconto, ben più interessante, delle vicende del pianeta da cui veniva.
    La loro popolazione è destinata ad estinguersi nel giro di qualche centinaio di anni. Non so se valga davvero la pena di cercare qualcosa. Se avessero avuto le conoscenze per sfruttare la Forza come arma, allora una delle tribù avrebbe rapidamente soggiogato le altre. considerò interiormente.
    Però, se gli zuguruk, i loro ingenieri, sono periti, forse ciò che gli manca non sono le conoscenze in sè, ma qualcuno in grado di applicarle e interpretarle. Può valere la pena di fare un tentativo....
    La guardò eseguire il suo tentativo con la carcassa, poi rispose.
    Quello che vi serve non è potenza delle armi, ma della mente. decretò.
    I vostri kissai sono deboli. Una cosa come questa non dovrebbe capitare. I deboli meritano di morire. andò avanti, prendendo in prestito ciò che aveva visto e ipotizzato dai comportamenti di Ashara.
    Ma i Sith sono pochi, in questo caso è necessario epurare, tagliare i rami secchi, per dare più spazio alla pianta. Confermo quanto ho detto. Portami le conoscenze celate su Dostun e io ti aiuterò a salvare Qoritjor Qo dal declino.
  10. .
    Silenzio. Era quella una differenza sostanziale tra il prima e il dopo: prima, quando il gioco era stato ancora in atto, il chiss non stava zitto un minuto; ora, invece, con le buffonate al termine, se ne stava in coda con lo sguardo che saettava in ogni direzione, la presa ancora salda sulle spalle della giovane donna. Ora non c'era più motivo di fingere, almeno non quella parte di finzione, ora poteva essere una maschera diversa. La cosa era rilassante, era come togliersi dalle spalle il peso di una lunga giornata di lavoro, senonchè nulla era ancora finito, era solo passato dal front-office al back, dove le relazioni c'erano comunque, quelle coi colleghi degli altri reparti.
    Era sempre liberatorio togliersi una maschera, il problema era che ogni volta rimettersela diventava sempre più soffocante.
    Si accorse, malgrado continuasse a guardarsi attorno, che Lucrezia lo stava guardando, perchè lei era una di quelle tante cose che doveva tenere d'occhio. Così, quando lo fece, abbassò gli occhi di fuoco liquido a incontrare i suoi. La fissò con un'innaturale inespressività, guardigno, sospettoso, vide che le si stavano inumidendo gli occhi e distolse lo sguardo con uno sbuffo, roteando i propri verso l'alto. C'erano dei momenti in cui, testimoni avrebbero potuto dire, Keldor aveva avuto delle erezioni alla vista della debolezza e al sentirsi implorare pietà, ma ce n'erano altri in cui, come questo, non sopportava la vista delle lacrime altrui. Come si poteva passare dall'eccitazione al disgusto? Forse era più semplice di quanto si potesse credere. In fondo uno stesso atto poteva risultare provocante o grottesco, dipendeva se lo spettatore fosse nel "mood" e probabilmente anche chi fosse.
    In quel momento Keldor non era "nel mood", era in fila, con una tizia umana arroccata al fianco e che pure stava cercando di fargli capire che voleva il suo piatto di spaghetti. Ma come si faceva a lavorare così? Siccome il silenzio diventata pesante e Keldor odiava il silenzio, ci mise poco per tornare in servizio e ridistribuire falsità a destra e a manca.
    Non ho più finito la barzella. Che terribile mancanza. Dove ero arrivato? Ah, sì. Anche il terzo cliente raggiunge la pantoriana e chiede di ricevere lo stesso trattamento degli altri "pompino con canto lirico". "Ma certo" gli risponde la donna "ma devi promettermi di chiudere gli occhi". Lui promette, ovviamente e lei per precauzioni spegne pure la luce, ma non basta a fermare la curiosità del nostro eroe, che con una torcia, si prepara. La pantoriana inizia a succhiarlo che è una meraviglia, mai provate simili sensazioni. E allo stesso tempo, deve ammettere che canta molto bene, senza nessuna sbavatura. E' il momento della verità. Accende la luce, guarda e la prima cosa che vede è l'occhio di vetro dentro il bicchiere. Tadà! Barzelletta finita!
    Nel frattempo era arrivato il loro turno, complice anche il fatto che un paio di donne davanti a loro se ne erano andate per vomitare, avendo sentito il racconto.
    Durante l'attesa, Molly aveva potuto vedere che Keldor non sembrava portare comunicatori con lui, ma aveva le tasche piene, quindi forse un comlink poteva essere in quella dietro dei pantaloni, leggermente rigonfia.
    CITAZIONE
    La prima elaborazione dello shock da parte del cervello può essa stessa interferire con l'azione del soggetto. Non si chiama colpa, si chiama condizionamento...

    Sì, sì, sì, e ambarabacciccìcoccò! E tutte quelle cose lì. Prima finisci e prima sarò soddisfatto, prima sarò soddisfatto, prima potrai andare a pranzo. Ora muoviti, se non vuoi farmi perdere la pazienza.
    Keldor non aveva dimenticato che c'erano delle guardie in quella piazza e non voleva attirare di nuovo l'attenzione, perchè anche se aveva cambiato aspetto, qualcuno di leggermente più intelligente della media avrebbe potuto riconoscerlo e quello sarebbe stato pessimo.
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    Tecnica appresa

    Aderenza e caratterizzazione: 7
    Qualità: 8
    Crescita: 14
    Ortografia: //
    Coerenza: //
    Moltiplicatore: x1
    Tot: 29
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    CITAZIONE
    Come vuole che l'aiuti?

    Ecco, così va molto meglio. Vedi che se ti impegni ce la fa, Lucrezia? la lodò il pirata, mentre la guidava inevitabilmente fuori dal negozio, dopo aver mollato la merce non comprata, detro il primo cesto delle occasioni cui passò accanto.
    Quello non faceva parte dei piani. Prendere in ostaggio una giovane donna dal lavoro d'ufficio, senza nemmeno averlo voluto, ma perchè costretto dalle circostanze. Dove l'aveva già sentita? Anche se i suoi ricordi dell'episodio con Lyra Galney erano andati perduti, aveva letto i giornali e guardato il video del processo. Tra quello e la sensazione che stava provando di esserci ricaduto di nuovo con tutte le scarpe, era abbastanza convinto che quello fosse l'ennesimo errore recidivo che il suo cervello non sembrava essere in grado di bloccare sul nascere.
    In quel momento Keldor odiava la donna dal caschetto biondo e non perchè avesse cercato di mollarlo lì e andarsene, anche se, sotto sotto, la sindrome da abbandono poteva estendersi anche ad un episodio così banale, no, la odiava principalmente per il fatto che l'aveva spinto ad essere di nuovo il "cattivo". Lui non voleva essere il cattivo, perchè tutti dovevano sempre costringerlo a far loro del male? Era profondamente ingiusto, era Lucrezia la cattiva, non lui! Lucrezia era una pessima, persona, sì, aveva deciso.
    Ho visto che te la cavi con le macchine. Non mi va di toccare quei trabbicoli infernali, non si abbinano al mio smalto. Quindi farai la ricerca al posto mio. La faremo lì, alla luce del sole e poi, se sarò soddisfatto, ti lascerò andare e ti dimenticherai della mia faccia. Se sarai ancora scortese con me, beh, conosco tanti bei vicoli bui e metodi creativi per renderli interessanti.
    Era venuto su quel pianeta con l'idea della vendetta, perchè in fondo Jared l'aveva costretto a tornare sui propri passi, ad uccidere senza una vera ragione, per cercare di riempire il vuoto che gli aveva lasciato col suo tradimento, ma ora era incastrato con quella bionda e voleva solo liberarsene il prima possbile e lasciare il pianeta.
    Non voleva altre rogne con lo SWAT, non voleva tornare nelle prigioni di massima sicurezza repubblicane. Ogni volta che succedeva vi lasciava un pezzo della propria sanità mentale e non gliene rimaneva poi molta.
    Uccidere Lucrezia sarebbe stata la mossa più saggia: i morti non parlano.
    Uccidere però necessitava di un posto adeguato e Keldor aveva mentito: non conosceva bene Coruscant. Se avesse dovuto scappare, sarebbe stato in difficoltà.
    Mentre parlavano, avevano ormai raggiunto la coda per uno dei terminali.
  14. .
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    CITAZIONE
    hai mai visto qualcosa di simile?》

    Raqquill ha visto ancora il capo dare ordini al nemico. Keldor è capo abile. grugnì il bestione a bassa voce, senza riuscire a capire a dovere la domanda della chiss, che gli aveva fatto vedere la scena. Se solo avesse avuto un briciolo di intelligenza in più, avrebbe potuto confermare che non aveva mai visto quelle donne, così come non era mai stato su quel pianeta, nè mai aveva sentito voci stregate provenire dal nulla. Quando il chiss aveva affrontato simili avversità, si trovava con altri compagni, uno dei quali aveva donato con le sue spoglie i pezzi di equipaggiamento che ora Vriska stava indossando.
    Raqquill aspetta ordini. Il fucile di Raqquill è pronto a sparare. con la battaglia appena iniziata e la vita del boss in potenziale pericolo, il gorillone rosso fremeva per entrare in azione, ma non avrebbe disubbidito a Keldor e finchè nessuno gli avesse detto cosa fare, sarebbe rimasto in appostamento, l'arma pronta.
    Oltre la boscaglia, intanto, le cose si erano fatte focose.
    Quella delle 6 fedeli ora al pirata, che era sopravissuta senza ferite, scagliò una freccia di luce verso la nebbia e con un tonfo un cadavere piovve a terra, ma un attimo dopo le altre risposero prontamente, riducendo la superstite ad un porcospino. Ora Keldor era di nuovo solo e rimaneva unico bersaglio. Il chiss non era però inerme: illusioni o meno, quegli attacchi partiti da diverse direzioni gli avevano dato un'idea di dove dover sparare, così puntò verso l'ultima freccia scagliata e sparò alla cieca una serie di tre colpi. La cosa si rivelò un overkill, perchè già al primo tentativo aveva preso in pieno la responsabile della morte della compagna. Ora ne restavano solo altre...? Quante?
    Ne individuò cinque e così si preparò a sparare, sulla base delle ombre luminose e degli scricciolii uditi, ma anche loro lo vedevano e lo sentivano. La prima freccia arrivò inaspettata dalle spalle del pirata, che si piegò velocemente buttandosi a sinistra, ma senza riuscire ad evitarla del tutto: il colpo gli strisciò la spalla, mentre con un doppio avvitamento su se stesso schivava altre tre frecce. Con un salto all'andietro dell'ultimo secono ne evitò un altro, tuttavia in quel momento pensando di restituire uno dei colpi, un'altra freccia lo raggiunse sul costato, facendogli digrignare i denti per la scottatura che gli aveva carbonizzato un altro pezzo di pelle. A mala pena riuscì a spostare la testa di lato, prima che un'altra lo beccasse. A quel punto rotolò a sinistra, dallo stesso lato, ma una volta rialzatosi un dardo lo prese, stavolta in maniera più decisa, conficcandosi a lato della coscia destra e passandola da parte a parte.
    Ugh!
    Mentre rotolava per evitare un'altra freccia, tentò finalmente di rispondere al fuoco, anche se la luce dei dardi, riverberata dalla nebbia, confodeva la sua percezione dell'infrarosso. Su cinque tentativi, solo uno andò a segno, il che portava gli avversari ad un numero ancora troppo alto.
    Dove cazzo è quella puttana maledetta?!
    Seguì uno scambio senza esclusione di colpi. Ogni volta che una freccia partiva, Keldor cercava di schivarla e rispondere immediatamente dopo, per non perdere il bersaglio. Qualche volta andò bene, qualche volta... no.
    La prima scoccata in mezzo al petto fu risolta con una avvitamento a sinistra, terminato con lo sparo del pirata in piena fronte dalla donna nascosta dalla nebbia. Anche il secondo caso andò similmente, ma la terza freccia lo prese di nuovo quasi di striscio e lo costrinse a terra con una spaccata, che gli fece mancare di brutto il colpo e una volta lì, cercò di buttarsi indietro per una capriola, ma non potè evitare la stilettata bruciante proprio nel gluteo sinistro. L'unica soddisfazione fu centrare la troia che gli aveva bucato una chiappa. Carico del successo, riuscì a montare in cima ad un vecchio palo, correndovi letteralmente sopra, ignorando il dolore delle ferite, e così dall'alto seccò un'altra donna, ma la posizione elevata l'aveva scoperto anche agli occhi delle nemiche... La freccia seguente lo centrò in mezzo alla scapola destra, spingendolo in avanti dal contraccolpo. Fortunatamente l'osso aveva impedito altri danni in quel punto, ma lo sbilanciamento lo resero facile bersaglio di altre due frecce. La prima lo trafisse poco sotto le costole, sul fianco sinistro, l'altra penetrò la coscia destra, mandandolo in ginocchio con un lamento trattenuto tra i denti.
    Con una piroetta sulle ginocchia evitò il colpo di grazia e invece uccise chi aveva provato impunemente a finirlo.
    Avrebbe voluto prendere fiato, ma sapeva che non era ancora finita. Non sarebbe mai finita, fino a che non avesse ucciso ognuno di loro e poi non fosse finalmente crepato in pace anche lui.
    1 vs all; CD 15: 16
    • 1d20
      16
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:18
      Eleni Bok
    Ping Pong; CD 10: 20
    • 1d20
      20
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:20
      Eleni Bok
    Pistola; CD 15 su pistola: 56
    • 3d20 + 6
      19 (13 + 6)
      14 (8 + 6)
      23 (17 + 6)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:23
      Eleni Bok
    E ora?; percezione CD 15: 161
    • 10d20 + 4
      14 (10 + 4)
      14 (10 + 4)
      19 (15 + 4)
      21 (17 + 4)
      20 (16 + 4)
      24 (20 + 4)
      6 (2 + 4)
      5 (1 + 4)
      14 (10 + 4)
      24 (20 + 4)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:25
      Eleni Bok
    Contro attacco; CD 15 su acrobazia: 179
    • 10d20 + 7
      14 (7 + 7)
      21 (14 + 7)
      27 (20 + 7)
      20 (13 + 7)
      17 (10 + 7)
      14 (7 + 7)
      15 (8 + 7)
      21 (14 + 7)
      12 (5 + 7)
      18 (11 + 7)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:27
      Eleni Bok
    Altro giro; CD 15 su pistole: 71
    • 5d20 + 6
      12 (6 + 6)
      13 (7 + 6)
      7 (1 + 6)
      13 (7 + 6)
      26 (20 + 6)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:36
      Eleni Bok
    Altra corsa; CD 15 su acrobazia: 130
    • 9d20 + 7
      16 (9 + 7)
      19 (12 + 7)
      15 (8 + 7)
      13 (6 + 7)
      25 (18 + 7)
      11 (4 + 7)
      8 (1 + 7)
      9 (2 + 7)
      14 (7 + 7)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:39
      Eleni Bok
    Ciapa indrio; CD 15 su pistole: 150
    • 9d20 + 6
      22 (16 + 6)
      19 (13 + 6)
      9 (3 + 6)
      25 (19 + 6)
      18 (12 + 6)
      9 (3 + 6)
      14 (8 + 6)
      13 (7 + 6)
      21 (15 + 6)
    • Inviato il
      16/4/2024, 22:40
      Eleni Bok


    Edited by Eleni Bok - 16/4/2024, 22:51
13143 replies since 25/1/2009
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