New Star Wars Gdr

Votes taken by Eleni Bok

  1. .

    Siamo un'unica, grande famiglia



    B1 ricevette l'aggiornamento rotta effettuato da Flynn e si prodigò in una rapida curva verso la direzione del campo, o meglio, a metà tra il campo e la città, dove il gruppo in fuga si sarebbe dovuto ricongiungere con loro, se avessero seguito la strada più breve e ammesso che sapessero dove andare.
    In seguito il Cavaliere cercò Orion con la mente della Forza e inviò i suoi messaggi, con tanto di allegati. Era passato del tempo da quando i non-morti erano stati risvegliati, perciò ormai Orion doveva aver trovato un modo per lasciare la città, oppure essere perito, ma Flynn riuscì a ricollegarsi all'impronta del soldato, tramite la Forza, perciò doveva essere ancora in vita.
    Vennero le teorie di Alex sui metodi di uccisione, metodi che fecero impensierire non poco il pit-dum, che saltò sul sedile, come se l'avessero appena preso a calci e si voltò allarmato verso il lucertolone.
    Flynn, dal canto suo, ne sapeva leggermente di più di Alex in fatto di medicina e potè dire con certezza che entrambe le teorie avrebbero potuto essere valide, ma se una delle due fosse la risposta, o se ve ne fosse un'altra, nessuno tra loro poteva saperlo.
    Sì, sì, preparatevi pure a terminare i mostri, maaaa vediamo di non arrivare abbastanza vicino per doverlo fare....Aspetta... perchè abbiamo cambiato strada? La città è da quella parte!
    Sicuramente le proteste del pit-dum sarebbero contate poco. La squadra "Non-Morti" proseguì nel suo viaggio.




    Orion aveva scoperto nel suo breve scontro con i pit-dum che gli scudi energetici funzionavano regolarmente contro i colpi di fucile modificato, quindi potè sfruttarne la capacità difensiva per parare la prima salva e poi trafiggere entrambi i bersagli con la spada laser volante. Il ricco premio di quell'incontro era stato un Gerry che correva a braccia alzate verso il bus e un fucile modificato tra le mani del Maggiore.
    Quando il Kel Dor arrivò al bus e si mise alla guida, Talia aveva ricevuto l'arma e il gruppo era partito a tutta birra... per modo di dire. Sì, Pan aveva fatto partire il mezzo, ma non si poteva certo dire che fosse un veicolo da formula 1. Sarebberro stati lenti. Costanti... ma lenti. Non che gli 80km/h di massima fossero pochi, per superare della gente a piedi, ma forse la sgommata che Orion si aspettava fu un po' più simile ad un colpo di tosse e uno scossone.
    Mentre Orion guidava, Pan e Talia si misero d'impegno nell'analisi dell'arma recuperata, con Gerry, offesissimo di essere stato lasciato da parte, che cercava furiosamente di indovinare a cosa servissero le componenti elettriche, prima di Pan. Con zero successo.
    Il risultato dell'analisi del droide disse loro che quei fucili erano caricati a pallettoni contenenti una sostanza simile al plasma. Il tamburo poteva tenere 6 proiettili e in quel caso uno era già stato usato, il che ne lasciava 5 a disposizione. Il contenuto era un composto colloidale estremamente alcalino e quindi corrosivo. La formula era sintetica e uno dei reagenti era sconosciuto ai database del droide. Ciò che Talia potè aggiungere, fu che quel fucile non aveva decisamente le linee di un'arma di Mon Calamari. Era improbabile che fosse opera di chi aveva progettato le difese del Municipio.
    Troppo militari? Miss, sono perfettamente in grado di-... Oh... ci vorrà un po'... [TECNICA FALLITA -> non è una ricerca]
    Mentre Gerry lavorava sui programmi, Talia raccontò ciò che la stava dilaniando da diverso tempo ormai.
    Dopo che il gruppo si fu parlato, ricevette anche il responso con l'analisi dei due programmi, che ne spiegava appieno le specifiche. Almeno su una cosa potevano stare tranquilli: Cleaner era solo un programma per rimettere assieme la città, era Guardian quello problematico, votato a proteggere i bambini fino al tramonto... e riportarli indietro, con ogni mezzo, calato il buio.
    Molti pezzi del puzzle iniziavano a palesarsi, ma ci sarebbero voluti Ewan e Alex per iniziare tutti assieme a metterli al loro posto...




    Lo speeder a fari spenti era fermo in attesa, quando il pulmino giallo fece la sua comparsa nel buio. Finalmente i due gruppi erano riuniti.
    La prima a prendere in mano la situazione fu Talia, che.... wow! aveva sempre visto così bene al buio? Perchè ora le pareva quasi di vedere tutto a pieno giorno, anche se in bianco e nero. [VISIONE NOTTURNA ATTIVA DA ORA] Nel complesso si sentiva bene, forse un po' agitata, impaziente... e quel languorino... [+1 percezione; -1 carisma, fino a nuovo ordine.]
    CITAZIONE
    Lei, Signore, non mi sembra volerci ammazzare come gli altri droidi suoi ex colleghi, immagino da ciò che non siano riusciti ad installarle i programmi Guardian e Cleaner... è riuscito a fuggire oppure è successo qualcosa di particolare? E chi era interessato alla riprogrammazione dei droidi domestici?

    Oh, questa qui mi piace! il pit-dum, che fino a quel momento non aveva fatto altro se non lamentarsi, apprezzò molto i modi di Talia.
    Io, signora, sono difettoso. Ero in un ripostiglio, durante la programmazione. spiegò il motivo per cui non era stato riprogrammato, come se "difettoso" fosse un complimento.
    No, no, qui c'è uno sbaglio! La riprogrammazione è avvenuta poco prima dell'assassinio del Padron Jackson. Non è stato un accordo preso con alcuno, mi dico io. Padron Jackson non avrebbe accettato di lasciare i propri fedeli droidi, quando al campo c'era tanto da fare. chiarì.
    CITAZIONE
    Gli scienziati sono arrivati qui per capire che cosa stia uccidendo il pianeta; magari pensavano che qualsiasi cosa fosse potesse essere velenoso anche per gli organici... Lei ha qualche idea di che cosa possa essere, Signore?

    Ma è ovvio che siano le nubi nere! Prima di quelle, tutto era ancora vivo!
    Le risposte del robottino erano state molto più dirette quando a fare le domande era Talia Crane, e non Ewan Flynn. Forse essere preso ad insulti l'aveva mal predisposto.

    Tutti quanti avete ripreso le forze, quindi potete considerarvi riposati.
    Nel prossimo post, ricordatevi di mettere in spoiler tutto il vostro equipaggiamento aggiornato ed eventuali effetti.
    Myr, i danni sono quelli detti in precedenza, non ce ne sono di nuovi.
    Visto che non vi siete ancora aggiornati, usate questo turno per le comunicazioni, al prossimo cerchiamo di andare avanti. Siete a circa 10 km dall'accampamento Arkaniano.
    Non ho risposto ad altre domande, perchè presuppongono che il droide parlasse di altro, cosa che in quel frangente non ha motivo di fare.
  2. .
    Come Thanen aveva immaginato, se non fosse prontamente intervenuto per fermare il ragazzino alieno, sarebbe stato sicuramente fatto a pezzi dalla Sith, davanti ai suoi occhi, cosa che sarebbe stata inacettabile. Chissà come una cultura barbara come la sua poteva aver prodotto qualcosa di significativo... Ma c'era anche da dire che lei era solo un esemplare ed un caso isolato non era valido ai fini della statistica.
    Con i bimbi messi in salvo duramente, ma in modo efficacie, la massasi poteva concentrarsi solo sul suo compito e ciò che Thanen le aveva proposto. Come sperava, aveva stuzzicato la sua ingordigia di distruzione.
    CITAZIONE
    «I barbari non addestrano affatto i loro piccoli... i quali non hanno cicatrici e si comportano come bestie da macello»

    Certamente un tempo Thanen aveva avuto tutte le motivazioni per essere disgustato dagli alieni, il che ovviamente significava tutti i non-chiss e per primi i bambini, appiccicosi, sporchi, chiassosi e sempre tra i piedi, non disciplinati e rispettosi delle gerarchie, come doveva esserlo un bimbo chiss. Ma ormai il Capitano era diventato un cittadino repubblicano, anche se adottivo, e il suo modo di vedere le cose era diventato più... elastico. Le affermazioni di Ashara denotavano la sua ristrettezza mentale. Se c'erano degli alieni che i chiss facevano bene a ritenere inferiori e non degni di attenzione, quelli erano proprio quelli come la donna rossa. Erano specie come la sua, con lo stesso modo di pensare e comportarsi che avevano reso i chiss gli xenofobi che erano. Non ci si poteva stupire, sentendola parlare e l'ufficiale doveva ammettere che farle notare tutte le falle logiche nelle sue affermazioni sarebbe stato più che giusto, per cercare di correggerla. Quello però era proprio ciò che non poteva fare. Non se la sentì però nemmeno di concordare apertamente: temeva di apparire falso, che in qualche modo il suo disgusto per lei e i suoi commenti potesse trasparire.
    Optò per il silenzio.
    Si concentrò invece sul racconto, ben più interessante, delle vicende del pianeta da cui veniva.
    La loro popolazione è destinata ad estinguersi nel giro di qualche centinaio di anni. Non so se valga davvero la pena di cercare qualcosa. Se avessero avuto le conoscenze per sfruttare la Forza come arma, allora una delle tribù avrebbe rapidamente soggiogato le altre. considerò interiormente.
    Però, se gli zuguruk, i loro ingenieri, sono periti, forse ciò che gli manca non sono le conoscenze in sè, ma qualcuno in grado di applicarle e interpretarle. Può valere la pena di fare un tentativo....
    La guardò eseguire il suo tentativo con la carcassa, poi rispose.
    Quello che vi serve non è potenza delle armi, ma della mente. decretò.
    I vostri kissai sono deboli. Una cosa come questa non dovrebbe capitare. I deboli meritano di morire. andò avanti, prendendo in prestito ciò che aveva visto e ipotizzato dai comportamenti di Ashara.
    Ma i Sith sono pochi, in questo caso è necessario epurare, tagliare i rami secchi, per dare più spazio alla pianta. Confermo quanto ho detto. Portami le conoscenze celate su Dostun e io ti aiuterò a salvare Qoritjor Qo dal declino.
  3. .
    Sarebbe stato tutto molto meglio se la diplomatica non avesse fatto le presentazioni.
    CITAZIONE
    Mi scistemi il... coso?

    La frase sconnessa e biascicante avrebbe dovuto essere un potente indizio, eppure Thanen aveva creduto che persino strafatta di farmaci antidolorifici, le capacità oratorie della zeltron fossero di gran lunga superiori alle sue da sobrio. Si sbagliava. Quanti errori doveva compiere ancora, prima che il suo intero sistema di certezze personali crollasse e lo facesse sprofondare in una voragine di dubbi e autocommiserazione? Fortunatamente c'era Orion Starchild con loro, un superiore e un collega, ergo una forte spinta a darsi un contegno.
    E malgrado tutto, malgrado il fatto che in quel momento anche la mente del chiss fosse un po' annebbiata e la domanda fosse stata assai poco chiara, il chiss spostò lo sguardo sulle flebo della donna, per capire se il flusso fosse troppo intenso, o troppo poco, o se vi fossero ostruzioni dovute a pericolose bolle d'aria, che sarebbero potute divenire una morte per embolia, nei successivi minuti, qualora la stessa bollla fosse arrivata all'interno del circolo sanguigno della zeltron e fino a cervello. Lo fece perchè era la cosa logica da fare, quando qualcuno chiede di sistemare il "coso" e guarda da quella parte con apprensione. Ma dato che la flebo era apposto e la farfalla pure, cos'altro poteva essere il "coso"? Si sentiva come quando era appena arrivato su Coruscant e non capiva una cippa di basic, come di nessun altra lingua chiunque parlasse in quell'angolo della Galassia. Una reazione esagerata, si disse, dettata dalle droghe in circolo e la vicinanza della zeltron. Contegno.
    CITAZIONE
    Ci conosciamo da tanti anni! Siamo stati colleghi in missione e abbiamo anche fatto sesso! Adesso simao marito e moglie: abbiamo firmato un contratto matrimoniale da poco, dovresti venire alla cerimonia! Ehi! Non faccio più fatica a parlare!

    Nella testa del chiss risuonò l'eco di un migliaio di manate in fronte.
    Sì beh, così potevo dirlo anche io...
    Non si voltò a guardare il Maggiore, ma il suo sopracciglio destro si inarcò di un paio di millimetri verso l'alto.
    Aspetta un attimo... le rotelle del suo cervello rallentato arrivarono con appena un istante di ritardo, dopo che la parte emotiva aveva finito di imbarazzarsi per gli affari propri che venivano sbandierati di fronte ad un collega.
    Ma ha appena ammesso di essere Astrea Velia, o sbaglio...?
    No, no, non sbagliava. Dopo tutta la resistenza portata dalla zeltron proprio quando lui stava chiedendo il suo aiuto per salvarlo dalla madre e un matrimonio combinato, dopo tutte le domande svicolate e gli stratagemmi per non mostrarsi nella sua reale identità, lì, di fronte al Maggiore, Talia aveva appena ammesso di conoscerlo, di aver copulato (e a quello preferiva non pensare in quel momento, pena il sentirsi avvampare le orecchie di indaco) e quindi, implicitamente di essere Astrea Velia.
    Il resto delle frasi fu a dir poco... interessante.
    CITAZIONE
    Ha incontrato Astrea Velia anche lui! Guarda Thanen! Ho una cicatrice nuova da riempire d'oro!

    Il Capitano corrucciò la fronte e si voltò verso il Kel Dor. Chi aveva visto chi?
    CITAZIONE
    E' stato Norrington! Ma io poi l'ho ucciso con uno scoglio mentre Orion combatteva gli ananas e la Strega!

    Norrington? Il Commodoro? Morto ucciso da un ananas? No, aspetta. Uno... scoglio...
    Se qualcuno tra loro avesse potuto vedere tra i pensieri del chiss, vi avrebbe trovato una serie di elaborati calcoli logaritmici e i fumetti animati di un piccolo Norrington, uno scoglio viscido di alghe e degli ananas con delle katane.
    [Figlio de chi?? Marito de cossa??; successo]
    Con un secco inspiro, si schiarì la mente e ignorando le richieste di affetto rivolte al Maggiore, si rivolse proprio a questi, nel suo tono professionale.
    Maggiore, posso chiederle di elaborare i fatti? Ho l'impressione che lei e... mia moglie... abbiate avuto dei trascorsi non irrilevanti.
    Sentir pronunciare la parola "marito" di fronte a qualcuno che non aveva progettato di ingannare era stato già abbastanza strano, ma farsi uscire "moglie" dalle labbra, gli era sembrato così estraneo che era come avere la lingua impastata di una caramella mou al gusto pasta al pesto "non esattamente quello che ti aspettavi". Era strano, non spiacevole, ma spaventoso. Sì, decise che "spaventoso" era la parola più descrittiva in assoluto. Fortunatamente conscere i motivi che avevano portato la coppia lì era molto più utile e qualcosa di migliore su cui concentrarsi.
    Figlio de chi?! Marito de cosssa?; cos CD10 vs droga: 24
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    • Inviato il
      16/4/2024, 21:59
      Eleni Bok
  4. .
    La Sith parlava di magie, si doveva quindi riferire alle tecniche conosciute dagli utilizzatori della Forza per sfruttare quell'energia a lui invisibile e la descrizione successiva sembrò confermarlo anche se...
    Non avevo mai sentito di controllo della mente.... assottigliò lo sugardo e increspò la fronte, sotto la maschera. Finora gli effetti che aveva potuto notare erano estremamente fisici, come lo schiantare qualcuno (ad esempio lui) contro oggetti, sollevare e spostare cose e persone, guarire, addirittura, scaturire fulmini dalle mani e muoversi e saltare al di là della normali concezioni umanoidi... ma il controllo della mente.... quello era nuovo e molto preoccupante.
    Thanen si costrinse però a non distrarsi, perchè Ashara stava proseguendo e, ancora più interessante, parlava di macchine in grado di "aiutare la magia".
    Questo vuol dire che non sono stato l'unico a pensare di incanalare la Forza tramite qualche macchinario... e che qualcuno era in grado di farlo. Forse si tratta di una conoscenza perduta, ma può anche darsi che questa Sith sia la chiave per trovarla. Non posso lasciarmela scappare.
    Dire la cosa giusta era diventato essenziale e Thanen non poteva negare, ora, di sentire la pressione, perchè il dialogo non era mai stato il suo forte e anche se a livello teorico aveva ottime capacità di analisi, nella pratica tutto gli riusciva un po' troppo... chiss.
    Ed ecco che dunque la domanda finale era stata evitata. Non poteva dire di essere nè uno, nè l'altro, senza rischiare, poteva solo puntare sul mistero, anche se l'aumento di temperatura segnalato nell'infrared, sulle guance e il petto di Ashara, gli indicava una crescente frustrazione, che presto avrebbe necessitato di valvole di sfogo.
    Thanen valutò il valore di ciò che Ashara poteva offrire. Nessun tipo di conoscenza era inutile, tutte gli facevano almeno un poco gola, ma il Capitano doveva scegliere oculatamente di cosa saziarsi, o non avrebbe avuto spazio per il dessert.
    Le tecniche dei Massasi non mi interessano. Quello che voglio è la storia che conoscete su Dostun. Se mi porterai delle conoscenze che non possiedo, io condividerò con te il sapere degli zuguruk per l'arte della guerra. propose.
    I bambini iniziarono a inveire contro la donna rossa che aveva distrutto l'areoplanino e il più coraggioso del gruppo fece il gesto di scendere per andare a prendere a calci sugli stinchi la donna. Thanen si tese a quel gesto e con un ordine secco e perentorio, pronunciò in basic.
    No.
    Fu abbastanza per far calare il silenzio tombale e far retrocedere tutti i marmocchi in un angolino, come se fossero appena stati bastonati. Per quella volta Ashara poteva godere sul silenzio, ma la sua mente era concentrata?
  5. .
    CITAZIONE
    ...Sta bene?

    Ah, tu dici? Bah, io avrei scelto l'altro. andò avanti il pirata, continuando a fare finta che il soggetto fosse uno dei vestiti che teneva in mano. Se solo si fosse fermato a ponderare che la domanda riguardasse lui, allora le cose sarebbero potute finire in una risata, così come in un bagno di sangue, dipendeva dal momento. Il suo autocontrollo poteva essere notevole, ma anche i migliori bugiardi avevano un punto di rottura, se si continuava ad insistere. Molly Miller doveva sperare di non scoprirlo mai.
    CITAZIONE
    Ah...Devo andare.

    La giovane donna avrebbe potuto sentire l'irrigidirsi dei muscoli affusolati del braccio del pirata, che ancora stava appoggiato sulle di lei spalle. Allo stesso tempo, le dita premetterò, infilandosi nella carne.
    Oh, no, io non credo proprio. sussurrò con tono vellulato e un lieve sorriso sulle labbra.
    Ho cercato di essere gentile con te, Lucrezia, ma tu mi ripaghi con una scorteria dopo l'altra e ora vorresti andartene senza darmi niente in cambio per i miei sforzi. Credo di non poterlo accettare. le dita strinsero più forte e il pirata si avvicinò di più col petto, standole alle spalle.
    Sto cercando una persona. Si chiama Jared Leech, sua madre vive nei bassifondi. Ora tu mi aiuterai a rintracciarlo e io farò in modo di dimenticarmi quanto scortese sei stata con me. Prova a contrastarmi, o attirare l'attenzione in qualunque modo, e io ti sgozzerò così velocemente che penseranno a chiamare sia stato un fantasma. Ora cammina con me verso l'uscita e tieni tutte e due le mani bene in vista.
    La sua voce non avrebbe potuto essere più soave, mentre le sussurrava all'orecchio, ma le intenzioni non erano travisabili, come il fatto che il gioco fosse ufficialmente finito. Forse Molly Miller aveva fatto qualcosa di molto più sbagliato del previsto e ora la sua vita poteva essere in pericolo.
  6. .
    CITAZIONE
    Capitano? Non so se si ricorda di me, ma il Maggiore...

    Thanen! Ne ero sicuro!

    Di tutte le persone di cui il chiss si sarebbe aspettato la comparsa, il Kel Dor non rientrava nemmeno nella top 30. L'ultima volta che aveva avuto a che fare col maggiore repubblicano, le cose erano andate bene, tutto sommato, ma qui invece... Perchè Starchild era lì? Era stato mandato a sollevarlo dall'incarico? Aveva poi ancora un incarico? La sequenza esatta degli eventi che lo avevano portato in quel letto d'ospale era ancora nebbioso, quasi come se fossero passati diversi mesi e per ricordare del tutto dovesse essere costretto a rileggere un rapporto lungo più di tre pagine di fogli A4 fitti di eventi di ogni genere e dove le difficoltà potevano imputarsi più ad uno scherzo del destino, simile a lanci di dado, che non ad inesperienza o incompetenza.
    CITAZIONE
    Dalle descrizioni degli infermieri poteva trattarsi solo di una persona... Allora, che ci fa qui, Capitano? Tra tutti i posti dove potevamo incontrarci... Va tutto bene, a proposito?

    Orion stava continuando a parlare, ma Thanen lo guardava immobile, un po' come un animale convinto che se rimane fermo nessun predatore potrà brancarlo. D'altronde come si può recuperare la dignità di fronte a qualcuno che ti sta guardando sdraiato in un letto d'ospedale, con una cannuccia tra le labbra? C'era un'esatta parola nella lingua chiss, per descriverlo ed era traducibili con "rimarrai fermo dove sei, in silenzio, senza il minimo rumore, fingendo di non esistere".
    CITAZIONE

    Sai, con mia sorpresa, pare che io conosca qualcuno che desidera vederti, ma aspetta un attimo... dottore!

    Più i secondi passavano e più le bizzarrie andavano sommandosi. Chi altri poteva esserci lì che voleva vederlo? Thanen avrebbe voluto saperlo subito, ma purtroppo il Maggiore iniziò a contrattare col dottore circa le sistemazioni dei letti. Fu proprio durante quei dialoghi che Thanen ebbe la sua rivelazione.
    CITAZIONE
    Un'altra paziente desidererebbe vederlo, ma purtroppo sono in stanze separate. Non so se ha presente la Zeltron nell'altra stanza... ecco.

    Zeltron? In un'altra stanza? Ma chi?...
    Il suo primo pensiero fu uno e uno solo, ma cercò di scartarlo. Magari si trattava invece dell'Agente speciale Yllanin, sì, aveva molto più senso. Perchè mai Talia Crane avrebbe dovuto trovarsi in un ospedale, assieme ad Orion Starchild?
    CITAZIONE
    Sicuramente due persone che chiacchierano le daranno meno grattacapi di una paziente che azzana gli infermieri[...]

    No, no, è proprio lei...
    Giunti a quel punto non c'era più alcun dubbio, così come era chiaro che Thanen dovesse capire che cosa stesse succedendo. Ordine, aveva bisogno di ordire e non tutta quella nebbia. Notizie, ecco che cosa doveva trovare: notizie sulla zeltron, sul militare al suo fianco e sopratutto sull'esito della missione di Hoth. Quello era l'obiettivo primario: Hoth.
    Verrò con lei, Maggiore, ma preferirei farlo con le mie gambe.
    Il detto si sbagliava: l'unico modo per recuperare la dignità in quel momento, non era fingere di non esistere, ma fare finta che tutto fosse esattamente come doveva essere. Talia Crane avrebbe fatto così.
    [...]

    Talia Crane avrebbe sbagliato approccio. Anzi no, probabilmente la soluzione del passeggiare per i corridoi con una vestina di carta, avrebbe risolto non solo quelli, ma innumerevoli altri dei problemi della Galassia... se a farlo era una zeltron. Ma Thanen non era una bella zeltron, era un colosso blu con un braccio ingessato e le reali chiappe blu, con annessi e connessi all'arietta fresca, perchè, sì, si era scordato che non aveva vestiti nell'armadietto. Anche di quello avrebbe dovuto rendere conto, ma nel frattempo sostenne la passerella con la massima no chalance, avanzando a passo lento, ma deciso, con la sinistra che si portava dietro il traspolo cui era appesa la sacca di fisiologica ed antidolorifici. Fu con sommo piacere che potè nuovamente sedere sul materasso che tanto aveva voluto lasciare qualche minuto prima, una volta che il letto fu stato posizionato nella nuova stanza. Ma prima di poter soddisfare quella necessità, il suo sguardo non aveva potuto evitare di scandagliare l'interno del nuovo ambiente e mentre lo faceva, impossibile non notare proprio la zeltron, la sua zeltron, tutta scompigliata, con la sclera leggermente arrossata attorno all'iride blu e -ebbene sì- gesso fresco al braccio sinistro.
    Ma...
    Per un lungo attimo Thanen non seppe se credere che si trattasse di uno strano scherzo, una sorta di diabolico passatempo alieno per tediare le menti dei chiss come lui, ma poi scartò tutto come troppo e dopo averle fatto un lieve cennò col capo, attese la sistemazione accanto a quello di lei, poi vi si sedette, senza aver ancora pronunciato nemmeno una parola.
    CITAZIONE
    Eccoci di ritorno. Sai, Thanen, Talia è per me una conoscenza - seppur piacevole - piuttosto recente. A quanto ho capito però, voi due invece... sbaglio? Quant'è piccola la galassia.
    Bhè dai, allora dovete per forza raccontarmi qualcosa!

    Guardò la zeltron, continuando a studiarne lo stato di salute, per cercare di capire se avesse altro fuori posto, ma anche cercandone lo sguardo, alla fine della sua indagine. Cosa doveva dire al Kel Dor? Non lo sapeva e non voleva decidere da solo, era meglio che fosse la diplomatica a fare le presentazioni, no?
  7. .
    CITAZIONE
    «Sì... ma i kissai di Dostun non pensavano che ci fossero altri pianeti abitati da sith. Credevano - e lo credevo anch'io - che al nostro popolo fosse rimasto solo Qoritjor Qo. Io ora penso che la conoscenza che credevano perduta potrebbe non essere mai stata effettivamente persa... sul vostro pianeta»

    I bambini avevano palesemente ignorato l'aliena rossa, continuando a divertirsi e esponendola al genere di chiasso che certamete non sarebbe mancato nemmeno in una battaglia.
    Kissai... pur non riconoscendo la gerarchia, la traduzione gli era chiara. Quelli dovevano essere alcuni di quelli di più alto grado, assieme agli zuguruk.
    Fu mentre ragionava su come rispondere a quel commento di lei, che a Thanen venne in mente una notizia dell'holonet che fino a quel momento aveva ignorato, ma che ora bussava prepotentemente dal suo emisfero frontale.
    Tempo prima, circa nel periodo in cui lui si era trovato a conoscere per la prima volta Talia Crane e a cercare di sventare con lei un caso di quella che si era rivelata intossicazione alimentare, su Mon Calamari, i giornali avevano fatto uscire un breve ma singolare articolo riguardante un politico di Naboo, un brasato avvelenato e un salvataggio portato a termine da... un Sith. Lui era stato troppo impegnato in molte faccende e la cosa gli era passata di mente, ma ora tutto assumeva un altro significato. Se davvero quel misterioso individuo dalla pelle rossa e buone intenzioni era un membro della razza di Ashara, da dove veniva? Sembrava improbabile, data la vicenda, che fosse di questo Dostun, ma poteva anche darsi. Un vero peccato non aver potuto contattare il giovane maschio.
    Può darsi che la conoscenza che cela Dostun sia diversa da quella di altri luoghi. Se ve ne è. scelse una risposta enigmatica, più per prendere tempo, che altro.
    Quello era un mometo fatidico. Doveva esporsi? Era il caso di cercare un incontro? Ma se fosse andato, avrebbe presto dovuto rivelare l'inganno e non poteva farsi scoprire in territorio ostile. Due erano le scelte principali: ammettere di essere ignorante delle loro usanze e così perdere l'interesse della donna, oppure millantare chissà che segreti oscuri, tenendosela incollata addosso, ma al rischio di una prossima vendetta e la perdita di future "collaborazioni". Era una scelta senza margini di vittoria certi e non poteva temporeggiare ancora a lungo.
    Io sono un cercatore di conoscenza. decise di dire qualcosa di vero, nel falso, un po' come in ogni suo intervento.
    Se Dostun ne ha una parte, anche esigua, allora faresti bene a portarmela, perchè io possa custodirla e incrementarla. aggiunse. Parole rischiose, ma in quel momento la donna era parzialmente distratta dal suo esercizio, la sua mente era più debole e comunque prima o poi avrebbe dovuto fare un discorso del genere.
  8. .
    CITAZIONE
    I miei sono morti di recente, entrambi... Prima se n'è andata mamma, poco dopo papà.

    Fu come se Molly non avesse parlato affatto: a differenza di lei, Keldor non la stava ascoltando con grande attenzione, anzi, quasi per nulla. Non che ci fosse molto da ascoltare, comunque, visto che per la maggior parte del tempo stava zitta, alimentando così la necessità del chiss di parlare, perchè, era ovvio, doveva farlo per entrambi.
    Una volta al negozio, Keldor iniziò a guardarsi attorno, stranito, ma senza in realtà che la gente potesse notarlo. In verità era stato pochissimo in negozi come quello, anche se gli piacevano i colori e i luccicchii di certi abiti. Rifuggiva tutto ciò che probabilmente una come Lucrezia avrebbe indossato: il grigio, l'anonimo, la tristezza. Non aveva davvero bisogno di abiti depressi, già c'erano i suoi episodi autolesionistici. No, colore era la parola giusta e per la sua amichetta tappa ci voleva qualcosa di sgargiante, ma leggero, sbarazzino come quello che avrebbe dovuto essere un caschetto scompigliato dalla mano unticcia di un pirata.
    Prima che lei potesse anche solo ideare il suo piano, Keldor aveva già dato l'assalto ad uno stand di occhiali da sole, iniziando a provarsi le varie montature, da cui la luce rossa dei suoi occhi filtrava come due braci ardenti nascoste sotto la cenere. Alcuni no, alcuni, le versioni a specchio, erano invece un colore a loro stante. Gli piacevano.
    CITAZIONE
    Per... per te.

    Oh, sì, che carina. Mettilo pure là, lo proviamo dopo, adesso dobbiamo cercare qualcosa per te. rispose distrattamente, con due paia di occhiali accatastati sopra il capo ed uno appoggiato sulla sella del naso. Stava già sfogliando i vestitini con gonna a mezza coscia, di tessuto leggero e arioso, perciò non fece particolarmente caso al fatto che Molly Miller stesse cercando di spintonarlo in giro. Sempre che lei volesse farlo lo stesso, ovviamente.
    Nel caso in cui la segretaria avesse cercato di mettergli le mani addosso, ecco ciò che sarebbe successo...

    In un lampo tutto cambiò. Un secondo prima Keldor stava confrontando due toni di azzurro, l'attimo dopo, quello in cui qualcuno osò mettergli una mano sulle spalle, il pirata aveva il coltello in mano, era girato verso il suo assalitore e stava digrignando i denti, la lama puntata allo stomaco dell'incauto straniero. Non appena si accorse che si trattava della ragazza, tramutò il ringhio in un sorriso storto, si leccò le labbra con la punta della lingua e fece fare due giri in aria al lungo coltellaccio, facendolo piroettare e riprendendolo sempre per il verso del manico. Con la stessa agilità lo fece di nuovo sparire nella fondina nascosta, infilata di traverso sotto la cintura dei pantaloni e poggiato il braccio destro attorno alle spalle della giovane, la portò, questa volta molto più pesantemente, verso i vestiti. Era stato tutto così veloce che nessuno degli avventori avrebbe fatto in tempo ad accorgersene, o magari qualcuno aveva visto, ma pensava fosse stato un errore.
    Allora, Lucrezia, che cosa ne dici? Ti piace di più questo, o quest'altro? Questo colore credo ti si abbini di più, ma questo scollo a V ha tutto un altro aspetto, non è vero?

    Se invece Molly non avesse insistito e avesse cercato un nuovo modo per liberarsi di lui, Keldor le avrebbe rivolto quell'ultima domanda, ma senza tutte le vicende precedenti. Una semplice domanda, niente di più.
  9. .
    CITAZIONE

    EVENTO MAGGIORE:
    L'ARMATA DELLA LUCE

    Evento-Maggiore-Armata-Della-Luce

    I Force-User sono divisi, i Jedi sono ormai scomparsi e i pochi che hanno scelto di continuare a servire la Pace e la Galassia, invece di concentrarsi sulla sola sopravvivenza, sono stati tagliati fuori dall'Ordine e da Ossus.
    I Rinnegati, un tempo alleati del Leviathan nel tentativo di esporre la corruzione della Repubblica, sono ora tra i più potenti FU del lato chiaro, eppure qualcosa li sta spingendo a chiedere aiuto.
    I Matukai sono sempre stati ai margini della Galassia, eremiti del Lato Chiaro senza chiare aspirazioni, se non quello di comprendere meglio sè stessi, tramite la Forza. Ora però anche loro si stanno radunando.
    Una minaccia li vuole uniti.



    Fuga da Yavin

    Una richiesta di aiuto criptata è stata inviata da Yavin IV: alcuni trasporti leggeri sono in balia di quelli che sembrano essere pirati o ladri di tombe. Eppure la quarta luna di Yavin è un pianeta privo di insediamenti, ricoperto da giungla e ricco di fauna pericolosa. Persino le piante qui rischiano di ucciderti. Chiunque abbia inviato la richiesta di soccorso, non avrebbe dovuto trovarsi lì e chiunque abbia deciso di attaccare non può cercare grandi tesori. Cosa sta succedendo esattamente attorno a Yavin-IV? Chiunque possegga il dono della Forza lo sa, non è niente di normale. Quelli non sono pirati e chi sta fuggendo non è certamente un santarellino.

    Partecipanti max: 4
    Tempi di risposta max: 3gg
    Ricompensa in palio: titolo pg; informazioni; equipaggiamento standard, fama
    Livello: 1-2
    Ultimo termine per iscriversi: 30/04/24

    Questo Evento può essere giocato solo in collaborazione, ma non è necessario che i pg facciano parte delle stessa fazione ed è infatti possibile gareggiare per obiettivi differenti. Al momento dell'iscrizione, specificate per quale fazione giocate, se ne avete una.
    Le ricompense previste sono per lo più di carattere socio-politico/raccolta di informazioni, anche se non mancherà la possibilità di racimolare equipaggiamento extra e qualche credito.

    Nb. Questa quest fa parte di un Evento Maggiore, porterà pertanto allo sbilanciamento delle sorti della Galassia, in base a ciò che succederà all'interno della quest stessa.



    Iscritti:
    -Molly Miller (liv1)
    -Hayden Weiss (liv1)




    L'Invasione

    Ossus era un posto isolato, sicuro, un nuovo santuario di pace, per i Jedi, vecchio, sì, certamente non perfetto e da ricostruire, ma almeno lontano dai pericoli della guerra... fino ad ora. Mentre il Consiglio delibera su come meglio comportarsi nei confronti degli altri Force-User rimasti allo sbaraglio, qualcuno minaccia il pianeta e le tribù Ysanna vicine. Alcune si sono unite all'invasore, chiamandolo il Profeta. Quale che sia la verità, il problema incombente rimane: aiutare l'invasore a scacciare i Jedi da Ossus, o ricacciarlo indietro da dove è venuto? Solo alcuni potranno scegliere.


    Partecipanti max: 4
    Tempi di risposta max: 3gg
    Ricompensa in palio: titolo pg; informazioni; equipaggiamento standard, fama
    Livello: dal 4 in su

    Questo Evento può essere giocato solo in collaborazione, ma non è necessario che i pg facciano parte delle stessa fazione ed è infatti possibile gareggiare per obiettivi differenti. Al momento dell'iscrizione, specificate per quale fazione giocate, se ne avete una.
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    Iscritti:
    -Maggoth Onduil (liv5)





    Sussurri nell'Oscurità

    Da quando l'Imperatrice e Darth Apokalypse sono rimasti intrappolati nel vortice di anime di Korriban, i Sith mancano di una vera e propria guida. La Mano dell'Imperatrice è scomparso, ma le voci dalle tenebre sono ricominciate stavolta però, non sarà solo uno ad udirle. Anche i matukai hanno infatti ricevuto una visione. Nessuno sa se a parlare sia lo spirito dell'Imperatrice per sempre dannato alla perenne prigione della Bomba Psichica in compagnia dei suoi nemici Jedi, oppure se si tratti di qualche altro force-user in vena di scherzi, ma il messaggio sembra molto serio: un manufatto, Sorelle della Notte e Dathomir. Merita di indagare, e chissà, forse riportare il Lato Oscuro alla ribalta, o forse, trovare la Luce nelle Tenebre.

    Partecipanti max: 4
    Tempi di risposta max: 3gg
    Ricompensa in palio: titolo pg; informazioni; equipaggiamento standard, fama
    Livello: 3-4

    Questo Evento può essere giocato solo in collaborazione, ma non è necessario che i pg facciano parte delle stessa fazione ed è infatti possibile gareggiare per obiettivi differenti. Al momento dell'iscrizione, specificate per quale fazione giocate, se ne avete una.
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    Nb. Questa quest fa parte di un Evento Maggiore, porterà pertanto allo sbilanciamento delle sorti della Galassia, in base a ciò che succederà all'interno della quest stessa. I Punti Fato gudagnati dal party avvieranno i successivi Eventi Maggiori in una direzione o nell'altra.

    Iscritti:
    -Myldr (liv4)

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    Edited by Eleni Bok - 17/4/2024, 21:37
  10. .
    No. fu la reazione di Thanen dopo che la donna ebbe completato il proprio assalto all'inerme carcassa.
    Questo non è sufficiente. esplicitò meglio, un attimo dopo.
    Certamente Ashara aveva eseguito un buon colpo, ma non era un colpo così preciso da poterlo definire adatto a porre fine alla vita dei suoi avversari senza incorrere in resistenza. C'erano molti dettagli che la Sith pensava di aver portato correttamente, ma che invece Thanen poteva vedere essere fuori posto, questo non perchè lui fosse un guerriero migliore di Ashara, con la spada, tutt'altro, ma perchè aveva un ottimo spirito di osservazione.
    La tua tecnica presenta molti margini di miglioramento. Ti suggerisco di porvi rimedio, prima che ciò comporti il fallimento della tua missione.
    Sì, di nuovo il "tu" e no, non aveva offerto suggerimenti e per due ragioni: la prima era che credeva che Ashara potesse cavarsela benissimo senza di lui, in quell'ambito che non gli era poi così familiare; la seconda era che se anche lui si fosse documentato come lui sapeva, potendole poi offrire dei validi consigli, probabilmente lei non li avrebbe accettati e ciò avrebbe rallentato le operazioni. Se era vero che tenerla all'amo a lungo era l'obiettivo, lo era pure il fatto che non si poteva agitare le acque del fiume e sperare che nessun altro venisse attratto dal movimento, predatori o prede che fossero. In poche parole, non voleva altre attenzioni.
    Se lo desideri, posso andarmene e tornare quando sarai pronta. le fece presente, per stimolarla ulteriormente.
    Lasciarla sola sarebbe stata un'ottima occasione per fare ricerche, mentre lei affinava il proprio colpo migliore, ma se lei avesse voluto che rimanesse per vederla fallire più e più volte, l'avrebbe fatto comunque... forse.

    Ti ricordo, dato che questo è il tuo primo addestramento, che dovrai fare 6 post di apprendimento della tecnica. Il primo l'hai già fatto.
  11. .
    CITAZIONE
    Mmmh, sì. Le amicizie possono essere complicate.

    La tizia che sapeva far funzionare i robot, aveva risposto, il che voleva dire, che, come al solito, il trucchetto aveva funzionato: ormai era troppo invischiata nella conversazione basata sulla fuffa, per potersi tirare indietro con stile, troppo timida, oppure magari col terrore di fare brutta figura. Chiunque parlasse con un droide per pulire degli spaghetti in terra, doveva rientrare in una di quelle categorie.
    Tutto il resto dei suoi commenti passò attraverso le orecchie del pirata come potrebbe farlo un ronzio fastidioso, nulla più che una zanzara: sentiva, ma non gli interessava. La cosa importante era avere ciò che voleva.
    CITAZIONE
    E... li rinfrancavi? Come?

    Oh, ma che domande! esclamò per prendere quel secondo di più per pensare ad una buona risposta.
    Come li rinfracavo?
    Beh, lo sai, ci so fare coi giochi di prestigio. E le barzellette. Ne vuoi sentire una? Te la racconto!
    La mano della biondina partì avvicinandosi pericolosamente alla sua... e Keldor con la massima scioltezza, le tolse il braccio di dosso e infilò entrambi i palmi nelle tasche dei pantaloni. Non aveva cambiato espressione, non aveva incespicato nemmeno di mezzo passo... ma se davvero Molly Miller avesse deciso di toccarlo, non l'avrebbe apprezzato per niente. Senza saperlo, la Regina degli Archivi aveva appena scoperto come liberarsi di uno dei chiss più appiccicaticci della Galassia e farla franca.
    Dunque, ci sono un sullustiano, un twi'lek e uno zabrak che vanno tutti allo stesso bordello, sulla 42esima di Perlemian Street. Un giorno il twi'lek torna tutto esagitato e dice agli altri due: "Ragazzi, non potete capire! Un fatto straordinario! C'è una nuova prostituta al Posto." Loro lo chiamavano il Posto. Keldor iniziò a raccontare, cambiando voce per fare quella del twi'lek [VOCE INGANNEVOLE] usando proprio quella del tizio che l'aveva infastidito alla coda per il terminale.
    "E che c'è di straordinario?" Dice il sullustiano. e per lui Keldor usò la voce del poliziotto.
    "C'è che questa fa i pompini cantando l'opera!" va avanti il twi'lek.
    "Ma che dici? Di che razza è? Sarà un ithoriana." si intromette lo zabrak.
    e per lui scelse la voce di Jared Leech.
    "No, no, è una di Pantora!" Immaginati lo sgomento, aspetta che te lo faccio....
    *gasp*
    si mise entrambe le mani ai lati della faccia, aprendo la bocca in una perfetta "o" e sgranando gli occhi rossi.
    Mentre il chiss raccontava, aveva guidato la sua nuova mascotte temporanea verso la breve coda per gli spaghetti ed ora si trovavano davanti al banco, con il menù holografico che passava sopra la testa del cuoco, in alto.
    Dammi degli spaghetti come quelli là in terra: sai, non li ho assaggiati bene. E poi dammi anche 2 porzioni di quelli lì piccanti al nero di quarren. E una di quelle frittatine che fate voialtri, e i grissini, voglio dei grissini. Grazie, caro.
    Una volta finito di rivolgersi al cuoco, tornò sulla bionda con il caschetto.
    Cosa stavamo dicendo? Ah, sì. Insomma nessuno crede al nostro twi'lek, così, la sera dopo, anche il sullustiano va dalla nuova prostituta di Pantora e anche lui torna con le stesse novità.
    "E' vero, è vero! Fa i pompini mentre canta l'opera" conferma.
    E tu puoi immaginartelo: certo, anche il terzo briccone va al bordello e chiede della donna di Pantora che fa i pompini mentre canta l'opera.... e sai come va a finire?
  12. .
    Doris, all'inseguimento di Hayden commenta...
    CITAZIONE
    Il ragazzo era lo strato in basso, e il collega pigrone lo strato in alto di un panino triste perché condito solo con dolore fisico...
  13. .
    CITAZIONE
    «Avete un travestimento molto complesso, molto ben preparato... e attrezzatura costosa... ma pretendete che io mostri il mio vero volto a tutti e continui questa impresa senza armi da fuoco. Io penso che significhi che mi considerate senza valore e che mi sacrificherete ai vostri scopi, qualunque essi siano, non appena lo riterrete vantaggioso. Non sottovalutatemi solo perché al momento mi conviene obbedirvi»

    Thanen arricciò appena gli angoli della bocca in un sorriso, nascosto sotto la maschera kaleesh. I pensieri della Sith erano sufficientemente elaborati, ma mancavano della giusta logica e dopo tutto l'aveva affermato più volte: lei era una guerriera. Era evidente che il "pensare" fosse dedicato ad altre caste, nella sua società, forse quella stessa a cui lei pensava che lui appartenesse.
    Se vi sottovalutassi, vi avrei lasciato la pistola. decise di rivelarle uno dei suoi errori di logica, come avrebbe potuto fare un droide che segnala un avvenuto conflitto nei comandi ricevuti. C'era però dell'altro: era tornato al "voi". L'aveva fatto coscientemente e si aspettava una reazione compiaciuta nella donna, forse anche spavalda, ma certamente non l'aveva fatto per farle piacere. Lo scopo era un altro, era quello di appianare leggermente l'astio che lei stava provando nei suoi confronti. Era come avere un pesce attaccato alla lenza e continuare a tirare e mollare la ruota di avvolgimento. Voleva tenere Ashara all'amo per più tempo possibile, senza che spezzasse il filo.
    [...]

    Dopo essersi riuniti e aver discusso i dettagli, i due avevano potuto spostarsi di nuovo al piano della Terza Classe. Lì Thanen aveva fatto strada verso l'unico posto con un po' di spazio per esercitarsi e pochi occhi indiscreti, o almeno, occhi indiscreti sì, ma dalle lingue poco credute: avevano raggiunto il vano merci.
    Quella zona era poco sorvegliata e in uno degli angoli più remoti della nave. Erano i droidi ad occuparsi di portare le cibarie al piano di sopra, attraverso tunnel troppo piccoli per loro per passare, ma perfetti per dei bambini. Quelli della Terza Classe non facevano altro se non infilarsi nei container della stiva e uscirne con tutto quello che riuscivano a racimolare, che avesse un qualche interesse per loro, il che significava, solitamente, qualche dolcetto preconfezionato e, i più avventurosi, della frutta. Il cibo per la prima classe veniva preparato fresco a partire dalle materie prime, perciò non potevano vantare dirittti di ladrocinio su gustose fette di torta glassata, che poi era tutto ciò che quei piccoli alieni avrebbero considerato attraente. Questo significava che, entrando tramite il pass rubato ai tecnici, dall'unica grande porta laterale, Thanen e Ashara si sarebbero trovati chiusi nella semioscurità con cibarie, droidi che facevano avanti e indietro, ignorandoli... e sì, probabilmente anche qualche bambino della Terza Classe, infilato nei condotti e intento ad esplorare. Evitare di infilzare marmocchi era uno degli obiettivi della giornata, almeno sotto la supervisione del chiss.
    Fammi vedere, dunque.
    Incitò la donna, nel suo tono marziale e monocorde, invitandola a snudare la spada contro uno dei grossi quarti di nerf appesi per ganci.
    La temperatura era molto bassa là sotto, ma a Thanen non disturbava, anzi, finalmente poteva respirare a dovere.
  14. .
    Tolti 60px per acquisto di Balzo Affrettato e Manovra di salvataggio
    Tot 81px
  15. .
    Questo è il tuo terminale. Ce ne sono tanti come lui, ma questo è il tuo.
    Le parole di una pubblicità di sistemi informatici per aziende gli si era infilata in testa da qualche ora, dopo che era stato costretto a cambiare 2 hoverbus e un tram per raggiungere quel determinato quartiere di Coruscant. Per tutto il tragitto, la canzoncina gli aveva trapanato i timpani dall'impianto stereo dei mezzi pubblici ed ora Keldor non se ne sapeva più liberare.
    Quanto odiava Coruscant.
    Non si trattava dello sfarzo, che nasconde lo sfacelo, l'assenza di qualsiasi parvenza di naturalità, nè tanto meno della quantità inimmaginabile di cittadini ed alieni tutti mischiati in un'unica orgia di odori e colori diversi. No, di per sè Coruscant era molto simile a Nar Shaddaa, non era il pianeta in sè, o i suoi abitanti a renderlo di cattivo umore: era il ricordo delle cose che erano successe lì. E nemmeno se ne ricordava la metà!
    L'ultima volta che era stato lì era stato per consegnarsi spontaneamente alle autorità, convinto dal Jedi Dalen Antal che sarebbe stato quello l'unico modo per poter stare assieme, che solo se lui avesse scontato la sua ennesima condanna per qualcosa che non ricordava di aver fatto, solo allora lui avrebbe acconsentito a non abbandonarlo.
    E così Keldor si era presentato in tribunale, aveva affrontato un altro processo dichiarandosi incapace di ricordare la propria colpevolezza, o la propria innocenza. Era stato condannato, aveva di nuovo quasi perso la testa e l'unico ad averlo tenuto vagamente in sè era stato Jared Leech, suo compagno di cella... almeno finchè non l'aveva tradito, cercando di farlo assassinare. Lì ogni parvenza di poter avere una vita migliore era sfumata, lì il chiss aveva capito che non poteva davvero fidarsi di nessuno. Almeno finchè non era tornato su Ryloth e aveva trovato Aola'vrei ad aspettarlo. L'unica cui lui aveva concesso la libertà era l'unica che non voleva lasciarlo, che vedeva del buono in lui.
    Oh, lui aveva provato ad accontentarla, a non essere più la stessa persona, ma ormai il danno era fatto e presto il suo rapporto con la ragazzina era diventata una vera e proprio ossessione da parte sua. Perderla forse era stato un bene.
    Forse.
    Al momento però gli aveva solo lasciato un vuoto incolmabile, qualcosa che forse solamente la tanto familiare vendetta avrebbe potuto riempire per un po'.
    Ed ecco dunque perchè Coruscant.
    La madre di Jared, Jennifer Leech, viveva lì. Jared sapeva che lui sapeva, perciò, se ci teneva a mammina, anche lui doveva essere tornato su Coruscant, dopo essergli sfuggito. Keldor l'avrebbe trovato e gliel'avrebbe fatta pagare. Per tutto. Anche ciò che non aveva fatto.
    Non c'era altro modo per tirare avanti. Non ora.

    Ma torniamo a noi...
    C'era Keldor, una terrazza e c'era un terminale, sì, quello della canzone.
    L'unica cosa che mancava era... capire come usarlo.
    Hei, amico, guarda che stai facendo coda qui dietro.
    Fottiti.
    Cosa?!
    Ho detto: fottiti. Vuoi lo spelling? F come "foruncolo", O come "obrobrioso", doppia T come "tempestato" e "tutto", I come di "insoliti", un'altra T come "testicoli" e infine I come "infiammati".
    ...cosa?
    Levati dalle palle, foruncolo!
    C'è qualche problema, signore?
    Non c'era nulla che irritasse Keldor come la tecnologia che si rifiutava di funzionare da sola. Peccato che i suoi strepiti avessero attirato l'attenzione di un membro della sicurezza che vigilava nella piazza. In un'altra occasione il chiss gli avrebbe risposto per le rime, ma non voleva rischiare di essere riconosciuto, quindi ingoiò gli altri insulti che aveva in canna e sorrise graziosamente all'agente.
    No, cocco, tutto apposto, me ne stavo andando.
    Ignorò i commenti di vittoria del quarren dietro di lui, che era appena stato salvato dalla provvidenziale apparizione e si diresse invece verso l'odore di spaghetti saltati e la grande fontana lì davanti.
118 replies since 25/1/2009
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